mercoledì 17 marzo 2010

Ufficio Stampa IdV FOCUS 17 MARZO

CRISI: DI PIETRO, VOI AUTORI RIVOLTA SOCIALE ALLE PORTE



(ANSA) - ROMA, 17 MAR - ''Siete voi gli autori di questa rivolta sociale che sta per arrivare, che e' alle porte''. ''Noi vi incalzeremo fuori e dentro di quest'aula perche' noi facciamo parte della resistenza'': Antonio Di Pietro usa un tono alto e molto aspro per attaccare le responsabilita' del governo rispetto alla crisi durante il dibattito alla Camera. ''Voi siete dei novelli neroni nostrani e vi incalzeremo alle vostre responsabilita' di satrapi''. Infatti, ha spiegato, ''tutto il Paese e' al collasso, voi invece ve la suonate, ve la ridete e ve la cantate da soli parlando di un Italia che non c'e' ''. Il presidente dell'Idv ha infatti definito il quadro tratteggiato dal ministro dell'Economia una 'pittura astratta' perche' descrive un'Italia che non c'e' ''. Di Pietro piu' volte si e' rivolto non solo a Tremonti ma anche ''al presidente del Consiglio che non c'e' mai; quello che fa il latitante nelle aule dei tribunali e anche nelle aule del Parlamento''. A sostegno Di Pietro ha snocciolato molte cifre e paragoni, anche rispetto ad altri Paesi europei, per rendere la drammaticita' dell'attuale crisi. Il Pil lo scorso anno e' sceso del -5%, un dato pari solo al 1945 ''ma allora pero' si era in guerra''. (ANSA).





CRISI. DI PIETRO: TREMONTI ASTRATTISTA DIPINGE PAESE CHE NON C'E'

(DIRE) Roma, 17 mar. - "Signor ministro Tremonti, che lei fosse anche un pittore astrattista non lo sapevo... Lei' ha dipinto un 'Italia che non c'e'. Se l'e' iventata lei". Cosi' Antonio Di Pietro replica al ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Il leader Idv prende la parola nel dibattito sulla crisi e cita la frase di Tremonti a Bersani: "Lei dice che l'Italia di Bersani non e' preferibile. Ma per chi non e' preferibile? Per i suoi amici evasori fiscali ai quali avete regalato il condono fiscale, per la cricca delle imprese che si assicurano gli appalti con la scusa dell'emergenza, per tutti quelli che stiamo scoprendo con le intercettazioni telefoniche?". Quindi Di Pietro si rivolge ancora a Tremonti "e al presidente del consiglio quello che non c'e' mai, che fa sempre il latitante sia nelle aule di giustizia che in parlamento. La vostra 'balla spaziale' provate a raccontarla alle migliaia di aziende che stanno chiudendo e ai lavoratori che perdono il lavoro. Vedrete cosa vi rispondono".







CRISI. DI PIETRO: TREMONTI LO SA, HA GUADAGNATO 30 MILA EURO...



(DIRE) Roma, 17 mar. - La crisi economica e' grave, "ministro lei lo dovrebbe sapere, ha guadagnato solo 70 mila o 30 mila euro quest'anno". Cosi' il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, nell'aula della Camera, si rivolge al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, facendo riferimento al reddito del titolare del Tesoro. E ancora: "Va tutto bene? Ma in quale paese vive, nel suo Bengodi o in quello del suo amico presidente? Voi che fate? Ve la cantate e ve la suonate".







Crisi, Di Pietro: Tremonti ha raccontato una balla spaziale



Roma, 17 MAR (Velino) - "Ministro lei ha dipinto un'Italia che non c'e'. Per chi 'un'altra Italia non e' preferibile'? Per i suoi amici evasori? Per chi vince gli appalti? Per gli intercettati? Forse lei non sa, ma raccontando di un'Italia bella e prosperosa e di un governo che va a gonfie vele, lei ha raccontato una balla spaziale". Lo ha detto il leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro replicando in Aula all'intervento del ministro dell'Economia Giulio Tremonti. "Il 2009 e' stato in assoluto uno dei peggiori anni: il Pil e' caduto di oltre il 5 per cento, solo nel '45 era stato cosi' negativo, ma era un anno di guerra. Lei dice che va tutto bene ma lo scorso anno la produzione industriale e' precipitata del 17,4 per cento; forse lei non lo sa, ma migliaia di piccole imprese sono state costrette a chiudere; forse lei non lo sa ma il tasso di disoccupazione e' cresciuto. Lei dice che va tutto bene, ma in quale paese vive? In quello di Bengodi o in quello del suo amico presidente? Forse lei non lo sa, ma l'Italia rappresenta il fanalino di coda per i salari. Nel Sud poi la disoccupazione e' piu' alta e i salari piu' bassi. Voi state facendo un'attivita' economica che crea diseguaglianza sociale. Voi siete gli autori di questa rivolta sociale che sta per arrivare. Non potete pensare soltanto al sistema bancario, dovete pensare a un'economia che porti benefici a tutti e non privilegi a pochi. Il governo assume sempre piu' i connotati di un regime, ma noi vi contrasteremo dentro e fuori dall'aula, perche' noi facciamo parte della resistenza".







