mercoledì 30 giugno 2010

FOCUS IDV DEL 30 GIUGNO 2010

MAFIA, DI PIETRO : SOLIDARIETA' A FATTO QUOTIDIANO' ATTACCHI DA PIDUISTI

"Gli attacchi a 'Il Fatto quotidiano' rientrano nella strategia portata avanti in questi anni da Silvio Berlusconi e la sua corte: asservire l'informazione ad un unico padrone, come stabilito nel progetto della P2, di cui sia Cicchitto che l'attuale presidente del Consiglio risultano affiliati. 'Il Fatto quotidiano' è un organo d'informazione che non ha padroni, dove lavorano giornalisti dalla schiena dritta, professionisti che svolgono il loro mestiere di 'cane da guardia' della democrazia, senza farsi intimidire dai 'dittatorelli' di turno. L'Italia dei Valori continuerà a battersi per difendere l'articolo 21 della Costituzione, messo seriamente in pericolo da questi arroganti governanti che, tra provvedimenti ad personam e attacchi alla libertà di stampa, tentano di stravolgere i principi tracciati dai nostri padri costituenti. Alla redazione va tutta la nostra solidarietà" Lo ha affermato in una nota il leader dell'Italia dei Valori, on Antonio Di Pietro, replicando agli attacchi a 'Il Fatto quotidiano' da parte di esponenti del Pdl.

Mafia/ Di Pietro: Buttare fuori dal Parlamento i condannati _O aspettiamo che criminali si impossessino delle istituzioni? Roma, 30 giu. (Apcom) - "Prima la condanna di Cuffaro, poi Dell'Utri, ora Pisanu dice c'è un collegamento tra mafia e politica, cos'altro aspettiamo a reagire e a buttare fuori dal Parlamento chi si è macchiato di questi reati, che la mafia si impossessi dello Stato e delle istituzioni". Così il leader di Idv, Antonio Di Pietro, commenta le parole del presidente della commission Antimafia.

INTERCETTAZIONI: DI PIETRO, CI BATTEREMO CONTRO LEGGE GOVERNO COMPLICE DELLA CRIMINALITA' (ANSA) - ROMA, 30 GIU - ''Idv si battera' sino all'ultimo perche' non venga approvato il provvedimento; e se verra' approvato fara' quello che ha fatto sempre: promuovera' un referendum''. Lo ha detto il leader di Idv, Antonio DI Pietro, commentando la calendarizzazione del ddl sulle intercettazioni il 29 luglio. ''Alla luce della relazione del procuratore Grasso - ha detto Di Pietro - si capisce che il provvedimento e' inemendabile; se fosse approvato si porrebbe fine alla lotta alla mafia, e il governo diventa cosi' complice della criminalita'''. (ANSA).

GOVERNO. DI PIETRO: BRANCHER MINISTRO DE CHE? MINISTRO COADIUTORE (DIRE) Roma, 30 giu. - "Ma 'sto Brancher e' ministro di che? Oltre che dell'impunita'?". Lo chiede con il consueto piglio il leader di Idv Antonio Di Pietro, nel corso del question time alla Camera. A rispondergli il ministro per i rapporti con il Parlamento Elio Vito: "In base agli elementi forniti dalla presidenza del Consiglio", spiega Vito, "Brancher gia' sottosegretario con il compito di coadiuvare i ministri Bossi e Calderoli" nell'attuazione del federalismo, compito nel quale ha "dimostrato particolare impegno", e' stato nominato "ministro per meglio operare in concerto con i tre ministri" che si occupano del federalismo "cosi' da conseguire una piu' rapida attuazione del programma di governo". Ironico Di Pietro: "Abbiamo scoperto cosi' che Brancher e' un ministro coadiutore perche' deve aiutare un ministro che e' gia' in carica. Ma non poteva farlo da sottosegretario?". L'ex pm spara alzo zero su quelle che ritiene essere le reali motivazioni del neo-ministro. "Brancher gia' prescritto, depenalizzato e anche reo confesso, adesso diventa anche ministro e cosi' usufruisce di una nuova legge ad personam che e' quella di legittimo impedimento", dice. Di Pietro lancia una suggestione che ha gia' una sua prassi nell'ordinamento ecclesiastico, dove esiste davvero la figura del 'vescovo coadiutore'. Si tratta dei vescovi nominati per assistere i vescovi in carica in una diocesi. Di solito si ricorre alla nomina di un coadiutore quando un vescovo diocesano sente (per motivi di salute, rinuncia o ritiro) che non sara' in grado di continuare molto a lungo nel suo incarico. Al coadiutore e' riconosciuto il diritto automatico di successione alla sede episcopale.

BRANCHER: DI PIETRO, E' FORSE MINISTRO DELL'IMPUNITA'? = (AGI) - Roma, 30 giu. - Antonio Di Pietro, in aula alla Camera nel question time, torna a chiedere ragione della nomina di Aldo Brancher a ministro e rivolto al ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, ha detto: "Ministro di che, oltre che dell'impunita'? Berlusconi aveva garantito non volere piu' di 12 ministri nel governo e di dimezzare il numero di coloro che vivono di politica... Ma Brancher e' diventato ministro non per vivere di politica, ma per non essere processato. Allora, abbiamo a che fare con un uso distorto delle funzioni pubbliche che ha un mandante, che si chiama Silvio Berlusconi, che continua a fare leggi 'ad personam' per garantire a se' e ai suoi sodali il silenzio per cio' che insiem a lui hanno commesso". Di Pietro ha ricordato che Idv e Pd "hanno presentato una mozione di sfiducia, perche' o va a casa Brancher e va a casa tutto il governo Berlusconi... ". (AGI)

BRANCHER: IDV, PETIZIONE ON LINE PER CHIEDERE DIMISSIONI (ANSA) - ROMA, 30 GIU - Oggi, sul sito dell'Italia dei Valori ( www.italiadeivalori.it) e sul blog di Antonio Di Pietro (www.antoniodipietro.it) e' stata pubblicata una petizione nella quale si chiede ai cittadini di firmare per sfiduciare il ministro Brancher. ''Il signor Aldo Brancher - si legge nel testo - tristemente noto alle Aule giudiziarie, stato nominato ministro per non farsi processare. E un incarico che mortifica le istituzioni, umilia la democrazia, attenta all'intelligenza degli italiani. L'Italia dei Valori ha promosso una mozione di sfiducia, chiedendo a tutte le forze di opposizione di concordare un testo comune. Infatti, siamo convinti che sia fondamentale che ogni singolo parlamentare risponda alla sua coscienza e ai cittadini su un atto di una gravita' inaudita. Per questo, chiediamo anche a voi tutti di firmare insieme a noi questa mozione di sfiducia. E un atto importante per far comprendere a questi governanti che noi non ci stiamo, non siamo come loro e difendiamo la dignita' delle istituzioni senza se e senza ma''.delle istituzioni senza se e senza ma''.

INTERCETTAZIONI: DI PIETRO, DA OPPOSIZIONE RICHIESTA UNITARIA CONTRO DDL = (ASCA) - Roma, 30 giu - L'opposizione presentera' una richiesta unitaria per accantonare e rivedere il ddl intercettazioni, atteso alla camera per l'approvazione il prossimo 29 luglio. Lo ha dichiarato il leader dell'Italia dei Valori Antonio di Pietro, al termine dell'audizione in commissione giustizia alla Camera del Procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso. ''Un provvedimento criminogeno nella sua struttura. Non ho mai visto - ha detto Di Pietro - un Procuratore nazionale antimafia demolire totalmente un provvedimento''. ''I tre capigruppi dell'opposizione - ha concluso - presenteranno una richiesta unitaria per accantonare e rivedere per intero il ddl''.

Brancher, oggi interrogazione Di Pietro su caso ministro Roma, 30 GIU (Il Velino) - Alle 15 di questo pomeriggio, nel corso del 'Question time' nell'aula di Montecitorio, il presidente dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, interverra' per illustrare un'interrogazione a risposta immediata sul caso del ministro Aldo Brancher. "Quali sono le ragioni della promozione alla carica di ministro del sottosegretario Brancher. Una promozione - si legge nel testo dell'interrogazione, firmata da tutti i deputati dell'Italia dei valori - che mina la salvaguardia dell'onore e del prestigio delle istituzioni", in quanto "caduta su una persona attualmente imputata nel processo inerente al tentativo di scalata alla Banca Antonveneta da parte della Banca popolare italiana, gia' Banca popolare di Lodi e che, negli anni passati, e' stata condannata in primo grado ed in appello per falso in bilancio e finanziamento illecito al Partito socialista italiano, reati poi caduti in forza, rispettivamente, della depenalizzazione e della riduzione dei termini di prescrizione introdotte dal governo Berlusconi II".


INTERCETTAZIONI: DONADI (IDV), DA FINI ATTEGGIAMENTO PILATESCO= (AGI) - Roma, 30 giu. - "Italia dei Valori sulle intercettazioni dara' battaglia, che si voti ad agosto o a Natale non dara' scampo all'arroganza di questa maggioranza e del governo" lo dichiara Massimo Donadi, capogruppo di Italia dei Valori alla Camera. "Condividiamo l'irragionevolezza sottolineata dal presidente della Camera Fini, cui pero' e' venuto meno il coraggio della coerenza. Se davvero pensava che fosse palesemente irragionevole calendarizzare il ddl a fine luglio, siccome e' nei suoi poteri farlo, doveva far seguire alle parole i fatti. Dire una cosa giusta e poi farne una sbagliata significa assumere un atteggiamento pilatesco" conclude Donadi.(AGI)

INTERCETTAZIONI: DONADI (IDV), MAGGIORANZA VERGOGNOSA = (AGI) - Roma, 30 giu. - "Questa maggioranza e' senza vergogna. Spedire la discussione del ddl intercettazioni a ridosso di ferragosto, significa sperare che gli italiani, gia' in vacanza, non si accorgano della nefandezza che il governo sta propinando loro". Lo dice Massimo Donadi, capogruppo di Italia dei valori alla Camera, che aggiunge: "Stanno cercando di nascondere sotto la sabbia e gli ombrelloni un ddl vergognoso che imbavagliera' la stampa e sara' una resa alla criminalita'. Non si sono fermati neanche di fronte alle parole del presidente Fini che ne rilevava tutta l'irragionevolezza. Italia dei valori dara' battaglia". (AGI)

INTERCETTAZIONI: BELISARIO (IDV), CHIARO L'INTENTO CENSORIO = (AGI) - Roma, 30 giu. - "E' sempre piu' evidente il carattere censorio del ddl sulle intercettazioni e sempre piu' smaccato il tentativo del Governo e della maggioranza di superare come carriarmati qualsiasi ostacolo si frapponga al proprio disgraziato intento". Lo afferma il Presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, sottolineando come "non solo dalle audizioni in corso nelle commissioni parlamentari, ma soprattutto dalle prese di posizione di istituzioni italiane e straniere, ultima quella del garante della privacy Pizzetti, si evince che il provvedimento serve solo a imbavagliare la stampa e a togliere strumenti di indagine alla Magistratura". (AGI)

MANOVRA. BELISARIO: TAGLIO FAI DA TE REGIONI NON RISOLVE PROBLEMI (DIRE) Roma, 30 giu. - "I tagli 'fai da te' che le Regioni, secondo gli ultimi sussurri provenienti da via XX settembre, sarebbero costrette a darsi non risolvono il problema. Resta una scure che si abbattera' sui cittadini costretti o a pagare piu' tasse regionali o a usufruire di minori servizi". Ne e' convinto il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. "Il problema- aggiunge- e' quello di mantenere i saldi finali ma la soluzione non sta nel tagliare risorse agli enti locali che sono gia' alla canna del gas, ma nel reperirle altrove, con una lotta seria all'evasione fiscale ad esempio, o con una tassazione delle transazioni finanziarie e delle banche, in linea con quanto gia' stanno facendo altri paesi europei. La solita campana di vetro a protezione dei poteri forti, che come al solito non sganciano un solo centesimo, non fa altro- conclude il senatore- che far ricadere il peso della crisi sulle spalle dei ceti medi e delle categorie piu' deboli".

INTERCETTAZIONI. IDV: CADE FOGLIA DI FICO PRIVACY DOMANI IN PIAZZA PER FERMARE LA DITTATURA (DIRE) Roma, 30 giu. - "Con l'intervento di Pizzetti cade anche la foglia di fico della privacy. Con il ddl intercettazioni, infatti, questo governo vuole mettere le manette ai poliziotti e ai magistrati e il bavaglio ai giornalisti dalla schiena dritta". Lo dice il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, commentando la relazione annuale del presidente dell'Autorita' Garante per la protezione dei dati personali, Francesco Pizzetti. "L'intervento della massima autorita' di garanzia della riservatezza - aggiunge Orlando - e' la conferma che il ddl intercettazioni, in nome dell'indegno alibi della riservatezza, intende mortificare la liberta' d'informazione. Cos'altro occorre per frenare la barbarie di una scelta che non soltanto priva i magistrati di uno strumento essenziale d'indagine, ma mette il bavaglio all'informazione pregiudicando il diritto dei cittadini di essere informati ed esponendo gli stessi al rischio di subire danni personal i ed economici?". "Con la mancata conoscenza dei fatti- continua l'esponente dipietrista- questa maggioranza impedira' ai cittadini di essere informati sull'esistenza delle cliniche dell'orrore nelle quali i malati vengono uccisi piuttosto che curati. Se questo ddl verra' approvato, infatti, i cittadini continueranno a rivolgersi a queste strutture e non saranno curati, ma uccisi, come e' emerso da alcune inchieste". "Se verra' approvato questo ddl- conclude Orlando- i risparmiatori continueranno ad investire in fondi e in azioni, affidandosi ad aziende truffaldine, come e' drammaticamente successo anche nei casi Cirio e Parmalat. Per questo domani saremo in piazza a protestare contro questo ddl, per evitare che l'Italia cessi di essere un Paese democratico diventi un regime dittatoriale all'interno dell'Europa che fa della punibilita' dei farabutti e della liberta' d'informazione i propri pilastri fondativi".

MAFIA:L. ORLANDO, PISANU RINVIA FESTEGGIAMENTI PER DELL'UTRI (ANSA) - ROMA, 30 GIU - ''Le dichiarazioni del presidente della Commissione Antimafia sono un invito a rinviare i festeggiamenti, con o senza cannoli, di quegli esponenti politici contenti per essere stati condannati soltanto a sette anni di carcere per reati di mafia''. Lo afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, commentando le dichiarazioni del presidente della Commissione Antimafia, Giuseppe Pisanu. ''Da diciotto anni - spiega Orlando - andiamo ripetendo che occorre fare verita' e giustizia sul periodo delle stragi dei primi anni Novanta, in cui lo Stato, troppe volte, ha assunto il volto della mafia e la mafia quello dello Stato. Mentre la societa' civile reagiva e magistrati e forze dell'ordine continuavano a fare il loro dovere, politici alla Dell'Utri o alla Cuffaro intrattenevano rapporti con esponenti mafiosi''. ''Noi dell'Italia dei Valori - conclude - festeggeremo soltanto quando sara' fatta piena luce su rapporti tra mafia e Stato e sulle ignobili trattative di ieri e di oggi, che gettano un'ipoteca pesantissima sulla liberta' dei cittadini e sulla democrazia del nostro Paese''. (ANSA).

INTERCETTAZIONI: IDV IN PIAZZA, COSTITUZIONE A CHI FIRMA REFERENDUM = Roma, 30 giu. - (Adnkronos) - Domani pomeriggio alle 17, l'Italia dei Valori partecipera' alla manifestazione organizzata a piazza Navona dalla Federazione Nazionale della Stampa, da Articolo 21 e dal Popolo Viola contro il ddl intercettazioni. ''Saremo ancora una volta in piazza -spiega il portavoce dell'Idv, Leoluca Orlando- per opporci a un provvedimento antidemocratico e anticostituzionale, che blocca le indagini della magistratura, limita fortemente la liberta' di stampa, nega ai cittadini il diritto di essere informati e di avere giustizia e imbavaglia persino la rete''. ''Per l'occasione -spiega l'esponente dipietrista- allestiremo in piazza i gazebo dove raccoglieremo le firme contro il legittimo impedimento, il nucleare e la privatizzazione dell'acqua. Ai cittadini che firmeranno i nostri referendum -conclude- consegneremo una copia della Costituzione che questo governo continua a mortificare con leggi ad personam che giovano solo ai furbetti del quartierino, alla cricca, agli speculatori e ai soliti noti''.

INTERCETTAZIONI. DE MAGISTRIS: ENNESIMO INSULTO EVERSIVO (DIRE) Roma, 30 giu. - "Tutti golpisti e laudatores con l'unica preoccupazione di essere serventi agli interessi giudiziari del premier. Comprese le presunte voci critiche -dai finiani ai leghisti- cioe' quelli del 'Roma ladrona', della battaglia per la sicurezza, della lotta alle mafie e della 'certezza della pena'". Lo afferma in una nota Luigi de Magistris, eurodeputato Idv. "Berlusconi e questo serraglio che ci governa- aggiunge- non hanno remore a soffocare il confronto in Parlamento, arrivando ad imporre manu militari i tempi della calendarizzazione di un ddl vergognoso. Oggi infatti e' stato compiuto l'ennesimo insulto eversivo verso le istituzioni. Per colpa loro e del loro ddl sulle intercettazioni, il Paese rischia di trasformarsi nella patria dell'immunita' criminale e del silenzio mediatico. Il provvedimento sulle intercettazioni emana incostituzionalita' da ogni punto di vista, oltre ad essere perseguito con il metodo della marcia forzata tipica dei regimi". De Magistris conclude: "Per questo la mobilitazione di domani rappresenta un argine di contenimento democratico importantissimo per evitare che il Paese finisca nella palude illegale in cui il Governo vorrebbe trascinarlo".

INTERCETTAZIONI: PALOMBA "AUDIZIONI DEMOLISCONO IMPIANTO DDL" ROMA (ITALPRESS) - "Le audizioni che l'Italia dei Valori ha chiesto hanno totalmente demolito l'impianto della legge sulle intercettazioni, di cui non e' rimasta pietra su pietra. Il contrasto alla criminalita' organizzata e comune sara' gravemente menomato". Lo afferma in una nota Federico Palomba, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Giustizia della Camera. "I cittadini e lo Stato - continua - perderanno sicurezza. Lo Stato, infatti, rinuncerebbe a usare quegli strumenti telematici ed informatici che ormai costituiscono le modalita' operative comuni della criminalita'. Si conferma cosi' la natura criminogena del ddl denunciata dall'IdV, nel senso che la criminalita' potra' tranquillamente svilupparsi al riparo dalle indagini. Con queste premesse, il provvedimento dovrebbe essere affossato o ritirato". (ITALPRESS).

