venerdì 11 febbraio 2011

Ufficio stampa IDV FOCUS IDV - 11 FEBBRAIO

DI PIETRO, PDL CHIEDE IMMUNITA' IDV RISPONDE CON CODICE ETICO "L'Italia dei Valori lo ripete da tempo: la questione morale è la prima cosa che la politica ha l'obbligo, nonché il dovere di affrontare". Lo scrive il presidente dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro sul suo blog HYPERLINK "http://www.antoniodipietro.it/" \t "_blank" www.antoniodipietro.it "Non è un caso - continua - che il codice di autoregolamentazione della Commissione Antimafia abbia evidenziato il baco nel sistema di reclutamento da parte delle formazioni politiche. Infatti, nelle elezioni amministrative dell'aprile scorso quasi nessun partito ha rispettato questo codice. Risulta che ci siano stati 40 candidati, di cui quattro indicati con le sole iniziali, 'impresentabili' in quanto segnalati dalle prefetture per violazione al codice. L'Italia dei Valori, e lo dico con orgoglio, è stato l'unico partito che ha presentato liste pulite, come rivelano le relazioni stilate finora dalle prefetture del Sud e rese note dalla Commissione parlamentare Antimafia. Insomma, il codice etico dell'IdV ha funzionato. Noi chiediamo ai nostri rappresentanti una fedina penale immacolata, e le regolette che applichiamo al nostro interno le abbiamo riportate in un disegno di legge presentato sia alla Camera che al Senato per una politica pulita e di rinnovamento. Purtroppo il pesce puzza dalla testa, e le vicende di questi giorni del nostro presidente del Consiglio lo confermano: la gestione de la res publica ha bisogno di norme chiare e trasparenti. Il Parlamento, le istituzioni sono diventate un rifugio per coloro che vogliono sfuggire alla giustizia, le Camere e i palazzi delle Regioni sostituiscono le aule dei tribunali e le carceri. Tutto ciò è ignobile. Capisco che errare è umano, ma perseverare diventa diabolico. Per questo, rinnoviamo l'invito agli altri partiti, più volte accolto a parole, ma disatteso nei fatti, di sostenere la nostra proposta di legge contro questo sistema corrotto. Le nostre tre regole base prevedono che: i condannati non possano essere candidati; i rinviati a giudizio per gravi reati non possano assumere incarichi di governo né a livello centrale, né a livello locale e gli imprenditori che si sono macchiati di reati nei confronti della pubblica amministrazione non debbano più partecipare alle gare d'appalto pubbliche. Tre semplici norme che potrebbero ridare ai cittadini fiducia nelle istituzioni e dignità ai Palazzi. Una 'conditio sine qua non' per le forze politiche che non assicura coerenza e lealtà da parte dei candidati, ma fissa paletti di etica pubblica, di moralità e di legalità. Insomma ai parlamentari del Pdl, che oggi ripropongono la vergognosa immunità parlamentare, noi rispondiamo con le nostre norme. Loro vogliono mandare in Parlamento i peggiori criminali, e già ce ne sono parecchi, noi vogliamo ridare dignità e credibilità alle istituzioni".

RAI-Di Pietro: Con Bozza Pdl per atto indirizzo prove di regime Stanno attivando macchina da guerra contro libera informazione Roma, 11 feb. (TMNews) - "Dal Pdl chiare prove di regime". Lo afferma l`onorevole Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, commentando la bozza Pdl per l`atto d`indirizzo sul pluralismo presentato in Commissione di vigilanza Rai. "Siamo di fronte ad un documento da Minculpop, non degno di un Paese democratico e civile. Il Pdl - prosegue - sta attivando una macchina da guerra contro la libera informazione, stravolgendo regole e prassi. Vogliono censurare le notizie e gli spazi di vero giornalismo per dare voce solo alle veline e ai ridicoli sermoni, a reti unificate, del dittatorello e dei suoi giullari di corte. La misura è colma, non si sono mai visti tanto squallore e tanta arroganza. Ci batteremo in tutte le sedi istituzionali competenti e scenderemo in piazza insieme ai cittadini". Red/Mdr

BERLUSCONI: DI PIETRO, SI VERGOGNI DOPO RICHIAMO NAPOLITANO (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 11 FEB - ''Quello del presidente Napolitano e' un richiamo all'ordine che in un Paese normale dovrebbe, da una parte, indurre a buone ragioni il Presidente del Consiglio e, dall'altra, farlo vergognare per come si e' comportato finora''. Lo ha detto il leader di Idv, Antonio Di Pietro, parlando con i giornalisti a Reggio Calabria. ''Il problema di fondo - ha aggiunto Di Pietro - e' che lui ne' si vergogna, ne' ascoltera' il Presidente della Repubblica. Ecco perche' vogliamo che vada a casa''. (ANSA).