Trani/ Di Pietro: Governo sempre più regime, noi nella resistenza _



Non volete far sapere quello che fate e telefonate a Minzolini...



Roma, 17 mar. (Apcom) - Il Governo Berlusconi "assume sempre più i connotati di un regime". Lo ha detto il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, intervenendo alla Camera nel dibattito sulla crisi economica. Rivolgendosi al ministro dell'Economia Giulio Tremonti, ha rilanciato l'accusa legata alle intercettazioni sulle presunte pressioni di Silvio Berlusconi sulla Rai e sull'Agcom: "Voi non volete far sapere quello che state facendo, per questo a partire dal presidente del Consiglio telefonate a Minzolini...". "Noi - ha concluso Di Pietro - vi contrasteremo dentro e fuori dall'aula perché noi facciamo parte della resistenza".











RAI-AGCOM:CAMERA;DI PIETRO A VITO,LEI CI FA E IO NON CI SONO NON CI INTERESSA PERCHE' SI INDAGA MA PERCHE' COMMESSI I FATTI



(ANSA) - ROMA, 17 MAR - ''Siccome lei non c'e' e io non ci sono, vuol dire che lei ci fa..''. Il leader dell'Idv Antonio Di Pietro risponde cosi' al ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito che in Aula aveva evaso, secondo l'esponente dell'opposizione, la sua domanda contenuta in un'interrogazione parlamentare, a proposito dell'inchiesta di Trani. Vito, infatti, nel corso del question time a Montecitorio si era limitato a parlare della decisione del ministro della Giustizia Angelino Alfano di inviare gli ispettori alla Procura di Trani che sta conducendo l'inchiesta su presunte pressioni da parte del premier su Agcom per far chiudere 'Annozero' e per non far andare Di Pietro in tv. ''Io invece le avevo chiesto - grida Di Pietro in Aula - come mai il presidente del Consiglio si sia permesso di telefonare al direttore del Tg1 per dirgli cosa fare. Quello, ricordo, che e' un servizio pubblico. E le avevo anche chiesto come mai si sia permesso di interagire con l'Autorita' garante delle comunicazioni per far chiudere una trasmissione televisiva''. ''Gli italiani - aggiunge - non vogliono sapere come mai si indaghi su questi fatti, ma come mai questi fatti siano stati commessi!''. Vito aveva spiegato che il Guardasigilli aveva inviato gli ispettori a Trani soprattutto per far luce sulla fuga di notizie che c'era stata e sulla questione della competenza delle indagini. Solo alla fine di questa ispezione, aveva assicurato il ministro, Alfano potra' valutare se ci siano stati o meno comportamenti che potranno essere sanzionati da un punto di vista disciplinare. Il leader dell'Idv si era anche lamentato del fatto che Berlusconi non fosse presente in Aula (''e' latitante anche qui'') per rispondere alla sua interrogazione, accusando la maggioranza di aver posto in essere ''un vero regime''. (ANSA).







DI PIETRO: BERLUSCONI VUOLE INFORMAZIONE A SENSO UNICO =



(AGI) - Roma, 17 mar. - Il caso Trani dimostra che il presidente del Consiglio vuole un'"informazione a senso unico" e per averla ha "interagito" rispetto al direttore del Tg1 e all'Agcom. Lo ha detto in aula a Montecitorio il leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, che ha aggiunto: "quel che vogliono sapere gli italiani non e' perche'" e' stata resa nota la vicenda delle intercettazioni di Trani, ma perche' tale "abuso e' stato commesso. Come mai il presidente del Consiglio non si rende conto che siamo in una democrazia parlamentare dove si rispettano le regole, le voci dell'informazione libera e le controparti". Secondo Di Pietro poi anche il ministro della Giustizia, Alfano, sembra "non avere capito che le questioni di competenza o di fughe di notizie non le decidono gli ispettori" del ministero, "ma i magistrati competenti. Quanto alla fuga di notizie, la prima e' venuta dal direttore del Tg1 Minzolini". (AGI)







TRANI. DI PIETRO: FUGA DI NOTIZIE? E' STATO MINZOLINI



A VITO NEL QUESTION TIME: CHIEDO RAVA E MI RISPONDE FAVA



(DIRE) Roma, 17 mar. - "La prima fuga di notizie" sul caso delle intercettazioni Rai-Agcom "l'ha fatta Minzolini". Lo dice il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, nel corso del question time, dopo una interrogazione posta al ministro Elio Vito. Di Pietro non accetta la risposta del ministro dei Rapporti con il Parlamento e gli risponde cosi': "Io le chiedo rava e lei mi risponde fava. Io voglio sapere dal presidente del Consiglio per quale ragione e' stato commesso quel reato". Le ispezioni? Insiste l'ex pm, "Alfano non capisce che sulle fughe di notizie devono indagare i magistrati" e il premier "latitante" non capisce "che siamo in una democrazia parlamentare".







