giovedì 24 giugno 2010

FOCUS 24 GIUGNO 2010

FONDAZIONI LIRICHE: DI PIETRO, NON VOGLIONO CHE SE NE PARLI = (AGI) - Roma, 24 giu. - "E' tempo di fare un primo bilancio di questa maratona che l'Italia dei Valori sta portando avanti. Abbiamo molto riflettuto in queste ore e abbiamo deciso che solo la caduta fisica potra' fermarci perche' al Governo non interessa altro che tutto finisca presto, e che non se ne parli". Lo afferma in una nota il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. "L'Onorevole Napoli che si lamenta della nostra diretta sulla mia pagina Facebook ha paura che l'opinione pubblica possa sapere cosa avviene qua dentro, ossia che la Casta sta attuando l'ennesima porcata sulle spalle della cultura e dei suoi lavoratori - aggiunge il leader dell'IdV - e' infatti piu' importante vedere alle sedici la partita dell'Italia, e magari l'Isola dei famosi, piuttosto che far sapere cosa accade in questo Parlamento. Siamo in quest'Aula a discutere di un tema serio: il futuro di un comparto importante come quello della cultura, dello spettacolo, delle attivita' culturali, la linfa vitale del Paese, che oggi e' un mondo abbandonato a se stesso perche' questo decreto legge e' pessimo e oggi purtroppo in quest'Aula lo diciamo solo noi dell'Italia dei Valori". "Abbiamo deciso di fare sapere all'opinione pubblica che questo settore viene abbandonato a se stesso per risparmiare soldi sulle spalle dei soggetti piu' deboli - spiega - 'Il Giornale' di questa mattina dice: 'la cultura piange miseria, ma il ministero paga bene i suoi dirigenti. Tutta colpa dei tagli del governo. Eppure a scorrere l'elenco non si ha per niente l'impressione di un dicastero francescano'. Infatti, circa 200 dipendenti, percepiscono stipendi con punte che sfiorano 200 mila euro. Sempre questo ministero, oggi, chiede ai precari di stringere la cinghia, di andare a casa, di non avere la possibilita' di arrivare a fine mese e al personale del settore di rassegnarsi e di calare il sipario". "Queste - conclude Di Pietro - sono le ragioni per le quali stiamo facendo opposizione dura, vogliamo far conoscere il misfatto perpetrato ai danni di un comparto importante. Un Paese che non investe nella cultura e' destinato a morire".

Manovra/ Sciopero Cgil, Idv in piazza a Napoli con Di Pietro _Sfilerà dietro striscione 'Siamo tutti operai di Pomigliano' Napoli, 24 giu. (Apcom) - L'Idv aderisce allo sciopero generale indetto dalla Cgil a Napoli. "L'Italia dei Valori - afferma il presidente del partito Antonio Di Pietro - si fa carico del disagio sociale ed economico che creerà la manovra varata dal Governo. E' un provvedimento iniquo e ingiusto che colpisce i lavoratori, i precari, i giovani in cerca di occupazione, il mondo della cultura, il comparto sicurezza e tutte quelle categorie che non rientrano nella 'casta' e nella 'cricca'. Per questo, l'Italia dei Valori si batterà in Parlamento per contrastare l'ennesima porcata ai danni dei cittadini e domani sarà in piazza con i lavoratori". La delegazione dell'Italia dei Valori, composta dal leader Antonio Di Pietro, dal responsabile Lavoro e Welfare Maurizio Zipponi e da altri esponenti del partito, sfilerà in corteo dietro lo striscione 'Siamo tutti operai di Pomigliano'. Di Pietro, informa una nota, incontrerà i giornalisti alle ore 11 in piazza Matteotti, a poca distanza dal palco della Cgil.

MONDIALI: DI PIETRO, ALTRI VEDONO PARTITA NOI IN TRINCEA = (AGI) - Roma, 24 giu. - "Ora credo che la partita sia gia' iniziata e noi siamo sulle barricate e resteremo qui fino alla fine di tutti gli emendamenti". Quel "credo", desunto dalla rarefazione delle presenze in Aula, segnala la determinazione di Antonio Di Pietro e l'amarezza perche' "abbiamo dovuto bacchettare alcuni colleghi, per impedire loro di andare a vedere una partita di pallone". Anche se la "partita di pallone" e' decisiva per la Nazionale e persino Umberto Bossi ha dovuto constatare che con i Mondiali non si scherza. Ma il leader Idv tiene il punto e affida lo sfogo al proprio profilo Facebook, segnalando appunto di essere rimasto in Aula per partecipare al dibattito.

GOVERNO. DI PIETRO: LEGITTIMO IMPEDIMENTO È LADROCINIO DI STATO "UNA LEGGE PER CONSENTIRE A PREMIER E MINISTRI IMPROCESSABILITÀ" (DIRE) Roma, 24 giu. - "Si e' costruito un ministero che non esiste, ma che doveva esistere, solo per consentire a una persona di non presentarsi davanti al giudice e di farla franca eccependo il legittimo impedimento, un provvedimento fatto dal governo Berlusconi per consentire al premier e ai suoi ministri l'improcessabilita'". E' quanto dice Antonio Di Pietro, prendendo la parola nell'aula della Camera durante l'esame del dl sulle fondazioni liriche. Il leader Idv si riferisce al fatto che i legali del Aldo Brancher hanno chiesto il rinvio dell'udienza di sabato prossimo in cui il neo-ministro risponde di appropriazione indebita in relazione a soldi incassati da Giampiero Fiorani nell'ambito della vicenda Antonveneta. Di Pietro aggiunge che la notizia "fa pandant" con un altra: "Cioe' il rinvio alla Consulta da parte del gup di Milano degli atti sul processo Mediatrade sul quale il presidente del Consiglio ha invocato il legittimo impedimento e che ha bloccato il processo anche per altre 12 persone, tra cui il figlio di Berlusconi e Confalonieri". Il leader Idv conclude: "Si dice legittimo impedimento ma si chiama ladrocino di Stato da parte di persone che sono andate al potere solo per essere nelle condizioni di rubare legalmente".

