venerdì 9 aprile 2010

Ufficio Stampa IdV FOCUS 9 APRILE

RIFORME: DI PIETRO, ALTRO CHE PRESIDENZIALISMO. OCCUPIAMOCI DI LAVORO = (ASCA) - Roma, 9 apr - ''Ci sono migliaia di famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese ed e' vero che ci sono migliaia di lavoratori e di imprese che non sanno come uscire da questa situazione. Se ci sono quindi delle riforme o dei provvedimenti che arriveranno in Parlamento nei prossimi giorni e che porteranno respiro all'economia italiana, non avro' nessun problema a votarle''. Cosi' Antonio Di Pietro questa mattina ai microfoni di Radio Citta' Futura. ''Il problema di fondo - ha spiegato il leader dell'Italia dei Valori - e' che nell'agenda parlamentare di questi giorni non c'e' traccia di questi temi''. Di Pietro ha poi spiegato che in materia di giustizia ''molto e' stato fatto in termini di provvedimenti ad personam e poco in termini di interventi strutturali''.



GIUSTIZIA: DI PIETRO, VENTRE A TERRA FIRME CONTRO LEGITTIMO IMPEDIMENTO = IDV STA DEPOSITANDO QUESITO REFERENDARIO

Roma, 9 apr. (Adnkronos) - ''Cosa fatta, capo ha... Se l'Italia dei valori e io personalmente si mette a dire cosa pensa di questa firma che il presidente della Repubblica ha messo, tutti parlano del dito e si dimenticano della luna. Stiamo depositando il quesito referendario e dal primo maggio fino al 30 luglio per tre mesi, ventre a terra, raccoglieremo le firme per chiedere ai cittadini se ritengono giusto che il Parlamento, invece di occuparsi dei problemi loro, si occupi di queste leggi incostituzionali che servono solo per assicurare alla casta l'impunita'''. Antonio Di Pietro, incontrando i cronisti alla Camera, ribadisce la linea dell'Idv sul legittimo impedimento. Tornando quindi sul nodo delle riforme, ''fino ad ora -nota il leader dell'Idv- sono state sempre usate dalla maggioranza come una scusa per inserirci la norma che serve a loro''. E cosi' ''con la scusa del sovraffollamento delle carceri -ragiona Di Pietro- hanno fatto l'indulto, con la scusa del bisogno di denaro liquido hanno fatto lo scudo fiscale, con la scusa del processo breve hanno fatto l'immunita' breve, con la scusa della governabilita' si sono fatti la legge per non farsi processare''. Percio' ''prima di dire di fare le cose su cui siamo d'accordo - conclude- bisognerebbe invece dire che non si fa altro. Perche' quando Berlusconi fa una proposta, se gli dai un dito si frega anche il braccio...".



== RIFORME: DI PIETRO, MEGLIO SE NAPOLITANO FA MESSAGGIO SU CRISI = (AGI) - Roma, 9 apr. - "Bisognava, piuttosto, dare poco spazio a riforme 'ad personam' della Costituzione e magari inviare un messaggio alle Camere sulla crisi". Antonio Di Pietro replica cosi' agli inviti del Capo dello Stato a riforme condivise. "Idv vuole portare il dibattito sull'occupazione e sul lavoro e non su riforme sui massimi sistemi che servono solo ad allungare il brodo e la sofferenza di molti cittadini che aspettano che si faccia qualcosa. Non e' un problema di forma ma di forme... di pane perche' qui c'e' gente che non ce la fa piu'", dice Di Pietro ai cronisti alla Camera. Invece "le uniche riforme di cui si parla oggi sono quelle per dare la possibilita' a Berlusconi di diventare Presidente della Repubblica", lamenta il leader Idv. "Se permettete - prosegue - io preferisco occuparmi dei milioni di cittadini che non hanno la possibilita' di arrivare a fine mese". "Noi mettiamo al primo posto un aumento degli ammortizzatori sociali, anche per le fasce che non li hanno, e per un tempo raddoppiato dell'attuale, una riduzione del carico fiscale a partire delle fasce piu' deboli e una grande lotta agli sprechi", insiste Di Pietro che ribadisce: "Di questo deve discutere il Parlamento, non di come fare diventare Berlusconi Presidente della Repubblica o come fare diventare costituzionale quella legge, incostituzionale, sul legittimo impedimento che devono trasformare in 18 mesi senno' il nostro imputato di lusso si ritrova punto e daccapo". Lo stesso leader Idv anticipa le possibili reazioni alle sue critiche al Colle: "Cosa fatta - dice riferendosi alla firma di Napolitano al legittimo impedimento - capo ha e so che se mi metto a dire cosa penso di questa firma che il Capo dello Stato ha messo, tutti parlano del dito e si dimenticano la luna... Stiamo depositando il quesito referendario e per tre mesi raccoglieremo le firme ventre a terra". Di Pietro torna a battere sul tasto delle riforme che "fino ad ora sono state sempre usate dalla maggioranza come una scusa per inserirci la norma che serve a loro: con la scusa del sovraffollamento delle carceri - enumera - hanno fatto l'indulto, con la scusa del bisogno di denaro liquido hanno fatto lo scudo fiscale, con la scusa del processo breve hanno fatto l'immunita' breve, con la scusa della governabilita' si soono fatti la legge per non farsi processare. Prima di dire di fare le cose su cui siamo d'accordo - ribadisce - bisognerebbe invece dire che non si fa altro. Perche' quando Berlusconi fa una proposta - avverte Di Pietro - se gli dai un dito si frega anche il braccio...". (AGI)



