venerdì 25 marzo 2011

Da: "Il Fatto Quotidiano": Sfruttamento e schiavitù, ora in Puglia il lavoro nero serve i manager del fotovoltaico


L'allarme arriva da decine di esposti arrivati sul tavolo della procura di Bari. Raccontano di decine di stranieri impiegati da un'azienda spagnola che sta costruendo tra Brindisi e Lecce. Pochi giorni una protesta ha sollevato il problema. Il rischio è che si ripeta una nuova Rosarno

C’è una nuova Rosarno pronta a esplodere nei campi del Salento. Nei mesi scorsi gruppi di extracomunitari sono arrivati da ogni parte d’Italia per essere impiegati nella costruzione di parchi fotovoltaici delle province di Lecce e Brindisi. Cercavano lavoro ma hanno trovato schiavitù. Non più arance, angurie, pomodori da raccogliere ma pannelli di silicio da montare. Dodici ore al giorno quando va bene, a volte anche ventiquattro ore consecutive. Per loro non ci sono sabati né domeniche, niente contributi né assicurazione, non c’è possibilità di ammalarsi, chi subisce incidenti viene licenziato. I contratti sono irregolari, le buste paga non veritiere, nessuna possibilità di interloquire con l’azienda appaltatrice dei lavori, la spagnola Tecnova, né di sollecitare il rispetto dei diritti dei lavoratori.

Questo si offre nel Salento: prendere o lasciare, chi non è contento può andare via. Evidentemente chi ha il potere di offrire un impiego, crede di avere il coltello dalla parte del manico, di poter sfruttare oltremodo i disperati che arrivano in Italia a caccia di fortuna. Come avveniva nel Foggiano, in Sicilia, in Calabria, forse qualcuno pensava che gli stranieri avrebbero continuato a subire in silenzio ma non è stato così. Non questa volta. Non nel Tacco d’Italia. A gennaio, dietro sollecitazione dell’Ugl, è stato presentato il primo esposto alla Procura della Repubblica di Lecce, a febbraio il secondo, martedì la protesta dei lavoratori è esplosa davanti al cantiere brindisino di San Pancrazio, ieri si è spostata nei pressi dei commissariati di Taurisano e Galatina, nel leccese.

Le denunce sono diventate centinaia, gli stranieri si incoraggiano a vicenda e si giocano il tutto per tutto mettendo le loro firme in calce ai documenti che la magistratura sta inserendo in un fascicolo che diventa ogni giorno più grosso. Un’indagine che il procuratore capo di Lecce, Cataldo Motta, una vita spesa a combattere la Sacra Corona Unita, ha voluto seguire personalmente, a testimonianza della complessità della vicenda e dei possibili sviluppi investigativi. Quello delle energie rinnovabili, del resto, è oggi il forziere d’oro a cui attingono numerose aziende, pugliesi e non solo. Migliaia di ettari di campagne sono stati deturpati prima dalle pale eoliche ed ora dai pannelli fotovoltaici, che crescono dappertutto, come funghi. Parchi immensi vengono tirati su nel giro di una notte. Le chiamano energie pulite, ma di pulito – nella gestione di questi appalti miliardari – sembra esserci davvero poco. E le denunce degli extracomunitari potrebbero essere solo la cima dell’iceberg.

Gli operai impiegati nei cantieri della Tecnova sono per la maggior parte stranieri. In prevalenza africani, senegalesi, nigeriani, magrebini, ma anche indiani e pachistani. Sono arrivati in Salento grazie al passaparola di parenti e amici, vengono soprattutto dal Nord Italia e quasi tutti hanno avuto il primo e unico contatto con un certo Luis Miguel, uno spagnolo tuttofare (qualcuno dice che il suo sia un nome di fantasia), che ha il compito di prendere accordi con i lavoratori e indirizzarli nei vari cantieri. Le promesse sono chiare: contratto da metalmeccanici, per lavorare 7 ore al giorno, esclusi sabato e domenica, con una retribuzione di circa 1000 euro. In teoria una vera manna dal cielo per chi scappa dalla fame e dalla guerra. In pratica un imbroglio bello e buono. Il quadro delineato negli esposti presentati in Procura dall’avvocato Ivana Maria Quarta, infatti, è a tinte fosche. Con nome e cognome gli operai certificano di avere lavorato quotidianamente per 12 ore al giorno, toccando le 24 ore consecutive in alcune specifiche circostanze. Chi si è fatto male – dicono – è stato cacciato via in malo modo, in barba ai certificati medici presentati, e lo stesso è accaduto a chi ha osato lamentarsi. “In qualunque momento ti puoi trovare fuori – spiega un tunisino che chiede di rimanere anonimo – ho visto compagni licenziati in poche ore dopo essersi feriti. Gli indiani e i pachistani si lamentano poco e cercano di resistere, i senegalesi sono quelli che alzano di più la voce, ma chiunque dice una parola di troppo viene buttato fuori. Di certo in più di sei mesi io non ho mai conosciuto italiani su questi cantieri”. Già, perché sfruttare gli stranieri è molto più facile. Hanno più bisogno e meno coperture. Fino a due giorni fa, quando la protesta è esplosa ufficialmente, tanti hanno fatto finta di non vedere, forse qualcuno ha addirittura aiutato l’azienda spagnola a eludere i controlli, se è vero che quando sono state effettuate le visite degli ispettori del lavoro gli operai sono stati invitati anticipatamente a non recarsi sui cantieri. Un’altra assurdità. Un altro mistero in una storia in cui di chiaro c’è una cosa sola: lo sfruttamento di quasi mille uomini trattati come schiavi nei parchi del fotovoltaico. Riduzione in schiavitù è appunto il reato che hanno denunciato di aver subito e sul quale indaga per ora la Procura di Lecce. Sotto, però, potrebbe esserci molto altro. La partenza dei referenti dei cantieri, che proprio oggi pomeriggio pare abbiano “preso il volo” dall’aeroporto di Brindisi, la dice lunga.

di Chiara Spagnolo

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FOCUS IDV del 25 Marzo




GIUSTIZIA: DI PIETRO, IERI ENNESIMO ATTO INTIMIDAZIONE = (AGI) - Torino, 25 mar. - L'emendamento sulla responsabilita' civile dei magistrati, approvato ieri in commissione alla Camera "e' l'ennesimo atto di intimidazione nei confronti della giustizia e della magistratura". Lo ha detto il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, oggi, a Torino, per una serie di appuntamenti di carattere elettorale. Per Di Pietro il provvedimento approvato ieri "si accompagna ad un altro ad personam, che e' stato fatto l'altro ieri in Commissione e la settimana prossima si discutera' in aula, ossia la riduzione dei termini di prescrizione di due processi che riguardano proprio il presidente del Consiglio". "Mentre il mondo brucia tra un terremoto ed una guerra in atto, a cui l'Italia partecipa, il presidente del Consiglio, invece di venire in Parlamento per riferire ed assumersi le sue responsabilita' per la guerra che stiamo facendo e per i rischi che il nucleare comporta, sta occupando le istituzioni - ha aggiunto - per continuare a fare leggi, che gli servono per sistemare i suoi processi e criminalizzare i giudici e per dare un'indicazione ai cittadini che si tratta di uno scontro politico, invece che di un imputato che deve rendere conto alla giustizia". Il leader dell'Italia dei Valori ha poi ribadito ancora una volta che "bisogna scordarsi che in Parlamento si possano fermare le leggi vergogna in materia di giustizia perche' in Parlamento ci sono persone asservite, comprate o ricattate da Berlusconi e dai suoi sodali per fare leggi che servono a lui". Per Di Pietro, quindi, "c'e' un solo modo per bloccare questa depravazione etica, ossia il referendum del 12 e 13 giugno prossimi. Invitiamo, quindi, i cittadini a ricordarsi che quel giorno e' meglio non andare al mare ma andare a votare perche' si decide sulla democrazia, sulla salute e sulla solidarieta'".

REFERENDUM: DI PIETRO, DOMANI IN PIAZZA CON FORUM ACQUA (ANSA) - ROMA, 25 MAR - ''L'Italia dei Valori aderisce alla manifestazione promossa dal 'Comitato Referendario 2 Si' per l'Acqua Bene Comune', dal 'Forum dei Movimenti per l'Acqua' e da altri comitati, e domani, sabato 26 marzo, scendera' in piazza a Roma. Saremo al corteo, che partira' alle 14 da piazza della Repubblica, per ribadire le ragioni del nostro sostegno al referendum contro la privatizzazione dell'acqua e per portare avanti le nostre battaglie anche fuori dal Parlamento''. Lo afferma in una nota il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. ''Quest'occasione servira' a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza dell'appuntamento referendario: il 12 e 13 giugno i cittadini potranno dare una bocciatura sonora alle scelte scellerate di questo governo. Saranno loro a mandare a casa l'esecutivo che ha trasformato l'acqua da bene comune a privilegio per pochi, ha riportato in Italia la pericolosissima energia nucleare, attraverso un piano che prevede la costruzione di 13 centrali su tutto il territorio nazionale, ed ha varato una norma che consente a Berlusconi di ergersi al di sopra del principio della 'legge uguale per tutti'. Nella settimana di celebrazione della Giornata mondiale dell'acqua delle Nazioni Unite, e' giusto ricordare che bere e' un diritto di tutti e non puo' diventare un interesse economico per le solite lobby. Il grande impegno del Forum dei Movimenti per l'Acqua, che ha raccolto le firme per due referendum, unito a quello dell'Italia dei Valori contro il nucleare e il legittimo impedimento, dara' agli italiani la possibilita' - conclude - di voltare pagina e sfiduciare questo governo irresponsabile''. (ANSA).

LAVORO: DI PIETRO, SERVONO POLITICHE FISCALI PER OCCUPAZIONE (ANSA) - ROMA, 25 MAR - "Noi chiediamo al Pd di iniziare un confronto programmatico su questo capitolo fondamentale, ribadendo la posizione di principio dell'IdV: no allo scontro lavoratori-impresa, perché ognuno dei soggetti di questo rapporto è essenziale per la vita dell'altro. Non si può chiedere alle imprese di lavorare in perdita, altrimenti chiudono baracca e se ne vanno; non si può chiedere al lavoratore di diventare un moderno schiavo. Per questo servono politiche per il lavoro e politiche fiscali". Lo afferma il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in un'intervista pubblicata oggi dal settimanale 'Gli Altri'. "La peggiore anomalia del terzo millennio - spiega Di Pietro - è la falsa interpretazione del concetto di flessibilità. La flessibilità può essere un valore aggiunto solo laddove si presenti come reale opportunità per chi la pratica, non se la si subisce 'obtorto collo'. Oggi quattro lavoratori su cinque sono costretti a cercarsi un nuovo impiego: in molti casi si tratta di un escamotage del sistema dell'impresa per avere la mano libera sui dipendenti, sbarazzandosene come fossero spazzatura, merce usa e getta". "Per questo noi abbiamo fatto una proposta che prevede la flessibilità come opportunità ma non come forca caudina: deve essere un'esperienza a termine che porti a un risultato positivo e non alla fine del lavoro. Ho parlato con il personale della nuova compagnia aerea Cai, mi hanno detto che l'azienda prende tutti a contratti a termine e poco prima della fine dell'ultima proroga utile, ossia i trentasei mesi, anziché stabilizzare il lavoro assume altro personale a termine. Ecco quindi che vi è un abuso della ratio della norma per interessi personali", conclude il leader IdV. (ANSA).

TORINO: DI PIETRO, DA IDV APPOGGIO PIENO E CONVINTO A FASSINO = HA ESPERIENZA PER CONTINUARE A GOVERNARE CITTA' Torino, 25 mar. - (Adnkronos) - Appoggio ''pieno e convinto'' al candidato sindaco per il centrosinistra, Piero Fassino dall'Idv. A ribadirlo oggi il leader, Antonio Di Pietro che al suo arrivo a Torino ha sottolineato: ''Ancora ieri ho incontrato personalmente Fassino e gli ho dato la solidarieta' mia e dell'Idv, l'appoggio pieno e convinto perche' noi abbiamo rispettato la volonta' dei cittadini elettori torinesi alle primarie che hanno individuato il candidato della coalizione. Fassino -ha concluso Di Pietro- ha esperienza, razionalita', serieta' e professionalita' per continuare a governare Torino''.

