martedì 29 giugno 2010

Focus IDV del 29 giugno 2010. In primo piano Manifestazione del 1° Luglio e caso Dell'Utri

INTERCETTAZIONI: DI PIETRO, OCCUPEREMO PIAZZE CONTRO DERIVA ANTIDEMOCRATICA = Roma, 29 giu. (Adnkronos) - "Mentre Dell'Utri, Cosentino e Brancher occupano illegittimamente le istituzioni, noi, il 1 luglio, occuperemo le piazze insieme a tutti quei giornalisti e a tutti quei cittadini che vogliono arrestare la deriva antidemocratica di questo Paese''. Lo afferma il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ribadendo il suo pieno sostegno alla manifestazione del 1 luglio. ''Il ddl intercettazioni - aggiunge Di Pietro - aiuta solo le mafie, la criminalita' e tutti quei furbetti del quartierino che, ormai, ricoprono ruoli di primo piano all'interno delle istituzioni''. ''L'Italia dei Valori sara', a Roma e in tutte le piazze d'Italia, accanto alla Fnsi, ad Art. 21, al Popolo Viola e a tutte quelle forze politiche e della societa' civile che vogliono dire 'no' a questa legalizzazione della mafia e ai continui e violenti attacchi che il presidente del Consiglio rivolge alla libera informazione. Attacchi - conclude Di Pietro - che sono il segno chiaro ed evidente della profonda insofferenza che Berlusconi ha per la verita' e per la giustizia''.

GOVERNO: DI PIETRO, DEPUTATI FIRMINO SFIDUCIA A BRANCHER PER DIGNITA' PARLAMENTO = Roma, 29 giu. (Adnkronos) - ''In questo momento non occorrono distinguo, ma e' fondamentale che ogni singolo parlamentare risponda alla sua coscienza e ai cittadini su un atto di una gravita' inaudita''. Lo afferma il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in merito alla mozione di sfiducia al ministro Brancher. ''Brancher e' stato nominato ministro solo per non farsi processare e questo e' un atto non solo immorale ma che umilia profondamente le istituzioni e la democrazia. Noi ci appelliamo a tutti i deputati, al di la' degli schieramenti, affinche' appongano le loro firme su un atto di sfiducia che potra' ridare dignita' all'azione politica di questo Parlamento'', conclude.

DELL'UTRI: DI PIETRO, RAPPORTO NON OCCASIONALE TRA MAFIA E FI = (AGI) - Roma, 29 giu. - "La condanna penale e' personale, ma la condanna politica c'e' tutta e riguarda il partito di Silvio Berlusconi, Forza Italia, nato in virtu' di un rapporto non occasionale tra uno dei suoi fondatori, Marcello dell'Utri, e la mafia". Lo afferma il leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: "E la riprova e' che Berlusconi, una volta al governo, varo' come prima cosa il decreto Biondi, il cosiddetto 'salva-ladri', che permetteva anche ai mafiosi di non andare in carcere. Un patto politico scellerato, che necessita un intervento della commissione parlamentare apposita per valutare, perche' e che cosa accadde in quegli anni".

MAFIA. DI PIETRO: BORSELLINO DICEVA 'VIA POLITICI VICINI A MAFIA' (DIRE) Roma, 29 giu. - 'C'e' un equivoco di fondo. Si dice che il politico che ha avuto frequentazioni mafiose, se non viene giudicato colpevole dalla magistratura, e' un uomo onesto. No. La magistratura puo' fare solo accertamenti di carattere giudiziale. Le istituzioni hanno il dovere di estromettere gli uomini politici vicini alla mafia, per essere oneste e apparire tali'. Nel giorno in cui la Corte d'Appello di Palermo ha condannato Marcello Dell'Utri a sette anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, sul suo blog il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, ricorda le parole di Paolo Borsellino. E lo fa perche' "da questa storia emergono alcuni punti incontrovertibili. Il primo: Marcello Dell'Utri, senatore della Repubblica Italiana, e' stato condannato a sette anni con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. E' un fatto. Com'e' un fatto che lo stesso Dell'Utri sia il co-fondatore di Forza Italia (oggi Pdl), partito di maggioranza che governa il Paese da ormai troppo tempo". "Co-fondatore- prosegue Di Pietro- perche' non fu da solo a far nascere il partito. Lo fece insieme a Silvio Berlusconi, oggi presidente del Consiglio (per la quarta volta), coinvolto nei fatti per cui Dell'Utri e' stato condannato in appello". Quindi, "a prescindere dagli anni di condanna (1, 10, 100 non importa) questa sentenza offre una conclusione amara: l'Italia, oggi, e' governata da due persone che hanno avuto rapporti stretti e confidenziali con Cosa Nostra. Tutto il resto passa in secondo piano".