GIUSTIZIA: DI PIETRO A PD, MA ORLANDO E' CONSULENTE PREMIER? PROPOSTE SCRITTE SUL 'FOGLIO' SONO ALLUCINANTI

(ANSA) - ROMA, 9 APR - ''Dopo aver letto quali sono le proposte che avanza alla maggioranza il responsabile Giustizia del Pd Andrea Orlando mi verrebbe da dare un suggerimento agli amici Democratici: cambiate responsabile giustizia del partito!''. Il leader dell'Idv Antonio Di Pietro boccia cosi' quanto scritto da Orlando su ''Il Foglio'' come programma di riforme della giustizia che il partito di Bersani sarebbe pronto a mettere in cantiere. ''Mi sentirei di dare poi un consiglio anche al povero Orlando - prosegue Di Pietro - ma perche' non va a fare il consigliere giuridico di Berlusconi?''. Di Pietro, in particolare, contesta l'idea lanciata da Orlando di una giustizia ''con diverse velocita'''. Il deputato del Pd, infatti, ha scritto su ''Il Foglio'' che ''si possono ipotizzare tempi massimi per la durata del procedimento, ma questi dovrebbero essere parametrati distretto per distretto in rapporto alle risorse disponibili, al numero dei magistrati in ruolo, al personale amministrativo e al numero dei procedimenti''. ''Insomma - incalza Di Pietro - si avrebbe una giustizia a velocita' diversa in Lombardia, ad esempio, rispetto alla Calabria o al Lazio. Mi sembra davvero una scempiaggine...''. ''In generale - conclude - mi sembra che tutte queste proposte come anche quella per il Csm siano allucinanti''.