GIUSTIZIA: DI PIETRO, REFERENDUM STRUMENTO ANTI-DEPRAVAZIONE (ANSA) - TORINO, 25 MAR - Antonio Di Pietro rivolge un appello agli italiani affinche' partecipino al referendum del 12-13 giugno sulla giustizia: ''E' il solo strumento - dice - per bloccare la depravazione etica''. ''Scordatevi che in Parlamento si possano fermare le leggi-vergogna in materia di giustizia - aggiunge il leader dell'Idv, oggi a Torino - perche' in Parlamento ci sono persone asservite, comprate o ricattate da Berlusconi e dai suoi sodali per fare leggi che servono solo a lui e agli impuniti sodali''. ''Il mondo brucia - prosegue Di Pietro - tra terremoti e una guerra in atto a cui l'Italia partecipa, e Berlusconi, invece che venire a riferire in Parlamento, sta occupando le istituzioni per fare leggi che gli servono per sistemare i suoi processi, per criminalizzare i giudici e per dare un'indicazione ai cittadini che si tratta di scontro politico invece che di un imputato che dovrebbe rendere conto alla giustizia''. (ANSA).

LIBIA: DI PIETRO, DEPLOREVOLE AMBIGUITA' PREMIER E GOVERNO (ANSA) - TORINO, 25 MAR - Sulla Libia ''e' deplorevole l'ambiguita' del governo italiano e in particolare del premier che, da un lato partecipa con la coalizione al bombardamento, dall'altro vorrebbe continuare a mantenere un rapporto di contiguita', personale, imprenditoriale e politica''. Lo ha detto Antonio Di Pietro, oggi a Torino. ''Berlusconi - ha affermato il leader dell'Idv - ha sempre avuto questa posizione di ambiguita' svendendo la dignita' di un Paese per giocare a fare il giullare con il rais di Tripoli. Ancora ieri ha dimostrato di non avere l'onesta' intellettuale di assumersi le proprie responsabilita' sfuggendo al dovere di Parlamento dal rendere conto in Parlamento''. (ANSA).

FIAT: DI PIETRO, GOVERNO CHIARISCA E REGOLI RUOLO AZIENDA NEL PAESE = (ASCA) - Torino, 25 mar - ''Il governo chiarisca e regoli il ruolo della Fiat nel nostro Paese per tutto cio' che l'azienda ha avuto in questi anni e per come e' stata trattata fino ad oggi''. Lo ha detto il leader dell'Idv Antonio Di Pietro a margine della campagna referendaria che si sta svolgendo oggi a Torino, a proposito dell'ipotesi sollevata dal rapporto Reuters che l'azienda sposti la sede legale negli Stati Uniti dopo la fusione con Chrysler. Secondo Di Pietro anche se ''una cosa e' il capitale e un'altra cosa e' il lavoro'' e' inevitabile che una volta spostato il centro direzionale dopo breve tempo il gruppo automobilistico ''si portino via anche gli stabilimenti per andare a produrre dove i diritti del lavoro e della salute vengono calpestati in nome del profitto''. Il leader dell'Italia dei valori ha poi aggiunto che non e' possibile che il Lingotto ''sia sempre primo quando e' il tempo di mettersi al tavolo, qualunque sia il colore del governo e poi quando si tratta di pagare il fio lo si lasci sempre sulle spalle dei piu' deboli''.

IMMIGRATI: DI PIETRO, QUELLI DI LAMPEDUSA SIANO SMISTATI IN EUROPA = (ASCA) - Torino, 25 mar - ''Chiediamo che il confine del Mediterraneo sia un confine d'Europa e non d'Italia e che questi migranti (arrivati sull'isola di Lampedusa, ndr) siano immediatamente smistati al loro arrivo non solo in Italia ma nei paesi europei e deploriamo l'assenza del governo che non ha ruolo, forza e credibilita' per richiedere e imporre in sede europea interventi umanitari che devono coinvolgere tutti''. La ha detto il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, a margine della campagna referendaria oggi a Torino a proposito dell'emergenza immigrati a Lampedusa. ''Gli abitanti di Lampedusa - ha detto Di Pietro - hanno ragione da vendere nel lamentarsi, il dramma dei paesi arabi e della Libia e' di dimensioni mondiali che non puo' essere affrontato soltanto da questa piccola comunita'''.

BERLUSCONI: BELISARIO, GOVERNARE E' FARE?DA QUALE PULPITO...(ANSA) - ROMA, 25 MAR - '''Governare e' fare, non dichiarare': da quale pulpito viene la predica, visto che tra l'Esecutivo e il fare c'e' di mezzo il mare. In realta', Berlusconi e' paralizzato dalle difficolta' interne alla maggioranza e per questo ha anche grandi difficolta' a rispondere ai giornalisti sulla crisi libica''. Lo ha detto il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, che aggiunge: ''Peggio ancora, non ha neanche il coraggio e l'onesta' di riferire in Parlamento sulla strategia politico-militare italiana. I cittadini - conclude Belisario - gradirebbero sapere dal premier con chi sta facendo accordi, perche' a volte fare non significa necessariamente fare bene''.

FEDERALISMO, BELISARIO: TASSE AUMENTANO ANCHE PER REDDITI TRA 15 E 28 MILA EURO (9Colonne) Roma, 25 mar - "Il decreto sul fisco regionale è una vera e propria truffa che Lega e Pdl hanno consumato ai danni dei cittadini, in particolare dei meno abbienti". Lo denuncia il capogruppo dell'Italia dei Valori nella Commissione per l'attuazione del federalismo, Felice Belisario. "Con il decreto legislativo sul federalismo regionale, approvato ieri nella bicameralina con il voto contrario dell'Idv, in cambio di qualche intervento tampone per limitare i danni dell'ultima manovra finanziaria del governo, si è fatto un rilevante passo indietro proprio sull'impianto della riforma federalista che porterà a un forte aumento della pressione fiscale, sia pure non subito. Il decreto, infatti, prevedeva nel testo originario che gli aumenti Irpef, di fatto obbligati soprattutto per le regioni più povere e indebitate, non avrebbero interessato i primi due scaglioni di reddito, quelli più bassi. La versione approvata ieri, invece, prevede che soltanto il primo scaglione, quello dei redditi fino a 15 mila euro, debba rimanere invariato. Dal 2014, e ancor più dal 2015, è facile prevedere una stangata anche per coloro che hanno un reddito tra 15 e 28 mila euro, vale a dire anche per le famiglie con uno introito mensile di poco superiore ai mille euro. L'aliquota in questo caso salirà sicuramente di 2-3 punti percentuali. Insomma - conclude Belisario - il federalismo completerà i danni della crisi economica, per cui la povertà è destinata ad aumentare. Questo provvedimento andava contrastato duramente, perché è l'anticamera della divisione del Paese ed avvantaggerà poche regioni a danno di tutte le altre, specie quelle meridionali".

Governo/ Belisario (Idv): Responsabili insieme solo per poltrone Alla fine avranno più poltrone che elettori Roma, 25 mar. (TMNews) - "Più che un gruppo davvero responsabile dei destini del paese quello di Romano, Calearo e Cesario sembra un'armata Brancalone che sta insieme solo per interessi comuni, quelli per le poltrone". Lo ha detto il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, in una nota. "Se è vero quanto si legge, oltre alla nomina dell'indagato Saverio Romano, il variopinto gruppo che ha salvato Berlusconi in più di un'occasione, sarebbe in attesa di un posto di viceministro e di almeno quattro poltrone da sottosegretario. Insomma, i responsabili - ha sottolineato - tra un po' avranno più posti nel governo che elettori. È così che si fa politica ai tempi di Berlusconi, barattando ruoli istituzionali con norme salvaprocessi. Il Governo e i 'disponibili' a tutto stanno giocando d'azzardo con le sorti del Paese".

FEDERALISMO: DONADI "NESSUNA SVOLTA, È SCATOLA VUOTA" ROMA (ITALPRESS) - "Non c'e' nessuna svolta, parlare di federalismo ci sembra davvero fuori luogo: e' soltanto una riorganizzazione amministrativa". Massimo Donadi, capogruppo dell'Italia dei valori alla Camera, con un'intervista al quotidiano online Affaritaliani.it, boccia la riforma federale regionale approvata dalla commissione parlamentare. Per Donadi "ormai il federalismo si sta riducendo a un contenitore vuoto. Con il federalismo municipale si sono introdotte piu' tasse che altro e anche con quello provinciale e regionale non si vede l'inversione di marcia che si era auspicata".

NUCLEARE: DONADI, PAROLE FAZIO NON BASTANO (ANSA) - ROMA, 25 MAR - ''Le parole del ministro Fazio non bastano di certo a tranquillizzare gli italiani, serve piu' informazione, soprattutto da parte del servizio pubblico, sulla nube radioattiva, sui cibi e sui prodotti provenienti dal Giappone e sul referendum''. Lo afferma il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. ''Solo dopo la tragedia di Fukushima - aggiunge Donadi - si e' squarciato il velo di omerta' e di silenzio sui referendum. Il voto sul nucleare e' di importanza strategica per il futuro del Paese, i cittadini hanno il diritto di essere informati ed il servizio pubblico radiotelevisivo ha il dovere di informare''. ''Saremo in piazza domani - conclude il capogruppo Idv - e parteciperemo alla manifestazione del Forum Acqua contro la privatizzazione dell'acqua e anche per dire no al nucleare e si' alle rinnovabili''. (ANSA).

NUCLEARE: ORLANDO, IL GOVERNO HA PAURA DEGLI ITALIANI (ANSA)- MASSA (MASSA CARRARA), 25 MAR- ''Gli italiani hanno paura del nucleare, ma il governo ha paura degli italiani, che vadano a votare e boccino la sua scelta. Per questo scoraggiano la partecipazione al referendum, perche' oggi riguarda la cricca del nucleare e la cricca dell'acqua privata''. Lo ha detto Leoluca Orlando portavoce nazionale dell'Italia dei Valori in un incontro con i vertici provinciali del partito a Massa (Massa Carrara). ''Oggi, secondo il governo, il rischio di un referendum non si puo' correre, ma anche se ci manderanno a votare a ferragosto - continua Orlando - ci sara' una grandissima partecipazione''. ''Abbiamo paura del nucleare perche' e' un pericolo per la salute delle persone - ha concluso - perche' si sa come far partire una centrale, ma non si sa quanti anni saranno necessari a eliminare l'aspetto nocivo delle scorie; il nucleare e' un concentramento in mani monopolistiche della produzione di energia e un disincentivo alle forme alternative di energia. E' come un mega inceneritore che disincentiva alla raccolta differenziata''. (ANSA).

LIBIA: ORLANDO, NON ESISTE UNA POLITICA ESTERA EUROPEA (ANSA)- MASSA (MASSA CARRARA), 25 MAR- ''Quello che sta accadendo in Libia rappresenta il fallimento della politica estera europea, anzi dimostra che non esiste una politica estera europea''. Lo ha detto Leoluca Orlando durante un incontro a Massa (Massa Carrara) con i vertici provinciali dell'Italia dei Valori. ''In queste settimane si e' avvertita l'assenza del ministro degli Esteri della Comunita' europea Catherine Ashton - continua Orlando -; da mesi l'opinione pubblica parla del Mediterraneo e lei non ha detto una parola sulla questione a conferma che non esiste politica estera dell'Unione''. ''Esiste invece una politica di rapporti bilaterali, fondati sugli affari in base ai quali si tratta con uno Stato senza stare attenti se sia uno stato vero o una dittatura. Francia e Italia in particolare. Ricordo che la ministra degli Esteri francese a Natale era a Tunisi ospite di Ben Ali e ha sostenuto lui e la sua polizia. Ecco - ha concluso Orlando - cosa intendo per rapporto bilaterale con un paese: un giorno fai affari con chi governa, il giorno dopo con chi fa cadere quello stesso governo''. (ANSA).

