mercoledì 7 luglio 2010

Ufficio stampa IDV FOCUS IDV DEL 6 LUGLIO 2010

MAFIA:IDV,MANTOVANO SI DIMETTA, POLITICA DECISIONE SPATUZZA NON PUO' NON SAPERE COME SI CONTEGGIANO I 180 GIORNI PER PENTITI (ANSA) - ROMA, 6 LUG - L'Idv chiede le dimissioni del sottosegretario Alfredo Mantovano dalla Presidenza della commissione del Viminale che vaglia le richieste di accesso al programma speciale di protezione per i mafiosi che decidono di collaborare con la giustizia. ''Non puo' essersi trattato di un errore. Nella decisione su Gaspare Spatuzza si è agito su presupposti falsi sapendo che erano falsi: si e' mentito sapendo di mentire''. Antonio Di Pietro e Luigi Li Gotti hanno spiegato, nel corso di una conferenza stampa in Senato, la richiesta dell'Idv che sarà concretizzata in una mozione dopo la contestata audizione davanti alla commissione antimafia di stamane. ''Il conteggio dei 180 giorni entro cui il collaboratore deve dire tutto - ha spiegato Li Gotti- si fanno partire, come dice chiaramente la legge, dal momento in cui si stende quello che è un preciso atto giuridico e cioe' il 'verbale illustrativo' che rappresenta una sorta di 'summa' di quello che si e' visto e saputo direttamente. La stessa legge esclude le notizie 'de relato', cioe' acquisite da altre persone che non entrano quindi in questo conteggio''. Le notizie dell'incontro di Spatuzza con Giuseppe Graviano al bar Doney, quelle in cui si sarebbe parlato di Berlusconi e Dell'Utri, sono ''quindi escluse dal conteggio dei 180 giorni'', ha aggiunto Di Pietro. ''Mantovano si e' prestato ad un gioco piu' grande di lui per ragioni inconfessabili'', ha detto ancora Di Pietro. Li Gotti ha incalzato: ''certe furberie non possono arrivare a inventare una decorrenza fasulla che non è scritta nella legge''. Il senatore dell'Idv ha spiegato nuovamente, come fatto oggi in antimafia, che Spatuzza ha sottoscritto verbali illustrativi il 22 dicembre 2008 con Palermo; il 17-18 dicembre con Caltanissetta e il 17 dicembre con Firenze. I termini per ''dire tutto'' scadevano quindi, secondo l'Idv, il 16 giugno 2009 (Firenze), il 21 giugno (Palermo) e il 18 giugno (Caltaniessetta). ''Si è fatto invece un diverso conteggio che ha motivato il 'no' al programma di protezione per compiacenza'' ha detto Di Pietro che ha motivato la richiesta di dimissioni con il fatto che quella ''delicata carica deve essere ricoperta da persona al di sopra di ogni sospetto e rispettosa della legge''. Li Gotti ha detto che ''certe smagliature rispetto alla legge possono spingere qualcuno ad aggirala'', citando a mo' di esempio le plurime uccisioni di familiari di Totuccio Contorno quando questi decise di collaborare con la giustizia.(ANSA).

Mafia/ Di Pietro chiede dimissioni Mantovano da comitato pentiti _"E' complice politico di chi vuole sminuire credibilità Spatuzza" Roma, 6 lug. (Apcom) - L'Italia dei Valori chiede le dimissioni del sottosegretario Alfredo Mantovano dalla presidenza della Commissione centrale che gestisce il programma di protezione dei collaboratori di giustizia: "Lo accusiamo politicamente - ha spiegato il leader dell'Idv Antonio Di Pietro in una conferenza stampa al Senato per commentare l'audizione del sottosegretario in Antimafia sul tema della mancata concessione del programma speciale di protezione al boss Gaspare Spatuzza - di connivenza e complicità politica con quanti hanno interesse a sminuire la credibilità di Gaspare Spatuzza per demolire la tesi secondo cui ci potrebbe essere un legame tra la nascita di Forza Italia e la mafia". "Noi non discutiamo - ha aggiunto - la competenza tecnica di Mantovano ma la consideriamo un'aggravante. Ha ragione il presidente Pisanu: chiunque può sbagliare ma non reiterare, da Mantovano ci saremmo aspettati un atto di resipiscenza e invece con saccenza e supponenza ha insistito nel dichiarare il falso". Per l'Idv, che chiede che del caso si occupino anche le aule di Camera e Senato e che annuncia la presentazione di una mozione su questo tema, la decisione della Commissione centrale a proposito di Spatuzza "si basa su due falsi, uno documentale l'altro ideologico". Quello documentale è relativo ai tempi della collaborazione di Spatuzza, "le cui dichiarazioni - ha sottolineato Di Pietro, che era affiancato dal presidente dei senatori dell'Idv Felice Belisario e dal componente dell'Antimafia Luigi Li Gotti - sono arrivate nei previsti 180 giorni a partire dal verbale illustrativo che è il documento giuridico con il quale secondo la legge inizia il periodo di collaborazione". Quello ideologico riguarda invece le famose dichiarazioni sulle parole del boss Graviano al bar Doney di Roma, che chiamavano in causa Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri: "Quelle sono dichiarazioni 'de relato' e la legge le colloca fuori dal limite dei 180 giorni, appartengono a un'altra disciplina penale". Italia dei Valori accusa il sottosegretario Mantovano di aver desecretato il verbale della Commissione centrale "per far sapere che chi parla non viene protetto, e per influire sula sentenza d'appello del processo Dell'Utri", secondo quanto ha sostenuto ancora Antonio Di Pietro. Durissimo Luigi Li Gotti: "Impossibile credere che Mantovano non conosca o non capisca la legge. E da chi disapplica leggi per decisione politica e non giuridica legittimamente possiamo attenderci che concepisca altri comportamenti". Mantovano deve rinunciare a presiedere quella commissione, ha aggiunto, "perché in questi anni è venuto a conoscenza di informazioni delicatissime, e qui è in gioco la vita di quelle persone (i collaboratori di giustizia, ndr) e dei loro familiari. Questo è un sistema che non può permettersi smagliaturee, ricordo che quando iniziò la collaborazione segretissima di Francesco Marino Mannoia con Giovanni Falcone, dopo trenta giorni Cosa nostra gli uccise la madre, la sorella e la zia nella strage di Bagheria".