MAFIA: DI PIETRO A DELL'UTRI, I MAFIOSI SCEGLIEVANO MINISTRI (ANSA) - ROMA, 29 GIU - ''Le dichiarazioni di Dell'Utri danno corpo alle ragioni per le quali è stato condannato in appello per concorso esterno in associazione mafiosa. Infatti, solo una persona di quel livello può permettersi di dire e sostenere che 'non fare il ministro ma scegliere i ministri è un lavoro ancora più bello'. Insomma, proprio come facevano i mafiosi una volta''. Lo afferma in una nota il Presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, replicando alle dichiarazioni di Marcello Dell'Utri.

MAFIA: DELL'UTRI;DI PIETRO,SPERIAMO ORA NON DIVENTI MINISTRO (ANSA) - ROMA, 29 GIU - ''Anno più, anno meno, il fatto resta quello che è, ossia che Marcello Dell'Utri ha avuto rapporti penalmente rilevanti con la mafia. Speriamo che Berlusconi adesso non faccia ministro pure lui''. E' il commento del Presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, alla condanna di Marcello dell'Utri a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa pronunciata della Corte di Appello di Palermo. (ANSA).)

MANOVRA. DI PIETRO: GOVERNO NEL PALLONE, NON SA CHE FARE (DIRE) Roma, 29 giu. - Berlusconi chiude a modifiche nel senso richiesto dalle regioni? "Il governo Berlusconi e' nel pallone piu' totale, non sa cosa deve fare". Cosi' il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, conversando con i cronisti a Montecitorio. Per l'ex pm bisognerebbe "far pagare i danni agli evasori, compreso Berlusconi che e' un evasore, e gli enti preconi".

BERLUSCONI. DI PIETRO: ATTACCA LA STAMPA? SI MENA DA SOLO (DIRE) Roma, 29 giu. - "Berlusconi si e' guardato allo specchio e ha iniziato a menarsi da solo". Cosi' Antonio Di Pietro commenta gli attacchi alla stampa di Silvio Berlusconi. Per il leader Idv "i giornali e le tv che creano fumo negli occhi sono i suoi. Lui vorrebbe- chiude conversando a Montecitorio- che solo i mezzi di sua proprieta', minzolinianamente parlando, informassero l'opinione pubblica".

MAFIA:DELL'UTRI; DONADI,MANGANO?OGNUNO HA EROI CHE SI MERITA (ANSA) - ROMA, 29 GIU - ''Ognuno ha gli eroi che si merita. Che Mangano fosse un eroe per Dell'Utri lo avevamo capito da tempo e non ne dubitiamo affatto. Non ne dubitano, con ogni evidenza, neanche i giudici della corte di Appello di Palermo che lo hanno condannato proprio per questo. Per noi sono eroi i giudici Falcone e Borsellino, e tutti coloro che hanno combattuto la mafia, anche a costo del massimo sacrificio''. Lo afferma in una nota Massimo Donadi, capogruppo di Italia dei Valori alla Camera, commentando le parole di Dell'Utri che ha definito Vittorio Mangano un eroe, nel giorno della sua condanna in appello per concorso esterno in associazione mafiosa. ''Vittorio Mangano - prosegue Donadi - è e rimane quello che le aule dei tribunali hanno definito in più sentenze: personaggio vicino alla mafia, condannato all'ergastolo per pluriomicidio. Marcello Dell'Utri - conclude - confonde la gratitudine con l'eroismo, che è proprio tutta un'altra cosa''.(ANSA).

BRANCHER: DONADI, BENE PD SU SFIDUCIA, PASSATA NOSTRA LINEA (ANSA) - ROMA, 29 GIU - ''Siamo soddisfatti che il Pd abbia accolto la proposta di IDV e che si proceda con la raccolta delle firme per una mozione di sfiducia individuale al ministro Brancher, che ovviamente sara' sottoscritta da tutto il nostro gruppo. E' passata la linea IdV, secondo cui la rinuncia al legittimo impedimento non ha spostato di un virgola la questione politica e che questa vergogna istituzionale si potra' risolvere solo con le dimissioni del ministro Brancher'' lo dichiara in una nota Massimo Donadi, presidente del gruppo di Italia dei Valori alla Camera. ''Questo voto sara' la cartina di tornasole sulla serieta' e credibilita' di quanti, finiani e Lega in testa, ma anche Udc, affermano di battersi in difesa della legalita', della trasparenza e della dignita' delle istituzioni'' conclude Donadi.