GOVERNO:BRANCHER,PEDICA "MINISTRO FARSA, DECISIONI CDM DA ANNULLARE" ROMA (ITALPRESS) - "Il Consiglio dei ministri di oggi e' una farsa e deve essere considerato nullo. Infatti vi prende parte e vota anche un ministro, Brancher, che non ha titolo a parteciparvi". Lo afferma il senatore Stefano Pedica dell'Italia dei Valori, che in segno di protesta e' seduto davanti alla presidenza del Consiglio attendendo il ministro per accompagnarlo a Palazzo Chigi. "Abbiamo appena ascoltato le ridicole risposte nel question time del ministro Vito - aggiunge Pedica - il quale ha di fatto confermato che Brancher e' un ministro senza un vero incarico. Chiediamo percio' l'annullamento di tutte le decisioni che saranno prese in questo Consiglio dei ministri, perche' assunte anche con il voto non valido di Brancher. Proponiamo poi che qualunque cittadino possa sottoscrivere la mozione di sfiducia nei suoi confronti, cosi' che le 222 firme in calce al documento, che verra' votato giovedi' 8 alla Camera, possano diventare 222mila. Per questo - conclude Pedica - pubblichiamo la mozione sul sito dell'Italia dei Valori".

CARTA AUTONOMIE, IDV: DECRETO E' SPOT ELETTORALE PRO-LEGA (9Colonne) Roma, 30 giu - "Con il voto di questa mattina la Camera ha dato il via libera ad un decreto che è pura e semplice finzione. Una sorta di spot elettorale pro-Lega che di fatto non smuoverà una virgola nella situazione di Comuni e Province". È quanto dice in una nota Antonio Borghesi, vice capogruppo dell'Italia dei valori alla Camera. "Rispetto alle intenzioni iniziali - aggiunge Borghesi - che prevedevano addirittura la riduzione delle Province, ci troviamo di fronte ad un nulla di fatto. Questo testo lascia, infatti, la situazione degli enti locali quasi inalterata e quei pochissimi e non molto rilevanti cambiamenti previsti entreranno in vigore non prima dell'attuazione del federalismo". (Red)

MAFIA:LI GOTTI "COSA NOSTRA E LA SECONDA REPUBBLICA" (Ansa)''Sono apprezzabili le finestre di discussione, riflessione e approfondimento che il presidente Pisanu ha affidato al dibattito della Commissione parlamentare antimafia con la sua relazione, che è stata una rigorosa ricostruzione storica degli avvenimenti dall'Addaura, nel 1989, al mancato attentato stragista dell'Olimpico del 1994''. Lo sostiene il capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione, Luigi Li Gotti, secondo il quale ''il rapporto tra Cosa Nostra e la politica è un fatto antico e la materia sulla quale dovremmo cercare di fare passi avanti è se vi sia stata, con quali forme, promesse ed interessi, una seconda repubblica anche per Cosa Nostra''. ''Il rischio che si corre - sostiene ancora Li Gotti - è che posizioni preconcette impediscano una seria analisi e un serio approfondimento. Anche la sentenza di ieri della Corte di Appello di Palermo, muovendosi nell'ambito del rigore codicistico, ha evidenziato segnali concreti e pesanti del rapporto tra mafia, politica e mondo degli affari. In questa direzione, la posizione dei tifosi della tesi, come quella dell'onorevole Laboccetta, secondo cui la mafia si sarebbe affrancata dalla politica e viceversa è particolarmente superficiale e non aiuterà il lavoro della Commissione''. ''Mi auguro di sbagliarmi'', aggiunge Li Gotti. ''Non intendo, proprio per questa ragione, entrare in dialettica polemica con esponenti del Pdl ancora sotto l'effetto della sbornia per la condanna di un loro compagno di partito, Marcello Dell'Utri, a 'soli' sette anni di carcere per aver aiutato e affiancato Cosa Nostra. Così come - prosegue Li Gotti - appare patetica la tesi di coloro che continuano a non voler capire cosa sia il reato di concorso esterno nell'associazione criminale. Basterebbe leggere una delle centinaia di sentenze della Cassazione che hanno sancito la validità del concetto del concorso nel reato associativo di mafia come in tantissimi altri reati. Il problema è che è difficile che capisca chi non vuol, per partito preso, non capire''. ''Gli italiani onesti - conclude - si sentono offesi dall'aver al governo del Paese esponenti accusati di mafia e colpiti da mandato di cattura, così come si sentono offesi dal giubilo del maggior partito di Governo di annoverare tra i propri massimi esponenti un condannato (in primo e secondo grado) per mafia''. (ANSA).

MAFIA:DE MAGISTRIS "OGGI TRATTATIVA NON PIU' BLASFEMIA" ROMA (ITALPRESS) - "Fino a poco tempo fa quando si discuteva del periodo dello stragismo mafioso degli anni '90, introducendo il tema di una trattativa fra pezzi deviati delle istituzioni e cosa nostra, si aveva l'impressione di pronunciare una blasfemia". Lo afferma in una nota afferma Luigi de Magistris, eurodeputato IdV. "I familiari delle vittime di mafia, insieme a quanti di noi sostenevano questa chiave di lettura su quella stagione storica, si sono sentiti spesso dei visionari guardati con sospetto. Oggi il tema e' finalmente, anche se in modo tardivo, al centro del dibattito pubblico e politico, come dimostrano le dichiarazioni del presidente Pisanu, che non possono che essere salutate con soddisfazione. La mafia non solo ha avuto rapporti con lo Stato e la politica, soprattutto negli anni '90, condizionandone le scelte, ma si e' fatta progressivamente istituzionale, dismettendo la lotta armata in cambio di garanzie fornitegli da pezzi deviati dello Stato. Ora e' indispensabile che le Procure di Palermo, Caltanissetta e Firenze siano lasciate libere di lavorare su quel passaggio storico infame e oscuro. Come e' indispensabile che la politica abbia il coraggio di accettare la strada della verita': il contrario di quanto fatto in queste ore nelle file del centrodestra, dove si continua a sostenere la non valenza politica della condanna per mafia inflitta a Dell'Utri, cioe' al braccio destro di Berlusconi, fondatore negli anni '90 di Fi". (ITALPRESS). COM-CLA 30-GIU-10 18:17 NNNN

AUTOSTRADE: LANNUTTI (IDV), VERGOGNOSO MISTERO SU AUMENTI = Roma, 30 giu. - (Adnkronos) - ''Facile dire che il governo non alza le tasse. Intanto non e' vero, ma evidentemente i soldi arrivano da altre parti e le tariffe autostradali che da domani subiranno un cospicuo aumento ne sono un esempio clamoroso e uno schiaffo a tutte le famiglie italiane, soprattutto quelle dei pendolari''. Ad affermarlo in una nota e' il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti. ''Un balzello iniquo e vergognoso di cui non si conosce neanche la consistenza. Autostrade e Anas -aggiunge- si rimbalzano la responsabilita' con l'imbarazzo di chi sa che sta mettendo le mani nelle tasche degli italiani e non dice neanche di quanto. Quanto si paghera' in piu' per andare da Roma a Milano? E da Roma a Salerno? Nessun calcolo, per quanto approssimativo, puo' dare la risposta a milioni di famiglie che da domani andranno in vacanza e a milioni di pendolari che non sanno ancora quanto pagheranno in piu' per ogni tratta''. La manovra su questo non e' chiara, Anas e Autostrade tacciono e i cittadini, conclude, ''come al solito pagano, questa volta addirittura senza sapere quanto''.

MANOVRA: GIAMBRONE (IDV), GELMINI SI PREOCCUPI DEI TAGLI ALLA SCUOLA = Roma, 30 giu. - (Adnkronos) - ''Il ministro Gelmini invece di arrampicarsi sugli specchi, compiacendosi del fatto che la manovra fa salve Universita' e Ricerca, si preoccupi piuttosto dei tanti tagli diretti e indiretti al mondo della scuola: blocco del rinnovo del contratto e degli incrementi retributivi previsti gia' dal contratto vigente, con effetti pesantissimi sulle retribuzioni, sulle pensioni e sulle liquidazioni''. Lo dichiara il senatore Fabio Giambrone, vicepresidente del gruppo dell'Italia dei Valori e capogruppo in commissione Istruzione. ''La verita' - prosegue - e' che ci troviamo di fronte a una manovra iniqua, priva di riforme strutturali e per di piu' fortemente centralista. I cospicui tagli a Regioni Province e Comuni andranno inevitabilmente a colpire studenti, lavoratori, piccole imprese e pensionati. Questo Governo vorrebbe un Paese di analfabeti ed e' per questo che taglia alla cultura e alla scuola e cerca di imbavagliare l'informazione. Ma ormai il re e' nudo''. ''Il ministro Gelmini - conclude Giambrone - la pianti, una volta per tutte, di parlare per spot ed inizi a lavorare seriamente per un'istruzione a misura di Paese europeo perche' genitori, insegnanti, alunni e personale Ata sono stanchi di essere presi in giro''.


FIAT. ZIPPONI, ASSENTEISTI GOVERNO E CONFINDUSTRIA NO LAVORATORI "Nella giornata di oggi, in cui il destino dei lavoratori di Pomigliano è ancora sotto i riflettori, emerge la doppiezza di molti personaggi che ruotano intorno a questa vicenda". Lo afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare dell'Italia dei valori, Maurizio Zipponi. "La Marcegaglia si chiede se la Fiom vuole rappresentare i lavoratori assenteisti, quando il più grande assenteista d'Italia è il gruppo oligopolistico che governa Confindustria e che è nella società Cai, la quale ha rilevato Alitalia. Assentisti - spiega - perché, da anni, non inventano un chiodo nuovo e continuano a chiedere soldi allo Stato, mentre le piccole e medie imprese e gli artigiani, ostaggi delle banche, rischiano il fallimento se investono in innovazione. Assenteista è il governo, totalmente privo di una politica industriale. Mentre, fa sbellicare dalle risa la disponibilità di Sacconi nel voler mediare tra Fiat e sindacati. Sarebbe come andare a donare il sangue nella casa di Dracula". "Per l'Italia dei Valori - conclude Zipponi - è la presidenza del Consiglio che deve assumersi la responsabilità di una trattativa seria, chiedendo conto dei danari che fino ad oggi la Fiat ha ricevuto, e pretendendo un piano industriale con prodotti e investimenti per tutti gli stabilimenti italiani, a partire da Pomigliano per arrivare a Termini Imerese".


INTERVISTA ON SILVANA MURA PUBBLICATA DA VANITY FAIR Silvana Mura è una tra le poche persone che Antonio Di Pietro ascolti veramente quando c'è da prendere una decisione politica importante. Sarà che questa bresciana di 52 anni, originaria di Chiari, è insieme all'ex magistrato di mani pulite l'anima dell'Italia dei valori, il «partito anti-casta» che oggi veleggia intorno all'8%, la quarta forza politica italiana (di cui la Mura ricopre la carica di tesoriere fin dalla sua fondazione, il 26 novembre 2000, davanti al notaio Bruno Cesarini di Roma). Sarà, come dicono i tanti maligni, che è una delle due (belle) «donne forti» capaci di tenere in pugno Tonino (l'altra è Susanna Mazzoleni, la sua seconda moglie, segretario dell'Associazione Italia dei Valori). L'hanno descritta come una femmina appariscente e frivola, tutta feste e discoteche, tra le quali avrebbe fatto spola a bordo di una Mercedes cabrio, i lunghi capelli al vento. Hanno romanzato sul suo incontro con Di Pietro nei primi anni '80, lui un giovane magistrato appena divorziato dalla prima moglie (Isabella Ferrara, madre del primogenito Cristiano, tesoriere Idv per la Lombardia), lei una procace indossatrice di lingerie. Questo dunque dovrebbe essere il malizioso resoconto dell'ennesimo caso di «velinismo» della politica italiana, che coinvolge un partito il cui leader carismatico e censore della moralità pubblica è oggi indagato per truffa sui rimborsi elettorali dopo una denuncia di Elio Veltri (sei anni fa candidato alle europee in una lista collegata all'Idv).

Silvana Mura che aria tira nel partito? «Se si riferisce alla denuncia di Veltri le dirò che abbiamo presentato una richiesta di archiviazione. È una storia vecchia, cominciata quando Mario Di Domenico ha lasciato l'Idv pretendendo un terzo dei rimborsi elettorali. A lui si sono aggiunti Occhetto, Giulietto Chiesa e appunto Veltri».
Non hanno ragione? «La legge elettorale parla chiaro: sono i partiti, non le persone a poter accedere ai rimborsi. Altrimenti converrebbe mollare anche a me: mi spetterebbe un bell'assegnino, non crede?».
Allora siete tranquilli? «Il Tribunale di Roma ha già rigettato due volte le pretese avanzate da Veltri (che se ne andò deluso dal risultato delle europee del 2004: 2,1%) e lui stesso, quando si è candidato, ha firmato una lettera con la quale rinunciava ai rimborsi elettorali».
Certo che Di Pietro accusato di truffa sui rimborsi elettorali è un bel paradosso... «Proprio lui che voleva rifiutarli anche quando senza quei soldi avremmo chiuso bottega, dopo le elezioni del 2001...».
Ma allora non prendeste alcun rimborso... «Appunto. La legge elettorale imponeva uno sbarramento al 4% e noi prendemmo il 3,9. Capirà che per l'Idv, partito senza una lira (io per l'occasione aprii una fideiussione bancaria di 50 milioni di lire, Di Pietro di 100 milioni), era quasi il colpo di grazia».
E dunque? «Nel 2002 il Parlamento votò all'unanimità un rimborso elettorale per tutti i partiti che avessero raggiunto l'1%. Retroattivo al 2001. Un regalo alla Lega».
Che fu la vostra salvezza... «Telefono a Di Pietro che era in Kazakistan come europarlamentare e gli racconto tutto. E lui: "Silvà, ma che c... dici? Smettila di spendere soldi inutili di telefono».
Poi capì? «Mi richiamò dopo aver letto le agenzie. Voleva scrivere una lettera al presidente della Camera per rinunciare ai quei rimborsi. Mollò solo quando gli spiegai che se avessimo detto no, quei soldi se li sarebbero spartiti gli altri». Torniamo a lei: come la mettiamo con la sua casa romana di via delle quattro Fontane di proprietà di Propaganda Fide? Mai conosciuto Anemone e Balducci?
«Mai. E per quella casa, 75 metri quadri al primo piano in prossimità di via Nazionale, pago 1.800 euro mensili d'affitto escluse le spese (mi mostra le ricevute di pagamento, dai 2.100 ai 2.300 euro, ndr). Non proprio un prezzo di favore».
Mi parli della sua giovinezza spensierata, delle sue leggendarie feste in discoteca...«Quali feste? Altro che spensieratezza: la mia è stata una giovinezza dura, lontana dagli svaghi delle mie coetanee. Mio padre morì l'anno del mio diploma in ragioneria. E io che sognavo di proseguire gli studi per diventare avvocato, ho dovuto farmi carico delle difficoltà economiche della mia famiglia: mia madre, casalinga e Emanuela, una sorella di 13 anni. Così dopo un primo impiego nella contabilità, decisi di tentare la sorte aprendo un'attività nel ramo della moda che nel giro di qualche anno avrebbe dato impiego a 70 persone».
E intanto lei lavorava come modella di lingerie. «Sbagliato anche questo. Sostituii un'amica in una sfilata per la pellicceria Anna Bella. Alla fine della serata la sua agenzia mi chiese il numero di telefono e da lì feci un altro paio di esperienze».
La politica quando è arrivata? «Nel 1999, quando mia sorella fu colpita da aneurisma cerebrale e morì in tre giorni. Una tragedia che mi ha salvato la vita: scoprii infatti di avere la sua stessa patologia. Così, prima di sottopormi a un intervento chirurgico che aveva il 33% di possibilità di impedirmi una vita normale, decisi di chiudere ogni attività».
E arrivò Di Pietro... «Antonio in quei mesi mi era stato molto vicino, fu tra i pochi intimi a partecipare al funerale di mia sorella. Ma lo conoscevo già da molto tempo».
Del vostro primo incontro si è scritto di tutto: può sciogliere il mistero una volta per tutte? «Erano i primi anni '80. Silvio, un mio carissimo amico che aveva un negozio a pochi passi dal mio, rimase ucciso durante un rapina. Sul luogo del delitto arrivò Di Pietro, come magistrato di zona. Silvio gli morì tra le braccia. Gli suggerirono di sentirmi, avendo io incrociato senza saperlo il rapinatore».
Fu lui a darle la notizia della morte del suo amico? «Proprio così. Io ero disperata, lo implorai di aiutarmi: ai genitori volevo dirglielo io, ma non sapevo come farlo. Così si offrì di accompagnarmi lui. Rimasi colpita dall'umanità di quel magistrato».
Tanto colpita che la seconda moglie di Di Pietro, Susanna Mazzoleni, pare sia stata a lungo gelosa di lei... «Veramente io e Susanna ci conosciamo da allora e conserviamo ottimi rapporti, anche se oggi ci vediamo poco. Ci frequentavamo di più nel periodo di mani pulite».
Perché Di Pietro chiama proprio lei a fare la tesoriera del partito? «Per stima. "Tu che sei una così brava organizzatrice, perché non fai un partito insieme a me?", mi chiese nel 2000».
Oggi che voto assegna all'Idv tra le forze di opposizione? «Perché ce ne sono altre?»
E al Pd di Bersani? «Voglio la domanda di riserva».



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martedì 29 giugno 2010

Siemens Italia, ordine per fotovoltaico con Green Energy

Il settore Energy di Siemens Italia ha ricevuto un ordine da Italy Green Energy, società del Gruppo Marseglia, per la realizzazione di un impianto fotovoltaico con una potenza di picco di 15 megawatt. L'impianto solare di San Donaci, in Puglia, verrà connesso alla rete elettrica entro la fine del 2010 e fornirà energia elettrica pulita equivalente al fabbisogno di 5.500 famiglie italiane.
Oltre alla progettazione e all'ingegnerizzazione, Siemens avrà in carico la realizzazione dell'impianto e fornirà gli inverter, i trasformatori e tutti gli apparati di media tensione, così come il sistema di controllo e monitoraggio. Italiana Costruzioni 2000, azienda del Gruppo Marseglia, in qualità di partner Siemens del progetto, avrà la responsabilità delle opere civili e della realizzazione, fornitura e montaggio delle strutture di supporto.
«In passato, abbiamo realizzato numerosi progetti con il Gruppo Marseglia" - ha dichiarato René Umlauft, CEO a livello mondiale della Divisione Renewable Energy di Siemens. "Grazie al nostro ampio know-how che copre l'intera catena del valore dell'energia, ci auguriamo di offrire in futuro supporto a Ital Green Energy relativamente al suo ambizioso piano di espansione nell'ambito dell'energia rinnovabile e delle soluzioni smart grid».
«Siamo un gruppo internazionale impegnato in vari progetti innovativi nell'ambito delle energie rinnovabili», ha dichiarato Leonardo Marseglia, presidente e fondatore del Gruppo Marseglia - «Il Gruppo collabora con Siemens da più di dieci anni con reciproca soddisfazione. Sono quindi fiducioso che saremo in grado in futuro di collaborare con Siemens anche per i progetti eolici che siamo in procinto di sviluppare nell'area dei Balcani».