RUBY: DONNE; DI PIETRO, IDV IN PIAZZA CONTRO MERCIFICAZIONE (ANSA) - ROMA, 11 FEB - ''L'Italia dei Valori aderisce alla manifestazione 'Se non ora quando' e domenica sara' al fianco di tutte le donne senza bandiere ne' simboli di partito. Scenderemo in piazza per difendere la loro dignita' e per ribadire la nostra contrarieta' a questa inaccettabile cultura di mercificazione e mortificazione della donna''. Lo afferma il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che domenica partecipera' alla manifestazione di Milano in piazza Castello. ''Questo governo - afferma Di Pietro - con il suo sistema corrotto e immorale, sta trascinando il Paese nel fango. L'Italia è attraversata da una profonda crisi politica, sociale, etica ed economica: la disoccupazione giovanile ha raggiunto i massimi storici, le fabbriche chiudono o si trasferiscono all'estero, le casse dello Stato sono vuote. Di fronte a questo quadro disastroso, Berlusconi se ne sta chiuso nel suo bunker come Mubarak e Ben Ali' e obbliga il Parlamento a occuparsi esclusivamente dei suoi interessi privati''. ''E' giunto il momento - conclude il leader Idv - di dire basta: dal risveglio delle coscienze e dell'impegno civile, puo' arrivare la spallata democratica che può far crollare il castello di carta dell'esecutivo. Forze politiche, societa' civile, movimenti e cittadini possono mandare a casa Berlusconi scendendo in piazza, ma soprattutto andando a votare il referendum promosso dall'Italia dei Valori contro il legittimo impedimento''. (ANSA). COM-FEL

RUBY: DI PIETRO, VERO GOLPE E' QUELLO DI BERLUSCONI (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 11 FEB - In effetti e' vero, c'e' un golpe in Italia. E non e' morale, e' strisciante ed e' materiale. E' il golpe che Berlusconi, come Presidente del Consiglio, sta portando avanti''. Lo ha detto il leader di Idv, Antonio Di Pietro, parlando con i giornalisti a Reggio Calabria a margine di un convegno sui 150 anni dell'Unita' d'Italia. ''E' un golpe che si concretizza - ha aggiunto Di Pietro - nel momento in cui Berlusconi criminalizza la Corte Costituzionale, ridicolizza il Presidente della Repubblica, mortifica la magistratura e umilia il Parlamento, che e' costretto a votare, da ultimo, una risoluzione nella quale si afferma che lui e' intervenuto con la Questura di Milano per tutelare il buon nome della nipote di Mubarak. Una realta' sconfessata dall'evidenza, ma affermata da una deliberazione votata in Parlamento da una maggioranza asservita, ricattata e comprata''. (ANSA).

ITALIA 150: DI PIETRO, VOGLIO FESTEGGIARE CON TUTTI (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 11 FEB - ''Grido Viva l'Italia e idealmente tendo la mano perche' voglio festeggiare con tutti, maggioranza e opposizione, ma soprattutto con i cittadini. Su questo argomento non avverto motivi di divisione con nessuno''. Lo ha detto a Reggio Calabria Antonio Di Pietro. Il leader di Idv ha partecipato ad un convegno sui 150 anni dell'Unita' d'Italia incontrando anche un gruppo di studenti. ''I 150 anni vanno celebrati - ha aggiunto Di Pietro - specialmente con gli studenti, come sto facendo io stamattina. E' bene rappresentare l'Italia in modo unitario, soprattutto per rispetto di quelli che hanno dato la vita per portarci alle condizioni in cui siamo oggi''. (ANSA).

POLITICA: DI PIETRO, IN PARLAMENTO LA PIU' ALTA CONCENTRAZIONE DI CRIMINALITA' = Reggio Calabria, 11 feb. (Adnkronos) - Il Parlamento "al momento e' il complesso di persone riunite che ha la piu' alta percentuale di criminalita' presente nel territorio". Lo ha detto il leader dell'Idv Antonio Di Pietro appena arrivato al convitto nazionale Tommaso Campanella di Reggio Calabria dove sta parlando dell'Unita' d'Italia e della Costituzione agli studenti nel primo dei suoi impegni in citta'. Rispondendo alle domande dei cronisti a margine dell'iniziativa, Di Pietro ha affermato: "L'immunita' parlamentare era stata ideata dai nostri padri costituenti per un fine nobile, se ne e' fatto un abuso ignobile tant'e' vero che l'inchiesta Mani Pulite ne ha evidenziato i limiti e le speculazioni". Secondo Di Pietro, modificare l'art. 68 della Costituzione "non sarebbe solo un abuso ma diventerebbe ridicolo da una parte e drammatico dall'altra. Ridicolo perche' non avrebbe senso in una realta' in cui la politica non ha nessuna credibilita' nel nascondersi dietro il dito dell'immunita' parlamentare. Drammatica perche' finirebbe con il mandare in Parlamento i peggiori criminali, e gia' ce ne sono parecchi".

GOVERNO: DI PIETRO, BERLUSCONI HA CONFLITTO DI INTERESSE ETICO = Reggio Calabria, 11 feb. - (Adnkronos) - "Noi dell'Italia dei Valori riteniamo che il conflitto di interessi di Berlusconi non sia solo giudiziario ma anche sul piano dell'informazione, imprenditoriale, sul piano della comunicazione e ci sia soprattutto un conflitto di interesse etico perche' ha fatto perdere credibilita' alle istituzioni, sia a quelle che rappresenta sia a quelle che dovrebbero controllarlo. Mi riferisco al Parlamento, asservito sempre di piu' a reggere la coda a questi suoi interessi e a continuare a fare leggi che servono per sfuggire alla giustizia". E' quanto il leader dell'Idv Antonio Di Pietro ha detto a Reggio Calabria a margine di una manifestazione in una scuola. "C'e' un golpe in Italia e' vero. E' quello che lui sta portando avanti -ha proseguito Di Pietro riferendosi al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi- nel momento in cui criminalizza la Corte Costituzionale, ridicolizza il presidente della Repubblica, mortifica la magistratura e umilia il Parlamento, costretto a votare da ultimo la risoluzione che dice che lui e' intervenuto alla Questura di Milano per tutelare il buon nome della nipote di Mubarak. La realta', sconfessata dall'evidenza, pero' in Parlamento e' stata affermata con una deliberazione votata da una maggioranza asservita, ricattata, comprata".