DIRITTI TV: DI PIETRO, LEGITTIMO IMPEDIMENTO E' LADROCINIO DI STATO = Roma, 24 giu. - (Adnkronos) - "Cio' a cui stiamo assistendo, non si chiama solo conflitto d'interessi, ma si chiama ladrocinio di Stato portato avanti da persone che sono andate al potere solo per poter rubare legalmente''. Lo ha affermato, intervenendo nell'Aula della Camera, Antonio Di Pietro, commentando il rinvio alla Consulta da parte del gup di Milano degli atti sul processo Mediatrade e il ricorso al legittimo impedimento da parte dei legali del ministro Brancher. ''Questa mattina -ha sottolineato l'ex pm- avevo pregato il ministro Bondi di chiedere al ministro Tremonti di non buttare via qualche milioncino di euro per costruire un ministero solo per permettere ad Aldo Brancher, che avrebbe dovuto presentarsi dal giudice il 26 giugno perche' sotto processo, di farla franca, eccependo il legittimo impedimento. L'ho detto all'alba, quando ancora la richiesta di appellarsi al legittimo impedimento da parte di Brancher non era stata avanzata. Ai cittadini vogliamo ricordare che il legittimo impedimento non e' altro che un provvedimento ad personam che ha voluto Berlusconi per garantire l'improcessabilita' a lui e ai suoi ministri". Quello che e' accaduto questa mattina -ha concluso Di Pietro- fa pendant con un'altra notizia: il legittimo impedimento e' stato usato anche da Silvio Berlusconi che, insieme ad altre undici persone, e' coinvolto nel processo Mediatrade. Si dice che la giustizia perde tempo, che i suoi tempi sono lunghi, Certo, se si fanno delle leggi ad hoc per non farsi processare, se si diventa ministri per sfuggire alla giustizia, ecco e' questa la conseguenza".

FONDAZIONI LIRICHE: DI PIETRO,EVERSIVI? RISPETTO A CICCHITTO (ANSA) - ROMA, 24 GIU - ''Cicchitto dice che noi siamo eversivi e che serve una riforma del regolamento della Camera per farci tacere: un concetto che risponde al modello fascista e piduista di governare che conferma, invece, che noi dell'Idv dobbiamo esserci!''. Lo ha detto nell'Aula della Camera il leader dell'Idv Antonio Di Pietro replicando al capogruppo del Pdl durante la seduta fiume sul dl fondazioni liriche. ''Noi siamo eversivi, ma rispetto a quel piduista e non ad altro. Noi stiamo con i lavoratori'', ha concluso. Di Pietro ha poi replicato a Dario Franceschini che lo aveva accusato di criticare il Pd con quelle che Roberto Giachetti ha definito come ''calunnie''. ''Io non ho mai citato il Pd - ha puntualizzato - ma ho criticato 'Il Giornale' e la maggioranza. Non sapevo che il Pd fosse la stampella della maggioranza e francamente non credo che lo sia''. (ANSA).

LIRICA: DI PIETRO, NOSTRA EVERSIONE E' DIFESA DEMOCRAZIA = Roma, 24 giu. (Adnkronos) - ''Siamo stati accusati da Cicchitto di essere un gruppo eversivo. Ben venga, all'interno di questo Parlamento, un gruppo eversivo e democratico, come quello dell'Italia dei Valori, che si batte per fermare questo modello di governo fascista e piduista. Inoltre, Cicchitto sostiene che servirebbe una riforma del regolamento della Camera per farci tacere, impedendo cosi' all'opposizione di esercitare il suo diritto dovere. Questa proposta risponde pienamente al modello fascista e piduista, alla forma di governo che vogliono per questo Paese. Pretendono, infatti, di cambiare le regole e modificare le leggi per tutelare, solo ed esclusivamente, gli interessi della casta. Per questo, noi dobbiamo esserci e dobbiamo continuare a portare avanti la nostra battaglia. E meno male che ci siamo''. Lo ha affermato il presidente dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, nel corso del suo intervento in Aula, alla Camera, sul decreto legge in materia di spettacolo e attivita' culturali. ''Noi stiamo con i lavoratori del mondo della cultura e dello spettacolo - ha aggiunto Di Pietro- e, se avessimo dovuto fare un provvedimento in materia economica, non ce la saremmo presa certo con i precari. Sono orgoglioso di poter condividere il pensiero di chi ritiene che si debba avviare una riforma fiscale abbassando le tasse ai lavoratori e ai pensionati e intensificando la lotta all'evasione fiscale. Sono inoltre d'accordo sul fatto che sia necessario definire una nuova politica industriale, varando un piano per il lavoro a favore dei giovani e delle donne e incentivando le assunzioni a tempo indeterminato''. ''Bisogna inoltre cancellare le tante precarieta', intervenire sugli sprechi, rendere flessibile il patto di stabilita' per i Comuni virtuosi, bloccare i contratti pubblici e gli scatti di anzianita' della scuola. Su tutto cio' occorre intervenire. Queste sono le battaglie da portare avanti invece di prendersela, come fa questo governo, con i precari del mondo della cultura, della scuola, e anche del mondo dell'informazione'', ha sottolineato. ''I tagli alla cultura sono i tagli alla democrazia -ha concluso Di Pietro - e un colpo d'accetta al futuro del Paese. Tra poco, questa maggioranza ci togliera' anche l'informazione e, quel canale satellitare che ancora funziona e trasmette la diretta dei lavori dell'Aula, che il vicepresidente del Pdl alla Camera, Osvaldo Napoli,vorrebbe spegnere, si spegnera' e con esso anche la democrazia''.

FONDAZIONI LIRICHE: IDV POLEMICO CON CASINI 'PIER FURBI' ATTACCHI IRONICI PER SUO VOTO A NOTTURNA, MA POI 'VA A NANNA' (ANSA) - ROMA, 24 GIU - Applauso ironico dell'Italia dei Valori all'ingresso dell'onorevole Pier Ferdinando Casini in Aula, alla Camera, stamane . ''I deputati dipietristi hanno accolto il leader dell'Udc al grido di "Bravo Pier furbi, bravo Pier furbi, hai fatto l'ennesima furbata da prima Repubblica". Infatti, ''poco prima di mezzanotte - si legge in un comunicato dell'ufficio stampa dell'Idv - orario fissato per il termine dei lavori, l'onorevole Casini aveva chiesto che si votasse la mozione per la seduta con orario continuato, senza interruzione per tutta la notte. ''Dopo l'approvazione, Casini se ne è andato a dormire e l'Italia dei Valori è rimasta da sola per tutta la notte ad illustrare gli emendamenti sul decreto legge. Il leader dell'Udc è rientrato in Aula questa mattina verso le 9.30". (ANSA).

