lunedì 14 giugno 2010

Ufficio stampa IDV FOCUS 14 GIUGNO 2010

INTERCETTAZIONI:DI PIETRO,AFFOSSARLO PER GARANTIRE GIUSTIZIA (ANSA) - ROZZANO (MILANO), 14 GIU - ''L'unico percorso regolare per garantire una giustizia giusta e' di affossare questo provvedimento sulle intercettazioni perche' impedisce ai magistrati di fare il proprio dovere e all'informazione di far sapere ai cittadini come stanno le cose''. Lo ha affermato il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, commentando il presidente della Camera Gianfranco Fini che ha garantito un percorso regolare per il decreto sulle intercettazioni. ''Qualsiasi altro escamotage - ha aggiunto Di Pietro - e' solo un modo per mistificare la realta'. Ci auguriamo che il presidente della Camera nel rispetto del suo ruolo metta all'ordine del giorno provvedimenti piu' importanti a cominciare dalla manovra economica e dalle problematiche del lavoro''. ''Questo delle intercettazioni - ha concluso - non mi sembra serva per rilanciare l'economia e lo sviluppo del Paese ma semmai per affossarli''.

FIAT:POMIGLIANO; DI PIETRO, MANIFESTEREMO CON LA CGIL (ANSA) - ROZZANO (MILANO), 14 GIU - ''L'Italia dei Valori e' dalla parte dei lavoratori e dei loro diritti''. Lo ha affermato il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro il quale ha annunciato che nei prossimi giorni manifestera' a fianco dei lavoratori e della Cgil. ''Dopo tanti sacrifici - ha spiegato Di Pietro a proposito della vertenza di Pomigliano d'Arco - che sono stati fatti per avere garanzie costituzionali come quella dell'interlocuzione del lavoratore nelle vicende dell'azienda, questo ricatto politico che intende fare il governo e l'azienda non ci trova d'accordo''. ''Per queste ragioni - ha concluso Di Pietro - manifesteremo con i lavoratori e con la Cgil perche' riteniamo che questa idea di spaccare i sindacati e il dialogo unitario sia un modo tipico dei regimi''.

Intercettazioni/ Di Pietro aprirà sito in Belgio per pubblicarle _Duro ostruzionismo Idv a Camera e campagna disobbedienza civile Roma, 14 giu. (Apcom) - Antonio Di Pietro annuncia dal suo blog che se la legge sulle intercettazioni entrerà in vigore nel testo approvato dal Senato, nonostante il "duro ostruizionismo" dell'opposizione, Italia dei Valori promuoverà una "campagna di disobbedienza civile" per invitare a non rispettare le nuove norme che avrà come primo atto l'apertura di un sito all'estero, in Belgio, per "pubblicare tutte intercettazioni in Italia proibite". "Berlusconi continua a premere per far diventare legge il ddl intercettazioni, ennesimo provvedimento ad personam che il Presidente del Consiglio si è fatto confezionare ad hoc, e, per far ciò, non si occupa delle priorità dei cittadini e dei problemi economici del nostro Paese. Noi dell'Italia dei Valori - scrive- non ci stiamo a vivere in un regime che impedisce la libera circolazione delle informazioni e indebolisce la lotta alle mafie. Per questo, abbiamo deciso di pubblicare su un nostro sito in Belgio: www.italiadeivalori.be tutte quelle intercettazioni che saranno vietate in Italia. La Banda Bassotti che ha in mano l'Italia pensa sempre e solo ai suoi interessi: dopo il legittimo impedimento, il Lodo Alfano e lo scudo fiscale e le innumerevoli norme salva Casta, portate all`esame del Parlamento, adesso si concentra su un provvedimento liberticida che imbavaglia la stampa, non consente ai cittadini di ottenere giustizia e ai magistrati di potere indagare. Sono disposizioni di cui beneficeranno solo la cricca e le organizzazioni criminali. Per contrastare queste norme, oltre a portare avanti un ostruzionismo duro e senza sconti in Parlamento, non ci rimane che lanciare una campagna di disobbedienza civile. Si tratta de "Le intercettazioni proibite - Un sito in Belgio contro la censura italiana". Infatti, pubblicheremo su un nostro sito estero (http://italiadeivalori.be/) tutti i dialoghi proibiti, resi dagli avvocati, ma che non potranno essere diffusi e sottoposti all`attenzione dell`opinione pubblica perché la legge lo impedirà". "Inoltre, quando verremo a conoscenza di queste intercettazioni, le faremo leggere in Parlamento dai nostri deputati e senatori, in modo tale che abbiano validità di atto pubblico e possano così essere diffuse sul web. Ma per far ciò, abbiamo bisogno dell`aiuto di tutti voi. E` una campagna importante, una battaglia di democrazia che viaggerà attraverso la rete e della quale sarete protagonisti.Troverete a breve il codice del bannerino che vi chiediamo di pubblicizzare sui vostri siti e blog: utilizzatelo e diffondetelo il più possibile. Anche questo è un segnale forte e chiaro della nostra resistenza democratica al regime che avanza", conclude Di Pietro rivolto ai suoi lettori sul web.