ANPI: IDV, DIFENDIAMO CARTA DA ATTACCHI (ANSA) - ROMA, 25 MAR - ''Il 15/o Congresso Nazionale dell'Anpi e' l'occasione per ricordare e mantenere vivo lo straordinario patrimonio rappresentato dalla Resistenza. Un valore assoluto diventato di straordinaria attualita' soprattutto in un momento politico come quello attuale, in cui si ripetono i tentativi di violare e calpestare i principi fondanti della nostra Carta''. Lo afferma in una nota il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il portavoce nazionale del partito, Leoluca Orlando, che nei giorni scorsi hanno incontrato a Roma, presso la sede dell'IdV, l'Associazione Nazionale Partigiani Italiani. ''La nostra Costituzione, nata dalle ceneri della lotta di Liberazione, e' messa seriamente a rischio dalle leggi liberticide di questo governo. Primo fra tutti, il principio d'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, scritto dai nostri padri costituenti e custodito nell'articolo 3, che Berlusconi ha cercato di scardinare con un provvedimento vergognoso come il legittimo impedimento. Per questo motivo - concludono - l'IdV ha promosso un referendum per cancellare questo inaccettabile scudo giudiziario e ribadisce il proprio impegno in difesa della Costituzione''. (ANSA).

RAI: PARDI (IDV), MASI E MINZOLINI PAGINA NERA DELL'AZIENDA = Roma, 25 mar. (Adnkronos) - "Il manuale del mistificatore, il cosiddetto libro bianco, e' una questione da affrontare nelle sedi competenti: Masi e Minzolini stanno scrivendo una pagina nera del servizio pubblico". Lo dichiara il senatore Francesco 'Pancho' Pardi, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione vigilanza. "Da un lato -prosegue Pardi- il 'direttorissimo' si occupa di notizie frivole per distrarre l'attenzione dell'opinione pubblica dai fatti piu' delicati e importanti della vita politica, economica e sociale del Paese". "Dall'altro, manipola, nasconde e strumentalizza le informazioni per stravolgere la realta' in modo da promuovere il consenso nei confronti del governo. Il nuovo motto della Rai e' diventato: di tutto, di meno. Cosi' le Olimpiadi dei cani, ad esempio, prendono il posto dell'inchiesta sulle ville di Berlusconi a Antigua. Addirittura si arriva alla censura di regime, da quando l'Idv ha denunciato alla Corte dei Conti le spese 'allegre'di Minzolini, pagate con i soldi dei contribuenti, e' arrivato il diktat di ammutolire i nostri esponenti, che non hanno piu' voce nel tg ma solo immagini affastellate. La gestione della coppia Masi-Minzolini ha ridotto il Servizio pubblico a megafono di regime", conclude Pardi.

BANCHE. LANNUTTI (IDV): BENE ANTITRUST, BASTA 'PIZZO' IGNOBILE (DIRE) Roma, 25 mar. - "Finalmente l'Antitrust si e' accorta, dopo le nostre molteplici denunce, del pizzo quotidiano imposto dalle banche per prelevare i propri soldi allo sportello". Lo dice il senatore Elio Lannutti, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Finanze, commentando l'avvio dell'indagine sui costi allo sportello da parte dell'Antitrust. "Quella dei tre euro- prosegue Lannutti- e' una tassa odiosa che grava soprattutto sugli anziani e sui lavoratori, comprese Forze di Polizia, ai quali vengono decurtati questi soldi". "Sono soddisfatto che l'Antitrust faccia il proprio dovere, ma mi chiedo- stigmatizza l'esponente dell'Idv- quale sia invece la funzione della Banca d'Italia, del governatore Draghi e della dott.ssa Tarantola, Capo della Vigilanza, se non quella di occupare dorate poltrone in modo ignobile". "Per questo dovrebbero vergognarsi e chiedere scusa a milioni di consumatori e utenti bancari frodati e truffati ogni giorno dai signori banchieri", conclude Lannutti.

NUCLEARE: LANNUTTI, SPENTE NOSTRE CENTRALI ELETTRICHE A FAVORE FRANCESI = (ASCA) - Roma, 25 mar - ''L'Italia lascia spente le centrali elettriche per importare l'energia nucleare francese''. E' quanto afferma il Capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti, in due interrogazioni inviate ai Ministeri dello Sviluppo, dell'Economia e dell'Ambiente. ''Altro che necessita' di renderci autonomi, il progetto atomico del governo e' palesemente inutile e controproducente perche', se favorira' i gruppi economici collegati, esporra' a rischi inaccettabile i cittadini e i territori - prosegue Lannutti -. A causa del dumping praticato dai francesi il Gestore della Rete di Trasporto dell'energia elettrica nazionale immette in rete solo 5 gigawatt sui 45 che puo' produrre, perche' non utilizza gli impianti elettrici italiani ma importa i pacchetti energetici che arrivano dalle centrali nucleari francesi. Non e' vero, quindi, che il fabbisogno italiano deve essere coperto per il 19% dal nucleare della Francia: la realta' e' che si lasciano spente le nostre centrali elettriche per importare l'energia da oltralpe, perche' altrimenti i francesi avrebbero energia invenduta e il loro nucleare non risulterebbe piu' conveniente. Romani abbia almeno il coraggio di ammettere l'evidenza: abbiamo un potenziale energetico che non viene sfruttato. E' assurdo lasciare inutilizzati i nostri impianti per arricchire i francesi, peggio ancora sarebbe costruire anche in Italia centrali nucleari quando al contrario e' piu' logico sfruttare gli impianti elettrici esistenti e sviluppare soprattutto le fonti alternative. Il governo dovrebbe rispondere di questa politica energetica suicida: di sicuro - conclude Lannutti - sara' il responso dei referendum ad imporre un deciso cambio di rotta''.

CULTURA: LANNUTTI (IDV), AUMENTO ACCISE E' INGIUSTO (ANSA) - ROMA, 25 MAR - ''Per dare ossigeno ad un settore che ha ridotto all'asfissia, il Governo strozza i cittadini imponendo un aumento dell'accisa sui carburanti: non e' questo il modo di finanziarie il Fus, la pezza e' peggiore del buco''. Lo afferma in un'interrogazione inviata ai Ministri Tremonti e Romani il capogruppo dell'IdV in Commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti. ''Il Governo con una mano da' e con l'altra toglie - aggiunge - perche' reintegrare il Fondo unico per lo spettacolo con l'aumento di 1-2 centesimi al litro costera' ai cittadini circa 20 euro all'anno. Si tratta di una misura che finira' per affossare i consumi e alimentare l'inflazione, aggiungendosi ad ataviche e sconcertanti imposte come quella per la guerra in Abissinia, per la crisi di Suez o l'alluvione di Firenze. Dovrebbe essere ovvio che, cessata la causa che ha determinato la tassa, questa sparisca: ma al contrario su di essa viene applicata anche l'Iva, cosi' lo Stato incassa il surplus fiscale dato dal combinato disposto Iva e accise pari a circa 1 miliardo e mezzo di euro''. ''L'aumento del costo del carburante per sopperire ai tagli allo spettacolo e all'annullamento della tassa sul cinema di un euro - conclude Lannutti - configura una guerra tra poveri, che vede come sempre i consumatori costretti a ripianare i deficit dello Stato, frutto di gestioni poco oculate''. (ANSA).

FIAT: CARLINO (IDV), RESTERA' IN ITALIA? ASSICURAZIONI GOVERNO NON BASTANO = Roma, 25 mar.(Adnkronos) - "Continuiamo a non capire su quali basi il Governo, ed in particolare il Presidente del Consiglio ed il Ministro Sacconi, continuino a dare costanti rassicurazioni sulla permanenza in Italia della "testa" del gruppo Fiat". Lo dice la senatrice dell'Italia dei Valori, Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione lavoro, commentando le indiscrezioni di stampa secondo cui l'amministratore delegato Fiat, Sergio Marchionne, avrebbe intenzione di trasferire il quartier generale del gruppo negli Stati Uniti, subito dopo l'acquisizione della maggioranza azionaria di Chrysler. "Semplicemente il Governo, poco importa se per ignavia o per negligenza, non si e' voluto occupare del problema Fiat se non quando vi e' stato costretto dagli eventi, limitandosi pero' a prendere per buone le promesse da marinaio di Marchionne", prosegue. "Ad oggi - conclude - l'Esecutivo non ha nessuna carta in mano per tentare quanto meno di preservare la permanenza nel nostro Paese della sua piu' importante industria".

Festival cinema, Giambrone (Idv): Galan subito in commissione Roma, 25 MAR (Il Velino) - "E' grande la confusione del governo, anche sulla politica culturale serve una pausa di riflessione: per questo chiediamo che Galan si chiarisca le idee e venga subito in commissione ad illustrare il suo eventuale programma". Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei valori in commissione Cultura al Senato, Fabio Giambrone. "L'uscita del neo ministro sulla Mostra del Cinema di Roma e' il risultato dello spaesamento di un Esecutivo allo sbaragli,o che farebbe bene a frenare piuttosto la proliferazione di incarichi istituzionali. Galan tolga le ragnatele dalla scrivania di Bondi, studi lo stato in cui hanno ridotto la produzione culturale italiana e poi venga in commissione per apprendere quali sono le urgenti necessita' del settore. Capira' cosi' che bisogna valorizzare le nostre risorse, puntare alla qualita' dell'offerta e valutare il merito delle iniziative: la potatura che l'ex ministro dell'Agricoltura propone e' fuori stagione. Ora e' il tempo di lavorare seriamente per ottimizzare il nostro immenso patrimonio - conclude Giambrone - e garantirgli le opportune prospettive di sviluppo".

Festival cinema, Rodano: da Polverini e Alemanno lacrime di coccodrillo Roma, 25 MAR (Il Velino) - "Non parte bene la guida Galan al ministero dei Beni culturali. Dal neo ministro ci aspettavamo che non cedesse a pulsioni localistiche, ma che lavorasse per far crescere entrambe le realta' cinematografiche italiane, che in questi anni hanno dimostrato di poter convivere e di essere complementari". Lo dichiara, in una nota, Giulia Rodano, consigliere dell'Italia dei valori della Regione Lazio. "Il movimento cinematografico di Roma - prosegue Rodano - meriterebbe invece una politica di ampio respiro, che possa incrementare la vocazione produttiva tipica di Roma e del Lazio, incoraggiando la crescita del mercato dell'audiovisivo, che in Italia manca mentre e' presentissimo tra i nostri competitor europei, Germania e Francia in testa, per non parlare degli Stati Uniti. Quanto alle rimostranze di Polverini e Alemanno contro la minaccia di Galan sul festival del Cinema, appaiono come le lacrime di coccodrillo: sono loro i primi responsabili dell'indebolimento del Festival, conseguenza delle progressive diminuzioni dei fondi pubblici destinati all'evento. Da bilancio regionale, solo per fare un esempio, gli stanziamenti per la prossima edizione del Festival di Roma si sono ridotti a 250 mila euro".

CASA POLVERINI: PROTESTA IDV IN PIAZZA CAMPIDOGLIO (ANSA) - ROMA, 25 MAR - Il senatore dell'Italia dei Valori, Stefano Pedica, insieme a diversi inquilini dell'Ater e delle case delle Poste, hanno manifestato questa mattina in Piazza del Campidoglio contro il ''caso dell'appartamento affittato alla presidente della Regione Lazio, Renata Polverini''. ''Come fa la presidente Polverini a rubare una casa popolare a danno di 30 mila persone che sono in lista d'attesa - ha detto Pedica -. I requisiti dell'Ater dicono che l'affittuario deve avere un reddito sotto i 18 mila euro e non penso che la Polverini ce l'abbia. Per questo deve uscire immediatamente da quella casa perche' calpesta ed insulta tutte le persone che aspettano di entrare in una casa popolare''. ''Ci aspettiamo dalla governatrice delle scuse - ha concluso - ma soprattutto che si sottoponga al giudizio della magistratura''. I manifestanti hanno esposto dei cartelli in cui si leggeva la scritta: ''Presidente Renata Polverini perche' occupi una casa popolare''.