MANOVRA, DOMANI DI PIETRO IN CORTEO A NAPOLI (9Colonne) Roma, 24 giu - L'Italia dei Valori aderisce domani allo sciopero generale indetto dalla Cgil a Napoli."L'Italia dei Valori - afferma il presidente Antonio Di Pietro - si fa carico del disagio sociale ed economico che creerà la manovra varata dal Governo. E' un provvedimento iniquo e ingiusto che colpisce i lavoratori, i precari, i giovani in cerca di occupazione, il mondo della cultura, il comparto sicurezza e tutte quelle categorie che non rientrano nella Casta e nella Cricca. Per questo, l'Italia dei Valori si batterà in Parlamento per contrastare l'ennesima porcata ai danni dei cittadini e domani sarà in piazza con i lavoratori". La delegazione dell'Italia dei Valori, composta dal presidente Antonio Di Pietro, dal responsabile lavoro e welfare Maurizio Zipponi e da altri esponenti del partito, sfilerà in corteo dietro lo striscione "Siamo tutti operai di Pomigliano". L'appuntamento è alle 9 in piazza Garibaldi, davanti all'ingresso della metropolitana.

MEDIATRADE: DI PIETRO, L.IMPEDIMENTO LADROCINIO STATO (ANSA) - ROMA, 24 GIU - ''Si dice legittimo impedimento ma si chiama ladrocino di Stato da parte di persone che sono andate al potere solo per essere nelle condizioni di rubare legalmente'': lo ha detto nell'Aula della Camera il leader dell'Idv Antonio Di Pietro riferendosi al rinvio alla Consulta da parte del Gup di Milano degli atti sul processo Mediatrade su cui il presidente del Consiglio ha invocato il legittimo impedimento. Di Pietro e' intervenuto nella seduta fiume sul dl fondazioni liriche su cui l'Idv sta praticando un duro ostruzionismo. (ANSA).

Apc-Imprese/ Di Pietro: Art. 41 non si tocca,Berlusconi parli d'altro _Bastano leggi ordinarie per garantire regole trasparenza Roma, 24 giu. (Apcom) - "L`articolo 41 della Costituzione già prevede la libertà economica e la libera iniziativa d`impresa, e Berlusconi lo sa benissimo. Ci preoccupa qualunque proposta venga da chi, fino ad oggi, ha scambiato la libertà di impresa con una deregulation del settore a favore di speculatori ed evasori". Lo afferma in una nota il presidente dell`Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, replicando così alle affermazioni di Silvio Berlusconi sulla libertà d`impresa. "Sono stati Berlusconi e la sua maggioranza a depenalizzare il falso in bilancio e a proporre norme contro i lavoratori come quella sull`arbitrato. La Carta Costituzionale non si tocca, basterebbero delle leggi ordinarie per garantire regole di trasparenza che limitino gli sporchi affari delle cricche, delle lobby e della burocrazia. Come sempre, di fronte alla difficoltà reali delle imprese, Berlusconi parla d`altro. Sostiene che bisogna aprire un`impresa in un giorno, mentre il problema di tutte le aziende italiane, schiacciate della stretta creditizia generata dalla manovra recessiva del Governo, è quello di non chiudere", conclude.

Apc-Fondazioni liriche/ Donadi: Noi opposizione intransigente _Dl incostituzionale, accordi sottobanco non ci interessano Roma, 24 giu. (Apcom) - "L`Italia dei Valori sul Dl enti lirici ha deciso di fare ostruzionismo e di andare avanti in questa battaglia perché riteniamo questo provvedimento sbagliato nel merito e nel metodo". Lo dichiara in una nota Massimo Donadi, capogruppo di Idv alla Camera. "Nel metodo - spiega - perché ancora una volta il Parlamento è stato esautorato delle sue funzioni da un decreto che verrà approvato senza possibilità di essere modificato. Nel merito perché questo atto è tutto tranne che una riforma degli enti lirici. E` piuttosto una tagliola che si abbatterà sui lavoratori e gli addetti ai lavori del mondo della cultura". "La battaglia che Idv sta portando avanti in aula - sottolinea - è una battaglia di coerenza. Il provvedimento era incostituzionale ieri ed è incostituzionale oggi. Se le altre di opposizioni hanno cambiato idea prendiamo atto, ma non ci facciamo certo condizionare. Gli accordi sottobanco non ci interessano, noi portiamo avanti la nostra battaglia per il futuro del settore cultura. Idv è contraria ai tagli e continuerà a dare battaglia contro un provvedimento che toglie il futuro a questo settore. Tutto questo dimostra ancora una volta che l`Italia dei Valori è la forza d`opposizione più intransigente e determinata che siede in Parlamento".

Fondazioni liriche, Donadi (Idv): Non capiamo ragioni astio Pd Roma, 24 GIU (Il Velino) - "Il Pd appare infastidito e sinceramente non ne capiamo la ragione. Noi abbiamo rispettato la loro scelta di trovare un'intesa volta a migliorare il testo, noi semplicemente l'abbiamo ritenuta non sufficiente. Ho idea che si viva con sofferenza la presenza di un'opposizione che forse e' piu' dinamica e, in senso positivo, piu' spregiudicata nell'usare tutti gli strumenti parlamentari a disposizione per far sentire la propria voce". E' la riflessione di Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera in merito all'ostruzionismo dell'Idv, non condiviso dagli alleati Democrat, al decreto sugli enti lirici in discussione a Montecitorio. "Il Pd ha chiuso un accordo con il governo per conto proprio ed era titolato a farlo - continua Donadi conversando con i cronisti a Montecitorio -. Hanno fatto una trattativa che non ci ha in alcun modo coinvolti, allo stesso modo non ci sentiamo obbligati agli impegni presi da altri. Non capiamo le ragioni di questo astio che il Pd da due giorni continua a manifestare". Il capogruppo Idv considera comunque "complessivamente positivo" il fatto che dalle Camere usciranno due voci: "Quella del Pd che sta portando a casa degli emendamenti che oggettivamente migliorano il testo e la nostra che manda un messaggio rivolto ai cittadini: e cioe' che questo governo sta sistematicamente realizzando il sacco della cultura, della scuola, dell'istruzione e della ricerca".

