martedì 26 ottobre 2010

Ufficio stampa IDV FOCUS IDV DEL 26 OTTOBRE

FIAT: DI PIETRO, MARCHIONNE NON RICATTI GLI ITALIANI (ANSA) - ROMA, 26 OTT - ''Marchionne non ricatti gli italiani e non scarichi le responsabilita' del fallimento dell'azienda sui lavoratori''. E' quanto afferma il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. ''L'Italia dei Valori ritiene che l'industria dell'auto con il suo enorme indotto - spiega Di Pietro - abbia un futuro solo se e' capace di innovare i prodotti legandoli alle nuove necessita' ambientali e di mobilita' delle persone e delle merci. In Italia si producono 650 mila autovetture all'anno e il mercato nazionale ne assorbe oltre due milioni, mentre in Francia e in Germania la produzione nazionale e' superiore al proprio fabbisogno, cioe' si produce di piu' di quanto si riesca a vendere. Questi dati - rileva - mostrano che, per un'industria come la Fiat, capace di investire ben piu' di quello che e' stato dichiarato in ricerca e innovazione e, quindi, in prodotti ad alto valore aggiunto, esistono spazi importanti nel nostro Paese. Oggi la Fiat, percentualmente, sta perdendo sul mercato piu' di quanto sia il calo medio dello stesso e, da due anni, gli impianti italiani stanno funzionando al di sotto del 50%. Cio' che dichiara Marchionne, quindi, rischia di diventare semplicemente una foglia di fico. Infatti, per coprire l'enorme debito del gruppo, l'assenza di nuovi modelli ad alto valore aggiunto e la perdita progressiva di quote di mercato, l'amministratore delegato della Fiat scarica le responsabilita' sui lavoratori''. ''Marchionne ha affermato che vuole adeguare i salari degli operai a quelli dei concorrenti europei - conclude Di Pietro - ed e' cosa buona e giusta. Noi ci auguriamo che sia cosi' anche per gli stipendi dei manager italiani. Ricordiamo, infatti, che l'amministratore delegato della Fiat percepisce 430 volte lo stipendio di un suo operaio e, sulle stock options, paga il 12,5% di fisco mentre un dipendente Fiat paga mediamente il 27%, pur percependo al netto 1.200 euro mensili. Queste sono le ragioni che ci inducono a dire che la Fiat non puo' permettersi un tono ricattatorio nei confronti dell'Italia. E' utile che riparta un dialogo con le parti sociali al fine di creare migliori condizioni per gli investimenti e un lavoro che non sia privato dei diritti fondamentali''. (ANSA).

Governo/ Di Pietro: No a esecutivo di transizione, è un bluff "Fare subito la riforma della legge elettorale e poi al voto" Roma, 26 ott. (Apcom) - Il leader dell'Idv Antonio Di Pietro è convinto che un eventuale governo tecnico o di transizione sia soltanto un "bluff" per "restare tre anni senza mandato dei cittadini". L'ex pm di Mani Pulite spiega ad Affaritaliani.it: "Visto che la riforma elettorale è di iniziativa parlamentare e visto che dovrebbe esserci una maggioranza alternativa per sfiduciare Berlusconi e poi fare una nuova legge, si faccia da subito la riforma sul sistema di voto". "L'Italia dei Valori - aggiunge - è pronta a sfiduciare Berlusconi. Riteniamo che per il tempo necessario a un battito d'ali si debba raggiungere una maggioranza in Parlamento che non c'è se non mettendo insieme spezzoni dell'attuale maggioranza e l'opposizione. Dal giorno dopo, poi, noi siamo pronti alle elezioni auspicabilmente con una nuova legge elettorale. Ma il governo che dovrebbe nascere per approvare questa nuova legge elettorale dovrebbe occuparsi soltanto di questa materia, se si pensa a un esecutivo tecnico, e non stare tre anni senza mandato dei cittadini", afferma l'ex pm di Mani Pulite. "Ma non ho capito perché per fare una nuova legge elettorale si deve aspettare il governo tecnico", attacca Di Pietro, il quale spiega poi che Idv è "per un maggioritario a doppio turno di collegio", ma è anche disponibile "a ragionare su una riforma proporzionale alla tedesca. Però, in ultima analisi, è meglio il male minore, ovvero il vecchio Mattarellum rispetto all'attuale Porcellum". Red/Arc