Nota del Circolo:
E' appena il caso di chiedersi cosa ci guadagnino i cittadini di San Donaci sulla cui testa si stanno compiendo i suddetti affari.
Perchè non siamo stati informati per tempo di tutto questo?
Attendiamo risposte dalla civica, assai silente, amministazione

Focus IDV del 29 giugno 2010. In primo piano Manifestazione del 1° Luglio e caso Dell'Utri

INTERCETTAZIONI: DI PIETRO, OCCUPEREMO PIAZZE CONTRO DERIVA ANTIDEMOCRATICA = Roma, 29 giu. (Adnkronos) - "Mentre Dell'Utri, Cosentino e Brancher occupano illegittimamente le istituzioni, noi, il 1 luglio, occuperemo le piazze insieme a tutti quei giornalisti e a tutti quei cittadini che vogliono arrestare la deriva antidemocratica di questo Paese''. Lo afferma il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ribadendo il suo pieno sostegno alla manifestazione del 1 luglio. ''Il ddl intercettazioni - aggiunge Di Pietro - aiuta solo le mafie, la criminalita' e tutti quei furbetti del quartierino che, ormai, ricoprono ruoli di primo piano all'interno delle istituzioni''. ''L'Italia dei Valori sara', a Roma e in tutte le piazze d'Italia, accanto alla Fnsi, ad Art. 21, al Popolo Viola e a tutte quelle forze politiche e della societa' civile che vogliono dire 'no' a questa legalizzazione della mafia e ai continui e violenti attacchi che il presidente del Consiglio rivolge alla libera informazione. Attacchi - conclude Di Pietro - che sono il segno chiaro ed evidente della profonda insofferenza che Berlusconi ha per la verita' e per la giustizia''.

GOVERNO: DI PIETRO, DEPUTATI FIRMINO SFIDUCIA A BRANCHER PER DIGNITA' PARLAMENTO = Roma, 29 giu. (Adnkronos) - ''In questo momento non occorrono distinguo, ma e' fondamentale che ogni singolo parlamentare risponda alla sua coscienza e ai cittadini su un atto di una gravita' inaudita''. Lo afferma il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in merito alla mozione di sfiducia al ministro Brancher. ''Brancher e' stato nominato ministro solo per non farsi processare e questo e' un atto non solo immorale ma che umilia profondamente le istituzioni e la democrazia. Noi ci appelliamo a tutti i deputati, al di la' degli schieramenti, affinche' appongano le loro firme su un atto di sfiducia che potra' ridare dignita' all'azione politica di questo Parlamento'', conclude.

DELL'UTRI: DI PIETRO, RAPPORTO NON OCCASIONALE TRA MAFIA E FI = (AGI) - Roma, 29 giu. - "La condanna penale e' personale, ma la condanna politica c'e' tutta e riguarda il partito di Silvio Berlusconi, Forza Italia, nato in virtu' di un rapporto non occasionale tra uno dei suoi fondatori, Marcello dell'Utri, e la mafia". Lo afferma il leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: "E la riprova e' che Berlusconi, una volta al governo, varo' come prima cosa il decreto Biondi, il cosiddetto 'salva-ladri', che permetteva anche ai mafiosi di non andare in carcere. Un patto politico scellerato, che necessita un intervento della commissione parlamentare apposita per valutare, perche' e che cosa accadde in quegli anni".

MAFIA. DI PIETRO: BORSELLINO DICEVA 'VIA POLITICI VICINI A MAFIA' (DIRE) Roma, 29 giu. - 'C'e' un equivoco di fondo. Si dice che il politico che ha avuto frequentazioni mafiose, se non viene giudicato colpevole dalla magistratura, e' un uomo onesto. No. La magistratura puo' fare solo accertamenti di carattere giudiziale. Le istituzioni hanno il dovere di estromettere gli uomini politici vicini alla mafia, per essere oneste e apparire tali'. Nel giorno in cui la Corte d'Appello di Palermo ha condannato Marcello Dell'Utri a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, sul suo blog il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, ricorda le parole di Paolo Borsellino. E lo fa perche' "da questa storia emergono alcuni punti incontrovertibili. Il primo: Marcello Dell'Utri, senatore della Repubblica Italiana, e' stato condannato a sette anni con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. E' un fatto. Com'e' un fatto che lo stesso Dell'Utri sia il co-fondatore di Forza Italia (oggi Pdl), partito di maggioranza che governa il Paese da ormai troppo tempo". "Co-fondatore- prosegue Di Pietro- perche' non fu da solo a far nascere il partito. Lo fece insieme a Silvio Berlusconi, oggi presidente del Consiglio (per la quarta volta), coinvolto nei fatti per cui Dell'Utri e' stato condannato in appello". Quindi, "a prescindere dagli anni di condanna (1, 10, 100 non importa) questa sentenza offre una conclusione amara: l'Italia, oggi, e' governata da due persone che hanno avuto rapporti stretti e confidenziali con Cosa Nostra. Tutto il resto passa in secondo piano".

MAFIA: DI PIETRO A DELL'UTRI, I MAFIOSI SCEGLIEVANO MINISTRI (ANSA) - ROMA, 29 GIU - ''Le dichiarazioni di Dell'Utri danno corpo alle ragioni per le quali è stato condannato in appello per concorso esterno in associazione mafiosa. Infatti, solo una persona di quel livello può permettersi di dire e sostenere che 'non fare il ministro ma scegliere i ministri è un lavoro ancora più bello'. Insomma, proprio come facevano i mafiosi una volta''. Lo afferma in una nota il Presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, replicando alle dichiarazioni di Marcello Dell'Utri.

MAFIA: DELL'UTRI;DI PIETRO,SPERIAMO ORA NON DIVENTI MINISTRO (ANSA) - ROMA, 29 GIU - ''Anno più, anno meno, il fatto resta quello che è, ossia che Marcello Dell'Utri ha avuto rapporti penalmente rilevanti con la mafia. Speriamo che Berlusconi adesso non faccia ministro pure lui''. E' il commento del Presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, alla condanna di Marcello dell'Utri a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa pronunciata della Corte di Appello di Palermo. (ANSA).)

MANOVRA. DI PIETRO: GOVERNO NEL PALLONE, NON SA CHE FARE (DIRE) Roma, 29 giu. - Berlusconi chiude a modifiche nel senso richiesto dalle regioni? "Il governo Berlusconi e' nel pallone piu' totale, non sa cosa deve fare". Cosi' il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, conversando con i cronisti a Montecitorio. Per l'ex pm bisognerebbe "far pagare i danni agli evasori, compreso Berlusconi che e' un evasore, e gli enti preconi".

BERLUSCONI. DI PIETRO: ATTACCA LA STAMPA? SI MENA DA SOLO (DIRE) Roma, 29 giu. - "Berlusconi si e' guardato allo specchio e ha iniziato a menarsi da solo". Cosi' Antonio Di Pietro commenta gli attacchi alla stampa di Silvio Berlusconi. Per il leader Idv "i giornali e le tv che creano fumo negli occhi sono i suoi. Lui vorrebbe- chiude conversando a Montecitorio- che solo i mezzi di sua proprieta', minzolinianamente parlando, informassero l'opinione pubblica".

MAFIA:DELL'UTRI; DONADI,MANGANO?OGNUNO HA EROI CHE SI MERITA (ANSA) - ROMA, 29 GIU - ''Ognuno ha gli eroi che si merita. Che Mangano fosse un eroe per Dell'Utri lo avevamo capito da tempo e non ne dubitiamo affatto. Non ne dubitano, con ogni evidenza, neanche i giudici della corte di Appello di Palermo che lo hanno condannato proprio per questo. Per noi sono eroi i giudici Falcone e Borsellino, e tutti coloro che hanno combattuto la mafia, anche a costo del massimo sacrificio''. Lo afferma in una nota Massimo Donadi, capogruppo di Italia dei Valori alla Camera, commentando le parole di Dell'Utri che ha definito Vittorio Mangano un eroe, nel giorno della sua condanna in appello per concorso esterno in associazione mafiosa. ''Vittorio Mangano - prosegue Donadi - è e rimane quello che le aule dei tribunali hanno definito in più sentenze: personaggio vicino alla mafia, condannato all'ergastolo per pluriomicidio. Marcello Dell'Utri - conclude - confonde la gratitudine con l'eroismo, che è proprio tutta un'altra cosa''.(ANSA).

BRANCHER: DONADI, BENE PD SU SFIDUCIA, PASSATA NOSTRA LINEA (ANSA) - ROMA, 29 GIU - ''Siamo soddisfatti che il Pd abbia accolto la proposta di IDV e che si proceda con la raccolta delle firme per una mozione di sfiducia individuale al ministro Brancher, che ovviamente sara' sottoscritta da tutto il nostro gruppo. E' passata la linea IdV, secondo cui la rinuncia al legittimo impedimento non ha spostato di un virgola la questione politica e che questa vergogna istituzionale si potra' risolvere solo con le dimissioni del ministro Brancher'' lo dichiara in una nota Massimo Donadi, presidente del gruppo di Italia dei Valori alla Camera. ''Questo voto sara' la cartina di tornasole sulla serieta' e credibilita' di quanti, finiani e Lega in testa, ma anche Udc, affermano di battersi in difesa della legalita', della trasparenza e della dignita' delle istituzioni'' conclude Donadi.

BRANCHER: DONADI, BENE MOZIONE FRANCESCHINI, FIRMIAMO (ANSA) - ROMA, 29 GIU - ''Con Franceschini - ha raccontato Donadi - ci siamo sentiti piu' volte in questo fine settimana e fino ad oggi, per valutare l'idea di una mozione di sfiducia al ministro Brancher''. ''L'ultima volta che ho sentito Franceschini - ha proseguito il capogruppo dell'Idv - e' stata 10 minuti prima che parlasse ai giornalisti. Mi ha esposto l'idea di una mozione presentata non tanto da gruppi parlamentari, quanto sottoscritta dai singoli deputati, in modo che il numero totale delle firme superasse la somma dei deputati del Pd e di Idv messi assieme. Noi firmeremo il documento, ma e' evidente che esso parte da una iniziativa comune''. Il cronista ha chiesto a Donadi se gli risultasse un veto dell'Udc verso una mozione comune con l'Idv. ''Che l'Udc ponga veti non lo so. Per quanto ci riguarda, delle formule non ci importa nulla, perche' a noi ci interessano i risultati concreti. Se l'Udc preferisca questa formula non perche' ritenuta la piu' efficace per raggiungere il maggior numero di firme, ma per un veto verso di noi, sarebbe un episodio troppo patetico''. ''Io non ci credo e non mi risulta - ha proseguito Donadi - ma se lo fosse sarebbe la comprova che l'Udc cerca ogni pretesto per non trovarsi invischiata in un voto su legittimo impedimento su cui Udc quasi sempre e' stata stampella della maggioranza''. ''Comunque - ha concluso Donadi - la formula della non politicizzazione della mozione, che verrebbe lasciata all'adesione dei singoli deputati, a noi va benissimo. L'importante e' il risultato' e non le formule politiciste''. (ANSA).

GOVERNO:BRANCHER,DONADI"LEGA STAMPELLA INDECENZE ISTITUZIONALI PREMIER" ROMA (ITALPRESS) - "La Lega e' ormai la stampella di ogni indecenza istituzionale del premier. Liquidare la nomina del neoministro del decentramento a un semplice errore o a un pasticcio sulle deleghe significa non solo rendersi complici di un affronto senza precedenti alle istituzioni ma prendere in giro gli italiani, anche quelli che hanno votato Lega. La nomina di Brancher e' un imbroglio e per questo deve andare a casa". Cosi' Massimo Donadi, capogruppo di Italia dei Valori alla Camera, commenta le parole di Bossi sulla mozione di sfiducia presentata da IdV e Pd.

MAFIA. ORLANDO (IDV): DELL'UTRI, TIPICHE PAROLE DA CULTURA BOSS (DIRE) Roma, 29 giu. - "Le dichiarazioni del senatore Dell'Utri sono il tipico esempio della cultura mafiosa che considera eroe il mafioso che non denuncia i propri complici e accetta il carcere senza coinvolgere gli amici. Visto che e' questa la convinzione di Marcello Dell'Utri faccia anche lui l'eroe: ora che e' condannato vada in carcere". Lo afferma in una nota il portavoce nazionale dell'Italia dei Valori, onorevole Leoluca Orlando, commentando le dichiarazioni di Marcello dell'Utri che ha definito Vittorio Mangano un eroe. (ANSA).

IDV: ORLANDO, NO A LOGICHE CORRENTIZIE = (AGI) - Reggio Calabria, 29 giu. - "Al termine di un'interessante dibattito promosso dal Capogruppo IDV in Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Giordano a Reggio Calabria su Federalismo e diritto alla salute, Leoluca Orlando, portavoce nazionale di Idv, rientrato a Roma, ha espresso apprezzamento per l'iniziativa ed ha formulato auguri di buon lavoro a dirigenti, iscritti e simpatizzanti che in questi anni hanno contribuito alla crescita di consenso e di credibilita' del nostro partito. Tali importanti risultati sono stati conseguiti durante una fase commissariale resa necessaria per superare contrasti e incomprensioni e che adesso viene superata da una democratica fase congressuale. Quella credibilita' e quei consensi vanno preservati e sviluppati in una realta' cosi' difficili quale e' la Calabria, e in un partito, il nostro partito, che si caratterizza e deve caratterizzarsi rispetto ad altre esperienze politiche per la capacita' di sviluppare liberta', evitando pero' che legittime e auspicabili pur diverse opinioni vengano utilizzate per logiche personalistiche e, in definitiva, per dar vita a correnti organizzate. Logiche correntizie, infatti - ha concluso Orlando - sarebbero la negazione del progetto politico originale di IDV che in tutto il paese costituisce strumento di impegno politico e tiene insieme, nell'interesse della legalita' costituzionale e dei diritti dei cittadini, storie diverse per valori condivisi e per un progetto politico comune". (AGI)

DELL'UTRI: LI GOTTI (IDV), SENTENZA GETTA LUCE SINISTRA SU FI = (AGI) - Roma, 29 giu. - "Questa sentenza, pur se ancora ovviamente non definitiva, getta una luce pesantemente sinistra sulla stessa nascita della nuova formazione politica di Forza Italia, la cui genesi e' datata in sicilia nel 1992. Dobbiamo a questo punto chiederci quali siano i contorni e lo spessore della pagina nera che inauguro' la Seconda Repubblica". Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Giustizia al Senato, per il quale pronunciandosi su Dell'Utri i giudici non hanno smentito "l'attendibilita' di Gaspare Spatuzza, in quanto, ai sensi dell'articolo 195 del codice di procedura penale, le dichiarazioni di Spatuzza avrebbero potuto assumere il rango di prova solo se confermate dalle persone da cui aveva appreso il coinvolgimento di Dell'Utri e Berlusconi". Infatti, "i due boss Graviano, non venendo meno al loro ruolo di irriducibili, non avevano confermato le dichiarazioni di Spatuzza, con la conseguenza di rendere non valutabile come prova le sue dichiarazioni". "Il futuro - conclude il senatore Li Gotti - potra' darci le risposte agli interrogativi che alla luce della sentenza odierna massicciamente inquietano". (AGI)



DELL'UTRI: DE MAGISTRIS, IRRISOLTO RAPPORTO INQUIETANTE FI-MAFIA = (AGI) - Roma, 29 giu. - "Si deve ricordare a Cicchitto e compagnia che sul rapporto tra mafia e politica -compresa la stagione dello stragismo degli anni '90 e il capitolo della trattativa fra cosa nostra e Stato- stanno ancora indagando le Procure di Palermo, Firenze e Caltanissetta. Quindi appare prematuro questo cantare vittoria da parte del centrodestra". Lo afferma Luigi de Magistris, eurodeputato Idv, che aggiunge: "Si deve inoltre far presente a questi 'soloni del crimine', che confezionano leggi pro-mafie come il ddl intercettazioni, che oggi il fondatore di Fi e braccio destro di Berlusconi e' stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, il che sta a significare che egli ha contribuito a favorire il crimine organizzato. Si tratta di una verita' giudiziaria che chiama in causa, politicamente e pesantemente, il presidente del Consiglio e che spingerebbe qualsiasi persona con un minimo senso etico a farsi da parte, magari lasciando lo scranno del Senato in segno di rispetto verso le istituzioni. La sentenza di oggi conferma che e' ancora tutto in piedi quello che il centrodestra definisce 'teorema politico': l'inquietante rapporto fra Fi e mafia e' infatti questione irrisolta. Soprattutto perche' non si tratta di una teoria precostituita nel laboratorio di una magistratura politicizzata, ma di una verita' storica suffragata da atti giudiziari, come per esempio la richiesta di archiviazione dell'indagine per Berlusconi e Dell'Utri che la Procura di Firenze avanzo' nel '98 in relazione alle stragi degli anni '90 di Roma, Firenze e Milano. Inquieta poi che oggi Dell'Utri lasci intendere che non fara' il ministro, perche' e' piu' bello sceglierli. E' lui, un condannato per mafia, che li sceglie? Chi ha scelto? Forse il ministro dell'ingiustizia Alfano?". (AGI)

GOVERNO:BRANCHER,IDV "DOMANI INTERROGAZIONE ALLA CAMERA" ROMA (ITALPRESS) - "Quali sono le ragioni della promozione alla carica di ministro del Sottosegretario Brancher": e' quanto chiedera' l'Italia dei Valori in un'interrogazione a risposta immediata rivolta al ministro Vito, domani nell'Aula di Montecitorio."Una promozione - si legge nel testo dell'interrogazione, firmata da Donadi, Di Pietro, Evangelisti, Borghesi, Messina, Di Stanislao - che "mina la salvaguardia dell'onore e del prestigio delle istituzioni", in quanto "caduta su una persona attualmente imputata nel processo inerente al tentativo di scalata alla Banca Antonveneta da parte della Banca popolare italiana, gia' Banca popolare di Lodi e che, negli anni passati, e' stata condannata in primo grado ed in appello per falso in bilancio e finanziamento illecito al Partito Socialista Italiano, reati poi caduti in forza, rispettivamente, della depenalizzazione e della riduzione dei termini di prescrizione introdotte dal Governo Berlusconi II". L'Italia dei Valori sottolinea, inoltre, nel testo dell'interrogazione come "la notizia dell'imminente udienza del processo "Antonveneta", in cui avrebbe dovuto comparire il Sottosegretario Brancher, rinviata a causa di impegni istituzionali e fissata da ultimo per il 26 giugno, ad avviso degli interroganti ha gettato piu' di un'ombra sulle ragioni della sua repentina promozione a ministro".A fronte del persistente dibattito sulla riduzione dei costi della politica - si legge infine nel testo dell'interrogazione dell'IdV - del rilevante interesse che esso riveste in particolare oggi, davanti ai grandi sacrifici richiesti ai cittadini per fronteggiare la grave crisi economica, l'istituzione di un nuovo ministero, ad avviso degli interroganti privo di natura e attivita' specifiche, e la promozione del Sottosegretario Brancher, risultano, ad avviso degli interroganti, come uno schiaffo ai milioni di italiani per bene".