Manovra/ Di Pietro: Va buttata nel cestino, Governo sordo _"Non ascolta imprese, lavoratori, Regioni" Roma, 6 lug. (Apcom) - La manovra economica va "buttata nel cestino, e ne va fatta un'altra da parte di un altro Governo, perché non si può affidare a Dracula il Pronto soccorso". Lo ha detto i leader dell'Idv Antonio Di Pietro, parlando a margine di una conferenza stampa al Senato. Commentando le proteste di Regioni ed Enti locali per il ritardo nella fissazione di un incontro istituzionale da parte del Governo, Di Pietro ha detto: "Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Questo Governo non vuole sentire le associazioni, le categorie, i lavoratori, le imprese, neanche Regioni ed Enti locali. Pensa solo a tagliare risorse laddove servono e invece non vede la trave dell'evasione fiscale, degli approfittatori che spendono e spandono. Vuole fare una manovra per far quadrare i conti - ha detto ancora il leader dell'Idv - sulle spalle dei cittadini, invece di far pagare a chi ha evaso le tasse". Bar _061928 lug 10 _


IDV: DI PIETRO, CANDIDARE PREMIER QUALCUNO CHE DIA SERENITA' = (AGI) - Roma, 6 lug. - Antonio Di Pietro e' tornato a ribadire che non intende mettersi in lizza per la candidatura del centrosinistra a premier. "Io sono un centravanti di sfondamento", ha detto il leader dell'Italia dei valori intervistato a Radio anch'io. Invece, ha aggiunto, "credo che per il bene del Paese ci voglia un candidato che dia serenita' e metta insieme piu' forze politiche". Dunque, ha insistito, "credo che se si trova una persona che possa dare serenita' anche a chi non vota Idv sia meglio". (AGI) Sab

GOVERNO:DI PIETRO, SI' ESECUTIVO TECNICO, NO A LARGHE INTESE (ANSA) - ROMA, 6 LUG - Il leader dell'Italia dei Valori, Antonio di Pietro, intervistato dal direttore di Rainews, Corradino Mineo, ha detto di essere pronto ''ad un governo tecnico su legge elettorale e conflitto di interessi e non ad un governo di larghe intese''. E ha aggiunto di essere scettico sulla possibilita' che ''Berlusconi si faccia da parte perche' e' entrato in politica per motivi giudiziari e per fare le leggi necessarie a non farsi processare''. Rispetto alla proposta, pubblicata oggi da un quotidiano, di impunibilita' assoluta per il presidente della Repubblica, Di Pietro ha detto di non comprendere ''perche' un esponente del Pd abbia presentato questo emendamento''. E ha concluso che ''l'Italia dei Valori ritiene che tutte le persone sono uguali di fronte alla legge''. (ANSA).

IDV: DI PIETRO, NON MI CANDIDO A LEADER ALTERNATIVA (ANSA) - ROMA, 6 LUG - Antonio Di Pietro ritiene di non essere il candidato piu' adatto alla guida del centrosinistra per l'alternativa. Il leader dell'Idv lo ha detto nella diretta con 'Radio Anch'io' di Radiouno. ''In questo momento per il bene del paese - ha sottolineato l'ex Pm - ci vuole un candidato che dia serenita' e tranquillita' e metta insieme piu' forze politiche. Io mi considero un centravanti di sfondamento, sempre pronto a lavorare per la squadra. Ma credo che se possiamo trovare un leader che dia serenita' anche a chi non vota Idv, questo sarebbe ancora meglio''. Di Pietro ha confermato di ritenere molto improbabile che il governo Berlusconi possa cadere prima della conclusione naturale della legislatura. Se questa eventualita' comunque si verificasse, il leader dell'Idv non accetterebbe mai un governo delle larghe intese ''perche' questo tradirebbe la volonta' che gli italiani hanno espresso con il voto''. ''Diverso sarebbe invece il caso - ha continuato Di Pietro - di uno governo tecnico per raggiungere pochi obiettivi in un tempo determinato''. ''Un governo tecnico dovrebbe eventualmente cambiare l'attuale legge-capestro elettorale, superare il conflitto di interessi e eliminare lo stato patronale dell'informazione. E' evidente - ha concluso - che un governo tecnico per realizzare questi obiettivi non potrebbe contenere al suo interno proprio la parte politica malata''. (ANSA).