Lodo Alfano/ Idv: Norma indegna per stato di diritto, va ritirata Belisario: Berlusconi si faccia processare, basta scudi Roma, 26 ott. (Apcom) - Il lodo Alfano costituzionale è "una norma indegna per uno stato di diritto" che la maggioranza "deve ritirare immediatamente". Lo chiede il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario. "I cittadini - dice - sono tutti uguali davanti alla legge e Berlusconi non è più uguale degli altri. Basta con lodi e scudi, si faccia processare". "Gli italiani - aggiunge l'esponente dipietrista - vogliono riforme serie che rilancino l'economia e l'occupazione, sono stufi di sentire parlare dei problemi giudiziari del premier il cui unico intento, da 16 anni, è sfuggire alle aule di tribunale.".

LODO ALFANO: BELISARIO (IDV), BERLUSCONI A CORRENTE ALTERNATA = (AGI) - Roma, 26 ott. - "Ma come? Il pensiero del premier va a corrente alternata a seconda delle giornate? Berlusconi giorni fa ha detto di voler rinunciare al lodo Alfano, malgrado i suoi uomini continuassero a sostenerne la necessita', e oggi torna a dire che lo scudo gli serve contro i PM comunisti che ce l'hanno con lui". Lo afferma il Presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. "Certo che nella maggioranza non hanno proprio le idee chiare. Anche Fini e i suoi di Futuro e Liberta' - continua Belisario - non riescono a gettare il cuore oltre l'ostacolo sui temi giustizia e legalita': un po' si' e un po' no, a seconda dei casi. E' la dimostrazione, qualora ce ne fosse bisogno, che la maggioranza sta cercando non di migliorare le cose per tutti i cittadini italiani, ma solo di trovare scappatoie per salvare cricca e casta e per restare attaccati alla poltrona". (AGI)

IMMIGRAZIONE: BELISARIO, ITALIA SI DIMOSTRI PAESE MODERNO (ANSA) - ROMA, 26 OTT - ''Per integrarsi occorre che gli immigrati vengano considerati al pari di tutti i cittadini italiani. Si' alla politica dell'ascolto e dell'accoglienza, no alla politica dell'egoismo, della separatezza e dell'esclusione''. Cosi' il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, commenta i dati Caritas che parlano di 5 milioni di immigrati regolari, circa 700 mila in piu' rispetto alle fonti Istat. Belisario in proposito ricorda anche il recente messaggio della Cei a Reggio Calabria, di aprire i confini nei confronti degli ultimi e aggiunge: ''Se l'Italia pretende di essere un Paese moderno, memore della sua emigrazione, dimostri umanita', accoglienza, uguaglianza''. (ANSA).

GIUSTIZIA: DONADI, SU CORRUZIONE DISASTRO ITALIANO (ANSA) - ROMA, 26 OTT - ''Dopo l'informazione, anche la corruzione. Transparency International certifica il disastro italiano e relega il nostro Paese in una pessima posizione: siamo messi peggio del Ruanda. Una bocciatura internazionale, l'ennesima, per Berlusconi, che ha pesanti responsabilita' politiche''. Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. ''La Corte dei Conti ripete spesso che in Italia ogni anno - aggiunge Donadi - una montagna di soldi pubblici finiscono nelle tasche dei disonesti, con enormi danni economici e sociali per il Paese. Mentre il Ddl anticorruzione del governo non e' ancora stato approvato, l'Idv ha presentato alla Camera una proposta di legge anti corruzione per contrastare questo enorme problema. Vedremo se c'e' la volonta' di contrastare il problema da parte di tutte le forze politiche, oppure se, come temiamo, qualcuno vuole continuare a proteggere le cricche e i comitati d'affari''.(ANSA).

LODO ALFANO: DONADI, INDISPENSABILE SOLO PER FARLA FRANCA (ANSA) - ROMA, 26 OTT - "Il Lodo Alfano è un mostro giuridico che serve solo a Berlusconi. E' indispensabile solo per farla franca e sfuggire ai processi, evitando possibili condanne. Lo afferma in una nota il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi sottolineando che si tratta ''una vergogna tutta italiana che non ha eguali nelle altre democrazie''. E', prosegue Donadi, ''l'ennesimo attacco di Berlusconi ai magistrati è la conferma della sua irresponsabilità istituzionale. Un capo di governo non gioca allo sfascio dello Stato, né discute il principio basilare dell'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge". (ANSA).