Intercettazioni/ Di Pietro: Con ddl grave attentato alla rete _"Obbligo di rettifica anche per i blogger è censura di regime" Roma, 14 giu. (Apcom) - "Dai blogger amatoriali agli utenti dei social network, tutti se la vedranno con il ddl intercettazioni: il testo approvato al Senato con voto di fiducia, infatti, impone a tutti i navigatori l`obbligo di rettifica. È un attentato alla rete gravissimo, che l`Italia dei Valori ha cercato di osteggiare con emendamenti e ogni possibilità istituzionale, ma che l`imposizione del voto di fiducia ha vanificato". Lo sostiene il leader dell`Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, sulla sua pagina Facebook. "Se il testo del Senato verrà votato così com`è anche alla Camera - aggiunge Di Pietro - saranno tempi duri non solo per la libertà di informazione dei giornalisti, ma anche per quella di parola di ogni semplice cittadino. La richiesta di rettifica potrà essere fatta da chiunque contro qualunque blog o social network, e tale rettifica dovrà essere fatta entro 48 ore. Le sanzioni? Fino a 12mila euro! Questo significa dover essere sempre pronti alla rettifica, che per un blogger vuol dire nessuna pausa, niente vacanze, vigilanza continua, un lavoro che può fare la redazione di un giornale non certo un sito amatoriale". "Non ha senso, a meno che non si voglia impedire qualunque opinione fuori dal coro. Tradotto - conclude Di Pietro - significa censura di regime, né più né meno. Noi dell`Italia dei Valori ci siamo sempre battuti per la libertà della rete, luogo della democrazia a tutti gli effetti, e faremo il possibile per evitare che questo provvedimento diventi realtà. Quando parliamo di 'regime' e di 'attentato alla libertà di parola', non stiamo purtroppo esagerando".

MANOVRA: DI PIETRO, A TUTTA FORZA VERSO IL DEFAULT = (AGI) - Roma, 14 giu. - "Il bollettino sul debito pubblico diramato da Bankitalia e' inquietante", "questo governo ci sta portando alla sua meta, di certo non quella desiderata dai cittadini: il default". Lo afferma sul suo blog Antonio Di Pietro. Nel 2009 il debito pubblico e' cresciuto di 10 miliardi al mese, ma per il leader Idv esso "continua a crescere. E, infatti, ad aprile ha toccato quota 16 miliardi di euro" e si puo' prevedere diventi a fine anno "di 1941 miliardi". "La situazione e' insostenibile, anche agli occhi dell'Europa. La manovra 'lacrime e sangue' per i cittadini, e non per i membri del governo, che Tremonti e Berlusconi hanno impacchettato nelle scorse settimane, appare ridicola alla luce dei dati diffusi oggi da Bankitalia". "Una manovra che toglie gli ultimi spiccioli dalle tasche degli italiani (mentre continuano gli immensi sprechi della macchina burocratica) e che non evitera' il fallimento del Paese, almeno che non sia triplicata o quadruplicata". "Questo e' lo scenario nel quale si muove un governo di incoscienti. Un governo che continua a far crescere la spesa pubblica indebitando i cittadini, proteggendo gli evasori fiscali e proponendo leggi, come quella sulle intercettazioni (video), che favoriranno appunto evasori, criminali, imbavaglieranno la stampa e limiteranno gravemente l'azione investigativa della magistratura. Non e' un caso che Bankitalia parli di una diminuzione considerevole delle entrate fiscali". Di Pietro invita dunque le Regioni a "rispedire al mittente i tagli che lo Stato impone e che deprimono la ripresa dell'economica locale. Le invito a ribellarsi contro questo scaricabarile finche' non sara' avviato un piano di recupero importante dell'evasione fiscale che, in Italia, ammonta a circa 156 miliardi di euro annui. E' impensabile oltre che offensivo nei confronti dei contribuenti, cercare di recuperare solo 6 mld dagli evasori come propone il governo". Per il leader Idv "e' impensabile bloccare il pensionamento a un lavoratore" senza che "la politica riduca (lei per prima) i suoi costi". "L'Italia puo' uscire dalla crisi senza tagli eliminando gli sprechi che sono tanti e tali da non poterli piu' permettere ai politici. E' la politica ad aver vissuto per decenni al di sopra delle proprie possibilita' e non i cittadini, come sostiene, invece, il Presidente del Consiglio. Ma e' vero che sono i cittadini che gliel'hanno permesso, cosi' come e' vero che ora i cittadini non devono piu' permetterlo. L'Italia dei Valori ha proposto una manovra di 65 miliardi (video) di euro senza dover mettere le mani nelle tasche dei pochi contribuenti onesti rimasti in Italia. Certo, non e' una manovra che punta a recuperare solo l'3,8% dell'evasione fiscale". (AGI)