BRANCHER: IDV,UDC VOTA SFIDUCIA O FA COME CON L.IMPEDIMEN TO? (ANSA) - ROMA, 29 GIU - ''Nella vicenda che riguarda il ministro Brancher sono evidenti a tutti i motivi per cui è stato nominato ministro. E' chiarissimo il comportamento dell'Idv che insieme al Pd ha chiesto fin da subito la sfiducia nei confronti del ministro. L'unica cosa che non è chiara è la posizione dell'Udc''. Lo dichiara Silvana Mura deputata di Idv chiedendosi se, ''dipietrata o no, il partito di Casini la vota la sfiducia al ministro Brancher, oppure per coerenza con il voto espresso sulla legge sul legittimo impedimento, che in questa vicenda è assoluta protagonista, sceglierà ancora una volta di non decidere?''.(ANSA).

DELL'UTRI:PARDI "PER SERVIZIO TG1 SENATORE MANDERA' CANNOLI A MINZOLINI" ROMA (ITALPRESS) - "Facciamo i nostri complimenti al tg1 di Minzolini che ancora una volta ci ha regalato un pezzo confezionato ad arte per disinformare, perfettamente in linea con le veline dell'istituto Luce nel ventennio. Il servizio, nel dare la notizia della condanna in appello al senatore Dell'Utri, contiene ed enfatizza per ben due volte la parola 'assolto' e mai si sente dire 'condannato'". Il capogruppo dell'Italia dei Valori in Vigilanza, Pancho Pardi, continua: "La riduzione da 9 a 7 anni della pena diventa, per la giornalista del Tg1 'una doccia fredda per il sostituto procuratore Antonino Gatto' e mai si accenna al fatto che Dell'Utri resta comunque condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Il riferimento a una generica 'sentenza appellata' e' francamente e decisamente fuorviante e riduttivo. Ha davvero ragione Tiziana Ferrario: il tg1 e' ormai un'arma di distrazione di massa. Chissa' se Dell'Utri - conclude Pardi - per ringraziare fara' arrivare cannoli freschi dalla Sicilia alla direzione del tg1".

INTERCETTAZIONI: PARDI "QUANDO CONFALONIERI COME MOCKRIDGE?" ROMA (ITALPRESS) - "Meglio andare in carcere che sottostare a una legge sbagliata e liberticida, l'Italia dei Valori auspica percio' che la battaglia contro il ddl intercettazioni dell'amministratore delegato di Sky, Tom Mockridge, sia la battaglia di tutti gli editori e i giornalisti italiani". Lo afferma il senatore Francesco Pancho Pardi, capogruppo IdV in commissione di Vigilanza Rai, secondo cui "libera stampa in libero Stato e' la regola base di ogni democrazia, percio' e' giusto violare una legge che da un lato protegge criminali e malaffare, dall'altro vuole impedire ai giornalisti di fare il loro dovere, punisce gli editori e nega ai cittadini il diritto di essere informati. Mockridge e altri si sono detti pronti a farlo - conclude Pardi - Confalonieri cosa aspetta?".

Intercettazioni/ Idv: Audizioni evidenziano Ddl sciagurato _Maggioranza si connetta con opposizione reale Roma, 29 giu. (Apcom) - "Le audizioni in corso in commissione giustizia stanno mettendo sempre di più in evidenza quanto questo ddl intercettazioni sia una vera e propria sciagura, non solo perché imbavaglia la stampa ma perché è una resa incondizionata alla criminalità, un ostacolo all`esercizio della giustizia e della legalità". Lo afferma in una nota Federico Palomba, capogruppo Idv in commissione Giustizia della Camera. "Chi - conclude - dalla maggioranza parla di cassa di risonanza delle posizioni dell`opposizione farebbe meglio a connettersi con il paese reale, quello ha il diritto ad essere informato e, soprattutto, ad essere tutelato".

MAFIA: DELL'UTRI; SONIA ALFANO (IDV), SENATORE DELIRA (ANSA) - PALERMO, 29 GIU - ''Non solo il Paese deve subire la classica distorsione delle notizie da parte di Minzolini e compagnia, ma deve pure continuare a subire i deliri di un acclarato collaboratore di mafiosi''. E' il commento di Sonia Alfano, europarlamentare di Italia dei Valori e Presidente dell'Associazione nazionale familiari vittime della mafia, alle dichiarazioni del senatore Dell'Utri dopo la sentenza della Corte d'appello di Palermo al processo che lo vede imputato per concorso esterno in associazione mafiosa. ''Dell'Utri parla di contentino alla procura di Palermo ma non approfondisce il suo pensiero, ci spieghi nel merito a cosa si riferisce o la smetta di fare illazioni. Inoltre - sottolinea Alfano - dato che continua ad appellare Mangano quale eroe, e come dimostrato dalla condanna emessa nei suoi confronti lo emula con successo, speriamo subisca lo stesso destino e si ritrovi presto dietro le sbarre, ambiente sicuramente maggiormente congeniale al suo pensiero filo-mafioso. Lui consiglia di rileggere 'I fratelli Karamazov'? Io consiglio a lui e ai suoi festanti colleghi di partito di rileggere Sciascia - conclude - per capire la differenza tra uomini, mezzi uomini, ominicchi e quaquaraqua'''. (ANSA).

MANOVRA: IDV, GOVERNO COME PIUMA AL VENTO, PRENDA POSIZIONE = Roma, 29 giu. - (Adnkronos) - ''Berlusconi dice si'. Bonaiuti corregge il tiro. Poi il premier cambia idea e dice no. Ed ecco che alla fine spunta Bossi a dire di nuovo che si puo' cambiare. Il governo sulla manovra e' mobile come la 'piuma al vento' del Rigoletto, muta d'accento e di pensier ad ogni quarto di ora''. Ad affermarlo in una nota e' Antonio Borghesi, vice capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera. ''Sarebbe il caso -aggiunge l'esponente dell'Idv- che i membri dell'esecutivo si schiarissero le idee e si mettessero d'accordo tra loro, perche' le la discordanza delle dichiarazioni sta diventando imbarazzante''.

FONDAZIONI LIRICHE: GIAMBRONE, DURISSIMA OPPOSIZIONE DA IDV (ANSA) - ROMA, 29 GIU - "Il gruppo dell'Italia dei Valori è presente al completo in Commissione cultura e sta intervenendo nel merito del decreto sulle fondazioni lirico-sinfoniche, per fare un'opposizione durissima a questo vergognoso provvedimento" spiega il senatore Fabio Giambrone, vicepresidente del gruppo IdV e capogruppo nella commissione. "Alla Camera, l'Italia dei Valori - prosegue - ha tentato di bloccare il decreto: continueremo a farlo oggi anche in Senato e pertanto ci siamo iscritti tutti per illustrare i 35 emendamenti presentati dal gruppo allo scopo di far capire l'importanza di quanto proposto". "La nostra dura protesta continuerà anche in Aula perché ci sono 300 mila lavoratori che aspettano una risposta positiva alle loro legittime richieste. Ci auguriamo - conclude Giambrone - che questo decreto obbrobrioso decada o che venga ritirato". (ANSA).

FONDAZIONI LIRICHE. IDV: PASTICCIO CHE MORTIFICA MONDO SPETTACOLO (DIRE) Roma, 29 giu. - "Il decreto sulle fondazioni lirico-sinfoniche mortifica i tanti lavoratori del mondo dello spettacolo, a cui va la piena solidarieta' dell'Italia dei Valori. Noi voteremo contro, ma siamo molto dispiaciuti del fatto che il ministro Bondi non abbia ritenuto opportuno, con uno scatto d?orgoglio, ritirare il provvedimento". Lo ha detto nel suo intervento in Aula a Palazzo Madama il senatore Fabio Giambrone, capogruppo IdV in commissione Cultura, che poi ha aggiunto: "In commissione avevamo individuato le linee guida per una vera riforma e avevamo dato la nostra piena disponibilita', ma tutto quel lavoro e' stato mortificato da un decreto iniquo che contiene solo tagli e licenziamenti e nulla invece per rilanciare il settore, un provvedimento che lede la dignita' di chi lavora nello spettacolo. Abbiamo provato a far capire la gravita' di quello che si stava facendo, ma governo e maggioranza non hanno voluto ascoltare nemmeno l'appello di Carla Fracci, di Zubin Mehta, di Luca Ronconi e hanno insistito nel portare questo durissimo attacco alla cultura italiana di cui dovranno assumervi tutta la responsabilita' davanti al Paese". Per la senatrice IdV Patrizia Bugnano "il decreto Bondi e' un gran pasticcio confezionato in fretta e furia e in cui si ravvisano evidenti profili di incostituzionalita'. Il mondo delle fondazioni lirico-sinfoniche aveva si' bisogno di una riforma ma non meritava certo questa riforma".

FONDAZIONI LIRICHE. IN AULA CARTELLI PROTESTA DEI SENATORI IDV (DIRE) Roma, 29 giu. - "No alla cosca, si' alla Tosca", "E' l'ennesima Traviata del Governo", "Bondi, con questa legge non ascolterai piu' Ridi Pagliaccio", "Berlusconi, l'unico Don Giovanni che ci piace e' quello di Mozart", "Governo, uno spettacolo indegno". Questi gli slogan che campeggiavano sui cartelli mostrati dai senatori del Gruppo Italia dei Valori al momento di votare in aula il decreto legge sulle fondazioni liriche. "Abbiamo fatto tutto il possibile per evitare l'approvazione di questa legge vergogna- sottolinea in proposito il capogruppo dell'Idv in commissione Cultura, Fabio Giambrone- una legge che lede la dignita' dei lavoratori del mondo dello spettacolo, e che dopo il massacro della riforma della scuola segna lo smantellamento definitivo della cultura italiana da parte del Governo".

GOVERNO: DOMANI SIT IN IDV A P. CHIGI, ACCOMPAGNAMO BRANCHER A CDM = PEDICA, RISOLVERE MISTERO DELLE DELEGHE FANTASMA Roma, 29 giu. (Adnkronos) - "Per risolvere il mistero delle deleghe fantasma di Brancher domani pomeriggio attenderemo il neo-ministro sotto il suo ufficio per domandare al diretto interessato quale ruolo svolgera' al Consiglio dei ministri. Vogliamo sapere cioe' se nella riunione convocata domani a palazzo Chigi Brancher votera' come ministro per il federalismo, come ministro per la sussidiarieta' o come ministro per l'impunita'". Cosi' Stefano Pedica, senatore dell'Italia dei Valori, annuncia il sit-in organizzato per domani pomeriggio alle ore 16 a Palazzo Chigi in concomitanza con il Consiglio dei ministri. Pedica invita tutti i cittadini "disgustati dalla farsa e dalla spregiudicatezza del governo ad accompagnare Brancher dall'ufficio della presidenza fino a Palazzo Chigi per dimostrare, nella "passeggiata della vergogna", che l'Italia non tollera piu' una politica fatta solo per salvare indagati e imputati ma esige una gestione della cosa pubblica morale, trasparente e finalizzata al bene del paese".

VIAREGGIO: EVANGELISTI "SOLO GIUSTIZIA PUO' SANARE FERITA" ROMA (ITALPRESS) - "Nella giornata del dolore, esprimiamo solidarieta' e vicinanza alle famiglie delle vittime. A un anno di distanza, queste persone non riescono ancora a trovare pace". È quanto dice in una nota Fabio Evangelisti, vicepresidente dell'Italia dei Valori alla camera. "Non possiamo fare a meno, pero', sia pur in questo giorno delicato - aggiunge Evangelisti - di sottolineare che ancora adesso una coltre di mistero avvolge le indagini su quanto accaduto un anno fa. Con assoluto rispetto e totale fiducia nei confronti del lavoro della magistratura, che auspichiamo rapido e trasparente, ricordiamo ancora una volta al ministro Matteoli quanto sia urgente dare impulso all'accertamento di cause e responsabilita'. Senza giustizia, superstiti e familiari non avranno mai pace".

CRISI: DE MAGISTRIS, DA UE PIU' GREEN ECONOMY E WELFARE (ANSA) NAPOLI, 29 GIU - Ripensare le politiche economiche dell'Unione europea attraverso progetti di sviluppo della green economy e del welfare. Questi i due punti su cui ha battuto oggi Luigi De Magistris, europarlamentare dell'Idv e presidente della commissione di controllo sul bilancio del Parlamento Europeo. De Magistris, intervenuto a Napoli alla presentazione della lettera di oltre 200 economisti contro la manovra finanziaria italiana, ha avvertito sul pericolo di puntare su politiche neoliberiste che non tengono conto di punti di vista diversi, affermando che invece l'Ue deve puntare a un aumento della tutela sociale, delloccupazione e del welfare. L'ex pm ha ricordato che per stimolare i consumi in Europa e' necessario evitare l'aumento delle imposte sui ceti piu' deboli e pensare seriamente ad una tassazione delle rendite finanziarie a cominciare da coloro che hanno usufruito dello scudo fiscale. Sulla green economy De Magistris ha auspicato che ''certi investimenti come quelli sul nucleare in tutta Europa o su progetti faraonici come il ponte sullo stretto in Italia vengano deviati sulle politiche di energie alternative, sulla geotermia, sulla raccolta differenziata''. L'esponente dell'Idv e' tornato poi sull'accordo per Pomigliano, definendolo ''una palestra per ridisegnare i rapporti tra impresa e lavoro'' e ricordando di aver presentato due giorni fa al Parlamento europeo una interrogazione sulla contrazione del diritto di sciopero. De Magistris ha infine criticato i tagli alla cultura, che colpiranno anche l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici che ha ospitato oggi il dibattito: ''l'attacco alla cultura e inaccettabile - ha concluso - perche' colpisce gli istituti di cultura, le universita', i centri di ricerca, tutti quei luoghi, insomma, dove si forma il libero pensiero dei cittadini''. (ANSA).

BANCHE: LANNUTTI, NIENTE ONERI SU MINI-SFORAMENTI SU CONTI SENATO APPROVA RISOLUZION SU COSTI PER 'ROSSI' DI BREVE PERIODO (ANSA) - ROMA, 29 GIU - Divieto per le banche di applicare ai propri clienti oneri per lo scoperto di conto corrente di piccola entità (da 100 a 500 euro) e per periodi brevi (da 5 a 15 giorni). E' quanto prevede una risoluzione (la 328) sulla ''commissione di massimo scoperto'' approvata oggi in Commissione Bilancio al senato (relatore Riccardo Conti). Ne da' notizia il capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti. ''Il 'pizzo' della commissione di massimo scoperto, abolita per legge e' risorta sotto mentite spoglie grazie alla fervida fantasia dei banchieri, con oneri per i correntisti fino al 1600%, come risulta dalla segnalazione dell'Antitrust al Parlamento'' afferma Lannutti. Secondo quanto previsto dalla risoluzione ''le banche - sottolinea Lannutti - non potranno più imbrogliare la clientela nascondendosi dietro oneri, commissioni e costi occulti mimetizzati all'interno di patti leonini, con rapporti contabili squilibrati sempre a vantaggio delle banche stesse, ma saranno obbligate a riferirsi all''indicatore sintetico dei costi' per rendere più trasparenti conti e condizioni''. ''In tale calcolo - spiega il senatore IdV - sul costo aggiuntivo per lo scoperto di conto corrente è previsto il divieto di applicazione di oneri per sforamenti di piccola entità (da 100 a 500 euro) e per periodi brevi (da 5 a 15 giorni)''. Lannutti conclude sottolineando che ''il relatore, Riccardo Conti, ha recepito in questa risoluzione molti dei suggerimenti da me proposti, come una tabella comparativa che bisogna pubblicare nell'estratto conto e soprattutto l'indicazione dei giorni di valuta, essendo inaccettabile che le banche possano continuare a lucrare fino a cinque giorni di valuta quando oggi le tecnologie informatiche utilizzate rendono immediate, in tempo reale, tutte le operazioni bancarie in qualsiasi parte del mondo''.

venerdì 25 giugno 2010

FOCUS 25 GIUGNO 2010. In primo piano il caso Brancher

BRANCHER: DI PIETRO, DOPO NOTA COLLE DIMISSIONI SUBITO IDV PRESENTERA' MOZIONE DI SFIDUCIA (ANSA) - ROMA, 25 GIU - ''La nota del Quirinale dimostra come Brancher abbia preso in giro non solo i magistrati ma lo stesso Presidente della Repubblica''. Lo afferma in una nota il Presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. ''L'Italia dei Valori ha sostenuto, sin dal primo momento, che la vera motivazione per cui Berlusconi ha nominato Brancher ministro e' quella di permettergli di sfuggire dalle aule del Tribunale per garantirgli l'impunita' e non certo quella di farlo lavorare per il Paese. L'IdV chiede le immediate dimissioni di Aldo Brancher e, per questo, presentera' una mozione di sfiducia''. ''Vogliamo vedere - conclude Di Pietro - il Parlamento da che parte si schierera'. D'altronde il caso Brancher e' peggio del caso Scajola''. (ANSA).

GOVERNO: DI PIETRO, BRANCHER CHIESE NOMINA PER EVITARE PROCESSO = "Per quel che conosco Aldo Brancher si e' fatto nominare ministro per non andara al processo". A dirlo e' il leader di Italia dei Valori Antonio Di Pietro, a Napoli per la manifestazione contro la manovra economica del governo. Secondo Di Pietro, "non si possono fare leggi apposta per non farsi processare, non si puo' accettare questo stato di cose senza reagire. E' un ladrocinio di Stato. Mi appello al popolo perche' mandi a casa questa classe politica", conclude.

