venerdì 18 febbraio 2011

da Micromega: Per una Federazione democratica

Articoli CorrelatiBerlusconi è in crisi ma le opposizoni non ridono. Per batterlo ci vuole una «Federazione democratica» nella quale ogni partito sottoscrive la cancellazione delle leggi più vergognose della stagione berlusconiana e poi mantiene la propria identità specificando le proprie proposte caratterizzanti.

di Giovanni Sartori, Corriere della Sera, 18 febbraio 2011

Piluccando fior da fiore, non si era mai visto, nemmeno in Italia, che ben 315 parlamentari votassero e accreditassero la favola (favola anche per un bambino di sei anni) di un Berlusconi che crede davvero che la carnosa Ruby fosse una nipote di Mubarak e che lui era intervenuto telefonando a notte fonda alla questura di Milano per evitare un incidente diplomatico con l’Egitto. A parte il fatto che il Nostro trasforma una marocchina in una egiziana, non si capisce proprio quale terribile incidente diplomatico potesse nascere da questo modestissimo episodio. Non si capisce proprio, anche se 315 onorevoli sono evidentemente più intelligenti di me e l’hanno capito. Ma forse la questione non è di intelligenza, è che i 315 sono (come scrive Mauro Calise, politologo della Università di Napoli) inglobati in un «partito personale» al quale debbono obbedienza cieca. Perché se fiatano perdono il posto.

Ma se Berlusconi non ride, le opposizioni possono solo piangere. Chiedono le sue dimissioni e quindi nuove elezioni. Ma sono davvero in condizioni di affrontarle con una ragionevole speranza di vincerle? Oggi come oggi direi proprio di no. Per la semplicissima ragione che sono opposizioni al plurale spesso profondamente divise (anche al proprio interno) che hanno poco di «unitario» da proporre. E il recente congresso dei finiani ha peggiorato questo quadro rivelando che anche in quel partito regna la zizzania. Eppure il duo Berlusconi Bossi è battibile solo se tutte le opposizioni fanno, elettoralmente, fronte comune. È possibile? Sarà possibile? Forse lo è se ricordiamo il principio che mettersi d’accordo per dire no è molto più facile che mettersi d’accordo per dire sì. Una alleanza sulle tante cose da ripudiare o disfare del lungo periodo berlusconiano potrebbe risultare più facile del previsto. Una circostanza facilitante, in questo disegno, è proprio il Porcellum. Tutte le opposizioni sono state danneggiate da questo iniquo sistema elettorale, perché il premio di maggioranza regala seggi a minor prezzo ai partiti che ne usufruiscono mentre rende più «cari» (e rari) i seggi degli altri partiti. Il no al Porcellum di tutte le opposizioni è da considerare scontato.

mercoledì 16 febbraio 2011

Italia dei Valori. Forum su "Giovani e Lavoro. Proposte" -venerdì 18 febbraio

Preparativi in corso per l'atteso Forum "Giovani e lavoro: dimmi come! Analisi e proposte", organizzato dal Coordinamento provinciale senior e giovanile dell’Italia dei Valori di Brindisi, d'intesa con il Gruppo del Senato della Repubblica, per il prossimo venerdì 18 febbraio.

Il lavoro che manca e sopprime la possibilità di vivere il presente e di programmare il futuro, il lavoro che manca e accresce il doloroso flusso migratorio di giovani verso il Nord e verso l'estero: l'incontro Idv si propone come momento di confronto e, soprattutto, di proposte per affrontare il dramma della disoccupazione che opprime moltissime storie di vita, ciascuna con la sua specificità e con il suo racconto di un'ingiusta sofferenza.

"Il dramma più grande della nostra società meridionale è l'assenza di prospettive per le ultime generazioni. Molti giovani sono senza ruolo, sono obbligati alla passività, sono risorsa viva e qualificata irresponsabilmente sprecata": lo pensa il coordinatore provinciale Lorenzo Caiolo, ribadendo le evidenti ragioni per cui l'Idv brindisina ha voluto offrire uno spazio di riflessione e di indicazioni concrete sul tema.

Oltre ad esponenti nazionali Idv, rappresentanti del mondo sindacale, imprenditori, artigiani, porteranno la loro preziosa testimonianza i giovani: le loro storie, raccolte in un'apposita pubblicazione, racconteranno la rabbia, ma anche la loro "non rassegnazione" che diviene impegno e proposta.

"Non vi sono al momento azioni concrete che possano segnare un'inversione di tendenza strutturale - dice Caiolo – Stanno emergendo, però, finalmente in ambiti ristretti di Istituzioni, partiti e associazioni, riflessioni e proposte di valore che mirano ad un cambiamento. L'Idv di Brindisi ad esse vuole dare ascolto".

Durante il convegno, previsto il 18 febbraio alle ore 17, nell'auditorium della biblioteca provinciale, relazioneranno: Alessandra Tibaldi del Dipartimento Nazionale Idv Lavoro e Welfare, Rudi Russo, responsabile Nazionale Giovani Idv e consigliere regionale della Toscana, l'imprenditore (CDA) Nicola Mele, Sonia Rubini, direttore CNA Brindisi, Gianluca Budano, responsabile ACLI Mezzogiorno d'Italia, Leo Caroli della CGIL Puglia, ed il Senatore della Repubblica Idv Giuseppe Caforio. Porteranno il loro prezioso contributo i componenti della Consulta studentesca provinciale e dell’Unione degli Studenti brindisini.

I lavori saranno introdotti dal coordinatore provinciale Lorenzo Caiolo, da Giovanna Semeraro, coordinatrice provinciale Giovani Idv e da Giuseppe Turco, coordinatore regionale Giovani Idv.

Caiolo conclude dichiarando che: “L'invito a partecipare è rivolto agli amministratori pubblici, ai giovani, ai genitori, ai politici, agli imprenditori, all’associazionismo, agli educatori, ai sindacalisti, ai giornalisti. Il Sud per i giovani può cambiare se c’è l’impegno di tutti

FOCUS IDV del 15 Febbraio



RUBY: DI PIETRO, VIA BERLUSCONI PRIMA CHE DEFLAGRI CONFLITTO (ANSA) - ROMA, 15 FEB - ''E' in corso un conflitto istituzionale che si puo' risolvere solo con le dimissioni spontanee del presidente del Consiglio''. Lo ha detto ai giornalisti Antonio Di Pietro, commentando il rinvio a giudizio del premier in relazione al caso Ruby. ''Il conflitto istituzionale - ha aggiunto il leader dell'Idv - e' ancora piu' grave nel momento in cui il ministro dell'Interno deve costituirsi come parte lesa in difesa delle Istituzioni e imputato e' il capo del governo''. ''Per questa ragione - ha concluso Di Pietro - il referendum che noi abbiamo promosso sul legittimo impedimento puo' consentire agli italiani di mandare a casa Berlusconi prima che faccia deflagare il conflitto istituzionale, cosi' come stanno facendo altri popoli che vedono la tirannia al potere'' porte''.(ANSA).

BERLUSCONI. DI PIETRO: SE NON LASCIA PROVVEDA NAPOLITANO (DIRE) Roma, 15 feb. - "Se neppure dopo il rinvio a giudizio immediato per concussione e prostituzione Berlusconi dovesse dimettersi, il Parlamento, il Capo dello Stato e il popolo italiano devono provvedere a mandarlo a casa come stanno facendo in questo momento altri popoli nel Mediterraneo". Cosi' il leader Idv Antonio Di Pietro commenta alla Camera l'ipotesi che il presidente del consiglio Silvio Berlusconi non si dimetta.

FEDERALISMO: DI PIETRO, BENE BERSANI, SUA PROPOSTA E' DI COALIZIONE = Roma, 15 feb. (Adnkronos) - "Quella avanzata da Bersani e' una proposta di coalizione, che quindi condividiamo". Antonio Di Pietro appoggia l'apertura di Pier Luigi Bersani alla Lega sul federalismo. "Italia dei valori, a suo tempo, aveva votato la legge quadro sul federalismo", spiega il leader Idv all'ADNKRONOS. "Contiamo sul fatto che il federalismo si possa fare in modo utile ai cittadini e ai territori -prosegue Di Pietro-. Calderoli sta svendendo il federalismo e invece il nostro appello e' a superare gli schematismi di contrapposizione e trovare le condizioni per un sano e buon federalismo".

IDV:DI PIETRO, IO MOGLIE FEDELE PD, NON SCELGA L'AMANTE CASINI (ANSA) - ROMA, 15 FEB - ''Oggi gli alleati naturali sono Italia dei valori, Sinistra e liberta' e Pd. Se il Pd sceglie l'amante Casini, rischia di essere tradito all'ultimo momento. Meglio restare con me, la moglie fedele con il mattarello in mano''. Lo dice il leader del'Italia dei Valori Antonio Di Pietro in un'intervista alla rivista ''A''.

DI PIETRO, LA MIA TERZA VITA SARA'TORNARE A ORIGINI CONTADINE (ANSA) - ROMA, 15 FEB - ''Per ora ho vissuto due vite, la terza la sto programmando: ho riaperto la fattoria di mio padre, avviato la mia azienda agricola. La mia terza vita e' tornare alle origini''. Il leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro, in un'intervista al magazine ''A'', racconta la sua vita privata, partendo da un episodio drammatico: ''La morte della mia gemella - dice Dio Pietro - e' il primo ricordo nitido dell'infanzia, ma non di dolore, ero ancora troppo piccolo, avevo 4 anni. Solo una fotografia, un'immagine che porto dentro di me. Una mattina mi sono svegliato, ero abbracciato a lei e mi sono accorto che il suo viso era freddo-freddo e tutto blu''. Di Pietro prosegue: ''Da piccolo badavo alle pecore e alle mucche, poi, dopo le medie, sono andato a Roma, da mia sorella: la mattina andavo a scuola, istituto per periti elettronici, nel pomeriggio facevo un po' di lavoretti. Garagista, gelataio... Ho faticato sempre per campare. Lavorare studiare, lavorare studiare. Non ho mai visto una discoteca. Non so nemmeno come si balla. Il '68 l'ho vissuto cosi': uno sciopero per me era una manna, ne potevo approfittare per guadagnare 5mila lire in piu', ed ero contento. Poi l'emigrazione, il concorso vinto per entrare in Aeronautica, la laurea in giurisprudenza, altri concorsi, l'ingresso in magistratura, l'inchiesta su Tangentopoli, e il momento piu' difficile, quando ho dovuto lasciare la toga. Sapevo dal primo giorno di Mani pulite che avrei dovuto correre per portare nella bisaccia piu' realizzazioni possibili, perche' prima o poi mi avrebbero fermato. Quando cerchi di fare qualcosa contro il sistema, lo sai che da cacciatore presto diventerai lepre''. Quindi la confessione di aver pianto calde lacrime nel 1999 per l'assoluzione al processo di Brescia. (ANSA).