FIAT: POMIGLIANO; IDV, NON TRASFORMARE OPERAI IN SCHIAVI DI PIETRO E ZIPPONI, AZIENDA RICATTA E SACCONI INSULTA FIOM (ANSA) - ROMA, 14 GIU - Non e' ''accettabile'' che i lavoratori di Pomigliano d'Arco ''vengano trasformati in schiavi''. Lo dichiarano in una nota congiunta il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il responsabile welfare e lavoro del partito, Maurizio Zipponi. ''I lavoratori della Fiat di Pomigliano - premettono - sono sottoposti a un vero e proprio ricatto: o accettano di ridurre tutti i loro diritti, peggiorando le loro condizioni di liberta' fino a non poter esercitare un diritto costituzionale quale lo sciopero oppure vengono licenziati. E' evidente che i lavoratori stanno vivendo un momento di solitudine estrema e subiscono una prepotenza inaccettabile da parte della Fiat. Il tutto si svolge con la totale e criminogena assenza del Governo''. ''Persino nella tanto bistrattata Prima Repubblica - proseguono - il ministro del Lavoro si impegnava a radunare intorno ad un tavolo le parti al fine di realizzare un accordo consensuale che avesse permesso: da un lato, l'investimento della Fiat e una fabbrica efficiente e produttiva; dall'altro il mantenimento dei diritti elementari dei lavoratori, mai in contrasto con un'azienda capace di far funzionare gli impianti''. ''Invece, in questo governo, il ministro della disoccupazione, Maurizio Sacconi, crea danni enormi - sottolineano Di Pietro e Zipponi - agganciandosi al treno della Fiat come ultimo vagone di supporto all'azienda, insultando i lavoratori e un'organizzazione sindacale seria e rigorosa come la Fiom. E' del tutto stonata la richiesta di un referendum tra i lavoratori. Pochi mesi fa, infatti, gli stessi che oggi invocano il voto hanno impedito a un milione e mezzo di metalmeccanici di votare il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Insomma si utilizza la democrazia come un elastico da tirare a piacimento. L'Italia dei Valori si augura che Marchionne, che ha dimostrato di essere tra i migliori manager italiani, si renda conto che i lavoratori possono anche subire ricatti e vessazioni, ma gli operai come i contadini hanno memoria lunga e nel tempo sicuramente saprebbero agire di conseguenza''. ''Una fabbrica che non abbia il consenso ma il ricatto come leva per la sua gestione e' destinata a non funzionare - concludono Di Pietro e Zipponi - Per questo, ci appelliamo al governo e alla Fiat perche' la smettano di discutere sui giornali, di polemizzare con i lavoratori della Fiom e facciano tutti gli sforzi possibili per mantenere in Italia l'investimento e la produzione. E' giusto che i lavoratori siano consapevoli che la fabbrica deve essere efficiente nei turni e nella sua produttivita' ma, per realizzare questi obiettivi, non e' accettabile che gli operai vengano trasformati in schiavi''.

