sabato 15 gennaio 2011

FOCUS 14 GENNAIO 2011

RUBY: DI PIETRO, BERLUSCONI 'PERSEGUITATO'? DA SE' STESSO (ANSA) - ROMA, 14 GEN - E' la Procura di Milano a perseguitare Berlusconi o non e' piuttosto Berlusconi a perseguitare se' stesso con i suoi comportamenti? Cosi' Antonio Di Pietro commenta le notizie sul caso Ruby e le reazioni del centrodestra all'inchiesta su Berlusconi. ''Diamo atto alla Procura di Milano - premette il leader dell'Idv - che ha aspettato la sentenza della Consulta proprio per non creare alcuna influenza, neanche nell'opinione pubblica. Poi, se permettete, non e' colpa della Procura di Milano se deve accertare i fatti rispetto ad un fatto grave: il presidente del Consiglio nel ruolo e nella funzione che svolge telefona al Questore di Milano per dire che una minorenne e' la nipote di Mubarak quando non e' vero; e tutto cio' per coprire comportamenti non legittimi da lui commessi in precedenza''. ''Allora ancora una volta: e' la Procura di Milano che lo perseguita o lui che perseguita se' stesso?'', conclude Di Pietro.
L.IMPEDIMENTO: DI PIETRO, SERVE REFERENDUM CONTRO IMPUNITA' (ANSA) - ROMA, 14 GEN - Il referendum contro il legittimo impedimento e' ''essenziale'' per impedire che Berlusconi usi la legge 'tagliata' dalla Consulta per proseguire nella ''logica dell'impunita''': cosi' Antonio Di Pietro, parlando con i giornalisti a Montecitorio. ''La Corte costituzionale - dice il leader dell'Idv - ha detto ancora una volta, per la terza volta, che Berlusconi la deve smettere di farsi leggi per non farsi processare. Il problema e' adesso che della legge risultante dai tagli fatti dalla Consulta ancora una volta Berlusconi ne potra' approfittare: ogni volta che il giudice lo chiama dira' 'ma io oggi sono impegnato e se voi non dite che ho ragione vado a sollevare conflitto di attribuzione'. Insomma, tentera' la logica dell'impunita'''. ''Per questa ragione - conclude - il referendum promosso dall'Idv e' essenziale affinche' i cittadini possano dire una volta per tutte: 'E che diamine, pure tu comportati come un cittadino normale, rispondi alla giustizia e invece di perdere tempo per telefonare alla Questura di Milano per dire che quella e' la nipote di Mubarak vai alla Procura per dire le tue ragioni''.
BERLUSCONI. DI PIETRO: VADA IN PROCURA E NON RACCONTI BALLE (DIRE) Roma, 14 gen. - "Ogni volta che deve assumersi le responsabilita' dei suoi comportamenti il caimano si difende strillando di essere perseguitato, e i suoi parlamentari fanno a gara per urlarlo ancora piu' forte di lui. Lo hanno fatto anche oggi, dopo la notizia dell'indagine in corso a Milano in cui Berlusconi e' indagato per ipotesi di reato molto gravi: concussione e prostituzione minorile". Lo afferma in un post pubblicato sul suo blog il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. "Ma quale persecuzione e persecuzione!- sbotta Di Pietro- Vorrei sapere cosa dovrebbe fare, secondo questi signori, un magistrato quando un presidente del Consiglio telefona addirittura personalmente alla Questura di Milano per fare liberare una sua amichetta, racconta balle grosse come una casa e fa passare la ragazza per la nipote del presidente egiziano Mubarak. Vorrei sapere cosa deve fare un sostituto procuratore se dispone di elementi tali da indurre il ragionevole sospetto che il presidente del Consiglio abbia coscientemente avuto rapporti prezzolati con una minorenne. Dovrebbe mettere tutto a tacere e venire meno al proprio preciso dovere, solo per non disturbare il manovratore?" Il leader Idv spiega che "bisognerebbe al contrario riconoscere alla Procura di Milano di aver aspettato, con grande senso di responsabilita', il voto della Corte costituzionale sul legittimo impedimento prima di inviare al presidente del Consiglio l'invito a comparire, per non influenzare l'opinione pubblica alla vigilia di quella importantissima sentenza. Le indagini proseguiranno e, se verra' rinviato a giudizio, Berlusconi dovra' difendersi da queste gravissime accuse nella sede opportuna, cioe' in Tribunale". "Fara' il possibile per evitarlo, come ha fatto in tutti questi anni riuscendo sinora a raggiungere sempre il suo unico scopo: quello di farla franca allungando il brodo fino a raggiungere i tempi della prescrizione. Questo perche' la sentenza della Corte costituzionale di ieri lascia a lui e ai suoi furbi avvocati ampi spiragli per continuare con il solito giochetto. La Consulta ha, infatti, affermato che Berlusconi deve smettere di fare leggi e leggine per sottrarsi ai processi e che deve rassegnarsi all'idea che nel nostro Paese la legge e' uguale per tutti". L'ex pm osserva che "pero', anche dopo i tagli effettuati dai giudici costituzionali, la legge sul legittimo impedimento gli offre scappatoie e vie di fuga. D'ora in poi possiamo stare sicuri che dall'alba al tramonto il caimano sara' sempre impegnato nella preparazione di qualche importantissima azione di governo e se i giudici gli intimeranno di presentarsi lo stesso in tribunale i suoi avvocati avanzeranno il conflitto di attribuzione, raggiungendo cosi' lo stesso il loro scopo, ovvero perdere tempo per assicurare all'imputato l'impunita'". Di Pietro conclude: "Per evitare che questa presa in giro, che gia' dura da anni e anni, prosegua ancora, i cittadini hanno un solo mezzo: votare per l'abrogazione totale di quella legge nel referendum promosso dall'Italia dei Valori. Affermare con le armi della democrazia il principio per cui la legge e' uguale per tutti e a nessuno puo' essere garantita l'impunita'. Dovremo essere noi tutti a dire, col voto, a Berlusconi: "Deciditi a comportarti come un normale cittadino, con i tuoi diritti e anche con i tuoi doveri. Invece di perdere tempo telefonando alla questura per raccontare balle sulla nipote di Mubarak, vai in Procura a spiegare le tue ragioni. Come facciamo noi tutti". Come si fa nei paesi democratici".