FONDAZIONI LIRICHE:DI PIETRO,CONTINUEREMO A BATTERCI CONTRO TAGLI = (AGI) - Roma, 25 giu. - "L'Italia dei Valori continuera' a battersi contro i drastici tagli apportati dal Governo alle fondazioni lirico sinfoniche, consapevole che un investimento nella cultura rappresenta un investimento sul futuro del Paese". Lo dice il presidente Idv, Antonio Di Pietro, che aggiunge: "Noi non ci svenderemo mai per trenta denari e porteremo avanti le istanze dei lavoratori sia in Parlamento sia nelle piazze. La cultura e' la linfa vitale della democrazia. Proprio per questo, chi taglia e non investe su questo comparto mortifica la nostra storia e le nostre radici. Continueremo a non accettare compromessi e porteremo avanti la nostra battaglia senza se e senza ma. Esprimo a nome mio e del partito piena solidarieta' e vicinanza a tutti i lavoratori e i precari delle fondazioni lirico sinfoniche ". (AGI)

FIAT: DI PIETRO, DA POMIGLIANO PUO' CROLLARE DIGA DIRITTI (ANSA) - NAPOLI, 25 GIU - ''La nostra presenza a questa manifestazione e' a favore dei lavoratori di Pomigliano ma anche di tutte le altre aziende italiane, perche' da Pomigliano puo' crollare una diga di diritti e questa pratica rischia di espandersi fino a una nuova rottura del patto sociale''. Lo ha detto il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, a Napoli per la manifestazione della Cgil contro la manovra. ''Non siamo post-comunisti ma a favore di una impresa dei diritti. Il Governo deve essere vicino agli imprenditori che pagano le tasse e rispettano i diritti dei lavoratori. Solo cosi' si seguira' una strada del lavoro non inteso come una cosa dei padroni'', ha concluso.

FIAT: DI PIETRO, LAVORATORI NON POSSONO SUBIRE RICATTI = LEADER IDV A NAPOLI, DA SEMPRE VICINI AGLI OPERAI Napoli, 25 giu. - (Adnkronos) - '' I propositi dell'Idv sono di mettere al primo posto i diritti della fabbrica di Pomigliano e dei suoi lavoratori. I lavoratori non possono subire ricatti.'' Lo ha affermato il leader dell'idv Antonio Di Pietro ,intervenuto alla manifestazione della Cgil a Napoli. ''L'Italia dei Valori, fin dal primo giorno, e' stata -ha aggiunto Di Pietro- vicina agli operai e per questo sfilo insieme agli operai di Pomigliano per testimoniare la solidarieta' reale e concreta ai lavoratori dello stabilimento napoletano , ma anche per sottolineare che il partito e' al fianco di tutti i lavoratori della Fiat''.

FIAT: DI PIETRO A NAPOLI, IMPRESA NON PUO' PRODURRE SCHIAVI (ANSA) - NAPOLI, 25 GIU - Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, sta partecipando al corteo della Cgil a Napoli indossando una maglietta bianca con la scritta ''Pomigliano non si piega''. ''E' una giornata importante in tutta Italia ma soprattutto a Napoli e in Campania - ha detto Di Pietro, che tra poco terra' una conferenza stampa - dove si sta giocando una partita fondamentale sui diritti. Siamo di fronte a una logica dell'impresa che produce schiavi e purtroppo la politica si e' accontentata, su Pomigliano, del male minore. Io non mi accontento''.

SCIOPERO CGIL: DI PIETRO, GOVERNO SORDO PER ENTI LOCALI LEADER IDV A MANIFESTAZIONE NAPOLI (ANSA) - NAPOLI, 25 GIU - ''Tutti i territori, tutti gli enti locali denunciano l'iniquita' di questa manovra. Solo un governo cieco e sordo puo' non capire queste ragioni''. Lo ha detto il leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, commentando la minaccia delle Regioni di restituire alcune competenze allo Stato a seguito dei tagli previsti dalla manovra, prima di salire sul palco di piazza Matteotti a Napoli per la manifestazione della Cgil. ''La verita' e' che questo governo ormai e' rinchiuso nel suo bunker - ha detto Di Pietro - e non percepisce piu' il Paese reale e le necessita nei territori di Comuni, Province e Regioni. Per questo oggi noi siamo qui a Napoli in difesa dei lavoratori di Pomigliano ma anche di tutto il resto del Paese perche' e' l'economia reale che sta andando a rotoli e questa manovra non fa niente per aiutarla''.

MANOVRA: DI PIETRO "MECCANISMO CHE PENALIZZA ITALIANI ONESTI" ROMA (ITALPRESS) - "L'Italia dei Valori ha aderito allo sciopero generale dei lavoratori e sara' presente in tutte le piazze, insieme alla Cgil, per esprimere il forte malcontento verso la manovra 'lacrime e sangue' proposta da questo Governo. Io partecipero' al corteo di Napoli dietro allo striscione 'Siamo tutti operai di Pomigliano'. E sara' un modo per esprimere la nostra solidarieta' ai dipendenti dell'azienda Fiat, ma anche per ribadire che a Pomigliano si e' giocata e si continua a giocare una partita fondamentale per i diritti dei lavoratori. Diritti messi a rischio anche dalla manovra presentata dal Governo che noi abbiamo piu' volte bollato come iniqua, inutile e dannosa". Lo scrive sul suo blog il leader dell'IdV, Antonio Di Pietro. "Berlusconi e Tremonti - continua - hanno promosso, infatti, un meccanismo finanziario che penalizza gli italiani onesti, blocca gli stipendi di chi vive con angoscia la quarta settimana del mese e spreme settori gia' prosciugati dalle precedenti manovre come quello dell'istruzione e della ricerca. Inoltre, e' un provvedimento che toglie fondi alla giustizia, gia' in ginocchio a causa di altre leggi vergogna, quali ad esempio legittimo impedimento. Allo stesso tempo, lascia invariati tutti gli sprechi, non combatte l'evasione fiscale e deprime i consumi e l'economia". "L'IdV - spiega Di Pietro - ha gia' presentato la sua 'contromanovra'. Abbiamo dato prova a questo Esecutivo che e' possibile recuperare, in due anni, molto piu' di 24 miliardi. Ed e' possibile farlo senza vessare ulteriormente i cittadini comuni, gli impiegati da 1000/1200 euro al mese, gli insegnanti, i precari, i cassintegrati. E' possibile recuperare fondi, chiedendo il conto agli evasori, qualche sacrificio a chi ha redditi medio-alti, e soprattutto eliminando gli sprechi. E' possibile farlo subito, ma questo Governo non puo'". (ITALPRESS).

BRANCHER: IDV, ANCHE LEGA FIRMI MOZIONE SFIDUCIA (ANSA) - ROMA, 25 GIU - Invitiamo tutte le forze politiche dell'opposizione, ma anche la Lega e le aree del Pdl piu' sensibili ai temi della legalita', a firmare la mozione di sfiducia dell'Italia dei Valori nei confronti del ministro Brancher''. Lo affermano i capigruppo Idv di Camera e Senato Massimo Donadi e Felice Belisario. ''Le dimissioni - aggiungono i capigruppo-, dopo le giuste parole di Napolitano, sarebbero un atto dovuto, ma l'arroganza di questo governo e' tale che non ci aspettiamo neanche questo gesto di rispetto istituzionale. Con la nomina di Brancher il governo ha toccato davvero il fondo e tocca ora al Parlamento far recuperare un po' di dignita' alla politica italiana''.

BRANCHER. IDV: CHIEDIAMO DI SOTTOSCRIVERE NOSTRA MOZIONE SFIDUCIA (DIRE) Roma, 25 giu. - "Se il signor Brancher intende incollarsi alla poltrona di ministro per evitare di essere processato si rassegni: noi non lo permetteremo". Lo afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando. "L'inutile ministro Brancher, oltre all'attuale vicenda dell'Antonveneta dove e' imputato per appropriazione indebita, in passato e' stato detenuto a San Vittore per finanziamento illecito all'allora Partito Socialista Italiano e falso in bilancio. E si e' salvato solo grazie alla prescrizione del primo reato e alla depenalizzazione del secondo- spiega Orlando- dunque e' un degno ministro di questo Governo che ha sposato l'illegalita' come modus operandi. L'Italia dei Valori chiedera' a tutto il Parlamento di sottoscrivere la mozione di sfiducia che presentera'. È ora che il ministro Brancher vada a casa".

LIRICA: BELISARIO (IDV), DIFENDIAMO CULTURA ITALIANA E PRECARI = DECRETO PESSIMO, PURTROPPO LO DICIAMO SOLO NOI Roma, 25 giu. - (Adnkronos) - "E' un bene per l'Italia che ci sia un'opposizione intransigente, come quella dell'Italia dei Valori e non accondiscendente, come quella delle opposizioni morbide''. Cosi' Felice Belisario, presidente del gruppo Idv al Senato, replica al ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi. "Siamo orgogliosi del nostro operato -prosegue l'esponente dipietrista- perche', sempre a schiena dritta, non ci pieghiamo a nessun compromesso, cosa ben diversa dal dialogo. Se difendere 'a spada tratta' il futuro di un comparto importante come quello della cultura e i precari che rischiano di perdere il lavoro viene definito 'eversivo' -fa notare Belisario- ben venga la nostra piccola-grande rivoluzione''. ''L'unico fatto degno di nota -conclude- e' che il decreto legge Enti lirici e' pessimo e purtroppo lo diciamo solo noi dell'Idv''.

Sciopero Cgil, Belisario: Manovra e' dannosa, da macelleria sociale Roma, 25 GIU (Il Velino) - "L'Italia dei Valori e' anche in Basilicata, accanto alla Cgil, per esprimere la comune contrarieta' a questa manovra iniqua, inutile e dannosa, da macelleria sociale". Lo dichiara il senatore Felice Belisario, capogruppo dell'Italia dei Valori a Palazzo Madama, sfilando nel corteo della Cgil, nelle strade della zona industriale di Potenza. "'Lacrime e sangue' per gli operai, per i precari, per la scuola, per gli enti locali, per i terremotati e premi per i banchieri e per la cricca. Il Paese affonda e Berlusconi pensa alla legge sulle intercettazioni e ai legittimi impedimenti utili a salvare se stesso e il ministro neonominato di turno dai processi in corso - continua Belisario -. Siamo oggi qui anche per testimoniare la nostra solidarieta' a tutti i dipendenti della Fiat, a partire da quelli di Pomigliano, uomini e donne sulla cui pelle si e' giocata la partita piu' sporca degli ultimi quarant'anni. Giu' le mani dallo Statuto dei lavoratori, giu' le mani dalla Costituzione, giu' le mani dall'Italia. La mobilitazione di oggi e tante altre - conclude l'esponente dell'Idv - servono per dare una spallata a questo governo di fannulloni, faccendieri e indagati che devono andare a casa rossi di vergogna".

MANOVRA: IDV, PARTIRE DA LOTTA A EVASIONE E CLASSI PRIVILEGIATE = Roma, 25 giu. - (Adnkronos) - ''Lotta all'evasione, taglio ai costi della politica e alla spesa pubblica: sono i punti cardine, da cui parte la contromanovra economica di Italia dei Valori''. Cosi' Antonio Borghesi, vice capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera, ''perche' l'acqua va presa dove il pozzo e' pieno. Non e' possibile far gravare la crisi sui comuni cittadini, e' necessario partire dalle classi privilegiate e, soprattutto, dagli evasori''. La manovra del governo, aggiunge Borghesi, ''e', inoltre, fallace e rischia di far regredire il Paese perche' non consente in alcun modo la crescita. Il punto da cui partire, dunque, e' la lotta all'evasione, perseguibile innanzitutto tramite il redditometro a riscossione immediata e l'addizionale del 7,5% sui capitali regolarizzati tramite scudo fiscale. Poi ci sono i costi della politica: province, vitalizio a parlamentari e consiglieri regionali ed auto blu''. Di seguito, dice ancora Borghesi, ''Italia dei Valori propone gli aumenti delle detrazioni per i carichi familiari e la riduzione del carico fiscale per le piccole e medie imprese. Il modo per far riprendere il Paese senza colpire le fasce piu' deboli c'e' ed e' scritto, nero su bianco, sulla nostra proposta. Il governo ne prenda atto''.

ENTI LIRICI, LI GOTTI (IDV): UNICI CONTRARI A INUTILE FORZATURA CAMBIO CALENDARIO (9Colonne) Roma, 25 giu - "L'Italia dei Valori è stata oggi l'unica voce contraria alla calendarizzazione del decreto sulle Fondazioni liriche". Lo dichiara il senatore dell'Italia dei Valori Luigi Li Gotti a termine della conferenza dei capigruppo che ha deciso che l'Aula del Senato esaminerà il decreto sulle Fondazioni liriche martedì prossimo, 29 giugno alle ore 16. "Noi eravamo contrari a quello che è stato spacciato come accordo e - prosegue Li Gotti - contrari al decreto, quindi non avevamo alcun motivo, alcun interesse, ad una modifica del programma dei lavori per l'Aula. Sarà il Presidente a convocare i senatori per il 29 giugno, con un'evidente forzatura. Noi speriamo vivamente che questo decreto decada. Chiediamo che il decreto Enti lirici sia riscritto con il contributo di tutte le opposizioni, così come promesso dal Ministro Bondi, fin dall'inizio della legislatura e - conclude l'esponente dell'IdV - prima del 'colpo di mano' che di fatto taglia i fondi ad una componente essenziale della nostra cultura, come le Fondazioni liriche".

BRANCHER. LI GOTTI: LA RUSSA DICE CORBELLERIE URBI ET ORBI (DIRE) Roma, 25 giu. - "La Russa fa un po' di confusione". Lo dice capogruppo del'Italia dei Valori in Commissione Giustizia al Senato, Luigi Li Gotti, il quale sentite le dichiarazioni del ministro "La Zanzara" su Radio24, ricorda che "per legge il Pm deve effettuare l'iscrizione nel registro degli indagati di chiunque venga indicato in una denuncia come autore di un reato, cosi' da poter valutare la fondatezza degli addebiti denunziati". Questo, sottolinea Li Gotti, "e' il caso che riguarda Antonio Di Pietro: quindi un atto obbligatorio. Diversa la situazione del neo-ministro Brancher per il quale e' in corso un procedimento penale, ossia gli addebiti sono stati gia' verificati verosimili, tant'e' che un giudice procede secondo il rito". Probabilmente, conclude, "non conoscendo questa distinzione, che pur essendo avvocato ha evidentemente smarrito nei meandri della memoria, l'on. La Russa ha potuto licenziare urbi et orbi le sue corbellerie".

NUCLEARE:EVANGELISTI (IDV),CI OPPORREMO A QUESTO BUSINESS DANNOSO = (AGI) - Firenze, 25 giu. - "E' preoccupante la bocciatura della Consulta al ricorso anti-nucleare presentato da dieci regioni, tra cui la Toscana", lo afferma in una nota il Coordinatore dell'Idv Toscana, Fabio Evangelisti. "Uno scempio ancora piu' grande - spiega Evangelisti - se si pensa ai cinque siti indicati dal Cnen, in un documento vecchio di trent'anni per giunta, nella nostra regione. L'Argentario, la costa maremmana, la Val di Cornia e addirittura l'isola di Pianosa sono tutte aree sottoposte a vincoli naturalistici, di pregio ambientale e dalla forte attrazione turistica". "L'Italia dei Valori - continua Evangelisti - combattera' con ogni mezzo per impedire che la Toscana debba ospitare il folle progetto nucleare, fallimentare dal punto di vista economico e rischioso per la salute dei cittadini. Sono rassicuranti, in questo senso, le posizioni ufficiali gia' assunte dalla Regione Toscana, ma ci batteremo comunque, in ogni sede e a ogni livello, per impedire questo ennesimo business del Governo sulla pelle dei cittadini e dell'ambiente". "Per questo, saremo in tutte le piazze della regione fino al 20 luglio - conclude Evangelisti - per la raccolta firme non soltanto contro il nucleare, ma anche contro la privatizzazione dell'acqua e il legittimo impedimento. Il caso di Aldo Brancher, nuovo titolare del Dicastero del Tempismo, e' l'ennesima testimonianza di come Berlusconi e i suoi Ministri stiano trasformando le Istituzioni nel regno dell'impunita' e della speculazione. E a farne le spese sono sempre gli stessi: i cittadini, l'ambiente, la tenuta sociale ed economica del Paese". (AGI)

MANOVRA: PEDICA (IDV), MANIFESTAZIONE DELLA CGIL OSCURATA DAI MEDIA = Roma, 25 giu. - (Adnkronos) - "L'Italia dei valori partecipa alla manifestazione della Cgil, oscurata, ancora una volta, dai media. Al mio quinto giorno di sciopero della fame per sostenere la lotta di tutti i lavoratori a partire da quelli dell'Eutelia. Saro' presente a piazza Farnese, anche, per condividere l'iniziativa sulle energie rinnovabili". Lo ha affermato Stefano Pedica, coordinatore alla Regione Lazio dell'Italia dei Valori.

FS: LANNUTTI (IDV), UNA VERGOGNA VENTILATA NOMINA CARDIA PRESIDENTE = (ASCA) - Roma, 25 giu - ''La ventilata nomina del signor Lamberto Cardia, ex presidente Consob, alla presidenza delle Ferrovie dello Stato al posto di Innocenzo Cipolletta, rappresenta l'ennesima vergogna di un Governo che trova sempre le migliori sistemazione per i suoi sodali''. Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti, secondo il quale ''il signor Cardia deve ancora chiarire la genesi di moltissimi scandali finanziari ed industriali avvenuti anche per omessa vigilanza durante una gestione opaca della Consob, che ha rovinato un milione di risparmiatori, da Parmalat a Cirio,dai tango bond ai titoli Lehman Brothers per non parlare dei derivati avariati appioppati ad Enti locali ed imprese condotte al fallimento dalle banche (Unicredit in prima fila)''. Secondo il senatore IdV, comunque, ''da un Governo che nomina i Brancher di turno ministri, con la sola finalita' di invocare il legittimo impedimento e scampare al processo Antonveneta, non c'e' da aspettarsi ne' trasparenza ne' tantomeno rispetto delle regole''.

Ponte Stretto, Brutti: Misiti si candida a direttore della societa' Roma, 25 GIU (Il Velino) - "Dopo un esercizio di questo tipo, l'onorevole Aurelio Misiti si candida a direttore generale della societa' dello Stretto". Lo dichiara Paolo Brutti, responsabile nazionale Infrastrutture e territorio per l'Italia dei Valori. "L'Italia dei valori - continua Brutti - pensava e pensa che il ponte sullo Stretto di Messina sia un'opera inutile e faraonica, buona solo per fornire opportunita' di infiltrazione e di arricchimento alle cosche mafiose che sono in attesa di questo ennesimo spreco di denaro pubblico per estendere il loro dominio in quelle aree del Paese".