MANOVRA: BELISARIO (IDV), DATI BANKITALIA CONFERMANO SBAGLIATA = (AGI) - Roma, 14 giu. - "Debito pubblico alle stelle, entrate tributarie in calo. Mentre i dati di Bankitalia fotografano un'Italia che preoccupa sempre di piu', il gatto e la volpe, ovvero Berlusconi e Tremonti, rispondono a questa situazione d'emergenza con una manovra depressiva e assolutamente inefficace oltre che vergognosamente iniqua". Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, secondo cui "e' l'impostazione stessa della manovra che e' sbagliata. Primo, perche' non favorisce la crescita, e senza una forte crescita non si puo' pensare di abbattere il rapporto tra debito e Pil; secondo, perche' e' basata per il 40% su maggiori entrate, rappresentate per lo piu' da presunto gettito aggiuntivo tratto dalla lotta all'evasione, e invece Bankitalia ci dice che le entrate tributarie continuano a diminuire". "L'Italia dei Valori - conclude Belisario - ha presentato una sua contromanovra da 65 miliardi di euro basata su interventi selettivi e concreti, una manovra che chiede di piu' a chi ha di piu', che colpisce speculatori ed evasori fiscali e tutela invece i ceti piu' deboli. Il contrario di quella del governo, la prova che si puo' e si deve intervenire diversamente prima che per il malato Italia sia troppo tardi".

INTERCETTAZIONI:IDV,ODG INTERVENGA SU'ONOREVOLI-GIORNALISTI' (ANSA) - ROMA, 14 GIU - ''Il Ddl intercettazioni non è solo un'aggressione alla sicurezza dello Stato, ma anche un'intollerabile limitazione alla libertà di stampa, come denunciato con forza dall'Fnsi. Ci chiediamo se l'Ordine nazionale dei giornalisti intenda intervenire e prendere provvedimenti nei confronti dei numerosi parlamentari giornalisti che hanno votato a favore della legge bavaglio''. Lo chiede in una nota il capogruppo dell'Idv alla Camera, Massimo Donadi, sottolineando come ''questi senatori con in tasca il tesserino da giornalisti non solo hanno violato il codice deontologico della professione, ma probabilmente hanno anche commesso illeciti disciplinari. Come si può contemporaneamente votare il bavaglio e la censura ed essere giornalisti?''. ''La legge bavaglio - conclude Donadi - rende impossibile raccontare i fatti e nasconde ai cittadini i misfatti e le responsabilità di politici e personalità pubbliche. E' un attacco all'art.21 della nostra Costituzione''.

MANOVRA: DONADI, PDL DIVISO, SERVE CONFRONTO IN AULA = (AGI) - Roma, 14 giu. - "Ora anche nel Pdl cresce la consapevolezza che questa manovra mette le mani nelle tasche degli italiani, peraltro sempre gli stessi, ed e' incompleta: mancano misure per il rilancio dell'economia e investimenti per famiglie, lavoro e imprese. Una parte del centrodestra, quindi, condivide le nostre critiche. Su un tema cosi' importante per il futuro del Paese e' necessario un ampio confronto in Parlamento per migliorare il testo. Italia dei Valori e' una forza responsabile ed e' disponibile al confronto. Abbiamo presentato una 'contromanovra' innovativa e piena di elementi che un governo responsabile dovrebbe valutare. Quando c'e' in gioco il futuro del Paese, le barricate sono pericolose". Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.

Apc-Intercettazioni/ Idv: Faremo le barricate contro legge-bavaglio _Donadi: Ddl inemendabile, va stracciato per il bene dell'Italia Roma, 14 giu. (Apcom) - Italia dei valori conferma la linea dura contro il ddl intercettazioni. "Faremo le barricate alla Camera contro la legge-bavaglio - afferma il presidente dei deputati dipietristi, Massimo Donadi -. Quel testo non può essere emendato, va solo stracciato per il bene del Paese, per tutelare la libertà di stampa e per non privare magistratura e forze dell`ordine di uno strumento essenziale per la lotta al crimine".

LIBIA, IDV: INUTILE PASSERELLA MEDIATICA 'DITTATORELLO' UFFICIO ONU RIMANE CHIUSO GRAVE SILENZIO FRATTINI RIFERISCA IN PARLAMENTO "Nonostante la passerella mediatica del 'dittatortello' Berlusconi, l'ufficio dell'Onu a Tripoli per i rifugiati continua ad essere chiuso. Berlusconi ne ha parlato con il dittatore libico, suo amico, che non riconosce la convenzione di Ginevra del 1951? Ed è andato a visitare i campi di concentramento dove sono torturati gli uomini che il nostro Paese respinge? Comprendiamo l'imbarazzo di Frattini ma non il suo grave silenzio. Chiediamo che il ministro degli Esteri venga a riferire in Parlamento sull'illegale chiusura dell'Agenzia dell'Acnur a Tripoli". Lo afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, on Leoluca Orlando.

