martedì 6 aprile 2010

Ufficio Stampa IdV FOCUS 6 APRILE

RIFORME: DI PIETRO, DISPOSTI A DISCUTERNE IN PARLAMENTO = (AGI) - Foggia, 6 apr. - "Le riforme importanti per il paese sono sull'occupazione, sul lavoro, sulla questione meridionale e sulla sicurezza dei cittadini: al paese che chiede soluzioni non si puo' dare in pasto pane e riforme. Siamo disposti a sederci in parlamento, solo li', a parlare di riforme, purche' non siano la deformazione della Costituzione a favore del clan Berlusconi che abbiamo visto sino ad ora". Lo ha dichiarato il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro nel corso di iniziative elettorali in vista dei prossimi ballottaggi nel foggiano. "Anche sul piano fiscale - ha aggiunto - finora abbiamo visto solo misure a favore di evasori, speculatori senza considerare per nulla pensionati, precari e fasce a basso reddito. Abbiamo delle proposte concrete, che siamo pronti a discutere: il centrodestra ha parlato molto di questioni fiscali per le fasce a basso reddito, ma adesso se ne scordera' certamente " "Italia dei valori sta lavorando alla costruzione di una alternativa futura al governo nazionale: questa prospettiva parte dal livello locale - ha concluso Di Pietro - dalla regione Puglia, dai comuni come Torremaggiore e Cerignola, per offrire al paese un modello diverso da quello di Berlusconi".(AGI)

RIFORME: DI PIETRO, A PAESE SERVONO SU OCCUPAZIONE E LAVORO DISPOSTI SEDERCI IN PARLAMENTO MA NO A DEFORMAZIONE COSTITUZIONE (ANSA) - CERIGNOLA (FOGGIA), 6 APR - ''Le riforme importanti per il Paese sono sull'occupazione, sul lavoro, sulla questione meridionale e sulla sicurezza dei cittadini: al Paese che chiede soluzioni non si puo' dare in pasto pane e riforme''. Lo ha detto il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro, che ha tenuto un comizio in piazza Cesare Battisti a Cerignola. ''Siamo disposti - ha aggiunto Di Pietro - a sederci in Parlamento e, solo li', a parlare di riforme, purche' non siano la deformazione della Costituzione a favore del clan Berlusconi che abbiamo visto sino ad ora''. (ANSA).

FISCO: DI PIETRO, FINO AD ORA FAVORITI EVASORI E SPECULATORI (ANSA) - CERIGNOLA (FOGGIA), 6 APR - Sul piano fiscale ''abbiamo visto solo misure a favore di evasori e speculatori, senza considerare per nulla pensionati, precari e fasce a basso reddito''. Lo ha affermato in un comizio a Cerignola il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro. ''Abbiamo proposte concrete - ha aggiunto - che siamo pronti a discutere: il centrodestra ha parlato molto di questioni fiscali per le fasce a basso reddito, ma adesso se ne scordera' certamente''. (ANSA).

TERREMOTO: DI PIETRO, SITUAZIONE ASSOLUTAMENTE NON RISOLTA = (AGI) - Roma, 6 apr - "Dopo un anno da quel tragico 6 aprile del 2009, L'Aquila trema ancora. . "Il governatore della Regione, dopo la 'manifestazione delle carriole' organizzata dagli abitanti della citta' per chiedere la rimozione delle macerie del centro e la ricostruzione delle loro abitazioni, ha promesso lo sgombero dai detriti entro 15 giorni. Mi chiedo perche'- scrive Antonio Di Pietro nel suo blog - abbia aspettato 365 di giorni per dare una risposta a chi lo aveva eletto in un giorno". "Dopo aver sopportato tutto questo, e' arrivato anche il fardello inaccettabile delle conversazioni intercettate e delle risate degli sciacalli della ricostruzione, che abbiamo letto e ascoltato appena un mese fa". "Credo - prosegue Di Pietro - che gli aquilani meritino molto di piu'. Non avrei mai immaginato che, dopo il terremoto abruzzese, si continuasse a parlare nelle stanze del governo di investimenti inutili e di cattedrali nel deserto, quando a migliaia di cittadini non e' stato restituito un tetto sotto cui dormire, eppure il progetto del Ponte di Messina e molte altre inutilita' sono ancora la' e non verranno accantonati. Ma i cittadini, messi di fronte alla realta' e quando sono nelle condizioni di essere informati, sanno scegliere e distinguere il bene dal male.Lo dimostrano le elezioni di marzo nella provincia de L'Aquila. Se e'¿ vero, infatti, che il centrodestra ha vinto con uno scarto di +9% sul centrosinistra nelle aree non colpite dal terremoto,è altrettanto innegabile che a L'Aquila Berlusconi ha perso con oltre 14 punti di scarto rispetto al centrosinistra. Questo risultato non e' dettato solo una valutazione sull'operato locale, ma e' anche una bocciatura del governo nazionale e della gestione Bertolaso. E da questi numeri si evince anche che coloro che hanno visto e toccato con mano le conseguenze del terremoto, sono consapevoli di come il governo abbia affrontato la tragedia abruzzese. Coloro, invece, che il post-terremoto lo hanno visto e ascoltato dagli spot di Fede e Minzolini, giacciono ancora sotto l'ipnosi del 'Pifferaio magico'.(AGI)