Apc-Trani/ Di Pietro: Premier interferisce per zittire opposizione _Insoddisfatto da risposta Vito:"Ho chiesto rava mi risponde fava"



Roma, 17 mar. (Apcom) - Antonio Di Pietro prende la parola in Aula alla Camera durante il question time per chiedere conto al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, di quanto emerso dall'inchiesta della procura di Trani circa le sue telefonate al direttore del Tg1, Augusto Minzolini, e il membro dell'Agcom, Giancarlo Innocenzi, per lamentarsi di alcune trasmissioni televisive della Rai. "Il presidente del Consiglio, latitante come nelle aule di Giustizia - ha detto il leader di Idv , ci deve far sapere come si permette di telefonare al direttore della Rai, Minzolini, per avere un'informazione accondiscendente e come si permette di interagire con commissario dell'Agcom perchè chiudano tutte le trasmissioni che non gli fanno comodo e ci deve dire per quale ragione non vuole far sentire la voce dell'opposizione: questo è regime, il premier ci deve dire perchè insiste a fare così". La risposta del ministro Vito non viene apprezzata da Di Pietro che così replica in Aula: "Non credo che lei ci sia, ma che ci faccia: io le ho chiesto la rava e lei mi ha risposto la fava. Ho chiesto perchè il premier ha tentato di bloccare le parole di una formazione politica presente in Parlamento in una trasmissione del servizio pubblico e lei mi risponde che sono stati mandati gli ispettori a Trani. Gli italiani - ha insistito l'ex pm - vogliono sapere perchè è stato commesso un abuso non perchè è stato scoperto. Il presidente del Consiglio non si rende conto che siamo in una democrazia parlamentare in cui si rispettano le controparti e il ministro Alfano non capisce che le questioni sulle competenze e le fughe di notizie le devono decidere i magistrati e comunque - ha concluso - la prima fuga di notizia l'ha fatta Minzolini, perciò è stato indagato a Trani".







APC-REGIONALI/DI PIETRO: PIAZZA DI BERLUSCONI PER LIBERTÀ PROVVISORIA _"I MANIFESTANTI? SONO INTRUPPATI" ROMA, 17 MAR. (APCOM) - Il presidente del Consiglio "scende in piazza a difesa della libertà? Quella provvisoria, probabilmente". Così Antonio Di Pietro ha liquidato la manifestazione del centrodestra in programma sabato prossimo, intervenendo al videoforum di Repubblica tv. "Si è guardato allo specchio la mattina, Berlusconi, quando ha parlato di vulnus alla democrazia", ha aggiunto il leader dell'Idv. "Quando avete detto che ha fatto un disegno di legge contro la corruzione, io ho pensato, 'uè, si è menato da solo, stamattina...'. Non prendiamoci in giro, dobbiamo pensare sempre qual è la fregatura quando parla Berlusconi: ha detto per 5 anni i condannati non possono essere candidati. Ma nel 2008 si è votato, i condannati sono stati candidati, nel 2013 sono passati 5 anni, saranno tutti ricandidati. E noi 'boccaloni' ci crediamo". Quanto ai manifestanti, sono previsti, ha osservato Di Pietro, "trecento pullman, treni speciali, panini al seguito, bonus... Mai mi permetterei di offendere dei cittadini che vanno a manifestare. Purché non siano intruppati". Bar





TRANI/ DI PIETRO: DA REGIME BLOCCARE VOCE INFORMAZIONE LIBERA _

"E' SUCCESSO CON MUSSOLINI, GLI ITALIANI APRANO GLI OCCHI" ROMA, 17 MAR. (APCOM) - L'Italia rischia un nuovo regime dittatoriale: lo ha ribadito il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, parlando a Repubblica tv. Sull'inchiesta di Trani, a suoi giudizio, il presidente del Consiglio e il ministro della Giustizia "hanno messo le mani avanti per buttare in politica un fatto prettamente giudiziario. Di politico c'è un altro fatto: è da regime bloccare la voce dell'opposizione, la voce dell'informazione libera", ha aggiunto, riferendosi alle rivelazioni emerse dall'inchiesta di Trani sulle presunte pressioni pert la chiusura di 'Annozero'. "E' su questo - ha spiegato Di Pietro - che io chiedo agli italiani di aprire gli occhi prima che sia troppo tardi, perché poi si va a votare adesso, si va a votare tra qualche anno alle politiche... così è successo anche con Mussolini, 'che bello, che bravo', poi è toccato a tutti quanti". Bar