MANOVRA: DONADI (IDV),GOVERNO HA PROVOCATO CORTO CIRCUITO ISTITUZIONALE = (ASCA) - Roma, 24 giu - ''Il governo dei tagli ha provocato un corto circuito istituzionale. Le scontro con le regioni, anche di centrodestra, dimostra che la manovra non e' equa e che questo esecutivo non e' in grado di fare gli interessi dei cittadini''. Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. ''Se le regioni minacciano addirittura di restituire le competenze allo Stato - dice Donadi -, vuol dire che questa manovra non e' sostenibile ne' per gli enti locali ne' per i cittadini. La maggioranza e' allo sbando, senza idee, senza progetti a parte mettere le mani nelle tasche di lavoratori e pensionati. Mancano misure strutturali e per rilanciare l'economia''.

BPI:DONADI, PER FUGGIRE DA GIUSTIZIA O LATITANZA O MINISTERO (ANSA) - ROMA, 24 GIU - ''Era scontato che Brancher si avvalesse del legittimo impedimento. Ormai per sfuggire alla giustizia ci sono solo due strade: la latitanza o una poltrona nel governo Berlusconi''. Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.

FONDAZIONI LIRICHE. IDV 'BACCHETTA' DEPUTATI CHE VEDONO MONDIALI DONADI: NON È UN BELLO SPETTACOLO CORRERE FUORI AULA DAVANTI A TV (DIRE) Roma, 24 giu. - L'Italia dei valori continua a stigmatizzare il comportamento dei deputati degli altri gruppi alla Camera 'distratti' dai mondiali di calcio durante le votazioni sul decreto legge fondazioni liriche. Il capogruppo dipietrista Massimo Donadi, si rivolge alla presidenza per sottolineare che "non e' uno spettacolo tanto bello vedere tutti i parlamentari correre nei corridoi dove ci sono le Tv". In effetti, tra un voto e l'altro, quando ci sono dei tempi morti dovuti agli interventi dei dipietristi con intento ostruzionistico, i deputati degli altri gruppi ne approfittano per uscire dall'Aula e rientrare rapidamente al momento delle votazioni. Alle osservazioni di Donadi replicano Simone Baldelli (Pdl) e Manuela Dal Lago (Lega). Il primo sottolinea che allontanarsi per brevi momenti dall'emiciclo e' normale visto che "siamo qui da piu' di 24 ore". La parlamentare del Carroccio aggiunge: "E' vero, forse usciamo, ma non avete pensato che forse lo facciamo perche' siamo stanchi di sentire la stessa telenovela?".

MONDIALI: DONADI, CALDEROLI CONFONDE VIVAI CON RAZZISMO = (AGI) - Roma, 24 giu. - "Calderoli e' piu' molesto di una vuvuzela. Il ministro ci conceda un po' di tregua e per un po' smetta di lanciare proposte provocatorie e razziste". Massimo Donadi replica all'esponente leghista e aggiunge: "Abbiamo vinto quattro anni fa il Mondiale eppure anche allora il nostro campionato era pieno di stranieri. Un conto e' valorizzare i vivai ed i nostri giovani, un altro prendersela con i calciatori di altre nazioni come fa Calderoli. Dal maiale al guinzaglio al campionato senza stranieri - conclude il capogruppo Idv alla Camera - il livello delle sue proposte non cambia".

Enti lirici/ Belisario (Idv): tagli sono boomerang _Solidale con deputati partito Roma, 24 giu. (Apcom) - "Ai colleghi deputati dell'Italia dei Valori impegnati alla camera in un duro ostruzionismo per evitare che passi l'ennesima legge vergogna di questo governo, va la solidarietà mia personale e dell'intero gruppo dell'Idv al Senato". Lo ha detto il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario, riferendosi all'ostruzionismo al decreto sugli enti lirici in discussione a Montecitorio. "I tagli alla cultura previsti dal ministro Bondi e dal suo governo sono un boomerang perché per risparmiare qualche centesimo oggi si gettano a mare decenni di investimenti sulla lirica e sulla cultura in generale. Il decadimento di un paese si vede anche dai suoi investimenti nel proprio patrimonio storico e culturale. L'Italia - conclude Belisario - si sta imbarbarendo e dopo averci provato in Senato anche i colleghi della camera stanno facendo di tutto per evitare al nostro paese di tornare al Medio Evo".

Antonveneta/Idv: Si conferma nomina Brancher per evitare processo _Belisario: Ministeri 'ad personam' ultime impunità berlusconismo Roma, 24 giu. (Apcom) - "Come volevasi dimostrare, l`inutile Ministero per l`attuazione del federalismo è stato inventato solo per consentire al neoministro Brancher di avvalersi del legittimo impedimento e sottrarsi al processo sul tentativo di scalata Antonveneta. Una squallida farsa, l`ennesimo colpo di mano di Berlusconi". Lo afferma il capogruppo dell`Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, secondo cui "il Ministero ad personam è l`ultima trovata del presidente del Consiglio, che dopo essersi assicurato l`impunità per se stesso adesso pensa ai fedelissimi, agli amici, agli ex dipendenti Fininvest. Ormai - conclude Belisario - essere indagati e amici di Berlusconi assicura un posto al governo. Sempre peggio, senza nessuna vergogna".

Missioni, Orlando (Idv): Necessario confronto su rifinanziamento Roma, 24 GIU (Il Velino) - "Il rifinanziamento delle missioni estere non puo' essere approvato ancora una volta con un decreto legge, senza alcun dibattito parlamentare o confronto nelle sedi internazionali. Servono, invece, misure efficaci per garantire la pace nei Paesi destinatari di un intervento militare italiano o internazionale". Lo afferma il portavoce nazionale dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, in questi giorni in missione in Afghanistan insieme alla delegazione della Commissione esteri della Camera dei deputati. E ricordando il caporale scelto, Francesco Saverio Positano, morto ieri in un incidente a Herat, Orlando aggiunge: "A nome del partito esprimo solidarieta' e commozione per la tragica scomparsa del caporale. Durante gli incontri con i vertici istituzionali afghani e pakistani e' emersa chiara la gravita' della situazione in questa macroregione dell'Asia. Appare pericolosamente sottovalutato il ruolo dei narcocriminali e la loro eversiva presenza all'interno delle istituzioni afghane". "L'Italia dei Valori ribadisce l'urgenza di un cambio di strategia e di una lotta mirata ai narcointeressi, ma anche la necessita' di individuare nella promozione di servizi sociali e sanitari e scolastici la vera alternativa al ruolo dei terroristi talebani che suppliscono, in vaste aree, all'assente o corrotto ruolo delle istituzioni statali afghane", conclude.