RIFORME: DONADI "IMPENSABILE PRESIDENZIALISMO CON BERLUSCONI" ROMA (ITALPRESS) - "Finche' c'e' Berlusconi il presidenzialismo non e' nemmeno ipotizzabile. Qualsiasi riforma che rafforzi il potere dell'esecutivo e' incompatibile con Berlusconi, che gia' concentra nelle sue mani un enorme potere politico, economico e mediatico. Il punto, semmai, e' restituire al parlamento le sue prerogative, che questo governo ha sistematicamente ignorato". Lo afferma, in una nota, il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. "E' preoccupante - continua Donadi - che il Pdl continui a parlare di riforma della giustizia perche' il loro unico scopo e' assoggettare i giudici e metterli sotto il controllo dell'esecutivo. Difenderemo il principio della divisione dei poteri perche' e' l'architrave del nostro assetto istituzionale e la base di ogni democrazia". "Siamo disposti - conclude il capogruppo Idv - a discutere in Parlamento di riforme che servono al Paese, come abbiamo gia' fatto, responsabilmente, con il federalismo, ma continueremo a dare battaglia per evitare pericolose tentazioni autoritariste e punitive nei confronti della democrazia". (ITALPRESS).

RIFORME. BELISARIO: PRIMA MAGGIORANZA CHIARISCA SUE IDEE (DIRE) Roma, 6 apr. - "Per adesso ci sono solo slogan, battute: un giorno si parla di presidenzialismo, un giorno di semi-presidenzialismo alla francese, a volte di cancellierato. Insomma, credo che prima di tutto occorra far chiarezza all'interno stesso della maggioranza". Lo dice il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, intervenendo a Rainews24 nel dibattito seguito all'intervista del ministro Maroni. "Pero', e voglio dirlo con forza- precisa il presidente dei senatori Idv- le riforme non si fanno ne' intorno a un piatto di crostata ne' intorno a un piatto di frittata: le riforme si fanno in Parlamento".

RIFORME. INTERCETTAZIONI, FORMISANO: LEGGE NON SERVE AI CITTADINI (DIRE) Roma, 6 apr. - "Non bisogna lasciar cadere l'invito del capo dello Stato Giorgio Napolitano sull'utilizzo dei residui tre anni di legislatura come momento utile per realizzare un progetto riformatore per il nostro Paese. E' indispensabile, pero', che tutti si collochino in un quadro di coesione nazionale per cui le riforme devono essere finalizzate a snellire e velocizzare il Paese, ma non a dividerlo". Ad affermarlo, e' Nello Formisano (Idv), vicepresidente della commissione Bicamerale per la Sempificazione, il quale conclude: "E' del tutto evidente che, se la maggioranza intendesse partire dalle intercettazioni telefoniche, si muoverebbe contro le necessita' vere dei cittadini".

RIFORME: MURA "MARONI LANCIA OPA E METTE IN UN ANGOLO FINI" ROMA (ITALPRESS) - "La Lega lancia un'Opa sulle riforme istituzionali e sul governo. Le parole di Maroni su federalismo e presidenzialismo mettono in un angolo Fini e i suoi, ma allo stesso tempo ridimensionano il ruolo politico di un Pdl sempre piu' immobile. Appare evidente dunque che le riforme non sono il fine, ma solo un paravento dietro al quale nella maggioranza si avviera' una resa dei conti senza esclusione di colpi". Lo dichiara, in una nota, Silvana Mura deputata dell'Idv. (ITALPRESS).