UDC: DI PIETRO,IN PARLAMENTO E IN REGIONI COALIZIONI OMOGENEE (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 11 FEB - ''Per una questione di 'igiene politica' e' necessario che in Parlamento e nelle istituzioni locali si creino coalizioni omogenee sulla base di programmi condivisi e vi sia un'identita' di vedute''. Lo ha detto a Reggio Calabria il leader di Idv, Antonio Di Pietro, facendo riferimento alla richiesta rivolta da Berlusconi ai presidenti di Regione e della Province del Pdl a rompere l'alleanza con l'Udc. ''Questi sono fatti che succedono - ha aggiunto Di Pietro - quando si insiste a voler creare i cosidetti ' terzi poli'. In un sistema democratico, pero', ci devono essere due poli. O si sta da una parte o si sta dall'altra. Non si puo' chiedere agli elettori il voto senza dire con chi si sta e rinviando la scelta delle alleanze sulla base delle offerte che si ricevono. Il risultato e' che poi alla fine il sistema scoppia''. ''Noi di Italia dei Valori, grazie a Dio - ha concluso Di Pietro - non abbiamo di questi problemi perche' non soffriamo di 'sindrome di Stoccolma'. Siccome conosciamo bene 'il Caimano', ci guardiamo bene dal fare alleanze con lui''. (ANSA).

SUD: DI PIETRO, ABBANDONATO DA PARLAMENTO, SI OCCUPA D'ALTRO (ANSA) - REGGIO CALABRIA, 11 FEB - ''Il Mezzogiorno e' sempre piu' abbandonato perche' il Parlamento si sta occupando d'altro''. Lo ha detto a Reggio Calabria Antonio Di Pietro, leader di Idv, rispondendo ad una domanda sul viaggio in treno nel sud di mercoledi' scorso del Ministro dell'Economia, Tremonti, insieme ai segretari di Cisl e Uil, Bonanni ed Angeletti. ''L'Italia dei Valori - ha aggiunto - s'impegnera' al massimo affinche' ci sia un rinnovato interesse verso il Mezzogiorno, che sia concreto e di tutte le forze politiche ed istituzionali. Nel periodo in cui sono stato ministro io ho cercato di rilanciare le infrastrutture nel Mezzogiorno, e soprattutto in Calabria. Mi auguro che si torni a quello spirito di dialogo fra le istituzioni e le forze politiche che puo' portare alla risoluzione infrastrutturale di questa regione e di tutto il Mezzogiorno, che rappresenta uno dei 'nodi' principali per rilanciare lo sviluppo''. (ANSA).

IMMUNITA': DI PIETRO, E' STATO FATTO UN USO IGNOBILE = (AGI)- Reggio Calabria, 11 feb. - No all'immunita'. L'iniziativa tesa al ripristino dell'immunita' parlamentare e' bocciata dal leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, oggi a Reggio Calabria. "L'immunita'", ha detto, "e' stata voluta dai nostri padri costituenti per un fine nobile, ma poi si e' fatto un uso ignobile. Tanto e' vero che l'inchiesta 'mani pulite' ne ha evidenziato i limiti e le speculazioni. Oggi, si ripropone l'immunita', o meglio l'articolo 68 della Costituzione e, quindi, la richiesta dell'autorizzazione a procedere non sarebbe solo un abuso, ma anche ridicolo e drammatico. Ridicolo", ha aggiunto Di Pietro, "perche' non avrebbe senso in una realta' in cui la politica non ha alcuna credibilita' a nascondersi dietro il dito dell'immunita' parlamentare; drammatico, perche' finirebbe per mandare in Parlamento i peggiori criminali. Gia' ce ne sono parecchi".

AMMINISTRATIVE: DI PIETRO, NECESSARIE COALIZIONI OMOGENEE = (AGI)- Reggio Calabria, 11 feb. - Il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, oggi a Reggio Calabria, con i giornalisti ha affrontato anche il tema dei futuri rapporti tra Udc e Pdl. "E' una questione che dovranno vedersela tra loro", ha detto, "Io credo che, per una questione di igiene politica, sia necessario che in Parlamento e nelle istituzioni locali si creino coalizioni omogenee sulla base dei programmi. E' difficile richiedere agli elettori, nello stesso giorno, di votare sia per un programma che per un altro. Queste sono cose che succedono quando si insiste a voler creare i cosiddetti terzi poli. In un sistema democratico vi sono due poli. Noi, grazie a Dio, non abbiamo di questi problemi: non soffriamo di sindrome di 'Stoccolma' e siccome conosciamo il 'Caimano' ci guardiamo bene dal fare alleanze con lui". (AGI)



