venerdì 29 aprile 2011

da Il Fatto Quotidiano del 29 Aprile 2011:Referendum, Celentano: “Questo voto è l’unico mezzo per sopravvivere, fidatevi”

Il "Molleggiato" lancia il suo appello: "Il governo va avanti nella demoniaca voglia di avvelenarci. Tocca a noi fermarli"
Caro direttore, ma soprattutto cari STUDENTI, comunisti, fascisti, leghisti e operai costretti a lavorare nell’insicurezza. Come avrete letto su tutte le prime pagine dei giornali, il governo non demorde. Continua, sfidando l’intelligenza anche di chi lo ha votato, nella sua DEMONIACA voglia di avvelenare gli italiani. Gli unici che, fino a prova contraria, hanno saputo distinguersi da tutti gli altri popoli IMBECILLI per aver avuto, già 24 anni fa, la saggia intuizione di dire NO alla bevanda radioattiva che, in nome di quel “benessere” tanto sbandierato da Berlusconi, ti uccide in cambio di un voto contro la VITA.

Ma oggi purtroppo il pericolo radioattivo, e quindi di morte lenta e dolorosa, è di gran lunga maggiore di quanto è avvenuto in quegli anni. Che peso può avere oggi la saggezza degli italiani se poi chi ci governa fa dei discorsi cretini come quello che abbiamo ascoltato a Porta a Porta dal ministro Paolo Romani? “Innanzitutto essere nuclearisti – ha detto – non può essere definita una bestemmia. Lo sono tutti i più grandi paesi del mondo, l’America, la Russia, la Cina, il Giappone e tutti i paesi europei. L’unica grande potenza industriale che non ha il nucleare è solo l’Italia”. Come dire che, se la maggioranza dei paesi industriali vogliono suicidarsi, la logica vuole che chi non si suicida è un mascalzone. Purtroppo invece, caro ministro, essere nuclearisti non solo è una bestemmia, ma significa essere DEMENTI fin dalla nascita. La verità è che il vostro è un trucco per indebolire il referendum: senza il quesito del nucleare (e ora state tentando di far saltare anche quello sull’ACQUA), sperate che il LEGITTIMO IMPEDIMENTO non raggiunga il quorum. Stavolta credo che sarà proprio il governo a finire con “il quorum a pezzi”.

Non so come si pronuncerà la Cassazione. È a lei che spetta l’ultima parola per decidere se il quesito referendario è venuto meno o no. In ogni caso non si potrà fare a meno di andare a votare. Se non altro per non deludere quel MILIONE di persone che vede in Antonio Di Pietro l’unico vero combattente per la salute delle prossime generazioni. Perché di questo si tratta, cari amici fascisti, STUDENTI, leghisti, comunisti e operai insicuri. Che Di Pietro stia cercando di salvarci dall’immane catastrofe lo si capirà prima di quanto si creda. La “Pubblica Ottusità” dei vari Romani, Sacconi, Quagliariello, Gasparri e Prestigiacomo ha quasi raggiunto il punto di non ritorno. E la NATURA, la cui pazienza è ormai a pezzi, non tarderà molto a darci i suoi nuovi segnali.

E a tal proposito voglio dire due parole non a Berlusconi, ormai in preda a uno stato confusionale, ma a ciò che è rimasto della sua COSCIENZA che, per meglio identificarla a chi legge la chiamerò con lo stesso nome del presidente del Consiglio, ma al femminile, poiché mi piace immaginare che la voce della coscienza abbia piuttosto i modi dolci e gentili di una bella figura femminile che non quelli rudi e maschili.

Cara Silvia, il fatto che tu sia inascoltata non significa che tu debba calare le braghe, scusa volevo dire la gonna, non so come sei vestita, non ha importanza; ma al governo c’è qualcuno di cui forse tu hai smarrito la fisionomia e che sta sbagliando tutto. Se tu lo molli si perde definitivamente e chi ci va di mezzo poi è la povera gente che lo ha votato. È il momento invece di alzare la voce e fargli capire come stanno le cose. Devi dirgli che gli italiani non sono così cretini… anche le formiche lo hanno capito che questa mossa di soprassedere sul nucleare non solo è una truffa ai danni di chi vuole VIVERE, ma serve soprattutto a tener fede a quel CONTRATTO di MORTE che Berlusconi ha firmato con Sarkozy per la costruzione di quattro nuove centrali NUCLEARI. Devi dirgli che non si può far gestire l’ACQUA ai privati. L’ACQUA è un bene comune, di tutti. Come si può pensare che, se io ho sete, devo pagare per bere? E poi devi dirgli che all’estero tutte le sue strategie risultano assai sospette, ridicole e soprattutto non chiare.

Cara Silvia, a tutti capita di dire qualche bugia, ma a fin di bene. Forse anche a te sarà capitato, o no?… Scusa dimenticavo, tu non puoi dire bugie… neanche a fin di bene… Il compito che ti è stato affidato, fin dai più remoti albori del mondo, è quello di dirci sempre la verità anche se noi continueremo a rifiutarla. Scusa, me l’ero scordato, per un attimo anch’io mi sono fatto prendere dalle puerili voglie di grandezza del mondo esterno…. Ora capisco perché fin dalla nascita il presidente del Consiglio ti ha ripudiata. Le bugie che lui dice infatti sono SPAVENTOSE e senza un minimo di pudore.
Vuol farci credere che lui davvero pensava che Ruby fosse la nipote di Mubarak. Vuol cambiare la Costituzione a furia di barzellette che non fanno ridere, ce l’ha coi magistrati che vogliono processarlo.

Le accuse su di lui non si contano ormai: magari è davvero innocente, però non lo sapremo mai. Lui continua a non presentarsi ai processi e non si accorge che i suoi elettori cominciano a farsi delle domande, a chiedersi se è giusto essere governati da un BUGIARDO. Certo, è difficile pensare che non lo sia, anche se il dubbio traspare lontanamente e subito svanisce di fronte all’ARROGANZA di tacere ciò che tutti si aspettavano da lui. Ossia, l’unica BUGIA che il Cavaliere avrebbe dovuto dire e che volutamente non ha detto per non condannare il malsano gesto di Lassini e i suoi TRISTI manifesti. Anzi ha fatto esattamente il contrario. Ha telefonato all’ATTACCHINO e gli ha espresso il suo pieno sostegno, naturalmente seguito a ruota dalla coppia Daniela Santanchè e Giorgio Straguadagno i quali, anche loro, gli hanno assicurato il voto nonostante il giusto aut aut del sindaco Moratti. Un gesto, quello della coppia “Daniela-Straguadagno”, da cui è chiaro il riferimento a possibili frizioni tra la Moratti e l’incantatore di serpenti. Lui è inafferrabile per i giudici che, a malapena, il massimo che hanno ottenuto è stato quello di portarlo fuori dal tribunale e non “DENTRO”, dove purtroppo non è possibile stabilire se i suoi comportamenti sono giusti o sbagliati.

Però, anche senza un tribunale, noi lo possiamo intuire dalle sue azioni. Come parla, come ride, come racconta le barzellette e soprattutto capire il motivo per cui le racconta. Capire cosa c’è dietro quella barzelletta raccontata con aria apparentemente ingenua e, cosa importante, dove è diretto l’amo che aggancerà la sua prossima vittima.

E la sua prossima vittima purtroppo sono ancora gli italiani. Da qualche parte ho letto che due signor “NESSUNO” TELECOMANDATI, come giustamente dice il cristallino Di Pietro, hanno presentato due emendamenti al regolamento della Rai in campagna elettorale, affinché tutto sia compiuto sul colossale SCIPPO perpetrato ai danni del referendum sul nucleare, nel caso la Cassazione vada contro la richiesta del governo, e si pronunci invece a favore della sua validità. Il primo emendamento consiste nel togliere alle tribune elettorali il 30% di spazio e darlo al “comitato per il non voto”, in modo da ridurre gli spazi promozionali per il Sì contro le CENTRALI ATOMICHE a un terzo. Il secondo vuole completare l’opera di devastazione facendo cominciare la campagna referendaria solo dopo le amministrative, anche qui per ridurre i tempi di dibattito che rimarrebbero di soli 12 giorni.

Come vedete non si tratta più di DESTRA o SINISTRA per capire che un uomo come Berlusconi non solo non può governare l’Italia, ma nessun paese. Al massimo lui e i suoi falsi trombettieri, come li chiama Travaglio, possono andar bene per una piccola TRIBU’, dove tutti quanti, raccolti intorno al capo, si nutrono a vicenda della loro stessa FALSITA’.

Cari amici fascisti, STUDENTI, leghisti, comunisti e operai insicuri. Mi sembra chiaro che a questo punto non ci resta che l’unico mezzo di sopravvivenza. Il voto. Non possiamo assolutamente mancare. Il 12 Giugno dobbiamo andare tutti a votare anche se, come è prevedibile, il governo tenterà l’impossibile per togliere dalle schede referendarie pure il LEGITTIMO IMPEDIMENTO. E, se lo dovesse togliere dobbiamo essere ancora più numerosi davanti ai seggi. E, se per caso le sedi elettorali fossero chiuse, il vostro voto lasciatelo pure per terra scritto su un piccolo foglietto già preparato a casa, in modo che l’indomani tutti i marciapiedi d’Italia siano invasi da quaranta milioni di bigliettini.

Contro il NUCLEARE
Contro la PRIVATIZZAZIONE dell’ACQUA
Contro il LEGITTIMO IMPEDIMENTO

da Il Fatto Quotidiano del 29 Aprile 2011



Ufficio stampa IDV Focus IdV del 29 aprile - Difendiamo La Costituzione



LIBIA: DI PIETRO, PRESENTATA MOZIONE CONTRO SPIRALE GUERRA (ANSA) - PORDENONE, 29 APR - ''L'Italia dei Valori ha presentato una mozione per fermare la spirale di guerra che l'altro ieri in Irak, ieri in Afghanistan, oggi in Libia, domani in Siria, dopo domani chissa' dove rischia di portarci in una spirale di morte senza fine'': lo ha affermato il presidente dell' Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, oggi a Pordenone intervenendo alla presentazione del candidato sindaco di Giovanni Del Ben. ''Siamo convinti che bisogna porre fine a questo governo senza politica estera che in modo contradditorio si pone nella scena internazionale. Contraddittoria e' anche la sua politica economica, sociale e giudiziaria''. ''Per questa ragione la nostra mozione da' la possibilita' ad un ampio schieramento di opposizione, ora che anche la Lega e' spaccata rispetto al Governo, di aprire la crisi. Chi appoggera' il Governo in questa mozione sulla politica estera, di fatto ne diventa complice e se ne deve assumere la responsabilita' - ha detto Di Pietro -. Ci auguriamo che cio' non avvenga e che le opposizioni stacchino la spina prima che sia troppo tardi'', ha concluso. (ANSA).

REFERENDUM: DI PIETRO, BISOGNA DIFENDERE LA COSTITUZIONE = Chioggia (Ve), 29 apr. - (Adnkronos) - ''Devo dire grazie ai milioni di cittadini che hanno votato il referendum, che vogliono mandare a casa Berlusconi e che ora si vedono espropriato il proprio diritto di esprimersi. Cosi' i diritti si trasformano in favori, e chi governa decide sulle nostre teste. Siccome i cittadini potrebbero esprimere un pensiero diverso da chi e' al governo, loro fanno una legge - truffa: 'se ho il dubbio che il voto ti manda a casa, non faccio piu' votare'. Per questo c'e' la necessita' di difendere la Costituzione''. Lo ha detto il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro oggi nel corso di un comizio a Chioggia. E poi il leader dell'Idv ha detto ''alla gente dico che il 12 e 13 giugno si vota comunque, riceverete a casa le schede. E' interessante superare il quorum, per dire che l'acqua e' un bene di tutti e non va privatizzata, che l'energia si puo' ottenere senza centrali nucleari e che legalita' e' uguale per tutti. Non lasciatevi fuorviare da chi dice che il referendum non si fa piu'. Con 4 schede o con 3 si fa ugualmente''.

RESPONSABILI: DI PIETRO, AVANZI DI PARTITO = (ASCA) - Venezia, 29 apr - ''I Reponsabili, che io chiamo i Disponibili, sono degli avanzi di partito, persone senza dignita' e morale che vanno alla vendita del loro voto, una cosa che definisco un vero peccato mortale, nel senso biblico del termine''. Lo ha detto il leader di Idv, Antonio Di Pietro, nel suo tour elettorale attraverso il Veneto ed il Friuli Occidentale. ''Questo parlamento - ha detto fra l'altro - non puo' rappresentare il paese. Questa classe politica ne rappresenta la parte peggiore. Dobbiamo mandarla a casa con le elezioni amministrative, condotte senza raggiri. Pensate che Berlusconi e' candidato sia a Milano che a Napoli, solo per rastrellare voti, e' un'altra truffa che fa rabbrividire''.