GIUSTIZIA: L.ORLANDO, PROPOSTE ALFANO PROVANO NOSTRA RAGIONE (ANSA) - ROMA, 14 GIU - ''Parlare di giustizia con un governo che denigra quotidianamente le istituzioni e la costituzione, non e' possibile. Le ultime proposte di Alfano, cosi' come la legge sulle intercettazioni, dimostrano come l'Italia dei Valori aveva ragione sin dall'inizio''. Lo afferma Leoluca Orlando, portavoce dell'Italia dei Valori. ''Da tempo sosteniamo che qualunque tipo di confronto sul tema giustizia e' irrealizzabile con questa maggioranza - aggiunge Orlando - a causa del suo spirito in aperto e palese contrasto con i magistrati e della sua chiara volonta' di scardinare i poteri dello Stato per realizzare scopi contingenti della casta''. (ANSA).

INNO MAMELI. MURA (IDV): DA ZAIA BECERA PROPAGANDA (DIRE) Roma, 14 giu. - "Dopo il grande lavoro svolto dal presidente Carlo Azelio Ciampi per far conoscere e rendere familiare l'inno nazionale in particolare tra i bambini delle scuole, e' davvero sgradevole che un rappresentente istituzionale della Lega, come il governatore del veneto Zaia, non abbia esitato a strumentalizzare proprio l'inaugurazione di una scuola per aggiungere una nuova puntata alla piu' becera propaganda leghista". Cosi' Silvana Mura, deputata dell'Italia dei valori, per cui "tutti questi episodi di polemica nei confronti di simboli nazionali sono ormai stucchevoli e non varrebbe la pena parlarne se, come in questo caso, non si fosse verificato nei confronti di un luogo come la scuola, che per le funzioni che svolge e per i piccoli cittadini a cui si rivolge, dovrebbe essere considerata una zona franca da parte della becera propaganda".

INTERCETTAZIONI: MURA (IDV), CAMERA FACCIA ESAME VERO = OPPOSIZIONE NON SI ILLUDA DI TROVARE SPONDE NEI FINIANI Roma, 14 giu. (Adnkronos) - ''Sarebbe un grave errore se qualcuno nell'opposizione si illudesse di poter trovare nel gruppo dei cosi'ddetti finiani una sponda concreta per modificare ulteriormente la legge bavaglio. In questo senso, l'intervista rilasciata da Bocchino a 'la Stampa' e' sicuramente illuminante in merito al ruolo effettivo che vorranno, ma soprattutto potranno svolgere''. E' quanto sottolinea Silvana Mura, deputata di Idv. ''L'Italia dei valori -aggiunge- non e' abituata a chiedere ad altri quello che e' suo compito realizzare, come quello di opporsi con ogni forza a una legge antidemocratica e contro la Costituzione''. ''Quello che pretendiamo -rimarca l'esponente dipietrista- e' soltanto il rispetto delle prerogative della Camera, ovvero un esame vero senza blindature e fiducie. Se questo accadra' -conclude Mura- allora non sono da escludere sorprese, visto lo stato confusionale in cui versa la maggioranza''.

Intercettazioni/ Li Gotti: Assurdo obbligo rettifica anche siti _"Voto di fiducia ha vanificato sforzi per annullare norma" Roma, 14 giu. (Apcom) - "Il voto di fiducia ha vanificato tutti i nostri sforzi per eliminare una norma stupida e inutilmente vessatoria. Se la legge sulle intercettazioni passerà così com'è stata licenziata dal Senato, tutti quelli che hanno un sito internet registrato in Italia, anche i semplici blogger amatoriali, dovranno vedersela con i nuovi obblighi di rettifica. Quarantotto ore di tempo per pubblicarla con lo stesso rilievo e posizione, altrimenti scattano le sanzioni che vanno da 7.746 a 12.911 euro: una vera assurdità!". A rilevarlo è il sen. Luigi Li Gotti, capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Giustizia a Palazzo Madama, secondo il quale "si tratta di una norma che non tiene in alcun conto la varietà e le diversità di pubblicazione delle notizie su internet". "Una cosa è pretendere rettifiche e chiarimenti da siti professionali - sottolinea Li Gotti - un'altra richiederle a quelli amatoriali, il cui 'responsabile' è chi ha registrato il sito ma spesso naviga su internet saltuariamente e certamente non riuscirebbe a ottemperare agli obblighi di rettifica nei tempi prescritti. A questo punto - conclude il dipietrista - per costoro l'unica soluzione sarà quella di trasmigrare su siti stranieri, così da non vivere con l'incubo di pesanti multe e con la facoltà di esprimere liberamente il proprio pensiero".