IDV: DI PIETRO, SUPERATE 500 MILA FIRME PER REFERENDUM (ANSA) - ROMA, 6 LUG - L'Idv ha superato le 500 mila firme raccolte per sostenere i referendum contro la privatizzazione dell'acqua, l'energia nucleare e il legittimo impedimento. Ne ha dato notizia Antonio Di Pietro nella trasmissione della Rai 'Radio Anch'io'. Il leader dell'Idv ha espresso soddisfazione per il traguardo raggiunto e ha annunciato che la raccolta delle firme continuera anche sulle spiagge'. Un quarto referendum verra' proposto dal partito dell'ex Pm contro la legge sulle intercettazioni nel caso che venga approvata. (ANSA). min/sam/alf

INTERCETTAZIONI:DI PIETRO"DDL INEMENDABILE,BAVAGLIO A STAMPA E INDAGINI" ROMA (ITALPRESS) - "Il ddl sulle intercettazioni e' totalmente inemendabile, e non voglio mettermi a trovare cavilli per farlo sembrare meno peggio. E' un provvedimento che imbavaglia totalmente l'informazione e le indagini". Lo ha affermato il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ospite di "Radio Anch'io". Di Pietro contesta "l'utilizzo strumentale delle intercettazioni di cui viene deformato il contenuto. Qualcuno racconta il falso prendendo spunto dalle intercettazioni, e questo e' gia' punito dalla legge con il reato di diffamazione. Si possono pubblicare tutte le notizie vere che si vogliono, ma non ci si puo' costruire sopra un telefilm...". Sulle cifre che circolano riguardo agli italiani intercettati, l'ex pm ha sottolineato che "l'Anm ha parlato di 2,5 milioni di telefonate intercettate, non persone. Oggi si fanno meno perquisizioni e piu' intercettazioni perche' la tecnologia viene usata sempre di piu' dai criminali, e chi combatte la criminalita' non puo' avere l'asino per andargli appresso".

BRANCHER: DI PIETRO "NESSUNO NOTA DIMISSIONI,ERA SOLO MINISTRO IMPUNITÀ" ROMA (ITALPRESS) - "Non se ne accorge nessuno che si e' dimesso Brancher. Non aveva alcun incarico, tranne quello di ministro dell'impunita'". Lo ha detto il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ospite di "Radio Anch'io". (ITALPRESS).

IDV: DI PIETRO "SUPERATE 500 MILA FIRME PER TUTTI E 3 I REFERENDUM" ROMA (ITALPRESS) - "Abbiamo superato le 500 mila firme per tutti e tre i referendum abrogativi che abbiamo proposto, sulla privatizzazione dell'acqua, l'energia nucleare e il legittimo impedimento". Lo ha annunciato il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ospite di "Radio Anch'io". "A Ferragosto continueremo la raccolta delle firme, uniremo l'utile al dilettevole, le raccoglieremo sulla spiaggia", ha proseguito Di Pietro, spiegando che se dovesse essere approvato in via definitiva prima della pausa estiva il ddl sulle intercettazioni "inizieremo la raccolta firme per il referendum". (ITALPRESS).

GOVERNO: DI PIETRO, SE CADE SI VA AL VOTO, NO A FURBATE = Roma, 6 lug. (Adnkronos) - L'ipotesi di un governo di larghe intese e' "una furbata tutta italiana che non sta ne' cielo ne' in terra". Lo dice Antonio Di Pietro a 'Radio Anch'io' ribadendo che, nel caso in cui si arrivi a una crisi di governo, l'Idv e' per andare al voto: "Se questo governo non e' in grado di governare si torna al voto. Mettere insieme pezzi di destra, sinistra e centro sarebbe una furbata che non rispetta il voto degli italiani".


MANOVRA: DI PIETRO, FIDUCIA? PER PREMIER PARLAMENTO E' SUA SUCCURSALE = Roma, 6 lug. (Adnkronos) - "Il presidente del Consiglio vuole mettere la fiducia su una manovra che vuole scrivere solo lui, mettendo da parte il Parlamento come se fosse una succursale solo a suo uso e consumo". Lo ha detto il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ospite di "Radio Anch'io". "Non sappiamo se e cosa e' stato cambiato del testo. Sappiamo solo che la manovra non va bene alle imprese e ai lavoratori -ha aggiunto-. Tutti dicono che e' una manovra sbagliata perche' crea nuovo disagio sociale, lasciando franchi gli evasori e tartassando i poveri". L'Italia dei Valori, ha proseguito, ha presentato "una contromanovra che si basa su tre elementi fondamentali: equita', risanamento e sviluppo".