'NDRANGHETA:ORLANDO, BENE CHIESA CHE DICE NO A BOSS (ANSA) - ROMA, 6 APR - ''Il grave atto intimidatorio di venerdi' notte non deve scoraggiare chi combatte giornalmente contro il cancro della 'ndrangheta''. Lo afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori Leoluca Orlando, commentando le minacce subite dal Priore della confraternita del Santissimo Rosario di Sant'Onofrio, in provincia di Vibo Valentia, contro la cui abitazione, nella notte fra venerdì e sabato, sono stati esplosi diversi colpi di pistola. ''Bene ha fatto il Vescovo di Mileto Monsignor Luigi Renzo, a vietare ai picciotti locali la partecipazione alle cerimonie religiose. E un segnale importante e coraggioso che deve essere appoggiato da tutte le istituzioni locali e nazionali. Torna alla memoria l'indimenticabile magistero del cardinale Salvatore Pappalardo che, a seguito della forte omelia pronunciata in occasione dei funerali del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ribadì con grande chiarezza la posizione della Cei e del Papa, affermando che la mafia era una struttura di peccato''. Il porporato - conclude Orlando- in occasione della festa di Cristo Re del novembre del '82, ''vietò la presenza di esponenti della criminalità organizzata dalle confraternite di laici cristiani e ne dispose l'allontanamento. La Calabria dei calabresi onesti, e non di una cricca di mafiosi che pretenderebbe di essere ai primi posti in tutto, senza rispetto ne' per le istituzioni dello Stato, ne' per la Chiesa''.

SANITA': ORLANDO, PRESTO INDAGINI SU ERRORI CALABRIA LOMBARDIA E LAZIO = (ASCA) - Roma, 6 apr - ''Apriremo indagini non appena conosceremo i nuovi assessori alla Sanita'. Sara' poi competenza della Commissione disporre ogni eventuale iniziativa di competenza''. Cosi' il Presidente della Commissione sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali Leoluca Orlando in merito a presunti casi di errore sanitario in Calabria, Lombardia e Lazio. Orlando, spiega una nota, ha disposto richiesta di relazione da inviare quando saranno insediati i responsabili delle rispettive Regioni.

GIUSTIZIA. LI GOTTI (IDV): MARONI PONDERI MEGLIO SUE PROPOSTE IDEE DEVASTANTI- VOGLIONO MAGISTRATURA SOTTOPOSTA A GOVERNO (DIRE) Roma, 6 apr. - "Dalle dichiarazioni del ministro Maroni sulla Giustizia viene fuori un disegno ben chiaro: intervenire sulla Costituzione per eliminare l'obbligatorieta' dell'azione penale e, diversamente da quanto afferma Maroni, sottoporre l'iniziativa della magistratura all'esecutivo". Lo dice il senatore Luigi Li Gotti, capogruppo dell'Idv in commissione Giustizia, commentando l'intervista rilasciata dal ministro Maroni al 'Corriere della Sera'. Li Gotti ricorda che "il governo ha gia' presentato una proposta per cui il pubblico ministero potra' indagare solo sui fatti che gli vengono segnalati dalla polizia giudiziaria, escludendo qualsiasi sua autonoma iniziativa". "Sulle intercettazioni- aggiunge Li Gotti- Maroni dice che con la nuova legge non cambierebbe nulla. Cosa non vera, tant'e' che il suo parere si scontra con quelli che gli stessi alti dirigenti del suo dicastero hanno espresso nelle audizioni in commissione Giustizia, dove hanno evidenziato come la lotta alla criminalita' organizzata si fa anche partendo dalle indagini su reati apparentemente minori". Insomma, sottolinea l'esponente dell'Idv, "la sensazione che se ne trae e' che il ministro Maroni non abbia ben ponderato le sue proposte. L'Italia dei Valori portera' avanti i disegni di legge che da due anni ha presentato e su questo terreno si confrontera' con le idee devastanti del centrodestra".

BANCHE/LANNUTTI: SÌ ALLA TASSA. MA IN ITALIA I BANCHIERI BRINDANO _MINISTRO TREMONTI LI ATTACCA DI GIORNO E CI FA ACCORDI DI NOTTE ROMA, 6 APR. (APCOM) - La proposta di Londra, Parigi e Berlino di una tassa sulle banche a livello europeo, (sulla falsariga di quanto varato in Germania da Angela Merkel) è "sacrosanta". Ad affermarlo il senatore dell'Idv, Elio Lannutti, il quale coglie però l'occasione per attaccare i manager degli istituti di credito italiani e il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti: I primi hanno preso "compensi scandalosi e brindano" mentre Tremonti "attacca le banche di giorno e ci fa accordi di notte". "Noi siamo d'accordo affinché anche l'Italia possa far pagare gli effetti della crisi ai signori banchieri e alle banche, in sintonia con quello che sta facendo negli Stati Uniti Barak Obama e in Europa Germania, Francia ed Inghilterra. Bisogna - sostiene Lannutti - far pagare proporzionalmente alle banche i rischi che si prendono, soprattutto a quelle troppo grandi per farle fallire. Temiano però che ci siano troppi 'Giano bifronte' in questo governo a cominciare dal ministro dell'Economia che fa finta di attaccare le banche di giorno per andarci a braccetto e farci gli accordi di notte. Temo che questo governo non farà nulla per istituire anche in Italia una tassa per far pagare ai banchieri i costi della crisi". Lannutti porta l'esempio dell'amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, "che si è erogato un bonus di 4,27 milioni di euro, 11mila e 690 euro al giorno feste comprese che equivalgono a due stipendi annui dei precari, per non parlare del Ceo di Intesa San Paolo Corrado Passera, che passa da 3 milioni di euro a 3,8 milioni di euro".