GOVERNO: PEDICA (IDV),DECRETO SU CONSIGLIERI INCOSTITUZIONALE (ANSA) - ROMA, 25 MAR - ''Siamo davanti all'ennesima forzatura della regole costituzionali: nel decreto sul Fus il Governo ha in realta' inserito anche delle norme che con lo spettacolo non c'entrano nulla, ma aumentano solo i costi della politica''. Cosi' il senatore dell'Italia dei valori Stefano Pedica. ''Voglio sottolineare - dice il parlamentare dipietrista - che ai sensi dell'articolo 77 della Costituzione, il Governo e' autorizzato ad adottare decreti legge solo in casi straordinari di necessita' e urgenza. Non mi pare che riportare da 48 a 60 i consiglieri comunali di Roma e Milano e reintrodurre l'indennita' per gli eletti nelle circoscrizioni delle grandi citta' sia un'urgenza. Il decreto e' dunque incostituzionale''. ''Tra l'altro, chi chiede sacrifici economici ai cittadini aumentando le tasse e tagliando i servizi, dalla scuola alla sanita', non puo' poi aumentare i costi della politica. Questo e' inaccettabile. Come Idv denunciamo questo ennesimo scempio''.

FIAT. PEDICA (IDV): BERLUSCONI DISTURBI ALMENO MARCHIONNE (DIRE) Roma, 25 mar. - "Dopo queste ultime indiscrezioni e' assolutamente necessario che da Fiat arrivi una parola di chiarezza sulle prospettive aziendali. Il governo, invece di occuparsi di una riforma della giustizia fatta per pochi, convochi i vertici dell'azienda per capire le reali intenzioni di Marchionne". Cosi' il senatore dell'Italia dei Valori, Stefano Pedica, commenta le voci di un possibile trasferimento del quartier generale Fiat negli Usa. "Non si tratta solo di un pezzo di storia industriale del paese- continua- ma anche di migliaia di posti di lavoro in ballo. Ovvio che, se Fiat dovesse portare in America il suo quartier generale, nel medio e lungo periodo diminuiranno i lavoratori impiegati in Italia dall'azienda. Sottolineo che il governo Berlusconi, non indicando nomine, ha lasciato per vari mesi senza ministro, il dicastero allo sviluppo economico. Questo la dice lunga sull'irresponsabilita' di questo esecutivo, in tema di politica industriale e di sviluppo. Una politica che non tutela i lavoratori ha fallito la sua mission, non si puo' sedere sullo scranno piu' alto del governo solo per fare accordi con dittatori o leggi ad personam. Berlusconi- conclude- che non vuole disturbare Gheddafi, forse in virtu' di una passata amicizia, disturbi invece Marchionne e faccia chiarezza sul futuro di Fiat e quindi di migliaia di lavoratori".

IMMIGRAZIONE: MESSINA (IDV), EMERGENZA PENALIZZA TURISMO (ANSA) - PALERMO, 25 MAR - ''L'emergenza profughi, e l'insicurezza generata dalla crisi libica, stanno generando sofferenze in tutto il settore turistico siciliano, il problema rischia di estendersi a tutto il Mezzogiorno''. Lo dice il deputato nazionale Ignazio Messina, capogruppo in Commissione finanza e responsabile enti locali di Idv, che ha presentato un'interrogazione sulle difficolta' che sta attraversando il settore turistico in Sicilia. ''Gli operatori del settore - riprende - con la stagione estiva alle porte, rilevano infatti i primi cali di flussi turistici e disdette. Inoltre, considerato il carattere per lo piu' stagionale che il turismo ha ancora nel Sud, perdere la stagione estiva significherebbe mettere in ginocchio un settore che rappresenta il 12,5% del Pil regionale. Il turismo e' una risorsa importante, alla quale Sicilia e Mezzogiorno non possono rinunciare''. ''La Sicilia negli ultimi anni - aggiunge Messina - ha puntato molto sullo sviluppo di questo settore, con numerosi investimenti pubblici e privati. La crisi libica sta invece vanificando tutti questi investimenti e gli sforzi che la Sicilia ed il suo settore turistico hanno fatto ''.e ''Chiediamo al ministro Brambilla - conclude - di mettere in campo straordinari ed urgenti provvedimenti, sia in termini di promozione dei territori, diretta a rassicurare dai pericoli del conflitto libico, sia in termini di investimenti e interventi infrastrutturali''. (ANSA).

Di Stanislao (Idv): Coinvolgere Parlamento su Difesa europea Roma, 25 MAR (Il Velino) - Dopo l'approvazione del provvedimento "Norme generali sulla partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Ue" ed in previsione della legge Comunitaria 2010 che andra' in Aula la prossima settimana, il capogruppo IdV in commissione Difesa, Augusto Di Stanislao, ha depositato una risoluzione in commissione in materia di Sicurezza e Difesa. "Il recente accordo tra Francia e Regno Unito - afferma Di Stanislao - nel campo della Difesa e della Sicurezza e le conseguenze che potrebbero scaturire richiedono la messa a punto di una nuova strategia italiana nel campo della difesa europea. Inoltre, l'anno in corso sara' decisivo e strategico nel processo finale di integrazione del mercato europeo della Difesa. Per questo motivo chiedo che la IV commissione impegni il governo a coordinare in maniera piu' efficace le proprie strategie e i propri strumenti nazionali con quelli dell'Unione europea, al fine di garantire coerenza ed efficacia ed avere maggiore forza ed incisivita' per quanto riguarda la nostra partecipazione e ad coinvolgimento diretto del Parlamento nelle scelte e nelle prerogative in materia di Difesa europea. Non possiamo assolutamente rischiare di essere isolati, l'Italia deve giocare un ruolo di primo piano nel mondo della Difesa e della Sicurezza e non e' e non sara' cosi' se il governo a cominciare da La Russa continuera' con questa politica superficiale e subordinata a scelte altrui."

NUCLEARE: IDV, RUBBIA STRONCA ESITAZIONI (ANSA) - ROMA, 25 MAR - ''Nel mare di dichiarazioni dopo l'incidente di Fukushima la persona piu' autorevole che abbiamo in Italia, il premio Nobel per la Fisica, Carlo Rubbia, ha detto la cosa piu' sensata: sull'energia nucleare non esiste la sicurezza assoluta, esistono solo vari livelli di sicurezza''. Lo dice Paolo Brutti, responsabile Ambiente dell'Italia dei Valori, il partito che ha promosso il referendum contro il ritorno alle centrali atomiche. ''L'affermazione di Rubbia - dice l'esponente dell'Idv - stronca sul nascere le esitazioni di chi punta sulla moratoria: qui non c'entrano discorsi di pancia ed emotivi, e' la testa piu' capace del Paese a dirci che la strada del nucleare presenta comunque rischi. E per abbattere i margini di rischio, per quanto minimi, occorre affrontare costi esorbitanti che mettono definitivamente fuorigioco la tecnologica nucleare. Il voto al referendum non e' solo un pronunciamento politico. Con il 'si' ' sulla scheda, che nel solito modo all'italiana vuol dire no al nucleare, si costringe il governo a intraprendere subito la strada delle fonti alternative, evitando l'immane spreco delle nuove centrali ed evitando due anni di immobilismo che risulterebbero mortiferi, scaraventandoci in fondo alle nazioni tecnologicamente piu' evolute''. (ANSA).

SNAM RG: ZIPPONI (IDV), NUOVO ATTACCO A SETTORE STRATEGICO = (AGI) - Roma, 25 mar. - Dopo i casi Lactalis, Alstom, Auchan e Air France "oggi c'e' un nuovo attacco a uno dei settori strategici del sistema economico italiano" rappresentato da Snam Rete Gas. Lo afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare IdV, Maurizio Zipponi. "Il fondo Knight Vinke - continua - ha chiesto di vendere la rete di Snam Rete Gas. Gli italiani devono sapere che la rete del gas fu opera di Enrico Mattei, permettendo cosi' al sistema economico e alle famiglie di avere una fonte di energia alternativa al petrolio e meno inquinante. Vendere la rete Snam Rete Gas significa privare lo Stato italiano di un asset strategico e scaricherebbe il costo maggiore derivato dalla rendita speculativa dei fondi sulle famiglie e sulle imprese. Prima che sia troppo tardi e che qualcuno possa dire 'non lo sapevamo', l'IdV solleva questa importante questione". (AGI)

Fiat, Idv: report Reuters conferma incapacita' governo Roma, 25 MAR (Il Velino) - "Il report della Reuters sulla Fiat conferma l'incapacita' del governo italiano. Berlusconi e Sacconi, ancora oggi, fingono di non sapere che Marchionne ha gia' deciso di lasciare il nostro Paese e di spostare il centro direzionale dell'azienda negli Usa". Lo afferma il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi. "A questo quadro disastroso si aggiungono la mancata produzione di nuovi modelli in Italia e i vergognosi accordi firmati a Mirafiori e Pomigliano, che hanno prodotto soltanto cassa integrazione tra i lavoratori. Il nostro Paese sta perdendo definitivamente la Fiat e, per questo, il governo deve assumersi le proprie responsabilita'". "Per l'ennesima volta - conclude Zipponi - l'IdV chiede all'esecutivo di convocare Marchionne, affinche' faccia chiarezza sul piano industriale degli stabilimenti italiani e su quei 20 miliardi di investimenti piu' volte sbandierati".

EUROPA-REGIONI: LATINA SCALO; RINALDI,DOVE SONO FINITI FONDI? (ANSA) - BRUXELLES, 25 MAR - ''Adesso qualcuno dovra' spiegare dove sono finiti i fondi Ue'': lo chiede l'eurodeputato dell'Italia dei Valori, Niccolo' Rinaldi, per quella che definisce ''la gestione scellerata del sito dismesso dell'ex-Zuccherificio di Latina Scalo, convertito in intermodale, operazione conclusa con la messa in liquidazione della societa' di gestione e dell'intera struttura''. ''Il recupero e la ristrutturazione del sito industriale, - spiega il segretario provinciale IdV Latina, Enzo De Amicis - a Piattaforma Logistica d'interscambio gomma-rotaia per le merci aveva come scopo la salute dei cittadini di Latina Scalo, attraverso la sua bonifica per la rilevante quantita' di amianto presente nel sito e la creazione di un polo intermodale sulla linea ferroviaria Roma-Napoli le cui caratteristiche lo rendevano unico nel centro Italia in termini di risparmi operazionali. La stessa Comunita' Europea, riconosciuto il valore del progetto, aveva stanziato oltre 20 miliardi di vecchie lire per la sua realizzazione affidando alla Societa' Logistica Merci S.p.a., costituita per la gestione del Polo dopo la sua ristrutturazione e detenuta per il 95% dal Comune di Latina che ne aveva effettuato l'acquisto. Durante anni gli amministratori del Polo hanno solo prodotto debiti (circa 1,5 milioni di perdite all'anno), e il Comune non si e' mai liberato delle azioni a favore dei privati, nell'interesse stesso della riuscita''. ''Questo progetto era stato pensato per l'economia del territorio e nell'interesse della sua comunita'. Ora chi spieghera' alla cittadinanza e all'Ue come sono stati gestiti i fondi e soprattutto dove sono finiti?'', conclude Rinaldi che sul tema presentera' un'interrogazione scritta alla Commissione europea.(ANSA).