RUBY: DI PIETRO,PER MANDARE VIA BERLUSCONI C'E IL REFERENDUM (ANSA) - ROMA, 11 FEB - ''Siamo alla resa dei conti finale, e l'ultima parola spettera', come e' giusto che sia in una democrazia, agli elettori''. Lo scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori Antonio Pietro, sostenendo che sara' il referendum sul legittimo impedimento lo strumento per decretare la fine del governo Berlusconi. Dopo aver sostenuto che Berlusconi non si dimettera' nell'immediato, Di Pietro scrive che quello sul legittimo impedimento ''e' un referendum sul diritto di Berlusconi a rimanere al di sopra della legge e di governare per se stesso e non per il popolo. La vera domanda che il nostro quesito pone agli elettori e' questa: 'Volete voi mandare a casa il governo Berlusconi, che continua a fare leggi utili soltanto ai suoi interessi e non a quelli della collettivita'?'. Il referendum sul legittimo impedimento da' ai cittadini la possibilita' di fare quello che il parlamento non riesce: mandare a casa Berlusconi, porre fine alla vergogna di questo esecutivo. E' la via maestra, senza trucchi e senza sotterfugi incomprensibili, per sconfiggere democraticamente questo governo e il corrotto che lo dirige''. ''Il Caimano lo sa, lo teme e non ci vuole una cartomante - aggiunge Di Pietro - per prevedere che fara' tutto il possibile per evitare che quel referendum vada a buon fine. Cerchera' di alzare il solito muro di silenzio e disinformazione e dovremo essere noi a saper informare i cittadini. Ma siccome e' abituato a giocare slealmente e a ignorare le regole della democrazia reale cerchera' anche di votare il piu' tardi possibile, sperando cosi' che il bel tempo lo aiuti a evitare che si raggiunga il quorum''. Di Pietro sostiene che il referendum sul legittimo impedimento si dovra' svolgere insieme con le elezioni amministrative: ''Sarebbe assurdo e criminoso sul piano economico - dice il leader dell'Italia dei Valori - raddoppiare le spese elettorali, che sono anche molto alte, separando il voto sui referendum da quello per le amministrative. Le due tornate elettorali possono e devono essere unificate, accorpando il voto referendario con il secondo turno delle amministrative, il 29 maggio. Fare diversamente vorrebbe dire non solo aggirare le regole della democrazia, ma anche derubare ancora una volta i cittadini costringendoli a pagare per fare gli interessi del presidente del Consiglio. Sta a noi impedirlo, ed e' anche per questo, per far sentire al Caimano che la sua onnipotenza e' finita e la sua impunita' e' al tramonto, che bisogna continuare a manifestare e ad opporre una resistenza strenua, in Parlamento e nelle piazze, ai suoi tentativi di stravolgere ogni regola pur di salvarsi''.

GOVERNO: DI PIETRO, DALLA PIAZZA LA SPALLATA DEMOCRATICA = (AGI) - Roma, 11 feb. - "E' giunto il momento di dire basta: dal risveglio delle coscienze e dell'impegno civile, puo' arrivare la spallata democratica che puo' far crollare il castello di carta dell'esecutivo", dice Antonio Di Pietro, sicuro che "forze politiche, societa' civile, movimenti e cittadini possono mandare a casa Berlusconi scendendo in piazza, ma soprattutto andando a votare il referendum promosso dall'Italia dei Valori contro il legittimo impedimento". "L'Italia dei Valori - ricorda - aderisce alla manifestazione 'Se non ora quando' e domenica sara' al fianco di tutte le donne senza bandiere ne' simboli di partito. Scenderemo in piazza per difendere la loro dignita' e per ribadire la nostra contrarieta' a questa inaccettabile cultura di mercificazione e mortificazione della donna. Questo governo, con il suo sistema corrotto e immorale, sta trascinando il Paese nel fango. L'Italia e' attraversata da una profonda crisi politica, sociale, etica ed economica: la disoccupazione giovanile ha raggiunto i massimi storici, le fabbriche chiudono o si trasferiscono all'estero, le casse dello Stato sono vuote. Di fronte a questo quadro disastroso - conclude - Berlusconi se ne sta chiuso nel suo bunker come Mubarak e Ben Ali' e obbliga il Parlamento a occuparsi esclusivamente dei suoi interessi privati". (AGI)

PD. DI PIETRO: SOLIDARIETÀ A BERSANI, CONDANNIAMO ATTO INCIVILE (DIRE) Roma, 11 feb. - "Esprimo a nome mio e dell'Italia dei valori piena solidarieta' nei confronti del segretario del Pd, Pierluigi Bersani, vittima di un'indegna intimidazione". Lo dice il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. "Simili episodi- sottolinea- devono rimanere fuori dal perimetro del dibattito politico. Ci auguriamo che si faccia piena luce sui responsabili di questo atto incivile che condanniamo fermamente".

SINDACO REGGIO CALABRIA: DI PIETRO, MIA CANDIDATURA? SOLO GOSSIP = (AGI) - Reggio Calabria, 11 feb. - Nelle scorse settimane, di fronte all'incapacita' del centrosinistra di indicare un candidato a sindaco di Reggio Calabria, era stato proposto il nome di Antonio Di Pietro per governare l'ente di palazzo San Giorgio. Un'eventualita' che lo stesso Di Pietro ha smentito, rispondendo ad una precisa domanda dei cronisti." Usciamo dal gossip e entriamo nella realta'", ha detto il deputato di Italia dei Valori, il quale ha sottolineato che "il sindaco deve essere l'espressione della realta' territoriale. Uno che conosce le persone e il territorio, che sia notte e giorno a disposizione delle gente: sia quando si spala il fango, sia quando ci sono altre necessita'. Quindi costruire i salvatori della patria, immaginando l'intervento di persone esterne, a me pare, semplicemente, una via di mezzo tra il gossip e l'incapacita' della politica di trovare una soluzione". (AGI) Rc1/