BRANCHER: DONADI, BENE MOZIONE FRANCESCHINI, FIRMIAMO (ANSA) - ROMA, 29 GIU - ''Con Franceschini - ha raccontato Donadi - ci siamo sentiti piu' volte in questo fine settimana e fino ad oggi, per valutare l'idea di una mozione di sfiducia al ministro Brancher''. ''L'ultima volta che ho sentito Franceschini - ha proseguito il capogruppo dell'Idv - e' stata 10 minuti prima che parlasse ai giornalisti. Mi ha esposto l'idea di una mozione presentata non tanto da gruppi parlamentari, quanto sottoscritta dai singoli deputati, in modo che il numero totale delle firme superasse la somma dei deputati del Pd e di Idv messi assieme. Noi firmeremo il documento, ma e' evidente che esso parte da una iniziativa comune''. Il cronista ha chiesto a Donadi se gli risultasse un veto dell'Udc verso una mozione comune con l'Idv. ''Che l'Udc ponga veti non lo so. Per quanto ci riguarda, delle formule non ci importa nulla, perche' a noi ci interessano i risultati concreti. Se l'Udc preferisca questa formula non perche' ritenuta la piu' efficace per raggiungere il maggior numero di firme, ma per un veto verso di noi, sarebbe un episodio troppo patetico''. ''Io non ci credo e non mi risulta - ha proseguito Donadi - ma se lo fosse sarebbe la comprova che l'Udc cerca ogni pretesto per non trovarsi invischiata in un voto su legittimo impedimento su cui Udc quasi sempre e' stata stampella della maggioranza''. ''Comunque - ha concluso Donadi - la formula della non politicizzazione della mozione, che verrebbe lasciata all'adesione dei singoli deputati, a noi va benissimo. L'importante e' il risultato' e non le formule politiciste''. (ANSA).

GOVERNO:BRANCHER,DONADI"LEGA STAMPELLA INDECENZE ISTITUZIONALI PREMIER" ROMA (ITALPRESS) - "La Lega e' ormai la stampella di ogni indecenza istituzionale del premier. Liquidare la nomina del neoministro del decentramento a un semplice errore o a un pasticcio sulle deleghe significa non solo rendersi complici di un affronto senza precedenti alle istituzioni ma prendere in giro gli italiani, anche quelli che hanno votato Lega. La nomina di Brancher e' un imbroglio e per questo deve andare a casa". Cosi' Massimo Donadi, capogruppo di Italia dei Valori alla Camera, commenta le parole di Bossi sulla mozione di sfiducia presentata da IdV e Pd.

MAFIA. ORLANDO (IDV): DELL'UTRI, TIPICHE PAROLE DA CULTURA BOSS (DIRE) Roma, 29 giu. - "Le dichiarazioni del senatore Dell'Utri sono il tipico esempio della cultura mafiosa che considera eroe il mafioso che non denuncia i propri complici e accetta il carcere senza coinvolgere gli amici. Visto che e' questa la convinzione di Marcello Dell'Utri faccia anche lui l'eroe: ora che e' condannato vada in carcere". Lo afferma in una nota il portavoce nazionale dell'Italia dei Valori, onorevole Leoluca Orlando, commentando le dichiarazioni di Marcello dell'Utri che ha definito Vittorio Mangano un eroe. (ANSA).

IDV: ORLANDO, NO A LOGICHE CORRENTIZIE = (AGI) - Reggio Calabria, 29 giu. - "Al termine di un'interessante dibattito promosso dal Capogruppo IDV in Consiglio regionale della Calabria, Giuseppe Giordano a Reggio Calabria su Federalismo e diritto alla salute, Leoluca Orlando, portavoce nazionale di Idv, rientrato a Roma, ha espresso apprezzamento per l'iniziativa ed ha formulato auguri di buon lavoro a dirigenti, iscritti e simpatizzanti che in questi anni hanno contribuito alla crescita di consenso e di credibilita' del nostro partito. Tali importanti risultati sono stati conseguiti durante una fase commissariale resa necessaria per superare contrasti e incomprensioni e che adesso viene superata da una democratica fase congressuale. Quella credibilita' e quei consensi vanno preservati e sviluppati in una realta' cosi' difficili quale e' la Calabria, e in un partito, il nostro partito, che si caratterizza e deve caratterizzarsi rispetto ad altre esperienze politiche per la capacita' di sviluppare liberta', evitando pero' che legittime e auspicabili pur diverse opinioni vengano utilizzate per logiche personalistiche e, in definitiva, per dar vita a correnti organizzate. Logiche correntizie, infatti - ha concluso Orlando - sarebbero la negazione del progetto politico originale di IDV che in tutto il paese costituisce strumento di impegno politico e tiene insieme, nell'interesse della legalita' costituzionale e dei diritti dei cittadini, storie diverse per valori condivisi e per un progetto politico comune". (AGI)