MANOVRA:BORGHESI"CONTROMANOVRA IDV RECEPISCE RILIEVI CORTE CONTI" ROMA (ITALPRESS) - "La Corte dei Conti non fa vuoto sconfittismo ma denuncia con forza con forza quello che Italia dei Valori sostiene da tempo, ovvero che la manovra del governo e' indecente e incidera' negativamente sulla crescita del Paese. Sarebbe bene che il governo e la maggioranza prendessero in considerazione le osservazioni della magistratura contabile, invece che liquidarle in arditi sostantivi" lo dichiara in una nota Antonio Borghesi, vicepresidente del gruppo Italia dei Valori alla Camera. "A cominciare dai tagli alle province, baracconi inutili e costosi,come propone l'Italia dei Valori nella sua contromanovra, per continuare con lo stop alla proliferazione assurda di societa' pubbliche, usate dai partiti per sistemare su comode poltrone ben retribuite parenti ed amici" spiega Borghesi. "Italia dei Valori, nella sua contromanovra, ha operato una serie di tagli agli sprechi e ai costi della politica che liberano 20 miliardi euro e li reinveste in crescita e sviluppo. Cosi' noi interpretiamo il senso di responsabilita', a differenza di chi sparge vuoto ottimismo" conclude Borghesi.

LIRICA: IDV, NON ABBIAMO NULLA DA NASCONDERE, LABOCCETTA PENSI ALLE SUE GRANE = Roma, 24 giu. - (Adnkronos) - ''All'onorevole Laboccetta consigliamo di dedicarsi alle sue di grane, ovvero al ricorso della Procura contro la sua assoluzione nella vicenda Magna Napoli, invece che occuparsi di quelle di Italia dei Valori''. Risponde cosi' Antonio Borghesi, vicepresidente del gruppo Italia dei Valori alla Camera, ad Amedeo Labboccetta, deputato del Pdl. ''Per quanto ci riguarda, ribadiamo quanto detto nei giorni scorsi. Non abbiamo nulla da nascondere e attendiamo fiduciosi le indagini della magistratura che, lo ricordiamo, ha gia' condannato a ingenti risarcimenti chi ci aveva denunciato'', conclude Borghesi.

SICUREZZA: EVANGELISTI (IDV), CONSULTA SU RONDE RIMEDIA A PASTICCI MAGGIORANZA = Roma, 24 giu. (Adnkronos) - ''Per fortuna che ancora esistono in questo Paese organi come la Corte costituzionale che ristabiliscono principi di equita' e giustizia e rimediano ai pasticci di questa maggioranza". Cosi' Fabio Evangelisti, vicepresidente del gruppo Italia dei Valori, commenta in Aula la sentenza della Consulta sulle ronde.

LIRICA: EVANGELISTI (IDV) PRESENTA ODG ALLA CAMERA A TUTELA DEL MAGGIO FIORENTINO = Roma, 24 giu. - (Adnkronos) - Con un ordine del giorno presentato questo pomeriggio alla Camera dei Deputati, il coordinatore regionale dell'Idv Toscana, Fabio Evangelisti, impegna il governo a valutare l'opportunita' di riconoscere al teatro del Maggio Musicale Fiorentino una specifica tutela, e a dotare la Fondazione di strumenti che le consentano di operare in deroga al decreto legge enti Lirici per incentivarne il ruolo di diffusione della cultura artistica italiana nel bacino interno e internazionale di riferimento. ''Il teatro del Maggio musicale fiorentino - spiega Evangelisti - si distingue per la sua tradizione storica e per l'importanza nei generi dell'Opera italiana, riscuotendo interesse e ammirazione anche all'estero. Questo decreto blocca, di fatto, le assunzioni per le Fondazioni Lirico-Sinfoniche fino al 31 dicembre 2011. Il Decreto Bondi e' tutto tranne che una riforma degli enti lirici, ma piuttosto un cappio al collo dei lavoratori e degli addetti ai lavori del mondo della cultura e della Lirica. Questo settore viene abbandonato a se stesso per risparmiare soldi sulle spalle dei soggetti piu' deboli''. ''Per questo - prosegue Evangelisti - l'Italia dei Valori ha deciso di fare ostruzionismo a oltranza sul Decreto Bondi. La battaglia che l'Italia dei Valori sta portando avanti in Aula, da sola e senza sosta, e' una battaglia di coerenza. L'Italia dei Valori e' contraria ai tagli al settore della cultura e continuera' a dare battaglia contro un provvedimento che toglie il futuro a questo settore, perche' un Paese che non investe nella cultura e' destinato a morire''.

