martedì 16 febbraio 2010

Da Maierato al ponte sullo stretto di Messina, di frana in frana sino alle vicine regionali.

Scellerata politica di malgoverno del territorio, con incendi e devastazioni delle montagne. Politiche di tutela del territorio ignorate, costruzioni abusive ai margini di fiumare, fiumi, centrali di ogni genere e specie incompatibili con il territorio e le popolazioni ma gradite ai governanti.
Ora addirittura il Ponte sullo stretto di Messina, con un costo faraonico, che potrebbe essere impiegato per far lavorare per decenni le imprese sane del sud e non solo quelle in odor di mafia, oppure impiegato per rendere più stabile e sicuro il territorio.
Ma pensiamo anche alle centrali nucleari (ad es. le scorie radioattive), con tutti i problemi irrisolti che esse ripropongono ed il cui costo graverà per decenni sulle generazioni future.
Ricordava uno spot di Green Peace che il ns. pianeta, se trascurato e offeso dagli uomini, si difende da solo. La frana di Maierato, che si è vista in tv in tutta la sua immane carica distruttiva, è emblematica.
Fermiamoci dunque prima che sia troppo tardi. Abbiamo le leggi, gli strumenti per il controllo del territorio. Innanzitutto censire le zone incendiate, perché è arcinoto che dietro gli incendi si nascondono interessi di speculatori. Creare in ogni comune la mappa dei territori (boschivi e non) percorsi dalle fiamme (pensiamo alla macchia mediterranea) ponendoli fuori da ogni possibilità edificatoria così come prevede la legge.
Inasprire le pene per gli incendiari, e per i devastatori, e beninteso, per i pubblici amministratori che non abbiano ben amministrato il territorio ( sindaci, assessori, onorevoli ecc.) o che si siano dimostrati accondiscendenti, o che abbiano compiuto o che si siano "adeguati" a scelte errate per il territorio fatte nelle segrete stanze del potere.
Iniziamo da subito: cominciamo con il non candidare alle prossime elezioni regionali soggetti di tal fatta. Facciamolo noi dell’IDV, diamo ancora una volta l’esempio al Paese, facciamo vedere e capire ai ns. concittadini che una nuova politica è possibile.
Ma è possibile una nuova politica?
Circolo IDV San Donaci Terra Viva

Nessun commento:

Posta un commento

CONTATORE