LIBIA: DI PIETRO; CHI SPALLEGGIA PREMIER NE E' COMPLICE (ANSA) - ADRIA (ROVIGO), 29 APR - ''E' bene che si sappia che chi fa da spalla a Berlusconi in politica estera ne diventa complice''. Cosi' il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro - a margine di un incontro elettorale ad Adria - e' intervenuto sulla questione libica e sulla mozione dell'Idv che si oppone alla decisione del governo di autorizzare i bombardamenti. ''Vogliamo verificare - ha aggiunto Di Pietro, riferendosi alla discussione della mozione, calendarizzata il 3 maggio - se la Lega fa sul serio quando dice che in Libia non bisogna andare a bombardare. Sarebbe assurdo non riuscire a mandare a casa questo governo quando tutti dicono che Berlusconi e' il vero male del Paese''. Di Pietro ha rimproverato al partito di Bossi di tenere in politica estera una posizione ''ipocrita e opportunista. Un giorno dice una cosa, il giorno dopo ne fa un'altra''. Per il leader dell'Idv quella della Lega sulla Libia ''e' un'altra dimostrazione di una politica estera dell'Italia schizofrenica e senza prospettive''. (ANSA).

LIBIA: DI PIETRO, NESSUNO DELL'OPPOSIZIONE OFFRA LA SPALLA AL GOVERNO = 'E FACCIAMO IN MODO CHE LA LEGA ESCA ALLO SCOPERTO' Chioggia (Ve), 29 apr. - (Adnkronos) - ''La situazione attuale impone che le opposizioni pongano fine a questo Governo irresponsabile, che in materia economica, di politica estera e sociale non fa nulla o se fa qualcosa, fa qualcosa di male.Bisogna mandarlo in minoranza, votando compatti la mozione IdV contro l'inasprimento della guerra in Libia''. Lo ha sottolineato il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro oggi nel corso di un incontro elettorale a Chioggia. ''Mi auguro che nessun componente dell'opposizione offra la spalla a questo governo per rimanere in piedi, ora che la Lega ha deciso di sfilarsi - ha auspicato - Anzi, facciamo in modo che la Lega esca allo scoperto e, attraverso il voto, vediamo se parla in un modo e agisce in un altro. Ecco perche' l' Idv ha presentato la sua mozione''.

ELEZIONI: ADRIA; DI PIETRO, DOBBIAMO COSTRUIRE ALTERNATIVA (ANSA) - ADRIA (ROVIGO), 29 APR - ''C'e' la necessita' di proporre un'oppozizione alternativa e forte. La responsabilita' di Beppe Grillo e' diversa dalla nostra. L'Idv vuol costruire un'alternativa, se ci limitiamo a denunciare e basta non risolviamo i problemi''. Lo ha detto stamane ad Adria, dove e' giunto per la campagna elettorale delle amministrative, il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. Il riferimento era alla lista ispirata da Grillo, che sia ad Adria che nel capoluogo polesano, Rovigo, si presentera' da sola con un proprio candidato. Ad Adria il candidato sindaco dell'Idv e' Paolo Ruzza, sostenuto anche dal Pd. (ANSA).

AMMINISTRATIVE: DI PIETRO,E' PRIMO PASSO PER CACCIARE GOVERNO LEADER IDV SU 'RESPONSABILI', VENDERE VOTO E' PECCATO MORTALE (ANSA) - ADRIA (ROVIGO), 29 APR - Antonio Di Pietro ritiene che l'azione per ''mandare a casa il governo comincia dalle elezioni amministrative''. ''Questo Parlamento - ha aggiunto il leader dell'Idv, durante un incontro elettorale ad Adria - non puo' essere rappresentativo del Paese, perche' ne e' la parte peggiore''. Molto duro il giudizio di Di Pietro sul gruppo dei 'Responsabili' - ''sono avanzi di partito che non hanno morale e in vendita il loro voto, un peccato mortale'' ha detto - e sulla scelta del capo del Governo di scendere in lizza come capolista del Pdl a Milano e a Napoli: ''e' una truffa che fa rabbrividire chi crede nella democrazia, e che viola la par condicio, dato che Berlusconi 'candidato' e' tutti i giorni in televisione, per gli altri non e' cosi'''. (ANSA).

BIOTESTAMENTO. DI PIETRO: NUOVA TRUFFA DEL GOVERNO (DIRE) Roma, 29 apr. - "L'Italia dei Valori denuncia in modo forte e chiaro l'ennesimo raggiro del governo sul testamento biologico. Ancora una volta abbiamo assistito a una truffa di metodo e di merito. È stato fatto un blitz alla Camera: con un'inversione dell'ordine del giorno si e' discusso per un'ora di questo disegno di legge solo per far credere ai cittadini, a quindici giorni dalle elezioni, che questo governo e questa maggioranza si occupano della famiglia, della vita, della salute degli italiani". Lo dice il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in un video-messaggio pubblicato sul suo profilo Facebook. "Invece non e' cosi'- prosegue- per prima cosa, una tema delicato come quello del fine vita non andrebbe affrontato sotto le elezioni con il chiaro intento di carpire la buona fede degli elettori. In secondo luogo, stiamo parlando della vita di ognuno di noi e questa idea che qualcuno debba decidere per conto degli altri, che lo Stato ti tenga in vita anche contro la tua volonta', e' riprovevole per il concetto stesso di esistenza. Non c'entra il fatto di essere cattolico o meno". "La posizione dell'Italia dei Valori e' chiara: la scienza, la ricerca e la medicina devono fare tutto il possibile per mantenere in vita le persone. Ma quando la vita non c'e' piu', gli individui devono essere lasciati di liberi di morire in pace", conclude Di Pietro.

PRIMO MAGGIO: DI PIETRO, IDV IN PIAZZA PER LAVORATORI E SI' (ANSA) - ROMA, 29 APR - ''Domenica 1 maggio, in occasione della festa dei lavoratori, l'IdV sara' in tutte le piazze italiane con i banchetti per distribuire materiale informativo sui referendum abrogativi del 12 e 13 giugno. Quegli stessi referendum che il governo sta cercando di boicottare con provvedimenti-truffa e su cui i cittadini non sono stati adeguatamente informati. Nelle consultazioni di primavera, con il si' degli elettori si potra' cancellare la moratoria del governo sul nucleare, impedire la privatizzazione dell'acqua pubblica e bocciare il legittimo impedimento, mandando a casa Berlusconi e la sua compagine di governo''. Lo dice il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che ha promosso due dei quattro quesiti referendari, quelli sul nucleare e sul legittimo impedimento, e che sara' presente in Piazza San Giovanni a Roma dove verranno allestiti alcuni gazebo. ''In un momento cosi' drammatico per il Paese - afferma il leader IdV - in cui l'economia va a picco, la disoccupazione giovanile sfiora il 30% e centinaia di imprese in difficolta' sono costrette a chiudere e' indispensabile riaffermare il diritto al lavoro, troppe volte calpestato e umiliato da questo governo sordo e incapace. Il Parlamento e' bloccato su provvedimenti ad-personam utili solo a Berlusconi, e non si occupa delle vere emergenze del Paese come l'istruzione, il lavoro, la ricerca e lo sviluppo. Dopo aver tagliato i fondi al comparto sicurezza, affondato le piccole e medie imprese, condannato i giovani al precariato e proposto di abolire lo Statuto dei Lavoratori, ora maggioranza e governo vorrebbero storpiare l'art. 1 della Carta costituzionale. La nostra e' una Repubblica fondata sul lavoro ed e' un principio che va difeso dentro e fuori il Parlamento. Domenica saremo in piazza per ribadire il nostro sostegno ai lavoratori e per rilanciare i referendum del 12 e 13 giugno, importante strumento democratico che i cittadini hanno per mettere fine a questa politica scellerata e cominciare a ricostruire il Paese dalla macerie berlusconiane'''. (ANSA).

REFERENDUM. DI PIETRO A GARIMBERTI: SUBITO SPOT IN RAI SOTTRATTI AI CITTADINI 25 GIORNI DI CAMPAGNA REFERENDARIA (DIRE) Roma, 29 apr. - Il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ha inviato oggi una lettera al presidente della Rai, Paolo Garimberti, per sollecitare la messa in onda degli spot relativi ai quesiti referendari del 12 e 13 giugno. "Dal 4 aprile scorso, inizio ufficiale della campagna referendaria- scrive Di Pietro- la Rai, con la sola eccezione della puntata di 'Annozero' andata in onda il 28 aprile, non ha ancora iniziato a diffondere sulle sue reti, radiofoniche e televisive, programmi di comunicazione politica sui quesiti referendari sui quali gli italiani saranno chiamati a votare il prossimo 12 e 13 giugno". "Fino ad oggi- osserva- sono stati sottratti ai cittadini italiani ben 25 giorni di campagna referendaria. Come lei sa, la legge affida al servizio pubblico radiotelevisivo, rispetto alle emittenti private, la parte piu' consistente dell'attivita' informativa in occasione di elezioni e referendum. E' questo che giustifica e legittima l'esistenza di una televisione e di una radio pubblica". "Ogni ritardo, ogni restrizione di tempi e spazi radiotelevisivi, ogni forma di marginalizzazione oraria della comunicazione politica dedicata ai temi referendari- sottolinea il leader dell'Idv- lede il diritto dei cittadini a essere informati sui diversi punti di vista che si confrontano su ciascuno dei quattro quesiti e mina seriamente il ruolo e la funzione del servizio pubblico". (SEGUE)

REFERENDUM. DI PIETRO A GARIMBERTI: SUBITO SPOT IN RAI -2- (DIRE) Roma, 29 apr. - "So bene che la commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi pubblici radiotelevisivi- spiega Di Pietro non ha ancora emanato le disposizioni a cui la Rai deve attenersi nel corso della campagna referendaria. Cio' non di meno, vi sono obblighi e facolta' che la Rai deve assolvere per svolgere il suo ruolo essenziale di garanzia del diritto all'informazione dei cittadini, anche prescindendo dal Regolamento di competenza della commissione di vigilanza". "Vi sono, innanzitutto, i telegiornali, i notiziari radiofonici e i programmi a contenuto informativo o di approfondimento diffusi dalla Rai, per i quali, nel rispetto dell'autonomia giornalistica, e' possibile assicurare una presenza significativa di fatti e argomenti legati ai temi della campagna referendaria", sottolinea il presidente dell'Idv che aggiunge: "Sono convinto, inoltre, che sia possibile per la Rai, da subito e senza attendere la commissione di vigilanza, mandare in onda spot informativi per illustrare su tutte le reti radiofoniche e televisive, i quesiti referendari e per informare i cittadini sulla data, gli orari e le modalita' di votazione". "Partire subito con queste autonome iniziative, contribuirebbe non poco a superare il ritardo con il quale la Rai sta affrontando la campagna referendaria. Il mio auspicio- conclude Di Pietro- e' che non si ripeta quanto e' accaduto in occasione del referendum del 2009 sulla legge elettorale, per il quale la Rai restrinse illegalmente la campagna referendaria soltanto agli ultimi 11 giorni precedenti il voto".