INTERCETTAZIONI: LI GOTTI, BAVAGLIO SI FA CENSURA E CONDANNA (ANSA) - ROMA, 24 GIU - "Accade in tutti i paesi liberi del mondo che un fatto di cronaca nera richiami i giornalisti dinanzi all'ingresso di un carcere dove si svolge l'interrogatorio dell'indagato. Lunghe attese. Poi escono gli avvocati e, quindi, il giudice che sale sull'autovettura e si allontana. Mille e mille volte abbiamo visto immagini del genere. In Italia, se verrà approvato il ddl del governo e della maggioranza sulle intercettazioni, non sarà più possibile". Lo dice il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Giustizia al Senato, Luigi Li Gotti. "C'è infatti una norma che dice: 'sono vietate la pubblicazione e la diffusione dei nomi e delle immagini dei magistrati relativamente ai procedimenti ai processi penali loro affidati'. Se il giornalista viola il divieto - prosegue Li Gotti - c'è l'arresto fino a 30 giorni o l'ammenda fino a 5000 euro. Ed ancora, addirittura, nel codice di procedura penale (art. 116), si impone all'ordine professionale di procedere disciplinarmente sospendendo il giornalista dal suo lavoro, fino a 3 mesi. Per l'editore la sanzione per la violazione può essere fino a 309.800 euro (circa 600 milioni delle vecchie lire)". Questa, aggiunge il senatore Li Gotti, "è censura di regime''. ''La censura - prosegue il senatore IdV - è ancora più grave in quanto la norma che vogliono il governo e la maggioranza, prevede che non si applichino le sanzioni quando 'la rappresentazione dell'avvenimento non possa essere separata dall'immagine del magistrato'. La diffusione del nome, però, è sempre vietata. Quindi si pretende di entrare nel merito del servizio giornalistico e sarà un giudice, e non il direttore responsabile, a stabilire se ricorra questa benevola ipotesi. L'articolo 21 della Costituzione recita (comma 2): 'la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure'. La nostra democrazia si sta trasformando in un regime che si arroga il potere di stabilire, addirittura, come debba essere fatto un servizio di cronaca giornalistica. Dobbiamo contrastare la censura e l'informazione di regime - conclude Li Gotti - è in gioco un principio di libertà sancito dalla nostra Costituzione. La legge che vuole il governo non è solo demenziale e protettiva dei malfattori, ma anche criminosa".

Intercettazioni, Li Gotti (Idv): Zaia spara cifre a casaccio Roma, 24 GIU (Il Velino) - "L'ex ministro e ora governatore del Veneto, Luca Zaia, parla delle intercettazioni senza sapere di cosa si tratti e, tanto per fare i fuochi d'artificio, si inventa numeri a casaccio". Lo dichiara il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Giustizia, Luigi Li Gotti. "Si inventa, ad esempio, che in Italia le intercettazioni sono di piu' che in Francia, Germania e Inghilterra messe insieme. Si inventa che in Italia le stesse siano 50 volte in piu' rispetto agli Stati Uniti. Si inventa che il costo e' di 700 milioni di euro all'anno. Non c'e' una sola cosa vera in quanto egli afferma - continua Li Gotti -. Dati ufficiali attestano che negli Stati Uniti lo scorso anno le persone intercettate siano state circa 270mila (ad esclusione di quelle fatte per la sicurezza nazionale), mentre in Italia le persone intercettate sono state tra le 20 e le 23mila, esattamente quante se ne fanno in Francia. Il dato non e' paragonabile con altri paesi dal momento che in Italia le intercettazioni sono disposte dall'autorita' giudiziaria mentre in altri Paesi sono iniziativa della polizia e quindi sfuggono a qualsiasi controllo comparativo. L'ex ministro sbaglia inoltre sui costi da lui annunciati per le intercettazioni, quantificati in 700 milioni di euro. Nel nostro Paese, infatti, per le intercettazioni si spendono meno di 300 milioni di euro; questa cifra e' sicuramente elevata, ma e' la conseguenza di una gestione scriteriata delle risorse dal momento che l'80 per cento del costo e' rappresentato dal noleggio delle apparecchiature preposte che, se acquistate, costerebbero, secondo gli studi del ministero, 50 milioni. Questo - conclude Li Gotti - e' sicuramente uno scandalo del quale si e' gia' occupata la magistratura senza venirne a capo, avendo archiviato il relativo procedimento. Bisogna quindi intervenire tempestivamente sulla cattiva gestione dei fondi e delle risorse e non sparare cifre a casaccio. Non e' serio".

RAI-AGCOM: IDV, AUTORITA' E' CARROZZONE, VA SCIOLTA (ANSA) - ROMA, 24 GIU - ''Non bastano le dimissioni del commissario Giancarlo Innocenzi, l'Agcom deve essere sciolta perche' e' un carrozzone tra i piu' costosi ed inefficienti nella storia della Repubblica e serve solo ad assecondare gli appetiti spartitori e lottizzatori della vecchia politica''. Lo afferma il senatore Elio Lannutti, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Finanze, che poi aggiunge: ''Proprio per questo ho presentato un emendamento alla manovra finanziaria che prevede l'immediato scioglimento dell'Agcom e il trasferimento all'Antitrust delle sue funzioni e dei suoi 297 dipendenti, per lo piu' assunti per chiamata diretta e senza concorsi di evidenza pubblica''. ''In un secondo emendamento - continua Lannutti - chiedo invece di trasferire alla Banca d'Italia le funzioni di due sedicenti quanto inutili Autorita' quali Consob ed Isvap, alla stregua di quanto successo in Gran Bretagna, dove il cancelliere dello scacchiere David Osborne per ridurre gli sprechi ha trasferito alla Banca d'Inghilterra le funzioni della FSA, l'Autorita' di vigilanza sui servizi finanziari e sui mercati. Giova ricordare - conclude Lannutti - che l'Isvap, la piu' inutile delle Autorita' ex aequo con la Consob, non e' riuscita ad evitare rincari delle tariffe RC Auto pari al 132 % ne' a contrastare le richieste delle banche di costose polizze assicurative di 20-30.000 euro imposte ai richiedenti alla stipula dei mutui, mentre la chiacchierata Consob, che con la gestione Cardia ha toccato il fondo della vergogna, non ha saputo prevenire truffe, abusi e crack finanziari ed industriali a danno dei risparmiatori''.

LIRICA: FAIR PLAY IDV, VOTIAMO CONTRO MA GRAZIE BONDI = Roma, 24 giu. (Adnkronos) - Fair play in aula nel corso delle dichiarazioni di voto sul dl Bondi. Pierfelice Zazzera ribadisce che l'Idv votera' contro, ma ringrazia il ministro dei Beni culturali, Sandro Bondi, per aver assistito a 37 ore di dibattito in aula e per aver consentito una discussione approfondita senza porre la questione di fiducia.

INTERCETTAZIONI: PALOMBA (IDV), BENE BONGIORNO MA SERVONO PIU' AUDIZIONI = Roma, 24 giu. - (Adnkronos) - ''Le audizioni saranno fondamentali per analizzare i punti critici di questo provvedimento. Esprimiamo quindi soddisfazione rispetto alla decisione della presidente Bongiorno, che ha autorizzato la lista, ascoltando la nostra richiesta. Facciamo pero' presente alla presidente che le criticita' e i nodi di questo testo sono tali e tanti che sara' indispensabile aumentare il numero delle audizioni, cosi' come abbiamo richiesto''. Lo chiede Federico Palomba, dell'Idv, vicepresidente della commissione Giustizia della Camera.

