martedì 12 gennaio 2010

Radio Archimede Siracusa ci riporta ai temi di attualità

SCIOPERO GENERALE DEI LAVORATORI IMMIGRATI
Viva i lavoratori neri di Rosarno, schiavi senza diritti ma coraggiosi e umani. I veri italiani si sono dimostrati loro,
gli unici a ribellarsi contro i boss della 'ndrangheta che, da quel che s'è visto, sono il vero governo della Calabria. Solo della Calabria?
E perché Maroni li ha lasciati fare? Chi è il vero ministro dell'interno, il quacquaracquà leghista o qualche boss?
Qua finisce con le truppe dell'Onu, come in Uganda. E non per colpa dei “negri”
Primo Marzo 2010: Una rivolta antimafia

“Vediamo cosa succede se per un giorno noi non lavoriamo”.
Sono le antiche parole del movimento operaio, quelle che prima o poi vengono in mente ai poveri
stanchi di prendere bastonate. Adesso, sono gli immigrati a dirlo. I primi di loro cominciano a organizzarsi.
Beppe Alfano, vittima di mafia che non si deve ricordare:
La sera dell’otto gennaio 1993 trovò la morte in un agguato a pochi metri da casa.
Insegnante di educazione tecnica con una passione potente, il giornalismo:
Fa paura anche da morto Beppe Alfano, il giornalista siciliano ucciso dalla mafia 17 anni fa a Barcellona Pozzo di Gotto
in provincia di Messina. Oggi una manifestazione lo ricorda nella sua città ma a qualcuno non va giù. Un circolo culturale
molto chiacchierato minaccia azioni legali. Ucciso due volte: la prima dal piombo mafioso, la seconda dal silenzio.
Rosarno, la rivolta dei braccianti africani.
Viviamo a Rosarno una pagina oscura della storia italiana. Le ronde criminali scatenate nell’assalto agli africani, le sprangate in testa e le fucilate alle gambe degli immigrati, rappresentano una vergogna di fronte a cui possiamo solo sperare in un moto collettivo di ripulsa morale. Di quale tolleranza, “troppa tolleranza”, parla il ministro Maroni?
Chi ha tollerato che cosa, ministro Maroni?

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