REGIONALI/ DI PIETRO: SE BERLUSCONI PERDE SI CHIUDERÀ NEL BUNKER _IN DEMOCRAZIA CI SAREBBE UNA CAMBIAMENTO, MA È DITTATURA... ROMA, 17 MAR. (APCOM) - Se le elezioni andassero male per il centrodestra e per Silvio Berlusconi "non cambierebbe niente" sul piano degli equilibri politici nazionali: lo ha affermato il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, intervenendo al videoforum di Repubblica tv. Sarebbe normale un mutamento "in democrazia, non in una dittatura di parte come la sta realizzando lui". Se Berlusconi perderà, è la previsione di Di Pietro, "si chiuderà nel suo bunker ancora di più a sbraitare, a urlare, a parlare al Paese". La legislatura durerà cinque anni? "Sì, dobbiamo puntare alle prossime elezioni...".





DI PIETRO,BERLUSCONI VUOLE GARANTIRE SUA LIBERTA'PROVVISORIA

(ANSA) - ROMA, 17 MAR - ''Silvio Berlusconi scende in piazza non per garantire la liberta' degli italiani, ma per garantire la sua liberta' provvisoria''. E' questa la battuta fatta da Antonio Di Pietro nel corso della diretta con Repubblica Tv. Al leader dell'Idv e' stato chiesto cosa succedera' se il premier perdera' le elezioni regionali: ''lui si chiudera' sempre di piu' - e' stata la risposta - nei suoi bunker e come un Dio minore si mettera' a sbraitare contro il paese. Dobbiamo buttarlo fuori con le prossime elezioni senza pensarci su due volte, tutti uniti, possibilmente prima della fine della legislatura''.(ANSA).







DL SALVA LISTE. DI PIETRO: UDC DI QUA E DI LÀ, 'NDO COJO, COJO' (DIRE) Roma, 17 mar. - Antonio Di Pietro polemizza con l'Unione di Centro. Ospite di Repubblica tv, il leader di Italia dei Valori bacchetta i centristi molti dei quali ieri, nel voto sulle pregiudiziali di costituzionalita' al decreto salva liste, erano assenti in aula. "Siccome l'Udc sta meta' di qua e meta' di la', ieri meta' stava in aula e meta' non ci stava. Ieri- aggiunge- abbiamo proposto una pregiudiziale di costituzionalita'. Prima avevamo chiesto all'Udc di andare compatta a votare. Ci hanno risposto: "Si', si', si', non vi preoccupate". Poi quando si e' votato sono mancati dodici voti, i loro. Se erano presenti succedeva una rivoluzione democratica". A titolo di giustificazione i centristi hanno citato i molti impegni elettorali... "Ma che c'entra? Anche io ho impegni elettorali. Tutti lo sapevamo che dovevamo andare a votare. La verita' e' che l'Udc sta un po' di qua e un po' di la'. Meta' ha detto a noi che sarebbero venuti, l'altra meta' ha detto al Pdl che non ci venivano. Come si dice dalle parti mia sono ''ndo cojo, cojo'". (Rai/ Dire)







TRANI: BELISARIO (IDV), PDL ATTACCA PERCHE' NON SA COME DIFENDERSI = (ASCA) - Roma, 17 mar - ''Adesso il ministro dell'Ingiustizia Alfano scopre il buon senso e le doti di equilibrio del capo dello Stato, quello stesso che piu' volte Berlusconi ha violentemente attaccato accusandolo di essere di parte''. Lo afferma il presidente del gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, secondo cui ''e' vergognoso che ora il Pdl tiri per la giacchetta Napolitano strumentalizzandone le parole''. ''Nel suo messaggio - dice Belisario - il capo dello Stato puntualizza chiaramente che le inchieste degli ispettori a Trani non devono interferire nelle indagini, il che, invece, e' esattamente quello che il ministro Alfano vuole fare. La verita' e' che Berlusconi e i suoi fedeli servitori attaccano perche' non sanno come difendersi, stanno spargendo veleni e fumo solo per nascondere all'opinione pubblica l'ennesimo scandalo di cui sono protagonisti e che il lavoro dei magistrati sta portando alla luce''. red-njb/sam/ss 171333 MAR 10 NNNN







PDL: BELISARIO (IDV), SABATO MANIFESTERA' CONTRO SE STESSO =



Roma, 17 mar. (Adnkronos) - "Siamo al ridicolo. Un presidente del Consiglio, allergico alle regole, sabato prossimo manifestera' contro se stesso. Infatti, i militanti del Pdl protestano contro i propri dirigenti incapaci di rispettare poche regole democratiche sulla presentazione delle liste". Lo afferma il capogruppo dell'Idv al Senato, Felice Belisario. "Vista poi la disponibilita' di una prestigiosa piazza, solitamente 'rossa', il popolo berlusconiano -aggiunge- ne approfitta per gridare allo scandalo contro la persecuzione giudiziaria del suo leader che vuole stare fuori dalla legge, contro le intercettazioni dalle quali risultano le marachelle del centrodestra e contro quella che viene definita una stampa ostile perche' dice la verita'. Sono dei veri e propri imbroglioni matricolati".