AMMINISTRATIVE: DOMANI DI PIETRO A RAVENNA, BOLOGNA E RIMINI = (AGI) - Roma, 29 apr. - Partira' da Ravenna, alle ore 10, nel piazzale del Commercio, il tour che vedra' impegnato per tutta la giornata di domani il leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, in Emilia-Romagna, in occasione della tornata elettorale di maggio e in vista dei referendum di giugno. Dopo aver incontrato i cittadini di Ravenna, Di Pietro sara', alle 15, al Teatro delle Celebrazioni a Bologna dove si svolgera' il dibattito 'Le mani sulla citta'? Impedirlo e' legittimo' al quale parteciperanno anche Peter Gomez e Gioacchino Genchi. Di Pietro alle 19 sara' invece a Rimini, in piazza Cavour, per una manifestazione presentata dall'attrice Beatrice Luzzi, con un suo monologo sulla giustizia. (AGI)

REFERENDUM: DI PIETRO, ELETTORI ESTERO SENZA SCHEDE LEADER IDV SCRIVE A MARONI, E' USO DI PARTE ISTITUZIONI (ANSA) - ROMA, 29 APR - Il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ha inviato una lettera al Ministro dell'Interno, Roberto Maroni, e ha presentato un'interrogazione parlamentare, per manifestare ''la piu' profonda preoccupazione per la mancanza d'informazione e per lo stato degli adempimenti burocratici necessari a garantire la partecipazione alla consultazione referendaria del 12 e 13 giugno degli italiani residenti all'estero''. Il leader IdV, che nei giorni scorsi ha anche inviato una lettera a tutte le rappresentanze diplomatiche e consolari, ha sottolineato: ''A quanto ci risulta, per ragioni non chiare, non si sta adempiendo all'obbligo previsto dal comma 3, articolo 17, della legge 459/2001, che prevede di promuovere su tutti mezzi di informazione rivolti alle comunita' italiane all'estero, la piu' ampia comunicazione sui temi oggetto dei quesiti referendari. Ancor piu' preoccupante appare il rischio che gli elettori e le elettrici italiane residenti all'estero, non ricevano per tempo tutte le schede sulle quali esprimere il proprio voto''. Di Pietro ricorda che gli Uffici consolari devono spedire le schede agli elettori entro 18 giorni dal voto. ''Non vorrei che - sottolinea - in attesa del pronunciamento della Corte di Cassazione sul referendum abrogativo delle nuove centrali per la produzione di energia nucleare, si ritardasse, in violazione delle precise disposizioni emanate dal Ministero dell'Interno, l'invio per posta della relativa scheda elettorale. Se cio' accadesse - conclude il presidente IdV -, sarebbe, dopo le gravi parole pronunciate dal Presidente del Consiglio per giustificare il tentativo di impedire agli elettori di votare sulle centrali nucleari, un'ulteriore manifestazione di un uso di parte delle istituzioni pubbliche''. (ANSA).

REFERENDUM, MOBILITAZIONE DELLA RETE PER APPELLO AL VOTO DI CELENTANO (9Colonne) Roma, 29 apr - L'appello lanciato da Adriano Celentano, in una lettera pubblicata oggi da 'Il Fatto Quotidiano', per il voto ai referendum del 12 e 13 giugno è sulla homepage del sito www.sireferendum2011.it. L'appello è stato già firmato da Marco Travaglio, Antonio Di Pietro, Dario Fo, Oliviero Beha, Leoluca Orlando, Franca Rame, Beppe Giulietti, Massimo Donadi, Felice Belisario e Dario Vergassola. Questo il testo dell'appello che conclude la lettera di Celentano: "Il 12 giugno dobbiamo andare tutti a votare anche se, come è prevedibile, il governo tenterà l'impossibile per togliere dalle schede referendarie pure il legittimo impedimento. E, se lo dovesse togliere dobbiamo essere ancora più numerosi davanti ai seggi. E, se per caso le sedi elettorali fossero chiuse, il vostro voto lasciatelo pure per terra scritto su un piccolo foglietto già preparato a casa, in modo che l'indomani tutti i marciapiedi d'Italia siano invasi da quaranta milioni di bigliettini". (red)

LIBIA: BELISARIO "SALVATAGGIO GOVERNO PESERA' SU COSCIENZA OPPOSIZIONI" ROMA (ITALPRESS) - "Ai soccorritori dell'ultima ora, colti anche loro dal virus dei Responsabili, dico che se salveranno il Governo lo avranno sulla coscienza e ne dovranno rendere conto agli italiani: dopo aver chiesto ogni giorno le dimissioni di Berlusconi, sarebbe assurdo che fossero proprio le opposizioni a garantirgli il futuro". Lo afferma il presidente dei senatori dell'Idv, Felice Belisario. "Appoggiando l'intervento in Libia - aggiunge - i partiti dell'opposizione farebbero un grande favore al Governo, proprio quando e' chiaramente imploso per la mancanza di una politica condivisa. I bombardamenti faranno perdere del tutto credibilita' al nostro Paese, agganciandolo al traino di altre nazioni e costringendolo ad una guerra che la nostra Costituzione ripudia. All'Italia serve una svolta e serve subito. L'unica mozione che promuove un cambio di rotta e' quella dell'Idv, chiaramente contraria all'inasprimento dell'impegno in Libia. Sarebbe imperdonabile che fossero il Pd o il Terzo Polo a mettere delle pezze alla politica estera del Governo ridotta in brandelli. A quel punto i cittadini sapranno con chi prendersela - conclude Belisario - se il Paese sara' ancora tra le grinfie di Berlusconi".

PETROLIO. BELISARIO (IDV): GOVERNO NON USI LA BASILICATA EVITARE CHE FACCIA CASSA SUI LUCANI. (DIRE) Roma, 29 apr. - "Bisogna evitare che il Governo Berlusconi pensi solo ad usare le risorse della Basilicata per l'approvvigionamento energetico nazionale, eclissandosi quando si tratta di finanziare gli interventi di risarcimento per i danni causati dalle calamita' naturali nel metapontino". Lo afferma il capogruppo Idv al Senato, Felice Belisario, a proposito della firma del memorandum Stato-Regione Basilicata avvenuta a Potenza. "Il rapporto Stato-Regione- sostiene Belisario- deve basarsi sulla reciprocita', altrimenti non ci sono vantaggi per i cittadini e questo sarebbe inaccettabile". Il petrolio della Basilicata, continua il senatore dell'Idv, "deve essere un'occasione di crescita economica e sociale del territorio, oltre che un'importante fonte di energia per il Paese". Tuttavia, sottolinea Belisario, "e' necessario che cio' avvenga nel rispetto dei diritti dei lucani, partendo dalla tutela ambientale e della salute, fino all'aumento delle risorse e al potenziamento delle infrastrutture". Insomma, conclude il capogruppo Idv al Senato, "dobbiamo evitare che un Governo nuclearista faccia cassa sulle spalle dei lucani".

LIBIA: DONADI, PD NON FACCIA STAMPELLA DELLA MAGGIORANZA (ANSA) - ROMA, 29 APR - ''Non vorremmo mai che il voto del 3 maggio si trasformasse da una Caporetto del centrodestra nella pietra tombale del centrosinistra. Qualora, mercoledi' prossimo, il centrodestra non avesse una propria maggioranza in politica estera e la sopravvivenza del governo fosse garantita soltanto dalla stampella che gli dovesse venire dai gruppi di opposizione, a partire dal Pd, sarebbe un fatto di una gravita' inaudita''. Lo afferma Massimo Donadi, presidente dei deputati di IDV. ''Non si puo' ripetere per mesi che Berlusconi e' un caudillo antidemocratico e poi al momento buono di farlo cadere dargli il voto per tenerlo in piedi - aggiunge Donadi - ne' ci si racconti la favola dell'interesse del prestigio dell'Italia all'estero. L'Italia riacquistera' la sua credibilita' sul piano internazionale liberandosi di Berlusconi e non bombardando la Libia''. ''Non e' affatto vero che su questo allargamento della presenza militare italiana si giochi la nostra credibilita' internazionale. L'unica cosa che e' in gioco e' la sopravvivenza o meno del governo Berlusconi. Chi li dovesse salvare se ne assumera' tutta la responsabilita''' conclude. (ANSA).

REFERENDUM. DONADI: BERLUSCONI COMPIE FURTO DI DEMOCRAZIA (DIRE) Roma, 29 apr. - "Sul referendum che si terra' a breve, la posizione di Idv e' netta anche se non posso non registrare un fenomeno strano. L'Idv un anno fa da sola ha raccolto oltre un milione di firme per il referendum, da sola le ha portate in cassazione, oggi ci accorgiamo che tutti ne sono divenuti sostenitori e ne rivendicano il buon riscontro verso gli elettori come una loro vittoria, questo ci fa un po' sorridere ma ci fa piacere perche' e' una battaglia a difesa di tutti i cittadini". E' quanto dichiara Massimo Donadi, presidente dei deputati Idv alla Camera. "La cosa grave che va evitata- aggiunge- e' il furto di democrazia di questo governo che in realta' vuole mantenere il nucleare, per stessa ammissione di Berlusconi ma ha fatto un'abrogazione tattica e a tempo per impedire che la gente voti ora sancisca il no. Il referendum si fara' lo stesso e sara' un'occasione che non possiamo perdere per rimettere sulla strada dritta la politica di questa nazione che il governo sta svendendo".

IMMIGRATI: DONADI (IDV), POLITICA BUFFONESCA DELLA LEGA NORD = Reggio Calabria, 29 apr. - (Adnkronos) - ''La politica sull'immigrazione in questo Paese e' la politica buffonesca della Lega Nord. E' imbattibile nell'affrontare il problema dei clandestini a chiacchiere. Quando si passa dalle chiacchiere ai fatti non ne imbrocca una''. Lo ha affermato il capogruppo di Italia dei Valori alla Camera, Massimo Donadi, parlando con i giornalisti a Reggio Calabria. ''Hanno preteso -ha proseguito- il reato di immigrazione clandestina come se la soluzione alla clandestinita' fosse non rimandare i clandestini a casa ma sbatterli in galera a spese dello Stato. Hanno inventato le ronde che non servono a nulla e abbiamo visto la gestione degli immigrati da parte di Maroni, con immagini distribuite in tutto il mondo con migliaia di clandestini che indisturbati scappavano dalle tendopoli allestite dal governo. Un governo vergognoso -ha concluso Donadi- di incompetenti, di cialtroni che ci sta facendo fare una brutta figura in tutto il mondo''.

NUCLEARE: DONADI, FURTO DEMOCRAZIA GOVERNO,REFERENDUM SI FARA' (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 29 APR - ''Sul referendum sul nucleare non posso non registrare un fenomeno strano. Idv un anno fa, da sola, ha raccolto oltre un milione di firme per il referendum, da sola le ha portate in cassazione, oggi ci accorgiamo che tutti ne sono divenuti sostenitori e ne rivendicano il buon riscontro come una loro vittoria''. Lo ha detto a Reggio Calabria il presidente dei deputati di Idv, Massimo Donadi. ''Questo - ha aggiunto - ci fa un po'sorridere ma ci fa anche piacere perche' e' una battaglia a difesa di tutti i cittadini. La cosa grave che va evitata e' il furto di democrazia di questo Governo, che in realta' vuole mantenere il nucleare, per stessa ammissione di Berlusconi ma ha fatto un'abrogazione tattica e a tempo per impedire che la gente voti e sancisca il no''. Secondo Donadi, ''il referendum si fara' lo stesso e sara' un'occasione che non possiamo perdere per rimettere sulla strada dritta la politica di questa nazione che il governo sta svendendo''. (ANSA).

ISTAT, BELISARIO (IDV): SACCONI SMETTA DI INGANNARE CITTADINI (9Colonne) Roma, 29 apr - "Il ministro Sacconi la smetta di arrampicarsi sugli specchi lanciandosi ogni volta in letture fantasiose dei dati Istat solo per ingannare i cittadini. I fatti parlano chiaro: la disoccupazione è in continuo aumento a causa di una maggioranza in frantumi, che ignora le difficoltà del Paese perché è troppo impegnata ad evitare i referendum, a sfornare leggi ad personam e a distribuire poltrone a forza di rimpasti. Per affrontare le priorità dei cittadini c'è una sola soluzione: cambiare governo". Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei valori in Senato, Felice Belisario, che conclude: "Ormai da mesi il Parlamento è fermo come in una fotografia, quando invece servirebbero interventi straordinari per abbattere i record negativi collezionati dal governo in tema di lavoro che colpiscono in particolare i giovani e il Mezzogiorno. I cittadini aspettano risposte che questa maggioranza non è in grado di dare, per questo è necessario far ripartire il Paese con il voto democratico dei referendum che manderanno a casa le mummie del centrodestra". (Red)

REFERENDUM. IDV: CITTADINI AL VOTO PER MANDARE A CASA PREMIER SARA' GIUDIZIO UNIVERSALE SU OPERATO ESECUTIVO (DIRE) Roma, 29 apr. - "L'Italia deve liberarsi del governo Berlusconi e, per farlo, i cittadini hanno l'unica possibilita' dei referendum di giugno. Bisogna andare a votare contro il ritorno all'atomo, il legittimo impedimento e la privatizzazione dell'acqua per cacciare i truffatori della democrazia. Sara' un giudizio sull'operato del governo e un giudizio universale sul presidente del Consiglio". E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando. "Proprio per questo- aggiunge- Berlusconi sta tentando in tutti i modi di disinnescare la consultazione referendaria al fine di impedire il raggiungimento del quorum. I cittadini hanno nelle loro mani un importante strumento democratico per dire basta alla corruzione, all'illegalita', alle leggi ad personam e per difendere l'ambiente, l'acqua e il futuro dei loro figli".

