venerdì 31 luglio 2009

I CORRUTTORI NON HANNO COLORE POLITICO

«I corruttori non hanno colore politico»

Di Pietro all'attacco dopo le perquisizioni nelle sedi del centrosinistra a Bari: indagini su tutti, tranne noi

Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro (Eidon)MILANO - Non si sono fatte attendere le reazioni della politica alla notizia delle perquisizioni in corso nelle sedi dei partiti del centrosinistra a Bari. «Tutte le attività che producono controllo della legalità devono essere sempre benvenute» ha commentato ad esempio il governatore della Puglia, Nichi Vendola, interpellato da Affaritaliani.it. Ma il primo a prendere posizione su quanto sta accadendo è il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro. Che ha buon gioco nel sottolineare come siano incorso indagini «nelle sedi della quasi totalità dei partiti del centrosinistra a Bari ad eccezione di quella dell'Italia dei Valori».
CORRUTTORI SENZA COLORE - Per l'ex pm quanto sta avvenendo «dimostra ancora una volta quel che noi denunciamo da sempre: ossia che i corruttori non hanno colore politico, ma cercano di comprare i favori di tutti coloro che sono dentro le istituzioni da destra a sinistra». «Dimostrano, soprattutto - continua il leader IdV - che in materia di mala-amministrazione e di corruzione politica non si può fare differenza tra i vari partiti, ma esiste un unico grande virus dell'illegalità e dell'interesse personale che può colpire indistintamente se non si stabiliscono regole etiche, di rigore e di salvaguardia. Ecco perchè l'Italia dei Valori ribadisce, ancora una volta, la necessità di una normativa che stabilisca quantomeno che i condannati non possano essere più candidati; coloro che sono sotto processo non possano più svolgere attività di governo, nè locale nè centrale; le aziende e gli imprenditori che si macchiano di reati contro la Pubblica amministrazione debbano essere interdetti dalle gare di appalto pubbliche. Bisogna, in altri termini, mandare un messaggio chiaro: il delitto non paga. Quindi l'esatto contrario di ciò che è avvenuto fino ad oggi, ad esempio con lo scudo fiscale che permette ai tangentari e agli evasori fiscali di riciclare il denaro, cancellando ogni ipotesi di reato».
Daniele Capezzone, portavoce del Pdl (Ap)IL FRONTE DEL PDL - E buon gioco nei commenti lo hanno anche gli esponenti del Pdl: «È evidente che il centrosinistra, una volta di più, ha fatto malissimo ad assumere un atteggiamento giustizialista - dice Daniele Capezzone, portavoce del partito - . Gli improvvidi e a questo punto patetici preannunci di «scossa» di Massimo D'Alema e la canea politico-giornalistica scatenata contro il centrodestra non basteranno a coprire il vero e unico caso di queste settimane: un gigantesco sistema di malaffare nella gestione degli appalti della sanità che investe quasi senza eccezioni lo schieramento di sinistra». In ogni caso, sostiene Capezzione, «il Pdl continuerà ad avere un atteggiamento garantista, come ha sempre fatto in passato. Per sconfiggere il centrosinistra, basta e avanza citare il malgoverno locale e l'inconsistenza nazionale di quello schieramento. Non è certo necessario alimentare contrapposte derive giustizialiste». «Alla luce di quanto sta accadendo in Puglia nell'ultimo periodo - aggiunge invece Gaetano Quagliariello, vicepresidente dei deputati Pdl - appare quantomai provvidenziale l'iniziativa assunta dalla Commissione parlamentare d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale di occuparsi della sanità pugliese e dell'operato delle strutture e degli enti che ad essa fanno riferimento. Quel che in questa situazione non si può tacere è l'evidente fallimento politico della giunta Vendola, nata e proliferata in aperta opposizione a un tentativo serio e responsabile di razionalizzazione della sanità in Puglia messo in atto dalla precedente amministrazione di centrodestra».

dal quotidiano "la Repubblica" del 30 luglio 2009

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