Fiat/ Donadi: Marchionne si autoassolve e la butta in caciara Sbagliato scaricare tutto sui lavoratori Roma, 26 ott. (Apcom) - "Marchionne e quella parte della politica che lo sostiene, cercano di scaricare solo sui lavoratori i deficit strutturali del Paese, e la buttano in `caciara`, impedendo una discussione seria sui problemi. Se è così che pensano di affrontare il tema della competitività delle imprese italiane, siamo rovinati". Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. "Il sistema impresa in Italia - aggiunge Donadi - sconta un innegabile grave deficit di competitività. Tante sono le cause a partire dalle gravi carenze infrastrutturali del paese, alla mancanza ormai ventennale di una seria politica industriale, alla burocrazia e all'eccessivo carico fiscale sul lavoro. Ma anche la sottocapitalizzazione delle imprese e la conseguente inadeguatezza di investimenti e ricerca sono cause primarie. Anche alcune rigidità del sistema dei rapporti sindacali sono tra le cause del deficit di competitività del sistema d'impresa, ma sicuramente sono tra le meno significative. Per questo il tentativo di Marchionne e di tanta parte della politica italiana di scaricare tutte le colpe su lavoratori e sindacati è soltanto un goffo tentativo di autoassoluzione, eludendo ogni riflessione sulle responsabilità pluridecennali della classe dirigente italiana".

IMMIGRAZIONE: IDV, DATI CARITAS AFFOSSANO POLITICA GOVERNO (ANSA) - ROMA, 26 OTT - ''I migranti sono una risorsa e non un pericolo. I dati del dossier della Caritas sbugiardano e affossano la politica xenofoba e razzista di questo governo. Senza di loro non c'e' futuro per l'Italia. Aumento del Pil, crescita demografica, ed entrate per l'erario fanno parte della ricchezza economica che apporta l'immigrazione al nostro Paese e che si aggiunge a quella umana''. Lo afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, commentando i dati del rapporto Caritas sull'immigrazione diffusi oggi. ''L'Italia dei Valori - prosegue l'esponente dipietrista - non si stanchera' mai di ripetere, inoltre, che i migranti esercitano un diritto, proprio di ogni essere umano, di decidere il luogo dove vivere e dove, a volte, sopravvivere. Abbiamo il dovere di trasformare radicalmente la legislazione attuale modificando norme che non considerano l'immigrato come una persona umana, titolare di diritti inviolabili, ma troppo spesso un oggetto e, per definizione, un pericolo''. (ANSA).

RAI: IDV, VIA TUTELA A REPORT? DG PROSEGUE NORMALIZZAZIONE = (AGI) - Roma, 26 ott. - Se Masi toglie la tutela legale a Report ci opporremo in Parlamento e nelle piazze. Con la sua gestione la Rai sta favorendo la concorrente Mediaset. Il dg, infatti, ostacola apertamente i programmi di maggior successo e sta proseguendo la normalizzazione della Rai. Le voci contrarie a Berlusconi vengono zittite e, quando non e' possibile, ostacolate con tutti i mezzi a disposizione. Annozero, Vieni via con me, blu notte, Parla con me, Report, sono tutti esempi di questo accanimento contro l'informazione libera. Lo afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando. "Masi sta eseguendo il diktat del premier che e' emerso dalle intercettazioni di Trani - conclude Orlando - chiudere i programmi non allineati. Per questo continuiamo ad affermare che il suo incarico e' incompatibile con quello del servizio pubblico". Red/

LODO ALFANO: LI GOTTI, GOVERNO VENGA IN COMMISSIONE (ANSA) - ROMA, 26 OTT - ''Visto che esponenti del governo parlano ogni giorno del lodo Alfano e delle varie trattative che sarebbero in corso, sarebbe cosa buona e giusta che qualcuno dell'esecutivo venisse a parlare di questo anche in commissione Affari costituzionali''. A dirlo e' il senatore dell'Idv, Luigi Li Gotti, al termine della seduta di commissione nella quale si e' deciso di riaprire i termini per la presentazione degli emendamenti al lodo Alfano. (ANSA).