LIBIA. IDV: INTERVENTO MILITARE È CONTRO LA CARTA, PD VOTI NO (DIRE) Roma, 29 apr. - "Con la risoluzione 1973 il Consiglio si sicurezza dell'Onu ha deliberato, con ben cinque astensioni, un intervento umanitario a sostegno delle popolazioni libiche, prevedendo solo la no fly zone al fine di impedire agli aerei del dittatore Gheddafi di bombardare il territorio libico. Il Parlamento italiano si e' espresso soltanto su questa possibilita' e non sulla facolta' di bombardare la Libia. Il 25 aprile, con un evidente svolta radicale rispetto a quanto deliberato dal Parlamento, Berlusconi ha espresso una posizione subalterna alla volonta' di guerra del presidente Sarkozy accettando di contribuire attivamente con i nostri aerei al bombardamento del territorio libico". E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando. L'esponente Idv aggiunge: "Per questo motivo per l'Italia dei Valori e' necessario fare chiarezza con un voto parlamentare. Ed e' doveroso da parte di tutte le forze d'opposizione realizzare il massimo dell'unita' perche' non possiamo consentire che l'Italia sia coinvolta in una vera e propria guerra sulla quale non vi e' alcun consenso da parte del consiglio di sicurezza dell'Onu e nessuna autorizzazione da parte del Parlamento Italiano. L'opposizione deve votare unita e certificare l'incoerenza del governo Berlusconi e la sua subalternita' ieri a Gheddafi e oggi a Sarkozy". "Con i bombardamenti in Libia l'Italia si distacca dall'unica interpretazione sulla risoluzione 1973 dell'Onu che sia compatibile con l'ordinamento di pace e di giustizia che l'articolo 11 della Costituzione considera la stella polare di ogni intervento in campo internazionale. Invitiamo pertanto il Partito democratico a dare un contributo ad una politica estera che non pretenda di esportare negli altri Paesi la democrazia con l'uso delle armi", conclude Orlando.

ISTAT, LAVORO; CARLINO (IDV): GOVERNO SI RENDE CONTO A CHE PUNTO SIAMO ARRIVATI? (9Colonne) Roma, 29 apr - "I dati che anche oggi registra l'Istat sulla disoccupazione sono preoccupanti e a pagare il prezzo piu' alto sono sempre i giovani, quasi il 30% senza un impiego e il restante 70% costituito per lo più da precari. Ma il governo si rende conto a che punto siamo arrivati? Oppure crede che sia sufficiente tenere aperti i negozi il 1 maggio, festa dei lavoratori, per risolvere tutti i problemi economici del Paese?" Lo dichiara la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'IdV in commissione lavoro, che aggiunge: "Mentre l'Italia affonda, nell'agenda politica del governo non si registra neanche un provvedimento volto a favorire le assunzioni. Le misure fiscali adottate sono inique e non fanno che aumentare la forbice tra ricchi e poveri. Con questo quadro, il ministro Sacconi, Tremonti e altri non ci venissero a riferire le solite cifre su improbabili medie europee perché la verità è una sola: il lavoro non c'è e le famiglie sono sempre più povere. Un Paese in cui gli ammortizzatori sociali di molti giovani trentenni continuano ad essere i sacrifici dei genitori non si può definire civile. Questa - conclude Carlino - è la vera vergogna".

LIBIA: PEDICA (IDV), PD NON FACCIA CIAMBELLA SALVATAGGIO GOVERNO = Roma, 29 apr. (Adnkronos) - "Sarebbe assurdo e gravissimo che il Pd diventasse la ciambella di salvataggio di questo governo con l'acqua alla gola che, non riuscendo ad avere una propria posizione in politica estera, se la fa dettare da altri Paesi". Lo dichiara il senatore Stefano Pedica, capogruppo dell'IdV in commissione Esteri, a proposito del voto sulle mozione sulla Libia. "L'Italia dei Valori ha presentato una mozione chiara, contraria ad una nuova ed ennesima guerra e ai bombardamenti che sono stati imposti a Berlusconi. Tutte le opposizioni dovrebbero fare altrettanto, a meno che non vogliano salvare il governo", aggiunge. "Non possiamo permetterci di continuare a perdere credibilita' in politica estera, cambiando continuamente la nostra posizione. Con quale criterio Berlusconi ha deciso di bombardare oggi colui che ieri non poteva neanche essere disturbato? Chi vuole continuare a sostenere questo governo allo sbando - conclude Pedica - dovra' assumersene la responsabilita' di fronte al Paese".

LIBIA: IDV, OPPOSIZIONI UNITE VOTINO CONTRO GOVERNO (ANSA) - ROMA, 29 APR - ''La mozione sulla Libia e' una straordinaria occasione per mandare a casa questo Governo. Tutte le opposizioni, unite, votino contro la risoluzione del governo. La maggioranza e' in frantumi e dobbiamo cogliere questa straordinaria opportunita': e' grave ed inaccettabile un governo ed una maggioranza divise su un tema di cosi' straordinaria importanza come la politica estera. Vogliamo sentire da tutte le opposizioni, Pd in testa, chiare ed univoche, altrimenti si assumeranno una grave responsabilita' davanti ai cittadini'' lo dichiara in una nota Antonio Borghesi, vicepresidente del gruppo IdV alla Camera. (ANSA).

NUCLEARE, BRUTTI (IDV): NUOVE CENTRALI? FRANCESE TOTAL SCEGLIE FOTOVOLTAICO (9Colonne) Roma, 29 apr - "I 'giapponesi' del governo, rintanati nella foresta a combattere una guerra finita da un pezzo, guardino cosa combina la Total nella Francia nuclearizzata". Paolo Brutti, responsabile Ambiente dell'Italia dei valori, sottolinea come l'acquisizione di SunPower da parte del colosso petrolifero transalpino faccia capire da che parte tiri il vento. "Mentre il nostro pseudogoverno scodinzola dietro Sarkozy, cincischiando con trucchetti di bassa lega per evitare il referendum, i grossi poli che operano nel campo dell'energia, Francia compresa, investono tutte le proprie risorse nel fotovoltaico. Impiegare 1,38 miliardi di dollari per il 60 per cento di SunPower significa aver scelto la strategia da seguire nei prossimi decenni. Con questo genere di investimenti le tecnologie delle fonti alternative subiranno un'accelerazione formidabile. Da noi, invece, il capo del governo - conclude Brutti - annuncia che il nucleare è l'energia del futuro e taglia gli incentivi alle fonti rinnovabili. E' Berlusconi la nostra Fukushima".

LAVORO: IDV, DATI ISTAT SMASCHERANO PROPAGANDA SACCONI (ANSA) - ROMA, 29 APR - ''Le condizioni disastrose dell'economia italiana e i dati sulla disoccupazione diffusi oggi dall'Istat smascherano in maniera inequivocabile la propaganda del governo e del ministro Sacconi. Questo esecutivo ha tagliato il ramo su cui era seduto il Paese, ignorando totalmente l'allarme lanciato da Bankitalia che, da un anno, indica il tasso di disoccupazione reale oltre l'11%''. Lo afferma in una nota il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi. ''Berlusconi - prosegue Zipponi - sta provocando una frattura generazionale insanabile: il tasso di disoccupazione giovanile e' ben oltre il 30% e registra picchi del 50% in molte regioni del Mezzogiorno. A questo quadro disastroso si aggiungono poi i lavoratori della scuola, dell'universita', della ricerca e di migliaia di imprese che sono sempre piu' precari e abbandonati a loro stessi''. ''Noi dell'IdV - aggiunge Zipponi - a differenza del ministro della disoccupazione Sacconi, in questi mesi stiamo registrando un nuovo peggioramento del numero dei fallimenti, dei concordati preventivi e delle crisi aziendali che giungono al termine senza trovare un soluzione. Per questo, chiediamo al governo di occuparsi della terribile crisi occupazionale che attanaglia il Paese, lasciando da parte i problemi personali e giudiziari del premier'', conclude Zipponi. (ANSA).

MAFIA. ALFANO (IDV): TORNERÒ A PARLARE CON RIINA (DIRE) Roma, 29 apr. - "A breve tornero' a trovare Salvatore Riina in carcere per spiegargli che le persone serie sono quelle che si assumono le proprie responsabilita', cosa che lui non ha mai fatto". E' il commento dell'europarlamentare di Italia dei Valori Sonia Alfano, responsabile nazionale del Dipartimento Antimafia del partito e presidente dell'Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, alle dichiarazioni del boss Riina che si e' avvalso della facolta' di non rispondere durante l'interrogatorio di garanzia, dopo l'ordinanza emessa dai magistrati di Napoli con l'accusa di essere stato il mandante della strage del rapido 904. "Riina dovrebbe spiegare all'autorita' giudiziaria cosa intende dire quando dice di essere un parafulmine e mettere fine all'ennesima sofferenza a danno dei familiari delle vittime delle stragi e della mafia- conclude - parlando solo di verita'".

MAFIA. ALFANO (IDV): SACRIFICIO PIO LA TORRE OGGI CALPESTATO (DIRE) Roma, 29 apr. - "A 29 anni dalla morte del compianto Pio La Torre, segretario regionale del Partito Comunista, il suo impegno e il suo sacrificio vengono quotidianamente calpestati ed umiliati, con provvedimenti come la messa all'asta dei beni confiscati alla mafia, sua piu' grande conquista purtroppo post mortem". Cosi' Sonia Alfano, presidente dell'Associazione nazionale familiari vittime di mafia, ricorda oggi il sacrificio di Pio La Torre, a 29 anni da quel terribile 30 aprile, quando il segretario del Pci siciliano venne ucciso insieme al suo amico ed autista Rosario Di Salvo. "L'attacco ai beni mafiosi- prosegue- e' la chiave di volta della lotta alla mafia moderna e globale. Pio La Torre lo aveva capito prima di tutti, oltre trent'anni fa. Ma come al solito la politica italiana- sottolinea Alfano- ha atteso che fosse ucciso per dare valore alle sue intuizioni. E oggi il suo impegno rischia di essere annullato; e' per questo che ci batteremo fino alla fine affinche' siano tutelati il suo ricordo e la sua legge".




Ufficio stampa IDV FOCUS IDV DEL 28 APRILE: NO ALLE BOMBE IN LIBIA


LIBIA: DI PIETRO, RISPETTO NAPOLITANO MA RIVENDICO 'NO' A BOMBE = (AGI) - Roma, 28 apr. - "Rispettiamo Napolitano, rispettiamo tutte le posizioni ma rivendichiamo il diritto di esprimere in modo forte e chiaro la nostra contrarieta' ad una spirale di guerra e il nostro impegno a rilanciare la nostra politica per la soluzione del caso libico e non solo". Cosi' il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, parlando con i giornalisti a Montecitorio, a proposito della mozione presentata dall'Italia dei valori contro i bombardamenti in Libia, che martedi' prossimo sara' votata alla Camera. (AGI)

DI PIETRO,VERA PROVA SARA' REFERENDUM NON AMMINISTRATIVE (ANSA) - ROMA, 28 APR - ''La vera prova per questo governo non saranno tanto le amministrative, quanto il momento referendario''. A sostenerlo e' il leader dell'Idv Antonio Di Pietro conversando con i cronisti a Montecitorio. ''Comunque l'importante - aggiunge Di Pietro - e' che questo governo in un modo o nell'altro vada a casa perche' la sua politica, da quella interna a quella estera, e' inadeguata e inaccettabile''.(ANSA).

IMMIGRATI. DI PIETRO: GOVERNO MUSSOLINIANO RAGIONA CON MANGANELLO (DIRE) Roma, 28 apr. - Quello di Berlusconi e' un governo "a tendenza mussoliniana" che fa una "politica violenta sull'immigrazione: cosi' non risolve i problemi, li aggrava". Cosi' il leader dell'Idv Antonio Di Pietro commenta la sentenza della Corte Ue che boccia il reato di clandestinita' della Bossi Fini. "Questi- aggiunge l'ex pm- ragionano solo con il manganello. E oggi sono stati sconfessati anche dalla Corte europea. Prima ce ne liberiamo, meglio e' per tutti".

LIBIA: DI PIETRO, GOVERNO PUO' CADERE SU POLITICA ESTERA ASSENZE DI OGGI PER DEF? ERA UN VOTO COME TANTI ALTRI (ANSA) - ROMA, 28 APR - ''Come mai tante assenze oggi nell' opposizione per il voto sul Def? Era un voto come tanti altri... Uno puo' sempre pensare di fare la furbata, ma il voto vero, l'occasione sulla quale far cadere il governo e' un'altra: sara' mercoledi' quando si dovra' votare la mozione della pace proposta dall'Idv per la Libia''. Il leader dell'Idv Antonio Di Pietro risponde cosi' ai cronisti che gli chiedono come mai l'opposizione non sia riuscita a far cadere oggi il governo sul Def visto che i voti di scarto erano 20 e solo gli assenti nel Pd erano 16 piu' due che erano in missione, per non parlare dell'Udc che di assenti ne aveva 9. ''Sarebbe molto piu' significativo - sottolinea Di Pietro - far cadere il governo su un tema come la Libia, cioe' una politica estera fatta male, senza criterio. Io spero che tutta l'opposizione si schieri a favore della nostra mozione per mandare questo governo a casa''.(ANSA).