NUCLEARE. RINALDI (IDV): TRASPARENZA SU RISULTATI DI STRESS-TEST CHIEDEREMO ALLA COMMISSIONE UE PIENO ACCESSO AI RISULTATI. (DIRE) Roma, 25 mar. - "La Commissione europea, che ha appena ricevuto il mandato da parte del Consiglio di rivedere la sicurezza dell'insieme delle centrali nucleari europee, sara' ora sottoposta a fortissime pressioni, mentre da parte nostra chiediamo rigore e trasparenza". Lo afferma in una nota il capo delegazione dell'Idv al Parlamento europeo, Niccolo' Rinaldi, alla notizia dell'avallo del Consiglio europeo per procedere a stress test sulle centrali nucleari. Adesso, sottolinea, "occorrera' seguire da vicino le modalita' effettive di questo esame sullo stato di salute degli impianti". Come spiega l'esponente dell'Idv, "gia' in passato, pressioni al piu' alto livello sono state esercitate da alcuni operatori nucleari per condizionare le autorita' di controllo". Adesso, quindi, "ora non potranno bastare ne' 'stress-test' virtuali, ne' tantomeno certificazioni dagli stessi operatori delle centrali". Viceversa, sostiene Rinaldi, "un esame centrale per centrale deve essere condotto con criteri severi, esaminando le procedure di raffreddamento, le saldature a garanzia dei serbatoi, l'efficienza dei gruppi elettrogeni". Non solo: a detta di Rinaldi "anche il rischio sismico e di maremoto deve essere valutato", mentre "un capitolo a parte" deve riguardare la messa in sicurezza dei siti di scorie nucleari, che "ancora costituiscono un'allarmante riserva di tossicita' anche in paesi che sono usciti trent'anni fa dal nucleare". Oggi, quindi, "diviene ancora piu' inammissibile la segretezza dei risultati del monitoraggio, spesso accampata con la scusa di 'sicurezza militare'". Per cui, conclude, "attraverso il Parlamento Europeo chiederemo alla Commissione pieno accesso ai risultati".

UNIVERSITÀ. IDV: STUDENTI, DOCENTI E RICERCATORI VITTIME DI CAOS RIFORMA GELMINI HA DISTRUTTO LA PUBBLICA. (DIRE) Roma, 25 mar. - "La riforma Gelmini approvata dal governo ha distrutto l'universita' pubblica, attentando al diritto allo studio e al futuro di intere generazioni. I tagli di Tremonti hanno messo in ginocchio interi settori del mondo accademico, che in un colpo solo si sono trovati senza risorse". Lo dice Rosario Coco, Responsabile nazionale per la Scuola e l'Universita' dei giovani dell'Italia dei Valori. "Attualmente- continua- studenti, docenti e ricercatori, sono vittime di un caos senza precedenti: il nuovo ciclo dei dottorati non verra' attivato, il rinnovamento delle borse di studio e' sospeso, i piani di studio sono stravolti dall'accorpamento dei corsi, gli atenei aumentano le tasse per via della totale incertezza finanziaria e le biblioteche non hanno i finanziamenti per aggiornarsi". Conclude la nota: "Noi giovani Idv, con i vertici di partito, stiamo lavorando insieme alle associazioni degli studenti, ai ricercatori, ai dottorandi, ai precari, agli associati, ai rappresentanti del Cnr e degli ordinari per gettare le basi di un'alternativa del centrosinistra sull'Universita', in particolare- conclude- per la difesa del carattere pubblico dell'istruzione, il riadeguamento del Ffo alla media europea e la priorita' dell'offerta didattica rispetto all'amministrazione".