CRISI: DI PIETRO "SOLUZIONE AL GOVERNO? COME PRONTO SOCCORSO A DRACULA" ROMA (ITALPRESS) - "Noi non siamo la forza politica dello sfascio, del 'tanto peggio tanto meglio'. Sappiamo che c'e' la necessita' di trovare una soluzione alla crisi, ma non si puo' affidare questa soluzione a chi ha provocato la crisi e poi l'ha ignorata. Non puoi affidare il Pronto Soccorso a Dracula, perche' si frega il sangue...". Lo ha detto il leader di Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, ospite di "Radio Anch'io". "In Parlamento non si puo' discutere della manovra perche' il Cavaliere ha deciso che pone la fiducia - ha aggiunto -. E' una violazione della democrazia parlamentare". (ITALPRESS).

Idv/ Di Pietro: Noi come Prc? No, siamo post-ideologici _Solo noi e Lega siamo forze nuove, gli altri hanno cambiato sigla Roma, 6 lug. (Apcom) - L'Idv svolge il ruolo che con il governo Prodi ricopriva Rifondazione comunista? No perchè è un partito "post-ideologico e che nel sistema bipolare si colloca nell'area riformista che mette al primo posto la solidarietà verso le fasce più deboli". Così Antonio Di Pietro a Radio Anch'io ha risposto alla domanda di un ascoltatore. Il leader di Idv ha ribadito che "Idv è una forza post-ideologica, non bisogna essere per forza comunisti o anticomunisti, il primo a predicare la solidarietà e l'uguaglianza è stato Gesù Cristo, è obsoleto continuare a dividere il paese tra comunisti e anticomunisti, ma tra persone per bene e per male, tra chi gioca in modo corretto e chi bara. Una forza di opposizione come noi non plagia Rifondazione ma difende la legalità e la Costituzione - spiega Di Pietro -, Idv insieme alla Lega è l'unica forza realmente nuova, gli altri hanno solo cambiato sigla, l'altra cosa che ci accomuna è il collegamento con il territorio".

MANOVRA: DI PIETRO, DOMANI IDV IN PIAZZA CON ASSOCIAZIONI MONDO DISABILI = Roma, 6 lug. - (Adnkronos) - Domani, alle 10,30, il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, partecipera' alla manifestazione nazionale indetta dalle associazioni piu' rappresentative del mondo dei disabili che si terra' in piazza Montecitorio. ''Saremo al loro fianco - afferma il leader dell'Italia dei Valori - per protestare contro le vergognose norme introdotte nella manovra finanziaria correttiva del governo che sono un vero e proprio affondo nei confronti delle persone piu' deboli''. ''Il governo - prosegue il leader dell'IdV - ha messo in discussione l'indennita' di accompagnamento per coloro che, ad esempio, riescono a deambulare con protesi e ausili o per tutti quei disabili, anche gravi, che conservano un minimo grado di autonomia". ''Quanto accaduto - aggiunge Di Pietro - e' un fatto gravissimo, intollerabile e inaccettabile. Il dovere di un governo che voglia definirsi tale dovrebbe essere, infatti, quello di tutelare i bisogni dei cittadini, soprattutto di quelli piu' deboli, e non di umiliarli come sta facendo''. ''Insomma, - prosegue il leader dell'IdV - dopo i tagli apportati alle Forze dell'Ordine, alla scuola e alla cultura, alla ricerca, alla sanita', settori nevralgici per la vita di un Paese, ora, il governo, gettando la sua maschera, mette in ginocchio il mondo dei disabili. Un mondo che invece, in un Paese civile, andrebbe tutelato e supportato con tutti mezzi possibili''. ''Domani, - conclude il leader dell'IdV - saremo in piazza per dire 'no' a questo duro e vile attacco e ci batteremo affinche' i diritti acquisiti dalle persone con disabilita', dopo anni di dure battaglie, non vengano cancellati da questo governo con un vergognoso colpo di spugna''.

MANOVRA: BELISARIO, GOVERNO ARROGANTE CON ENTI LOCALI (ANSA) - ROMA, 6 LUG - ''L'arroganza del governo e' pari alla sua incapacita'. Il silenzio opposto alla sacrosanta richiesta di un confronto sulla manovra fatta dagli enti locali, massacrati da un provvedimento iniquo e completamente sbagliato, mostra quale bassa idea della politica abbiano Berlusconi e compagnia''. Lo afferma il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, secondo cui ''i tagli che il governo vuole imporre a Regioni, Province e Comuni sono scandalosi, e infatti a lamentarsi sono anche governatori e sindaci del centrodestra''. ''Si colpisce indiscriminatamente e come al solito - osserva Belisario - a farne le spese saranno i cittadini, che si vedranno tagliati i servizi essenziali, ovvero asili nido, trasporti, raccolta rifiuti''. ''Il governo non puo' andare avanti a testa bassa - conclude il capogruppo del Pdl al Senato - la manovra va assolutamente cambiata e per farlo e' imprescindibile ascoltare cosa hanno da dire gli enti locali, altrimenti a sbattere contro un muro sara' l'Italia''.(ANSA).

