mercoledì 17 giugno 2009

RISVEGLI

17 Giugno 2009

Risvegli

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Siamo alla sceneggiatura del libro di Oliver Sacks da cui e' stato tratto il film con Robert De Niro e Robin Williams: "Awakenings", in italiano "risvegli".

Fino a un anno fa l'unico a parlare di Mister 1%, con le sue reti televisive in concessione praticamente gratuita, era soltanto il sottoscritto, ora c'e' anche Repubblica che tra ieri e oggi ha pubblicato due articoli illuminanti sugli affari d’oro di Mediaset e del suo patròn, il Presidente del Consiglio.

Sul conflitto d’interessi più vistoso del mondo occidentale ho alcune riflessioni da suggerire a Repubblica e ad altri buon intenditori.

Perché l’Antitrust non è intervenuta in occasione dell’invito-monito del Presidente del Consiglio “a non dare soldi ai media che cantano il pessimismo”, da intendersi come “che lo ostacolano nell’attività di propaganda”? In quel caso, alla faccia della libera concorrenza, potrebbe profilarsi il reato di aggiotaggio poiché alcuni media, non di sua proprietà, appartengono a società quotate in borsa oltre che concorrenti.

Perchè nei precedenti governi nessuna maggioranza ha fatto una legge, o un decreto, per portare a un 20% del fatturato, invece dell’1% attuale, il prezzo delle concessioni per le frequenze radiotelevisive? Perché oggi all’opposizione ne parla solo Italia dei Valori?

Perché le aziende di Stato e le maggiori imprese italiane hanno improvvisamente dirottato i loro investimenti pubblicitari sulle reti Mediaset, nonostante gli indici d’ascolto premino le reti di Stato? Quanti Callisto Tanzi (cfr articolo di oggi di Repubblica) ci sono nel nostro tessuto industriale? Quante “Parmalat”?

Che mezzi di convincimento ha usato Silvio Berlusconi in veste di Presidente del Consiglio nei confronti di amministratori e azionisti di queste “new Parmalat”? Li ha incontrati uno ad uno come Tronchetti Provera a Portofino o in gruppo a margine di qualche apparizione in Confindustria?

E da ultimo, perché nessuno parla più, se non Italia dei Valori, del rispetto della sentenza della Corte di giustizia europea nell’assegnazione delle frequenze televisive abusivamente occupate da Emilio Fede a Europa7?

Piccoli risvegli. Meglio tardi che mai.

Leggi anche:
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Beni pubblici, profitti privati dei concessionari

Postato da Antonio Di Pietro

2 commenti:

  1. Speriamo che si sveglino e comincino a fare il loro dovere-diritto che è quello di informare la gente.Costi quel che costi, comunque non può licenziare tutti, bisogna dare la spallata finale.

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  2. Gestisce il paese come un'azienda privata, gli utili sono solo per lui e i suoi amici-lacchè.
    I debiti invece rimangono a noi.
    Deve dimettersi al più presto è incapace di governare, pensa solo al suo profitto.

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