LEGITTIMO IMPEDIMENTO, DI PIETRO: MARTEDI' DEPOSITIAMO REFERENDUM (9Colonne) Roma, 9 apr - Un referendum che non solo avrà l'obiettivo di cancellare la legge sul legittimo impedimento ma funzionerà anche come un monito nei confronti dell'opposizione: con Berlusconi non si deve fare nessuna riforma costituzionale. Lo precisa il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, in una intervista al Fatto. "La legge - precisa - verrà pubblicata in Gazzetta Ufficiale oggi o domani. E noi martedì depositeremo in Cassazione il referendum con un quesito molto secco: Volete abrogare la legge? E dunque, dal primo maggio al 20 luglio ci saranno 1000 banchetti in tutta Italia per raccogliere le firme contro il Lodo Berlusconi-Napolitano". E sul fatto che ha abbassato il tiro contro il capo dello Stato Di Pietro parla di "pragmatismo per arrivare all'obiettivo senza dare modo ai soloni dell'informazione di spostare l'obiettivo, nascondendosi dietro l'ipocrisia dell'inattaccabilità del presidente della Repubblica per criticare il dito e non guardare la luna. E dunque, invece di entrare in una continua discussione su cosa doveva fare o non doveva fare Napolitano preferiamo spiegare agli italiani perché non condividiamo questa legge. Preferisco dire che si tratta di un provvedimento incostituzionale e immorale". E replica quindi alla maggioranza la quale ha parlato di legge ponte che durerà per 18 mesi, fino a quando non ci sarà una riforma costituzionale: "Ma non sta scritto da nessuna parte clic tra 18 mesi si arriverà alle modifiche costituzionali che hanno bisogno di una maggioranza parlamentare dei due terzi. Noi con la raccolta delle firme vogliamo convincere l'opposizione a non fare Ponzio Pilato di fronte a questo referendum e votare contro. Perché il cavallo di Troia di Berlusconi è arrivare alla modifica dell'articolo 68 della Costituzione assicurando l'impunità ai parlamentari. Per questo, contiamo di arrivare a un milione di firme". Di Pietro precisa che "prima l'Idv era considerato un brutto anatroccolo, ora siamo il secondo partito d'opposizione. E una forza politica che acquista sempre più credibilità: siamo quelli che danno il passo. E tra i Democratici ci sono tante realtà che si stanno avvicinando a noi. Anche se non voglio fare nomi per non spaccare ulteriormente il partito. Basti dire che non tutti sono d'accordo con l'idea di scendere a compromessi col governo Berlusconi. Lo stesso segretario del Pd Bersani ha messo i paletti alle riforme, fino a poche ore fa escludendo di voler aprire. Adesso, deve rinunciare ad andare ad Arcore, ove mai fosse invitato: perché gli inviti a Berlusconi sono come la mela di Eva". Secondo il leader Idv il punto di mediazione è "la costruzione del programma. E comunque, non c'è bisogno di andare alla ricerca del Pd perché sia noi che loro siamo convinti che la legge sul legittimo impedimento sia una porcata. Loro si limitano a dirlo e a prenderne atto. Noi ci attiviamo. Non abbiamo bisogno di avere l'avallo del Pd. Noi andiamo avanti come treni. E il primo maggio apriamo la stagione referendaria di raccolta firma. Abbiamo già depositato i quesiti contro le centrali nucleari e la privatizzazione dell'acqua. E ora presenteremo quello per abolire il legittimo impedimento".



Legittimo impedimento, Di Pietro: Ennesima "legge-porcata"