Idv/ Di Pietro: sono un duro, ma anch'io una volta ho pianto Nella mia terza vita mi dedicherò alla mia azienda agricola Roma, 15 feb. (TMNews) - "Il magone, il nodo in gola mi viene per la commozione di una vittoria. Quando al processo di Brescia, nel 1999, venni assolto dal reato di corruzione perché il fatto non sussiste, mi venne il nodo in gola". Antonio Di Pietro parla in esclusiva con "A", il magazine diretto da Maria Latella, in edicola da mercoledì 16. "Per ora ho vissuto due vite, la terza la sto programmando: ho riaperto la fattoria di mio padre, avviato la mia azienda agricola. La mia terza vita è tornare alle origini - racconta il leader dell'Italia dei valori - La morte della mia gemella è il primo ricordo nitido dell'infanzia, ma non di dolore, ero ancora troppo piccolo, avevo 4 anni... Da piccolo badavo alle pecore e alle mucche, poi, dopo le medie, sono andato a Roma, da mia sorella: la mattina andavo a scuola, istituto per periti elettronici, nel pomeriggio facevo un po' di lavoretti. Garagista, gelataio... Ho faticato sempre per campare. Lavorare studiare, lavorare studiare. Non ho mai visto una discoteca. Non so nemmeno come si balla. Il '68 l'ho vissuto così: uno sciopero per me era una manna, ne potevo approfittare per guadagnare 5mila lire in più, ed ero contento". Poi l'emigrazione, il concorso vinto per entrare in Aeronautica, la laurea in giurisprudenza, altri concorsi, l'ingresso in magistratura, l'inchiesta su Tangentopoli, "e il momento più difficile, quando ho dovuto lasciare la toga. Sapevo dal primo giorno di Mani pulite che avrei dovuto correre per portare nella bisaccia più realizzazioni possibili, perché prima o poi mi avrebbero fermato. Quando cerchi di fare qualcosa contro il sistema, lo sai che da cacciatore presto diventerai lepre".

FIAT. IDV: CONTINUA LA FARSA DI MARCHIONNE (DIRE) Roma, 15 feb. - "In Parlamento si sta assistendo alla visione della brutta copia del film che Marchionne ha recitato sabato scorso a Berlusconi. Non esiste un piano industriale trasparente che dichiari dove, quando e come verrebbero spesi i 20 miliardi annunciati per piu' di diciotto volte alla stampa e mai esplicitati in sedi opportune come il ministero dello Sviluppo Economico e le organizzazioni sindacali". Lo affermano in una nota il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il responsabile lavoro e welfare dell'IdV, Maurizio Zipponi. "L'amministratore delegato della Fiat- continuano- non spiega quante risorse chiedera' al sistema finanziario italiano ne' a quanto corrisponda l'insieme del finanziamento pubblico, composto da fondi per l'innovazione, dal sostegno alla formazione, dalla cassa integrazione. Addirittura indicare quattro centri direzionali nel mondo e non uno e' semplicemente una presa per i fondelli". Concludono i due esponenti dell'Idv: "In tutte le case automobilistiche esiste un solo polo per la ricerca, per la sperimentazione, progettazione, e per la direzione strategica".

RUBY: IDV, PREMIER TOLGA INCOMODO E SIEDA SU BANCO IMPUTATI = (AGI) - Roma, 15 feb - "Ora che Berlusconi e' ufficialmente imputato tolga l'incomodo e si rimetta al giudizio del Tribunale. E' un suo dovere nei confronti delle istituzioni e del Paese: chiunque assecondi la sua allergia alla legge si rendera' complice di uno scandalo inaudito". Lo afferma il Capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato, Felice Belisario. "E' fuori dal mondo che un Presidente del Consiglio imputato per prostituzione e concussione non decida di dimettersi. Se e' scontato che i peones berlusconiani si straccino le vesti, la Lega non si renda corresponsabile del tentativo di agire fuori da ogni attribuzione legittima e tolga l'appoggio al Cavaliere. Mentre le parti lese sono una ragazza minorenne all'epoca dei fatti e il Ministero dell'Interno, egli pensa di far causa allo Stato dopo averlo fatto oggetto dei suoi abusi e soprusi. Berlusconi dovrebbe smetterla di danneggiare l'Italia: lasci Palazzo Chigi - conclude Belisario - e sieda sul banco degli imputati".(AGI)

BERLUSCONI. BELISARIO: NON RICONOSCO ALFANO COME MINISTRO (DIRE) Roma, 15 feb. - "E' una vergogna. Alfano e' inadatto a servire il Paese perche' preferisce servire il capo del suo partito". Lo dice il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, che aggiunge: "Non lo riconosco come ministro perche' non fa gli interessi del popolo, nel cui nome la giustizia e' amministrata, ma obbedisce solo agli ordini di Berlusconi". "Non si imbarazza a delegittimare ogni santo giorno la magistratura e a svilire l'istituzione che rappresenta? Il ministro della Giustizia ha davvero passato il limite, e' ora-
conclude Belisario- che anche lui si convinca che e' impossibile difendere chi e' indifendibile".

* Berlusconi/ Idv: ora si faccia giudicare e si dimetta Donadi: Paese bloccato, non si può andare avanti così Roma, 15 feb. (TMNews) - Silvio Berlusconi si presenti al processo che inizia il 6 aprile e si dimetta. Lo dice Massimo Donadi, capogruppo di Idv alla Camera. "Due italiani su tre hanno perso la fiducia in Berlusconi. Il Governo è in minoranza nel Paese e il Premier, se ha a cuore gli interessi dell'Italia, vada a farsi giudicare e si dimetta", dice Donadi. "Le decisioni dei magistrati - aggiunge - vanno rispettate". Quanto a Napolitano "Idv rispetta la sua autonomia e non si sente di tirare il Presidente per la giacca".

* Ruby/ Idv in Aula: agonia Premier non sia quella del Paese Si dimetta e consenta di scrivere pagina nuova Roma, 15 feb. (TMNews) - "L'agonia politica di Berlusconi non può e non deve diventare quella del Paese" per questo Silvio Berlusconi compia un gesto "di responsabilità: si dimetta, si difenda davanti ai giudici ma dia la possibilità al Paese di scrivere una pagina nuova". Così Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera, nell'Aula di Montecitorio. "Ormai - ha detto rivolto al Pdl - siete maggioranza solo all'interno di Aula Parlamento e anche qui è maggioranza virtuale" come dimostrano "i banchi deserti" oggi nell'emiciclo. Il "Parlamento è sordo e cieco - ha detto ancora Donadi - di fronte alle istanze che vengono dal Paese, è alla paralisi: in un mese abbiamo approvato un solo testo di legge ed è dal 30 luglio scorso che non si adottano provvedimenti in materia economica per rilancio Paese".

RUBY: ORLANDO (IDV), DA MINISTRO ALFANO PAROLE EVERSIVE (ANSA) - ROMA, 15 FEB - ''Dal ministro della Giustizia Alfano giungono parole gravissime ed eversive. I giudici sono soggetti soltanto alla legge e non al premier e, inoltre, l'obbligatorieta' dell'azione penale ancora non e' stata abolita. Il Guardasigilli rispetti l'autonomia e l'indipendenza della magistratura sancite dalla Carta e dica al suo dante causa di farsi processare''. E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando. (ANSA).

IMMIGRAZIONE: IDV "USCIRE FUORI DALLA LOGICA DEGLI ACCORDI BILATERALI" ROMA (ITALPRESS) - "L'Italia e' sufficientemente grande per affrontare quanto sta accadendo nel Mediterraneo, ma non abbastanza per occuparsene da sola. Ed e' questa la critica che l'Italia dei Valori muove alla relazione del ministro Frattini, che oggi ha ripetuto almeno dieci volte l'espressione 'bilaterale'". Lo ha affermato il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, intervenendo in Aula alla Camera, dopo l'informativa urgente del ministro degli Esteri sugli sviluppi della situazione dei Paesi dell'area mediterranea. "È necessario - ha ricordato Orlando - uscire fuori da questa logica dei rapporti bilaterali che e' inadeguata al ruolo del nostro Paese. Al tempo stesso bisogna prendere atto del fallimento della politica italiana nei rapporti con il Mediterraneo. Se si agisse di meno in termini bilaterali e di piu' in sede europea, eviteremmo di incorrere nella censura degli organismi internazionali per le nostre politiche in materia di immigrazione". "L'Europa - conclude l'esponente dipietrista - non ci percepisce piu' come una parte di questa unione, mentre il Mediterraneo ci percepisce solamente come agenti di commercio che sono portati a piazzare scampoli di prodotti e non hanno una linea politica che sia degna di questo nome".

ENERGIA: IDV, REFERENDUM SPAZZERA' VIA RITORNO A NUCLEARE = Roma, 15 feb. (Adnkronos) - ''Con il nucleare le uniche opportunita' sono solo per le lobby economiche e non per i cittadini. Oltre al danno ambientale, ora arriva la beffa con l'ennesima presa in giro di Berlusconi. Con il nostro referendum, invece, gli italiani spazzeranno il ritorno all'atomo, aprendo le porte alle energie rinnovabili e a metodi che non danneggeranno la salute dei cittadini e dei territori''. E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando.

RAI. IDV: DOCUMENTO DI INDIRIZZO CONFERMA CHE SIAMO IN UN REGIME (DIRE) Roma, 15 feb. - "L'emorragia continua di ascolti del Tg1 e il nuovo documento di indirizzo per il pluralismo proposto dal Pdl per imbavagliare i giornalisti e distruggere la loro autonomia dimostrano che ci troviamo ormai in un regime". Lo affermano in una nota congiunta il capogruppo Idv in Vigilanza Rai, Pancho Pardi, e il portavoce del partito, Leoluca Orlando, che oggi hanno partecipato insieme ad Articolo 21, Popolo Viola, Fnsi e Usigrai al presidio organizzato davanti alla commissione di Vigilanza Rai a Palazzo San Macuto. Poi, aggiungono: "L'Italia dei valori si battera' in tutte le sedi competenti per difendere il pluralismo del servizio pubblico e l'articolo 21 della Costituzione. Il solo modo per restituire la Rai ai cittadini e' quello di liberare l'azienda dall'inaccettabile ingerenza della politica".

Rai, Pardi (Idv): Masi promuove solo svago trash Roma, 15 FEB (Il Velino) - "Il direttore generale Mauro Masi ha deciso di onorare della sua telefonata la trasmissione dell'Isola dei famosi, con complimenti vari e profusi sdilinquimenti. Ma davvero si ritiene che un programma considerato non solo leggero, ma a tratti vero e proprio trash diseducativo, debba essere omaggiato dalla figura istituzionale del direttore generale?". Lo dichiara il senatore Francesco "Pancho" Pardi, capogruppo dell'Italia dei valori in commissione Vigilanza Rai, che aggiunge: "Credo piuttosto che, se proprio intenda fare da feudatario della Rai, reprimendo gli uni e ammansendo gli altri, potrebbe almeno scegliere trasmissioni considerati 'mission' o 'core business' (il direttore parla english) o valore per la Rai, come la trasmissione di Fazio e Saviano, ad esempio, trionfo di ascolti e di grande caratura culturale. Insomma - conclude Pardi - questa telefonata ci fa capire cosa vuole Masi per la Rai: svago trash. Mediaset, insomma".