LIBIA:DI PIETRO,MI APPELLO A LEGA,NOSTRA E' MOZIONE DI PACE (ANSA) - ROMA, 28 APR - ''Quella che ha presentato l'Idv e' una mozione di pace ben diversa da quelle di guerra dei nostri alleati. Ci auguriamo che anche le altre forze politiche, a cominciare dalla lega, la votino. A noi non importa a che colore appartengano''. Lo afferma il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, conversando con i cronisti alla Camera. ''Non so perche' la Lega abbia deciso di rompere il patto che aveva con il Pdl, ne' so se tutto questo sia vero - aggiunge - io so solo una cosa: l'Idv ha presentato una mozione di pace. Se fosse vero il pacifismo del Carroccio, questo non avrebbe che da fare una cosa, votarla. Anche perche' se si andra' avanti su questa strada rischieremo di avere un nuovo conflitto mondiale''.(ANSA).


LIBIA: DI PIETRO, MORTI A MISURATA DIMOSTRANO IPOCRISIA GOVERNO = (AGI) - Roma, 28 apr - "E' di poche ore fa la notizia dell'uccisione da parte della Nato di dodici ribelli a Misurata. Questa e' la dimostrazione che non esistono bombe 'intelligenti', che colpiscono solo obiettivi militari e luoghi dove si trovano i nemici, ed e' la prova provata dell'ipocrisia di Berlusconi e La Russa, i quali sostengono che esistano modalita' sicure nel bombardare". Parla Antonio Di Pietro. "La verita' - prosegue il leader dell'Idv - e' una e una sola: l'Italia sta entrando in guerra. Occorre che il governo venga immediatamente in Parlamento e che si voti la mozione presentata dall'Italia dei Valori".(AGI)

IMMIGRAZIONE: DI PIETRO, UE PROVA C'E' DITTATURA STRISCIANTE E' VIGILIA NUOVO STATO FASCISTA, VOTARE SI' A REFERENDUM (ANSA) - ROMA, 28 APR - ''E' ormai provato che siamo di fronte a una dittatura strisciante in cui vengono presi provvedimenti contro la Carta dei diritti dell'uomo, si dichiara guerra senza passare per il Parlamento e si occupano le istituzioni per fini personali''. E' il commento di Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, al pronunciamento della Corte di Giustizia Europea sul reato di clandestinita'. ''E' gravissimo che questa maggioranza, asservita al padrone, continui a fare leggi incostituzionali e contro i diritti fondamentali delle persone. Siamo alla vigilia di un nuovo Stato fascista che va fermato e l'occasione saranno le amministrative e i referendum del 12 e 13 giugno'', conclude. (ANSA).

Referendum, Di Pietro firma appello di Articolo 21 Roma, 28 APR (Il Velino) - "Ho sottoscritto l'appello lanciato da Articolo 21 perche' non possiamo farci sottrarre il diritto al voto. I referendum sono la massima espressione della volonta' popolare e il 12 e 13 giugno si decideranno le sorti del nostro Paese in materia di energia, salute e giustizia: il governo non puo', con arroganza, impedire queste consultazioni e oscurarle". E' quanto scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. "L'appello di Articolo 21, lanciato da un gruppo di intellettuali, e' importante e fondamentale per far sentire la voce di quanti non accettano i raggiri di governo e maggioranza, che continuano a calpestare le regole del gioco e a censurare l'informazione sui referendum. Per questo motivo e per protestare contro il black out informativo sul 12 e 13 giugno vi invito a unirvi a questa battaglia" conclude Di Pietro.

LIBIA, DI PIETRO: NOSTRO INTERVENTO E' CONTRO LA COSTITUZIONE "E tre. La prima volta con l'Iraq, la seconda con l'Afghanistan e adesso con la Libia, in un'escalation di interventi militari. Prima si diceva che bisognava bloccare, attraverso la "no fly zone", l'intervento armato di Gheddafi contro la popolazione civile e gli insorti. Adesso si dice che bisogna andare a sparargli a casa sua. Riflettiamo. Ci troviamo di fronte a una guerra civile. Non c'è solo un delinquente da rincorrere, a cui tutti nel suo Paese sono contrari. Nel suo Paese una parte sta con lui e una parte contro di lui. E la nostra Costituzione, all'art. 11, vieta gli interventi armati". E' quanto scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro "Anche la seconda parte dell'art. 11, che consente di partecipare a missioni organizzate dall'Onu, in questo caso ci offre la possibilità di modulare il nostro intervento, e in questo momento alzare il tiro fino a una guerra di invasione, a una nuova crociata, vuol dire buttarsi dall'aereo senza paracadute. Non si sa come andrà a finire. Non si sa quali effetti si produrranno. Non si sa chi sono questi altri che stanno combattendo contro Gheddafi.E comunque sia non è possibile rincorrere tutte le guerre civili di questo mondo. Ce ne sono altre 50, o 60, e noi cosa facciamo? Dopo la Libia andiamo in Siria? Perché anche lì si sta determinando la stessa situazione. Io credo che dobbiamo evitare questa escalation militare, di violenza e di guerra e dobbiamo proporci come fautori della pace e di un rilancio dell'azione politica. Ma per poter essere fautori di questo, non dobbiamo partecipare ad azioni di guerra, altrimenti non siamo credibili. Noi italiani, proprio perché siamo i più vicini su un piano non solo territoriale, potremmo essere interlocutori affidabili per cercare una soluzione pacifica e politica. Non ci conviene armare la mano e mostrarci troppo di parte, perché perderemmo la credibilità necessaria per diventare pacificatori in quella zona. In questo caso, poi, c'è una ragione in più per cui è opportuno che tutte le opposizioni votino una mozione unitaria. Noi dell'Italia dei Valori la abbiamo presentata proprio oggi e speriamo che possa essere votata da tutte le opposizioni. Dice che non dobbiamo ampliare il conflitto militare e la presenza militare dell'Italia in Libia, non dobbiamo bombardare quelli che vengono chiamati obiettivi mirati mentre in realtà di mirato c'è soltanto il grilletto. Chi ci sta sotto a quelle bombe non lo si sa mai se non dopo, quando ci sono scappati i morti. Anche oggi sono morti dodici civili colpiti dal 'fuoco amico' delle bombe Nato In questa situazione, noi delle opposizioni abbiamo un'occasione unica per liberarci di un governo che non ha alcuna politica estera, basti pensare a quel che ha fatto in Libia dove prima Berlusconi baciava le mani a Gheddafi, poi ha detto che avrebbe inviato gli aerei ma solo per fare i guardoni e adesso invece per buttare un po' di bombe. Abbiamo la possibilità di dimostrare che questo governo non ha una politica estera e quindi non può governare. E l'Italia ha interesse affinché questo governo cada: non ha politica economica, non ha politica giudiziaria, non ha nessuna politica se non la propria sopravvivenza e i propri interessi personali. Oggi c'è più che mai una spaccatura del governo e della maggioranza, con la Lega che la pensa in un modo e il Pdl che la pensa in un altro. Infiliamoci in questo cuneo votando una mozione tutti insieme che metta in minoranza il governo e ponga il presidente della Repubblica in condizione di aprire la crisi. Prima ci liberiamo di Berlusconi e prima ritroveremo la retta via e saremo credibili. Anche per proporre una situazione di pace in Libia".

LIBIA: LA MOZIONE IDV. ESCLUDERE I BOMBARDAMENTI = (ASCA) - Roma, 28 apr - Limitare la partecipazione italiana nella crisi libica alla risoluzione Onu ''escludendo esplicitamente la partecipazione attiva del nostro Paese ai bombardamenti contro obiettivi sul suolo libico''. Questa l'essenza della mozione dell'IdV sulla crisi libica che sara' presa in esame e votata in aula alla Camera martedi' 3 maggio. Di seguito il testo integrale della mozione dell'IdV. ''La Camera, premesso che: l'intero bacino Mediterraneo e' investito da una crisi politica, sociale ed economica sfociata in rivolte a carattere violento; contro i regimi autoritari dei Paesi arabi infatti, si sono verificati significativi moti popolari che, accesisi in Algeria, si sono tumultuosamente estesi in Tunisia e in Egitto, con la conseguente caduta e fuga del presidente Ben Ali' e del presidente Mubarak, in Bahrein, nello Yemen, in Siria; anche in Libia si sono verificate significative sollevazioni contro il regime del colonnello Gheddafi, ma in questo Paese la crisi risulta essere molto piu' grave; dal 15 febbraio 2011, infatti, la ribellione popolare e le risposte del regime, sono sfociate in vera e propria guerra civile; il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, in conseguenza della feroce repressione delle proteste in Libia, ha adottato all'unanimita', lo scorso 27 febbraio, la risoluzione 1970/2011 con l'adozione di misure contro Muammar Gheddafi e i suoi sodali: il blocco di tutti i loro beni all'estero, il divieto di viaggio e l'embargo di vendita di armi; tuttavia, la situazione e' costantemente precipitata e la violenta reazione militare delle forze governative libiche, attraverso ripetuti bombardamenti dell'aviazione sulla popolazione civile, ha scosso la comunita' internazionale che solo a questo punto, tra ritardi e indecisioni, si e' mossa alla ricerca di una soluzione con la convocazione di riunione dei ministri degli Esteri del G8 a Parigi, imperniata soprattutto sull'imposizione di una No fly-zone sulla Libia; il 17 marzo 2011 il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato un'altra risoluzione, la 1973/2011, con il voto favorevole di 10 Paesi: Francia, Gran Bretagna, Usa, Bosnia, Gabon, Nigeria, Sudafrica, Portogallo, Colombia e Libano e l'astensione di Russia, Cina, Germania, Brasile e India; la risoluzione ha autorizzato l'applicazione di una No fly zone sulla Libia e acconsentito alla messa in campo di ''tutti i mezzi necessari'' per proteggere i civili dalle forze del leader libico Muammar Gheddafi; le commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato hanno approvato il 18 marzo la risoluzione che da' mandato al governo ad agire in base alla risoluzione dell'Onu sulla Libia; la suddetta risoluzione ha autorizzato il governo a mettere in campo le misure necessarie a proteggere i civili e la concessione dell'uso delle basi militari in territorio italiano, in piena adesione alla risoluzione 1973 dell'Onu sulla Libia; come e' noto, a seguito di quanto sopra esposto e' scattata l'operazione Odissey Dawn (odissea all'alba), cui partecipano al momento Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Italia e Canada; con il passare del tempo, la comunita' internazionale impegnata in questa operazione si e' resa conto dell'impasse che si e' determinata in quella regione anche in ragione del fatto che e' stato escluso, giustamente, qualsiasi intervento di occupazione terrestre da parte di truppe straniere; il nostro governo ha espresso, in tale contesto, di volta in volta posizioni diverse su come agire e che tipo di presenza garantire per consentire il passaggio della Libia verso istituzioni democratiche; e' di pochi giorni fa, infatti, una dichiarazione del ministro degli affari esteri Frattini il quale ha affermato che quella in atto e' ''una situazione difficile sul terreno ed ecco perche' occorre andare fino in fondo. Esclusa l'azione di terra, o colpiamo con singole azioni aeree i carri armati di Gheddafi o lasciamo consapevolmente e volontariamente uccidere civili a centinaia e a migliaia. Per questo non possiamo tirarci indietro la nostra leale collaborazione con gli alleati portera' un contributo decisivo''; in tal modo, dunque, il Governo con propria iniziativa ha deciso di ampliare la natura stessa della risoluzione di maggioranza approvata lo scorso 24 marzo alla Camera dei deputati travalicando i limiti della stessa verso un deciso coinvolgimento militare; non e' accettabile che si possa pensare di bombardare un Paese senza prima passare attraverso un voto parlamentare e una discussione pubblica in modo che tutti i cittadini possano conoscere le ragioni relative agli annunciati bombardamenti ''intelligenti'', ancorche' riferiti a ''obiettivi mirati'' che come e' noto gia' in passato hanno causato anche tante morti di civili in altri e drammatici scenari di guerra. Ritenuto, inoltre, che un voto parlamentare, alla luce della gravissima lacerazione politica interna alla maggioranza, si rende necessario anche allo scopo di verificare se il Governo disponga ancora di una propria maggioranza in politica estera, impegna il Governo: a limitare la natura e l'estensione della presenza italiana nella missione deliberata dalla risoluzione 1973/2011 dell'Onu nei limiti previsti dalla stessa, escludendo esplicitamente la partecipazione attiva del nostro Paese ai bombardamenti contro obiettivi sul suolo libico''. La mozione e' firmata dai deputati Di Pietro, Donadi, Evangelisti, Di Stanislao, Borghesi, L.Orlando.

