giovedì 4 marzo 2010

PROTEZIONE GABIBBO


Bloccato il servizio di “Striscia” sull’appalto Scuola Marescialli De Santis e il “pizzino” per far intervenire Paolo Berlusconi.

Non bastavano le soffiate dai vertici della Procura di Roma, i rapporti con il capo dei servizi segreti, quelli con il direttore del Tg1 e con il direttore generale della Rai. Il “sistema gelatinoso” degli appalti truccati che aveva il suo vertice nel dirigente della presidenza del consiglio e poi delle infrastrutture, Angelo Balducci, è riuscito a invischiare nella sua melma, fermandolo, anche il Gabibbo.
Il pupazzo rosso simbolo di Striscia la notizia è stato bloccato mentre stava accendendo il faro su uno dei grandi scandali dei grandi eventi coordinati dalla Presidenza del consiglio e dalla Protezione Civile guidata da Guido Bertolaso: il cantiere eterno della Scuola dei marescialli dei carabinieri a Firenze.
Gli investigatori hanno assistito in diretta alla resa dell’implacabile (all’apparenza) moralizzatore del Tg satirico. La cronaca di una censura annunciata inizia alle 12 e tre minuti del 14 dicembre 2009. Sergio Fittipaldi, il responsabile del procedimento del megacantiere della scuola, chiama allarmato l’ingegnere Fabio De Santis, appena nominato provveditore alle opere pubbliche della Toscana anche grazie alla sponsorizzazione del Pdl.
È successo che il Gabibbo si aggira minaccioso intorno al cantiere fermo ormai da troppo tempo. Il capocantiere della società Astaldi ha chiamato in allarme e lui non sa che pesci prendere. Potrebbe svolgere il suo ruolo di controllore pubblico e magari potrebbe aiutare il pupazzo impertinente a scovare qualche magagna che certamente non manca in questa opera pubblica.

Ma non ci pensa nemmeno un istante. Immediatamente questo funzionario che poi sarà arrestato il 10 febbraio per la sua cattiva abitudine di accettare in dono dai suoi controllati mobilio, prostitute e altri favori, attiva una contromossa che coinvolge Paolo Berlusconi e Mediaset. Pochi mesi prima De Santis ha fatto avere un incarico nei cantieri del G8 alla Maddalena all’architetto Giovanni Facchini su raccomandazione del fratello del premier. E proprio il cellulare dell’architetto squilla un minuto dopo: "Senti c’ho un’urgenza da pronto soccorso", dice De Santis all’architetto raccomandato da Berluschino: "Abbiamo un intervento alla Scuola Marescialli, una storia tormentata lunga 10 anni e 3 contenziosi in atto, insomma un casino…ti evito... è una situazione che abbiamo ereditato…adesso i lavori sono sospesi per una perizia di variante…allora l'altro giorno c’è andato il Gabibbo di Striscia e sembra che c’ha pronto 'sto servizio da mandare e di tutto abbiamo bisogno in questo momento tranne che di una polemica del cazzo".
A questo punto, scrivono i Carabinieri, "l’architetto Facchini chiede a De Santis di preparargli un appunto assicurando che provvederà a consegnarlo a Paolo Berlusconi che si occuperà di farlo a sua volta pervenire a Antonio Ricci (il produttore di Striscia, ndr): ‘se tu ..se tu mi mandi 10 righe...domani c'è Paolo da me...e glielo do...in modo che lui lo può mandare direttamente casomai a coso...a...Ricci, capito?".

Gli investigatori a questo punto ricordano: "Si richiama che De Santis il 20 ottobre del 2009, su input di Diego Anemone e per conto dell’ingegner Balducci ha richiesto all’architetto Giovanni Facchini di far fare 'un passaggio su Canale 5' per il lancio del film intitolato Ce n’è per tutti, in cui compare come protagonista il figlio Lorenzo Balducci. La sera del 13 novembre 2009” , proseguono i Carabinieri, “la trasmissione televisiva Matrix, andata in onda su Canale 5, ha avuto come tema la presentazione del film intitolato Ce n’è per tutti, nelle sale cinematografiche dal 20 novembre 2009, con la presenza in studio, tra gli altri, del protagonista Lorenzo Balducci".

Insomma per i carabinieri la storia del Gabibbo si inserisce in un sistema di favori e di scambi. Proseguono gli investigatori: "Facchini ha beneficiato di incarichi tecnici nell’ambito del programma per la realizzazione delle strutture alla Maddalena per l’effettuazione del Vertice G8 previsto per il luglio 2009” quindi: "le richieste dell’ingegnere De Santis vanno poste in un più ampio contesto di continuo interscambio di favori". Nel pomeriggio l’architetto Facchini richiama e comunica di avere girato l’appunto a Paolo Berlusconi e l’intervento è andato in porto: “Paolo ha parlato direttamente con Antonio (Ricci, Ndr) e gli ha mandato la nota…che mi sembrava esplicativa e quindi insomma adesso...poi dopo casomai lui ci farà sapere qualche commento o qualcosa...comunque c'ha parlato direttamente“ ... quindi ...”. Il Gabibbo però è solo l’esempio più colorito delle capacità di penetrazione del “sistema”.

Dalle intercettazioni si scopre per esempio che la segretaria del presidente della Camera Gianfranco Fini è considerata dall’imprenditore Francesco Piscicelli (quello che rideva sul destino dei terremotati) decisiva per ottenere il pagamento di uno stato avanzamento lavori per la piscina di Valco San Paolo. I carabinieri scrivono: "Piscicelli informa la moglie che sta andando presso la gioielleria Bonanno per cominciare ad orientarsi sul tipo di regalo da fare per Rita, lasciando intendere che questo regalo è connesso con il pagamento del SAL per i lavori della piscina di Valco San Paolo: 'Sto andando da Bonanno il gioielliere vado a dare uno sguardo per Rita…. sì ho fatto tutto...se Dio vuole ce lo pagano 'sto stato di avanzamento...entro fine anno e poi devo andare da Rita di corsa proprio pure per questo'". In un’altra intercettazione di poche settimane fa, lo stesso Piscicelli parla con il suo capocantiere di un pilastro del medesimo cantiere che ha una crepa preoccupante. Ma il pagamento arriva lo stesso.

da il Fatto Quotidiano del 4 marzo

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