RUBY, LI GOTTI (IDV): PDL LA SMETTA DI STRILLARE AL GOLPE (9Colonne) Roma, 15 feb - "Il Pdl strilla al golpe e il ministro Rotondi addirittura chiede l'intervento del Capo dello Stato dopo la decisione del Gip di Milano di mandare a processo con rito immediato Silvio Berlusconi. Perché strillano? Sono ipocriti o vogliono che il presidente del Consiglio non risponda delle accuse formulate?". Lo afferma il senatore Luigi Li Gotti, capogruppo IdV in commissione Giustizia a Palazzo Madama, che aggiunge: "Gli italiani è bene che ricordino che l'attuale maggioranza ed il governo ritengono la prostituzione minorile un reato molto grave proponendo l'inasprimento della pena. L'Italia dei Valori concorda con il governo ed in commissione Giustizia al Senato stiamo proprio esaminando questa questione. Gli italiani hanno il diritto di sapere se il presidente del Consiglio ha commesso proprio quel reato di cui si chiede l'aggravamento della pena. Sarebbe inoltre veramente gravissimo, se le accuse fossero provate, che Berlusconi abbia potuto commettere il reato di prostituzione minorile con quella che riteneva, a suo dire, nipote di un Capo di Stato. Dobbiamo sapere. La smetta perciò il Pdl di offendere il buonsenso e l'intelligenza degli italiani. C'è un limite alla decenza".

MILLEPROROGHE. IDV: GOVERNO VUOLE AUMENTARE SOGLIA USURA (DIRE) Roma, 15 feb. - "Alcuni emendamenti al decreto milleproroghe, presentati di notte, fuori sacco e last minute forse per la vergogna, dimostrano ancora una volta che questo Governo si comporta come un Robin Hood alla rovescia: toglie ai poveri per dare ai ricchi e, invece di detassare i redditi, propone sgravi fiscali alle banche e aumenta la soglia dei tassi usurai. È una vergogna". Lo affermano Elio Lannutti, Capogruppo in Commissione Finanze del Senato e Alfonso Mascitelli, capogruppo in commissione Bilancio dell'Italia dei Valori. "Il governo- proseguono- oltraggia centinaia di migliaia di famiglie e imprese, gia' taglieggiate da banchieri che ora pagheranno meno tasse e potranno applicare tassi sempre piu' alti. Un indecente emendamento aumenta la soglia del limite di usura, offrendo l'ennesimo scudo ai bankster amici finiti sotto processo in molti tribunali per aver superato le previsioni di legge. Con questo emendamento la maggioranza svuota le previsioni del codice penale, prostandosi agli istituti di credito e strozzando i cittadini: lo ritiri immediatamente o denunceremo all'opinione pubblica ed alle famiglie, taglieggiate ed usurate dalle banche, l'ennesimo regalo di un governo che- hanno concluso Lannutti e Mascitelli- scrive emendamenti sotto diretta dettatura dei banchieri".

ADOZIONI: CARLINO (IDV), MEGLIO SINGLE CHE SENZA FAMIGLIA (ANSA) - ROMA, 15 FEB - "Meglio una famiglia con un solo genitore che 'senza famiglia'. Il ministro Giovanardi, anziché innalzare i soliti steccati ideologici, farebbe bene a considerare, lui per primo, l'invito della corte di Cassazione a modificare le norme sulle adozioni come l'occasione per fare qualcosa di positivo per i minori che sono ancora 'parcheggiati' in qualche Istituto in attesa di avere una vera famiglia". Lo afferma la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori nella commissione bicamerale per l'Infanzia. "E' ora di piantarla di fare i sepolcri imbiancati - aggiunge - perché le famiglie di oggi non sono tutte come quelle del Mulino Bianco. Con l'aumentare dei divorzi, quante sono i minori che restano con un solo genitore? E' vero, che la famiglia tradizionale è insostituibile ma consentire l'adozione dei minori anche da parte di un single, pur con le migliori garanzie, è un progetto di grande civiltà. Se è vero che i diritti dei bambini devono essere sempre messi al primo posto - conclude Carlino - avere un solo genitore è meglio che non averne affatto". (ANSA).

QUOTE ROSA, CARLINO (IDV): GARANTIRE PARI OPPORTUNITA' E' DOVERE PARLAMENTO (9Colonne) Roma, 15 feb - "Garantire pari opportunità a tutti i cittadini, senza distinzioni di sesso, è un obbligo dal quale il Parlamento non può sottrarsi. Il provvedimento bipartisan che discuteremo in Senato è l'occasione per cominciare a lasciarsi alle spalle scandalose vicende che alimentano una sub-cultura discriminante e danneggiano l'immagine dell'Italia". Lo afferma la senatrice dell'Italia dei Valori Giuliana Carlino, Capogruppo in Commissione Lavoro, che aggiunge: "Prevedere che i vertici delle società quotate non siano a totale dominio maschile significa assicurare l'accesso di moltissime donne, preparate e competenti, agli alti profili professionali. L'Italia dei Valori ha presentato un emendamento che prevede la possibilità per la Consob di sanzionare chi non ottemperi all'obbligo di garantire l'equilibro delle rappresentanze di genere negli organi di controllo societari. La formazione di eccellenza è sempre più rosa ed è per questo che riservare delle quote nei cda costituisce una conquista di modernità, che introduce nel nostro Paese gli standard delle democrazie avanzate e contribuisce a scongiurare derive da Sultanato. Il centrodestra - conclude Carlino - eviti di rallentare i lavori in Commissione e di perdere la faccia".

Marchionne, Bugnano: Vuole mani libere, ora garantisca investimenti Roma, 15 FEB (Il Velino) - "A leggere bene le parole di Marchionne, valutando seriamente le condizioni che ha posto per mantenere in Italia la sede legale di Fiat, la facilita' di accesso ai mercati finanziari ed un ambiente che favorisca lo sviluppo manifatturiero e' chiaro che l'AD di Fiat vuole tenersi le mani libere e che, ad oggi, il mantenimento della sede legale in Italia non e' assolutamente certo". Cosi' la Senatrice Patrizia Bugnano, capogruppo Idv alla Commissione Industria del Senato, commenta l'audizione alla Camera dell'Ad Fiat Sergio Marchionne. "Dare per assunto che Fiat non ha beneficiato in modo sostanzioso dei benefici statali - aggiunge Bugnano - e svilire ad una mera polemica le discussioni e le preoccupazioni che legittimamente si sono sviluppate nei mesi scorsi sul nuovo contratto, dimostra ancora una volta come Marchionne, a cui sicuramente vanno riconosciute indubbie capacita' imprenditoriali, non comprende come la rudezza dei suoi atteggiamenti non favorisca certo quel percorso di cambiamento da lui auspicato anche nell'interesse dei lavoratori". (segue)

Marchionne, Bugnano: Vuole mani libere, ora garantisca investimenti (2) Roma, 15 FEB (Il Velino) - "Anche se Marchionne dice di non chiedere nulla alla politica - continua Bugnano - e' chiaro invece che la politica ed il Governo non puo' che accompagnare qualsiasi percorso di cambiamento cosi' importante come quello che Fiat dice di portare avanti". In conclusione la Sen. Patrizia Bugnano sostiene che "non e' possibile far credere, come sta facendo il Governo Berlusconi, che la modifica dell'art. 41 della Costituzione risolva tutti i mali delle imprese italiane e quindi anche della Fiat. L'Idv seguira' passo dopo passo la concretizzazione del piano industriale Fiat che dovra' assicurare certamente condizioni di produttivita' concorrenziali per l'azienda ma non dovra' mai intaccare i diritti e le tutele dei lavoratori e, soprattutto, dovra' garantire che la governance rimanga a Torino".

IMMIGRAZIONE: IDV, MARONI SMENTITIO DA COMMISSIONE EUROPEA (ANSA) - PALERMO, 15 FEB - ''Maroni e' stato smentito dalla commissione europea: venga subito in aula a riferire, perche' rifiutare gli aiuti che sono stati offerti all'Italia significa dichiarare di non voler essere parte integrante dell'Ue''. Lo afferma il vicepresidente dei senatori e segretario regionale in Sicilia dell'Italia dei Valori, Fabio Giambrone. ''Il Governo continua a perdere credibilita' nel consesso internazionale, - aggiunge - e all'inadeguata gestione dei flussi migratori si affianca una tragica rottura del rapporto di collaborazione con l'Unione europea''. Per Giambrone: ''La gestione dell'ordine pubblico e l'organizzazione dell'accoglienza da parte del Ministero dell'Interno sono state una brutta pagina per una societa' democratica e solidale, ma l'ottusa politica dei respingimenti e della detenzione ci ha anche allontanati dagli standard operativi degli Stati europei''. ''Il centrodestra si arrenda all'evidenza del proprio fallimento e invece di dissimulare la realta' chieda scusa per quanto avvenuto. La vicenda sta causando danni enormi al nostro Paese, per questo come Idv chiediamo che il Governo - conclude Giambrone - renda subito conto ai cittadini dei suoi gravissimi errori''. (ANSA).

Fiat/ Idv: Marchionne non convince, discorso al condizionale Borghesi: Governo obblighi azienda ad impegni formali Roma, 15 feb. (TMNews) - "Marchionne non è stato convincente. Un discorso fatto interamente usando il condizionale e mai il presente. Non ha presentato il piano industriale adducendo motivi di riservatezza ed ha illustrato una serie di investimenti e operazioni, che risultano, però, condizionati a situazioni future e ipotetiche, anziché ad elementi certi". Così in una nota Antonio Borghesi, vice capogruppo dell`Italia dei Valori alla Camera. "E` ora che governo obblighi la Fiat ad impegni formali - aggiunge Borghesi - ed alla eventuale restituzione degli aiuti ricevuti dallo Stato, in caso di inosservanza degli impegni assunti".

FIAT: IDV, SU TERMINI IMERESE ROMANI VANEGGIA = Roma, 15 feb. - (Adnkronos) - ''Romani vaneggia''. Cosi', in una nota, Antonio Borghesi, vice capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera, commentando le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, su Termini Imerese. ''Il ministro parla di ristrutturazione aziendale ed industriale, di moltiplicazione dell'occupazione, quando fino al momento non c'e' nulle piu' che un pezzo di carta. E' ancora tutto da fare -aggiunge Borghesi- Al ministro suggeriamo di aspettare quantomeno che si capisca cosa realmente comporti questo accordo, e questo avverra' in tempi decisamente non brevi''.

RUBY, MURA (IDV): BERLUSCONI NON AFFRONTI PROCESSO DA PREMIER (9Colonne) Roma, 15 feb - "Con il rinvio a giudizio da parte del Gip del Tribunale di Milano la condizione politica del premier è sensibilmente mutata in peggio". Lo dichiara Silvana Mura. "Considerato che Silvio Berlusconi dovrà difendersi da accuse pesanti - aggiunge la deputata Idv - sarebbe opportuno che lo facesse da privato cittadino invece che da premier, evitando di coinvolgere mediaticamente il governo in un processo che certo non farà bene all'immagine dell'Italia in particolare nello scenario internazionale".

