martedì 25 maggio 2010

il prof. Lanzilloti ci parla dei danni prodotti all'ambiente e all'agricoltura

DOPO ANNI DI SILENZIO LEGAMBIENTE PUGLIA PRENDE ATTO, COME SEMPRE
SOSTENUTO DA ITALIA DEI VALORI, DELLO SCEMPIO AMBIENTALE E DEI DANNI ALL’AGRICOLTURA PROVOCATI DA MOLTI IMPIANTI EOLICI E SOLARI.

Di seguito riportiamo alcune dichiarazioni del presidente regionale di Legambiente Francesco Tantini apparse sugli organi di stampa.

• “EOLICO E SOLARE SENZA REGOLE” - norme rigorose sugli impianti per fermare la selva di pale che mortifica il paesaggio rurale”

• “La regione dovrebbe promuovere progetti su siti abbandonati che evitino aree naturalistiche e agricole come consentono gli incentivi”
• “si alle fonti energetiche rinnovabili purché non siano invasive e rispettino il territorio soprattutto in Puglia prima tra le regioni italiane nella produzione di energia alternativa”
• sull’eolico: “progetti sovradimensionati e pensati solo per ragioni economiche”
• sul solare:”gran parte dei progetti è fatto di grandi impianti a terra con il rischio che molti agricoltori smettano di coltivare la terra per coltivare pannelli, assicurandosi in questo modo il canone d’affitto del campo messo a disposizione delle aziende e sottratto alle colture.
• “pur dando atto alla regione Puglia di notevole impegno per regolamentare il campo energetico e semplificare i procedimenti autorizzativi degli impianti ritiene necessario che la regione definisca strumenti capaci di realizzare gli impianti fotovoltaici nei luoghi più compatibili”.

Come Italia dei Valori non possiamo che prendere atto con soddisfazione delle parole del responsabile regionale di Legambiente FrancescoTarantini .
La nuova amministrazione regionale vede il settore delle energie alternative nella responsabilità di persone di grande spessore morale e di sicura competenza quali il nostro assessore Lorenzo Nicastro (Ambiente) e l’assessore tecnico Angela Barbanente (Urbanistica e Paesaggio). Siamo convinti che essi porranno in essere tutto quanto necessario per salvare il patrimonio ambientale ed agricolo della nostra splendida regione .
Nondimeno proprio per la correttezza che caratterizza il nostro partito non si può non evidenziare che Legambiente solo oggi dopo anni di silenzio prende atto di questi problemi.
Dai documenti che seguono si potrà comprendere:

1) Anno 2007
Già nel 2007 il Circolo Legambiente di Carovigno (tutti i soci in seguito si dimisero per protesta.) presentò al congressso regionale il documento che segue:

Congresso 2007 – documento del Circolo Legambiente di Carovigno

omissis
L’intera vicenda sulle energie alternative (eolico e solare) è stata ed è gestita (da legambiente N.d.R.) con incredibile superficialità, portando avanti il concetto che tutto ciò che è solare ed eolico deve accettarsi senza quasi limiti e riserve. Con questo convincimento è stato per un certo periodo imposto il silenzio ai circoli Legambiente di Puglia, onde non creare equivoci sulla posizione dell’associazione.
La sponsorizzazione da parte di Legambiente Nazionale di progetti presentati da alcune società, per la costruzione di centrali per la produzione di energia da fonti alternative, ha fatto venir meno le necessarie condizioni per assolvere il compito di vigilanza proprio di Legambiente quando attività imprenditoriali che riguardano l’ambiente se pur attivate nella giusta direzione vedono interessi per miliardi di euro e la presenza di soggetti già noti per un passato di insensibilità alle problematiche ambientali divenire di colpo convinti ambientalisti.

omissis

2) E’ Sempre del 2007:
Da Legambiente Nazionale ai circoli di Legambiente Italiani
Cari amici,
omissis
battersi per politiche incisive di riduzione dei consumi energetici negli usi industriali come in quelli civili e residenziali; battersi per un pieno decollo delle nuove fonti rinnovabili, a cominciare dal solare termico e fotovoltaico e dall´eolico.
In questo contesto, mentre è certamente legittimo, anzi è doveroso, che noi vigiliamo perché gli impianti eolici, e anche solari fotovoltaici, siano localizzati in modo da non deturpare visivamente zone di particolare pregio paesistico, è invece del tutto inammissibile che nostri circoli - come avvenuto in particolare in Puglia - sostengano o addirittura promuovano proposte di moratoria sui nuovi impianti eolici e fotovoltaici, oppure appoggino o chiedano referendum per impedire la realizzazione di tali impianti. Tali iniziative inevitabilmente danno il senso di un´opposizione generale a queste infrastrutture, indispensabili per una politica energetica "ambientalista". Per l´eolico come per il fotovoltaico, dobbiamo contrastare in ogni modo chi si oppone ai nuovi impianti con un´idea per cui nei territori che sono in surplus di energia occorre prima di tutto ridurre la produzione. La diffusione di queste infrastrutture è infatti una condizione decisiva per mettere in campo "qui ed ora" una prospettiva energetica alternativa.
Proprio in questi giorni è giunta la notizia che la Spagna, investendo su eolico e solare fotovoltaico, ha superato con queste fonti la produzione proveniente dalle centrali nucleari. Questo è il futuro energetico per il quale tutti noi dobbiamo batterci, e ogni circolo, ogni regionale devono sentirsi impegnati per fare dei loro territori luoghi di eccellenza in tale direzione. Questo vale per ogni nostra struttura e vale dunque, anche, per i circoli della Puglia. Sostenere - qualche circolo pugliese lo fa - che prima di realizzare impianti energetici che utilizzano fonti rinnovabili occorre ridurre la produzione energetica in surplus delle centrali tradizionali, secondo un principio di "autarchia" energetica, è tra l´altro una pozione azzardata in sé: cosa succederebbe se si applicasse lo stesso criterio per altre risorse, per esempio per l´acqua che la Puglia acquisisce largamente da altre regioni?
L´assoluta centralità della questione energetica per il futuro sostenibile dell´Italia e dunque per l´impegno di Legambiente, impongono su questi temi un maggiore coordinamento tra circoli, regionali e direzione nazionale, specialmente evitando esternazioni "targate" Legambiente in contrasto con la posizione dell´associazione.
Cordiali saluti
Roberto Della Seta, Presidente nazionale Legambiente
Edoardo Zanchini, Responsabile nazionale energia Legambiente
Francesco Tarantini, Presidente Legambiente Puglia
Come si può costatare non si parla di paesaggio rurale o d’agricoltura ma solo di tutela delle zone “particolarmente pregiate”, oggi la Puglia rischia la distruzione…. a Legambiente ci sono voluti tre anni per accorgersene… meglio tardi che mai. Forse, un po’ d’autocritica non guasterebbe ….
Bisogna anche dire che è inopportuno e poco corretto che proprio Francesco Tarantini scarichi parte delle responsabilità sulla Regione Puglia visto che l’ex assessore Losappio unico e principale responsabile del settore energetico nel primo governo Vendola era in rapporti di assoluta e totale collaborazione con Legambiente a cui ha versato tanti contributi in denaro per fare iniziative sul territorio e con cui ha partecipato ad innumerevoli momenti di promozione di solare ed eolico. Nessuno si è accorto che in un settore così importante si fanno prima regole certe ed inoppugnabili e poi si parte con le concessioni.

12-5.2010 Elio lanzillotti

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