martedì 16 febbraio 2010

Andrea ci scrive perchè nell'IDV non sono tutte rose e fiori

Caro Americo andiamo veramente male, tra poco diventeremo veramente dei
"carbonari" come vede la coerenza con la politica non C'AZZECCA

di Salvatore Borsellino, da 19luglio1992.org

Sono profondamente deluso dalla scelta di Antonio Di Pietro di appoggiare De
Luca in Campania allineandosi alle posizioni del PD e della scelta
effettuata nelle Marche di aderire ad una coalizione con l'UDC, con un
partito cioè che è presente in parlamento solo per i voti assicurati da
Cuffaro, condannato già in secondo grado per i suoi rapporti con la mafia.
Avevo creduto nelle assicurazioni che mi erano sta fatte a Vasto da Di
Pietro di volere rinnovare e ripulire il suo partito per farlo diventare il
partito della Società Civile, il partito dei giovani dagli ideali puri, il
partito di chi ha come ideali la Verità e la Giustizia, il partito della
gente onesta, un partito fatto solo di persone degne di sollevare in alto la
nostra Agenda Rossa.

Mi sono sbagliato, sono stato ingannato. Sono vicino a Gioacchino Genchi che
ha annullato tutti i suoi incontri in programma con esponenti e candidati
dell'IDV, concordo con le parole di Sonia Alfano che ha definito quello
fatto da Di Pietro al congresso IDV un tradimento morale, non ci si può
alleare con l'UDC di Cuffaro nelle Marche e soggiacere alle scelte del PD
appoggiando un pluriindagato in Campania, non si può per opportunità od
opportunismi politici rinunciare alla questione morale. Non si può,
soprattutto per il particolare momento in cui è stata fatta questa scelta,
lasciare intendere di essere in qualche maniera ricattabile.

Sono profondamente deluso e mi confermo ancora di più nella decisione, che
peraltro avevo già preso, di separare nettamente l'immagine del Movimento
delle Agende Rosse da quella dell'IDV.
A Vasto avevo ad alta voce richiesto di far diventare l'IDV il partito della
gente onesta, di chi ricerca, come noi la Verità e la Giustizia. Ritengo che
la base di quel partito abbia gli stessi nostri ideali e le stesse nostre
aspirazioni, ma le assicurazioni che mi sono state fatte in quell'occasione
ed alle quali avevo dato credito senza però firmare alcuna cambiale in
bianco, sono state disattese.

Di Pietro non ha saputo rinunciare ai voti clientelari, non ha capito che
perdendo qualche migliaio di voti buoni per ogni stagione e per ogni
bandiera avrebbe guadagnato molti più voti di giovani che per la Verità e
per la Giustizia saranno sempre pronti a combattere. Continuerò a sostenere
persone come Benny Calasanzio, Giulio Cavalli, Emiliano Morrone, Sonia
Alfano, Luigi De Magistris, tutte quelle persone che, continuo a credere,
potrebbero fare diventare l'IDV quello che non ha avuto il coraggio di
diventare. Invece dei passi avanti che mi attendevo, sono stati fatti dei
passi indietro e non accetterò più che le bandiere dell'IDV si mescolino al
simbolo delle Agende Rosse. Se IDV ha dimostrato di essere un partito come
gli altri non c'è nessuna ragione perchè venga da noi considerato in maniera
diversa dagli altri.

(16 febbraio 2010)

Nota
Caro Andrea, pubblico la tua lettera, non senza affermare di condividerne molte delle considerazioni esposte. Tuttavia, su una cosa ti sbagli: noi non siamo come gli altri, ed aspiriamo al cambiamento delle politica e della classe dirigente, anche se talvolta proprio le scelte della dirigenza del partito ( non solo di Di Pietro) lascino a desiderare.
Vedi, e' proprio il dissendo interno al partito che ci contraddistingue e che mi fa ben sperare nel tanto auspicato cambiamento. Buon lavoro Andrea
Americo - Circolo IDV San Donaci Terra viva

Nessun commento:

Posta un commento

CONTATORE