DELL'UTRI: LI GOTTI (IDV), SENTENZA GETTA LUCE SINISTRA SU FI = (AGI) - Roma, 29 giu. - "Questa sentenza, pur se ancora ovviamente non definitiva, getta una luce pesantemente sinistra sulla stessa nascita della nuova formazione politica di Forza Italia, la cui genesi e' datata in sicilia nel 1992. Dobbiamo a questo punto chiederci quali siano i contorni e lo spessore della pagina nera che inauguro' la Seconda Repubblica". Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Giustizia al Senato, per il quale pronunciandosi su Dell'Utri i giudici non hanno smentito "l'attendibilita' di Gaspare Spatuzza, in quanto, ai sensi dell'articolo 195 del codice di procedura penale, le dichiarazioni di Spatuzza avrebbero potuto assumere il rango di prova solo se confermate dalle persone da cui aveva appreso il coinvolgimento di Dell'Utri e Berlusconi". Infatti, "i due boss Graviano, non venendo meno al loro ruolo di irriducibili, non avevano confermato le dichiarazioni di Spatuzza, con la conseguenza di rendere non valutabile come prova le sue dichiarazioni". "Il futuro - conclude il senatore Li Gotti - potra' darci le risposte agli interrogativi che alla luce della sentenza odierna massicciamente inquietano". (AGI)



DELL'UTRI: DE MAGISTRIS, IRRISOLTO RAPPORTO INQUIETANTE FI-MAFIA = (AGI) - Roma, 29 giu. - "Si deve ricordare a Cicchitto e compagnia che sul rapporto tra mafia e politica -compresa la stagione dello stragismo degli anni '90 e il capitolo della trattativa fra cosa nostra e Stato- stanno ancora indagando le Procure di Palermo, Firenze e Caltanissetta. Quindi appare prematuro questo cantare vittoria da parte del centrodestra". Lo afferma Luigi de Magistris, eurodeputato Idv, che aggiunge: "Si deve inoltre far presente a questi 'soloni del crimine', che confezionano leggi pro-mafie come il ddl intercettazioni, che oggi il fondatore di Fi e braccio destro di Berlusconi e' stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, il che sta a significare che egli ha contribuito a favorire il crimine organizzato. Si tratta di una verita' giudiziaria che chiama in causa, politicamente e pesantemente, il presidente del Consiglio e che spingerebbe qualsiasi persona con un minimo senso etico a farsi da parte, magari lasciando lo scranno del Senato in segno di rispetto verso le istituzioni. La sentenza di oggi conferma che e' ancora tutto in piedi quello che il centrodestra definisce 'teorema politico': l'inquietante rapporto fra Fi e mafia e' infatti questione irrisolta. Soprattutto perche' non si tratta di una teoria precostituita nel laboratorio di una magistratura politicizzata, ma di una verita' storica suffragata da atti giudiziari, come per esempio la richiesta di archiviazione dell'indagine per Berlusconi e Dell'Utri che la Procura di Firenze avanzo' nel '98 in relazione alle stragi degli anni '90 di Roma, Firenze e Milano. Inquieta poi che oggi Dell'Utri lasci intendere che non fara' il ministro, perche' e' piu' bello sceglierli. E' lui, un condannato per mafia, che li sceglie? Chi ha scelto? Forse il ministro dell'ingiustizia Alfano?". (AGI)