MINORI. ADOZIONI, ZAZZERA (IDV): DA CASSAZIONE MONITO A PARLAMENTO 'MAGISTRATURA VEDE PIÙ LONTANO DELLA POLITICA'. (DIRE) Roma, 15 feb. - "La sentenza della Cassazione sulle adozioni consentite anche ai single dimostra ancora una volta che la magistratura guarda piu' lontano della politica". Lo dichiara, in una nota, il deputato Idv Pierfelice Zazzera intervenendo nel dibattito aperto all'indomani della sentenza della cassazione sull'adozione dei single. "La sentenza 3572 della Cassazione infatti pur non riconoscendo l'adozione piena nel caso specifico di una donna single ligure, invita la politica e il Parlamento a riempire il vuoto legislativo in atto e a consentire pertanto quello che oggi tanti single non possono ottenere. La Cassazione ha lanciato un forte monito al Parlamento che non puo' non essere raccolto, al fine di colmare il vuoto legislativo sulle adozioni da parte di single. Purtroppo e' bastato questo appello per scatenare un inutile scontro ideologico sulla famiglia".

FIAT: CIMADORO, MARCHIONNE PIU' AMERICANO CHE ITALIANO (ANSA) - ROMA, 15 FEB - ''Se il piano industriale della Fiat gode di cosi' ottima salute non si comprende il perche' di una rivoluzione nelle relazioni industriali a danno dei lavoratori e il triste destino dello stabilimento di Termini Imerese''. Ha commentato cosi' l'onorevole Gabriele Cimadoro (Idv) l'audizione di Marchionne che si e' svolta oggi alla Camera, presso le commissioni riunite di Attivita' produttive, commercio, turismo e trasporti, poste e telecomunicazioni. ''L'amministratore delegato del gruppo torinese ha parlato di grandi investimenti e progetti di espansione dell'azienda automobilistica italiana in campo mondiale ma allora com'e' possibile che un operaio italiano prenda solo milleduecento euro netti al mese lavorando 40 ore settimanali contro i tremila del collega tedesco che ne lavora 35? Quasi a dire che la necessita' di migliorare la competitivita' delle aziende passi esclusivamente attraverso la penalizzazione dei lavoratori''. ''Alla domanda piu' importante - conclude Cimadoro - Marchionne non ha voluto rispondere e rimane ignota la sede legale della joint venture Fiat-Chrysler. Ci sembra in netta contraddizione con la dichiarazione di non voler rinnegare le proprie radici''. (ANSA).

MILLEPROROGHE, PALAGIANO (IDV): NO ALLA PROCREAZIONE STATO-ASSISTITA (9Colonne) Roma, 15 feb - "Certezza di anonimato, trasmissione di dati squisitamente scientifici e snellimento delle procedure burocratiche: sono queste le garanzie che chiediamo al Governo a tutela della salute delle donne in campo riproduttivo, per una libera procreazione medicalmente assistita e non certo Stato-assistita". Lo dichiara Antonio Palagiano, responsabile nazionale sanità dell'Italia dei Valori. "Questo Governo, che ha istituito perfino un Ministero per la semplificazione normativa, di fatto, con l'approvazione dell'emendamento Malan nel decreto milleproroghe, complica le cose, ingolfando le procedure. Non è giustificabile - prosegue il deputato Idv - una norma che preveda l'inoltro al Ministero della Salute di generici "dati richiesti" che possono andare dal nome e cognome della paziente alla tracciabilità dei singoli ovociti". "I dati di pertinenza ministeriale, che dovrebbero essere resi pubblici poiché interessano le coppie italiane, - conclude Palagiano - sono altri: informazioni dettagliate sugli standard qualitativi ed in particolare sui tassi di gravidanza per ogni centro, sia pubblico che privato, i tassi di complicanze e soprattutto il rispetto della riservatezza, poiché l'Italia è un Paese "riservato" e non tutte le coppie desiderano sbandierare al vento il loro ricorso alla Pma".

BANCHE. BARBATO (IDV): BPS E UNICREDIT, MANAGER DA FAR WEST (DIRE) Roma, 15 feb. - "Quali iniziative intenda assumere il ministro Tremonti per proteggere i consumatori, clienti e piccoli azionisti delle banche da comportamenti poco trasparenti e spregiudicati, definendo una normativa piu' stringente che consenta l'accesso a ruoli di responsabilita' nelle banche solo a quei manager che si qualifichino, oltre che per la capacita' professionale, anche per una forte connotazione etica". Lo chiede il deputato Francesco Barbato (Idv), con l'interrogazione a risposta immediata in commissione Finanze sui recenti fatti che riguardano la Banca Popolare di Spoleto che la Unicredit. Poi, spiega: "Non bisogna lasciare Draghi da solo in questa sua operazione trasparenza, respingendo gli attacchi di alcuni colleghi del Pdl che lo accusano ingiustamente di voler consegnare la popolare umbra nelle mani di Mps. La condotta del presidente della Banca popolare di Spoleto Antonini appare spregiudicata e disinvolta e sembra volta a guadagnare tempo, tentando un blitz per conquistare la presidenza della Spoleto credito e servizi Scrl, controllante al 51% della Bps". Infine, conclude: "Il governo assuma quindi provvedimenti legislativi volti ad impedire il libero ed indisturbato transito da una parte all'altra di banchieri discussi che compiono operazioni utili solo a se stessi, come dimostra la scelta a capo della divisione corporate di Unicredit di Jean Pierre Mustier, condannato per insider trading in relazione ad una vicenda occorsa nel suo precedente incarico presso altra banca".

Biotestamento, Favia (Idv): Incostituzionale, Idv ha votato contro Roma, 15 FEB (Il Velino) - "Il testo della maggioranza sul biotestamento e' palesemente incostituzionale perche', in nome del diritto alla salute, si vi'ola palesemente quello sacrosanto ed inviolabile della persona. Per questo, Italia dei Valori oggi in prima commissione ha votato contro il parere favorevole sulla proposta di legge sul testamento biologico della maggioranza" lo dichiara in una nota l'on. David Favia, capogruppo IDV in Commissione Affari Costituzionali della Camera. "Daremo battaglia in Aula. Nessuna legge puo' violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. E' inconcepibile che, in nome di altri interessi in ballo, questo governo e questa maggioranza si mostri cieca e sordi anche di fronte ai numerosi pronunciamenti della Corte Costituzionale" conclude Favia.

RUBY: DE MAGISTRIS, PREMIER E' SFREGIO A DEMOCRAZIA (ANSA) - ROMA, 15 FEB - ''Un presidente del Consiglio rinviato a giudizio immediato per concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile e' uno sfregio istituzionale che nessuna democrazia puo' permettersi''. Lo scrive su face book Luigi de Magistris, eurodeputato IDV e responsabile giustizia IDV. ''Berlusconi deve dimettersi e farsi processare come stabilisce la Costituzione sancendo l'uguaglianza giuridica dei cittadini di fronte alla legge. Se si comporta diversamente, denigrando la magistratura e cercando il salvataggio personale per mezzo di illegittime leggi su misura, Berlusconi realizza un golpe a tutti gli effetti. Il suo posto naturale e' davanti ai giudici contornato dai suoi avvocati, gli stessi che in alcuni casi - conclude - siedono in Parlamento come teste di ponte dei suoi interessi giudiziari''. (ANSA).

IMMIGRAZIONE: ALFANO (IDV),BERLUSCONI MANDA TUNISINI A MORIRE (ANSA) - ROMA, 15 FEB - ''Il Villaggio degli Aranci che il Ministro Maroni e il Presidente Berlusconi hanno visitato stamattina per la 'sistemazione' dei migranti giunti nei giorni scorsi dalla Tunisia si trova al centro di un'area alluvionale naturale dalla quale sono gia' fuggiti i militari americani della base di Sigonella a seguito degli effetti dell'ennesima inondazione; effetti documentati dalle foto scattate dai combact camera della Marina Milirare americana, facilmente reperibili in rete''. A denunciarlo e' l'europarlamentare di IdV Sonia Alfano, che ha sempre criticato le politiche per l'immigrazione adottate dal governo Berlusconi. ''Anche questa volta i diritti umani passano in secondo piano e si pensa evidentemente a tutt'altro interesse. Cosi' - sottolinea l'europarlamentare - si smentisce autonomamente il Ministro Maroni che parlava di aiuti umanitari e si confermano le intenzioni propagandistiche del governo. Il villaggio e' stato pubblicizzato come una enorme struttura dove i migranti dovrebbero trovare conforto e ristoro - conclude Sonia Alfano - ma la realta' dei fatti e' ben diversa e le fotografie la illustrano piuttosto chiaramente''. (ANSA).

BREVETTI: UGGIAS (IDV), L'ITALIANO NON SERVIRA' PIU' = Bruxelles, 15 feb. - (Adnkronos/Aki) - "Il nostro governo continua a non capire il valore dello sviluppo della ricerca soprattutto per la ripresa del Paese, e l'adozione del trilinguismo a livello di brevetti europei non fa che confermare questa miopia oltre a ribadire la mancanza di peso politico del governo italiano in seno all'Ue". E' quanto ha dichiarato l'eurodeputato dell'Idv Giommaria Uggias dopo il voto di oggi al Parlamento europeo che ha approvato un nuovo sistema di brevetto unico europeo trilingue, con l'esclusione della lingua italiana. "Al di la' del voto odierno, la sconfitta del governo italiano e' sintomatico della sua incapacita' di scommettere sul settore della ricerca o dell'innovazione", ha continuato l'eurodeputato, che ha aggiunto che "a conferma di cio' basti ricordare lo studio dell'Istituto per la competitivita', dello scorso dicembre, che mostrava come l'Italia ha gentilmente ceduto 4 miliardi di euro ai Paesi esteri che hanno accolto i nostri ricercatori dal 1989 in poi, e poi ci si domanda come mai di una tale fuga di cervelli". Quindi, ha concluso ironico Uggias, "ahime', a molti di essi, comunque, l'italiano non servira' piu'".

Immigrati, Rinaldi (Idv): Governo non invochi Ue senza giusta ragione Roma, 15 FEB (Il Velino) - "La discussione di oggi al Parlamento europeo sui nuovi sbarchi a Lampedusa sara' l'occasione giusta per fare chiarezza sull'offerta di assistenza proposta dalla commissaria Malmström e rifiutata dal ministro Maroni". Lo dichiara Niccolo' Rinaldi, europarlamentare dell'Italia dei Valori. "Maroni - prosegue - si e' lamentato che 'come al solito' l'Europa non fornisce il suo aiuto. Peccato, pero', che a Bruxelles il governo italiano e' giudicato 'come al solito' un'autorita' che si rivolge all'Europa solo quando gli fa comodo ma che la ignora in tanti altri casi. A Bruxelles - continua il capodelegazione Idv in Europa - si ritiene che sia l'Italia ad aver voluto fare a suo modo, a cominciare dall'accordo sui rimpatri in mare che sorvola gli obblighi giuridici internazionali del Paese e assai generoso con un regime dispotico come quello di Gheddafi. Ogni richiamo fatto dal Parlamento europeo e' sempre stato accolto con fastidio dal governo italiano che ha, anzi, voluto rafforzare quelle dittature africane, alcune delle quali oggi vanno a picco. L'Europa non si invoca senza giusta ragione - conclude Rinaldi - perche' si rischia di indebolire ancora di piu' la propria posizione".