Roma, 09 APR (Il Velino) - "Il legittimo impedimento e' legge. E' l'ennesima 'legge-porcata' del nostro presidente del Consiglio, creata ad hoc per questa servile maggioranza parlamentare che chiude entrambi gli occhi, pur di assicurarsi la candidatura alle prossime elezioni". Sul suo blog, il presidente dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, commenta cosi' il provvedimento che blocca i processi in cui sono coinvolti premier e ministri. "Che cos'e' il legittimo impedimento? Una legge che allarga a tutti i ministri, e non solo al Presidente del Consiglio, la possibilita' di non essere processati. Basta dichiarare: 'faccio il ministro, e in quanto tale, tu magistrato - anche se sono accusato di reati gravi - non mi puoi processare'. Oggi si tratta di fatti di corruzione, della falsa testimonianza di Mills. Niente esclude, pero', che domani possa riguardare episodi come lo spaccio di droga, l'omicidio, lo stupro. Anche in questi casi basta essere Ministro o presidente del Consiglio per non essere processati. Cosa fare rispetto a questa preoccupante degenerazione del sistema dello Stato di diritto? Nella nostra Costituzione e' previsto, innanzitutto, che il Capo dello Stato possa esprimere il suo dissenso verso un'offesa cosi' grave alla nostra Carta costituzionale e ai principi dell'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge. Ma stavolta non tocchero' il Capo dello Stato, l'arbitro della Costituzione, perche' non mi piace finire nella trappola dei giornali e dei cosiddetti alleati non allineati del Pd, pronti a difendere Napolitano senza se e senza ma. Mi limitero' a leggere la rassegna stampa di oggi, come un giornalista terzo. Dalla prima pagina de 'La Repubblica' di questa mattina leggo un editoriale di Alessandro Pace, un costituzionalista di primissimo piano, al quale si son rivolti tutti per consulenze e per esprimere le proprie idee di fronte alla Corte Costituzionale. L'articolo inizia cosi: 'Non mi sento, sinceramente, di chiamare in causa la responsabilita' del presidente della Repubblica. E cio' per un semplice fatto: non diversamente da quando fu sottoposto alla sua firma il c.d. Lodo Alfano, anche questa volta Giorgio Napolitano si e' trovato, nei fatti, di fronte a quello che Leopoldo Elia nel luglio 2008 defini' un ricatto'. Abbiamo un Presidente della Corte Costituzionale e uno dei principi del Foro del diritto Costituzionale che definiscono questa firma come partorita da un ricatto. Commentare sarebbe superfluo. Ho poi sfogliato un altro giornale:'Il Fatto Quotidiano'. Con un'intervista a Giorgio Bocca, un intellettuale con la testa sulle spalle che merita tanto rispetto. Bocca dice: "I casi sono due: o fa il coraggioso (riferendosi al Presidente Napolitano) e viene spazzato via, o si adatta. Ecco, mi pare abbia scelto di adattarsi al compromesso". Mi fermo qui, perche' Giorgio Bocca aggiunge un'altra parola, che vi invito a leggere su 'Il Fatto Quotidiano'. Se la dicessi se la prenderebbero con chi legge il giornale e non con chi lo scrive". "A questo punto cosa bisogna fare? Penso che l'unica strada da perseguire sia quella di fare in modo che questa legge possa essere fermata. Per questo, martedi' mattina depositiamo in Cassazione il quesito referendario e dal primo maggio partira' la raccolta delle firme nei banchetti dell'Italia dei Valori dislocati in tutta Italia. Invito tutti i cittadini che vogliono ancora bene a questa Nazione a firmare perche' e' importante dare un segnale di unione e forza su questo tema. Solo un referendum puo' fermarli. Questa e' una legge incostituzionale. Lo dice - ancora una volta - il costituzionalista Pace che individua cinque casi d'incostituzionalita'. Ma a prescindere da questi, voglio parlare del piano etico: questa e' una legge immorale che prevede due pesi e due misure. Chiederemo a voi l'abrogazione di questa legge-vergogna. E' l'unica arma che ci rimane, anche se gli amici del Pd si ostinano a definirla 'spuntata'. Credo che sia meglio avere un'arma spuntata che avere le mani in pasta. Io preferisco affrontare il nemico che usa le bombe atomiche, anche se ho solo il fioretto, piuttosto che stare a guardare lo sfascio della democrazia in questo Paese. C'e' bisogno di una nuova resistenza. E c'e' bisogno di qualcuno che inizi a farla. Dal primo maggio tre quesiti potranno cambiare la storia di questo Paese: fermare questa legge porcata; evitare che il futuro del Paese sia in mano ad un'energia che portera' piu' danni che benefici (l'energia nucleare), che non servira' a niente se non a riempire le tasche di pochi imprenditori e a danneggiare i cittadini; evitare la privatizzazione dell'acqua. Vogliamo passare dalle parole ai fatti. Ci auguriamo che molte altre realta' ci siano vicine e che insieme si possa fermare questa deriva antidemocratica. E' l'unico modo per liberarci da Berlusconi e sconfiggerlo politicamente".



NUCLEARE: BELISARIO (IDV), CON REFERENDUM POSSIBILE ESPRIMERSI = (AGI) - Roma, 9 apr. - "Il Governo dell'arroganza, che ha imposto ai cittadini vecchie centrali nucleari di terza generazione, si ricorda solo oggi dell'importanza di informare gli italiani con un'apposita campagna divulgativa, annunciata dal ministro dell'Ambiente Prestigiacomo. E lo stesso ministro, guarda caso sempre oggi, firma insieme al suo collega francese Jean Louis Borloo un protocollo d'intesa sulla sicurezza nucleare. Ovviamente, chi ci governa e' talmente incompetente in materia ambientale da non essere credibile e tantomeno affidabile". Lo dice Felice Belisario, presidente dell'Italia dei Valori a Palazzo Madama, che aggiunge: "I distruttori dell'ambiente si arrampicano sugli specchi, ma ancora non sanno dove e come stoccare le scorie radioattive. Di certo non se ne occupera' Sarkozy, gia' occupato a risolvere i suoi problemi di smaltimento. A questo punto le chiacchiere propagandistiche stanno a zero: la maggioranza dei cittadini e' contraria alla costruzione di centrali nella loro regione di residenza e gli italiani, che gia' si sono pronunciati sul nucleare con il referendum del 1987, presto avranno di nuovo l'opportunita' di esprimersi grazie al nuovo referendum abrogativo promosso dall'Italia dei Valori. Vedremo che cosa sceglieranno".