GOVERNO:BRANCHER,IDV "DOMANI INTERROGAZIONE ALLA CAMERA" ROMA (ITALPRESS) - "Quali sono le ragioni della promozione alla carica di ministro del Sottosegretario Brancher": e' quanto chiedera' l'Italia dei Valori in un'interrogazione a risposta immediata rivolta al ministro Vito, domani nell'Aula di Montecitorio."Una promozione - si legge nel testo dell'interrogazione, firmata da Donadi, Di Pietro, Evangelisti, Borghesi, Messina, Di Stanislao - che "mina la salvaguardia dell'onore e del prestigio delle istituzioni", in quanto "caduta su una persona attualmente imputata nel processo inerente al tentativo di scalata alla Banca Antonveneta da parte della Banca popolare italiana, gia' Banca popolare di Lodi e che, negli anni passati, e' stata condannata in primo grado ed in appello per falso in bilancio e finanziamento illecito al Partito Socialista Italiano, reati poi caduti in forza, rispettivamente, della depenalizzazione e della riduzione dei termini di prescrizione introdotte dal Governo Berlusconi II". L'Italia dei Valori sottolinea, inoltre, nel testo dell'interrogazione come "la notizia dell'imminente udienza del processo "Antonveneta", in cui avrebbe dovuto comparire il Sottosegretario Brancher, rinviata a causa di impegni istituzionali e fissata da ultimo per il 26 giugno, ad avviso degli interroganti ha gettato piu' di un'ombra sulle ragioni della sua repentina promozione a ministro".A fronte del persistente dibattito sulla riduzione dei costi della politica - si legge infine nel testo dell'interrogazione dell'IdV - del rilevante interesse che esso riveste in particolare oggi, davanti ai grandi sacrifici richiesti ai cittadini per fronteggiare la grave crisi economica, l'istituzione di un nuovo ministero, ad avviso degli interroganti privo di natura e attivita' specifiche, e la promozione del Sottosegretario Brancher, risultano, ad avviso degli interroganti, come uno schiaffo ai milioni di italiani per bene".

BRANCHER: IDV,UDC VOTA SFIDUCIA O FA COME CON L.IMPEDIMEN TO? (ANSA) - ROMA, 29 GIU - ''Nella vicenda che riguarda il ministro Brancher sono evidenti a tutti i motivi per cui è stato nominato ministro. E' chiarissimo il comportamento dell'Idv che insieme al Pd ha chiesto fin da subito la sfiducia nei confronti del ministro. L'unica cosa che non è chiara è la posizione dell'Udc''. Lo dichiara Silvana Mura deputata di Idv chiedendosi se, ''dipietrata o no, il partito di Casini la vota la sfiducia al ministro Brancher, oppure per coerenza con il voto espresso sulla legge sul legittimo impedimento, che in questa vicenda è assoluta protagonista, sceglierà ancora una volta di non decidere?''.(ANSA).

DELL'UTRI:PARDI "PER SERVIZIO TG1 SENATORE MANDERA' CANNOLI A MINZOLINI" ROMA (ITALPRESS) - "Facciamo i nostri complimenti al tg1 di Minzolini che ancora una volta ci ha regalato un pezzo confezionato ad arte per disinformare, perfettamente in linea con le veline dell'istituto Luce nel ventennio. Il servizio, nel dare la notizia della condanna in appello al senatore Dell'Utri, contiene ed enfatizza per ben due volte la parola 'assolto' e mai si sente dire 'condannato'". Il capogruppo dell'Italia dei Valori in Vigilanza, Pancho Pardi, continua: "La riduzione da 9 a 7 anni della pena diventa, per la giornalista del Tg1 'una doccia fredda per il sostituto procuratore Antonino Gatto' e mai si accenna al fatto che Dell'Utri resta comunque condannato per concorso esterno in associazione mafiosa. Il riferimento a una generica 'sentenza appellata' e' francamente e decisamente fuorviante e riduttivo. Ha davvero ragione Tiziana Ferrario: il tg1 e' ormai un'arma di distrazione di massa. Chissa' se Dell'Utri - conclude Pardi - per ringraziare fara' arrivare cannoli freschi dalla Sicilia alla direzione del tg1".

INTERCETTAZIONI: PARDI "QUANDO CONFALONIERI COME MOCKRIDGE?" ROMA (ITALPRESS) - "Meglio andare in carcere che sottostare a una legge sbagliata e liberticida, l'Italia dei Valori auspica percio' che la battaglia contro il ddl intercettazioni dell'amministratore delegato di Sky, Tom Mockridge, sia la battaglia di tutti gli editori e i giornalisti italiani". Lo afferma il senatore Francesco Pancho Pardi, capogruppo IdV in commissione di Vigilanza Rai, secondo cui "libera stampa in libero Stato e' la regola base di ogni democrazia, percio' e' giusto violare una legge che da un lato protegge criminali e malaffare, dall'altro vuole impedire ai giornalisti di fare il loro dovere, punisce gli editori e nega ai cittadini il diritto di essere informati. Mockridge e altri si sono detti pronti a farlo - conclude Pardi - Confalonieri cosa aspetta?".

