venerdì 28 agosto 2009


28 Agosto 2009


L'imbarbarimento etico


Autore Leoluca Orlando
Chi conosce l'art.54 della Costituzione?
L'art.54 chiude la Parte I ,sì proprio quella che reca i principi fondamentali, e ricorda - nel primo comma - che ogni cittadino è tenuto a rispettare la Costituzione e le leggi, ma poi aggiunge che chi ricopre pubbliche funzioni, oltre ovviamente a rispettare Costituzione e leggi, è tenuto ad adempierle “con disciplina e con onore “.Sì, proprio così : la Costituzione - e non uno stravagante moralista o giustizialista – prescrive “disciplina e onore“ per quanti ricoprono pubbliche funzioni (il parlamentare, ma anche l'amministratore locale; il magistrato ma anche il docente, il medico e il poliziotto...).Certo , trattasi di espressioni che appaiono” datate “, ma il messaggio è chiarissimo, prescrive - per pubblici funzionari - “un di più“ rispetto alla legalità.E' in questo comma il richiamo costituzionale all'etica, a quella “ etica pubblica “, che è la grande assente nella vita politica, e non solo politica, italiana..Accanto alle regole morali (del tutto individuali, collegate ad una concezione filosofica, ad una tradizione familiare , ad una fede...), accanto alle regole giuridiche ( per definizione universali e cogenti in forza della autorità della legge) ogni comunità ha bisogno di qualcosa di altro., di un insieme di regole e di comportamenti considerati cogenti e la cui violazione viene sanzionata, criticata , diviene criterio di valutazione ...ancorchè tale violazione non costituisca necessariamente un reato.Ciò che va chiesto ai pubblici funzionari – in base ad una precisa disposizione costituzionale – non è , pertanto, se il loro comportamento è morale , non è soltanto se il loro comportamento è legale....Di più e altro : viene chiesto il rispetto di regole e comportamenti eticamente corretti.Nei paesi civilizzati, viene censurato il far confusione tra pubblico e privato, il coltivare conflitti di interesse, organizzare in residenze adibite a ruoli istituzionali party e festini di ogni colore, coinvolgendo escort, minorenni e compagni di merenda. Sono comportamenti considerati eticamente non corretti e vengono sanzionati anche con l'allontanamento dei pubblici funzionari coinvolti, senza che venga in rilievo, ai fini della censura e della sanzione, se quei comportamenti configurano ipotesi di reato. Emblematica è la censura e la sanzione per i conflitti di interessi, censura e sanzione ricorrenti in paesi civilizzati, ancorché non vi sia una legislazione che li censura e sanziona ,” Non è reato, ma non si fa!”.
E' questa la grande importanza dell'art.54 .Ignorano tale norma e tale importanza, quanti pubblici funzionari , criticati per i loro comportamenti , replicano dicendo :”Taci, moralista !” o “Attendo con fiducia l'esito del processo e il riconoscimento che non ho commesso un reato “.Tutto chiaro? Sì!Tutto semplice? No!No, non è semplice affermare la etica nella vita pubblica di un paese. Non è semplice, perché la etica è convenzionale. La vigenza e cogenza di regole etiche dipende da convenzioni, dalla circostanza che esse vengono accettate dai consociati.E' questa convenzione che manca nel nostro paese. Di più e di più grave . Da alcuni anni con il berlusconismo - che non è soltanto una persona - si sta costruendo una “etica incostituzionale e antidemocratica” , si stanno stravolgendo regole etiche precedenti e se ne stanno costruendo di altre che modificano la stessa Costituzione . Stili di vita e comportamenti che finiscono con il distruggere – anche quando non costituiscono reato – il lavoro come diritto, riducendolo in favore, la eguaglianza mortificata da impunità e privilegi di casta, il diritto di impresa distrutto da crescenti posizioni monopoliste e giganteschi conflitti di interesse.....Accade , così ,che il potentissimo Governatore della Banca Federale di Germania si è dovuto dimettere per aver accettato da una banca privata tedesca – in violazione di un patto etico tra i banchieri :"tra noi non ci si scambiano doni” - il pagamento del conto di tre giorni in un albergo di Berlino. Si è dimesso , ancorché ricevere quel dono non costituisse reato.In Italia , per citare esempi di berlusconismo non realizzato da Berlusconi, per liberarci da un Governatore della Banca di Italia “ eticamente analfabeta “ abbiamo dovuto attendere arrivo di Carabinieri e avvio di processi penali. Per le regole etiche di un paese civilizzato non può restare al suo posto un Governatore della Banca Centrale che di notte parlando ad un operatore finanziario (criminale o non, nel caso sposta poco, anche se in Italia lo si fa con operatori finanziari criminali) al telefono, con frasi amichevoli,comunica di aver firmato la autorizzazione richiesta.Per le regole etiche di un paese civilizzato, citando ancora un esempio di berlusconismo non realizzato da Berlusconi, non può, parimenti, restare al suo posto un Presidente della Regione, che discute di prezziari regionali in un retrobottega di un negozio di biancheria intima di un paese della provincia siciliana. E non occorre, per allontanare e costringere alle dimissioni quel Presidente della Regione che quell'imprenditore sia riconosciuto mafioso, come è stato riconosciuto mafioso l'imprenditore Aiello, e non occorre aspettare che quel Presidente della Regione sia condannato per aver favorito mafiosi, come poi il Presidente Cuffaro è stato condannato. Non è eticamente corretto (ancorché non necessariamente sia possibile configurare un reato) per un Presidente di Regione e per un imprenditore discutere di decisioni regionali pubbliche in un retrobottega.Altro che “disciplina “, altro che “onore.” Superfluo è ricordare il fiume in piena di comportamenti e messaggi che la attuale maggioranza utilizza per modificare sensibilità e regole etiche, producendo continui attentati al nostro sistema democratico e contribuendo, a monte e con la approvazione di una legislazione scellerata tutta protesa a garantire immunità e impunità, a determinare un crescente” imbarbarimento e analfabetismo etico”, che costituisce la essenza del berlusconismo
Postato da Leoluca Orlando in

Nessun commento:

Posta un commento

CONTATORE