giovedì 28 gennaio 2010

La dott.ssa Marina SUMA ci scrive in occasione della Giornata della Memoria

Carissimi ho voluto rispondere solo oggi "Giornata della Memoria" alla garbatissima lettera di pari oggetto. Data la mia non più giovanissima età, sono tornata con il ricordo agli inizi degli anni '60 quando veniva pubblicato per la prima volta "Il Diario di Anna Frank". Noi ragazzini di allora ci chiedevamo cosa avessero fatto i nostri genitori e i nostri nonni per impedire una simile barbarie. Forti di quella lezione, genitori e nonni di oggi, abbiamo il dovere di non nascondere la testa sotto la sabbia ma dobbiamo denunciare qualunque forma di violenza venga perpetrata ai danni del territorio, dell'ambiente, delle persone. Nostro compito è quello di lasciare il mondo, avuto solo in prestito dai nostri predecessori, in una forma migliore per i nostri figli e nipoti.
Gli ebrei nei campi di concentramento passarono attraverso i camini e di certo i nazisti in quegli anni non si posero problemi di inquinamento...
Oggi sul nostro territorio si muore in silenzio e noi abbiamo il dovere di denunciare la verità e ringraziamo sin da ora tutti coloro che vorranno fornirci documenti che andranno ad arricchire la già vasta nostra documentazione che presenteremo nell'evento ormai prossimo.
Grazie ancora per aver suonato la campana, con affetto Marina Suma



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