Intercettazioni/ Idv: Audizioni evidenziano Ddl sciagurato _Maggioranza si connetta con opposizione reale Roma, 29 giu. (Apcom) - "Le audizioni in corso in commissione giustizia stanno mettendo sempre di più in evidenza quanto questo ddl intercettazioni sia una vera e propria sciagura, non solo perché imbavaglia la stampa ma perché è una resa incondizionata alla criminalità, un ostacolo all`esercizio della giustizia e della legalità". Lo afferma in una nota Federico Palomba, capogruppo Idv in commissione Giustizia della Camera. "Chi - conclude - dalla maggioranza parla di cassa di risonanza delle posizioni dell`opposizione farebbe meglio a connettersi con il paese reale, quello ha il diritto ad essere informato e, soprattutto, ad essere tutelato".

MAFIA: DELL'UTRI; SONIA ALFANO (IDV), SENATORE DELIRA (ANSA) - PALERMO, 29 GIU - ''Non solo il Paese deve subire la classica distorsione delle notizie da parte di Minzolini e compagnia, ma deve pure continuare a subire i deliri di un acclarato collaboratore di mafiosi''. E' il commento di Sonia Alfano, europarlamentare di Italia dei Valori e Presidente dell'Associazione nazionale familiari vittime della mafia, alle dichiarazioni del senatore Dell'Utri dopo la sentenza della Corte d'appello di Palermo al processo che lo vede imputato per concorso esterno in associazione mafiosa. ''Dell'Utri parla di contentino alla procura di Palermo ma non approfondisce il suo pensiero, ci spieghi nel merito a cosa si riferisce o la smetta di fare illazioni. Inoltre - sottolinea Alfano - dato che continua ad appellare Mangano quale eroe, e come dimostrato dalla condanna emessa nei suoi confronti lo emula con successo, speriamo subisca lo stesso destino e si ritrovi presto dietro le sbarre, ambiente sicuramente maggiormente congeniale al suo pensiero filo-mafioso. Lui consiglia di rileggere 'I fratelli Karamazov'? Io consiglio a lui e ai suoi festanti colleghi di partito di rileggere Sciascia - conclude - per capire la differenza tra uomini, mezzi uomini, ominicchi e quaquaraqua'''. (ANSA).

MANOVRA: IDV, GOVERNO COME PIUMA AL VENTO, PRENDA POSIZIONE = Roma, 29 giu. - (Adnkronos) - ''Berlusconi dice si'. Bonaiuti corregge il tiro. Poi il premier cambia idea e dice no. Ed ecco che alla fine spunta Bossi a dire di nuovo che si puo' cambiare. Il governo sulla manovra e' mobile come la 'piuma al vento' del Rigoletto, muta d'accento e di pensier ad ogni quarto di ora''. Ad affermarlo in una nota e' Antonio Borghesi, vice capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera. ''Sarebbe il caso -aggiunge l'esponente dell'Idv- che i membri dell'esecutivo si schiarissero le idee e si mettessero d'accordo tra loro, perche' le la discordanza delle dichiarazioni sta diventando imbarazzante''.

FONDAZIONI LIRICHE: GIAMBRONE, DURISSIMA OPPOSIZIONE DA IDV (ANSA) - ROMA, 29 GIU - "Il gruppo dell'Italia dei Valori è presente al completo in Commissione cultura e sta intervenendo nel merito del decreto sulle fondazioni lirico-sinfoniche, per fare un'opposizione durissima a questo vergognoso provvedimento" spiega il senatore Fabio Giambrone, vicepresidente del gruppo IdV e capogruppo nella commissione. "Alla Camera, l'Italia dei Valori - prosegue - ha tentato di bloccare il decreto: continueremo a farlo oggi anche in Senato e pertanto ci siamo iscritti tutti per illustrare i 35 emendamenti presentati dal gruppo allo scopo di far capire l'importanza di quanto proposto". "La nostra dura protesta continuerà anche in Aula perché ci sono 300 mila lavoratori che aspettano una risposta positiva alle loro legittime richieste. Ci auguriamo - conclude Giambrone - che questo decreto obbrobrioso decada o che venga ritirato". (ANSA).