RINNOVABILI: BELISARIO, SCONTATA BOCCIATURA GOVERNO (ANSA) - ROMA, 28 APR - ''La sonora bocciatura della Conferenza delle Regioni al pasticcio fatto dal governo sulle rinnovabili era scontata e ora il sottosegretario Saglia, come Alice nel Paese delle Meraviglie, dichiara che non mancheranno occasioni per correggere le norme e che anzi si puo' addirittura fare un decreto ex novo. Questo governo e' davvero arrivato alla frutta!'', afferma il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. ''E perche' non ci ha pensato prima? La verita' - prosegue Belisario - e' che al Governo non interessa la green economy, ha sempre puntato sul nucleare. Sull'affare da oltre 30 miliardi di euro mai un ripensamento, come del resto ci ha detto lo stesso Berlusconi, neanche dopo il grave incidente di Fukushima''. ''Cosi' - conclude Belisario - mentre il resto dell'Europa investe nell'unico settore innovativo che non e' stato colpito dalla crisi, l'esecutivo continua a cavalcare una scelta di retroguardia varando un decreto che andava invece riscritto''. (ANSA).

RAI: BELISARIO, NUOVO DG RIDIA A AZIENDA AUTONOMIA PERDUTA = (AGI) - Roma, 28 apr. - "Il congedo di Masi deve servire a chiudere uno dei capitoli piu' squallidi e oscuri della storia della Rai e a ridare finalmente al servizio pubblico l'autonomia perduta", afferma il capogruppo Idv al Senato, Felice Belisario. "Dopo due anni di censure, di epurazioni, di intimidazioni, di telefonate ridicole e imbarazzanti, di meschini tentativi di bloccare a ogni costo i programmi sgraditi a Berlusconi, dal nuovo direttore generale - prosegue - ci aspettiamo una netta rottura col passato, una gestione finalmente indipendente. Non e' piu' accettabile una Rai ridotta a succursale di Mediaset e governata dai portaborse di Berlusconi - conclude - chi paga il canone ha diritto ad una televisione libera, pluralista, gestita nell'interesse del pubblico e non della concorrenza". (AGI)

GOVERNO: IDV, BERLUSCONI SALGA AL COLLE CON DIMISSIONI = (AGI) - Roma, 28 a pr - "Berlusconi ormai gira con le dimissioni in tasca perche', tra i malumori della Lega e i reclami dei Responsabili , il Governo e' piu' di la' che di qua: il premier dovrebbe salire al Colle solo per consegnare le chiavi di Palazzo Chigi e togliere l'incomodo". Lo afferma il Capogruppo IdV in Senato, Felice Belisario. "A forza di strappi e toppe - aggiunge - la maggioranza raccogliticcia si sta sfilacciando irrimediabilmente: Berlusconi ha incassato il no della Lega sulla missione in Libia, gli avvertimenti dei transfughi in vista della prossima trasformazione della maggioranza e l'ostilita' di molti esponenti del Pdl, a partire dal Ministro Tremonti. Il Governo - incalza Belisario - non regge la prova della democrazia, come dimostrano i vari tentativi di evitare i referendum e le votazioni in Aula: inutile attaccare la flebo del rimpasto perche' continuera' a mancare una linea politica comune. Ogni iniziativa di Berlusconi, annoverato a pieno titolo da Bondi e Rotondi anche lui tra i Responsabili, e' frutto del disperato tentativo di nascondere una crisi che ha immobilizzato il Parlamento da mesi e mesi. Serve piu' che mai un'opposizione compatta ed incisiva, il Paese ha bisogno di ripartire - conclude Belisario - e per questo e' necessario accompagnare alla porta una litigiosa maggioranza di irresponsabili".(AGI)

LIBIA: DONADI, OPPOSIZIONI NON SI DIVIDANO NOSTRA MOZIONE SI OPPONE A BOMBARDAMENTI (ANSA) - ROMA, 28 APR - ''La calendarizzazione della mozione dell'Italia dei Valori, che si oppone alla decisione del governo di autorizzare i bombardamenti, e' un grande occasione per tutte le opposizioni. Il 3 maggio, quando si votera' la mozione, avremo l'opportunita' di verificare se la maggioranza c'e' ancora o, come sembra, si e' liquefatta. Ci auguriamo che le opposizioni siano compatte e non si dividano''. Lo afferma il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. (ANSA).

BIOTESTAMENTO. DONADI: SLITTA DI NUOVO, DA PDL UN ABUSO CONTINUO (DIRE) Roma, 28 apr. - "Il Pdl continua a giocare con il calendario della Camera: dopo aver votato l'inversione dell'ordine del giorno, ieri, oggi fa slittare nuovamente il biotestamento. E' un abuso continuo, il centrodestra ha perso la bussola". Lo afferma il capogruppo dell'Idv, Massimo Donadi, al termine della capigruppo.

Immigrati, Donadi (Idv): A colpi di demagogia si peggiorano problemi Roma, 28 APR (Il Velino) - "Questa e' la riprova che quando si cerca di risolvere i problemi a colpi di demagogia si peggiora la situazione". Lo dichiara Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera a proposito della bocciatura da parte della Corte di Giustizia di Lussemburgo del reato di clandestinita'. "Quel decreto come tante altre iniziative stravaganti della Lega - ha aggiunto Donadi - non ha fatto che peggiorare i problemi". "Questo governo - ha concluso - e' assolutamente incapace a risolvere il problema dell'immigrazione".

Rai/ Idv: Con addio Masi finisce epoca più buia azienda _Vigileremo su nuovo dg Roma, 28 apr, (TMNews) - "Con la fine della triste era Masi per la Rai si chiude una delle più buie pagine del servizio pubblico televisivo. Mai nella storia dell`azienda, infatti, un direttore generale aveva tentato, come ha fato Masi, di mortificare il servizio pubblico tentando di distruggere la professionalità dei giornalisti e le esigenze di economicità della gestione". E` quanto afferma in una nota il portavoce dell`Italia dei Valori, Leoluca Orlando. "Rimangono comunque inalterate le condizioni di crisi strutturale della Rai fortemente condizionata dal conflitto d`interessi del presidente del Consiglio - rileva Orlando -. L`Italia dei Valori continuerà a vigilare per evitare che il successore del fido scudiero del Presidente del Consiglio, Mauro Masi, possa tentare di ripeterne il triste primato".

Amministrative/ Idv: Violato pluralismo, Agcom applichi sanzioni _Altrimenti si unisce al danno la beffa Roma, 28 apr. (TMNews) - "La presa di posizione dell`Agcom sull`invasiva presenza di Berlusconi nei telegiornali della Rai, conferma la correttezza della denuncia fatta con un documentato esposto da tutti i partiti di opposizione". Lo afferma il capogruppo dell'Idv in commissione di Vigilanza, Pancho Pardi. "L`autorità, tuttavia, non può limitarsi a qualche sommesso rimbrotto senza conseguenze. Se l`arbitro fischia un fallo senza dare la punizione, non serve a niente. Unisce al danno la beffa. Assordante è, inoltre, il silenzio dell`Agcom sul `sostegno privilegiato` che le reti Mediaset stanno danno al presidente-proprietario Berlusconi. Qui siamo di fronte, oltre che a una inosservanza della par condicio, a un`evidente violazione della pur flebile legge sul conflitto d`interessi, voluta dal centrodestra. Chiedo all`autorità per le comunicazioni - conclude il senatore Pardi - di applicare, di fronte a palesi violazioni, le sanzioni previste dalle leggi vigenti".

IMMIGRATI, LI GOTTI (IDV): BOCCIATURA UE EFFETTO PRESUNZIONE GOVERNO (9Colonne) Roma, 28 apr - "La bocciatura solenne del reato in materia di immigrati irregolari era assolutamente inevitabile. Questo governo e questa maggioranza stanno battendo ogni record in tema di bocciature della Corte Costituzionale o della Corte Europea: purtroppo lo scarso livello delle loro 'creazioni' giuridiche è un grosso problema cui servirebbe porre rimedio". Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei valori in commissione Giustizia al Senato, Luigi Li Gotti, che prosegue: "Ci vuole più diligenza, meno arroganza, meno demagogia, più umiltà. Servono essenzialmente un progetto con idee valide, uno studio approfondito e un confronto. Purtroppo questi sono gli effetti della presunzione e dell'approssimazione. Il guaio è che, sempre per effetto della presunzione, neanche se ne rendono conto e - conclude Li Gotti - pensano che sia tutto frutto di un 'complotto'...".

GIUSTIZIA: LI GOTTI (IDV), VITALI HA SERI PROBLEMI DI MEMORIA = Roma, 28 apr. - (Adnkronos) - "Il deputato Luigi Vitali pur di polemizzare con la critica all'enfasi ('svolta rivoluzionaria' per il ministro Alfano) per la pubblicazione delle direttive sulla informatizzazione nella giustizia, in ritardo di tre anni, dimostra di avere seri problemi di memoria". Lo afferma Luigi Li Gotti, capogruppo dell'Italia dei valori in commissione Giustizia del Senato, gia' sottosegretario alla Giustizia nel governo Prodi. "Il disegno di legge istitutivo dell'ufficio per il processo, la riqualificazione del personale amministrativo, l'assunzione di 2800 cancellieri, l'informatizzazione del sistema, la creazione dell'archivio informatizzato delle decisioni giurisdizionali sezionali, il pagamento meccanizzato dei contributi e delle copie degli atti processuali , le notifiche per posta elettronica certificata, ecc. , non e' 'abortito' nella scorsa legislatura per l'asserita opposizione di Vitali, bensi' -ricorda Li Gotti- approvato all'unanimita' dalla commissione Giustizia della Camera, nella seduta del 9 gennaio 2008 (Vitali non c'era o dormiva, come spesso gli capitava). Poi lo scioglimento anticipato delle Camere, travolse tutto". "All'apertura di questa legislatura ho ripresentato il medesimo disegno di legge ( n. 579 Atto Senato). Il ministro Alfano annuncio' in Aula che avrebbe portato avanti il progetto, sennonche' in commissione Giustizia il lavoro viene boicottato dalla seduta del novembre del 2008. Ora il deputato Vitali dice addirittura che finalmente sarebbero stati riconosciuti i diritti del personale amministrativo: e' chiaramente l'effetto di un colpo di sole primaverile. Bisogna essere onesti, oltre che preparati: il deputato Vitali difetta di una delle suddette qualita'. Scelga lui quale e -conclude Li Gotti- vi ponga rimedio".

BCE. LANNUTTI: CON DRAGHI COMANDERA' GOLDMAN SACHS (DIRE) Roma, 28 apr. - "Con l'elezione del Governatore Mario Draghi alla Bce (Germania permettendo), sara' la Goldman Sachs a decidere la politica monetaria europea: e' inconcepibile, si tratta della stessa banca d'affari che ha truccato i conti della Grecia e insieme ad altre grandi banche ha causato la crisi sistemica con le speculazioni finanziarie globali". È quanto afferma Elio Lannutti, Capogruppo Idv in commissione Finanze al Senato, che aggiunge: "Neppure negli Stati Uniti, dove i governi democratici e repubblicani hanno attinto a piene mani dai dirigenti di primo piano delle banche di affari e della Goldman Sachs in particolare, si e' arrivati a designare i manager bancari alla carica di governatori della Fed e delle banche centrali federali". Tuttavia, prosegue Lannutti, "qualora anche Angela Merkel dovesse dare il nulla osta alla candidatura del Governatore italiano alla presidenza della Bce, occorrera' prestare grande attenzione alla rosa di candidati alla sostituzione di Draghi, per non rischiare - con taluni nomi avanzati sulla stampa - di cadere dalla padella nella brace, insediando alla poltrona di palazzo Koch strenui difensori degli interessi bancari provenienti dalle stesse banche di affari. Questa commistione deve finire, l'eventuale successore del Governatore Draghi, al contrario dei distratti regolatori dagli ultimi decenni, deve avere gli occhi bene aperti per vedere e sanzionare gli usi, abusi ed ordinari soprusi quotidiani praticati dalle banche e per evitare i rapporti collusivi e di complicita' con il sistema bancario, nella totale indifferenza del Governo". Per il senatore Idv "serve una vera tutela dei correntisti e dei risparmiatori, vessati dai costi piu' elevati nella gestione dei conti correnti e dai cattivi consigli nella gestione del sudato risparmio, avendo cura di fare pulizia in quel delicato settore della vigilanza caratterizzato da scarsa trasparenza ed opacita' piu' totale".