FOCUS IDV del 24 Marzo



LIBIA: DI PIETRO, OPPOSIZIONI RESPONSABILI IN LINEA CON QUIRINALE = Roma, 24 mar. - (Adnkronos) - "Le opposizioni si sono assunte la responsabilita', perche' il Paese non valga come il due di picche sul piano internazionale. Un gesto di responsabilita' istituzionale in linea con il capo dello Stato". Lo ha detto Antonio Di Pietro, commentando la decisione di Pd, Idv e Terzo polo di presentare una risoluzione unitaria alla Camera sulla Libia.
LIBIA: DI PIETRO,BERLUSCONI ASSENTE, E' CONIGLIO NON PREMIER (ANSA) - ROMA, 24 MAR - L'assenza del presidente del Consiglio al dibattito sulla Libia ''dimostra che lui non e' un presidente del Consiglio, ma un coniglio''. Lo ha detto intervenendo in Aula il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro ''deplorando'' la mancata partecipazione di Silvio Berlusconi. ''Piaccia o non piaccia - ha detto Di Pietro - questa e' un'azione di guerra. Chiamiamola pure azione di pace. Ma e' fatta con armi e bombe. E il fatto che Berlusconi non senta il dovere di assumersi la responsabilita' davanti al paese dimostra che e' un coniglio''. (ANSA).
LIBIA: DI PIETRO, FRATTINI GIULLARE; MINISTRO LASCIA AULA (ANSA) - ROMA, 24 MAR - Antonio Di Pietro da' del ''giullare'' al ministro degli Esteri, Franco Frattini. Il quale, platealmente, si alza dal banco del governo nell'Aula della Camera e abbandona polemicamente l'Emiciclo. (ANSA).
LIBIA: DI PIETRO, BERLUSCONI ASSENTE E' UN CONIGLIO. DENUNCIARE TRATTATO = (ASCA) - Roma, 24 mar - ''Piaccia o non piaccia stiamo facendo un'azione di guerra, con tanto di bombe e di missili''. Lo ha detto il leader di IdV Antonio Di Pietro nel suo intervento per dichiarazione di voto alla Camera sulla libia durante il quale ha polemizzato con Berlusconi per la sua assenza in parlamento: ''Il fatto che Berlusconi non sia in aula dimostra -ha detto Di Pietro- che il presidente del Consiglio e' un coniglio''. Di Pietro ha espresso invece apprezzamento per l'azione del presidente della Repubblica: ''Il capo dello Stato, si' che ha messo la faccia, e lo ha fatto al posto del presidente del Consiglio-coniglio''. IdV ha annunciato Di Pietro, votera' contro la risoluzione della maggioranza per la ''confusione'' che regna nel governo che mischia il problema Libia con quello degli immigrati. IdV, appoggia l'azione in Libia ''per ragioni umanitarie'' come sono indicate dalla risoluzione dell'Onu ''entro la quale ci si deve attenere''. Come esempio di confusione Di Pietro ha indicato le diverse dichiarazioni di Maroni sull'esistenza di un pericolo terrorismo e di Frattini che lo ha escluso. Di Pietro ha concluso con una nuova polemica verso Berlusconi, definito un ''giullare con Gheddafi e le gheddaffine'' ma anche con il ministro degli Esteri Frattini. Motivo di polemica e' stata l'uscita di Frattini dall'aula a causa delle parole di Di Pietro verso Berlusconi. E Di Pietro lo ha inseguito verbalmente dicendo: ''Ministro Frattini non fugga via! Dopo aver recitato una poesia se ne e' andato via! E' il secondo coniglio del governo...''. A questo punto e' intervenuto il presidente della Camera Fini che ha richiamato Di Pietro ad un linguaggio ''piu' consono'' al parlamento. Di Pietro ha concluso chiedendo la denuncia ''formale e notificata'' del trattato di amicizia con la Libia che ''dimostra un recondito pensiero di mantenere un filo se Gheddafi dovesse rimanere''.
LIBIA: DI PIETRO, NEL GOVERNO REGNA LA CONFUSIONE PREMIER PASSA DA UN ECCESSO ALL'ALTRO. E' ESECUTIVO DI CONIGLI (ANSA) - ROMA, 24 MAR - "Nel Governo regna la confusione". Antonio Di Pietro sintetizza cosi' nell'Aula della Camera la situazione in cui, a suo dire, il Paese si trova nell'affrontare la crisi libica. "Il comportamento del Governo - ha spiegato - è passato da un eccesso all'altro, soprattutto quello di Berlusconi che prima giocava a fare il guascone, giocava a cavalli e gheddafine'' pensando ''che fare il presidente del Consiglio è come stare nel sottoscala di Arcore a fare il bunga bunga" mentre ora interviene militarmente. Intervento che, spiega il leader di Idv tornando a leggere il testo preparato, e' una vera e propria azione di guerra, ''con armi e bombe'' sulla quale occorre che il governo ''si assuma pienamente le proprie responsabilità". ''Deplorando'' l'assenza del premier al dibattito parlamentare (e poi la ''fuga'' di Frattini durante il suo discorso) Di Pietro ha comunque sottolineato che ''l'Idv si riconosce nella risoluzione dell'Onu perché per la prima volta in un'azione di guerra c'è stata una decisione dell'unico riferimento di governo mondiale che abbiamo e dobbiamo seguirlo". Ma, avverte, "il nostro compito è quello di salvare vite umane e non andare ad ammazzare Gheddafi o tifare per una o l'altra parte della popolazione. Noi dobbiamo tifare per tutta la popolazione: quella che sta contro Gheddafi e quella che sta con Gheddafi". Di Pietro chiede infine che il governo ''pretenda'' che ''i flussi di immigrati siano distribuiti equamente'' e che ''venga sospeso il trattato di amicizia'' con Tripoli. L'ex Pm accusa infine il governo di ''non avere una posizione unitaria davanti alla crisi'' e che questo ''non lo legittima piu' a governare il paese''. (ANSA).
LIBIA, DI PIETRO: COMPITO E' SALVARE VITE NON AMMAZZARE GHEDDAFI (9Colonne) Roma, 24 mar -"L'Idv si riconosce nella risoluzione dell'Onu perché per la prima volta in un'azione di guerra c'è stata una decisione dell'unico riferimento di governo mondiale che abbiamo e dobbiamo seguirlo". E' quanto afferma il leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro nel suo intervento in aula, precisando però: "Il nostro compito è quello di salvare vite umane e non andare ad ammazzare Gheddafi o tifare per una o l'altra parte della popolazione. Noi dobbiamo tifare per tutta la popolazione". "Piaccia o non piaccia - ha poi polemizzato Di Pietro - stiamo facendo un'azione di guerra, chiamiamola pure azione di pace ma è fatta con armi e bombe".
LIBIA: DI PIETRO, INCOMMENTABILE E' COMPORTAMENTO FRATTINI (ANSA) - ROMA, 24 MAR - ''Incommentabile e' l'atteggiamento del ministro Frattini, il quale e' uscito dall'aula durante il mio intervento, proprio nel momento in cui facevo riferimento ad una sua intervista rilasciata al Corriere della Sera, il 17 gennaio, appena due mesi fa'': lo afferma Antonio Di Pietro, leader dell'Idv. ''In quell'occasione - prosegue - Frattini aveva elogiato Gheddafi, affermando testualmente che era il punto di riferimento del riformismo arabo, a cui l'occidente doveva guardare per il futuro della regione. Oggi, lo stesso Frattini, ha invece indicato Gheddafi come uno dei peggiori criminali della storia. Insomma, un ministro degli Esteri cosi' confuso nelle idee e nella politica, non merita di svolgere quella funzione. Considero il suo comportamento conigliesco, perche' invece di assumersi la responsabilita' di fronte alla mia precisa contestazione, e' fuggito via dall'aula del Parlamento, offendendo non solo i deputati, ma tutte le istituzioni e gli italiani''. (ANSA).
LIBIA, DI PIETRO: COMPITO SALVARE UMANE, GOVERNO REVOCHI TRATTATO (9Colonne) Roma, 24 mar - "Innanzitutto, mi sia concesso deplorare l'assenza del presidente del Consiglio in questo incontro con il Parlamento. Piaccia o non piaccia, stiamo facendo un'azione di guerra. Chiamiamola pure azione di pace, ma è fatta con armi e bombe. E il presidente del Consiglio che non sente neanche in questo caso il dovere di venire in Parlamento e di assumersi la responsabilità davanti al Paese dimostra di essere un coniglio". Lo ha affermato il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, durante il suo intervento in Aula durante la discussione sulla crisi libica. "L'Italia dei Valori - ha proseguito - si riconosce nella risoluzione Onu 1973 che, per la prima volta, dopo l'Iraq, il Kosovo e l'Afghanistan, ha deciso direttamente e ha dato una legittimazione giuridica all'intervento. Vi è anche un compito circoscritto indicato dalle Nazioni Unite e sottolineato dalle parole del presidente degli Usa Obama: salvare le vite umane. Non possiamo stare a guardare mentre Gheddafi cerca di distruggere una parte del suo popolo, scagliando i soldati contro i civili. La risoluzione Onu ha stabilito che non bisogna permettere agli aerei di bombardare, che è necessario proteggere la popolazione di Bengasi e che bisogna intervenire anche con l'embargo per bloccare i beni e stabilire un corridoio umanitario. Queste sono le ragioni che ci hanno indotto a sottoscrivere una risoluzione unitaria con tutte le forze d'opposizione. Chiediamo un cessate il fuoco immediato, una mediazione politica e l'intervento della Corte Internazionale dell'Aia per Gheddafi". "Nel governo, invece, regna la confusione - ha aggiunto -. Il comportamento dell'esecutivo è passato da un eccesso all'altro. Berlusconi prima ha fatto il giullare con Gheddafi, i cavalli e le gheddafine e adesso lo definisce un criminale. Il presidente del Consiglio gioca con il suo ruolo e non ha il senso della responsabilità della carica che ricopre. Berlusconi ha scelto il cavallo sbagliato ma anche lei, ministro Frattini, il 18 gennaio scorso, in un'intervista al Corriere della Sera, aveva indicato Gheddafi come modello del riformismo arabo. Ma lei fa il ministro degli Esteri o il giullare insieme a Berlusconi?". "Il capo del governo non si è presentato, il ministro Frattini, dopo aver recitato una poesia, è scappato dall'Aula, mentre il ministro della Difesa, La Russa, è venuto qui a ripetere, pari pari, il discorso pronunciato al Senato, scambiando i deputati per i senatori. Ecco qual è il rispetto che il governo ha del Parlamento". "Il governo - ha spiegato ancora il leader dell'IdV - almeno dovrebbe pretendere dagli altri Paesi dell'Ue che i flussi migratori siano distribuiti equamente. Una cosa sono i profughi, un'altra gli immigrati. Il ministro Frattini non usi i quindicimila immigrati della Tunisia per giustificare ciò che avviene a Lampedusa. È una furbata del governo per far passare in secondo piano ciò che sta facendo in Libia. Il trattato d'amicizia tra Libia e Italia deve essere sospeso. Ma lei, ministro Frattini, ha assicurato che a norma dell'articolo 103 dell'Onu non vale più. È vero che non vale più, ma per invalidarlo deve essere presa una posizione diretta". "Il Parlamento deve approvare una mozione con cui si sospende la validità di questo trattato. Ma il fatto che questo esecutivo non si impegna a sospendere i rapporti con il governo libico dimostra che si vuole mantenere un filo conduttore con Gheddafi, per continuare a fare i propri affari. Gli italiani devono sapere che Berlusconi, in tutti questi anni, sia da privato cittadino che da rappresentante di governo, ha legittimato il criminale Gheddafi. Ecco perché noi insistiamo che il presidente del Consiglio deve andare a casa", ha concluso Di Pietro.
GIUSTIZIA. DI PIETRO: SODDISFAZIONE PER ASSOLUZIONE DE MAGISTRIS (DIRE) Roma, 24 mar. - "Giustizia e' stata fatta. Esprimo viva soddisfazione per la piena assoluzione, perche' il fatto non sussiste, di Luigi de Magistris". Il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, commenta cosi' la decisione del Tribunale di Salerno che si e' espresso in merito all'accusa di omissione di atti di ufficio che era stata avanzata verso l'europarlamentare, attualmente candidato a sindaco nella citta' di Napoli. "Noi dell'Italia dei Valori- prosegue- riponiamo piena fiducia nella magistratura, alla quale ci siamo sempre rivolti e davanti alla quale ci siamo sempre presentati, senza esitazione, perche' sicuri della nostra innocenza. Lo stesso ha fatto Luigi che oggi viene ripagato. La sua unica colpa e' stata quella di aver fatto fino in fondo il proprio dovere". "Sono certo- conclude Di Pietro- che Luigi continuera' a svolgere la sua battaglia in difesa della legalita' qualsiasi incarico e ruolo rivesta, a partire, come ci auguriamo, da quello di sindaco di Napoli".
Idv, domani Di Pietro in Piemonte Roma, 24 MAR (Il Velino) - Domani il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, sara' in Piemonte. Alle 10.30, il leader IdV terra' una conferenza a Torino presso la sede regionale del partito in via Ormea, 15/f. Poi, alle 14.30, Di Pietro sara' alla sede della Provincia di Torino (Sala Marmi), via Maria Vittoria, 12, per una conferenza stampa alla quale parteciperanno anche i rappresentanti sindacali Massimiliano Mosca (Cgil), Fabio Curzola (Cisl) e Domenico Cutri' (Uil). La visita del leader dell'IdV proseguira' con altri due appuntamenti nel capoluogo piemontese: alle ore 15 e' previsto un passaggio al gazebo 'Informiamo i cittadini sui referendum', allestito in via Lagrange, davanti La Rinascente, mentre alle 17 partecipera' al convegno 'Acqua bene di tutti', presso il Cinema Empire di piazza Vittorio Veneto, 5. Infine, alle ore 18, Di Pietro sara' a Biella per prendere parte ad un convegno sul nucleare, presso il Museo del territorio di via Quintino Sella". Lo rende noto un comunicato dell'Ufficio Stampa dell'Italia dei Valori.
IDV: DI PIETRO, SIAMO BISTRATTATI DAL CENTROSINISTRA (ANSA) - ROMA, 24 MAR - "Il nostro partito e' mal tollerato". Lo afferma il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, in un'intervista al settimanale "Gli Altri", diretto da Piero Sansonetti. "A differenza di quanto avviene nella maggioranza - aggiunge Di Pietro - dove la Lega e' vissuta come anomalia ma viene coccolata, l'Idv nel centrosinistra viene letteralmente bistrattata. C'e' nei nostri confronti un ostracismo continuo e credo sarebbero molto più contenti se non ci fossimo, perche' siamo la coscienza critica su alcune politiche ambigue e su alcuni comportamenti poco chiari a livello territoriale''.
REFERENDUM, DI PIETRO: "C'E' INTERESSE A NON PARLARNE, COSI' SALTA QUORUM" (9Colonne) Roma, 24 mar - "Tutti quelli che remano contro il referendum hanno interesse a che non se ne parli, che si arrivi in modo soft a quella consultazione elettorale per far saltare il quorum". Lo afferma il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro in un'intervista rilasciata al settimanale "Gli Altri", diretto da Piero Sansonetti. "Noi - aggiunge Di Pietro - dobbiamo reagire a questo tentativo di mettere il bavaglio. Il mancato accorpamento con le elezioni di maggio, oltre all'enorme spreco di denaro pubblico, è stato un primo segnale. Ora temo che il governo abbia in mente qualche altro raggiro".