FONDAZIONI LIRICHE. IDV: PASTICCIO CHE MORTIFICA MONDO SPETTACOLO (DIRE) Roma, 29 giu. - "Il decreto sulle fondazioni lirico-sinfoniche mortifica i tanti lavoratori del mondo dello spettacolo, a cui va la piena solidarieta' dell'Italia dei Valori. Noi voteremo contro, ma siamo molto dispiaciuti del fatto che il ministro Bondi non abbia ritenuto opportuno, con uno scatto d?orgoglio, ritirare il provvedimento". Lo ha detto nel suo intervento in Aula a Palazzo Madama il senatore Fabio Giambrone, capogruppo IdV in commissione Cultura, che poi ha aggiunto: "In commissione avevamo individuato le linee guida per una vera riforma e avevamo dato la nostra piena disponibilita', ma tutto quel lavoro e' stato mortificato da un decreto iniquo che contiene solo tagli e licenziamenti e nulla invece per rilanciare il settore, un provvedimento che lede la dignita' di chi lavora nello spettacolo. Abbiamo provato a far capire la gravita' di quello che si stava facendo, ma governo e maggioranza non hanno voluto ascoltare nemmeno l'appello di Carla Fracci, di Zubin Mehta, di Luca Ronconi e hanno insistito nel portare questo durissimo attacco alla cultura italiana di cui dovranno assumervi tutta la responsabilita' davanti al Paese". Per la senatrice IdV Patrizia Bugnano "il decreto Bondi e' un gran pasticcio confezionato in fretta e furia e in cui si ravvisano evidenti profili di incostituzionalita'. Il mondo delle fondazioni lirico-sinfoniche aveva si' bisogno di una riforma ma non meritava certo questa riforma".

FONDAZIONI LIRICHE. IN AULA CARTELLI PROTESTA DEI SENATORI IDV (DIRE) Roma, 29 giu. - "No alla cosca, si' alla Tosca", "E' l'ennesima Traviata del Governo", "Bondi, con questa legge non ascolterai piu' Ridi Pagliaccio", "Berlusconi, l'unico Don Giovanni che ci piace e' quello di Mozart", "Governo, uno spettacolo indegno". Questi gli slogan che campeggiavano sui cartelli mostrati dai senatori del Gruppo Italia dei Valori al momento di votare in aula il decreto legge sulle fondazioni liriche. "Abbiamo fatto tutto il possibile per evitare l'approvazione di questa legge vergogna- sottolinea in proposito il capogruppo dell'Idv in commissione Cultura, Fabio Giambrone- una legge che lede la dignita' dei lavoratori del mondo dello spettacolo, e che dopo il massacro della riforma della scuola segna lo smantellamento definitivo della cultura italiana da parte del Governo".

GOVERNO: DOMANI SIT IN IDV A P. CHIGI, ACCOMPAGNAMO BRANCHER A CDM = PEDICA, RISOLVERE MISTERO DELLE DELEGHE FANTASMA Roma, 29 giu. (Adnkronos) - "Per risolvere il mistero delle deleghe fantasma di Brancher domani pomeriggio attenderemo il neo-ministro sotto il suo ufficio per domandare al diretto interessato quale ruolo svolgera' al Consiglio dei ministri. Vogliamo sapere cioe' se nella riunione convocata domani a palazzo Chigi Brancher votera' come ministro per il federalismo, come ministro per la sussidiarieta' o come ministro per l'impunita'". Cosi' Stefano Pedica, senatore dell'Italia dei Valori, annuncia il sit-in organizzato per domani pomeriggio alle ore 16 a Palazzo Chigi in concomitanza con il Consiglio dei ministri. Pedica invita tutti i cittadini "disgustati dalla farsa e dalla spregiudicatezza del governo ad accompagnare Brancher dall'ufficio della presidenza fino a Palazzo Chigi per dimostrare, nella "passeggiata della vergogna", che l'Italia non tollera piu' una politica fatta solo per salvare indagati e imputati ma esige una gestione della cosa pubblica morale, trasparente e finalizzata al bene del paese".

VIAREGGIO: EVANGELISTI "SOLO GIUSTIZIA PUO' SANARE FERITA" ROMA (ITALPRESS) - "Nella giornata del dolore, esprimiamo solidarieta' e vicinanza alle famiglie delle vittime. A un anno di distanza, queste persone non riescono ancora a trovare pace". È quanto dice in una nota Fabio Evangelisti, vicepresidente dell'Italia dei Valori alla camera. "Non possiamo fare a meno, pero', sia pur in questo giorno delicato - aggiunge Evangelisti - di sottolineare che ancora adesso una coltre di mistero avvolge le indagini su quanto accaduto un anno fa. Con assoluto rispetto e totale fiducia nei confronti del lavoro della magistratura, che auspichiamo rapido e trasparente, ricordiamo ancora una volta al ministro Matteoli quanto sia urgente dare impulso all'accertamento di cause e responsabilita'. Senza giustizia, superstiti e familiari non avranno mai pace".