venerdì 11 febbraio 2011

Ufficio stampa IDV FOCUS IDV - 11 FEBBRAIO

DI PIETRO, PDL CHIEDE IMMUNITA' IDV RISPONDE CON CODICE ETICO "L'Italia dei Valori lo ripete da tempo: la questione morale è la prima cosa che la politica ha l'obbligo, nonché il dovere di affrontare". Lo scrive il presidente dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro sul suo blog HYPERLINK "http://www.antoniodipietro.it/" \t "_blank" www.antoniodipietro.it "Non è un caso - continua - che il codice di autoregolamentazione della Commissione Antimafia abbia evidenziato il baco nel sistema di reclutamento da parte delle formazioni politiche. Infatti, nelle elezioni amministrative dell'aprile scorso quasi nessun partito ha rispettato questo codice. Risulta che ci siano stati 40 candidati, di cui quattro indicati con le sole iniziali, 'impresentabili' in quanto segnalati dalle prefetture per violazione al codice. L'Italia dei Valori, e lo dico con orgoglio, è stato l'unico partito che ha presentato liste pulite, come rivelano le relazioni stilate finora dalle prefetture del Sud e rese note dalla Commissione parlamentare Antimafia. Insomma, il codice etico dell'IdV ha funzionato. Noi chiediamo ai nostri rappresentanti una fedina penale immacolata, e le regolette che applichiamo al nostro interno le abbiamo riportate in un disegno di legge presentato sia alla Camera che al Senato per una politica pulita e di rinnovamento. Purtroppo il pesce puzza dalla testa, e le vicende di questi giorni del nostro presidente del Consiglio lo confermano: la gestione de la res publica ha bisogno di norme chiare e trasparenti. Il Parlamento, le istituzioni sono diventate un rifugio per coloro che vogliono sfuggire alla giustizia, le Camere e i palazzi delle Regioni sostituiscono le aule dei tribunali e le carceri. Tutto ciò è ignobile. Capisco che errare è umano, ma perseverare diventa diabolico. Per questo, rinnoviamo l'invito agli altri partiti, più volte accolto a parole, ma disatteso nei fatti, di sostenere la nostra proposta di legge contro questo sistema corrotto. Le nostre tre regole base prevedono che: i condannati non possano essere candidati; i rinviati a giudizio per gravi reati non possano assumere incarichi di governo né a livello centrale, né a livello locale e gli imprenditori che si sono macchiati di reati nei confronti della pubblica amministrazione non debbano più partecipare alle gare d'appalto pubbliche. Tre semplici norme che potrebbero ridare ai cittadini fiducia nelle istituzioni e dignità ai Palazzi. Una 'conditio sine qua non' per le forze politiche che non assicura coerenza e lealtà da parte dei candidati, ma fissa paletti di etica pubblica, di moralità e di legalità. Insomma ai parlamentari del Pdl, che oggi ripropongono la vergognosa immunità parlamentare, noi rispondiamo con le nostre norme. Loro vogliono mandare in Parlamento i peggiori criminali, e già ce ne sono parecchi, noi vogliamo ridare dignità e credibilità alle istituzioni".

RAI-Di Pietro: Con Bozza Pdl per atto indirizzo prove di regime Stanno attivando macchina da guerra contro libera informazione Roma, 11 feb. (TMNews) - "Dal Pdl chiare prove di regime". Lo afferma l`onorevole Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, commentando la bozza Pdl per l`atto d`indirizzo sul pluralismo presentato in Commissione di vigilanza Rai. "Siamo di fronte ad un documento da Minculpop, non degno di un Paese democratico e civile. Il Pdl - prosegue - sta attivando una macchina da guerra contro la libera informazione, stravolgendo regole e prassi. Vogliono censurare le notizie e gli spazi di vero giornalismo per dare voce solo alle veline e ai ridicoli sermoni, a reti unificate, del dittatorello e dei suoi giullari di corte. La misura è colma, non si sono mai visti tanto squallore e tanta arroganza. Ci batteremo in tutte le sedi istituzionali competenti e scenderemo in piazza insieme ai cittadini". Red/Mdr

BERLUSCONI: DI PIETRO, SI VERGOGNI DOPO RICHIAMO NAPOLITANO (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 11 FEB - ''Quello del presidente Napolitano e' un richiamo all'ordine che in un Paese normale dovrebbe, da una parte, indurre a buone ragioni il Presidente del Consiglio e, dall'altra, farlo vergognare per come si e' comportato finora''. Lo ha detto il leader di Idv, Antonio Di Pietro, parlando con i giornalisti a Reggio Calabria. ''Il problema di fondo - ha aggiunto Di Pietro - e' che lui ne' si vergogna, ne' ascoltera' il Presidente della Repubblica. Ecco perche' vogliamo che vada a casa''. (ANSA).

RUBY: DONNE; DI PIETRO, IDV IN PIAZZA CONTRO MERCIFICAZIONE (ANSA) - ROMA, 11 FEB - ''L'Italia dei Valori aderisce alla manifestazione 'Se non ora quando' e domenica sara' al fianco di tutte le donne senza bandiere ne' simboli di partito. Scenderemo in piazza per difendere la loro dignita' e per ribadire la nostra contrarieta' a questa inaccettabile cultura di mercificazione e mortificazione della donna''. Lo afferma il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che domenica partecipera' alla manifestazione di Milano in piazza Castello. ''Questo governo - afferma Di Pietro - con il suo sistema corrotto e immorale, sta trascinando il Paese nel fango. L'Italia è attraversata da una profonda crisi politica, sociale, etica ed economica: la disoccupazione giovanile ha raggiunto i massimi storici, le fabbriche chiudono o si trasferiscono all'estero, le casse dello Stato sono vuote. Di fronte a questo quadro disastroso, Berlusconi se ne sta chiuso nel suo bunker come Mubarak e Ben Ali' e obbliga il Parlamento a occuparsi esclusivamente dei suoi interessi privati''. ''E' giunto il momento - conclude il leader Idv - di dire basta: dal risveglio delle coscienze e dell'impegno civile, puo' arrivare la spallata democratica che può far crollare il castello di carta dell'esecutivo. Forze politiche, societa' civile, movimenti e cittadini possono mandare a casa Berlusconi scendendo in piazza, ma soprattutto andando a votare il referendum promosso dall'Italia dei Valori contro il legittimo impedimento''. (ANSA). COM-FEL

RUBY: DI PIETRO, VERO GOLPE E' QUELLO DI BERLUSCONI (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 11 FEB - In effetti e' vero, c'e' un golpe in Italia. E non e' morale, e' strisciante ed e' materiale. E' il golpe che Berlusconi, come Presidente del Consiglio, sta portando avanti''. Lo ha detto il leader di Idv, Antonio Di Pietro, parlando con i giornalisti a Reggio Calabria a margine di un convegno sui 150 anni dell'Unita' d'Italia. ''E' un golpe che si concretizza - ha aggiunto Di Pietro - nel momento in cui Berlusconi criminalizza la Corte Costituzionale, ridicolizza il Presidente della Repubblica, mortifica la magistratura e umilia il Parlamento, che e' costretto a votare, da ultimo, una risoluzione nella quale si afferma che lui e' intervenuto con la Questura di Milano per tutelare il buon nome della nipote di Mubarak. Una realta' sconfessata dall'evidenza, ma affermata da una deliberazione votata in Parlamento da una maggioranza asservita, ricattata e comprata''. (ANSA).

ITALIA 150: DI PIETRO, VOGLIO FESTEGGIARE CON TUTTI (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 11 FEB - ''Grido Viva l'Italia e idealmente tendo la mano perche' voglio festeggiare con tutti, maggioranza e opposizione, ma soprattutto con i cittadini. Su questo argomento non avverto motivi di divisione con nessuno''. Lo ha detto a Reggio Calabria Antonio Di Pietro. Il leader di Idv ha partecipato ad un convegno sui 150 anni dell'Unita' d'Italia incontrando anche un gruppo di studenti. ''I 150 anni vanno celebrati - ha aggiunto Di Pietro - specialmente con gli studenti, come sto facendo io stamattina. E' bene rappresentare l'Italia in modo unitario, soprattutto per rispetto di quelli che hanno dato la vita per portarci alle condizioni in cui siamo oggi''. (ANSA).

POLITICA: DI PIETRO, IN PARLAMENTO LA PIU' ALTA CONCENTRAZIONE DI CRIMINALITA' = Reggio Calabria, 11 feb. (Adnkronos) - Il Parlamento "al momento e' il complesso di persone riunite che ha la piu' alta percentuale di criminalita' presente nel territorio". Lo ha detto il leader dell'Idv Antonio Di Pietro appena arrivato al convitto nazionale Tommaso Campanella di Reggio Calabria dove sta parlando dell'Unita' d'Italia e della Costituzione agli studenti nel primo dei suoi impegni in citta'. Rispondendo alle domande dei cronisti a margine dell'iniziativa, Di Pietro ha affermato: "L'immunita' parlamentare era stata ideata dai nostri padri costituenti per un fine nobile, se ne e' fatto un abuso ignobile tant'e' vero che l'inchiesta Mani Pulite ne ha evidenziato i limiti e le speculazioni". Secondo Di Pietro, modificare l'art. 68 della Costituzione "non sarebbe solo un abuso ma diventerebbe ridicolo da una parte e drammatico dall'altra. Ridicolo perche' non avrebbe senso in una realta' in cui la politica non ha nessuna credibilita' nel nascondersi dietro il dito dell'immunita' parlamentare. Drammatica perche' finirebbe con il mandare in Parlamento i peggiori criminali, e gia' ce ne sono parecchi".

GOVERNO: DI PIETRO, BERLUSCONI HA CONFLITTO DI INTERESSE ETICO = Reggio Calabria, 11 feb. - (Adnkronos) - "Noi dell'Italia dei Valori riteniamo che il conflitto di interessi di Berlusconi non sia solo giudiziario ma anche sul piano dell'informazione, imprenditoriale, sul piano della comunicazione e ci sia soprattutto un conflitto di interesse etico perche' ha fatto perdere credibilita' alle istituzioni, sia a quelle che rappresenta sia a quelle che dovrebbero controllarlo. Mi riferisco al Parlamento, asservito sempre di piu' a reggere la coda a questi suoi interessi e a continuare a fare leggi che servono per sfuggire alla giustizia". E' quanto il leader dell'Idv Antonio Di Pietro ha detto a Reggio Calabria a margine di una manifestazione in una scuola. "C'e' un golpe in Italia e' vero. E' quello che lui sta portando avanti -ha proseguito Di Pietro riferendosi al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi- nel momento in cui criminalizza la Corte Costituzionale, ridicolizza il presidente della Repubblica, mortifica la magistratura e umilia il Parlamento, costretto a votare da ultimo la risoluzione che dice che lui e' intervenuto alla Questura di Milano per tutelare il buon nome della nipote di Mubarak. La realta', sconfessata dall'evidenza, pero' in Parlamento e' stata affermata con una deliberazione votata da una maggioranza asservita, ricattata, comprata".