RIFORME: BELISARIO (IDV), NELLA DESTRA OGNUNO DICE LA SUA =

(AGI) - Roma, 9 apr - "Nella destra ognuno dice la sua e tutti giocano a fare i costituzionalisti. Ma quali sono le riforme istituzionali che dovrebbe portare in Parlamento? Non si trovano due voci concordi, ognuno prende le distanze da tutti gli altri. C'e' chi parla di semipresidenzialismo, chi di presidenzialismo, chi non vuole cambiare la legge elettorale, chi vuole il doppio turno, chi il turno unico. Sembrano dilettanti allo sbaraglio". Lo ha detto il presidente dell'Italia dei Valori, Felice Belisario. "Ci facciano sapere se hanno un'idea chiara, la portino in Parlamento e ne discuteremo perche' con la Costituzione non si gioca. Fino a quel giorno l'Italia dei Valori si sottrarra' al balletto sulla forma di stato e di governo. L'Idv e' un partito serio e vuole discutere di cose concrete. Per noi parlano i disegni di legge presentati su temi importanti come la riforma del lavoro, degli ammortizzatori sociali e il sostegno a famiglie e imprese. Ho l'impressione - conclude Belisario - che per non affrontare i problemi che davvero interessano ai cittadini, la destra sposti l'attenzione su un tema che affrontato con questa confusione non interessa davvero a nessuno".



ITALIA-LIBIA: IDV, BACIAMANO PREMIER A GHEDDAFI SCANDALIZZA ANCHE CHIESA = BERLUSCONI INTERESSATO SOLO A FARE AFFARI CON UN DITTATORE Roma, 9 apr. (Adnkronos) - ''Silvio Berlusconi bacia le mani a chi viola i diritti umani. I suoi ossequiosi inchini al leader libico Gheddafi, in onore a interessi economici di alcuni suoi amici, fanno ribrezzo e scandalizzano, non da ora, anche le istituzioni ecclesiastiche, sistematicamente invocate per ragioni di bottega e sistematicamente ignorate per quanto guarda i diritti umani''. Lo ha affermato il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, commentando le dichiarazioni di mons. Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio per la Pastorale dei Migranti. "Anche noi dell'Italia dei Valori, non da ora, abbiamo condannato l'accordo Italia-Libia sull'immigrazione perche' viola i piu' elementari diritti dell'uomo e non tiene conto in alcun modo del diritto d'asilo. Coloro che vengono respinti dal nostro Paese poi vengono torturati nelle carceri libiche. Ma a questo governo tutto cio' non interessa, e' piu' importante fare affari con un dittatore. Berlusconi -conclude l'esponente dipietrista- gira il mondo andando a trovare dittatori con i quali puo' concludere affari per se' e per i suoi amici senza nessun adeguato controllo democratico''.



RIFORME: ORLANDO (IDV), SARKOZY SCONVOLTO DA BERLUSCONI = (AGI) - Roma, 9 apr - "Stato confusionale in Italia e magra figura all'estero. Tutti abbiamo visto dalla televisione il volto sconvolto del Presidente francese Sarkozy che si e' visto proporre da Berlusconi il semipresidenzialismo alla francese a turno unico. Cioe' prevedere l'ipotesi che il Presidente della Repubblica, organo di garanzia degli equilibri costituzionali, non possa essere espressione di una larghissima maggioranza parlamentare, ma di una minoranza del 20, 25% degli elettori". Lo afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, on Leoluca Orlando. "Le mille posizioni da parte dei vari esponenti del Pdl e della Lega - continua Orlando - fanno comprendere la confusione che regna nella maggioranza. E' solo un rincorrersi di dichiarazioni agli organi di stampa che rimangono flatus vocis. Il Parlamento, luogo deputato a presentare proposte, e' stato esautorato per l'ennesima volta dalle sue funzioni per far posto a riunioni nei salotti, chiacchierate per strada e conferenze stampa". "Fino ad ora, in Parlamento - conclude l'esponente dipietrista - abbiamo solo visto provvedimenti ad personam: il legittimo impedimento, l'abolizione delle intercettazioni, il lodo Alfano, gia' bocciato dalla Consulta, e lo scudo fiscale per i delinquenti. La smettano con questo teatrino e si concentrino sulle priorita', nonche' emergenze dei cittadini investiti dalla forte crisi occupazionale ed economica".