MANOVRA:MASCITELLI "GOVERNO PRENDE IN GIRO ABRUZZESI E PREMIA I FURBI" ROMA (ITALPRESS) - "L'Italia dei Valori non abbandonera' gli abruzzesi al loro destino, faremo un'opposizione durissima a questa manovra iniqua e sbagliata, che premia banchieri ed evasori mentre alle vittime del terremoto chiede di pagare tutte le tasse, anche quelle arretrate". Lo ha detto il senatore Alfonso Mascitelli, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Bilancio e relatore di minorenza della manovra, nonche' coordinatore regionale dell'IdV in Abruzzo, intervenendo in piazza Navona a Roma, ai lavori del Consiglio Comunale straordinario dell'Aquila. "Governo e maggioranza la devono smettere di prendere in giro gli abruzzesi elargendo loro elemosine e sbandierando un miracolo che non c'e' e non c'e' mai stato. Qui c'e' gente che vuole certezza dei diritti, che aspetta risorse vere e non virtuali. Invece di chiedere sacrifici assurdi a chi ha perso tutto nel terremoto, il governo metta le mani nelle tasche dei furbi e di chi ha di piu'. L'Italia dei Valori ha presentato un emendamento per portare al 20% la tassazione sulle rendite da capitale e un altro emendamento per ripristinare l'Ici esclusivamente sulle case di lusso, un intervento che riporterebbe nelle casse dei Comuni quel miliardo e 700 milioni all'anno letteralmente 'scippati' dal governo Berlusconi. Le soluzioni ci sono - conclude Mascitelli - basta volerlo".

TERREMOTO: PEDICA, SCARICARE INFAMIE SOTTO CASA BERTOLASO (ANSA) - ROMA, 24 GIU - "Vogliamo scaricare le infamie della cricca sotto la casa di Bertolaso". Con queste parole il senatore Stefano Pedica, dell'Italia dei Valori, spiega il significato della carriola con mattoni finti e la scritta cricca con cui si è recato questa mattina a Piazza Navona per essere vicino alle istituzioni abruzzesi e assistere al consiglio straordinario del comune dell'Aquila. "Appalti, subappalti e collegate - prosegue Pedica - si parla di 123 nomi su cui sta indagando la Prefettura e la Procura antimafia, che si sono spartite una torta da 169 milioni di euro, a tanto ammontano i subappalti del dopo terremoto. L'elenco completo lo ha Bertolaso in quanto a lui è stato conferito il potere di assegnare appalti con procedura negoziata, senza bando di gara, nonché la possibilità di subappaltare fino al 50% delle opere. Tutto - conclude Pedica - in deroga alle norme del codice sugli appalti".

MONDIALI. PEDICA: ITALIA UMILIATA, ORA BOSSI FESTEGGERA' (DIRE) Roma, 24 giu. - "Peggio della Francia, umiliati fino alla fine. Lippi e' riuscito a perdere la faccia dopo averci regalato una favola 4 anni fa". Lo dice il senatore dell'Idv, Stefano Pedica. "Dispiace come tifosi, dispiace come italiani- prosegue- una Nazionale cosi' non l'avrebbe messa su neanche un incapace. Ma noi riusciamo a superare anche l'impossibile. Bossi e' l'unico che festeggera' insieme a qualche 'Padano', ma l'Italia intera spera da ora in un dopo Lippi piu' dignitoso".

GOVERNO. PEDICA (IDV): ORA ANCHE TOTO' RIINA AVANZI CANDIDATURA (DIRE) Roma, 24 giu. - "E' davvero scandaloso che il primo atto di un ministro sia quello usare il legittimo impedimento per sottrarsi al processo che lo coinvolge, ma esigiamo almeno che Brancher nel giorno dell'infamia vada davvero a lavorare. Per questo sabato mattina saremo sotto la Presidenza del Consiglio per attendere al varco il neo-ministro Brancher e verificare che effettivamente si rechi nel suo ufficio per riorganizzare scrivanie e fax visto che lo ritiene piu' importante che rispettare la legge". Lo afferma il senatore Stefano Pedica che promette una 'sonora' protesta contro quello che giudica "il vergognoso epilogo della nostra democrazia, perche' nella prima repubblica se un Ministro veniva indagato, o peggio rinviato a giudizio, si dimetteva, nella seconda accade esattamente l'opposto: se sei sotto processo diventi Ministro. Anche Toto' Riina dovrebbe farsi avanti fra gli aspiranti Ministro infatti, dato che il 22 marzo del 2011 ricomincia il suo processo a Milano, il magnanimo Berlusconi potrebbe tenerlo in considerazione per il dicastero della legalita'", conclude ironicamente Pedica. Il sit-in dell'Italia dei Valori si terra' a Largo Chigi, di Fronte alla Presidenza del Consiglio, il prossimo sabato mattina.

MAFIA. TRANFAGLIA: MEMORIA CENSURATA SUL 1993 (DIRE) Roma, 24 giu. - "In questa Paese abbiamo la memoria con la censura, si puo' parlare delle stragi del '92 ma non della fase successiva della strategia terroristica mafiosa". Lo dice Nicola Tranfaglia, storico e responsabile nazionale Cultura per l'Italia dei valori. "Il '93 non esiste nelle nostre televisioni e nei nostri telegiornali- continua- perche' quello che non si puo' toccare e' la complicita' dei politici e dei colletti bianchi con i contadini di Corleone e di Palermo. I giudici palermitani stanno cercando di svelare il mistero ma stampa e televisione in Italia se ne accorgeranno tardi. Speriamo- conclude Tranfaglia- che la legge sulle intercettazioni non intervenga a completare il progetto".