UDC: DI PIETRO,IN PARLAMENTO E IN REGIONI COALIZIONI OMOGENEE (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 11 FEB - ''Per una questione di 'igiene politica' e' necessario che in Parlamento e nelle istituzioni locali si creino coalizioni omogenee sulla base di programmi condivisi e vi sia un'identita' di vedute''. Lo ha detto a Reggio Calabria il leader di Idv, Antonio Di Pietro, facendo riferimento alla richiesta rivolta da Berlusconi ai presidenti di Regione e della Province del Pdl a rompere l'alleanza con l'Udc. ''Questi sono fatti che succedono - ha aggiunto Di Pietro - quando si insiste a voler creare i cosidetti ' terzi poli'. In un sistema democratico, pero', ci devono essere due poli. O si sta da una parte o si sta dall'altra. Non si puo' chiedere agli elettori il voto senza dire con chi si sta e rinviando la scelta delle alleanze sulla base delle offerte che si ricevono. Il risultato e' che poi alla fine il sistema scoppia''. ''Noi di Italia dei Valori, grazie a Dio - ha concluso Di Pietro - non abbiamo di questi problemi perche' non soffriamo di 'sindrome di Stoccolma'. Siccome conosciamo bene 'il Caimano', ci guardiamo bene dal fare alleanze con lui''. (ANSA).

SUD: DI PIETRO, ABBANDONATO DA PARLAMENTO, SI OCCUPA D'ALTRO (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 11 FEB - ''Il Mezzogiorno e' sempre piu' abbandonato perche' il Parlamento si sta occupando d'altro''. Lo ha detto a Reggio Calabria Antonio Di Pietro, leader di Idv, rispondendo ad una domanda sul viaggio in treno nel sud di mercoledi' scorso del Ministro dell'Economia, Tremonti, insieme ai segretari di Cisl e Uil, Bonanni ed Angeletti. ''L'Italia dei Valori - ha aggiunto - s'impegnera' al massimo affinche' ci sia un rinnovato interesse verso il Mezzogiorno, che sia concreto e di tutte le forze politiche ed istituzionali. Nel periodo in cui sono stato ministro io ho cercato di rilanciare le infrastrutture nel Mezzogiorno, e soprattutto in Calabria. Mi auguro che si torni a quello spirito di dialogo fra le istituzioni e le forze politiche che puo' portare alla risoluzione infrastrutturale di questa regione e di tutto il Mezzogiorno, che rappresenta uno dei 'nodi' principali per rilanciare lo sviluppo''. (ANSA).

IMMUNITA': DI PIETRO, E' STATO FATTO UN USO IGNOBILE = (AGI)- Reggio Calabria, 11 feb. - No all'immunita'. L'iniziativa tesa al ripristino dell'immunita' parlamentare e' bocciata dal leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, oggi a Reggio Calabria. "L'immunita'", ha detto, "e' stata voluta dai nostri padri costituenti per un fine nobile, ma poi si e' fatto un uso ignobile. Tanto e' vero che l'inchiesta 'mani pulite' ne ha evidenziato i limiti e le speculazioni. Oggi, si ripropone l'immunita', o meglio l'articolo 68 della Costituzione e, quindi, la richiesta dell'autorizzazione a procedere non sarebbe solo un abuso, ma anche ridicolo e drammatico. Ridicolo", ha aggiunto Di Pietro, "perche' non avrebbe senso in una realta' in cui la politica non ha alcuna credibilita' a nascondersi dietro il dito dell'immunita' parlamentare; drammatico, perche' finirebbe per mandare in Parlamento i peggiori criminali. Gia' ce ne sono parecchi".

AMMINISTRATIVE: DI PIETRO, NECESSARIE COALIZIONI OMOGENEE = (AGI)- Reggio Calabria, 11 feb. - Il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, oggi a Reggio Calabria, con i giornalisti ha affrontato anche il tema dei futuri rapporti tra Udc e Pdl. "E' una questione che dovranno vedersela tra loro", ha detto, "Io credo che, per una questione di igiene politica, sia necessario che in Parlamento e nelle istituzioni locali si creino coalizioni omogenee sulla base dei programmi. E' difficile richiedere agli elettori, nello stesso giorno, di votare sia per un programma che per un altro. Queste sono cose che succedono quando si insiste a voler creare i cosiddetti terzi poli. In un sistema democratico vi sono due poli. Noi, grazie a Dio, non abbiamo di questi problemi: non soffriamo di sindrome di 'Stoccolma' e siccome conosciamo il 'Caimano' ci guardiamo bene dal fare alleanze con lui". (AGI)



RUBY: DI PIETRO,PER MANDARE VIA BERLUSCONI C'E IL REFERENDUM (ANSA) - ROMA, 11 FEB - ''Siamo alla resa dei conti finale, e l'ultima parola spettera', come e' giusto che sia in una democrazia, agli elettori''. Lo scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori Antonio Pietro, sostenendo che sara' il referendum sul legittimo impedimento lo strumento per decretare la fine del governo Berlusconi. Dopo aver sostenuto che Berlusconi non si dimettera' nell'immediato, Di Pietro scrive che quello sul legittimo impedimento ''e' un referendum sul diritto di Berlusconi a rimanere al di sopra della legge e di governare per se stesso e non per il popolo. La vera domanda che il nostro quesito pone agli elettori e' questa: 'Volete voi mandare a casa il governo Berlusconi, che continua a fare leggi utili soltanto ai suoi interessi e non a quelli della collettivita'?'. Il referendum sul legittimo impedimento da' ai cittadini la possibilita' di fare quello che il parlamento non riesce: mandare a casa Berlusconi, porre fine alla vergogna di questo esecutivo. E' la via maestra, senza trucchi e senza sotterfugi incomprensibili, per sconfiggere democraticamente questo governo e il corrotto che lo dirige''. ''Il Caimano lo sa, lo teme e non ci vuole una cartomante - aggiunge Di Pietro - per prevedere che fara' tutto il possibile per evitare che quel referendum vada a buon fine. Cerchera' di alzare il solito muro di silenzio e disinformazione e dovremo essere noi a saper informare i cittadini. Ma siccome e' abituato a giocare slealmente e a ignorare le regole della democrazia reale cerchera' anche di votare il piu' tardi possibile, sperando cosi' che il bel tempo lo aiuti a evitare che si raggiunga il quorum''. Di Pietro sostiene che il referendum sul legittimo impedimento si dovra' svolgere insieme con le elezioni amministrative: ''Sarebbe assurdo e criminoso sul piano economico - dice il leader dell'Italia dei Valori - raddoppiare le spese elettorali, che sono anche molto alte, separando il voto sui referendum da quello per le amministrative. Le due tornate elettorali possono e devono essere unificate, accorpando il voto referendario con il secondo turno delle amministrative, il 29 maggio. Fare diversamente vorrebbe dire non solo aggirare le regole della democrazia, ma anche derubare ancora una volta i cittadini costringendoli a pagare per fare gli interessi del presidente del Consiglio. Sta a noi impedirlo, ed e' anche per questo, per far sentire al Caimano che la sua onnipotenza e' finita e la sua impunita' e' al tramonto, che bisogna continuare a manifestare e ad opporre una resistenza strenua, in Parlamento e nelle piazze, ai suoi tentativi di stravolgere ogni regola pur di salvarsi''.

GOVERNO: DI PIETRO, DALLA PIAZZA LA SPALLATA DEMOCRATICA = (AGI) - Roma, 11 feb. - "E' giunto il momento di dire basta: dal risveglio delle coscienze e dell'impegno civile, puo' arrivare la spallata democratica che puo' far crollare il castello di carta dell'esecutivo", dice Antonio Di Pietro, sicuro che "forze politiche, societa' civile, movimenti e cittadini possono mandare a casa Berlusconi scendendo in piazza, ma soprattutto andando a votare il referendum promosso dall'Italia dei Valori contro il legittimo impedimento". "L'Italia dei Valori - ricorda - aderisce alla manifestazione 'Se non ora quando' e domenica sara' al fianco di tutte le donne senza bandiere ne' simboli di partito. Scenderemo in piazza per difendere la loro dignita' e per ribadire la nostra contrarieta' a questa inaccettabile cultura di mercificazione e mortificazione della donna. Questo governo, con il suo sistema corrotto e immorale, sta trascinando il Paese nel fango. L'Italia e' attraversata da una profonda crisi politica, sociale, etica ed economica: la disoccupazione giovanile ha raggiunto i massimi storici, le fabbriche chiudono o si trasferiscono all'estero, le casse dello Stato sono vuote. Di fronte a questo quadro disastroso - conclude - Berlusconi se ne sta chiuso nel suo bunker come Mubarak e Ben Ali' e obbliga il Parlamento a occuparsi esclusivamente dei suoi interessi privati". (AGI)

PD. DI PIETRO: SOLIDARIETÀ A BERSANI, CONDANNIAMO ATTO INCIVILE (DIRE) Roma, 11 feb. - "Esprimo a nome mio e dell'Italia dei valori piena solidarieta' nei confronti del segretario del Pd, Pierluigi Bersani, vittima di un'indegna intimidazione". Lo dice il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. "Simili episodi- sottolinea- devono rimanere fuori dal perimetro del dibattito politico. Ci auguriamo che si faccia piena luce sui responsabili di questo atto incivile che condanniamo fermamente".

SINDACO REGGIO CALABRIA: DI PIETRO, MIA CANDIDATURA? SOLO GOSSIP = (AGI) - Reggio Calabria, 11 feb. - Nelle scorse settimane, di fronte all'incapacita' del centrosinistra di indicare un candidato a sindaco di Reggio Calabria, era stato proposto il nome di Antonio Di Pietro per governare l'ente di palazzo San Giorgio. Un'eventualita' che lo stesso Di Pietro ha smentito, rispondendo ad una precisa domanda dei cronisti." Usciamo dal gossip e entriamo nella realta'", ha detto il deputato di Italia dei Valori, il quale ha sottolineato che "il sindaco deve essere l'espressione della realta' territoriale. Uno che conosce le persone e il territorio, che sia notte e giorno a disposizione delle gente: sia quando si spala il fango, sia quando ci sono altre necessita'. Quindi costruire i salvatori della patria, immaginando l'intervento di persone esterne, a me pare, semplicemente, una via di mezzo tra il gossip e l'incapacita' della politica di trovare una soluzione". (AGI) Rc1/

ITALIA 150: DONADI, AFFRONTO A COSTITUZIONE BOICOTTAGGIO LEGA = (AGI) - Roma, 11 feb. - "Calderoli ogni tanto ricordi di essere un ministro della Repubblica Italiana, non della Padania, e si comporti di conseguenza. Il continuo tentativo di boicottaggio della festa per i 150 anni dell'Unita' d'Italia da parte della Lega e' un affronto alla Costituzione, alle istituzioni e a tutti gli italiani". Lo afferma il presidente del gruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi. "Comprendiamo - prosegue - l'imbarazzo di chi, ancora fino a poco tempo fa, minacciava la secessione, ma a tutto c'e' un limite. Affermare che la festivita' del 17 marzo creerebbe danni all'economia del Paese, in un anno in cui il 25 aprile ed il primo maggio coincidono con il lunedi' di Pasqua e con una domenica, e' una sciocchezza. Se poi quest'affermazione viene dal ministro di un governo che ha massacrato l'economia del Paese, suona quasi offensiva. La Lega e i suoi ministri - conclude - rispettino le parole del Capo dello Stato sull'unita' nazionale e sul 17 marzo". (AGI) (red)