IMMIGRAZIONE: PEDICA, VIGILEREMO CONTRO ESPULSIONI DI MASSA (ANSA) - ROMA, 28 APR - ''La sentenza della Corte di Giustizia dell'Ue che boccia il reato di clandestinita' e' una buona notizia in quanto disapplica immediatamente una legge vergognosa che, dopo la Bossi-Fini, aveva definitivamente fatto retrocedere l'Italia fra i paesi xenofobi'', lo ha detto il senatore dell'Italia dei Valori Stefano Pedica. ''Ma dobbiamo impedire che questo governo, invece di fare un passo indietro e varare norme sull'immigrazione adeguate agli standard europei, approfitti dello spiraglio giuridico - e' il timore espresso da Pedica - per procedere con una espulsione di massa, soprattutto dei migranti giunti a Lampedusa in questi ultimi mesi''. ''Paradossalmente il reato di clandestinita', che obbliga a processare invece che ad eseguire l'espulsione, aveva in questi anni bloccato il sistema dei respingimenti, in quanto in un sistema giudiziario ingolfato come il nostro i processi attendevano anni. Adesso che il reato non sussiste piu' c'e' il rischio che tutti quelli che sono in attesa di giudizio, e magari nel frattempo si sono integrati trovando lavoro, vengano esplulsi in massa, proprio verso quei paesi che nel frattempo sono diventati teatro di guerre civili. Per questo - conclude Pedica - presentero' una interrogazione urgente a Alfano e Maroni per sapere come intendono recepire la sentenza Ue e garantire i diritti di asilo, accoglienza e integrazione, gia' fortemente compromessi dopo le morti in mare e le tendopoli della vergogna di Minneo''. (ANSA).

Libia, Pedica (Idv): Maggioranza e' saltata, unica via il voto Roma, 28 APR (Il Velino) - "Il ministro Frattini, sulla questione dell'intervento in Libia non lascia spazio a nessun dialogo". Lo afferma, in una nota, il senatore dell'Italia dei Valori Stefano Pedica, capogruppo del partito in commissione Esteri, commentando l'intervista del ministro sul quotidiano 'Avvenire'. "Fra Lega e Pdl la spaccatura e' netta al punto che il Consiglio dei ministri di domani e' stato rinviato - spiega Pedica -, sarebbe stata una seduta importante in quanto in ballo vi erano anche le nomine per la famosa terza gamba del parlamento, il neonato gruppo degli 'ir-responsabili'. Nella maggioranza non vi e' una linea compatta, si va avanti a dichiarazioni e smentite, passi avanti e indietro che mettono a nudo un governo che balla al ritmo dell'instabilita'. Berlusconi salga al Quirinale, non per una consultazione, ma per rimettere il mandato nelle mani del presidente della Repubblica. La maggioranza e' saltata, andare alle urne e' ormai l'unica strada da percorrere".

RAI: PEDICA (IDV), A MASI UNA IMMERITATA BUONAUSCITA (ANSA) - ROMA, 28 APR - ''A Masi, invece di un licenziamento in tronco per aver amministrato nel peggiore dei modi l'azienda di stato, e' stata data un'immeritata buonuscita'''. Lo afferma in una nota il senatore dell'Italia dei Valori, Stefano Pedica. ''La nomina ad amministratore delegato di Consap - spiega il senatore - e' infatti l'ennesima riprova del sistema clientelare che premia la fedelta' a Berlusconi rispetto alla conclamata incapacita' di amministrare i beni pubblici. Masi nel nuovo ruolo e' veramente un paradosso, colui che ha manipolato l'informazione si trovera' a gestire i fondi di garanzia. Come Idv vigileremo sui compensi di Masi che non deroghino il tetto retributivo previsto dalla legge, siamo stanchi di vedere i soldi pubblici tolti ai cittadini e dati agli uomini e alle donne del premier. Chiediamo legalita' e trasparenza''. (ANSA).

1° MAGGIO. CARLINO: LAVORATORI NON SONO FIGLI DI MAMMA MORATTI (DIRE) Roma, 28 apr. - "Favorire e tutelare il lavoro, la liberta' d'impresa, lo sviluppo, l'occupazione, la sicurezza, i diritti di tutti: parole da sottoscrivere in pieno, peccato pero' che di sole parole si tratti, volte esclusivamente a giustificare l'apertura dei negozi il primo Maggio, festa del lavoro e dei lavoratori". Cosi' la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'Idv in commissione lavoro, commenta le dichiarazioni del sindaco di Milano Letizia Moratti. "Ma il lavoro- prosegue- si favorisce e si tutela in un altro modo, con provvedimenti ad hoc per promuovere l'occupazione dei giovani, ad esempio, perche' non sono tutti figli di mamma che si possono permettere le Bat-case. La Moratti e' diventata famosa come sindaco delle promesse mancate, oggi potrebbe riutilizzare gli stessi manifesti di cui si e' servita nella precedente campagna elettorale perche' le condizioni della citta' sono solo peggiorate". E conclude: "Capisco che siamo in campagna elettorale ma servirsi di una festa cosi' importante come quella dei lavoratori, di tutti i lavoratori , solo per farsi un po' di propaganda, e' veramente squallido".

LIBIA:IDV, CON MOZIONE POSSIAMO FAR DIMETTERE GOVERNO (ANSA) - ROMA, 28 APR - ''Come e' ben evidenziato nella premessa, ribadisco che il significato pregnante della nostra mozione e' quella di non dare alibi ad una maggioranza in frantumi e di verificare se esista ancora o no una maggioranza. Se non fossero in grado di esprimere una maggioranza autonoma, come e' evidente, le dimissioni del governo sarebbero una conseguenza naturale e ovvia'' lo dichiara in una nota Antonio Borghesi, vicepresidente di Italia dei Valori alla Camera(ANSA).

CONTI PUBBLICI: BORGHESI (IDV),DEF CARENTE E POCO TRASPARENTE (ANSA) - ROMA, 28 APR - ''Un documento carente, insufficiente, poco chiaro, poco trasparente'' Cosi' Antonio Borghesi, vice capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera, definisce il documento di economia e finanza durante il suo intervento in Aula. ''Le proposte del governo - aggiunge Borghesi - sono sempre le stesse che non e' stato in grado di attuare in questi due anni. Dovra' essere fatta una manovra da 40 miliardi di euro e gia' si parla di manovra lacrime e sangue. Una manovra fatta da Tremonti, d'altra parte, non puo' che essere tale''. ''Nella risoluzione di Italia dei Valori - conclude Borghesi - si propone una manovra senza lacrime, ma con sangue, quello di chi non ha mai pagato le tasse''. (ANSA).

BIOTESTAMENTO, MURA (IDV): RINVIO A DOPO ELEZIONI DIMOSTRA CHE LEGGE E' PESSIMA (9Colonne) Roma, 28 apr - "La legge sul biotestamento si conferma sempre più nel suo ruolo di 'Sora Camilla'. Eravamo stati infatti facili profeti già la scorsa settimana nel pronosticare che non sarebbe stata votata prima delle elezioni proprio perché controproducente in termini di consensi per chi la vorrebbe approvare. Considerata questa evidenza incontrovertibile e la concomitanza con il decreto Omnibus si accettano scommesse su un ulteriore slittamento a dopo i ballottaggi". Lo dichiara Silvana Mura, deputata di Idv. "La calendarizzazione al 18 maggio della legge - aggiunge - rende ancora più avvilente e farsesca l'ammuina che si è svolta ieri in aula, dove è stata persa un'intera giornata di votazioni per lasciare sostanzialmente tutto come era prima. Se l'obiettivo era quello di prendere in giro gli italiani la lettera di Berlusconi sul biotestamento era più che sufficiente". (PO / Red)

BIOTESTAMENTO: PALAGIANO (IDV), RINVIO CONFERMA USO STRUMENTALE DDL = (ASCA) - Roma, 28 apr - ''Il rinvio al 18 maggio dell'esame del ddl sul testamento biologico, altro non e' che la dimostrazione di quanto era gia' evidente ieri: l'accelerazione improvvisa del governo, durata solo poche ore, e' stata solamente mera propaganda elettorale e di regime''. Lo afferma Antonio Palagiano, capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Affari Sociali e responsabile nazionale sanita' del partito. ''Inutile, poi, continuare a ribadire che il testamento biologico e' una priorita' di questo esecutivo, i fatti hanno dimostrato il contrario. Questa legge - prosegue Palagiano - e' solo una pedina che la maggioranza puo' usare a seconda delle necessita', usurpando il ruolo del Parlamento e calpestando la dignita' di quanti vorrebbero avere una legge sul testamento biologico, degna di questo nome, anche nel nostro Paese''. ''Una materia delicata e importate come questa - conclude il responsabile sanita' di Idv - gia' calpestata dall'attuale ddl, cosi' come i diritti fondamentali dei cittadini, non meritava certo di essere utilizzata per ricercare il consenso in vista delle imminenti elezioni amministrative. Ma il governo, che ci ormai abituati a tutto, e' stato capace anche di questo''.

SCUOLA:IDV,NON SODDISFACENTE INCONTRO CON GELMINI SU PRECARI (ANSA) - ROMA, 28 APR - ''L'incontro di oggi con il ministro Gelmini sul tema del precariato scolastico e della riapertura delle graduatorie ad esaurimento, ha dato esiti totalmente insoddisfacenti''. Lo afferma Anita Di Giuseppe (IdV). ''Nonostante il ministro abbia comunicato la volonta' di ottemperare alla sentenza della Consulta, permettendo cosi' ai precari iscritti nelle graduatorie ad esaurimento di indicare una provincia in cui essere inseriti, successivamente ha presentato una soluzione per il problema del precariato scolastico, totalmente insufficiente. Infatti - prosegue l'esponente IdV - la previsione di stabilizzare soltanto 30.000 precari in tre anni e' assolutamente inaccettabile alla luce degli oltre 60.000 precari che, secondo la normativa europea (Direttiva 99/70/CE), hanno gia' maturato i requisiti per l'assunzione a tempo indeterminato. Questa soluzione - conclude Di Giuseppe- far da tampone solo momentaneamente, abbandonando nel limbo migliaia di precari e le loro famiglie''. (ANSA).

NUCLEARE: PALOMBA (IDV),TENERE ALTA MOBILITAZIONE NELL'ISOLA (ANSA) - CAGLIARI, 28 APR - ''Basta con le prese in giro del Governo, teniamo alta la mobilitazione della Sardegna per il Si' contro il nucleare, ma anche contro l'acqua privata e il legittimo impedimento'', lo ha detto il deputato e segretario regionale dell'Italia dei Valori Federico Palomba, che rilancia la necessita' di organizzaere una manifestazione in uno dei luoghi simbolo dell'Isola. Dopo avere ricordato che l'Idv, in parallelo con il Comitato sardo SiNoNucle, ha raccolto due milioni di firme per i tre referendum, Palomba attacca il Governo perche' ''trucca le carte'' e si appella alle altre forze democratiche ed ambientaliste perche' ''si facciano sentire''. ''In questa situazione - aggiunge il parlamentare - fa bene il presidente Cappellacci a chiedere ai sardi di andare a votare Si per il referendum regionale contro il nucleare. Ma farebbe ancora meglio ricordare ai nostri concittadini di andare alle urne per le consultazioni nazionali abrogative del 12 e 13 giugno''. (ANSA).

RIFIUTI. BARBATO: PENSARE A NAPOLI NO A PORTARE 'PAPPONI' A GOVERNO (DIRE) Roma, 28 apr. - "Napoli sommersa dall'immondizia, miasmi insopportabili, albergatori in crisi, la situazione ormai e' insostenibile" ha detto Francesco Barbato, deputato dell'Idv, intervenendo in aula alla Camera. "Mi rivolgo ai rappresentanti del governo, perche' invece di buttare bombe sulla Libia o pensare di portare altri 'papponi' al governo, affrontino il problema dei rifiuti a Napoli. E faccio una promessa: se farete piangere i figli dei napoletani io faro' piangere i figli dei disgraziati che ci governano".