Rai/ Pardi: Proposta Pd non risolve, separare partiti da gestione _"E non convince soluzione 'presidenzialista' su poteri Ad" Roma, 14 giu. (Apcom) - E' scettico Francesco Pardi, senatore dell'Idv e componente della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai, di fronte alla proposta lanciata da Pier Luigi Bersani di un azzeramento dei vertici della tv pubblica e di una riforma della governance aziendale, con maggiori poteri attribuiti a un amministratore delegato: "Credo - commenta, raggiunto al telefono - che il problema fondamentale non sia risolto da questa proposta di Bersani. Servono innanzitutto precisi diaframmi di separazione tra la politica e la gestione Rai. Inoltre, trovo presidenzialistico e abbastanza berlusconiano l'idea di dare tutto il potere au amministratore delegato e poi se la vede lui. Non mi sembra una soluzione molto brillante". "Certo - riconosce il parlamentare dell'Idv - questa proposta, essendo formulata dal Pd, va vagliata con attenzione, vanno visti pro e contro. E va fatto studiandola nei dettagli, cosa che ora non sono in grado di fare. Però a lune di naso mi sembra, ad esempio, che la nomina del Cda da parte della Vigilanza Rai e di Regioni e Comuni allarga sì la platea e forse quindi aumentano i margini di pluralismo, ma è pur sempre una nomina di natura politica, che bene o male è prodotta da una maggioranza politica". "In conclusione, mi pare - dice ancora Pardi - una proposta un po' interlocutoria tanto per stare un po' sulla scena. Per la Rai ci vorrebbe una soluzione tipo Bbc, certo la politica pesa lo stesso, ma vorrei tornare alla condizione rappresentata da quella meravigliosa battuta della Thatcher, quando disse 'la BBc non mi piace ma non posso farci nulla'".

INTERCETTAZIONI: FORMISANO (IDV), LIBERTA' DI COSCIENZA PER PARLAMENTARI = (ASCA) - Roma, 14 giu - ''Ci auguriamo che la discussione alla Camera su un provvedimento cosi' rilevante come quello sulle intercettazioni non subisca condizionamenti esterni al Parlamento. Su tali questioni i parlamentari devono piu' che mai esercitare la liberta' da vincoli di mandato, cosi' come la costituzione garantisce''. Ad affermarlo e' Nello Formisano, vice presidente della commissione bicamerale per la Semplificazione, il quale conclude: ''Siamo certi che il presidente della Camera, quale garante dei principi costituzionali, esercitera' il suo ruolo favorendo la piu' ampia discussione sul provvedimento in esame, che, purtroppo, la stampa europea, e non solo quella nazionale, considera un bavaglio alla libera informazione''.

FIAT: ZIPPONI (IDV), PROPOSTA VIOLA LEGGI E COSTITUZIONE
"Leggendo il testo della proposta che la Fiat chiede di sottoscrivere è evidente la violazione della legge in tema di diritti individuali dei lavoratori a partire dal diritto di sciopero. Inoltre, quel testo liquida definitivamente il significato delle garanzie del contratto nazionale di lavoro". Lo afferma il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi. "A questo punto, dopo l'autonoma e seria decisione del comitato centrale della Fiom, è necessario - spiega - che questa vicenda esca dai falsi richiami alla responsabilità da parte di Emma Marcegaglia e dalle prese di posizioni irresponsabili del ministro del Lavoro e di tutti i commentatori della domenica. Questi tra l'altro non accetterebbero su di sé un decimo di quello che la Fiat chiede che accolgano i lavoratori di Pomigliano. E' necessario che questi signori stiano zitti e che Marchionne, insieme alla Fiom, si concentri sull'obiettivo per cui tutti facciamo il tifo: rendere competitivo lo stabilimento di Pomigliano, garantendo il rispetto del contratto nazionale e delle leggi". "Quindi, oggi, è necessario un atto di responsabilità collettivo. Ognuno - conclude - faccia il proprio mestiere: la Fiat il proprio, il sindacato anche, senza rinunciare mai a trattare, se è necessario, oltre l'ultimo minuto.