Sciopero Cgil, De Magistris: Piazza contro manovra classista Roma, 25 GIU (Il Velino) - "Una manovra classista che colpisce salari e pensioni, che si abbatte come una mannaia sulla Pubblica amministrazione che strozza gli enti locali, costringendoli a tagliare i servizi oppure ad aumentare la pressione fiscale per mantenerne l'erogazione. Mentre non intacca le rendite finanziarie o l'evasione, compiendo un po' di marketing populista con la presunta lotta agli sprechi della politica". Lo afferma Luigi De Magistris, eurodeputato dell'Idv alla manifestazione sindacale di Napoli. "Per questo lo sciopero nazionale indetto dalla Cgil e' un grido d'allarme che deve essere ascoltato dal governo. Per De Magistris inoltre "la crisi e' sfruttata dall'esecutivo per imporre una deriva reazionaria sul fronte dei diritti del lavoro, di cui e' emblema la vicenda di Pomigliano. Con la scusa della sofferenza economica, si autorizza il 'mani libere' padronale per calpestare il contratto nazionale, la Costituzione e lo Statuto. Contrattazione aziendale, accordi separati, arbitrato, rivisitazione del diritto di sciopero sono misure che rispecchiano la china pericolosa a cui, oggi, la manifestazione della Cgil dice no".

MANOVRA: DE MAGISTRIS, GOVERNO TUTELA SOLO I RICCHI 'IDV NON CONSENTIRA' RICATTO DEL LAVORO IN CAMBIO DEI DIRITTI' (ANSA) - NAPOLI, 25 GIU - ''Non potevo mancare alla manifestazione della Fiom-CGIL a Napoli perche' e' a difesa dei lavoratori, contro le manovre che tutelano i piu' ricchi dai deboli e per la difesa dei lavoratori della Fiat di Pomigliano''. Lo ha detto Luigi de Magistris, europarlamentare dell' IdV, a Napoli per prendere parte alla manifestazione della Cgil contro la manovra del governo. ''Non consentiremo - ha aggiunto De Magistris - il ricatto del lavoro in cambio dei diritti e sono qui anche per la difesa della Costituzione e della Democrazia messe in discussione con questo attacco ai lavoratori''.

IDV: DE MAGISTRIS "CONTRO DI NOI ATTACCO FORTISSIMO" ROMA (ITALPRESS) - "C'e' un attacco del governo, dei poteri forti e di alcuni organi di stampa contro l'Idv, per l'opposizione che sta facendo. Il partito e' in grande crescita e fa paura a chi vuole mantenere lo status quo". Lo dice Luigi De Magistris ad Affaritaliani.it. "L'Idv deve avere la capacita' di rappresentare una classe dirigente all'altezza delle aspettative - aggiunge -. Non c'e' solo Di Pietro, ci sono anch'io e tanti altri" ma "C'e' un attacco fortissimo per l'opposizione che sta facendo nel Paese". E il calo dei consensi? "L'importante e' che il partito cresca in qualita' e non in quantita'. Che migliori la sua classe dirigente, che abbia un'azione politica coerente alle idee e ai contenuti".

FIAT. DE MAGISTRIS: SERVE LOTTA CLASSE, PD VICINO A CONFINDUSTRIA (DIRE) Roma, 25 giu. - "Disintegrazione dello Stato di diritto e dello Stato sociale: e' un disegno strategico. Sarebbe un errore sganciare la battaglia contro la legge bavaglio da quella degli operai di Pomigliano". Lo dice Luigi De Magistris, a proposito della vertenza di Pomigliano, nel numero di Left in edicola oggi. "Diritti, economia, giustizia, lavoro: sta tutto insieme- dice De Magistris- nell'affondo neoautoritario di questo governo. Portato avanti non con l'olio di ricino ma con leggi e accordi che 'decostituzionalizzano' il Paese. Dividere questi fronti sarebbe un errore clamoroso". - Per De Magistris, Pomigliano e' una palestra: "Confindustria vuole utilizzare quelle regole ovunque. Secondo me- sottolinea- si sta sottovalutando l'importanza della lotta per i diritti. Dinanzi a un'operazione chiaramente classista, la risposta non puo' essere che la lotta di classe".
Poi parla dell'atteggiamento del Pd: "Non c'e' dubbio che una parte del Pd si sia avvicinata ai poteri forti, non scordiamo vicende come quella dei furbetti del quartierino o le indagini su certi appalti nel Sud Italia. Il Pd ha fatto una scelta centrista, di vicinanza a Confindustria, e ritiene che questa opzione sia piu' importante della difesa dei piu' deboli. Ma per fortuna non tutti, nel Pd, la pensano cosi'.
E infine sull'accordo dice: "Si', e' illegittimo, l'azienda non puo' decidere unilateralmente se una parte ha violato i patti. E il referendum e' da regime. Quale liberta' puo' esserci nello scegliere tra dire si' e finire licenziati?".

FIAT, ZIPPONI (IDV): POMIGLIANO FATTO NAZIONALE, SI RIAPRANO TRATTATIVE (9Colonne) Roma, 25 giu - "La vicenda di Pomigliano è ormai una questione nazionale perché gli operai, sia quelli che hanno votato no, sia quelli che hanno votato sì, chiedono a gran voce che il governo batta un colpo e la smetta di fare lo zerbino alla Fiat. E chiedono alla Fiat di investire i famosi 700 milioni per produrre automobili. La questione su cui l'Italia dei valori non transige è il confine tra barbarie e civiltà. Un posto di lavoro, infatti, non può essere barattato con i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione repubblicana, dalle leggi e dai contratti". Lo afferma il responsabile lavoro e welfare dell'Idv, Maurizio Zipponi, che si trova a Napoli per partecipare allo sciopero generale indetto dalla Cgil. "Per noi - spiega - sono prioritarie: la realizzazione del piano investimenti di Pomigliano, riaprire le trattative sui diritti dei lavoratori e quelle tra il governo e tutte le organizzazioni sindacali per arrivare a un accordo serio. Dopo il clamore di questi giorni, c'è il rischio che la questione di Pomigliano cada nel silenzio e nell'isolamento. L'Italia dei valori considera, invece - conclude Zipponi -, questa vicenda l'inizio di una rivolta sociale contro le politiche di precarietà e di attacco al lavoro e alle piccole e medie imprese che il governo sta perpetuando".

Il Quirinale sconfessa Brancher: non ci sono i presupposti del legittimo impedimento

25/06/2010
A proposito dell'incarico di ministro senza portafoglio all'on. Brancher
Nota
In rapporto a quanto si è letto su qualche quotidiano questa mattina a proposito del ricorso
dell'on Aldo Brancher alla facoltà prevista per i ministri dalla legge sul legittimo
impedimento, si rileva che non c'è nessun nuovo Ministero da organizzare in quanto l'on.
Brancher è stato nominato semplicemente ministro senza portafoglio.
Roma, 26 giugno 2010

Nota del Circolo:
Avete letto bene: il comunicato che precede è stato estratto dal sito ufficiale della Presidenza della Repubblica. Ebbene, il Presidente Napolitano ha sconfessato pubblicamente il disinvolto metodo para mafioso ed illeggittimo del ricorso indiscriminato ricorso alla pratica del legittimo impedimento.
Caro Brancher, hai già fatto una magra figura ancora prima di cominciare: fai l'unica cosa degna che ti resta da fare: RASSEGNA LE DIMISSIONI!

giovedì 24 giugno 2010

FOCUS 24 GIUGNO 2010

FONDAZIONI LIRICHE: DI PIETRO, NON VOGLIONO CHE SE NE PARLI = (AGI) - Roma, 24 giu. - "E' tempo di fare un primo bilancio di questa maratona che l'Italia dei Valori sta portando avanti. Abbiamo molto riflettuto in queste ore e abbiamo deciso che solo la caduta fisica potra' fermarci perche' al Governo non interessa altro che tutto finisca presto, e che non se ne parli". Lo afferma in una nota il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. "L'Onorevole Napoli che si lamenta della nostra diretta sulla mia pagina Facebook ha paura che l'opinione pubblica possa sapere cosa avviene qua dentro, ossia che la Casta sta attuando l'ennesima porcata sulle spalle della cultura e dei suoi lavoratori - aggiunge il leader dell'IdV - e' infatti piu' importante vedere alle sedici la partita dell'Italia, e magari l'Isola dei famosi, piuttosto che far sapere cosa accade in questo Parlamento. Siamo in quest'Aula a discutere di un tema serio: il futuro di un comparto importante come quello della cultura, dello spettacolo, delle attivita' culturali, la linfa vitale del Paese, che oggi e' un mondo abbandonato a se stesso perche' questo decreto legge e' pessimo e oggi purtroppo in quest'Aula lo diciamo solo noi dell'Italia dei Valori". "Abbiamo deciso di fare sapere all'opinione pubblica che questo settore viene abbandonato a se stesso per risparmiare soldi sulle spalle dei soggetti piu' deboli - spiega - 'Il Giornale' di questa mattina dice: 'la cultura piange miseria, ma il ministero paga bene i suoi dirigenti. Tutta colpa dei tagli del governo. Eppure a scorrere l'elenco non si ha per niente l'impressione di un dicastero francescano'. Infatti, circa 200 dipendenti, percepiscono stipendi con punte che sfiorano 200 mila euro. Sempre questo ministero, oggi, chiede ai precari di stringere la cinghia, di andare a casa, di non avere la possibilita' di arrivare a fine mese e al personale del settore di rassegnarsi e di calare il sipario". "Queste - conclude Di Pietro - sono le ragioni per le quali stiamo facendo opposizione dura, vogliamo far conoscere il misfatto perpetrato ai danni di un comparto importante. Un Paese che non investe nella cultura e' destinato a morire".

Manovra/ Sciopero Cgil, Idv in piazza a Napoli con Di Pietro _Sfilerà dietro striscione 'Siamo tutti operai di Pomigliano' Napoli, 24 giu. (Apcom) - L'Idv aderisce allo sciopero generale indetto dalla Cgil a Napoli. "L'Italia dei Valori - afferma il presidente del partito Antonio Di Pietro - si fa carico del disagio sociale ed economico che creerà la manovra varata dal Governo. E' un provvedimento iniquo e ingiusto che colpisce i lavoratori, i precari, i giovani in cerca di occupazione, il mondo della cultura, il comparto sicurezza e tutte quelle categorie che non rientrano nella 'casta' e nella 'cricca'. Per questo, l'Italia dei Valori si batterà in Parlamento per contrastare l'ennesima porcata ai danni dei cittadini e domani sarà in piazza con i lavoratori". La delegazione dell'Italia dei Valori, composta dal leader Antonio Di Pietro, dal responsabile Lavoro e Welfare Maurizio Zipponi e da altri esponenti del partito, sfilerà in corteo dietro lo striscione 'Siamo tutti operai di Pomigliano'. Di Pietro, informa una nota, incontrerà i giornalisti alle ore 11 in piazza Matteotti, a poca distanza dal palco della Cgil.

MONDIALI: DI PIETRO, ALTRI VEDONO PARTITA NOI IN TRINCEA = (AGI) - Roma, 24 giu. - "Ora credo che la partita sia gia' iniziata e noi siamo sulle barricate e resteremo qui fino alla fine di tutti gli emendamenti". Quel "credo", desunto dalla rarefazione delle presenze in Aula, segnala la determinazione di Antonio Di Pietro e l'amarezza perche' "abbiamo dovuto bacchettare alcuni colleghi, per impedire loro di andare a vedere una partita di pallone". Anche se la "partita di pallone" e' decisiva per la Nazionale e persino Umberto Bossi ha dovuto constatare che con i Mondiali non si scherza. Ma il leader Idv tiene il punto e affida lo sfogo al proprio profilo Facebook, segnalando appunto di essere rimasto in Aula per partecipare al dibattito.

GOVERNO. DI PIETRO: LEGITTIMO IMPEDIMENTO È LADROCINIO DI STATO "UNA LEGGE PER CONSENTIRE A PREMIER E MINISTRI IMPROCESSABILITÀ" (DIRE) Roma, 24 giu. - "Si e' costruito un ministero che non esiste, ma che doveva esistere, solo per consentire a una persona di non presentarsi davanti al giudice e di farla franca eccependo il legittimo impedimento, un provvedimento fatto dal governo Berlusconi per consentire al premier e ai suoi ministri l'improcessabilita'". E' quanto dice Antonio Di Pietro, prendendo la parola nell'aula della Camera durante l'esame del dl sulle fondazioni liriche. Il leader Idv si riferisce al fatto che i legali del Aldo Brancher hanno chiesto il rinvio dell'udienza di sabato prossimo in cui il neo-ministro risponde di appropriazione indebita in relazione a soldi incassati da Giampiero Fiorani nell'ambito della vicenda Antonveneta. Di Pietro aggiunge che la notizia "fa pandant" con un altra: "Cioe' il rinvio alla Consulta da parte del gup di Milano degli atti sul processo Mediatrade sul quale il presidente del Consiglio ha invocato il legittimo impedimento e che ha bloccato il processo anche per altre 12 persone, tra cui il figlio di Berlusconi e Confalonieri". Il leader Idv conclude: "Si dice legittimo impedimento ma si chiama ladrocino di Stato da parte di persone che sono andate al potere solo per essere nelle condizioni di rubare legalmente".

DIRITTI TV: DI PIETRO, LEGITTIMO IMPEDIMENTO E' LADROCINIO DI STATO = Roma, 24 giu. - (Adnkronos) - "Cio' a cui stiamo assistendo, non si chiama solo conflitto d'interessi, ma si chiama ladrocinio di Stato portato avanti da persone che sono andate al potere solo per poter rubare legalmente''. Lo ha affermato, intervenendo nell'Aula della Camera, Antonio Di Pietro, commentando il rinvio alla Consulta da parte del gup di Milano degli atti sul processo Mediatrade e il ricorso al legittimo impedimento da parte dei legali del ministro Brancher. ''Questa mattina -ha sottolineato l'ex pm- avevo pregato il ministro Bondi di chiedere al ministro Tremonti di non buttare via qualche milioncino di euro per costruire un ministero solo per permettere ad Aldo Brancher, che avrebbe dovuto presentarsi dal giudice il 26 giugno perche' sotto processo, di farla franca, eccependo il legittimo impedimento. L'ho detto all'alba, quando ancora la richiesta di appellarsi al legittimo impedimento da parte di Brancher non era stata avanzata. Ai cittadini vogliamo ricordare che il legittimo impedimento non e' altro che un provvedimento ad personam che ha voluto Berlusconi per garantire l'improcessabilita' a lui e ai suoi ministri". Quello che e' accaduto questa mattina -ha concluso Di Pietro- fa pendant con un'altra notizia: il legittimo impedimento e' stato usato anche da Silvio Berlusconi che, insieme ad altre undici persone, e' coinvolto nel processo Mediatrade. Si dice che la giustizia perde tempo, che i suoi tempi sono lunghi, Certo, se si fanno delle leggi ad hoc per non farsi processare, se si diventa ministri per sfuggire alla giustizia, ecco e' questa la conseguenza".

FONDAZIONI LIRICHE: DI PIETRO,EVERSIVI? RISPETTO A CICCHITTO (ANSA) - ROMA, 24 GIU - ''Cicchitto dice che noi siamo eversivi e che serve una riforma del regolamento della Camera per farci tacere: un concetto che risponde al modello fascista e piduista di governare che conferma, invece, che noi dell'Idv dobbiamo esserci!''. Lo ha detto nell'Aula della Camera il leader dell'Idv Antonio Di Pietro replicando al capogruppo del Pdl durante la seduta fiume sul dl fondazioni liriche. ''Noi siamo eversivi, ma rispetto a quel piduista e non ad altro. Noi stiamo con i lavoratori'', ha concluso. Di Pietro ha poi replicato a Dario Franceschini che lo aveva accusato di criticare il Pd con quelle che Roberto Giachetti ha definito come ''calunnie''. ''Io non ho mai citato il Pd - ha puntualizzato - ma ho criticato 'Il Giornale' e la maggioranza. Non sapevo che il Pd fosse la stampella della maggioranza e francamente non credo che lo sia''. (ANSA).

LIRICA: DI PIETRO, NOSTRA EVERSIONE E' DIFESA DEMOCRAZIA = Roma, 24 giu. (Adnkronos) - ''Siamo stati accusati da Cicchitto di essere un gruppo eversivo. Ben venga, all'interno di questo Parlamento, un gruppo eversivo e democratico, come quello dell'Italia dei Valori, che si batte per fermare questo modello di governo fascista e piduista. Inoltre, Cicchitto sostiene che servirebbe una riforma del regolamento della Camera per farci tacere, impedendo cosi' all'opposizione di esercitare il suo diritto dovere. Questa proposta risponde pienamente al modello fascista e piduista, alla forma di governo che vogliono per questo Paese. Pretendono, infatti, di cambiare le regole e modificare le leggi per tutelare, solo ed esclusivamente, gli interessi della casta. Per questo, noi dobbiamo esserci e dobbiamo continuare a portare avanti la nostra battaglia. E meno male che ci siamo''. Lo ha affermato il presidente dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, nel corso del suo intervento in Aula, alla Camera, sul decreto legge in materia di spettacolo e attivita' culturali. ''Noi stiamo con i lavoratori del mondo della cultura e dello spettacolo - ha aggiunto Di Pietro- e, se avessimo dovuto fare un provvedimento in materia economica, non ce la saremmo presa certo con i precari. Sono orgoglioso di poter condividere il pensiero di chi ritiene che si debba avviare una riforma fiscale abbassando le tasse ai lavoratori e ai pensionati e intensificando la lotta all'evasione fiscale. Sono inoltre d'accordo sul fatto che sia necessario definire una nuova politica industriale, varando un piano per il lavoro a favore dei giovani e delle donne e incentivando le assunzioni a tempo indeterminato''. ''Bisogna inoltre cancellare le tante precarieta', intervenire sugli sprechi, rendere flessibile il patto di stabilita' per i Comuni virtuosi, bloccare i contratti pubblici e gli scatti di anzianita' della scuola. Su tutto cio' occorre intervenire. Queste sono le battaglie da portare avanti invece di prendersela, come fa questo governo, con i precari del mondo della cultura, della scuola, e anche del mondo dell'informazione'', ha sottolineato. ''I tagli alla cultura sono i tagli alla democrazia -ha concluso Di Pietro - e un colpo d'accetta al futuro del Paese. Tra poco, questa maggioranza ci togliera' anche l'informazione e, quel canale satellitare che ancora funziona e trasmette la diretta dei lavori dell'Aula, che il vicepresidente del Pdl alla Camera, Osvaldo Napoli,vorrebbe spegnere, si spegnera' e con esso anche la democrazia''.