SICILIA: IDV, PD ACCELERI RAVVEDIMENTO E MOLLI DAVVERO LOMBARDO = (AGI) - Palermo, 28 apr. - "Le intenzioni del segretario regionale del Pd farebbero ben sperare se non fossero espresse con il solito timore di restare senza poltrona: ci auguriamo davvero che Lupo perda non solo il pelo ma anche il vizio, l'unico modo per arginare la dilagante questione morale nell'amministrazione della Sicilia e' tagliare i ponti con l'esperienza di sostegno alla Giunta Lombardo e alla politica clientelare". Lo afferma il senatore Fabio Giambrone, segretario regionale dell'Italia dei Valori in Sicilia, in merito alle anticipazioni dell'intervista rilasciata dal segretario del Pd siciliano Giuseppe Lupo. "La coalizione di centrosinistra - prosegue - deve presentarsi all'elettorato puntando su un programma condiviso, non su improbabili alleanze: per questo solo Pd, Idv e Sel, insieme ai movimenti, alle associazioni e alle altre espressioni della societa' civile, possono costruire una piattaforma comune in grado di rilanciare lo sviluppo economico e sociale della Regione, garantendo un'amministrazione efficiente e trasparente. Ben venga quindi la volonta' di valorizzare gli alleati naturali, come noi chiediamo da tempo, purche' l'analisi a 360 gradi di Lupo non lo riporti al punto di partenza e cioe' all'interno di una giunta incompatibile con tutto cio' che riguarda l'interesse collettivo: troppe le frequentazioni sospette e i comportamenti spregiudicati su cui indaga la magistratura, la questione morale ha raggiunto livelli tali che non c'e' nulla da aspettare. Il Pd acceleri il suo percorso di ravvedimento, noi siamo disponibili ad operare insieme da subito - conclude Giambrone - perche' i cittadini attendono con ansia una nuova primavera nella politica regionale". (AGI)

SCUOLA, IDV: GOVERNO SI IMPEGNI AD ESAURIRE GRADUATORIE DOCENTI PRECARI (9Colonne) Roma, 28 apr - "L'attuale governo ha inflitto tagli insostenibili alla scuola, soprattutto ai danni del personale precario. Ora, nel momento di riapertura delle graduatorie, non si può pensare di creare nuovi ostacoli. Le graduatorie a esaurimento sono state istituite dal ministro Fioroni nel 2007 e a esse è stato associato un piano di immissioni in ruolo che avrebbe dovuto portare alla stabilizzazione, nel giro di tre anni, di circa 150mila precari in esse inseriti". È quanto affermano in una nota i responsabili nazionali Scuola dell'Italia dei valori, Letizia Bosco e Ilaria Persi. "Ma se nell'a.s. 2007-2008 il piano programmatico è stato avviato con regolarità (50.000 immissioni in ruolo), nel 2008 le immissioni in ruolo sono sensibilmente diminuite, ovvero sono state dimezzate, e a partire dal 2009 (8.000 immessi in ruolo), cioè dall'attuazione del piano di tagli alla scuola previsto dall'art. 64 della legge 133/08 (Finanziaria estiva elaborata dal governo Berlusconi all'indomani del suo insediamento), sono venute meno le premesse che avevano determinato la nomenclatura 'ad esaurimento' delle stesse graduatorie. In una tale situazione suscita sgomento la richiesta che il senatore leghista Pittoni fa al Pd, di sostenere la chiusura delle graduatorie, impedendo così ai precari la mobilità sul territorio nazionale. Il dipartimento Scuola dell'Idv ritiene che soltanto garantendo l'esaurimento delle graduatorie in tempi brevissimi si possano soddisfare le legittime aspettative dei precari in esse inseriti; è chiaro che, in assenza di un impegno del governo in tal senso, il blocco della mobilità diventa uno strumento di condanna a morte per i docenti che sanno di non aver più possibilità lavorative nelle province in cui sono iscritti; mentre l'unica soluzione in grado di garantire un reclutamento rispettoso del principio del merito - concludono -, potrebbe essere l'istituzione di una graduatoria nazionale ad esaurimento per le immissioni in ruolo, a garanzia della libertà di trasferimento e lasciando ai precari la possibilità di scegliere tutte le province italiane in cui desiderano essere inclusi". (PO / Red)

LAVORO: IDV, SACCONI LICENZIA PRECARI MINISTERO (ANSA) - ROMA, 28 APR - ''Oggi e' arrivata una bella notizia per i lavoratori europei: scende il numero dei disoccupati e il tasso di disoccupazione si attesta al 7%. Peccato che tutto questo si verifichi in Germania, mentre in Italia il ministro della disoccupazione Sacconi licenzia i dipendenti precari di una societa' del suo dicastero, Italia Lavoro''. Lo afferma in una nota il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi. ''Con il governo Berlusconi - aggiunge - il tasso di disoccupazione reale ha sfondato la soglia dell'11% ed e' aumentato a dismisura il numero di quei disoccupati che non si iscrivono piu' neanche alle liste di collocamento''. ''Insomma - conclude l'esponente di IdV - mentre nel resto d'Europa i governi provano a dare risposte concrete all'economia e alle esigenze dei lavoratori, in Italia il presidente del Consiglio continua ad occupare le istituzioni per garantirsi l'impunita', provocando cosi' danni giganteschi al nostro Paese''. (ANSA).

FIAT: IDV , ELKANN MENTE, DICA A QUALI BANCHE CHIEDE SOLDI (ANSA) - ROMA, 28 APR - ''John Elkann continua a mentire sul futuro della Fiat. Nessun gruppo automobilistico mondiale, infatti, ha piu' teste: e' gia' un lusso averne una che funzioni e che sia in grado di creare ricerca e auto a basso impatto ambientale e ad alto valore aggiunto''. Lo dichiara in una nota il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, commentando le affermazioni di John Elkann a margine dell'assemblea degli azionisti Exor. ''Per quanto riguarda le cause che anche la Fiat ha perso contro la Fiom non si capisce come faccia la Fiat a dire che e' un problema di Federmeccanica dal momento che ha deciso di uscirne''. ''Ci piacerebbe, invece, che Elkann spiegasse al Paese a quali banche italiane chiede i soldi per arrivare al 51% di Chrysler e quale alta tecnologia italiana viene ceduta questa volta agli americani'', conclude. (ANSA).

LAVORO. VINYLS, IDV: GOVERNO INCAPACE PRENDE IN GIRO LAVORATORI OFFERTE VANNO AZZERATE. (DIRE) Roma, 28 apr. - "Come volevasi dimostrare: l'assenza totale di una politica industriale del governo nel settore chimico sta creando una confusione gigantesca intorno alla situazione della Vinyls". Lo afferma il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi. "Le offerte che variano dal fantomatico rilancio del fondo Gita- dice la nota- a proposte solo per Ravenna o Porto Torres, dimostrano solo l'incapacita' di un esecutivo che continua a prendere in giro i lavoratori". Per l'IdV, aggiunge, "e' necessario azzerare tutto quanto. Il governo chiami i grandi soggetti industriali, a partire dall'Eni, e chiede loro di partecipare ai processi di reindustrializzazione". "L'industria italiana - conclude Zipponi - non puo' perdere ulteriori pezzi per colpa di chi, come il presidente del Consiglio, continua ad occuparsi degli affari propri".

GAY: GRILLINI (IDV), GIOVANARDI SI TROVEREBBE MEGLIO IN IRAN (ANSA) - ROMA, 28 APR - "Non contento di aver sparato a zero sulla pubblicità dell'Ikea, bollandola come incostituzionale, il sottosegretario alla famiglia del governo del bunga bunga torna alla carica. Questa volta Giovanardi dispensa consigli su cosa è bene e cosa non lo è per la questione omosessuale italiana": e' il commento del responsabile diritti civili dell'Italia dei Valori, Franco Grillini. "Consigliamo a Giovanardi - aggiunge Grillini - di lasciar decidere agli interessati e, in ogni caso, non è lui che stabilisce cosa sia una famiglia. Sono le singole persone, nella loro vita e con i loro affetti, a farlo. Evidentemente il sottosegretario non si è accorto che viviamo in una democrazia liberale e proprio la natura del nostro sistema conferisce ai cittadini la libertà di decidere sulla propria esistenza. Sono le dittature a stabilire dall'alto come regolare gli affetti e la vita delle persone. Forse Giovanardi si troverebbe meglio a Teheran" conclude. (ANSA).

IMMIGRATI: GRILLINI (IDV), LEGGI DI LEGA E PDL IN SPREGIO A COSTITUZIONE E UE = ARRESTARE UNO STRANIERO IRREGOLARE E' MOSTRUOSITA' GIURIDICA Bologna, 28 apr. - (Adnkronos) - "Il Pdl e la Lega Nord pensano di poter fare leggi in spregio della Costituzione e degli ordinamenti europei, come quella che pretendeva di incarcerare i clandestini e che la Corte di Giustizia europea ha bocciato. Ma c'e' un argine, ed e' la civilta', anche giuridica, che accomuna il continente e che non puo' essere superato". Cosi' Franco Grillini, responsabile nazionale diritti civili dell'Idv e consigliere regionale dell'Emilia Romagna, commenta la sentenza della Corte europea sulla legge italiana in materia d'immigrazione clandestina. "Ogni giorno c'e' una legge ad personam o ad factionis", prosegue Grillini, precisando che "rrestare un migrante perche', magari avendo perso il posto di lavoro, risulta irregolare, e' una mostruosita' giuridica che si commenta da sola". "Mentre si fanno leggi per assicurare l'impunita' alla casta e al suo massimo esponente, Silvio Berlusconi, se ne fanno altre che colpiscono solo i piu' deboli" conclude l'esponente dellIdv convinto che quello in carica sia "un Governo di pasticcioni, confuso, che non fa nulla di buono per chi vive in Italia. Tolgano il disturbo - esorta - prima di combinare altri guai".

IMMIGRATI: ALFANO (IDV), GOVERNO PRENDA ATTO BOCCIATURA SU REATO CLANDESTINITA' = Bruxelles, 28 apr. (Adnkronos/Aki) - "La decisione della Corte di giustizia Ue di bocciare la norma italiana che prevede il reato di clandestinita', inserita nel cosiddetto 'pacchetto sicurezza' del 2009, e' una bocciatura tout-court della politica xenofoba e allarmista del nostro governo, ed un ministro dell'interno serio trarrebbe le dovute conseguenze da una tale sconfessione". E' quanto ha dichiarato l'eurodeputata Sonia Alfano (Idv), membro della commissione Libe al Parlamento europeo, subito dopo la bocciatura della norma che i i giudici europei hanno definito "in contrasto con la direttiva europea sui rimpatri dei clandestini". "Come ha sottolineato la Corte, la reclusione applicata a chi commetterebbe questo fantomatico reato comprometterebbe la realizzazione dell'obiettivo della direttiva Ue, ovvero instaurare una politica efficace di allontanamento e di rimpatrio nel rispetto dei diritti fondamentali", ha continuato la Alfano, concludendo che "chi ha pensato e poi realizzato un simile provvedimento, oggi e' stato definito tecnicamente 'razzista' e deve prendere atto che le direttive Ue esistono e andrebbero recepite e rispettate".

WHY NOT:DE MAGISTRIS,USCIRO'INDENNE ANCHE DA QUESTO PROCESSO (V.'WHY NOT: GENCHI E DE MAGISTRIS, NESSUN...'DELLE 14.30 CIRCA) (ANSA) - NAPOLI, 28 APR - ''Oggi mi sono difeso nell'ennesimo procedimento intentato nei miei confronti per una accusa assurda: aver acquisito illecitamente tabulati telefonici di alcuni parlamentari della Repubblica. Oggi mi sono trovato di fronte, dal punto di vista giudiziario, un parterre politico che andava da Mastella a Pittelli fino a Rutelli. La prova ulteriore che esiste un sistema trasversale in politica che vuole farmi pagare il conto per aver agito, da pm, solo in rispetto della Costituzione''. Lo dice in una nota l'eurodeputato dell'Idv Luigi De Magistris. ''Si tratta di un procedimento, questo di oggi, iniziato su input del procuratore generale Favi e dell'onorevole PdL Pittelli, cioe' delle stesse persone sotto processo a Salerno con l'accusa di corruzione in atti giudiziari per sottrazione illecita delle inchieste Poseidone e Why not. Un procedimento in cui sono persona offesa. Comunque usciro' indenne anche dal processo di Roma, relativo all'acquisizione dei tabulati dei parlamentari e istituito da Achille Toro, imputato a Perugia per corruzione in atti giudiziari. Anche a Perugia, ricordo, sono persona offesa in ambito di procedimenti penali in cui compare anche il nome di Toro'', conclude. (ANSA).







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