venerdì 12 giugno 2009

11 Giugno 2009

Ci dissociamo




Ieri Beppe Grillo ha discusso la legge di iniziativa popolare in Commissione affari costituzionali di cui è presidente il senatore Carlo Vizzini (Pdl), lo stesso senatore che oggi compare sulle prime pagine di tutti i giornali al fianco di Cuffaro, Cintola e Romano (Udc) per aver ricevuto mazzette da parte di Ciancimino.

Beppe ha utilizzato un linguaggio semplice, ruvido ma comune, nulla di scandaloso, magari alcuni passi meno condivisibili di altri. Il suo discorso ed il video sono sul suo blog, potete leggerlo ed ascoltarlo senza intermediari parziali. Nel suo discorso ha rivolto appellativi ai politici e ai Parlamentari dicendo che “sei persone hanno deciso i nomi di chi doveva diventare deputato e senatore, hanno scelto 993 amici, avvocati e scusate il termine, qualche zoccola, e li hanno eletti.” e per questo le “donne di Palazzo Madama, compatte”, scrivono i giornali, lo hanno querelato.

Le parlamentari dell’Italia dei Valori non aderiranno a questa querela, primo perché condividono larga parte del discorso di Grillo, secondo perché non sappiamo se ci sia “qualche zoccola” in Parlamento, terzo perché ci riteniamo fuori da quel “qualche” che molto onestamente lascia spazio ad un distinguo.

Auguri Beppe per la proposta di legge popolare di cui ci faremo garanti dell’iter sia in Commissione che in Parlamento.


flash2.jpg"Delinquenti in libertà, blogger in galera"
"Il Ddl intercettazioni è un regalo alla mafia ed alla criminalità. Assassini, ladri, corruttori, violentatori, e delinquenti in genere ringraziano sentitamente il Pdl. Mentre i delinquenti resteranno impuniti, i blogger finiranno in galera ed ogni sito internet sarà equiparato ad una testata giornalistica. In un colpo solo si mette il bavaglio alla stampa ed alla rete. Siamo di fronte ad una norma vergognosa che premia i delinquenti, diminuisce la sicurezza, mette il bavaglio all’informazione e limita la libertà d’espressione. Abbiamo presentato un ordine del giorno per evitare il bavaglio alla rete, ma chiaramente il centrodestra lo ha bocciato. Non ci daremo per vinti ed offriremo tutto il supporto ai blogger ed agli utenti di internet attraverso i nostri siti perché non accettiamo limitazioni alla libertà di espressione".
Massimo Donadi


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