REGIONALI:DONADI, NO ASTENSIONE, VOTARE PER CAMBIARE GOVERNO (ANSA) - ROMA, 17 MAR - ''Giusto l'appello del premier contro l'astensione. Si deve votare, in massa, per mandare il più presto a casa questo governo e rilanciare l'Italia, dopo anni di malapolitica, di spot e di gestione privatistica della cosa pubblica''. Lo afferma il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.



TRANI/ DONADI: DA ALFANO REAZIONE PUERILE SU CSM _SONO STATE SUE LE INDEBITE INGERENZE ROMA, 17 MAR. (APCOM) - "La reazione puerile di Alfano nei confronti del Csm dimostra tutta la sua inadeguatezza a ricoprire il ruolo di ministro". Lo dichiara Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera. "E' molto bravo a sostenere gli interessi del premier, ma oggi che non è più il suo segretario, dovrebbe cercare almeno di assomigliare ad un ministro della giustizia. Sono state le indebite ingerenze di Alfano a provocare la legittima puntualizzazione del Csm".







RAI-AGCOM: DONADI, GOVERNO SEGUA NAPOLITANO PREMIER VUOLA TRASFORMARE CAMPAGNA IN RISSA NEL FANGO (ANSA) - ROMA, 17 MAR - ''Quelle di Napolitano sono parole di equilibrio che il governo dovrebbe fare proprie''. Lo ha detto Massimo Donadi, capogruppo di Idv alla Camera, commentando l'intervento del capo dello Stato. ''Purtroppo - ha proseguito Donadi parlando con i giornalisti a Montecitorio - abbiamo invece un governo che non sa assolutamente come affrontare i tanti problemi che affliggono il Paese, a partire dalla crisi, e cerca di trasformare questa campagna elettorale in una sorta di guerra civile dai toni sempre piu' accesi e insostenibili''. ''Il premier - ha proseguito - e' abituato da vent'anni a descrivere una Italia dai cieli azzurri. Oggi purtroppo questa narrazione non resiste piu' dinanzi ai problemi, e cosi' cerca di trasformare questa campagna in una rissa, in una specie di lotta nel fango. L'opposizione non ci deve cascare: parliamo dei problemi concreti del paese''. Donadi concorda anche con l'intervento del vicepresidente del Csm, Nicola Mancino: ''Le ispezioni - ricorda - hanno natura amministrativa e non tendono minimamente a verificare se una indagine sia legittima o meno e se sia condotta in maniera adeguato. C'e' quindi - conclude Donadi - sicuramente un uso improprio da parte del ministro dell'invio degli ispettori, e credo che abbia fatto bene il Csm a rivendicare l'autonomia dei singoli magistrati''. (ANSA).







REGIONALI: DONADI, FRATTINI ALIMENTA STRATEGIA TENSIONE MINISTRO INTERNO GARANTISCA SICUREZZA DEL PREMIER (ANSA) - ROMA, 17 MAR - ''E' un allarme che mi sembra piu' destinato ad alimentare il clima di tensione del confronto politico che non rispondere a reali esigenze''. Cosi' il capogruppo dell'Idv alla Camera, Massimo Donadi, commenta le affermazioni del ministro Frattini secondo il quale c'e' pericolo di un attentato contro Berlusconi. ''Il governo e il ministero dell'Interno - ha aggiunto Donadi parlando con i cronisti a Montecitorio - facciano tutto quello che e' in loro potere per assicurare l'incolumita' del premier''. ''Ma questi allarmi lanciati in questo momento - ha concluso - sembrano voler solo alimentare la strategia della tensione, l'unica nella quale una maggioranza senza idee sembra voler schiacciare una campagna elettorale priva di contenuti''. (ANSA).







CUCCHI: DONADI, NON RESTI VERGOGNA DI STATO SENZA COLPEVOLI (ANSA) - ROMA, 17 MAR - ''Le conclusioni della commissione d'inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi sono drammatiche e inquietanti. E' purtroppo chiaro che ci troviamo davanti a un'altra vergogna di Stato. Accertata una parte di verita' e' doveroso ora accertare le responsabilita', individuare e punire i colpevoli. Troppe volte in Italia non c'e' stata giustizia e la memoria delle vittime ha dovuto subire anche l'offesa dell'impunita'''. Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. (ANSA).