DOSSIER ILLEGALI: IDV, VERTICI TELECOM PROMUOVANO AZIONE RESPONSABILITA' = (ASCA) - Roma, 14 giu - ''Ci ha pensato il Gup di Milano, Mariolina Panasiti, a scrivere la verita' su Marco Tronchetti Provera e su quale sia stato il suo ruolo nella vicenda del dossieraggio illegale Telecom''. Lo ha sottolineato il capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti, riportando le motivazioni dei patteggiamenti in cui il giudice avrebbe chiarito che le logiche alla base del dossieraggio ''tendono a beneficiare, non gia' l'azienda come tale, ma chi in un dato momento storico ne e' il proprietario di controllo''. Il giudice, continua Lannutti, parla di una ''gravissima intromissione nella vita privata delle persone, mossa da logiche partigiane nella contrapposizione tra blocchi di potere economici e finanziari, logiche che tendono a beneficiare colui che in un dato momento storico e' il proprietario di controllo dell' azienda''. Insomma, riporta ancora Lannutti, le richieste di acquisizione di informazioni e di intrusione informatica ''erano attivita' strettamente pertinenti a scelte aziendali idonee a soddisfare ed a corrispondere a specifici interessi delle due societa' (Telecom e Pirelli) e del gruppo dirigente rappresentato dal presidente Marco Tronchetti Provera e dall'amministratore delegato Carlo Buora. Poiche' e' palesemente inverosimile che Fabio Ghioni abbia agito di sua iniziativa, come e' altamente improbabile che Giuliano Tavaroli, ex capo della security di Telecom e Pirelli, abbia agito nel suo proprio interesse - fa notare il senatore IdV - gli attuali dirigenti di Telecom Italia, se vogliono assolvere al ruolo di indipendenza e di tutela degli interessi aziendali, hanno il dovere di promuovere una urgente azione di responsabilita' contro Tronchetti Provera, Carlo Buora e Riccardo Ruggiero,chiedendo loro di pagare i danni ingenti inferti ai piccoli azionisti ed ai lavoratori, sempre piu' in esubero e marginalizzati anche per dirette responsabilita' della gestione aziendale di Tronchetti Provera''.

TANGENTI ABRUZZO: IDV, E' DEL TURCO CHE DEVE CHIEDERE SCUSA = (AGI) - Pescara, 14 giu. - "Interessa poco se il Pd debba chiedere scusa a del turco, ma sicuramente del turco deve chiedere scusa agli abruzzesi". E' quanto dichiara il senatore Alfonso Mascitelli, coordinatore regionale dell'Italia dei Valori, in risposta alle dichiarazioni definite "estemporanee" del senatore Latorre, riportate dalla stampa locale. "Il collega Latorre - continua il senatore Mascitelli - forse conosce meglio le vicende della sua regione, la Puglia, in cui alti esponenti del Pd hanno dovuto rassegnare le dimissioni, perche' coinvolti nella sanitopoli regionale, e di certo conosce molto poco le vicende abruzzesi". "Noi dell'italia dei valori - aggiunge il coordinatore regionale Idv - non ci siamo mai iscritti al partito dei colpevolisti o a quello degli innocentisti, ma una cosa e' sicura: i comportamenti dell'ex governatore e dei suoi piu' stretti collaboratori - che hanno consentito ad un imprenditore della sanita' privata, piu' che noto nella nostra regione per la spregiudicatezza nella gestione sanitaria e negli affari economici del suo gruppo al quale, tra l'altro, si dava anche la possibilita' di visite private e di telefonate intime con i collaboratori del presidente - hanno di fatto creato le condizioni per una perdita di credibilita' rispetto agli impegni di riformismo e di cambiamento presi dal centrosinistra, con un effetto domino devastante nel rapporto di fiducia con la gente". "Tutto questo - conclude Mascitelli - con il risultato che e' stata riconsegnata di nuovo la regione in mano ad un centrodestra che, riprendendo l'eredita' del precedente quinquennio che aveva creato il sistema Masciarelli con le Legge Dominici, assessore di Forza Italia, e il sistema della truffa delle autocertificazioni della Giunta Pace, continua a portare avanti una cappa di connivenze e collusioni con i nuovi affarismi economici che sta penetrando tutti i settori della nostra regione". (AGI)