Lodo Alfano/ De Magistris: Stupisce che Fini voglia impunità Commissioni inchiesta? Tribunali speciali contro pm scomodi Roma, 26 ott. (Apcom) - "A stupire non e` Berlusconi che è sempre lo stesso, quello che attacca i pm, chiede una commissione di inchiesta e vuole l`impunita`, ma Fini che si meraviglia della reiterabilità e della retroattivita` del lodo Alfano". Lo dichiara Luigi De Magistris, responsabile giustizia di Idv. "Quella di Fli - prosegue - e` una reazione da anime belle della politica: lo scudo infatti e` stato concepito per proteggere dai processi Berlusconi, quindi non poteva essere confezionato diversamente. Fini sia coerente e si opponga a questo delirio antilegalitario di Berlusconi, il quale se fosse realmente sereno come dice si farebbe processare. Ed invece fugge la legge con norme ad personam e pensa di punire i magistrati scomodi con commissioni di inchiesta simili ai Tribunali speciali fascisti, celebrando personaggi come Ganzer e De Gennaro, cioè esponenti delle istituzioni condannati, seppur in via non definitiva, per reati molto gravi, i quali in un Paese normale, e con un governo non deviato, sarebbero incompatibili con gli incarichi tuttora

RAI. DE MAGISTRIS: 'SCODINZOLINI' SMEMORATO E SCORRETTO (DIRE) Roma, 26 ott. - "Il direttore del Tg1, Augusto 'Scodinzolini', ha smarrito la memoria. L'allora ministro della Giustizia Mastella non fu costretto a dimettersi per l'inchiesta Why not ma per gli arresti disposti a carico di sua moglie dalla magistratura di Santa Maria Capua Vetere, che indagava anche su di lui". Lo afferma Luigi de Magistris, eurodeputato dell'Idv e responsabile giustizia del partito, commentando l'intervista rilasciata a Chi dal direttore del Tg1. "Addebitare ad un magistrato gli esiti di una inchiesta che gli e' stata sottratta -guarda caso proprio quando svolgeva indagini aventi ad oggetto lo stesso ministro della Giustizia- non e' un'operazione corretta. Ma non c'e' da stupirsi: per 'Scodinzolini' la correttezza e' un concetto estraneo, basta vedere la parzialita' del tg che dirige, sanzionato dall'Agcom e in caduta libera di pubblicita'. Una debacle professionale comprensibile avendo egli ridotto l'informazione a megafono dei poteri deviati che ci governano, a propaganda di un esecutivo piduista", conclude De Magistris.

Rai/ Pardi (Idv): Masi usa conti per trucco delle tre carte Cifre note ma vertici hanno continuato a spendere Roma, 26 ott. (Apcom) - "Le cifre che il direttore generale della Rai Masi sventola per giustificare i tagli in Rai sono note da almeno due anni e l'Italia dei Valori le ha già denunciate a suo tempo". Lo ha detto il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione di Vigilanza Pancho Pardi. "Ovviamente i vertici della Rai fecero finta che quei conti fossero solo il frutto del disfattismo dell'Idv e hanno continuato a spendere e spandere come e più di prima. Basti pensare alle direzioni di rete e di testata che, per la maggior parte, sono state affidate ad esterni. Ora per bloccare stipendi e turnazioni quelle cifre tornano comode. E' il solito trucco delle tre carte. C'è chi pensa che per salvare la Rai sia indispensabile privatizzarla e rischiare che finisca nelle mani di Mediaset. L'unico modo per salvare la televisione pubblica, invece, è sottrarla al dominio di Berlusconi, tenere fuori tutti i partiti e - conclude il senatore Pardi - utilizzare le straordinarie risorse interne che ci sono, sia per le direzioni che per le produzioni".

RAI: PARDI (IDV), CON MINEO SI CHIUDE QUADRO EPURAZIONI IN VISTA ELEZIONI = Roma, 26 ott. - (Adnkronos) - "Se quanto riporta qualche organo di informazione e' vero, vuol dire che prosegue l'epurazione delle persone scomode alla Rai. Dopo le pulci a Santoro, alla Gabanelli e a Saviano ora si starebbe per provvedere alla rimozione di Corradino Mineo dalla direzione di Rainews.Un tentativo desiderato da tempo ma mai portato a termine per gli straordinari risultati raggiunti dalla testata". Lo ha detto il capogruppo dell'Italia dei valori in commissione di Vigilanza, Pancho Pardi. "Mancano ancora due o tre nomi e il quadro delle epurazioni in vista delle elezioni anticipate si va chiudendo. Si tenta di mandare via chi non si adegua al pensiero unico che Berlusconi cerca di imporre. Tutto questo -conclude Pardi- a prescindere da share e conseguenti introiti pubblicitari. Alla faccia dei conti in rosso denunciati proprio da Masi in questi giorni, si manda via Mineo e non Minzolini che ha fatto perdere quasi tre milioni di ricavi solo nel trimestre luglio-settembre".