NUCLEARE: BELISARIO "PRESTIGIACOMO E' POCO DOCUMENTATA" ROMA (ITALPRESS) - "I grandi Paesi industriali stanno tutti progressivamente abbandonando il nucleare, primo tra tutti la Germania, ma al ministro Prestigiacomo evidentemente manca una visione chiara di quello che sta accadendo nel mondo. La sua e' una concezione stravecchia alla quale intende agganciare, e quindi condannare, il nostro Paese per i prossimi decenni". Lo dice il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario commentando quando detto dal ministro dell'Ambiente sulla necessita' di adottare l'atomo anche in Italia. "Il governo ieri non ha fatto altro che rinviare il piu' possibile la data dei referendum e approvare una normativa nucleare senza modifiche significative basata su dati palesemente distorti - aggiunge -. La verita' e' che con la furbata della moratoria, il governo ha anche mandato in pensione la pianificazione energetica nazionale, cioe' proprio quegli strumenti di conoscenza del fabbisogno nazionale di energia e delle diverse fonti da impiegare per soddisfarlo. Piano - conclude Belisario - che se fosse stato fatto e successivamente studiato dal ministro dell'ambiente non le avrebbe consentito di fare affermazioni cosi' poco documentate".
NUCLEARE. IDV A MARCEGAGLIA: SALUTE CITTADINI PRIORITÀ, NON LOBBY ORLANDO: RITORNO DELL'ATOMO VA DEFINITIVAMENTE ABBANDONATO. (DIRE) Roma, 24 mar. - "La salute dei cittadini e la tutela del territorio vengono prima di tutto. Non siamo d'accordo con le affermazioni della presidente di Confindustria Emma Marcegaglia: il ritorno al nucleare nel nostro Paese va abbandonato completamente". E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando. "E il recente dramma del Giappone e' solo uno dei motivi per i quali occorre farlo, dando invece spazio alle energie rinnovabili che sono molto meno costose e piu' redditizie- segnala Orlando- non vorremmo che, dietro le affermazioni di Confindustria, ci fossero solo i soliti interessi di bottega delle solite lobby. Speriamo di sbagliarci".
RAI: IDV, LIBRO BIANCO CDR DIMOSTRA STATO INVEROSIMILE TG1 (V. 'RAI: CDR USCENTE TG1 ATTACCA...' DELLE 15.15) (ANSA) - ROMA, 24 MAR - ''Se ce ne fosse ancora bisogno, il libro bianco del cdr del Tg1 e' l'ennesima dimostrazione dello stato mortificante del servizio pubblico impersonato da Minzolini''. Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione di Vigilanza Rai, Pancho Pardi. ''Giorno dopo giorno - aggiunge Pardi in una nota - e' ormai difficile trovare nuove parole per descrivere lo stato inverosimile dell'informazione. A testimonianza, aggiungiamo un ultimo tassello: da quando l'Italia dei Valori ha denunciato alla Procura di Roma le spese epicuree del direttore Minzolini tutte a carico del contribuente, le e' stato riservato un trattamento esemplare. Non c'e' piu' un sonoro, i nostri esponenti appaiono tutti come pesci in un acquario, aprono bocca ma non si sente nulla. E' inevitabile ripetersi, il servizio pubblico Rai secondo Minzolini - conclude Pardi - e' solo e sempre piu' a vantaggio del presidente del Consiglio''.(ANSA).
CONSOB. LANNUTTI (IDV): DA CASSAZIONE BATOSTA A CARDIA (DIRE) Roma, 24 mar. - "La condanna inflitta alla Consob dalla Corte di Cassazione consolida l'orientamento per cui la Commissione e' responsabile per omessa o carente vigilanza sui protagonisti della raccolta del risparmio, come banche o societa' di intermediazione immobiliare che hanno truffato i risparmiatori. La sciagurata gestione Cardia ha ricevuto una solenne batosta, il Governo si decida a rivalersi sui responsabili". Lo dice il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti, che, in proposito, ha inviato un'interrogazione al ministero dell'Economia. "La Cassazione- aggiunge- ha stabilito che la Consob non e' soltanto un organo di vigilanza, ma anche di garanzia del risparmio pubblico e privato. Per questo avrebbe dovuto verificare i carichi pendenti in capo al patron della societa' Sfa, l'onorabilita' dei suoi amministratori e la legittimita' della cessione delle quote di controllo". "Il mancato controllo sulla tutela del risparmio da parte della Consob- sottolinea- da' luogo al danno ingiusto e al conseguente risarcimento, per questo il governo deve valutare un'azione diretta di rivalsa nei confronti di Cardia e dei dirigenti Consob, procedendo poi alla loro rimozione per manifesta incompetenza e malafede". Evidentemente, prosegue Lannutti, "c'e' bisogno di una lezione esemplare per evitare nuove vittime di crack finanziari e che vadano in fumo ulteriori risparmi, che si aggiungerebbero ai 50 milioni di euro gia' persi da un milione di famiglie".
RINNOVABILI: BUGNANO (IDV),LEGA PREDICA BENE E RAZZOLA MALE (ANSA) - ROMA, 24 MAR - ''Le contraddizioni del Governo in fatto di politica energetica sono grandi quanto una casa: mentre in Piemonte la Lega Nord, con l'Italia dei Valori, appoggia la richiesta di sospensione dell'utilizzo degli impianti a biomassa, a Roma e' schierata in prima fila sul ritorno a nucleare, in barba ai territori che non vogliono le centrali. Il Carroccio predica bene e razzola male''. Lo dice Patrizia Bugnano, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Industria al Senato. ''L'incoerenza del Governo - aggiunge - e' allarmante: prima ha concluso l'iter legislativo per la creazione e gestione di centrali nucleari, poi ha proclamato una moratoria a cui non crede nessuno, perche' serve solo a far passare la bufera delle amministrative e dei referendum. Basta dire che ha espresso parere contrario alla nostra mozione sulle rinnovabili perche' conteneva un no secco all'energia atomica''. ''Cosi' nella mozione della Lega - spiega - non c'e' traccia delle grandi perplessita' sulle centrali a biomassa, che a parole esprime a livello locale: e' una presa in giro avvilente. L'Italia dei Valori e' invece al fianco dei cittadini che, come i comitati piemontesi, vogliono puntare sulle fonti sicure e non inquinanti: l'unica via per ottenere una politica energetica all'avanguardia e responsabile e' votare si' ai referendum e cancellare per sempre ogni velleita' atomica del Governo''.
ENERGIA. RINNOVABILI, IDV: PRESTIGIACOMO E' KILLER DELL'AMBIENTE CARLINO: LAVORA PER UNA MAGGIORANZA CHE VUOLE PROFITTI DA ATOMO. (DIRE) Roma, 24 mar. - "Il Governo ha gettato la maschera: ha dato parere contrario alla nostra mozione, l'unica che chiedeva l'allineamento degli incentivi per le fonti rinnovabili agli standard europei, solo perche' si esprimeva contro il nucleare". Lo denuncia Giuliana Carlino, senatrice dell'Idv e prima firmataria della mozione sulle rinnovabili in discussione oggi al Senato, secondo la quale "il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, sta svolgendo lo sporco lavoro di killer dell'ambiente per conto di una maggioranza che vuole ricavare profitto dalle centrali atomiche a danno dei cittadini". Per Carlino "i tentativi di raggiro del Governo sono inaccettabili", perche' a suo giudizio "e' evidente che considera marginali le energie alternative e rinnovabili, mentre punta tutto sul folle progetto nucleare". Il parere contrario espresso sulla mozione dell'Idv per Carlino "rivela la moratoria per quello che e': il tentativo di evitare il tracollo alle amministrative e frenare la partecipazione ai referendum", per poi "tornare subito dopo a speculare sulla costruzione delle centrali".
SANITA': MOLISE; TAGLI OSPEDALE AGNONE, INTERROGAZIONE IDV (ANSA) - CAMPOBASSO, 23 MAR - Il presidente nazionale dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro e l'on. Anita Di Giuseppe hanno presentato un'interrogazione a risposta scritta al ministro della Salute e al ministro dell'Economia, in merito alla situazione dell'ospedale 'Caracciolo' di Agnone (Isernia) interessato dalla razionalizzazione prevista dal Piano di rientro per il riequilibrio del deficit sanitario. " L'ospedale civile Caracciolo di Agnone - ha detto la Di Giuseppe - rappresenta un presidio fondamentale e una delle strutture essenziali per l'altissimo Molise. Esso copre un territorio montano di circa 15mila abitanti e serve altri 20 mila abitanti abruzzesi. A causa del piano di rientro del 2007 - ha aggiunto - sono stati ridimensionati i reparti di medicina con annessa lungodegenza, chirurgia generale, day surgery e ginecologia, ed abolito il punto nascite. Negli ultimi anni si è registrata una progressiva emorragia di personale qualificato e nessun reintegro è stato previsto né applicato; il tutto a chiaro danno della struttura. Il servizio ospedaliero - ha sottolineato la parlamentare molisana - ha presentato una flessione nel numero di posti letto che è stato forzatamente ridotto agli attuali 40 nonostante la costante richiesta di ricoveri, puntualmente deviata su strutture private. La sanità molisana ha raggiunto alti livelli d'indebitamento a causa di una dissennata gestione delle risorse finanziarie, spesso destinate al potenziamento della sanità privata a scapito di quella pubblica. Il ridimensionamento dell'ospedale di Agnone, che colpirebbe un'area montana in difficoltà dal punto di vista occupazionale, socioeconomico e dei servizi sanitari, andrebbe a comportare un declassamento della qualità del servizio sanitario e un maggiore spopolamento di un territorio già drasticamente colpito dal fenomeno migratorio. Abbiamo interrogato il ministro - ha concluso - affinché siano previste azioni a garanzia della sopravvivenza del Caracciolo e alla tutela del diritto alla salute dei cittadini. Questa indagine coinvolgerà anche il Commissario ad acta per la sanità molisana, Michele Iorio".
SCUOLA: DA IDV INTERPELLANZA SU INSEGNAMENTI MATERIE LETTERE (ANSA) - ROMA, 24 MAR - Il Gruppo Idv alla Camera ha presentato un'interpellanza urgente al ministro dell'Istruzione, sulle classi di concorso di materie letterarie presso gli istituti secondari superiori. ''La suddivisione delle classi di concorso dell'ambito disciplinare di lettere - spiega l'onorevole Anita Di Giuseppe - serve ad assegnare cattedre nelle diverse tipologie di istituti secondari di secondo grado; in virtù delle cosiddette abilitazioni a cascata, istituite con decreto ministeriale, ogni classe di concorso più alta possiede i requisiti professionali e i titoli necessari per insegnare in quelle inferiori, e la A052 è abilitata all'insegnamento di italiano, latino, greco, storia, educazione civica e geografia, al ginnasio del liceo classico, e di latino e greco al triennio, ma una nuova circolare ministeriale sta creando notevole confusione e contraddizioni nelle assegnazioni. Già lo scorso anno - prosegue la parlamentare - una nota del Miur autorizzò l'insegnamento del latino nel ginnasio anche da parte di altre classi di concorso, provocando diversi squilibri ma, a seguito di una nostra interpellanza urgente, il Ministro dovette riconoscere il proprio errore e, accogliendo come legittime le nostre istanze, firmò un'altra nota ripristinando di fatto le prerogative della classe A052. Oggi con questa interpellanza vogliamo richiamare, ancora una volta, il Ministro Gelmini a una maggiore attenzione, affinché - osserva Anita Di Giuseppe - non ricada nello stesso errore penalizzando la classe di concorso A052 che, ripeto, ha un'abilitazione specifica e superiore. Il nostro obiettivo è garantire il rispetto della meritocrazia, criterio tanto sbandierato dal Ministro nei salotti televisivi, ma non ancora applicato. Benché consapevoli di quanto una riforma della Scuola pubblica sia necessaria e urgente, siamo altrettanto consapevoli del fatto che la riforma Gelmini - conclude - è stata la mannaia che sta uccidendo l'istruzione italiana''. (ANSA).
SCUOLA: DA IDV INTERPELLANZA SU INSEGNAMENTI MATERIE LETTERE (ANSA) - ROMA, 24 MAR - Il Gruppo Idv alla Camera ha presentato un'interpellanza urgente al ministro dell'Istruzione, sulle classi di concorso di materie letterarie presso gli istituti secondari superiori. ''La suddivisione delle classi di concorso dell'ambito disciplinare di lettere - spiega l'onorevole Anita Di Giuseppe - serve ad assegnare cattedre nelle diverse tipologie di istituti secondari di secondo grado; in virtù delle cosiddette abilitazioni a cascata, istituite con decreto ministeriale, ogni classe di concorso più alta possiede i requisiti professionali e i titoli necessari per insegnare in quelle inferiori, e la A052 è abilitata all'insegnamento di italiano, latino, greco, storia, educazione civica e geografia, al ginnasio del liceo classico, e di latino e greco al triennio, ma una nuova circolare ministeriale sta creando notevole confusione e contraddizioni nelle assegnazioni. Già lo scorso anno - prosegue la parlamentare - una nota del Miur autorizzò l'insegnamento del latino nel ginnasio anche da parte di altre classi di concorso, provocando diversi squilibri ma, a seguito di una nostra interpellanza urgente, il Ministro dovette riconoscere il proprio errore e, accogliendo come legittime le nostre istanze, firmò un'altra nota ripristinando di fatto le prerogative della classe A052. Oggi con questa interpellanza vogliamo richiamare, ancora una volta, il Ministro Gelmini a una maggiore attenzione, affinché - osserva Anita Di Giuseppe - non ricada nello stesso errore penalizzando la classe di concorso A052 che, ripeto, ha un'abilitazione specifica e superiore. Il nostro obiettivo è garantire il rispetto della meritocrazia, criterio tanto sbandierato dal Ministro nei salotti televisivi, ma non ancora applicato. Benché consapevoli di quanto una riforma della Scuola pubblica sia necessaria e urgente, siamo altrettanto consapevoli del fatto che la riforma Gelmini - conclude - è stata la mannaia che sta uccidendo l'istruzione italiana''. (ANSA).