ITALIA 150: DONADI, AFFRONTO A COSTITUZIONE BOICOTTAGGIO LEGA = (AGI) - Roma, 11 feb. - "Calderoli ogni tanto ricordi di essere un ministro della Repubblica Italiana, non della Padania, e si comporti di conseguenza. Il continuo tentativo di boicottaggio della festa per i 150 anni dell'Unita' d'Italia da parte della Lega e' un affronto alla Costituzione, alle istituzioni e a tutti gli italiani". Lo afferma il presidente del gruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi. "Comprendiamo - prosegue - l'imbarazzo di chi, ancora fino a poco tempo fa, minacciava la secessione, ma a tutto c'e' un limite. Affermare che la festivita' del 17 marzo creerebbe danni all'economia del Paese, in un anno in cui il 25 aprile ed il primo maggio coincidono con il lunedi' di Pasqua e con una domenica, e' una sciocchezza. Se poi quest'affermazione viene dal ministro di un governo che ha massacrato l'economia del Paese, suona quasi offensiva. La Lega e i suoi ministri - conclude - rispettino le parole del Capo dello Stato sull'unita' nazionale e sul 17 marzo". (AGI) (red)

IMMIGRATI. BELISARIO: MARONI FACCIA MEA CULPA (DIRE) Roma, 11 feb. - "Di fronte al caos dei flussi migratori Maroni farebbe bene a recitare un mea culpa e cambiare passo. A causa della politica del nascondere i problemi sotto il tappeto, l'Italia e' un Paese meno sicuro e piu' arretrato rispetto al resto d'Europa: cosi' vengono calpestati i valori fondamentali della nostra societa' proprio da chi pretende di guidarla". Lo afferma Felice Belisario, capogruppo IdV al Senato, che aggiunge: "Il governo ha il dovere di tutelare i diritti umani, a cominciare dal rispetto della dignita' e delle liberta' personali. Ma Pdl e Lega hanno cancellato la cultura dell'accoglienza, limitando gli interventi dello Stato ai respingimenti o alla detenzione nei centri di identificazione: iniziative inutilmente crudeli, che svelano l'assenza di una politica di integrazione sociale e garanzia della sicurezza territoriale. Se e' evidente che non si possono spalancare le frontiere, e' altrettanto chiaro che le barriere devono rispettare le esigenze umanitarie. È necessario seguire la linea dell'Ue, invece il nostro Paese e' sempre piu' isolato e privo di credibilita': questo e' il risultato della sponda offerta a nazioni che non rispettano i diritti umani, come la Libia. Anche il mondo cattolico e i movimenti del volontariato sollecitano una politica che gestisca il multiculturalismo globale senza per questo rinunciare alla solidarieta'. È questo- conclude Belisario- che merita l'Italia: un governo diverso". (Com/Tar/ Dire) 18:46 11-02-11 NNNN

GOVERNO: BELISARIO, ITALIA PARALIZZATA DA BERLUSCONI E LEGA SPALLATA VERRA' DA ITALIANI CON I REFERENDUM DI PRIMAVERA (ANSA) - ROMA, 11 FEB - "L'Italia è ormai un Paese paralizzato, con il Parlamento sequestrato dai diktat della Lega Nord e dai guai giudiziari di Berlusconi". Lo dice il capogruppo IdV al Senato, Felice Belisario, in un video pubblicato sul suo blog, nel quale sottolinea come "in settimana al Senato non c'è stato alcun voto, alcuna discussione in Aula". "L'Italia dei Valori - spiega Belisario - ha presentato tanti disegni di legge per migliorare la qualità della vita degli italiani ma la maggioranza si guarda bene dal tirarli fuori dai cassetti, presa com'è da tutt'altri problemi. La verità è che Berlusconi è un ostacolo alla democrazia: se solo avesse un minimo di dignità se ne sarebbe già andato, invece tenta ancora gli ultimi colpi di coda facendo danni incalcolabili al Paese. Ma saranno gli italiani a dargli la spallata decisiva, con i referendum che si terranno in primavera, perché ne hanno ormai piene le tasche di lui e della sua corte di nani, ballerine e affaristi vari". (ANSA).

RUBY: IDV, PREMIER VUOLE DISTRUGGERE AUTONOMIA DELLA MAGISTRATURA = (AGI) - Roma, 11 feb. - "Il presidente del Consiglio vuole distruggere l'autonomia e l'indipendenza delle toghe ed ha lanciato un'offensiva violenta contro tutta la magistratura. Sta provocando e alimentando uno scontro fra poteri dello Stato che non ha precedenti nella storia repubblicana. La manifestazione del Pdl a Milano contro i magistrati e' l'ennesima conferma in quanto non si e' mai visto un potere dello Stato scagliarsi contro un altro potere al fine di punirlo e delegittimarlo. Siamo all'alba di una guerra civile". E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando. "Noi dell'Italia dei Valori - aggiunge l'esponente dipietrista - metteremo in atto una nuova resistenza civile in tutte le forme democratiche possibili, confidando nella figura di garante e difensore supremo della Carta e dell'equilibrio fra poteri, Giorgio Napolitano. Ci appelliamo al capo dello Stato perche' siamo in una grave emergenza democratica". "Faremo tutto cio' che occorre per difendere la Costituzione, minacciata nel principio cardine della rigida separazione fra poteri, i giudici che sono soggetti solo alla legge e il principio di uguaglianza di tutti di fronte alla legge". "Questo governo e questa maggioranza irresponsabile, per difendere l'indifendibile e le proprie poltrone, delegittima e attacca un potere dello Stato che ha pagato un enorme tributo di sangue nella lotta contro la criminalita' e, invece, difende i criminali, le cricche e i corrotti pretendendo l'impunita'", conclude Orlando.(AGI)