Unita' d'Italia, Giambrone (Idv): La Russa rispetti la Costituzione Roma, 26 OTT (Il Velino) - "La Russa ricordi di essere al servizio della Repubblica italiana, la cui Costituzione, all'articolo 12, sancisce che il tricolore e' la bandiera nazionale. E' una vergogna affermare che non abbiamo l'esclusiva delle bandiere: la legge va rispettata, non si possono giustificarne le infrazioni solo perche' provengono dai propri compari di maggioranza". Lo afferma Fabio Giambrone, vicepresidente dei senatori Idv, che prosegue: "Chi rappresenta le Istituzioni ha il dovere di impedire che si appendano stracci leghisti al posto dei simboli che rappresentano tutti, non solo un manipolo di secessionisti. Un po' di amor patrio un membro dell'esecutivo dovrebbe averlo, ma gia' il suo ruolo nella vicenda della legge salva-Carroccio basta a qualificarlo come ministro della Difesa leghista. Per il 150esimo anniversario dell'Unita' d'Italia, il miglior regalo che questa maggioranza autoreferenziale potrebbe fare agli italiani - conclude Giambrone - e' quello di farsi da parte per il bene di tutti i cittadini". (com/chc)

FIAT: ZIPPONI (IDV), DA MARCEGAGLIA SOLO MACERIE (ANSA) - ROMA, 26 OTT - ''Per la zelante presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, si pone il problema della sua reale rappresentanza del mondo dell'impresa. In questi due anni e mezzo, Confindustria ha ottenuto solo divisioni tra organizzazioni sindacali, la destrutturazione dei diritti nei luoghi di lavoro e accordi separati su contratti nazionali. Insomma, solo macerie'': a dirlo e' il responsabile Lavoro e welfare dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi. ''L'Idv - ha sostenuto in una nota Zipponi - era ed e' convinta che, per reagire alla crisi, sia necessario un nuovo compromesso sociale tra capitale lavoro, industriale e operaio, evitando di scaricare gli effetti dell'assenza di ricerca e di innovazione sui lavoratori o sulla sfortuna. I responsabili - ha sostenuto ancora Zipponi - hanno nomi e cognomi: il governo Berlusconi e dieci grandi lobbisti industriali. Questi si accaparrano tutto il credito disponibile, soffocando le piccole e medie e imprese, gli artigiani e gli operatori economici, minando cosi' - ha concluso l'esponente dell'Idv - la struttura fondamentale del nostro Paese per reagire alla crisi''. (ANSA).

FISCO. IDV: MARCEGAGLIA CACCI DA CONFINDUSTRIA ANCHE GLI EVASORI (DIRE) Roma, 26 ott. - "L'evasione fiscale in Italia e' stimata pari a 100-125 miliardi di euro ogni anno. E' un fenomeno gravissimo che riduce le possibilita' di sviluppo del Paese e crea danni a tutti i cittadini e alle imprese che invece pagano regolarmente le tasse". Lo dice Sandro Trento, responsabile nazionale Economia e finanza per l'Italia dei valori. "Montezemolo, ex-presidente di Confindustria- aggiunge- ha dichiarato di recente che 'andrebbe insegnato sin dalla prima elementare che evadere e' uguale a rubare'. Emma Marcegaglia ha annunciato in un video messaggio destinato all'assemblea degli industriali di Monza e Brianza che presto anche al Nord verranno espulse da Confindustria le imprese che risulteranno colluse con la criminalita', al pari di quanto gia' avviene in Sicilia". Italia dei valori, continua Trento, "allora chiede al presidente Marcegaglia di espellere da Confindustria anche le imprese e gli imprenditori che evadono il fisco e i contributi previdenziali. Un simile annuncio- conclude il responsabile Economia del partito di Di Pietro- avrebbe un forte impatto simbolico e andrebbe nella direzione di accrescere la cultura della legalita' in Italia".