GIUSTIZIA. DE MAGISTRIS: ALFANO DISTRUTTORE, NESSUN CONFRONTO (DIRE) Roma, 22 giu. - "Un confronto sulla riforma della giustizia significherebbe svendere l'autonomia della magistratura per sottoporla all'esecutivo, compromettendo l'equilibrio costituzionale". Lo dice il parlamentare europeo dell'Idv Luigi De Magistris. "Il ministro Alfano- spiega- traduce in proposta legislativa ogni input distruttivo del premier verso la giustizia, che vorrebbe sempre piu' verticalizzata, arrivando a sottrarre al pm la facolta' di raccogliere notizie di reato per affidarla alla sola polizia giudiziaria, la quale dipende dal governo. La politica sara' dunque immune dall'attivita' inquirente e morira' la funzione di contro-potere della magistratura. Restano invece prive di risposta le vere emergenze, come la lunghezza dei tempi procedurali che danneggia i cittadini. "Niente infatti viene proposto per rispondere alle esigenze di maggiori finanziamenti al settore, per semplificare il codice di procedura penale, per attenuare la continua produzione di leggi mentre restano inapplicate quelle gia' esistenti. Pero'- conclude De Magistris- si parla di separazione delle carriere e di un Csm specifico per i pm, presieduto dal ministro della Giustizia, cioe' di come corrodere l'autonomia della magistratura e poterla controllare con la minaccia disciplinare".
INTERCETTAZIONI: DE MAGISTRIS "FINI RASSICURI PAESE SU SUA COERENZA" ROMA (ITALPRESS) - "Il Governo vuole far credere che gli italiani vivono in una Ddr moderna a causa della magistratura, che passerebbe il tempo ad ascoltare le loro conversazioni private". Lo afferma in una nota Luigi de Magistris, eurodeputato IdV. "Niente di piu' falso: non c'e' nessun abuso di questo strumento di indagine e la magistratura non e' affetta da nessuna sindrome di voyeurismo, semplicemente dispone delle intercettazioni per garantire ai cittadini la sicurezza e la giustizia. Due diritti compromessi dal ddl che, con la scusa della privacy, dispone una norma che non solo annienta la capacita' di indagine, ma che contribuira' a favorire la fuga di notizie, con il perverso meccanismo delle richieste di proroghe e della competenza del giudice distrettuale. Che Fini - prosegue - rassicuri sui tempi di discussione parlamentare e' qualcosa che ci fa piacere visto il suo ruolo istituzionale, ma che risulta politicamente superflua. L'urgenza infatti e' che questo ddl non passi anche grazie alla coerenza dei finiani: ecco, su questo punto dovrebbe rassicurare il paese, visto che questa coerenza, ad oggi, non c'e' stata".

Fiat, Alfano (Idv): "Operai sotto minaccia da parte dell'azienda"
Palermo, 14 GIU (Il Velino) - á"Se la Fiat riduce il dialogo con gli operai e i sindacati ad una serie di minacce o di ricatti come l'abolizione del diritto allo sciopero c'e' un problema di fondo sul quale e' necessario intervenire con risolutezza". E' il commento dell'europarlamentare siciliana Sonia Alfano (IdV) sull'accordo tra la Fiat e i sindacati, che prevede settecento milioni di investimenti e cinquemila posti di lavoro in cambio di una diminuizone dei diritti degli operai dello stabilimento. "La Fiat ha sostanzialmente minacciato di licenziare il lavoratore che aderisce ad uno sciopero, ad esempio per contestare ritmi di lavoro insostenibili. Come durante il fascismo, in sostanza. L'azienda, anche grazie al silenzio di un governo menefreghista e criminale -sottolinea- ha posto Pomigliano d'Arco al di fuori del Paese ignorando il contratto nazionale, la legge e la Costituzione. Mi chiedo -prosegue l'europarlamentare- come possano i sindacati accettare una soluzione del genere, che va ampiamente in contrasto con i diritti primari dei lavoratori"





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