IMMIGRATI. BELISARIO: MARONI FACCIA MEA CULPA (DIRE) Roma, 11 feb. - "Di fronte al caos dei flussi migratori Maroni farebbe bene a recitare un mea culpa e cambiare passo. A causa della politica del nascondere i problemi sotto il tappeto, l'Italia e' un Paese meno sicuro e piu' arretrato rispetto al resto d'Europa: cosi' vengono calpestati i valori fondamentali della nostra societa' proprio da chi pretende di guidarla". Lo afferma Felice Belisario, capogruppo IdV al Senato, che aggiunge: "Il governo ha il dovere di tutelare i diritti umani, a cominciare dal rispetto della dignita' e delle liberta' personali. Ma Pdl e Lega hanno cancellato la cultura dell'accoglienza, limitando gli interventi dello Stato ai respingimenti o alla detenzione nei centri di identificazione: iniziative inutilmente crudeli, che svelano l'assenza di una politica di integrazione sociale e garanzia della sicurezza territoriale. Se e' evidente che non si possono spalancare le frontiere, e' altrettanto chiaro che le barriere devono rispettare le esigenze umanitarie. È necessario seguire la linea dell'Ue, invece il nostro Paese e' sempre piu' isolato e privo di credibilita': questo e' il risultato della sponda offerta a nazioni che non rispettano i diritti umani, come la Libia. Anche il mondo cattolico e i movimenti del volontariato sollecitano una politica che gestisca il multiculturalismo globale senza per questo rinunciare alla solidarieta'. È questo- conclude Belisario- che merita l'Italia: un governo diverso". (Com/Tar/ Dire) 18:46 11-02-11 NNNN

GOVERNO: BELISARIO, ITALIA PARALIZZATA DA BERLUSCONI E LEGA SPALLATA VERRA' DA ITALIANI CON I REFERENDUM DI PRIMAVERA (ANSA) - ROMA, 11 FEB - "L'Italia è ormai un Paese paralizzato, con il Parlamento sequestrato dai diktat della Lega Nord e dai guai giudiziari di Berlusconi". Lo dice il capogruppo IdV al Senato, Felice Belisario, in un video pubblicato sul suo blog, nel quale sottolinea come "in settimana al Senato non c'è stato alcun voto, alcuna discussione in Aula". "L'Italia dei Valori - spiega Belisario - ha presentato tanti disegni di legge per migliorare la qualità della vita degli italiani ma la maggioranza si guarda bene dal tirarli fuori dai cassetti, presa com'è da tutt'altri problemi. La verità è che Berlusconi è un ostacolo alla democrazia: se solo avesse un minimo di dignità se ne sarebbe già andato, invece tenta ancora gli ultimi colpi di coda facendo danni incalcolabili al Paese. Ma saranno gli italiani a dargli la spallata decisiva, con i referendum che si terranno in primavera, perché ne hanno ormai piene le tasche di lui e della sua corte di nani, ballerine e affaristi vari". (ANSA).

RUBY: IDV, PREMIER VUOLE DISTRUGGERE AUTONOMIA DELLA MAGISTRATURA = (AGI) - Roma, 11 feb. - "Il presidente del Consiglio vuole distruggere l'autonomia e l'indipendenza delle toghe ed ha lanciato un'offensiva violenta contro tutta la magistratura. Sta provocando e alimentando uno scontro fra poteri dello Stato che non ha precedenti nella storia repubblicana. La manifestazione del Pdl a Milano contro i magistrati e' l'ennesima conferma in quanto non si e' mai visto un potere dello Stato scagliarsi contro un altro potere al fine di punirlo e delegittimarlo. Siamo all'alba di una guerra civile". E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando. "Noi dell'Italia dei Valori - aggiunge l'esponente dipietrista - metteremo in atto una nuova resistenza civile in tutte le forme democratiche possibili, confidando nella figura di garante e difensore supremo della Carta e dell'equilibrio fra poteri, Giorgio Napolitano. Ci appelliamo al capo dello Stato perche' siamo in una grave emergenza democratica". "Faremo tutto cio' che occorre per difendere la Costituzione, minacciata nel principio cardine della rigida separazione fra poteri, i giudici che sono soggetti solo alla legge e il principio di uguaglianza di tutti di fronte alla legge". "Questo governo e questa maggioranza irresponsabile, per difendere l'indifendibile e le proprie poltrone, delegittima e attacca un potere dello Stato che ha pagato un enorme tributo di sangue nella lotta contro la criminalita' e, invece, difende i criminali, le cricche e i corrotti pretendendo l'impunita'", conclude Orlando.(AGI)


IMMIGRAZIONE: IDV, MARONI CERTIFICA FALLIMENTO E XENOFOBIA (ANSA) - ROMA, 11 FEB - ''Maroni conferma il suo stesso fallimento. Il metodo dei rimpatri forzati non e' accettabile per un Paese che fa parte dell'Unione europea e che e' il piu' esposto agli sbarchi dei clandestini per ragioni storiche e geografiche. Serve un'altra soluzione, che questo governo non e' in grado neanche di individuare, perche' ricattato dalle pulsioni razziste e xenofobe di alcune sue componenti''. E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando. ''Non e' con un mix di spot ed inutili leggi disumane - aggiunge l'esponente dipietrista - che si risolve il problema dell'immigrazione clandestina''. ''Invitiamo, infine, il ministro Frattini a occuparsi piu' della situazione esplosiva del Mediterraneo che non di Ruby e dei guai giudiziari di Berlusconi'', conclude Orlando''.(ANSA).

EGITTO, IDV: DA PIAZZA SPINTA A CADUTA REGIME, ORA ELEZIONI DEMOCRATICHE "Le dimissioni del presidente Mubarak segnano la vittoria della rivoluzione democratica del popolo egiziano. Dalle piazze può venire fuori la spallata ai regimi autoritari e tutto ciò deve essere da monito per quei Paesi dove esiste un concentramento di potere che limita la libertà e la democrazia. Adesso la comunità internazionale si attivi per garantire all'Egitto elezioni democratiche in questa delicata fase di transizione". E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, membro della commissione Esteri di Montecitorio.

Rai/ Idv: Bozza Pdl per atto indirizzo negazione pluralismo Pardi: da ridere se non fosse in pericolo libera stampa Roma, 11 feb. (TMNews) - Nega il pluralismo il testo presentato dal capogruppo Pdl in Vigilanza, lo scorso 12 gennaio, per l'atto di indirizzo sul pluralismo Rai. Lo dice Pancho Pardi, capogruppo Idv in Commissione. "L'atto di indirizzo sul pluralismo che porta la firma del senatore Pdl Alessio Butti è la negazione stessa del pluralismo, lo si vede dall'insistenza con cui tratta gli argomenti problematici. Doppio conduttore: evidentemente per le trasmissioni di approfondimento in cui la maggioranza considera il conduttore inaffidabile. Par condicio della satira: risate di sinistra e risate di destra, ma nessuno può ridere a comando. Impossibilità per 8 giorni di approfondire un argomento già trattato da una trasmissione: censura preventiva per tutti gli altri, così si avvera il sogno di Masi, ma crescono le difficoltà per i conduttori costretti a fare lo slalom tra le notizie. Ci sarebbe da ridere - conclude - se non fosse drammaticamente in pericolo la libertà di stampa. Il rischio effettivo è che questo insieme di misure censorie passi in commissione per un solo voto. Resta una speranza: che Ferrara possa fare l'apologia del 'padrone' solo una volta ogni 8 giorni".

RUBY: FORMISANO, MA BERLUSCONI NON VOLEVA ABBASSARE TONI? (ANSA) - ROMA, 11 FEB - ''E' trascorsa poco piu' di una settimana che il presidente del Consiglio aveva solennemente dichiarato di condividere l'invito del Capo dello Stato ad abbassare i toni e a creare un clima di reale collaborazione tra le istituzioni. Negli ultimi giorni, abbiamo assistito ad un crescendo di offese alle altre istituzioni repubblicane, tacciate di partigianeria per il solo fatto che svolgono il loro lavoro''. Lo afferma Nello Formisano (Idv). ''Tale situazione e' ai limiti dell'eversione. Se oggi il premier dovesse veramente incontrare il presidente Napolitano - rileva - sfrutti con intelligenza questa occasione: si dimetta. Se ne avvantaggeranno certamente le istituzioni italiane ed anche il popolo che aspetta da anni che il Parlamento affronti i suoi problemi e non gia' sempre e soltanto quelli di Silvio Berlusconi''. (ANSA).

ITALIA 150, MURA(IDV): BENE NAPOLITANO (9Colonne) Roma, 11 feb - "Il presidente della Repubblica ha fatto benissimo nel richiamare al rispetto delle sue prerogative il presidente della Provincia di Bolzano in merito alla celebrazione dei 150 anni dell'unità d'Italia, che è una ricorrenza fondamentale per l'intera nazione". Lo dichiara in una nota Silvana Mura deputata di Idv che aggiunge: "Certo il governo non sta aiutando il capo dello Stato in questo senso visto che a poche settimane dall'evento continua ad accapigliarsi al suo interno in merito al fatto che la giornata del 17 marzo debba essere festiva o meno, ma la cosa più grave è che continua a non decidere. Su questo tema si sono sentite le voci di tanti ministri, ma non quella del presidente del Consiglio che, come sempre fa si disinteressa di ciò che non lo riguarda personalmente".

FIAT, IDV: INCONTRO CON GOVERNO RITO INUTILE, PARTITA AUTO GIA' PERSA (9Colonne) Roma, 11 feb - "Il vertice di domani a palazzo Chigi sarà un rito inutile. Sarebbe più utile un'operazione verità: diciamo che la partita dell'auto l'abbiamo persa". Così Maurizio Zipponi, responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, in un'intervista pubblicata oggi da 'il Fatto Quotidiano'. "Non c'era bisogno di far attraversare l'Atlantico a Sergio Marchionne. Lui prenderà in giro il governo e il governo prenderà in giro gli italiani. Tutto pur di non dire la verità". "La Fiat - prosegue l'esponente dipietrista - ha deciso di uscire dall'auto dieci anni fa, quando era ancora vivo l'avvocato Agnelli. Nel marzo del 2000 fu firmato l'accordo con la General Motors, una vendita differita". "Lo sganciamento della Fiat - conclude Zipponi - è in atto da dieci anni, e come Paese sembra che abbiamo finto di non vedere. Una sola cosa è stata fatta: dare a Marchionne un sacco di soldi per attutire il colpo".

RUBY: DE MAGISTRIS, RICORSO A STRASBURGO?COME SADDAM HUSSEIN (ANSA) - ROMA, 11 FEB - "Così non farebbe che seguire due ex capi di Stato forse molto vicini al suo modo di intendere le cose, cioè Milosevic e Saddam Hussein che ebbero torto quando si rivolsero alla Corte di Strasburgo. Evidentemente si è fatto suggestionare da questi due esempi". Lo ha detto l'europarlamentare dell'IdV, Luigi De Magistris, intervistato a '24 mattino' su Radio 24. (ANSA).

MANIFESTAZIONE PDL, DE MAGISTRIS (IDV): ROGO MORALE DEI PM IN PIAZZA (9Colonne) Roma, 11 feb - "La manifestazione del PdL contro la Procura di Milano e' un rogo morale in piazza di tutta la magistratura. La magistratura dovrebbe essere difesa nella sua autonomia e indipendenza, proteggendo cosi' anche la democrazia che si fonda sull'equilibrio fra poteri dello Stato. Invece assistiamo al suo accerchiamento da parte dell'esecutivo e del presidente del Consiglio, stretta in un assedio come se fosse un fort apache, col rischio che questa guerra personale di Berlusconi, che vuole evitare la giustizia, trascini nell'eversione democratica l'intero paese. Siamo di fronte ad un premier che considera il suo potere come fosse di natura teocratica, al di sopra della legge e del Parlamento, degli organismi istituzionali e di garanzia. Per quanto tempo ancora la democrazia italiana potra' reggere a questa corazzata di eversori senza precipitare in quello 'stato di eccezione' che a Berlusconi, in fondo, non dispiace?". Lo afferma Luigi de Magistris, eurodeputato IDV e responsabile giustizia IDV.