FIAT: DE MAGISTRIS "ACCORDO POMIGLIANO VIOLA NORME UE" ROMA (ITALPRESS) - "Ai lavoratori di Pomigliano non e' stato proposto un accordo, ma imposto un ricatto, di cui sono responsabili Fiat e Governo. Si costringono infatti i lavoratori ad accettare la schiavitu', rinunciando al diritto di sciopero sancito dall'art.40 della Costituzione, minacciando la chiusura dello stabilimento". Lo afferma Luigi de Magistris, eurodeputato IdV, che sulla vicenda di Pomigliano ha depositato oggi un'interrogazione prioritaria alla Commissione europea. "A livello europeo -si legge nell'interrogazione- il diritto di sciopero e' incluso nell'articolo 28 della Carta dei diritti fondamentali dell'Ue", mentre "anche la Corte di Giustizia, con le sentenze C-438/05 ("Viking case") e C-341/05 ("Laval case") ha riconosciuto che, come conseguenza dei principi sanciti dalla Carta, il diritto di intraprendere azioni collettive deve essere riconosciuto come diritto fondamentale". Per questo, l'eurodeputato IdV chiede alla Commissione se "non ritiene che i limiti imposti al diritto di sciopero degli operai di Pomigliano costituisce una chiara violazione dei principi sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Ue" e se "non ritiene, inoltre, che violino anche la giurisprudenza delineata dalle sentenze della Corte di Giustizia?".

Antonveneta/ De Magistris:Per Governo ministero è sede impunità _Dal neoministro Brancher puntuale schiaffo a moralità Paese Roma, 24 giu. (Apcom) - Il legittimo impedimento sollevato dal enoministro Aldo Brancher per chieder di rinviare l'udienza del processo Antonveneta prevista per sabato prossimo, rappresenta "uno schiaffo verso il paese che arriva con la puntualità prevedibile di un Governo logorato dalla questione morale". Lo afferma l'ex pm, Luigi De Magistris, europarlamentare Idv, denunciando come "questa maggioranza ha trasformato i ministeri nelle stanze dell`impunita`, dove vengono catapultati amici e sodali per proteggerli dalle inchieste della magistratura, usando le ormai tradizionali leggi su misura". "La nomina di Brancher a ministro, con la creazione addirittura di un dicastero ad hoc, ha avuto da sempre questa finalita` immunitaria, che oggi trova una sua ufficializzazione nella richiesta di legittimo impedimento da parte del neoministro coinvolto nel caso Antonveneta", accusa De Magistris. "Del resto -conclude- tale padre tale figlio. Sempre oggi, il gup di Milano ha inviato alla Consulta gli atti sul processo Mediatrade, per cui Berlusconi ha richiesto il legittimo impedimento. Un ombrello protettivo per se stesso ma anche per altri affiliati come Confalonieri".


ISTAT, IDV: SACCONI MINISTRO PINOCCHIO, NON SI SCHERZA CON LAVORATORI "I commenti del ministro della disoccupazione e della precarietà, Maurizio Sacconi, sui dati dell'andamento dell'occupazione in Italia presentati dall'Istat hanno la credibilità di chi vuol vendere il Colosseo e la Fontana di Trevi a prezzo di saldo". Lo afferma in una nota il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi. "Il ministro dichiara che 'l'occupazione in Italia è migliore delle attese', a questo punto, ci piacerebbe sapere quali sono le sue aspettative fare per fare tutti gli scongiuri necessari. Nel nostro Paese - aggiunge Zipponi - la disoccupazione è costituita da due fattori: il primo è dato dal tasso di disoccupazione ufficiale che è pari al 9,1%. Il secondo è rappresentato dall'incremento degli inattivi, cioè da coloro che non cercano più ufficialmente lavoro e finiscono direttamente nel sommerso o nella totale inattività. Questi due dati sommati portano la disoccupazione reale in Italia ad oltre l'11%. Se, a questo, aggiungiamo realisticamente il numero dei lavoratori che usufruiscono della Cassa Integrazione ordinaria, straordinaria o in deroga, con il conseguente avvicinarsi all'esaurimento del periodo di diritto di tale integrazione salariale, abbiamo altri duecentomila lavoratori che sono sulla soglia della disoccupazione". "Quindi - conclude Zipponi - al ministro Pinocchio, Sacconi, l'Italia dei Valori consiglia di non scherzare con chi perde il lavoro e non lo trova o con chi è costretto dalle banche a chiudere la propria attività. La questione sociale in Italia, in particolare nella seconda parte del 2010, sarà carica di tensioni che avrebbero bisogno di un Governo serio e rigoroso. Non certo di venditori di tappeti".

CONFINDUSTRIA:IDV "UFFICIO STUDI NON HA ANALIZZATO TASCHE DI CHI LAVORA" ROMA (ITALPRESS) - "L'Ufficio Studi della Confindustria oggi si e' trasformato nell'Ufficio Cartomanti Economici. Dichiara, infatti, che l'Italia e' fuori dalla recessione, quando solo ieri il ministero del Tesoro ha annunciato che nei prossimi tre anni il Pil si ridurra' dello 0,5% per effetto dell'ultima manovra economica in discussione in Parlamento". Lo afferma in una nota il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, commentando i dati diffusi da Confindustria. "Nel 2009 - afferma Zipponi - anche grazie al ministro della disoccupazione e precarieta', Maurizio Sacconi, sono stati persi 530mila posti di lavoro e nel 2010 oltre 200mila lavoratori termineranno la Cassa Integrazione ordinaria e altri, come gli artigiani e i lavoratori con partita Iva, rischiano di chiudere bottega". "Nel 2009 - spiega - l'evasione fiscale e' pari a 124 miliardi, vale a dire l'8,2% del Pil, mentre in tutti i tribunali d'Italia stanno aumentando i fallimenti e le procedure concorsuali che coinvolgono le piccole e medie imprese e gli artigiani". "Probabilmente - aggiunge ancora l'esponente dipietrista - l'Ufficio Studi di Confindustria ha analizzato le tasche dei soci della societa' Cai ex Alitalia invece di guardare in quelle di chi lavora e di chi fa impresa". "Nella sua contromanovra - conclude Zipponi - l'Italia dei Valori ha indicato a chi tagliare i privilegi, spiegando alle aziende e ai lavoratori come reagire alla crisi. Mai come in questo momento, quindi, l'Italia dei Valori si propone come reale alternativa di Governo e rilancera' in Parlamento, ancora con piu' forza, la sua contromanovra economica".

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