martedì 9 giugno 2009

INFORMAZIONE ED INTERCETTAZIONI

8 Giugno 2009

Informazione ed intercettazioni: le prossime battaglie




Cari amici, oggi è una giornata bellissima per noi di Italia dei Valori, da festeggiare e conservare nella memoria. Un piccolo partito nato 9 anni fa che solo da tre anni è entrato in Parlamento e ha quadruplicato i propri consensi, diventando il quarto partito italiano con l'8%. E' un risultato che dobbiamo all'impegno, alla passione, all'amore per le idee e per i valori che ci sostengono, e di tutti voi, due milioni e mezzo di italiani che, in un momento in cui l'affluenza è stata bassissima, hanno testimoniato la loro fiducia in Antonio Di Pietro, in Italia dei Valori e nel nostro impegno politico.

E' un buon risultato che si affianca ad un altro dato, che vediamo con grandissima soddisfazione. Berlusconi aveva trasformato queste elezioni in una sorta di referendum pro o contro di lui, affermando al congresso del Pdl che sarebbe arrivato al 50% dei consensi, soltanto una settimana fa citava sondaggi che lo davano al 45%. Ebbene, si risveglia dopo una notte, dove sicuramente si è sentito preso a ceffoni dagli italiani, con ben 10 punti al di sotto di quel risultato, tre punti in meno delle elezioni politiche di un anno fa.

E' un fatto politico che non va disgiunto dal risultato dell'Italia dei Valori, dove per la prima volta gli italiani cominciano a capire che questo è il governo della bugia, degli inganni, il governo di chi in un anno non ha governato e ha fatto campagna elettorale facendo credere agli italiani di fare i loro interessi mentre faceva soltanto i propri.

Oggi siamo più forti, ma non dobbiamo mollare la presa. Con più passione, entusiasmo, forza e determinazione di prima, e con il consenso che ci hanno dato gli italiani, dobbiamo saper contrastare in ogni momento lo strapotere di quest'uomo che prova disprezzo senza paragoni per la democrazia, per i suoi organi rappresentativi e per tutti i contrappesi della Costituzione, dalla magistratura al Presidente della Repubblica.

La nostra lotta continua, dove ogni giorno cercheremo di contenere e arginare lo strapotere mediatico di quest'uomo. La libera informazione è il nostro prossimo passaggio. In un Europa che sempre più si preoccupa per l'anomalia italiana, che come un virus espande sempre di più quel legame perverso e antidemocratico tra potere politico e potere mediatico, i nostri sette europarlamentari si batteranno anche per questo.

Con rinnovato impegno pensiamo alle tante battaglie dei prossimi giorni, partendo da quella che forse è l'emblema più chiaro del modo di governare di Berlusconi: la legge sulle intercettazioni. Proprio il governo che ritiene di tenere al tema della sicurezza si sta apprestando a varare una legge che la riduce a brandelli, che cancella di fatto ogni potere della magistratura, che farà brindare e stappare bottiglie champagne alla criminalità organizzata e impedirà che ogni anni migliaia di delinquenti vengano aggiudicati alla giustizia.

Questo è il Premier che ritiene un eroe il pluriassassino di mafia Mangano, che per anni è stato lo stalliere di Arcore. Quel Mangano che, guarda caso, tre giorni prima delle elezioni Berlusconi sentì di qualificare come eroe, forse dovendo mandare un messaggio a qualcuno. I nostri eroi sono altri, i nostri eroi sono Falcone e Borsellino, e anche in memoria loro continueremo a combattere per la giustizia e la libertà in questo Paese.


Postato da Massimo Donadi

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