IMMIGRAZIONE: IDV, MARONI CERTIFICA FALLIMENTO E XENOFOBIA (ANSA) - ROMA, 11 FEB - ''Maroni conferma il suo stesso fallimento. Il metodo dei rimpatri forzati non e' accettabile per un Paese che fa parte dell'Unione europea e che e' il piu' esposto agli sbarchi dei clandestini per ragioni storiche e geografiche. Serve un'altra soluzione, che questo governo non e' in grado neanche di individuare, perche' ricattato dalle pulsioni razziste e xenofobe di alcune sue componenti''. E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando. ''Non e' con un mix di spot ed inutili leggi disumane - aggiunge l'esponente dipietrista - che si risolve il problema dell'immigrazione clandestina''. ''Invitiamo, infine, il ministro Frattini a occuparsi piu' della situazione esplosiva del Mediterraneo che non di Ruby e dei guai giudiziari di Berlusconi'', conclude Orlando''.(ANSA).

EGITTO, IDV: DA PIAZZA SPINTA A CADUTA REGIME, ORA ELEZIONI DEMOCRATICHE "Le dimissioni del presidente Mubarak segnano la vittoria della rivoluzione democratica del popolo egiziano. Dalle piazze può venire fuori la spallata ai regimi autoritari e tutto ciò deve essere da monito per quei Paesi dove esiste un concentramento di potere che limita la libertà e la democrazia. Adesso la comunità internazionale si attivi per garantire all'Egitto elezioni democratiche in questa delicata fase di transizione". E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, membro della commissione Esteri di Montecitorio.

Rai/ Idv: Bozza Pdl per atto indirizzo negazione pluralismo Pardi: da ridere se non fosse in pericolo libera stampa Roma, 11 feb. (TMNews) - Nega il pluralismo il testo presentato dal capogruppo Pdl in Vigilanza, lo scorso 12 gennaio, per l'atto di indirizzo sul pluralismo Rai. Lo dice Pancho Pardi, capogruppo Idv in Commissione. "L'atto di indirizzo sul pluralismo che porta la firma del senatore Pdl Alessio Butti è la negazione stessa del pluralismo, lo si vede dall'insistenza con cui tratta gli argomenti problematici. Doppio conduttore: evidentemente per le trasmissioni di approfondimento in cui la maggioranza considera il conduttore inaffidabile. Par condicio della satira: risate di sinistra e risate di destra, ma nessuno può ridere a comando. Impossibilità per 8 giorni di approfondire un argomento già trattato da una trasmissione: censura preventiva per tutti gli altri, così si avvera il sogno di Masi, ma crescono le difficoltà per i conduttori costretti a fare lo slalom tra le notizie. Ci sarebbe da ridere - conclude - se non fosse drammaticamente in pericolo la libertà di stampa. Il rischio effettivo è che questo insieme di misure censorie passi in commissione per un solo voto. Resta una speranza: che Ferrara possa fare l'apologia del 'padrone' solo una volta ogni 8 giorni".

RUBY: FORMISANO, MA BERLUSCONI NON VOLEVA ABBASSARE TONI? (ANSA) - ROMA, 11 FEB - ''E' trascorsa poco piu' di una settimana che il presidente del Consiglio aveva solennemente dichiarato di condividere l'invito del Capo dello Stato ad abbassare i toni e a creare un clima di reale collaborazione tra le istituzioni. Negli ultimi giorni, abbiamo assistito ad un crescendo di offese alle altre istituzioni repubblicane, tacciate di partigianeria per il solo fatto che svolgono il loro lavoro''. Lo afferma Nello Formisano (Idv). ''Tale situazione e' ai limiti dell'eversione. Se oggi il premier dovesse veramente incontrare il presidente Napolitano - rileva - sfrutti con intelligenza questa occasione: si dimetta. Se ne avvantaggeranno certamente le istituzioni italiane ed anche il popolo che aspetta da anni che il Parlamento affronti i suoi problemi e non gia' sempre e soltanto quelli di Silvio Berlusconi''. (ANSA).

ITALIA 150, MURA(IDV): BENE NAPOLITANO (9Colonne) Roma, 11 feb - "Il presidente della Repubblica ha fatto benissimo nel richiamare al rispetto delle sue prerogative il presidente della Provincia di Bolzano in merito alla celebrazione dei 150 anni dell'unità d'Italia, che è una ricorrenza fondamentale per l'intera nazione". Lo dichiara in una nota Silvana Mura deputata di Idv che aggiunge: "Certo il governo non sta aiutando il capo dello Stato in questo senso visto che a poche settimane dall'evento continua ad accapigliarsi al suo interno in merito al fatto che la giornata del 17 marzo debba essere festiva o meno, ma la cosa più grave è che continua a non decidere. Su questo tema si sono sentite le voci di tanti ministri, ma non quella del presidente del Consiglio che, come sempre fa si disinteressa di ciò che non lo riguarda personalmente".