FONDAZIONI LIRICHE: IDV POLEMICO CON CASINI 'PIER FURBI' ATTACCHI IRONICI PER SUO VOTO A NOTTURNA, MA POI 'VA A NANNA' (ANSA) - ROMA, 24 GIU - Applauso ironico dell'Italia dei Valori all'ingresso dell'onorevole Pier Ferdinando Casini in Aula, alla Camera, stamane . ''I deputati dipietristi hanno accolto il leader dell'Udc al grido di "Bravo Pier furbi, bravo Pier furbi, hai fatto l'ennesima furbata da prima Repubblica". Infatti, ''poco prima di mezzanotte - si legge in un comunicato dell'ufficio stampa dell'Idv - orario fissato per il termine dei lavori, l'onorevole Casini aveva chiesto che si votasse la mozione per la seduta con orario continuato, senza interruzione per tutta la notte. ''Dopo l'approvazione, Casini se ne è andato a dormire e l'Italia dei Valori è rimasta da sola per tutta la notte ad illustrare gli emendamenti sul decreto legge. Il leader dell'Udc è rientrato in Aula questa mattina verso le 9.30". (ANSA).

MANOVRA, DOMANI DI PIETRO IN CORTEO A NAPOLI (9Colonne) Roma, 24 giu - L'Italia dei Valori aderisce domani allo sciopero generale indetto dalla Cgil a Napoli."L'Italia dei Valori - afferma il presidente Antonio Di Pietro - si fa carico del disagio sociale ed economico che creerà la manovra varata dal Governo. E' un provvedimento iniquo e ingiusto che colpisce i lavoratori, i precari, i giovani in cerca di occupazione, il mondo della cultura, il comparto sicurezza e tutte quelle categorie che non rientrano nella Casta e nella Cricca. Per questo, l'Italia dei Valori si batterà in Parlamento per contrastare l'ennesima porcata ai danni dei cittadini e domani sarà in piazza con i lavoratori". La delegazione dell'Italia dei Valori, composta dal presidente Antonio Di Pietro, dal responsabile lavoro e welfare Maurizio Zipponi e da altri esponenti del partito, sfilerà in corteo dietro lo striscione "Siamo tutti operai di Pomigliano". L'appuntamento è alle 9 in piazza Garibaldi, davanti all'ingresso della metropolitana.

MEDIATRADE: DI PIETRO, L.IMPEDIMENTO LADROCINIO STATO (ANSA) - ROMA, 24 GIU - ''Si dice legittimo impedimento ma si chiama ladrocino di Stato da parte di persone che sono andate al potere solo per essere nelle condizioni di rubare legalmente'': lo ha detto nell'Aula della Camera il leader dell'Idv Antonio Di Pietro riferendosi al rinvio alla Consulta da parte del Gup di Milano degli atti sul processo Mediatrade su cui il presidente del Consiglio ha invocato il legittimo impedimento. Di Pietro e' intervenuto nella seduta fiume sul dl fondazioni liriche su cui l'Idv sta praticando un duro ostruzionismo. (ANSA).

Apc-Imprese/ Di Pietro: Art. 41 non si tocca,Berlusconi parli d'altro _Bastano leggi ordinarie per garantire regole trasparenza Roma, 24 giu. (Apcom) - "L`articolo 41 della Costituzione già prevede la libertà economica e la libera iniziativa d`impresa, e Berlusconi lo sa benissimo. Ci preoccupa qualunque proposta venga da chi, fino ad oggi, ha scambiato la libertà di impresa con una deregulation del settore a favore di speculatori ed evasori". Lo afferma in una nota il presidente dell`Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, replicando così alle affermazioni di Silvio Berlusconi sulla libertà d`impresa. "Sono stati Berlusconi e la sua maggioranza a depenalizzare il falso in bilancio e a proporre norme contro i lavoratori come quella sull`arbitrato. La Carta Costituzionale non si tocca, basterebbero delle leggi ordinarie per garantire regole di trasparenza che limitino gli sporchi affari delle cricche, delle lobby e della burocrazia. Come sempre, di fronte alla difficoltà reali delle imprese, Berlusconi parla d`altro. Sostiene che bisogna aprire un`impresa in un giorno, mentre il problema di tutte le aziende italiane, schiacciate della stretta creditizia generata dalla manovra recessiva del Governo, è quello di non chiudere", conclude.

Apc-Fondazioni liriche/ Donadi: Noi opposizione intransigente _Dl incostituzionale, accordi sottobanco non ci interessano Roma, 24 giu. (Apcom) - "L`Italia dei Valori sul Dl enti lirici ha deciso di fare ostruzionismo e di andare avanti in questa battaglia perché riteniamo questo provvedimento sbagliato nel merito e nel metodo". Lo dichiara in una nota Massimo Donadi, capogruppo di Idv alla Camera. "Nel metodo - spiega - perché ancora una volta il Parlamento è stato esautorato delle sue funzioni da un decreto che verrà approvato senza possibilità di essere modificato. Nel merito perché questo atto è tutto tranne che una riforma degli enti lirici. E` piuttosto una tagliola che si abbatterà sui lavoratori e gli addetti ai lavori del mondo della cultura". "La battaglia che Idv sta portando avanti in aula - sottolinea - è una battaglia di coerenza. Il provvedimento era incostituzionale ieri ed è incostituzionale oggi. Se le altre di opposizioni hanno cambiato idea prendiamo atto, ma non ci facciamo certo condizionare. Gli accordi sottobanco non ci interessano, noi portiamo avanti la nostra battaglia per il futuro del settore cultura. Idv è contraria ai tagli e continuerà a dare battaglia contro un provvedimento che toglie il futuro a questo settore. Tutto questo dimostra ancora una volta che l`Italia dei Valori è la forza d`opposizione più intransigente e determinata che siede in Parlamento".

Fondazioni liriche, Donadi (Idv): Non capiamo ragioni astio Pd Roma, 24 GIU (Il Velino) - "Il Pd appare infastidito e sinceramente non ne capiamo la ragione. Noi abbiamo rispettato la loro scelta di trovare un'intesa volta a migliorare il testo, noi semplicemente l'abbiamo ritenuta non sufficiente. Ho idea che si viva con sofferenza la presenza di un'opposizione che forse e' piu' dinamica e, in senso positivo, piu' spregiudicata nell'usare tutti gli strumenti parlamentari a disposizione per far sentire la propria voce". E' la riflessione di Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera in merito all'ostruzionismo dell'Idv, non condiviso dagli alleati Democrat, al decreto sugli enti lirici in discussione a Montecitorio. "Il Pd ha chiuso un accordo con il governo per conto proprio ed era titolato a farlo - continua Donadi conversando con i cronisti a Montecitorio -. Hanno fatto una trattativa che non ci ha in alcun modo coinvolti, allo stesso modo non ci sentiamo obbligati agli impegni presi da altri. Non capiamo le ragioni di questo astio che il Pd da due giorni continua a manifestare". Il capogruppo Idv considera comunque "complessivamente positivo" il fatto che dalle Camere usciranno due voci: "Quella del Pd che sta portando a casa degli emendamenti che oggettivamente migliorano il testo e la nostra che manda un messaggio rivolto ai cittadini: e cioe' che questo governo sta sistematicamente realizzando il sacco della cultura, della scuola, dell'istruzione e della ricerca".

MANOVRA: DONADI (IDV),GOVERNO HA PROVOCATO CORTO CIRCUITO ISTITUZIONALE = (ASCA) - Roma, 24 giu - ''Il governo dei tagli ha provocato un corto circuito istituzionale. Le scontro con le regioni, anche di centrodestra, dimostra che la manovra non e' equa e che questo esecutivo non e' in grado di fare gli interessi dei cittadini''. Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. ''Se le regioni minacciano addirittura di restituire le competenze allo Stato - dice Donadi -, vuol dire che questa manovra non e' sostenibile ne' per gli enti locali ne' per i cittadini. La maggioranza e' allo sbando, senza idee, senza progetti a parte mettere le mani nelle tasche di lavoratori e pensionati. Mancano misure strutturali e per rilanciare l'economia''.

BPI:DONADI, PER FUGGIRE DA GIUSTIZIA O LATITANZA O MINISTERO (ANSA) - ROMA, 24 GIU - ''Era scontato che Brancher si avvalesse del legittimo impedimento. Ormai per sfuggire alla giustizia ci sono solo due strade: la latitanza o una poltrona nel governo Berlusconi''. Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.

FONDAZIONI LIRICHE. IDV 'BACCHETTA' DEPUTATI CHE VEDONO MONDIALI DONADI: NON È UN BELLO SPETTACOLO CORRERE FUORI AULA DAVANTI A TV (DIRE) Roma, 24 giu. - L'Italia dei valori continua a stigmatizzare il comportamento dei deputati degli altri gruppi alla Camera 'distratti' dai mondiali di calcio durante le votazioni sul decreto legge fondazioni liriche. Il capogruppo dipietrista Massimo Donadi, si rivolge alla presidenza per sottolineare che "non e' uno spettacolo tanto bello vedere tutti i parlamentari correre nei corridoi dove ci sono le Tv". In effetti, tra un voto e l'altro, quando ci sono dei tempi morti dovuti agli interventi dei dipietristi con intento ostruzionistico, i deputati degli altri gruppi ne approfittano per uscire dall'Aula e rientrare rapidamente al momento delle votazioni. Alle osservazioni di Donadi replicano Simone Baldelli (Pdl) e Manuela Dal Lago (Lega). Il primo sottolinea che allontanarsi per brevi momenti dall'emiciclo e' normale visto che "siamo qui da piu' di 24 ore". La parlamentare del Carroccio aggiunge: "E' vero, forse usciamo, ma non avete pensato che forse lo facciamo perche' siamo stanchi di sentire la stessa telenovela?".

MONDIALI: DONADI, CALDEROLI CONFONDE VIVAI CON RAZZISMO = (AGI) - Roma, 24 giu. - "Calderoli e' piu' molesto di una vuvuzela. Il ministro ci conceda un po' di tregua e per un po' smetta di lanciare proposte provocatorie e razziste". Massimo Donadi replica all'esponente leghista e aggiunge: "Abbiamo vinto quattro anni fa il Mondiale eppure anche allora il nostro campionato era pieno di stranieri. Un conto e' valorizzare i vivai ed i nostri giovani, un altro prendersela con i calciatori di altre nazioni come fa Calderoli. Dal maiale al guinzaglio al campionato senza stranieri - conclude il capogruppo Idv alla Camera - il livello delle sue proposte non cambia".

Enti lirici/ Belisario (Idv): tagli sono boomerang _Solidale con deputati partito Roma, 24 giu. (Apcom) - "Ai colleghi deputati dell'Italia dei Valori impegnati alla camera in un duro ostruzionismo per evitare che passi l'ennesima legge vergogna di questo governo, va la solidarietà mia personale e dell'intero gruppo dell'Idv al Senato". Lo ha detto il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario, riferendosi all'ostruzionismo al decreto sugli enti lirici in discussione a Montecitorio. "I tagli alla cultura previsti dal ministro Bondi e dal suo governo sono un boomerang perché per risparmiare qualche centesimo oggi si gettano a mare decenni di investimenti sulla lirica e sulla cultura in generale. Il decadimento di un paese si vede anche dai suoi investimenti nel proprio patrimonio storico e culturale. L'Italia - conclude Belisario - si sta imbarbarendo e dopo averci provato in Senato anche i colleghi della camera stanno facendo di tutto per evitare al nostro paese di tornare al Medio Evo".

Antonveneta/Idv: Si conferma nomina Brancher per evitare processo _Belisario: Ministeri 'ad personam' ultime impunità berlusconismo Roma, 24 giu. (Apcom) - "Come volevasi dimostrare, l`inutile Ministero per l`attuazione del federalismo è stato inventato solo per consentire al neoministro Brancher di avvalersi del legittimo impedimento e sottrarsi al processo sul tentativo di scalata Antonveneta. Una squallida farsa, l`ennesimo colpo di mano di Berlusconi". Lo afferma il capogruppo dell`Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, secondo cui "il Ministero ad personam è l`ultima trovata del presidente del Consiglio, che dopo essersi assicurato l`impunità per se stesso adesso pensa ai fedelissimi, agli amici, agli ex dipendenti Fininvest. Ormai - conclude Belisario - essere indagati e amici di Berlusconi assicura un posto al governo. Sempre peggio, senza nessuna vergogna".

Missioni, Orlando (Idv): Necessario confronto su rifinanziamento Roma, 24 GIU (Il Velino) - "Il rifinanziamento delle missioni estere non puo' essere approvato ancora una volta con un decreto legge, senza alcun dibattito parlamentare o confronto nelle sedi internazionali. Servono, invece, misure efficaci per garantire la pace nei Paesi destinatari di un intervento militare italiano o internazionale". Lo afferma il portavoce nazionale dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, in questi giorni in missione in Afghanistan insieme alla delegazione della Commissione esteri della Camera dei deputati. E ricordando il caporale scelto, Francesco Saverio Positano, morto ieri in un incidente a Herat, Orlando aggiunge: "A nome del partito esprimo solidarieta' e commozione per la tragica scomparsa del caporale. Durante gli incontri con i vertici istituzionali afghani e pakistani e' emersa chiara la gravita' della situazione in questa macroregione dell'Asia. Appare pericolosamente sottovalutato il ruolo dei narcocriminali e la loro eversiva presenza all'interno delle istituzioni afghane". "L'Italia dei Valori ribadisce l'urgenza di un cambio di strategia e di una lotta mirata ai narcointeressi, ma anche la necessita' di individuare nella promozione di servizi sociali e sanitari e scolastici la vera alternativa al ruolo dei terroristi talebani che suppliscono, in vaste aree, all'assente o corrotto ruolo delle istituzioni statali afghane", conclude.

MANOVRA:BORGHESI"CONTROMANOVRA IDV RECEPISCE RILIEVI CORTE CONTI" ROMA (ITALPRESS) - "La Corte dei Conti non fa vuoto sconfittismo ma denuncia con forza con forza quello che Italia dei Valori sostiene da tempo, ovvero che la manovra del governo e' indecente e incidera' negativamente sulla crescita del Paese. Sarebbe bene che il governo e la maggioranza prendessero in considerazione le osservazioni della magistratura contabile, invece che liquidarle in arditi sostantivi" lo dichiara in una nota Antonio Borghesi, vicepresidente del gruppo Italia dei Valori alla Camera. "A cominciare dai tagli alle province, baracconi inutili e costosi,come propone l'Italia dei Valori nella sua contromanovra, per continuare con lo stop alla proliferazione assurda di societa' pubbliche, usate dai partiti per sistemare su comode poltrone ben retribuite parenti ed amici" spiega Borghesi. "Italia dei Valori, nella sua contromanovra, ha operato una serie di tagli agli sprechi e ai costi della politica che liberano 20 miliardi euro e li reinveste in crescita e sviluppo. Cosi' noi interpretiamo il senso di responsabilita', a differenza di chi sparge vuoto ottimismo" conclude Borghesi.

LIRICA: IDV, NON ABBIAMO NULLA DA NASCONDERE, LABOCCETTA PENSI ALLE SUE GRANE = Roma, 24 giu. - (Adnkronos) - ''All'onorevole Laboccetta consigliamo di dedicarsi alle sue di grane, ovvero al ricorso della Procura contro la sua assoluzione nella vicenda Magna Napoli, invece che occuparsi di quelle di Italia dei Valori''. Risponde cosi' Antonio Borghesi, vicepresidente del gruppo Italia dei Valori alla Camera, ad Amedeo Labboccetta, deputato del Pdl. ''Per quanto ci riguarda, ribadiamo quanto detto nei giorni scorsi. Non abbiamo nulla da nascondere e attendiamo fiduciosi le indagini della magistratura che, lo ricordiamo, ha gia' condannato a ingenti risarcimenti chi ci aveva denunciato'', conclude Borghesi.

SICUREZZA: EVANGELISTI (IDV), CONSULTA SU RONDE RIMEDIA A PASTICCI MAGGIORANZA = Roma, 24 giu. (Adnkronos) - ''Per fortuna che ancora esistono in questo Paese organi come la Corte costituzionale che ristabiliscono principi di equita' e giustizia e rimediano ai pasticci di questa maggioranza". Cosi' Fabio Evangelisti, vicepresidente del gruppo Italia dei Valori, commenta in Aula la sentenza della Consulta sulle ronde.

LIRICA: EVANGELISTI (IDV) PRESENTA ODG ALLA CAMERA A TUTELA DEL MAGGIO FIORENTINO = Roma, 24 giu. - (Adnkronos) - Con un ordine del giorno presentato questo pomeriggio alla Camera dei Deputati, il coordinatore regionale dell'Idv Toscana, Fabio Evangelisti, impegna il governo a valutare l'opportunita' di riconoscere al teatro del Maggio Musicale Fiorentino una specifica tutela, e a dotare la Fondazione di strumenti che le consentano di operare in deroga al decreto legge enti Lirici per incentivarne il ruolo di diffusione della cultura artistica italiana nel bacino interno e internazionale di riferimento. ''Il teatro del Maggio musicale fiorentino - spiega Evangelisti - si distingue per la sua tradizione storica e per l'importanza nei generi dell'Opera italiana, riscuotendo interesse e ammirazione anche all'estero. Questo decreto blocca, di fatto, le assunzioni per le Fondazioni Lirico-Sinfoniche fino al 31 dicembre 2011. Il Decreto Bondi e' tutto tranne che una riforma degli enti lirici, ma piuttosto un cappio al collo dei lavoratori e degli addetti ai lavori del mondo della cultura e della Lirica. Questo settore viene abbandonato a se stesso per risparmiare soldi sulle spalle dei soggetti piu' deboli''. ''Per questo - prosegue Evangelisti - l'Italia dei Valori ha deciso di fare ostruzionismo a oltranza sul Decreto Bondi. La battaglia che l'Italia dei Valori sta portando avanti in Aula, da sola e senza sosta, e' una battaglia di coerenza. L'Italia dei Valori e' contraria ai tagli al settore della cultura e continuera' a dare battaglia contro un provvedimento che toglie il futuro a questo settore, perche' un Paese che non investe nella cultura e' destinato a morire''.