Manovra/ Belisario(Idv): Governo ha occhi chiusi e Paese a rotoli _La barca Italia si infrange sugli scogli Roma, 6 lug. (Apcom) - Sulla manovra "il governo naviga a vista e ad occhi chiusi" mentre "il Paese va a rotoli" e la "barca Italia si infrange sugli scogli". Così il presidente dei senatori dell'Idv, Felice Belisario, al termine della capigruppo di Palazzo Madama, dove è stato deciso l'ennesimo rinvio dell'approdo del provvedimento nell'Aula del Senato. POL --/T

LODO ALFANO: DONADI (IDV), DA MAGGIORANZA USO SPREGIUDICATO CARTA = Roma, 6 lug. - (Adnkronos) - ''Cade l'ultima foglia di fico, se qualcuno pensava ancora ci fosse. Siamo all'uso spregiudicato della Costituzione, umiliata, derisa e piegata alle esigenze processuali dei furbi di Stato''. Lo sottolinea in una nota Massimo Donadi, presidente dei deputati di Idv. ''L'estensione al premier e ai ministri dello scudo anche per i fatti antecedenti all'assunzione della funzione -avverte- e' la dimostrazione che il lodo Alfano costituzionale serve a garantire l'impunita' a tutta l'attuale classe di governo, sempre piu' invischiata negli affari della cricca''.

INTERCETTAZIONI:DONADI "LIBERTA' INFORMAZIONE E' ALLA CANNA DEL GAS" ROMA (ITALPRESS) - "Sono giusti i moniti del presidente Fini e del garante Calabro' ma la liberta' di stampa, in questo Paese, non esiste piu', siamo gia' alla canna del gas". Cosi' Massimo Donadi, capogruppo di Italia dei Valori alla Camera, dopo l'intervento di questa mattina del Garante Corrado Calabro' e del presidente della Camera Gianfranco Fini. "Contrastare il disegno di legge sulle intercettazioni significa impedire che la liberta' di informazione venga ulteriormente compressa - spiega Donadi - e significa anche impedire che il nostro Paese scivoli ancora piu' in basso classifica di Freedom House". "Forse qualcuno non si e' accorto che la liberta' di stampa in questo Paese e' pericolosamente vicina a quella degli stati totalitari - conclude Donadi - siamo in trincea a difendere quei pochi brandelli di libera informazione che ancora esistono nel nostro Paese". (ITALPRESS).

LIBIA: IDV, MARONI E FRATTINI PERMETTONO A GHEDDAFI MASSACRO (ANSA) - ROMA, 6 LUG - ''Vediamo se Berlusconi e la sua cricca ascolteranno almeno il duro richiamo del commissario ai Diritti umani del Consiglio d'Europa, Thomas Hammarberg. Nel frattempo il massacro degli eritrei deportati in Libia continua nell'ignobile e disumano silenzio dei ministri Maroni e Frattini e della maggior parte della stampa, tranne poche lodevoli eccezioni''. Lo affermano in una nota congiunta il portavoce dell'Italia dei Valori e vicepresidente dell'Eldr, Leoluca Orlando e l'eurodeputata IdV Sonia Alfano che ha depositato un'interrogazione alla Commissione europea e al Consiglio, commentando le parole del Commissario Ue, Thomas Hammarberg, che ha chiesto chiarimenti al governo italiano sulla sorte dei 250 eritrei detenuti in Libia. ''Il tutto - spiegano - per non disturbare gli accordi economici fra il dittatore libico e il 'dittatorello' nostrano. Per loro i rifugiati africani sono esseri umani di serie b in quanto non hanno speso una parola per difenderli''. ''I 250 profughi africani che sono stati respinti dall'Italia - proseguono Orlando e Alfano - nonostante avessero il diritto di essere accolti come richiedenti asilo, e che sono stati deportati in un lager libico, sono torturati, stuprati, stanno morendo di fame e non ricevono nessuna assistenza. La loro unica prospettiva e' quella di venire rispediti e massacrati in patria, se non moriranno prima per le vessazioni e le disumani condizioni in cui sopravvivono nelle carceri libiche dove vengono picchiati per ore''. ''Il governo italiano - concludono i due esponenti dell'Italia dei Valori - non ha fatto nulla per far riaprire l'ufficio per i rifugiati delle Nazioni Unite - aggiungono - il popolo delle cosiddette liberta', ritiene normale fare accordi con un leader con non ha ratificato neanche la Convenzione di Ginevra del 1951. L'Unione europea e la storia condanneranno tutti i responsabili di questo eccidio e siamo pronti ad azioni eclatanti se l'esecutivo non si muovera'. Maroni e Frattini avranno sulla propria coscienza ogni abuso e assassinio commesso''.