CRISI: DE MAGISTRIS, DA UE PIU' GREEN ECONOMY E WELFARE (ANSA) NAPOLI, 29 GIU - Ripensare le politiche economiche dell'Unione europea attraverso progetti di sviluppo della green economy e del welfare. Questi i due punti su cui ha battuto oggi Luigi De Magistris, europarlamentare dell'Idv e presidente della commissione di controllo sul bilancio del Parlamento Europeo. De Magistris, intervenuto a Napoli alla presentazione della lettera di oltre 200 economisti contro la manovra finanziaria italiana, ha avvertito sul pericolo di puntare su politiche neoliberiste che non tengono conto di punti di vista diversi, affermando che invece l'Ue deve puntare a un aumento della tutela sociale, delloccupazione e del welfare. L'ex pm ha ricordato che per stimolare i consumi in Europa e' necessario evitare l'aumento delle imposte sui ceti piu' deboli e pensare seriamente ad una tassazione delle rendite finanziarie a cominciare da coloro che hanno usufruito dello scudo fiscale. Sulla green economy De Magistris ha auspicato che ''certi investimenti come quelli sul nucleare in tutta Europa o su progetti faraonici come il ponte sullo stretto in Italia vengano deviati sulle politiche di energie alternative, sulla geotermia, sulla raccolta differenziata''. L'esponente dell'Idv e' tornato poi sull'accordo per Pomigliano, definendolo ''una palestra per ridisegnare i rapporti tra impresa e lavoro'' e ricordando di aver presentato due giorni fa al Parlamento europeo una interrogazione sulla contrazione del diritto di sciopero. De Magistris ha infine criticato i tagli alla cultura, che colpiranno anche l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici che ha ospitato oggi il dibattito: ''l'attacco alla cultura e inaccettabile - ha concluso - perche' colpisce gli istituti di cultura, le universita', i centri di ricerca, tutti quei luoghi, insomma, dove si forma il libero pensiero dei cittadini''. (ANSA).

BANCHE: LANNUTTI, NIENTE ONERI SU MINI-SFORAMENTI SU CONTI SENATO APPROVA RISOLUZION SU COSTI PER 'ROSSI' DI BREVE PERIODO (ANSA) - ROMA, 29 GIU - Divieto per le banche di applicare ai propri clienti oneri per lo scoperto di conto corrente di piccola entità (da 100 a 500 euro) e per periodi brevi (da 5 a 15 giorni). E' quanto prevede una risoluzione (la 328) sulla ''commissione di massimo scoperto'' approvata oggi in Commissione Bilancio al senato (relatore Riccardo Conti). Ne da' notizia il capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione Finanze al Senato, Elio Lannutti. ''Il 'pizzo' della commissione di massimo scoperto, abolita per legge e' risorta sotto mentite spoglie grazie alla fervida fantasia dei banchieri, con oneri per i correntisti fino al 1600%, come risulta dalla segnalazione dell'Antitrust al Parlamento'' afferma Lannutti. Secondo quanto previsto dalla risoluzione ''le banche - sottolinea Lannutti - non potranno più imbrogliare la clientela nascondendosi dietro oneri, commissioni e costi occulti mimetizzati all'interno di patti leonini, con rapporti contabili squilibrati sempre a vantaggio delle banche stesse, ma saranno obbligate a riferirsi all''indicatore sintetico dei costi' per rendere più trasparenti conti e condizioni''. ''In tale calcolo - spiega il senatore IdV - sul costo aggiuntivo per lo scoperto di conto corrente è previsto il divieto di applicazione di oneri per sforamenti di piccola entità (da 100 a 500 euro) e per periodi brevi (da 5 a 15 giorni)''. Lannutti conclude sottolineando che ''il relatore, Riccardo Conti, ha recepito in questa risoluzione molti dei suggerimenti da me proposti, come una tabella comparativa che bisogna pubblicare nell'estratto conto e soprattutto l'indicazione dei giorni di valuta, essendo inaccettabile che le banche possano continuare a lucrare fino a cinque giorni di valuta quando oggi le tecnologie informatiche utilizzate rendono immediate, in tempo reale, tutte le operazioni bancarie in qualsiasi parte del mondo''.

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