INTERCETTAZIONI: LI GOTTI, BAVAGLIO SI FA CENSURA E CONDANNA (ANSA) - ROMA, 24 GIU - "Accade in tutti i paesi liberi del mondo che un fatto di cronaca nera richiami i giornalisti dinanzi all'ingresso di un carcere dove si svolge l'interrogatorio dell'indagato. Lunghe attese. Poi escono gli avvocati e, quindi, il giudice che sale sull'autovettura e si allontana. Mille e mille volte abbiamo visto immagini del genere. In Italia, se verrà approvato il ddl del governo e della maggioranza sulle intercettazioni, non sarà più possibile". Lo dice il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Giustizia al Senato, Luigi Li Gotti. "C'è infatti una norma che dice: 'sono vietate la pubblicazione e la diffusione dei nomi e delle immagini dei magistrati relativamente ai procedimenti ai processi penali loro affidati'. Se il giornalista viola il divieto - prosegue Li Gotti - c'è l'arresto fino a 30 giorni o l'ammenda fino a 5000 euro. Ed ancora, addirittura, nel codice di procedura penale (art. 116), si impone all'ordine professionale di procedere disciplinarmente sospendendo il giornalista dal suo lavoro, fino a 3 mesi. Per l'editore la sanzione per la violazione può essere fino a 309.800 euro (circa 600 milioni delle vecchie lire)". Questa, aggiunge il senatore Li Gotti, "è censura di regime''. ''La censura - prosegue il senatore IdV - è ancora più grave in quanto la norma che vogliono il governo e la maggioranza, prevede che non si applichino le sanzioni quando 'la rappresentazione dell'avvenimento non possa essere separata dall'immagine del magistrato'. La diffusione del nome, però, è sempre vietata. Quindi si pretende di entrare nel merito del servizio giornalistico e sarà un giudice, e non il direttore responsabile, a stabilire se ricorra questa benevola ipotesi. L'articolo 21 della Costituzione recita (comma 2): 'la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure'. La nostra democrazia si sta trasformando in un regime che si arroga il potere di stabilire, addirittura, come debba essere fatto un servizio di cronaca giornalistica. Dobbiamo contrastare la censura e l'informazione di regime - conclude Li Gotti - è in gioco un principio di libertà sancito dalla nostra Costituzione. La legge che vuole il governo non è solo demenziale e protettiva dei malfattori, ma anche criminosa".

Intercettazioni, Li Gotti (Idv): Zaia spara cifre a casaccio Roma, 24 GIU (Il Velino) - "L'ex ministro e ora governatore del Veneto, Luca Zaia, parla delle intercettazioni senza sapere di cosa si tratti e, tanto per fare i fuochi d'artificio, si inventa numeri a casaccio". Lo dichiara il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Giustizia, Luigi Li Gotti. "Si inventa, ad esempio, che in Italia le intercettazioni sono di piu' che in Francia, Germania e Inghilterra messe insieme. Si inventa che in Italia le stesse siano 50 volte in piu' rispetto agli Stati Uniti. Si inventa che il costo e' di 700 milioni di euro all'anno. Non c'e' una sola cosa vera in quanto egli afferma - continua Li Gotti -. Dati ufficiali attestano che negli Stati Uniti lo scorso anno le persone intercettate siano state circa 270mila (ad esclusione di quelle fatte per la sicurezza nazionale), mentre in Italia le persone intercettate sono state tra le 20 e le 23mila, esattamente quante se ne fanno in Francia. Il dato non e' paragonabile con altri paesi dal momento che in Italia le intercettazioni sono disposte dall'autorita' giudiziaria mentre in altri Paesi sono iniziativa della polizia e quindi sfuggono a qualsiasi controllo comparativo. L'ex ministro sbaglia inoltre sui costi da lui annunciati per le intercettazioni, quantificati in 700 milioni di euro. Nel nostro Paese, infatti, per le intercettazioni si spendono meno di 300 milioni di euro; questa cifra e' sicuramente elevata, ma e' la conseguenza di una gestione scriteriata delle risorse dal momento che l'80 per cento del costo e' rappresentato dal noleggio delle apparecchiature preposte che, se acquistate, costerebbero, secondo gli studi del ministero, 50 milioni. Questo - conclude Li Gotti - e' sicuramente uno scandalo del quale si e' gia' occupata la magistratura senza venirne a capo, avendo archiviato il relativo procedimento. Bisogna quindi intervenire tempestivamente sulla cattiva gestione dei fondi e delle risorse e non sparare cifre a casaccio. Non e' serio".

RAI-AGCOM: IDV, AUTORITA' E' CARROZZONE, VA SCIOLTA (ANSA) - ROMA, 24 GIU - ''Non bastano le dimissioni del commissario Giancarlo Innocenzi, l'Agcom deve essere sciolta perche' e' un carrozzone tra i piu' costosi ed inefficienti nella storia della Repubblica e serve solo ad assecondare gli appetiti spartitori e lottizzatori della vecchia politica''. Lo afferma il senatore Elio Lannutti, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Finanze, che poi aggiunge: ''Proprio per questo ho presentato un emendamento alla manovra finanziaria che prevede l'immediato scioglimento dell'Agcom e il trasferimento all'Antitrust delle sue funzioni e dei suoi 297 dipendenti, per lo piu' assunti per chiamata diretta e senza concorsi di evidenza pubblica''. ''In un secondo emendamento - continua Lannutti - chiedo invece di trasferire alla Banca d'Italia le funzioni di due sedicenti quanto inutili Autorita' quali Consob ed Isvap, alla stregua di quanto successo in Gran Bretagna, dove il cancelliere dello scacchiere David Osborne per ridurre gli sprechi ha trasferito alla Banca d'Inghilterra le funzioni della FSA, l'Autorita' di vigilanza sui servizi finanziari e sui mercati. Giova ricordare - conclude Lannutti - che l'Isvap, la piu' inutile delle Autorita' ex aequo con la Consob, non e' riuscita ad evitare rincari delle tariffe RC Auto pari al 132 % ne' a contrastare le richieste delle banche di costose polizze assicurative di 20-30.000 euro imposte ai richiedenti alla stipula dei mutui, mentre la chiacchierata Consob, che con la gestione Cardia ha toccato il fondo della vergogna, non ha saputo prevenire truffe, abusi e crack finanziari ed industriali a danno dei risparmiatori''.

LIRICA: FAIR PLAY IDV, VOTIAMO CONTRO MA GRAZIE BONDI = Roma, 24 giu. (Adnkronos) - Fair play in aula nel corso delle dichiarazioni di voto sul dl Bondi. Pierfelice Zazzera ribadisce che l'Idv votera' contro, ma ringrazia il ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi, per aver assistito a 37 ore di dibattito in aula e per aver consentito una discussione approfondita senza porre la questione di fiducia.

INTERCETTAZIONI: PALOMBA (IDV), BENE BONGIORNO MA SERVONO PIU' AUDIZIONI = Roma, 24 giu. - (Adnkronos) - ''Le audizioni saranno fondamentali per analizzare i punti critici di questo provvedimento. Esprimiamo quindi soddisfazione rispetto alla decisione della presidente Bongiorno, che ha autorizzato la lista, ascoltando la nostra richiesta. Facciamo pero' presente alla presidente che le criticita' e i nodi di questo testo sono tali e tanti che sara' indispensabile aumentare il numero delle audizioni, cosi' come abbiamo richiesto''. Lo chiede Federico Palomba, dell'Idv, vicepresidente della commissione Giustizia della Camera.

MANOVRA:MASCITELLI "GOVERNO PRENDE IN GIRO ABRUZZESI E PREMIA I FURBI" ROMA (ITALPRESS) - "L'Italia dei Valori non abbandonera' gli abruzzesi al loro destino, faremo un'opposizione durissima a questa manovra iniqua e sbagliata, che premia banchieri ed evasori mentre alle vittime del terremoto chiede di pagare tutte le tasse, anche quelle arretrate". Lo ha detto il senatore Alfonso Mascitelli, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Bilancio e relatore di minorenza della manovra, nonche' coordinatore regionale dell'IdV in Abruzzo, intervenendo in piazza Navona a Roma, ai lavori del Consiglio Comunale straordinario dell'Aquila. "Governo e maggioranza la devono smettere di prendere in giro gli abruzzesi elargendo loro elemosine e sbandierando un miracolo che non c'e' e non c'e' mai stato. Qui c'e' gente che vuole certezza dei diritti, che aspetta risorse vere e non virtuali. Invece di chiedere sacrifici assurdi a chi ha perso tutto nel terremoto, il governo metta le mani nelle tasche dei furbi e di chi ha di piu'. L'Italia dei Valori ha presentato un emendamento per portare al 20% la tassazione sulle rendite da capitale e un altro emendamento per ripristinare l'Ici esclusivamente sulle case di lusso, un intervento che riporterebbe nelle casse dei Comuni quel miliardo e 700 milioni all'anno letteralmente 'scippati' dal governo Berlusconi. Le soluzioni ci sono - conclude Mascitelli - basta volerlo".

TERREMOTO: PEDICA, SCARICARE INFAMIE SOTTO CASA BERTOLASO (ANSA) - ROMA, 24 GIU - "Vogliamo scaricare le infamie della cricca sotto la casa di Bertolaso". Con queste parole il senatore Stefano Pedica, dell'Italia dei Valori, spiega il significato della carriola con mattoni finti e la scritta cricca con cui si è recato questa mattina a Piazza Navona per essere vicino alle istituzioni abruzzesi e assistere al consiglio straordinario del comune dell'Aquila. "Appalti, subappalti e collegate - prosegue Pedica - si parla di 123 nomi su cui sta indagando la Prefettura e la Procura antimafia, che si sono spartite una torta da 169 milioni di euro, a tanto ammontano i subappalti del dopo terremoto. L'elenco completo lo ha Bertolaso in quanto a lui è stato conferito il potere di assegnare appalti con procedura negoziata, senza bando di gara, nonché la possibilità di subappaltare fino al 50% delle opere. Tutto - conclude Pedica - in deroga alle norme del codice sugli appalti".

MONDIALI. PEDICA: ITALIA UMILIATA, ORA BOSSI FESTEGGERA' (DIRE) Roma, 24 giu. - "Peggio della Francia, umiliati fino alla fine. Lippi e' riuscito a perdere la faccia dopo averci regalato una favola 4 anni fa". Lo dice il senatore dell'Idv, Stefano Pedica. "Dispiace come tifosi, dispiace come italiani- prosegue- una Nazionale cosi' non l'avrebbe messa su neanche un incapace. Ma noi riusciamo a superare anche l'impossibile. Bossi e' l'unico che festeggera' insieme a qualche 'Padano', ma l'Italia intera spera da ora in un dopo Lippi piu' dignitoso".

GOVERNO. PEDICA (IDV): ORA ANCHE TOTO' RIINA AVANZI CANDIDATURA (DIRE) Roma, 24 giu. - "E' davvero scandaloso che il primo atto di un ministro sia quello usare il legittimo impedimento per sottrarsi al processo che lo coinvolge, ma esigiamo almeno che Brancher nel giorno dell'infamia vada davvero a lavorare. Per questo sabato mattina saremo sotto la Presidenza del Consiglio per attendere al varco il neo-ministro Brancher e verificare che effettivamente si rechi nel suo ufficio per riorganizzare scrivanie e fax visto che lo ritiene piu' importante che rispettare la legge". Lo afferma il senatore Stefano Pedica che promette una 'sonora' protesta contro quello che giudica "il vergognoso epilogo della nostra democrazia, perche' nella prima repubblica se un Ministro veniva indagato, o peggio rinviato a giudizio, si dimetteva, nella seconda accade esattamente l'opposto: se sei sotto processo diventi Ministro. Anche Toto' Riina dovrebbe farsi avanti fra gli aspiranti Ministro infatti, dato che il 22 marzo del 2011 ricomincia il suo processo a Milano, il magnanimo Berlusconi potrebbe tenerlo in considerazione per il dicastero della legalita'", conclude ironicamente Pedica. Il sit-in dell'Italia dei Valori si terra' a Largo Chigi, di Fronte alla Presidenza del Consiglio, il prossimo sabato mattina.

MAFIA. TRANFAGLIA: MEMORIA CENSURATA SUL 1993 (DIRE) Roma, 24 giu. - "In questa Paese abbiamo la memoria con la censura, si puo' parlare delle stragi del '92 ma non della fase successiva della strategia terroristica mafiosa". Lo dice Nicola Tranfaglia, storico e responsabile nazionale Cultura per l'Italia dei valori. "Il '93 non esiste nelle nostre televisioni e nei nostri telegiornali- continua- perche' quello che non si puo' toccare e' la complicita' dei politici e dei colletti bianchi con i contadini di Corleone e di Palermo. I giudici palermitani stanno cercando di svelare il mistero ma stampa e televisione in Italia se ne accorgeranno tardi. Speriamo- conclude Tranfaglia- che la legge sulle intercettazioni non intervenga a completare il progetto".

FIAT: DE MAGISTRIS "ACCORDO POMIGLIANO VIOLA NORME UE" ROMA (ITALPRESS) - "Ai lavoratori di Pomigliano non e' stato proposto un accordo, ma imposto un ricatto, di cui sono responsabili Fiat e Governo. Si costringono infatti i lavoratori ad accettare la schiavitu', rinunciando al diritto di sciopero sancito dall'art.40 della Costituzione, minacciando la chiusura dello stabilimento". Lo afferma Luigi de Magistris, eurodeputato IdV, che sulla vicenda di Pomigliano ha depositato oggi un'interrogazione prioritaria alla Commissione europea. "A livello europeo -si legge nell'interrogazione- il diritto di sciopero e' incluso nell'articolo 28 della Carta dei diritti fondamentali dell'Ue", mentre "anche la Corte di Giustizia, con le sentenze C-438/05 ("Viking case") e C-341/05 ("Laval case") ha riconosciuto che, come conseguenza dei principi sanciti dalla Carta, il diritto di intraprendere azioni collettive deve essere riconosciuto come diritto fondamentale". Per questo, l'eurodeputato IdV chiede alla Commissione se "non ritiene che i limiti imposti al diritto di sciopero degli operai di Pomigliano costituisce una chiara violazione dei principi sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Ue" e se "non ritiene, inoltre, che violino anche la giurisprudenza delineata dalle sentenze della Corte di Giustizia?".

Antonveneta/ De Magistris:Per Governo ministero è sede impunità _Dal neoministro Brancher puntuale schiaffo a moralità Paese Roma, 24 giu. (Apcom) - Il legittimo impedimento sollevato dal enoministro Aldo Brancher per chieder di rinviare l'udienza del processo Antonveneta prevista per sabato prossimo, rappresenta "uno schiaffo verso il paese che arriva con la puntualità prevedibile di un Governo logorato dalla questione morale". Lo afferma l'ex pm, Luigi De Magistris, europarlamentare Idv, denunciando come "questa maggioranza ha trasformato i ministeri nelle stanze dell`impunita`, dove vengono catapultati amici e sodali per proteggerli dalle inchieste della magistratura, usando le ormai tradizionali leggi su misura". "La nomina di Brancher a ministro, con la creazione addirittura di un dicastero ad hoc, ha avuto da sempre questa finalita` immunitaria, che oggi trova una sua ufficializzazione nella richiesta di legittimo impedimento da parte del neoministro coinvolto nel caso Antonveneta", accusa De Magistris. "Del resto -conclude- tale padre tale figlio. Sempre oggi, il gup di Milano ha inviato alla Consulta gli atti sul processo Mediatrade, per cui Berlusconi ha richiesto il legittimo impedimento. Un ombrello protettivo per se stesso ma anche per altri affiliati come Confalonieri".


ISTAT, IDV: SACCONI MINISTRO PINOCCHIO, NON SI SCHERZA CON LAVORATORI "I commenti del ministro della disoccupazione e della precarietà, Maurizio Sacconi, sui dati dell'andamento dell'occupazione in Italia presentati dall'Istat hanno la credibilità di chi vuol vendere il Colosseo e la Fontana di Trevi a prezzo di saldo". Lo afferma in una nota il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi. "Il ministro dichiara che 'l'occupazione in Italia è migliore delle attese', a questo punto, ci piacerebbe sapere quali sono le sue aspettative fare per fare tutti gli scongiuri necessari. Nel nostro Paese - aggiunge Zipponi - la disoccupazione è costituita da due fattori: il primo è dato dal tasso di disoccupazione ufficiale che è pari al 9,1%. Il secondo è rappresentato dall'incremento degli inattivi, cioè da coloro che non cercano più ufficialmente lavoro e finiscono direttamente nel sommerso o nella totale inattività. Questi due dati sommati portano la disoccupazione reale in Italia ad oltre l'11%. Se, a questo, aggiungiamo realisticamente il numero dei lavoratori che usufruiscono della Cassa Integrazione ordinaria, straordinaria o in deroga, con il conseguente avvicinarsi all'esaurimento del periodo di diritto di tale integrazione salariale, abbiamo altri duecentomila lavoratori che sono sulla soglia della disoccupazione". "Quindi - conclude Zipponi - al ministro Pinocchio, Sacconi, l'Italia dei Valori consiglia di non scherzare con chi perde il lavoro e non lo trova o con chi è costretto dalle banche a chiudere la propria attività. La questione sociale in Italia, in particolare nella seconda parte del 2010, sarà carica di tensioni che avrebbero bisogno di un Governo serio e rigoroso. Non certo di venditori di tappeti".

CONFINDUSTRIA:IDV "UFFICIO STUDI NON HA ANALIZZATO TASCHE DI CHI LAVORA" ROMA (ITALPRESS) - "L'Ufficio Studi della Confindustria oggi si e' trasformato nell'Ufficio Cartomanti Economici. Dichiara, infatti, che l'Italia e' fuori dalla recessione, quando solo ieri il ministero del Tesoro ha annunciato che nei prossimi tre anni il Pil si ridurra' dello 0,5% per effetto dell'ultima manovra economica in discussione in Parlamento". Lo afferma in una nota il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, commentando i dati diffusi da Confindustria. "Nel 2009 - afferma Zipponi - anche grazie al ministro della disoccupazione e precarieta', Maurizio Sacconi, sono stati persi 530mila posti di lavoro e nel 2010 oltre 200mila lavoratori termineranno la Cassa Integrazione ordinaria e altri, come gli artigiani e i lavoratori con partita Iva, rischiano di chiudere bottega". "Nel 2009 - spiega - l'evasione fiscale e' pari a 124 miliardi, vale a dire l'8,2% del Pil, mentre in tutti i tribunali d'Italia stanno aumentando i fallimenti e le procedure concorsuali che coinvolgono le piccole e medie imprese e gli artigiani". "Probabilmente - aggiunge ancora l'esponente dipietrista - l'Ufficio Studi di Confindustria ha analizzato le tasche dei soci della societa' Cai ex Alitalia invece di guardare in quelle di chi lavora e di chi fa impresa". "Nella sua contromanovra - conclude Zipponi - l'Italia dei Valori ha indicato a chi tagliare i privilegi, spiegando alle aziende e ai lavoratori come reagire alla crisi. Mai come in questo momento, quindi, l'Italia dei Valori si propone come reale alternativa di Governo e rilancera' in Parlamento, ancora con piu' forza, la sua contromanovra economica".

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