IDV, ORLANDO CHIEDE COMMISSIONE INCHIESTA SU "FRANCESCO PADRE" (9Colonne) Roma, 17 mar - L'immediata rimozione del segreto di Stato e l'istituzione di una commissione parlamentare d'inchiesta per far luce sulla strage del "Francesco Padre", il peschereccio molfettese affondato nelle acque del mar Adriatico, dove persero la vita 5 marinai e che, dopo 16 anni, è rimasto ancora senza colpevoli e senza un perché. E' quanto chiede in un'interrogazione Leoluca Orlando, portavoce nazionale di Italia dei Valori che oggi, alle 13, nel corso di un incontro presso la Sala del Mappamondo della Camera, presenterà insieme il libro "Nato: colpito e affondato", insieme all'autore, il giornalista Gianni Lannes, dedicato alla tragedia del peschereccio molfettese e non solo. "E' tempo di far luce su questa vicenda - spiega Orlando - e sulle sue implicazioni e connessioni a livello internazionale. La mancanza di risposte certe, i molti lati oscuri e il rifiuto delle autorità competenti al recupero de relitto è l'offesa più insopportabile alla memoria dei cinque marinai che hanno perso la vita, alle loro famiglie e a tutta la marineria molfettese". La marineria molfettese sin da primo momento, e poi successivamente vedendo le immagini registrate da un robot a 250 metri di profondità, ha parlato di siluramento del "Francesco Padre" o di una mina incagliata nelle reti. Si tratta inoltre di un caso che, avvenuto il 4 novembre 1994, in piena guerra dell'ex Jugoslavia, riapre il capitolo dei residui bellici presenti nel basso Adriatico. (grm)







RAI-AGCOM: PARDI (IDV), MASI SI DIMETTA SUBITO



(ANSA) - ROMA, 17 MAR - ''In tutti gli stati democratici, una persona che ricopre incarichi pubblici con ruolo di terzieta' e garanzia, una volta pizzicata con le mani nella marmellata, chiede scusa ai cittadini e da' le dimissioni. L'asservimento di Masi a Berlusconi, emerso dalle intercettazioni pubblicate da alcuni quotidiani, e' vergognoso. Il direttore generale della Rai chieda scusa agli italiani e si dimetta subito''. Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei valori in commissione di Vigilanza, Francesco Pancho Pardi. ''Altro che servizio pubblico, la Rai di Masi e' servizio privato: Berlusconi impone la linea - continua Pardi in una nota - e il direttore generale s'ingegna su come accontentarlo. Lo stesso vale per il direttore del Tg1 che non si scompiglia di fronte alle accuse di epurazione, o ancora per il commissario Agcom Innocenzi, che ha interpretato a modo suo il compito di garante in seno ad un'authority''. ''Siamo alla riedizione, ampliata e corretta, delle 'veline' fasciste: uno scandalo che l'Italia non puo' piu' tollerare. Per tale ragione - conclude Pardi - appoggio e condivido la richiesta dei membri del cda Van Straten e Rizzo Nervo. Masi faccia finalmente qualcosa di buono: vada a casa, insieme con tutti coloro i quali dovrebbero manifestare un po' piu' di rispetto per la cosa pubblica, sollevandosi dai loro ruoli''. (ANSA).











RAI: PARDI (IDV), MASI SERVO DI BERLUSCONI. SI DIMETTA SUBITO =



(ASCA) - Roma, 17 mar - ''In tutti gli stati democratici, una persona che ricopre incarichi pubblici con ruolo di terzieta' e garanzia, una volta pizzicata con le mani nella marmellata, chiede scusa ai cittadini e da' le dimissioni. L'asservimento di Masi a Berlusconi, emerso dalle intercettazioni pubblicate da alcuni quotidiani, e' vergognoso. Il direttore generale della Rai chieda scusa agli italiani e si dimetta subito''. Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei valori in commissione di Vigilanza, Francesco Pancho Pardi, che poi aggiunge: ''Altro che servizio pubblico, la Rai di Masi e' servizio privato: Berlusconi impone la linea e il direttore generale s'ingegna su come accontentarlo. Lo stesso vale per il direttore del Tg1 che non si scompiglia di fronte alle accuse di epurazione, o ancora per il commissario Agcom Innocenzi, che ha interpretato a modo suo il compito di garante in seno a un'authority''. ''Siamo alla riedizione, ampliata e corretta, delle ''veline' fasciste: uno scandalo che l'Italia non puo' piu' tollerare. Per tale ragione - conclude Pardi - appoggio e condivido la richiesta dei membri del CdA Van Straten e Rizzo Nervo. Masi faccia finalmente qualcosa di buono: vada a casa, insieme con tutti coloro i quali dovrebbero manifestare un po' piu' di rispetto per la cosa pubblica, sollevandosi dai loro ruoli''.