L.COMUNITARIA: IDV, SCANDALOSE NORME DEBITI RAI-FINMECCANICA (V.'L.COMUNITARIA: STOP MULTE SPA PARTECIPATE ...DELLE 17,03) (ANSA) - ROMA, 24 MAR - ''Sono spudorati e senza ritegno. Dopo l'emendamento sulla responsabilita' civile dei magistrati, ora salta fuori la norma salva cda Rai e Finmeccanica. Una sorta di cancella debiti vergognosa che danneggia lo Stato e i cittadini'': lo annuncia Antonio Borghesi, vicepresidente del gruppo IDV alla Camera. ''Grazie, infatti, ad un nuovo emendamento, infilato nella comunitaria, non costituisce piu' danno erariale il pagamento di ammende o sanzioni da parte delle predette societa', quando il pagamento va a favore di un'altra pubblica amministrazione. La cosa eclatante e' che questa norma varra' anche per le tutte le sanzioni da evasione fiscale e sara' retroattiva anche nei confronti di sentenze gia' emesse. Non solo, la norma si applichera' anche a tutte le societa' di enti pubblici che gestiscono servizi pubblici locali e che sono circa 7.000. Ancora una volta, il governo favorira' gli amici e le cricche. Ci chiediamo, a questo punto, quanti altri furbi del quartierino ne beneficeranno'', conclude il vicepresidente di IDV alla Camera.
NORME ANTI-OPA: IDV, UNA FOLLIA, UE LE BOCCERA' (ANSA) - ROMA, 24 MAR - ''Le norme anti-opa varate dal ministro Tremonti sono una follia, un furbo escamotage per impedire investimenti stranieri in Italia e l'Europa non ci pensera' un minuto di piu' a rispedirle al mittente'' lo dichiara in una nota Antonio Cambursano, capogruppo di IDV in Commissione Bilancio della Camera. ''Il Governo, in due anni e mezzo, non ha mosso un dito per tutelare le aziende italiane in crisi ed ora pensa di porre rimedio alla sua insipienza varando norme protezionistiche illiberali e anacronistiche. La verita' e' che Tremonti e' ministro dell'Economia liberale a corrente alternata: un giorno invoca investimenti stranieri, il giorno dopo tenta di fermarli'', aggiunge Cambursano. ''Il messaggio che si manda ad eventuali e possibili investitori stranieri e' quello di un paese inaffidabile, dove le regole si possono cambiare a piacimento a seconda di come sta andando la partita. Tutto cio' e' inaccettabile, alla luce anche della nostra perdita di credibilita' sul piano internazionale'', conclude il capogruppo di IDV in Commissione Bilancio della Camera. (ANSA).
Eutelia, idv: incredibile condanna a lavoratori Roma, 24 MAR (Il Velino) - "Gli ultimi risvolti della vicenda Agile-Eutelia dimostrano che in Italia si e' superato qualsiasi limite nei confronti dei diritti fondamentali dei lavoratori. La condanna a tre mesi di reclusione, convertita in una pena pecuniaria di 7.600 euro a testa, a dodici dei lavoratori che hanno protestato occupando la sede romana dell'azienda, ha dell'incredibile". Lo afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi. "Vogliamo ricordare - prosegue la nota - che i manager di Eutelia hanno spolpato l'azienda, si sono intascati milioni di euro di commesse e hanno lasciato senza lavoro migliaia di persone. Oggi, grazie anche agli esposti dell'Italia dei Valori, questi truffaldini sono indagati da diversi tribunali italiani, tanto che il fondatore dell'azienda, Samuele Landi, resosi tra l'altro protagonista di un'irruzione illegittima e violenta all'interno dell'azienda, insieme a dei vigilantes che si sono finti poliziotti, e' tutt'ora latitante a Dubai". "Di fronte a questa truffa colossale - spiega Zipponi - e' assurdo che alcuni dipendenti vengano condannati a pagare tanto quanto percepirebbero con un anno di cassa integrazione, per aver tentato di difendere il proprio posto di lavoro e il patrimonio aziendale. Italia dei Valori - conclude - fara' di tutto affinche' questo procedimento venga sospeso e invita il governo ad intervenire urgentemente sulla questione, per trovare una soluzione industriale che possa rilanciare l'azienda, salvare i livelli occupazionali e risparmiare ai lavoratori ulteriori vessazioni da parte di chi, meritatamente, e' stato arrestato ed e' sotto processo per aver buttato sul lastrico circa 10.000 famiglie tra Agile, Eutelia, Phonemedia e tante altre aziende".
NUCLEARE. IDV: MORATORIA E' OCCASIONE PER PUNTARE SU FOTOVOLTAICO BRUTTI: MINISTRI MANGIANO SUSHI PER SMINUIRE IL PROBLEMA. (DIRE) Roma, 24 mar. - "La moratoria sul nucleare e' una valida opportunita' per investire risorse ed energie sulle fonti rinnovabili". Paolo Brutti, responsabile Ambiente dell'Italia dei Valori, esorta il governo "a non perdere tempo" in materia di approvvigionamento energetico. "Con l'abbandono della Germania e la generale retromarcia dei Paesi piu' evoluti, sempre piu' critici nei confronti del nucleare, parte in tutto il mondo la corsa per rendere piu' efficienti e diffuse le energie rinnovabili- insiste Brutti- e' questo il vero treno da non perdere". Il governo italiano "ora piu' che mai dovrebbe puntare sul fotovoltaico- esorta il responsabile Ambiente Idv- dimostrando che la moratoria costituisce un effettivo momento di riflessione e non uno strumentale escamotage per riproporre l'argomento fra un paio d'anni". Il fatto che i nostri ministri"si affannino a sminuire gli effetti della sciagura giapponese, mangiando sushi davanti ai microfoni della Rai, come se questo fosse il vero problema degli italiani, denuncia i veri disegni del governo- conclude Brutti- siamo convinti che gli italiani non abboccheranno a queste esche e che nei referendum di giugno scriveranno la parola fine al folle capitolo nucleare".
Giustizia/ De Magistris: Io assolto a Salerno, fatto non sussiste [1]"Ho pagato ferocia pezzi deviati Stato, mia fiducia ripagata" Roma, 24 mar. (TMNews) - "Oggi il Tribunale di Salerno mi ha assolto dall'accusa di omissione di atti di ufficio in riferimento ad un fatto che avrei commesso quando ero pm a Catanzaro. Si trattava di un'accusa per me ingiusta e infamante". Lo ha fatto sapere sul suo profilo facebook Luigi de Magistris, eurodeputato Idv e candidato sindaco di Napoli. "Ho dedicato, infatti, alla giustizia e alla legalità - ha aggiunto - quindici anni della mia vita, giorno e notte, sempre e solo per mantenere vivo il principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alle legge. Per questo, ho pagato sulla mia pelle la ferocia di pezzi deviati dello Stato, a cui non piace la magistratura autonoma e indipendente, non piegata e suddita al potere politico. Oggi vengo assolto con la formula più ampia: il fatto non sussiste". De Magistris ha spiegato di aver "avuto fiducia nel Tribunale di Salerno e questa fiducia - ha commentato - è stata ripagata, facendomi dimenticare i mesi di sofferenza amplificata da una campagna di denigrazione e delegittimazione della mia persona, anche professionale. Una campagna diventata ancora più virulenta quando doveva colpirmi per il ruolo che attualmente rivesto in politica. Voglio sottolineare che sono stato assolto difendendomi nel processo e non dal processo, per altro senza utilizzare, pur potendolo fare, lo schermo della immunità parlamentare né - ha concluso - scappatoie come quella del legittimo impedimento".
NAPOLI, DE MAGISTRIS (IDV): A MAGGIO SCUDETTO AZZURRI E MIA VITTORIA (9Colonne) Roma, 24 mar - "A maggio ci saranno due belle notizie: lo scudetto del Napoli e la mia vittoria". Luigi De Magistris, candidato a sindaco di Napoli, con un'intervista al quotidiano online Affaritaliani.it, esprime due auspici e boccia la scelta di Fabio Cannavaro che ha deciso di appoggiare Lettieri: "Noi guardiamo più a Lavezzi e a Cavani e alla squadra di oggi che sta facendo grandi cose". Poi sul caso Tranfaglia, l'ex responsabile della Cultura del partito, che ha lasciato l'Idv in polemica con Di Pietro, dice: "Ho stima per lo storico, ma non condivido le modalità con cui ha deciso di interrompere una collaborazione". E su Sel che appoggerà Morcone afferma: "La maggior parte dei loro elettori mi voterà". (Red)
NUCLEARE. DE MAGISTRIS (IDV): FERMARLO IN EUROPA, PER IL FUTURO CON COLLEGHI SLOVENO E FRANCESE: CHIUDERLO PER SEMPRE. (DIRE) Roma, 24 mar. - "No al nucleare in Europa, per noi e per il futuro dei nostri figli". Lo dice l'eurodeputato IdV Luigi de Magistris commentando un'interrogazione parlamentare alla Commissione europea presentata insieme al deputato sloveno Ivo Vajgl e alla francese Michele Rivasi. "Dopo il Giappone, l'Unione europea deve orientarsi una volta per tutte verso una politica energetica senza il nucleare", afferma de Magistris. "Ho deciso di presentare quest'interrogazione insieme a un collega sloveno e a una francese perche' proprio Francia e Slovenia sono i Paesi con centrali nucleari a noi piu' vicini- prosegue- le scelte energetiche di un governo, si ripercuotono automaticamente sui Paesi confinanti". Sullo sfondo, l'accordo tra Berlusconi e Sarkozy del 2009 per portare in Italia il nucleare grazie alla tecnologia francese. In attesa di "chiudere per sempre con il nucleare e passare unicamente a forme d'energia pulite", de Magistris chiede alla Commissione standard europei minimi e obbligatori sulla sicurezza delle centrali esistenti, ben 148 sparse in 14 Stati membri. "Alcuni impianti hanno piu' di 25 anni, delle vere e proprie bombe ad orologeria per la sicurezza di tutti i 500 milioni di cittadini europei".
NUCLEARE. DE MAGISTRIS (IDV): FERMARLO IN EUROPA, PER IL FUTURO -2- (DIRE) Roma, 24 mar. - L'eurodeputato IdV Luigi de Magistris chiede alla Commissione anche d'istituire un'Authority europea ed indipendente di controllo. "L'attuale direttiva Nuclear Safety non basta- spiega de Magistris- abbiamo bisogno di norme certe e ferree che regolino la sicurezza degli impianti". Ad ogni modo, conclude de Magistris, "l'obiettivo dell'Ue deve essere quello di chiudere per sempre con questa pericolosa forma d'energia e puntare unicamente sulle rinnovabili". Al momento, infatti, la strategia ambientale europea Eu2020 prevede ancora l'utilizzo del nucleare per abbattere le emissioni di CO2 dell'80% entro il 2050.
Parmalat; Rinaldi: Adeguare "sistema Italia" a sfide globalizzazione Roma, 24 MAR (Il Velino) - "Piuttosto che contrastare le OPA bisognerebbe adeguare in tempo il "sistema Italia" alle sfide della globalizzazione." e' cosi' che l'europarlamentare dell'Italia dei Valori, Niccolo' Rinaldi, commenta l'approvazione del decreto del governo sul tema. "Se da una parte occorre incoraggiare gli investitori esteri che ormai sono assenti nel nostro paese per quanto riguarda l'apertura di nuove attivita', dall'altra si dovrebbe procedere senza improvvisazioni o provvedimenti dell'ultimo momento per evitare acquisizioni, che una dopo l'altra in alcuni casi mortificano la cultura industriale italiana. In particolare - continua il capo delegazione IdV -, prendendo esempi da altri paesi, si deve procedere a una valutazione dei singoli comparti industriali per identificare quali sono i settori e le aziende maggiormente a rischio di acquisizione, e a convogliare gli sforzi su quegli obiettivi per i quali un assetto proprietario non piu' italiano puo' ledere agli interessi generali del paese. Una volta identificate le aree a rischio, quel che serve e' una sinergia preparata per tempo tra misure finanziarie e industriali, coinvolgendo categorie, istituti di credito, analisti, e anche diplomazia e politica. E' questo il vero "sistema Italia" tanto sbandierato di cui abbiamo bisogno, una risposta che non puo' ridursi a un decreto "del giorno dopo". Si deve, infatti, adeguare il sistema produttivo del paese in modo strutturale rispetto alle sfide della globalizzazione - tra le quali le acquisizioni di marchi italiani e l'assenza degli investimenti da parte di altri paesi rappresentano due facce di una medesima debolezza nazionale, e per essere efficaci - conclude l'esponente IdV - occorre che il governo sappia prevenire con un insieme di strumenti e non limitarsi a cartellini rossi che rischiano di incontrare il veto dell'Ue".
(LZ) COMUNE. MARUCCIO: AUMENTANO COSTI GIUNTA PIÙ CARA D'ITALIA "ALEMANNO SISTEMA PARTE DELLE BEGHE POLITICHE E PAGANO I ROMANI". (DIRE) Roma, 24 mar. - "Incurante dei dati Uil, che indicano la giunta comunale di Roma come la piu' costosa d'Italia (82,1 milioni, quasi il doppio di Milano), Alemanno torna a pietire aiuto a Berlusconi per aumentare il numero degli assessori, riuscendo una volta tanto ad avere ascolto". Cosi' in una nota il segretario regionale dell'Italia dei Valori, Vincenzo Maruccio. "Cosi' il decreto del presidente del Consiglio, sul quale pesano forti dubbi di incostituzionalita', porta a 15 il numero degli assessori di Roma Capitale: Alemanno sistema parte dellle sue beghe politiche e a pagare saranno i romani. E il paradosso- conclude Maruccio- e' che i risultati dell'amministrazione Alemanno, la peggiore che Roma abbia avuto dai tempi di Nerone, sono inversamente proporzionali ai costi".
FINCANTIERI: DI NARDO, IDV DOMANI IN PIAZZA CON I LAVORATORI (ANSA) - NAPOLI, 24 MAR - ''Domani l'Italia dei Valori sara' in piazza con i lavoratori di Fincantieri perche' si risolva al piu' presto la vertenza che li vede loro malgrado protagonisti''. Lo annuncia il senatore dell'Italia dei Valori, Nello Di Nardo. ''E' il momento della ricerca condivisa delle soluzioni e non delle polemiche, ma non posso evitare di ricordare al sindaco di Castellammare, Bobbio, che lui e' il rappresentante della maggioranza che guida il paese e la Regione e che le eventuali responsabilita' vanno ricercate tutte in una precisa area politica, il centrodestra, al governo per 9 degli ultimi 11 anni. Sarebbe bastato un ministro dello Sviluppo economico che avesse lavorato per risolvere le vertenze piuttosto che ignorarle come hanno colpevolmente fatto prima Scajola e poi Berlusconi con il suo interim. Ma evidentemente i due erano impegnati in altre faccende, a farsi regalare case a propria insaputa o a organizzare festini. Non e' cosi' che si governa un paese. I lavoratori di Fincantieri non sono numeri, ma persone in carne, ossa e diritti come quello al lavoro che non puo' essere messo sotto i piedi. Sono anni - conclude Di Nardo - che chiediamo in vari modi, attraverso incontri, interrogazioni, interventi sulla stampa locale e nazionale, l'apertura di un tavolo serio per trovare una soluzione di lungo periodo al problema di Fincantieri e sono anni che puntualmente le risposte che arrivano sono vaghe e contraddittorie. Per questo e' giunto il momento di dire basta''. (ANSA).





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