FIAT, IDV: INCONTRO CON GOVERNO RITO INUTILE, PARTITA AUTO GIA' PERSA (9Colonne) Roma, 11 feb - "Il vertice di domani a palazzo Chigi sarà un rito inutile. Sarebbe più utile un'operazione verità: diciamo che la partita dell'auto l'abbiamo persa". Così Maurizio Zipponi, responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, in un'intervista pubblicata oggi da 'il Fatto Quotidiano'. "Non c'era bisogno di far attraversare l'Atlantico a Sergio Marchionne. Lui prenderà in giro il governo e il governo prenderà in giro gli italiani. Tutto pur di non dire la verità". "La Fiat - prosegue l'esponente dipietrista - ha deciso di uscire dall'auto dieci anni fa, quando era ancora vivo l'avvocato Agnelli. Nel marzo del 2000 fu firmato l'accordo con la General Motors, una vendita differita". "Lo sganciamento della Fiat - conclude Zipponi - è in atto da dieci anni, e come Paese sembra che abbiamo finto di non vedere. Una sola cosa è stata fatta: dare a Marchionne un sacco di soldi per attutire il colpo".

RUBY: DE MAGISTRIS, RICORSO A STRASBURGO?COME SADDAM HUSSEIN (ANSA) - ROMA, 11 FEB - "Così non farebbe che seguire due ex capi di Stato forse molto vicini al suo modo di intendere le cose, cioè Milosevic e Saddam Hussein che ebbero torto quando si rivolsero alla Corte di Strasburgo. Evidentemente si è fatto suggestionare da questi due esempi". Lo ha detto l'europarlamentare dell'IdV, Luigi De Magistris, intervistato a '24 mattino' su Radio 24. (ANSA).

MANIFESTAZIONE PDL, DE MAGISTRIS (IDV): ROGO MORALE DEI PM IN PIAZZA (9Colonne) Roma, 11 feb - "La manifestazione del PdL contro la Procura di Milano e' un rogo morale in piazza di tutta la magistratura. La magistratura dovrebbe essere difesa nella sua autonomia e indipendenza, proteggendo cosi' anche la democrazia che si fonda sull'equilibrio fra poteri dello Stato. Invece assistiamo al suo accerchiamento da parte dell'esecutivo e del presidente del Consiglio, stretta in un assedio come se fosse un fort apache, col rischio che questa guerra personale di Berlusconi, che vuole evitare la giustizia, trascini nell'eversione democratica l'intero paese. Siamo di fronte ad un premier che considera il suo potere come fosse di natura teocratica, al di sopra della legge e del Parlamento, degli organismi istituzionali e di garanzia. Per quanto tempo ancora la democrazia italiana potra' reggere a questa corazzata di eversori senza precipitare in quello 'stato di eccezione' che a Berlusconi, in fondo, non dispiace?". Lo afferma Luigi de Magistris, eurodeputato IDV e responsabile giustizia IDV.

COMUNALI: NAPOLI; DE MAGISTRIS, CANDIDATO PER AMORE CITTA' VORREI RIMANERE A STRASBURGO, SE PD USCISSE DA PANTANO (ANSA) - ROMA, 11 FEB - "Io non vorrei candidarmi. Vorrei rimanere al Parlamento europeo". Così l'europarlamentare dell'Idv Luigi De Magistris, intervenuto a '24 Mattino' su Radio 24 parla della sua eventuale candidatura a sindaco a Napoli per il centrosinistra. "Ma un dirigente politico - spiega De Magistris - di fronte a una sollecitazione forte ci deve pensare, non si può girare dall'altra parte". Riguardo alla situazione campana l'ex magistrato ha detto: "Il centrosinistra dalle primarie è uscito peggio di prima, è in un pantano. Se il Pd non conviene con noi nell'esortare una grande personalità a impegnarsi, e non mi risulta che ci siamo questi passi, noi dell'Italia dei Valori chiederemmo alle forze del centro-sinistra di appoggiare la mia candidatura a sindaco. Lo farei per l'amore di Napoli, la mia città, e per la riscossa del Sud e del centro-sinistra. Ma la mia candidatura c'è se serve per unire, convincere e vincere. Se dev'essere elemento di disgregazione, se il Pd o altri si preoccupano che sia una rottura del sistema, allora bisogna capire che fare. Cantone era un ottimo nome - ha proseguito de Magistris - e sono convinto che se ci fosse stata una richiesta convergente su di lui di Bersani, Di Pietro e Vendola, avrebbe accettato".

STRAGE VIAREGGIO:EURODEPUTATI IDV, DUBBI UE ATTUAZIONE NORME (ANSA) - BRUXELLES, 11 FEB - ''Il continuo ritardo e la reticenza dell'autorita' giudiziaria italiana nel fornire informazioni sulle modalita' del tragico incidente di Viareggio, inducono la Commissione europea a dubitare della corretta attuazione della direttiva relativa alla sicurezza delle ferrovie negli Stati membri, a tal punto che l'istituzione apre una seria riflessione sulla revisione della stessa disciplina''. Lo sottolineano gli europarlamentari dell'Italia dei Valori, Giommaria Uggias e Niccolo' Rinaldi, dopo la risposta della Commissione a una loro interrogazione in cui si chiedeva di far chiarezza sul comportamento omissivo delle autorita' italiane sull'indagine in relazione al disastro ferroviario di Viareggio. In base alla direttiva, ricordano i due parlamentari, ogni incidente deve essere oggetto di un'indagine di sicurezza, separata dalla consueta inchiesta giudiziaria, al fine di valutare rischi, evitare altri incidenti e i risultati di tale indagine devono essere resi pubblici. Nel caso specifico di Viareggio, l'organismo investigativo italiano ha addotto la mancata presentazione di una relazione completa al segreto istruttorio cui sarebbero ancora tenute le autorita' giudiziarie, quando invece esempi di altri Paesi, come il Belgio,'' mostrano chiaramente che e' possibile una cooperazione tra le diverse autorita' coinvolte''. ''L'accertamento della verita' e la prevenzione degli incidenti non puo' attendere tempi giudiziari, che in Italia, come e' noto, sono tempi biblici. Ci compiacciamo - rilevano ancora gli eurodeputati Idv - che, prendendo atto dei nostri rilievi, la Commissione modifichera' la normativa al fine di consentire ai responsabili della sicurezza ferroviaria di giungere a conclusioni sulle cause e sulle modalita' di un incidente e di attuare le misure di prevenzione necessarie, salvaguardando nel contempo le competenze degli inquirenti. La prevenzione, come continua tensione verso la sicurezza, non puo' passare in secondo piano''.