Lodo Alfano/Idv:Colpo spugna per passato criminale membri governo _Orlando: Dove è finito il ddl anticorruzione? Roma, 6 lug. (Apcom) - "Ancora una volta questa maggioranza prende in giro gli italiani. Mentre annuncia un ddl anticorruzione che da mesi giace posteggiato su un binario morto, alla locomotiva del`Alfano bis viene aggregata la `tradotta dei detenuti`. Si prevede, infatti, un colpo di spugna per il passato criminale privato di esponenti del governo". Lo afferma in una nota il portavoce dell`Italia dei Valori, Leoluca Orlando. "Non resta che attendere, per completare il piano eversivo - prosegue - che si aggiunga un`altra carrozza nella quale mettere tutti gli amici, i complici e i criminali, ai quali garantire l`impunità per ieri, per oggi, e per domani: vergogna". "Gasparri - conclude Orlando - ci può far sapere dov`è è finito il ddl anticorruzione? Tre mesi or sono si era sperticato in elogi per l`assegnazione del ddl a palazzo Madama, promettendo l`immediata approvazione in legge dello Stato. Che abbia perduto improvvisamente la memoria?". Red/Luc


LIBIA:DE MAGISTRIS"GOVERNO PENSA A AFFARI CON DITTATORE,POI VITA UMANA" ROMA (ITALPRESS) - "Il commissario ai diritti umani del Consiglio d'Europa Hammarberg ha chiesto al governo italiano di contribuire a fare chiarezza in merito al destino di 250 eritrei detenuti nei lager della Libia. C'e' da sperare che questo chiarimento arrivi presto e che altrettanto presto giunga anche una presa di posizione netta da parte del nostro esecutivo: l'Italia non puo' rendersi complice di deportazioni e torture da parte di un Paese guidato da una dittatura e che non ha mai ratificato la Convenzione per i diritti dell'Uomo". Lo dice in una nota Luigi de Magistris, eurodeputato IdV. "Purtroppo il silenzio di Frattini e Maroni e' stato fino ad oggi assordante. Viene da chiedere loro quale sia la priorita': se la vita umana oppure i legami economico-personali che il premier, senza pudore, vanta di avere con il dittatore Gheddafi. Ci sono 250 esseri umani richiedenti asilo che l'Italia leghistizzata ha respinto e che ora vengono massacrati nelle carceri libiche, con la sola prospettiva di far ritorno nei loro paesi per essere ulteriormente perseguitati: il governo non puo' lavarsene le mani continuando a tacere per non offendere la sensibilita' di un despota e per garantire gli affari del premier". (ITALPRESS). (ANSA).

MANOVRA. MURA (IDV): GRAVE BLINDARE I TAGLI AI DISABILI (DIRE) Roma, 6 lug. - "La blindatura della manovra operata dal governo, che, a quanto si apprende, rendera' immodificabile il testo anche alla Camera, lascia immutata la norma assolutamente inaccettabile che impedira' a moltissimi invalidi e disabili di poter usufruire della pensione di invalidita' e del cosi' detto accompagno". Lo dice Silvana Mura, deputata di Idv, che aggiunge: "Si tratta gia' di cifre esigue con le quali e' difficile vivere per chi non ha altre fonti di sostentamento, ed e' grave che il governo le neghi, con un semplice tratto di penna alla maggior parte di queste persone". Secondo Mura, "molto probabilmente il governo Berlusconi considera le persone invalide, disabili e non autosufficienti, al pari delle tante lobbies alle quali, a suo dire, si e' voluto sbarrare il passo con la fiducia".


MANOVRA: DE MAGISTRIS, PARLAMENTO ESAUTORATO = Roma, 6 lug. (Adnkronos) - "Siamo davanti a un Parlamento esautorato e ad una manovra economica di classe che colpisce i soliti noti e salva i soliti noti''. Lo ha ribadito l'europarlamentare dell'Italia dei Valori Luigi De Magistris questa mattina ad Omnibus su La7. ''Si poteva fare qualcosa di diverso - ha continuato l'ex pm - come intensificare la lotta all'evasione, tassare le rendite finanziarie piu' alte o colpire gli sprechi pubblici. Invece a farne le spese sono ancora una volta i lavoratori, i precari e i dipendenti pubblici''.

LIBIA:DE MAGISTRIS"GOVERNO PENSA A AFFARI CON DITTATORE,POI VITA UMANA" ROMA (ITALPRESS) - "Il commissario ai diritti umani del Consiglio d'Europa Hammarberg ha chiesto al governo italiano di contribuire a fare chiarezza in merito al destino di 250 eritrei detenuti nei lager della Libia. C'e' da sperare che questo chiarimento arrivi presto e che altrettanto presto giunga anche una presa di posizione netta da parte del nostro esecutivo: l'Italia non puo' rendersi complice di deportazioni e torture da parte di un Paese guidato da una dittatura e che non ha mai ratificato la Convenzione per i diritti dell'Uomo". Lo dice in una nota Luigi de Magistris, eurodeputato IdV. "Purtroppo il silenzio di Frattini e Maroni e' stato fino ad oggi assordante. Viene da chiedere loro quale sia la priorita': se la vita umana oppure i legami economico-personali che il premier, senza pudore, vanta di avere con il dittatore Gheddafi. Ci sono 250 esseri umani richiedenti asilo che l'Italia leghistizzata ha respinto e che ora vengono massacrati nelle carceri libiche, con la sola prospettiva di far ritorno nei loro paesi per essere ulteriormente perseguitati: il governo non puo' lavarsene le mani continuando a tacere per non offendere la sensibilita' di un despota e per garantire gli affari del premier". (ITALPRESS).