TRANI. LI GOTTI: ALFANO PIU' AGIT-PROP CHE MINISTRO (DIRE) Roma, 17 mar. - "Il ministro Alfano fa l'offeso dichiarando che non accettera' piu' i pareri del Csm in materia di giustizia. Eppure, considerando la scadente produzione legislativa del Governo, ne avrebbe un grande bisogno". Lo dice il capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Giustizia al Senato, Luigi Li Gotti. "Proprio ieri- ricorda Li Gotti- in Senato abbiamo dovuto rimediare ad un pataracchio sulla competenza per reati di mafia, derivante da un decreto attualmente in vigore che contiene degli errori madornali e sbalorditivi per un Governo che vuole meritarsi tale nome". "Il problema e' che Alfano fa piu' l'agit-prop che il ministro della Giustizia, non essendo adeguato, come si era capito sin dall'inizio, a questo ruolo. Passera' alla cronaca- conclude l'esponente Idv- solo per la legge incostituzionale che porta il suo nome".







CRISI: LANNUTTI (IDV), BANCHE NON POSSONO PRETENDERE DARE GIUSTA RICETTA = (ASCA) - Roma, 17 mar - ''Banchieri e Governatori delle banche centrali non possono pretendere di darci la giusta ricetta per superare le attuali difficolta' economiche, dopo essere stati artefici della grave crisi finanziaria che famiglie e lavoratori stanno ancora pagando a caro prezzo''. Lo dichiara il senatore Elio Lannutti, capogruppo IdV in commissione Finanze. ''Anche il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi - prosegue l'esponente IdV - ha le sue responsabilita' per non aver impedito la degenerazione della finanza che e' riuscita a schiacciare l'economia reale. Non sono le nuove regole sui requisiti di capitale delle banche a costituire una danno alla ripresa, ma l'assoluta deregulation che genera banche troppo grandi per fallire insieme a governi sempre pronti a sostenerle scaricando il costo del fallimento sui contribuenti''. ''Dovrebbero essere i governi a dover intervenire, ma quando la Federal Reserve mantiene i livelli dei tassi troppo bassi fornisce ai banchieri, con il denaro regalato, il combustibile necessario per continuare indisturbati la speculazione sul mercato dei derivati al di fuori di ogni regola e controllo''. ''L'Italia dei Valori e' delusa e preoccupata dalle posizioni troppo deboli del governo italiano in sede Ecofin. Il ministro dell'Economia Tremonti, infatti, al di fuori di qualche dichiarazione estemporanea di facciata sulla speculazione finanziaria su derivati ed hedge fund, non e' mai riuscito ad ottenere convergenze su una linea chiara volta a superare la mancanza di regole, brodo di coltura della speculazione. Speculazione che - conclude Lannutti - finisce sempre per ricadere sulla pelle contribuenti''.







DERIVATI: LANNUTTI (IDV), ORA BANCHE RISARCISCANO RISPARMIATORI = (ASCA) - Roma, 17 mar - ''Finalmente gli intoccabili sono chiamati a rispondere delle loro malefatte! Dopo le numerose denunce dei consumatori, anche i cosiddetti banksters e le loro aziende che hanno appioppato ad enti locali ed imprese prodotti derivati avariati sono stati rinviati a giudizio''. Il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti, si dice molto soddisfatto per le notizie che arrivano dalla Procura di Milano. ''Questi banchieri spregiudicati, irresponsabili, accecati dalla cupidigia e dal mero profitto che per conseguire ingenti profitti sulla pelle e sul sudore dei cittadini, come e' stato accertato dall'indagine conoscitiva della Commissione Finanze del Senato conclusa una settimana fa, hanno piazzato derivati truffaldini ad enti locali, piccoli comuni e piccole imprese condotte al fallimento - conclude Lannutti - devono finalmente pagare un conto salato alla giustizia e risarcire tutti i danni che hanno provocato al mercato ed ai risparmiatori''.







CRISI: BORGHESI, I CONTI DI TREMONTI NON TORNANO



(ANSA) - ROMA, 17 MAR - ''Signor ministro i suoi conti non tornano'' Cosi' Antonio Borghesi, vice capogruppo dell'Italia dei Valori alla camera, intervenendo in Aula durante la discussione delle mozioni sulla crisi. ''Mentre lei e il governo di cui fa parte insiste nel sostenere che le cose in Italia non vanno male - prosegue Borghesi - l'ultimo rapporto dell'Ocse parla chiaramente in senso contrario: da 15 anni il nostro Paese non cessa di perdere terreno sulla produttivita' rispetto agli altri paesi piu' ricchi e fara' molta piu' fatica ad uscire dalla crisi''. ''Basta chiacchiere, signor ministro, e' tempo di passare ai fatti - aggiunge Borghesi - Noi chiediamo di favorire l'incremento dei consumi, tramite l' aumento del potere d'acquisto delle famiglie; un aiuto alle piccole e medie imprese, con una concessione di credito maggiore. Infine proponiamo di riformare il sistema fiscale, facendo pagare di piu' i consumi di lusso e tassando in modo adeguato le speculazioni finanziarie''. (ANSA).