COMUNALI: NAPOLI; DE MAGISTRIS, CANDIDATO PER AMORE CITTA' VORREI RIMANERE A STRASBURGO, SE PD USCISSE DA PANTANO (ANSA) - ROMA, 11 FEB - "Io non vorrei candidarmi. Vorrei rimanere al Parlamento europeo". Così l'europarlamentare dell'Idv Luigi De Magistris, intervenuto a '24 Mattino' su Radio 24 parla della sua eventuale candidatura a sindaco a Napoli per il centrosinistra. "Ma un dirigente politico - spiega De Magistris - di fronte a una sollecitazione forte ci deve pensare, non si può girare dall'altra parte". Riguardo alla situazione campana l'ex magistrato ha detto: "Il centrosinistra dalle primarie è uscito peggio di prima, è in un pantano. Se il Pd non conviene con noi nell'esortare una grande personalità a impegnarsi, e non mi risulta che ci siamo questi passi, noi dell'Italia dei Valori chiederemmo alle forze del centro-sinistra di appoggiare la mia candidatura a sindaco. Lo farei per l'amore di Napoli, la mia città, e per la riscossa del Sud e del centro-sinistra. Ma la mia candidatura c'è se serve per unire, convincere e vincere. Se dev'essere elemento di disgregazione, se il Pd o altri si preoccupano che sia una rottura del sistema, allora bisogna capire che fare. Cantone era un ottimo nome - ha proseguito de Magistris - e sono convinto che se ci fosse stata una richiesta convergente su di lui di Bersani, Di Pietro e Vendola, avrebbe accettato".

STRAGE VIAREGGIO:EURODEPUTATI IDV, DUBBI UE ATTUAZIONE NORME (ANSA) - BRUXELLES, 11 FEB - ''Il continuo ritardo e la reticenza dell'autorita' giudiziaria italiana nel fornire informazioni sulle modalita' del tragico incidente di Viareggio, inducono la Commissione europea a dubitare della corretta attuazione della direttiva relativa alla sicurezza delle ferrovie negli Stati membri, a tal punto che l'istituzione apre una seria riflessione sulla revisione della stessa disciplina''. Lo sottolineano gli europarlamentari dell'Italia dei Valori, Giommaria Uggias e Niccolo' Rinaldi, dopo la risposta della Commissione a una loro interrogazione in cui si chiedeva di far chiarezza sul comportamento omissivo delle autorita' italiane sull'indagine in relazione al disastro ferroviario di Viareggio. In base alla direttiva, ricordano i due parlamentari, ogni incidente deve essere oggetto di un'indagine di sicurezza, separata dalla consueta inchiesta giudiziaria, al fine di valutare rischi, evitare altri incidenti e i risultati di tale indagine devono essere resi pubblici. Nel caso specifico di Viareggio, l'organismo investigativo italiano ha addotto la mancata presentazione di una relazione completa al segreto istruttorio cui sarebbero ancora tenute le autorita' giudiziarie, quando invece esempi di altri Paesi, come il Belgio,'' mostrano chiaramente che e' possibile una cooperazione tra le diverse autorita' coinvolte''. ''L'accertamento della verita' e la prevenzione degli incidenti non puo' attendere tempi giudiziari, che in Italia, come e' noto, sono tempi biblici. Ci compiacciamo - rilevano ancora gli eurodeputati Idv - che, prendendo atto dei nostri rilievi, la Commissione modifichera' la normativa al fine di consentire ai responsabili della sicurezza ferroviaria di giungere a conclusioni sulle cause e sulle modalita' di un incidente e di attuare le misure di prevenzione necessarie, salvaguardando nel contempo le competenze degli inquirenti. La prevenzione, come continua tensione verso la sicurezza, non puo' passare in secondo piano''.


Ue, De Magistris (Idv): condotta Tajani incompatibile per commissario Roma, 11 FEB (Il Velino) - "Il comportamento di Antonio Tajani e' incompatibile con i doveri d'indipendenza e autonomia nei confronti del proprio Stato e con i principi di responsabilita' collettiva e confidenzialita' stabiliti dal codice di condotta dei Commissari europei". Lo scrive Luigi de Magistris, eurodeputato IdV, in un'interrogazione parlamentare relativa alle rivelazioni che il commissario Ue all'Industria avrebbe fatto in un colloquio telefonico con Gianni Letta. Le rivelazioni, rese note da La Repubblica, riguardavano una possibile procedura d'infrazione verso l'Italia (marzo 2009) per violazione della normativa ambientale nell'Isola della Maddalena. Secondo le intercettazioni compiute dai Carabinieri di Firenze e depositate presso la Procura di Perugia, Tajani avrebbe saputo della procedura d'infrazione da Stavros Dimas, allora commissario all'Ambiente. "Cosi' facendo - sostiene de Magistris - Tajani avrebbe contravvenuto al codice di condotta dei Commissari europei in materia di riservatezza e lealta' nei confronti della commissione europea". Inoltre, "l'accaduto costituisce un pericoloso precedente in cui un commissario europeo antepone gli interessi del proprio Paese, o meglio dei propri militanti di partito, a quelli generali dell'Ue". De Magistris aveva chiesto spiegazioni alla commissione nel marzo 2010, ma questa aveva risposto di "non essere solita commentare gli articoli comparsi sulla stampa". Adesso, come ricorda l'ex pm, "abbiamo contezza dell'esistenza delle intercettazioni e la commissione non puo' piu' nascondersi dietro un dito". (com/dam)

SCUOLA. IDV: EMENDAMENTO LEGHISTA SMASCHERA INCAPACITA' POLITICA "RAFFORZA VINCOLI TERRITORIALI INVECE DEL MERITO". (DIRE) Roma, 11 feb. - "Oggi la maggioranza ha dato ulteriore prova di voler causare e alimentare l'iniquita' sociale: e' stato infatti approvato un emendamento leghista che rafforza i vincoli territoriali, piuttosto che il principio del merito, per l'inserimento nelle graduatorie scolastiche. È una vergogna che smaschera l'incapacita' politica del centrodestra di governare nell'interesse generale". Lo afferma Alfonso Mascitelli, capogruppo Idv in commissione Bilancio al Senato. "La Corte costituzionale- prosegue- aveva gia' censurato il tentativo leghista di mettere le mani sull'istruzione con il decreto del 2009: e' inaccettabile questa ostinata volonta' di scavalcare le istituzioni e stracciare i fondamentali principi della nostra democrazia, come la parita' di accesso e di diritti. Dopo la scandalosa proroga delle multe sulle quote latte, la miopia politica della Lega continua a dirottare il governo verso derive settarie che danneggiano apertamente i cittadini e condurranno presto il centrodestra in un vicolo cieco", conclude Mascitelli.

NUCLEARE: BRUTTI (IDV), LE REGIONI BLOCCHINO TRASPORTO SCORIE = (ASCA) - Roma, 11 feb - ''Le Regioni hanno tutto il diritto di impedire il transito delle scorie nucleari sul proprio territorio''. Il responsabile Ambiente dell'Italia dei Valori, Paolo Brutti, commenta l'ammissione del ministro Romani sui 52 siti di stoccaggio delle scorie individuati in Italia ma ancora non pubblicati. ''Lo scandalo non e' tanto l'anonimato che circonda i siti quanto la pericolosita' di un eventuale trasporto di scorie. Negli Usa si e' preferito seppellire sul luogo i resti della combustione, che per il 10 per cento contengono plutonio, altamente pericoloso anche per semplice inalazione. Pensare a treni nucleari che viaggiano sulle nostre malmesse ferrovie - insiste Brutti - o peggio ancora lungo le autostrade, e' una follia che solo questo governo poteva contemplare. Le Regioni hanno tutti i poteri per bloccare le scorie in transito sul proprio territorio e impedire di fatto questa assurda e pericolosissima pratica. Ai cittadini, invece, spetta di pronunciarsi con il Si' al referendum, che nel linguaggio burocratico italiano equivale a mandare all'aria i piani filonucleari di Berlusconi e compagnia''.




Oggi in S. Pietro Vernotico importante incontro sul tema Sanità e Ambiente.

Cari amici,

si ricorda che oggi 11 febbraio, alle ore 17.30, nella Sala Anziani di Piazza Falcone a San Pietro Vernotico, si terrà un importante incontro-dibattito organizzato dal locale circolo Idv sul tema: "Sanità e Ambiente: politiche di cambiamento e di sviluppo per il territorio".

Si allegano comunicato stampa e volantino.

Siete tutti vivamente invitati a partecipare.

Saluti.

Segreteria Italia dei Valori provincia di Brindisi
Tel. 0831 1983734

Allegati presenti in questa mail:
comunicatos.pietro vernotico ok.doc ( 31.5 KB )
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Volantino incontro s.pietro.pdf ( 459.0 KB )
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giovedì 10 febbraio 2011

Ulteriori aggiornamenti sulla manifestazione giunti da V.P.

Valentina Paciullo
February 10, 2011 at 3:34pm
Oggetto: aggiornamenti sulla manifestazione
Sabato alle ore 15:00 in via Umbria 24 ci sarà l'ultima riunione organizzativa.
Domenica 13 febbraio la mobilitazione delle donne avrà inizio alle ore 10:00! ci raduneremo sul Piazzale della Stazione di Brindisi. In corteo ci sposteremo verso Piazza della Vittoria. Il corteo non sarà silenzioso per un motivo specifico: ognuna di noi ha qualcosa da dire e sarà libera di dirla! In apertura ci sarà lo striscione “la dignità non ha p...rezzo” che il comitato ha scelto quale sintesi di tutte le diverse istanze. Ognuno porterà però un cartello personale con una frase, uno slogan o un messaggio legati alla propria sensibilità.

Lungo i lati della Piazza ci saranno artisti di strada, attori e musica popolare, mentre al centro ci sarà un palchetto molto casereccio (provare per credere) sul quale ognuno avrà cinque minuti a disposizione per dare il proprio contributo o leggendo brani e poesie oppure parlando liberamente.

Se ne avete la possibilità prenotate l'intervento sulla pagina facebook
http://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=199252666757877&id=100000252674724&ref=notif&notif_t=like#!/pages/Se-non-ora-quando-Comitato-spontaneo-della-provincia-di-Brindisi/123246811082588
o inviate una e-mail all'indirizzo senonoraquando.br@gmail.com

E siccome “non è un affare solo di donne”, ci aspettiamo che gli uomini scendano in piazza agguerriti almeno quanto noi e diano il proprio contributo!

Una sola raccomandazione: niente bandiere di partiti, movimenti, organizzazioni e sindacati perchè ce lo chiede il vademecum nazionale ma soprattutto perchè: la battaglia è comune!


Per rispondere a questo messaggio, segui il link in basso:
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