INTERCETTAZIONI:DE MAGISTRIS "LEGGE CRIMINOGENA DA CANCELLARE" ROMA (ITALPRESS) - "Quella sulle intercettazioni e' una legge assolutamente criminogena, da cancellare". Cosi' l'europarlamentare dell'IdV Luigi De Magistris a Omnibus su LA7. "Grazie a un Governo che approva una legge che favorisce i criminali e abbassa notevolmente il livello di sicurezza, si permettera' in Italia un asilo politico ai delinquenti". (ITALPRESS).

Mafia, De Magistris: Su Spatuzza si voleva inviare messaggio politico Roma, 06 LUG (Il Velino) - "La mancata concessione del programma di protezione speciale da parte del ministero dell'Interno al collaboratore di giustizia Spatuzza non solo e' stata una scelta politica, ma aveva essa stessa un valore politico. Si e' voluto inviare un messaggio chiaro di 'rieducazione' forzata a quanti stanno scegliendo e soprattutto sceglieranno di collaborare con lo Stato, magari contribuendo ad illuminare la zona nera dei rapporti fra istituzioni e mafia". Lo afferma Luigi de Magistris, eurodeputato Idv. "Insomma un modo per scoraggiarli che e' arrivato proprio a ridosso della sentenza del Tribunale di Palermo su Dell'Utri. Di fronte alla richiesta di tre procure del calibro di Palermo, Caltanissetta e Firenze, oltre che della Procura nazionale antimafia, la Commissione del ministero dell'Interno ha opposto il suo rifiuto, esponendo al pericolo un collaboratore di giustizia che ha rilasciato dichiarazioni ritenute rilevanti e attendibili dall'autorita' giudiziaria, rischiando di comprometterne la stessa collaborazione. Percio' la motivazione addotta dal sottosegretario Mantovano appare fragile: puo' una scelta di questo tipo essere giustificata dal solo furore burocratico, cioe' dalla scusante dello scadere dei 180 giorni concessi ai collaboratori per rendere dichiarazioni? Una scusante smentita probabilmente dal fatto che Spatuzza, prima dello scadere del tempo, aveva rilasciato dichiarazioni anticipatorie che in seguito ha semplicemente circostanziato con maggiore compiutezza". (com/ban

Libia/ Idv in commissione Senato: Stop finanziamenti a Gheddafi _Pedica: Governo continua a tacere sui 250 rifugiati eritrei Roma, 6 lug. (Apcom) - "Il governo italiano non ha più una propria politica estera per l`area mediterranea perché l`ha appaltata a Gheddafi, per la modica cifra di 5 miliardi, in cambio del disumano respingimento degli immigrati. Adesso 250 eritrei stanno morendo dopo sevizie e trattamenti disumani, il centro per i rifugiati delle nazioni Unite è stato chiuso e dal Consiglio d`Europa ci scrivono per chiedere cosa intendiamo fare per bloccare la violazione dei diritti umani. Ma dal governo tutto tace: Frattini ha nascosto la missiva di Strasburgo per 5 giorni e la Lega mette la testa sotto la sabbia. E` davvero troppo". Lo afferma il senatore dell'Idv Stefano Pedica, intervenendo in apertura della seduta in commissione Esteri. "L`Italia dei valori - prosegue - è stata l`unica forza politica che in parlamento ha votato contro l`accordo-vergogna siglato sotto una tenda fra Gheddafi e Berlusconi- continua Pedica- e tante volte abbiamo chiesto al governo di riferire sullo stato degli immigrati respinti ma senza alcun esito. Adesso esigiamo che venga bloccato il flusso di denaro che inviamo a Tripoli finché non si avranno rassicurazioni sulla sorte degli eritrei, finché i diritti umani non saranno rispettati e finché non sarà permesso ai richiedenti asilo di poter approdare in Italia. Se venisse bocciato sarebbe chiaro che la Lega, che in materia di immigrazione decide per tutta la maggioranza, si macchierebbe di colpe non tanto dissimili dalle deportazioni degli ebrei che 60 anni fa scrissero la pagina del nazifascismo".