CRISI, PIFFARI (IDV): TENERE ALTA LA GUARDIA E' UNA PRIORITA' ROMA, 06 APR (IL VELINO) - "Nonostante i ripetuti proclami del governo sul superamento della crisi e sulla tenuta dell'economia nazionale, i segnali sulle reali condizioni di salute delle nostre imprese e del mercato sono diametralmente opposti rispetto all'ostentato ottimismo del Premier e dei suoi ministri". Lo ha detto Sergio Piffari, capogruppo Idv in commissione Ambiente e Infrastrutture di Montecitorio. "L'intervento pubblico nella realizzazione delle infrastrutture invocato dal governo come misura anticrisi - ha proseguito l'esponente dell'Italia dei valori - sino ad oggi non appare soddisfacente. Da un recente studio elaborato dal Centro studi dell'Ance (Associazione nazionale costruttori edili) sullo stato di utilizzo delle risorse deliberate dal Cipe a seguito della rimodulazione del Fas (Fondo aree sottoutilizzate) a favore delle infrastrutture, non si riscontrano ricadute positive concrete". Piffari ha aggiunto che "allo 'sforzo' compiuto per reperire i finanziamenti e approvare i programmi, non e' corrisposto un adeguato impegno del governo nella fase di attivazione delle risorse e velocizzazione nella conferma dei finanziamenti. Basti pensare - ha aggiunto - che degli 11,23 miliardi di euro, relativi ad interventi finanziati con fondi pubblici, sono stati finora confermati solo finanziamenti per 6,67 miliardi di euro con un calo degli investimenti pubblici in infrastrutture del 3 per cento". Anche Gabriele Cimadoro, capogruppo Idv in commissione Attivita' produttive, e' intervenuto ricordando che la stessa situazione riguarda l'edilizia scolastica, la ricostruzione in Abruzzo, la Salerno-Reggio Calabria, la statale Ionica e tutte le opere per il risanamento ambientale: "Non meno preoccupanti - ha riferito - i dati diffusi dell'Osservatorio Fiaip (Federazioni agenti immobiliari) che denunciano una paralisi del settore edilizio fino al 2015 e imputabile al crollo delle vendite degli immobili". "Per queste ragioni - ha concluso Sergio Piffari - l'Italia dei valori non intende abbassare la guardia sulla crisi ma anzi, nel corso del question-time di giovedi' prossimo alla Camera, interroghera' il governo per conoscere quali misure si intendano adottare per attivare concretamente le risorse finanziarie gia' previste ma non ancora assegnate". (com/gas)

PUGLIA, ZAZZERA: APERTURA ALL'UDC TRADISCE IL MANDATO DEGLI ELETTORI ROMA, 06 APR (IL VELINO) - "Il suggerimento di Blasi di aprire la giunta regionale all'Udc appare quanto mai inopportuno soprattutto all'indomani di un mandato elettorale che i pugliesi hanno rinnovato al presidente Vendola sostenuto da una coalizione che va dall'Italia dei Valori a Sinistra ecologia e liberta'". A dichiararlo e' Pierfelice Zazzera, coordinatore regionale dell'Italia dei valori in Puglia. "A Blasi vorrei ricordare che, se da un lato in Puglia l'Udc ha sostenuto la candidata del terzo polo Adriana Poli Bortone, in casi come il Lazio e la Calabria i centristi hanno contribuito alla vittoria del centrodestra sposandone candidati e programmi. Gli elettori di Vendola - prosegue Zazzera - difficilmente comprenderebbero come a urne chiuse l'Udc possa entrare in giunta senza che questo strida con la proposta del centrosinistra pugliese di essere alternativo rispetto all'arroganza del governo di Berlusconi e Fitto".

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