Ue, De Magistris (Idv): condotta Tajani incompatibile per commissario Roma, 11 FEB (Il Velino) - "Il comportamento di Antonio Tajani e' incompatibile con i doveri d'indipendenza e autonomia nei confronti del proprio Stato e con i principi di responsabilita' collettiva e confidenzialita' stabiliti dal codice di condotta dei Commissari europei". Lo scrive Luigi de Magistris, eurodeputato IdV, in un'interrogazione parlamentare relativa alle rivelazioni che il commissario Ue all'Industria avrebbe fatto in un colloquio telefonico con Gianni Letta. Le rivelazioni, rese note da La Repubblica, riguardavano una possibile procedura d'infrazione verso l'Italia (marzo 2009) per violazione della normativa ambientale nell'Isola della Maddalena. Secondo le intercettazioni compiute dai Carabinieri di Firenze e depositate presso la Procura di Perugia, Tajani avrebbe saputo della procedura d'infrazione da Stavros Dimas, allora commissario all'Ambiente. "Cosi' facendo - sostiene de Magistris - Tajani avrebbe contravvenuto al codice di condotta dei Commissari europei in materia di riservatezza e lealta' nei confronti della commissione europea". Inoltre, "l'accaduto costituisce un pericoloso precedente in cui un commissario europeo antepone gli interessi del proprio Paese, o meglio dei propri militanti di partito, a quelli generali dell'Ue". De Magistris aveva chiesto spiegazioni alla commissione nel marzo 2010, ma questa aveva risposto di "non essere solita commentare gli articoli comparsi sulla stampa". Adesso, come ricorda l'ex pm, "abbiamo contezza dell'esistenza delle intercettazioni e la commissione non puo' piu' nascondersi dietro un dito". (com/dam)

SCUOLA. IDV: EMENDAMENTO LEGHISTA SMASCHERA INCAPACITA' POLITICA "RAFFORZA VINCOLI TERRITORIALI INVECE DEL MERITO". (DIRE) Roma, 11 feb. - "Oggi la maggioranza ha dato ulteriore prova di voler causare e alimentare l'iniquita' sociale: e' stato infatti approvato un emendamento leghista che rafforza i vincoli territoriali, piuttosto che il principio del merito, per l'inserimento nelle graduatorie scolastiche. È una vergogna che smaschera l'incapacita' politica del centrodestra di governare nell'interesse generale". Lo afferma Alfonso Mascitelli, capogruppo Idv in commissione Bilancio al Senato. "La Corte costituzionale- prosegue- aveva gia' censurato il tentativo leghista di mettere le mani sull'istruzione con il decreto del 2009: e' inaccettabile questa ostinata volonta' di scavalcare le istituzioni e stracciare i fondamentali principi della nostra democrazia, come la parita' di accesso e di diritti. Dopo la scandalosa proroga delle multe sulle quote latte, la miopia politica della Lega continua a dirottare il governo verso derive settarie che danneggiano apertamente i cittadini e condurranno presto il centrodestra in un vicolo cieco", conclude Mascitelli.

NUCLEARE: BRUTTI (IDV), LE REGIONI BLOCCHINO TRASPORTO SCORIE = (ASCA) - Roma, 11 feb - ''Le Regioni hanno tutto il diritto di impedire il transito delle scorie nucleari sul proprio territorio''. Il responsabile Ambiente dell'Italia dei Valori, Paolo Brutti, commenta l'ammissione del ministro Romani sui 52 siti di stoccaggio delle scorie individuati in Italia ma ancora non pubblicati. ''Lo scandalo non e' tanto l'anonimato che circonda i siti quanto la pericolosita' di un eventuale trasporto di scorie. Negli Usa si e' preferito seppellire sul luogo i resti della combustione, che per il 10 per cento contengono plutonio, altamente pericoloso anche per semplice inalazione. Pensare a treni nucleari che viaggiano sulle nostre malmesse ferrovie - insiste Brutti - o peggio ancora lungo le autostrade, e' una follia che solo questo governo poteva contemplare. Le Regioni hanno tutti i poteri per bloccare le scorie in transito sul proprio territorio e impedire di fatto questa assurda e pericolosissima pratica. Ai cittadini, invece, spetta di pronunciarsi con il Si' al referendum, che nel linguaggio burocratico italiano equivale a mandare all'aria i piani filonucleari di Berlusconi e compagnia''.




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