Regionali Lazio, Pedica: Pdl dia 3mln ai disoccupati non ai politici



Roma, 17 MAR (Velino) - "E' una vergogna leggere la notizia per cui il Pdl avrebbe stanziato ben tre milioni di euro per i candidati esclusi dalla competizione elettorale per le lotte e gli errori interni al partito. Ma piuttosto li diano ai lavoratori che non arrivano a fine mese, alle famiglie che il governo ha abbandonato per occuparsi della fedina penale di Berlusconi, ai precari senza futuro e ai disoccupati disperati". Lo afferma, in una nota, il senatore dell'Italia dei valori Stefano Pedica, segretario regionale dell'Idv Lazio. "Questo modo di intendere la politica - continua Pedica - come un affare economico per arricchirsi individualmente e non come una missione per risolvere i problemi della gente e' caratteristico del Pdl e a noi dell'Italia dei valori suscita una sola reazione: disgusto".







REGIONALI:ZAZZERA (IDV),FASULLA NOTIZIA NICASTRO VICESINDACO BARI = (AGI) - Bari, 17 mar. - "Ci sono notizie che non meritano neppure di essere commentate, perche' offendono l'intelligenza e la professionalita' di chi le scrive e fanno perdere tempo a chi deve replicare. La notizia di Nicastro destinato a fare il vicesindaco di Bari e' assolutamente priva di fondamento, frutto della fantasia di qualcuno che o e' nervoso oppure non ha di meglio da fare. Evidentemente invece di occuparsi del centrodestra e del duo Fitto-Palese, qualcuno e' interessato al ruolo di Lorenzo Nicastro nel prossimo governo regionale. Mettiamo in chiaro che Nicastro e' una opportunita' che Antonio Di Pietro e Italia dei Valori offrono a Vendola e ai pugliesi dopo l'esplosione della questione morale in sanita'. Sappiamo certamente che una personalita' autonoma e di spessore come Lorenzo Nicastro non fara' dormire sonni tranquilli a chi ancora pensa di gestire la cosa pubblica sulla base di interessi personali o di lobbies affaristiche. La sfida e' proprio questa." A dichiararlo e' Pierfelice Zazzera, coordinatore regionale dell'Italia dei Valori Puglia.(AGI)







MADE IN ITALY. IDV: 'NO' A OLIO STRANIERO SPACCIATO PER ITALIANO DI NARDO: "SAREBBE UNA VERA CALAMITA' PER NOSTRO PAESE".



(DIRE) Roma, 17 mar. - "Sarebbe una vera calamita' per il nostro paese l'eventuale via libera all'importazione di oli stranieri da lavorare ed imbottigliare in Italia per poi esportarli fuori dall'Europa". Lo afferma in una nota Nello Di Nardo, capogruppo Idv in commissione Agricoltura del Senato, a proposito dell'allarme lanciato dalla Coldiretti sugli effetti dell'eventuale autorizzazione alla procedura comunitaria di traffico di perfezionamento attivo (Tpa). "Non possiamo permettere- sostiene Di Nardo- che un olio di dubbia qualita', proveniente dall'estero, dove non vige l'obbligo i indicare l'origine delle olive in etichetta, possa essere venduto ai consumatori come olio italiano". Il senatore dell'Idv evidenzia che "e' in gioco la tutela dell'interesse dei cittadini a una completa e non ingannevole informazione circa la natura e le caratteristiche dei prodotti alimentari acquistati". Ma al tempo stesso "si tratta anche di difendere gli interessi economici del made in Italy agro-alimentare". Indicazioni precise in etichetta, conclude Di Nardo, "non solo tutelano il consumatore, ma difendono anche l'interesse dei produttori italiani spesso danneggiati proprio dal diffuso utilizzo improprio delle indicazioni d'origine".







MADE IN ITALY, CIMADORO (IDV): LEGGE E' SOLO PRIMO PASSO



(9Colonne) Roma, 17 mar - "L'Italia dei valori ha votato a favore del disegno di legge a tutela del Made in Italy perché rappresenta senz'altro un vantaggio e un beneficio per le nostre imprese. Tuttavia, siamo consapevoli che la semplice introduzione del made in Italy non risolve le molte difficoltà che attraversa il settore tessile": lo dichiara Gabriele Cimadoro, capogruppo Idv in Commissione bilancio alla Camera. "Il voto di oggi rappresenta, infatti, solo un primo passo. Chiediamo al governo e alla maggioranza di mantenere fede a quanto promesso e che si impegnino a tutelare e sostenere anche quelle realtà imprenditoriali che hanno delocalizzato la propria produzione all'estero pur mantenendo la creatività e gli standard di qualità italiani, principio contenuto nell'emendamento presentato da Idv 'Stile-italiano, designed in Italy'" conclude Cimadoro. (Red)

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