NUCLEARE. BRUTTI (IDV): ANCHE LA PUBBLICITÀ? AVANTI CON REFERENDUM (DIRE) Roma, 9 apr. - "Berlusconi annuncia di comperare dai francesi non solo le centrali nucleari ma anche l'apparato pubblicitario e televisivo per una gigantesca operazione propagandistica di imbonimento degli italiani". Cosi' Paolo Brutti, responsabile nazionale Ambiente dell'Italia dei valori, che continua: "Berlusconi ha ragione quando dice che gli italiani hanno paura del nucleare e fanno bene. Per far passar loro la paura, pero', non basteranno le chiacchiere". Inoltre, "gran parte di questa pubblicita' finira' nelle casse di Mediaset- attacca Brutti- tanto per mantenere la tradizione di affari privati". Per questo, taglia corto l'esponente Idv, "oggi e' ancora di piu' decisivo il referendum per cancellare la scelta nucleare del governo".



TV. PARDI: SOLIDARIETA' IDV A GIORNALISTI LA7 IN SCIOPERO

(DIRE) Roma, 9 apr. - "L'Italia dei Valori e' vicina ai giornalisti di La7 in sciopero oggi per le continue violazioni ai contratti di solidarieta' stipulati lo scorso anno". Lo ha detto il capogruppo dell'Idv in commissione di Vigilanza, Francesco 'Pancho' Pardi. "Non e' con gli ammortizzatori sociali che si rilancia lo sviluppo di un'azienda ne' contrattualizzando figure atipiche in barba alle risorse interne. L'informazione e' un punto essenziale e strategico dell'emittente e- conclude Pardi- non possono continuare ad essere penalizzati proprio i giornalisti".



IMMIGRAZIONE: PEDICA (IDV), GOVERNO ASCOLTI LA CHIESA

(ANSA) - ROMA, 9 APR - ''Non si puo' essere cattolici solo a parole. Il governo, sempre attento a ricordare le radici cattoliche dell'Italia e a recepire le istanze della Chiesa, farebbe bene ad ascoltare la dura condanna della Santa Sede per l'accordo siglato con la Libia sull'immigrazione'', afferma il senatore dell'Idv Stefano Pedica. ''Le parole di monsignor Marchetto - spiega Pedica in una nota - sono un sacrosanto atto di accusa contro la politica dei respingimenti indiscriminati varata dal governo in violazione dei piu' elementari diritti umani e in contrasto con le norme nazionali, comunitarie e internazionali''. ''Evidentemente - continua Pedica - per Berlusconi accontentare la Lega e chiudere affari con il dittatore Gheddafi vale piu' della vita di tanti disperati che fuggono da guerre e miseria: uomini, donne e bambini che una volta rimpatriati sono spesso attesi da un destino terribile. L'accordo con Tripoli - conclude l'esponente Idv - e' una sconfitta per la civilta', una vergogna per il nostro Paese che l'Italia dei Valori condanna con forza''.



STIPENDI MANAGER: LANNUTTI (IDV), GOVERNO CHIARISCA COSA VUOLE FARE = (ASCA) - Roma, 9 apr - ''Governo e maggioranza dicano chiaramente agli italiani da che parte stanno, se con i banchieri come Profumo che si sono autoerogati prebende pari ad 11.690 euro al giorno oppure con i precari e i lavoratori licenziati, che difendono il loro posto di lavoro sui tetti delle fabbriche''. Lo afferma il senatore Elio Lannutti, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Finanze, secondo cui ''l'esigenza di porre un freno agli stipendi di manager che sfasciano le aziende pubbliche e di banchieri che si sono deliberati bonus e stock option sfrenati, come i bankster nostrani Profumo e Passera, si scontra con la confusione piu' totale di governo e maggioranza''. ''La norma sul tetto non superiore al trattamento dei parlamentari (248mila euro lordi annui) - continua Lannutti - e' stata introdotta dal Senato il 27 gennaio scorso, con voto unanime su un mio emendamento sul quale si era dichiarato favorevole il governo con il ministro Ronchi. Il governo subito dopo ha pero' annunciato di voler modificare la norma e alla Camera la commissione Finanze ha approvato, il 24 febbraio, un emendamento che ha cancellato il tetto, lasciando pero' l'obbligo di tener conto, nella retribuzione dei vertici delle banche, di politiche di prudente gestione del rischio. Il 17 marzo, pero', nella commissione Politiche Ue, il governo ha chiesto di cancellare anche questo vincolo. Infine, ieri, un ulteriore ripensamento, che fa rivivere cosi' la proposta che cancella il tetto ma vincola i compensi dei banchieri alla prudenza. Insomma - conclude il senatore IdV - una gran confusione laddove gli italiani vogliono coerenza e chiarezza''.



