giovedì 24 marzo 2011

Il Capo dello Stato rende omaggio alle vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine nel 67° anniversario

La cerimonia di commemorazione dell'eccidio delle Fosse Ardeatine "parte integrante delle celebrazioni del centocinquantesimo". Così l'ha definita il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che oggi ha presenziato alla cerimonia in ricordo delle 335 vittime dell'eccidio nazista delle Fosse Ardeatine. "Nei 150 anni dell'Unità d'Italia - ha rilevato il Capo dello Stato - ci sono stati anche gli anni terribili della seconda guerra mondiale con questa vicenda che è forse la più emblematica della ferocia che assunse la presenza nazista in Italia".

Il Presidente Napolitano ha, nell'occasione, risposto anche alla domanda di un giornalista sul consenso politico che si è creato in Italia attorno all'intervento sulla situazione libica. "Io penso - ha detto - che nel Parlamento si è espressa, pur nella diversità di posizioni, una convergenza fondamentale che significa comprensione della necessità che un paese come il nostro non può restare indifferente alla repressione di un moto di libertà e di giustizia sociale come quello scoppiato anche in Libia, oltre che in Tunisia e in Egitto. Ed è stata anche quella di ieri una convergenza - ripeto, nonostante le diversità - molto significativa e importante, pienamente dentro la Carta delle Nazioni Unite".

"L'omaggio alle Fosse Ardeatine parte integrante delle celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia"

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