MANOVRA:MASCITELLI "GOVERNO MORTIFICA DIGNITA' DELL'AQUILA" ROMA (ITALPRESS) - "Il governo la deve smettere di prendere in giro gli abruzzesi affrontando il problema drammatico della ricostruzione delle zone terremotate con misure tampone. Questa manovra finanziaria mortifica la dignita' dell'Aquila". Lo afferma il senatore Alfonso Mascitelli, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Bilancio, che, dopo la bocciatura dell'emendamento IdV per la restituzione dei tributi e contributi a partire dal mese di giugno dell'anno prossimo in centoventi rate mensili e di importo ridotto al 40%, ha espresso per protesta voto contrario all'emendamento del relatore di maggioranza che limita la sospensione della proroga al solo anno in corso, ai soli lavoratori autonomi e per giunta nell'interezza dell'importo."E' ora di finirla - aggiunge Mascitelli - con provvedimenti che devono ogni volta essere conquistati faticosamente dalle nostre popolazioni salvo poi essere rappresentati mediaticamente dal governo come gentili concessioni. Se si continua ad accettare questa logica, se vengono meno la riaffermazione dei diritti e la certezza delle risorse, la ricostruzione e la rinascita vera tarderanno sempre piu' a partire. La manovra - conclude - sta svelando giorno dopo giorno tutta la cruda realta': oltre ai giovani, ai precari, ai dipendenti pubblici, pagheranno il conto gli invalidi e i terremotati dell'Aquila, mentre potranno continuare a fare sonni tranquilli gli evasori, gli speculatori, i corrotti e i poteri forti". (ITALPRESS).

RAI. IDV: DI PIETRO ASSENTE DA SONORI TG1 DA 5 GIORNI (DIRE) Roma, 6 lug. - "Da un preciso e puntuale riscontro del Tg1 delle 20 (edizione di massimo ascolto del telegiornale di punta della Rai), nei giorni 2 luglio, 3 luglio, 4 luglio e 5 luglio sono andati in onda numerosi sonori di leader politici anche dell'opposizione, senza che mai sia comparso un sonoro del presidente Di Pietro, che sicuramente va annoverato tra i leader di partito". Lo dice Nello Formisano (Idv), componente della commissione di Vigilanza Rai. "E' accaduto pure in occasione di importanti manifestazioni politiche di Italia dei Valori- aggiunge- quale l'esecutivo nazionale di ieri 5 luglio".

RAI: PARDI "BENE CALABRO', MA SOLO IDV RINUNCIA A SPARTIZIONE" ROMA (ITALPRESS) - "Che i partiti debbano restare fuori dalla Rai lo andiamo dicendo da sempre. Calabro' finalmente si e' accorto di questa distorsione del sistema dell'informazione e questo e' comunque un buon segno, ma non sara' possibile realizzare questo disegno se non saranno i partiti stessi a fare un passo indietro". Lo afferma il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione di Vigilanza, Pancho Pardi. "L'Idv nel servizio pubblico non ha voluto nessun componente nel Cda, non ha partecipato alla spartizione di poltrone e vuole che il servizio pubblico sia indipendente e autonomo dal potere politico - aggiunge -. Questo, come emerge in maniera lampante dai dati dell'osservatorio di Pavia, penalizza la presenza dell'Idv in tutti i tg, soprattutto quello di Minzolini. Il servizio pubblico e' dunque drogato ma la nostra battaglia noi la conduciamo dall'esterno. Lo scopo dell'Italia dei Valori e' ridare dignita' al servizio pubblico che va salvaguardato per il bene di tutti, il che non significa che sia a a disposizione di tutti. Per questa ragione portiamo avanti il progetto di una Rai libera dalle colonizzazioni dei partiti, tutti. E per questa ragione - conclude Pardi - ci auguriamo che questa colonizzazioni non continui, magari cominciando proprio lasciando Corradino Mineo alla direzione di Rainews nonostante le pressioni della Lega che vuole imporre un proprio uomo". (ITALPRESS).

MANOVRA. TRANFAGLIA: MORTE CIVILE PER CULTURA E NUOVE GENERAZIONI (DIRE) Roma, 6 lug. - "Il dibattito che si e' svolto con l'Assemblea Generale Federculture questa mattina a Roma ha mostrato, sia nella relazione del presidente Tommaso Grossi che nell'intervento dell'assessore alla Cultura di Roma Umberto Croppi, la gravita' del taglio previsto dalla manovra finanziaria in campo culturale". Lo dice Nicola Tranfaglia, storico e responsabile nazionale Cultura per l'Italia dei Valori. "Il taglio- aggiunge- e' di 58 milioni di euro per ciascun anno dal 2011 al 2013 e determina la fine di qualsiasi politica culturale da parte dello Stato, delle regioni e dei comuni. Non a caso il presidente della regione Puglia, Niki Vendola, ha parlato di chiusura al sapere che significa, per un paese come l'Italia, la morte civile e l'abbandono delle nuove generazioni. Chi sa- conclude- che sono proprio le regioni e i comuni ad aver sostenuto l'intervento pubblico nella cultura e ad aver erogato ai cittadini i servizi culturali piu' importanti non puo' che guardare con sgomento ad una manovra volta al passato, all'annullamento del dissenso piuttosto che alla crescita e al futuro dell'Italia".



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