CAMORRA: DE MAGISTRIS, INQUIETANTE INTIMIDAZIONE A MAGI

(ANSA) - NAPOLI, 9 APR - ''E' inquietante l'episodio intimidatorio di cui stato vittima Lello Magi, magistrato impegnato quotidianamente in procedimenti relativi alla criminalita' organizzata in Campania ed in particolare all'attivita' del clan dei Casalesi''. Lo afferma in una nota Luigi de Magistris, europarlamentare dell' Italia dei Valori, in riferimento alla striscia rosso sangue lasciata da ignoti vicino alla porta di casa, come riferito da organi di stampa. ''Al giudice Lello Magi (estensore della sentenza sul processo Spartacus, ndr), onesto e coraggioso servitore dello Stato, indirizzata la mia piu' profonda solidarieta'. La spregiudicata azione intimidatoria compiuta nei pressi della sua abitazione impone la massima attenzione da parte delle istituzioni competenti e la massima vigilanza democratica, perche' il crimine organizzato si nutre del silenzio sociale oltre che delle collusioni affaristico-politiche. Per questo - conclude De Magistris - centrale il ruolo della societa' civile che deve esser protagonista di una battaglia di legalita' e farsi portavoce del desiderio e del bisogno di una 'altra' Campania: una sfida culturale che insieme possiamo vincere''.



INTERCETTAZIONI: DE MAGISTRIS, GOVERNO LE VUOLE ABOLIRE

(ANSA) - BENEVENTO, 9 APR- ''Mentre c'e' un'emergenza economia e lavoro nel nostro Paese, all'ordine del giorno del Parlamento la settimana prossima c'e' il disegno di legge delle intercettazioni''. Lo ha detto ai giornalisti l'europarlamentare dell'Italia dei Valori, Luigi De Magistris, a Benevento per partecipare alla presentazione del libro 'C'era una volta l'intercettazione', scritto da Antonio Ingroia, procuratore aggiunto della Repubblica di Palermo, con prefazione di Marco Travaglio ed edito da Stampa Alternativa. Ma c'e' stato un utilizzo smodato delle intercettazioni? Gli hanno chiesto i giornalisti. ''Assolutamente no - ha risposto l'ex pm - in Italia c'e' una criminalita' organizzata che non e' quella della Finlandia, della Svezia o della Germania. Se vengono presi tanti latitanti e' perche' ci sono tante intercettazioni. Se vengono presi i mafiosi e' grazie alle intercettazioni. Se vengono presi i trafficanti di droga e' perche' si fanno le intercettazioni''. Secondo De Magistris il governo vuole ''sostanzialmente eliminare le intercettazioni perche' prevede che le intercettazioni possano essere disposte solo quando sussistano evidenti indizi di colpevolezza. Significa che l'autore del reato e' stato gia' individuato e quindi sono sostanzialmente inutili''.



CALCIOPOLI: GIAMBRONE (IDV), GIUSTO FARE CHIAREZZA =

(AGI) - Roma, 9 apr - "Le regole devono valere per tutti, ai magistrati tocca poi accertare se ci sono state violazioni e da parte di chi. Questo anche nello sport". Lo afferma il senatore Fabio Giambrone, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Cultura, che poi aggiunge: "Su Calciopoli e' giusto fare piena chiarezza, per rispetto della verita' e per rispetto dei tifosi. L'Italia dei Valori ha pero' piena fiducia in chi e' chiamato a garantire la legalita' e a stabilire se, alla luce di quanto sta emergendo, e' giusto aprire un nuovo procedimento".

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