domenica 11 ottobre 2009

BERLUSCONI FARNETICA


Di Pietro: «Berlusconi farnetica,bisogna liberarsene subito»


L'obiettivo del Premier? Scardinare la Costituzione e assoggettare la magistratura al potere dell'esecutivo


MILANO - «Berlusconi continua a farneticare, bisogna liberarsene subito». Così Antonio Di Pietro leader dell'Idv replica alle dichiarazioni di Silvio Berlusconi alla festa del Pdl stampa straniera, magistrati e Corte Costituzionale : «Mentre il Paese è in ginocchio per la grave crisi economica - spiega - lui continua a perseguire il suo obiettivo: scardinare i principi fondanti della Costituzione, tentando di assoggettare la magistratura al potere dell'esecutivo. Non è in atto uno scontro tra organi istituzionali, ma siamo di fronte alle dichiarazioni farneticanti di un affiliato alla P2 che vuole completare il piano di Licio Gelli. Facciamolo dimettere, non può continuare così».

«A PROCESSO» - «Berlusconi si deve fare processare come un normale cittadino - dice - e si ricordi che la nostra è ancora una democrazia parlamentare dove non sono i cittadini ad eleggere direttamente il Presidente del Consiglio. E per quanto riguarda le riforme sulla giustizia che propone: tutti sanno che Berlusconi lavora solo per se stesso e per tutelare i propri interessi giudiziari, pertanto l'Italia dei Valori alzerà le barricate contro l'ennesimo scempio del diritto». «Adesso basta con i suoi deliri e le sue manie, questo Paese - conclude Di Pietro - ha prima di tutto bisogno di provvedimenti concreti e strutturali per affrontare la crisi e per dare un futuro alle nuove generazioni».

dal "Corriere della Sera" del 11 ottobre 2009

1 commento:

  1. Ha ragione Di Pietro bisogna fermarlo, bisogna far presto.

    Per sgomberare ogni dubbio residuo sul fatto che la P2 stia realizzando tutte le sue profezie, per mano di un semplice discepolo, tesserato n°1816, ecco cosa dice Licio Gelli in un'intervista rilasciata a la Repubblica il 28 settembre 2003, durante il Governo Berlusconi II.

    «Ho una vecchiaia serena. Tutte le mattine parlo con le voci della mia coscienza, ed è un dialogo che mi quieta. Guardo il Paese, leggo i giornali e penso: ecco qua che tutto si realizza poco a poco, pezzo a pezzo. Forse sì, dovrei avere i diritti d'autore. La giustizia, la tv, l'ordine pubblico. Ho scritto tutto trent'anni fa in 53 punti».

    Silvio Berlusconi ha dedicato la sua vita alla realizzazione del piano del suo maestro Licio Gelli.
    Almeno in questo, bisogna ammetterlo: è stato ammirevole.

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