LAVORO: IDV INCONTRA CGIL, CONDIVIDIAMO RIFORMA AMMORTIZZATORI = (AGI) - Roma, 26 ott. - L'Idv condivide la riforma degli ammortizzatori sociali proposta dalla Cgil. E' quanto e' emerso da un incontro che si e' tenuto oggi pomeriggio, presso la sede Nazionale dell' Italia dei Valori, tra i rappresentanti di Idv e la segreteria nazionale del sindacato di Corso d'Italia per l'avvio di un confronto sulla proposta di riforma degli ammortizzatori sociali presentata dal sindacato alcune settimane fa. All'incontro per l'IdV erano presenti: il responsabile lavoro e welfare, Maurizio Zipponi; la responsabile crisi aziendali, sicurezza e formazione, Alessandra Tibaldi; i membri delle Commissioni lavoro, la senatrice Carlino e gli onorevoli Porcino e Paladini. "Nel merito - sostengono i rappresentanti dell'IdV - si e' registrata una sostanziale condivisione: sul carattere pubblico ed inclusivo della ipotesi di riforma, che dovrebbe aumentare la platea dei beneficiari di 500.000 unita'; sulla revisione dei requisiti di accesso, che oggi escludono i giovani neoassunti; sulla riduzione a due degli attuali strumenti di sostegno al reddito, ovvero Cassa Integrazione e Disoccupazione, con aliquote unificate per tutte le qualifiche; sul ruolo puramente integrativo, non sostitutivo, della bilateralita' rispetto al sistema pubblico; sul carattere strutturale degli incentivi ai contratti di solidarieta'. L'Italia dei Valori e la Cgil oggi hanno riconfermato una condivisione politica e programmatica, denunciando la totale assenza del Governo sulle politiche industriali". "Siamo indignati! Questo esecutivo - proseguono gli esponenti IdV - si e' concentrato soltanto nella demolizione sistematica dei diritti dei lavoratori e dei precari". "L'Italia dei Valori - prosegue la nota - ribadisce la volonta' di arrivare alla definizione di una propria proposta di legge che raccolga l'impianto e gli elementi di merito, discussi nell'incontro di oggi, dentro una road map condivisa con la Cgil, che consenta l'autonomia dei rispettivi percorsi, ma anche la convergenza sugli obiettivi strategici in difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, delle migliaia di Partite Iva, che attualmente sono prive di tutele, delle piccole imprese non rappresentate da Confindustria, ma bisognose di interventi concreti. E' un percorso importante - concludono - che faremo con la prospettiva di consolidare elementi significativi di una stagione di governo alternativa a quella attuale". (AGI) Red/Mgm

Riforma elettorale europea, Rinaldi (Idv): Presentati emendamenti Roma, 26 OTT (Il Velino) - L'Europa ha bisogno di regole elettorali che garantiscano l'etica della rappresentanza del Parlamento Europeo, che facilitino il ricambio della classe parlamentare ed evitino i professionisti della politica, e' il senso di due importanti emendamenti presentati oggi dagli eurodeputati Idv alla relazione Duff, in discussione e votazione proprio nei prossimi mesi in commissione parlamentare per gli Affari Costituzionali, che fanno seguito alla dichiarazione scritta presentata dalla collega Sonia Alfano per un "Parlamento pulito" da condannati. "Una volta che la condanna e' definitiva e passata in giudicato dopo i vari gradi di giudizio, esistono crimini, quali corruzione, delitti contro la pubblica amministrazione, incitamento al razzismo e all'antisemitismo o per reati riconducibili a rapporti con le mafie, criminalita' organizzata, terrorismo e violenza sessuale per i quali l'assunzione di cariche pubbliche dovrebbe essere interdetta." Lo dichiara in una nota il capo delegazione dell'Italia dei valori al Parlamento europeo, Niccolo' Rinaldi. "Fedine penali intonse preservano la credibilita' e l'autorita' morale del Parlamento europeo nel suo perseguimento di una democrazia partecipativa. Partecipazione che dovrebbe essere favorita anche limitando il numero dei mandati a un massimo di tre - continua Rinaldi, esponendo la proposta presentata in un secondo emendamento depositato - il ricambio generazionale, non solo da nuova linfa alle istituzioni parlamentari, ma rinvigorisce l'elettorato da tempo stanco di vedere le stesse facce." (com/chc)



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