RUBY: IDV, OGNI MEZZO DEMOCRAZIA PER ALLONTANARE BERLUSCONI DA PA = (AGI) - Roma, 14 gen. - "Le accuse di concussione e sfruttamento della prostituzione minorile che riguardano Silvio Berlusconi sono gravissime e si aggiungono ad altre pesanti imputazioni, che schiacciano come un macigno il requisito della moralita' e della non ricattabilita' che dovrebbe avere un Capo di governo", afferma il capogruppo Idv al Senato, Felice Belisario, che aggiunge: "Non e' possibile sottovalutare le indagini che coinvolgono Berlusconi, liquidandole come fantomatici complotti di vaghe entita' alle sue spalle. La Procura ha infatti confermato le perplessita' del pm Fiorillo, smentendo le affermazioni, evidentemente non vere, del ministro Maroni: altro che caso chiuso". "E' necessario rispettare la magistratura e il suo dovere di fare chiarezza, Berlusconi farebbe bene a tacere e rimettersi al giudizio dei tribunali, rassegnando subito le dimissioni - prosegue - per palese indegnita'. Poiche' invece si sente al di sopra della legge e ha bisogno dell'impunita' per proseguire il suo censurabile operato, e' indispensabile usare ogni mezzo della nostra democrazia per allontanarlo dalla pubblica amministrazione".
RUBY: ORLANDO (IDV), BERLUSCONI DIA SPIEGAZIONI AI GIUDICI (ANSA) - ROMA, 14 GEN - ''Adesso Berlusconi dovra' presentarsi davanti ai giudici per spiegare la sua posizione sul caso Ruby. Ma e' chiaro che conoscendo il personaggio, ogni qual volta sara' chiamato a comparire in tribunale tentera' di utilizzare la parte residua del legittimo impedimento, non dichiarata incostituzionale dalla Corte, per cercare l'ennesima scappatoia e sottrarsi, ancora una volta, al giudizio della legge''. Lo afferma in una nota il portavoce dell'IdV, Leoluca Orlando.
BERLUSCONI. MURA (IDV): I NODI VENGONO AL PETTINE, SI DIMETTA (DIRE) Roma, 14 gen. - "Se le indiscrezioni sulla nuova inchiesta nei confronti del presidente del Consiglio saranno confermate, ci troveremmo davanti agli ennesimi nodi che, con i tempi dovuti, giungono al pettine". Lo dice Silvana Mura, deputata di Idv. "Se i comportamenti del premier Berlusconi nella vicenda Ruby costituiscono o meno reati spettera' alla magistratura accertarlo- aggiunge- ma non c'e' dubbio che politicamente e istituzionalmente e' inaccettabile e gravissimo che il capo del governo abbia chiamato in questura per far rilasciare una ragazza minorenne accusata di furto. Ritenevamo che Berlusconi, per tutelare l'immagine dell'Italia, si dovesse dimettere quando emerse la vicenda e lo riteniamo a maggior ragione oggi".
RAI: PARDI (IDV), QUERELA MASI E' ATTO INTIMIDAZIONE INTOLLERABILE = (ASCA) - Roma, 14 gen - ''Informiamo il direttore generale della Rai Mauro Masi che di fronte a notizie false il primo strumento da utilizzare non e' la querela ma la richiesta di rettifica''. Lo ha detto il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione di Vigilanza, Pancho Pardi. ''Querelare un giornalista solo perche' scrive cose sgradite a un potente e' un atto di intimidazione intollerabile ed e' solo un maldestro tentativo di imbavagliare la libera stampa. Masi intanto dimostri che non e' vero che sta preparando una trasmissione per la sua fidanzata, ne chieda conto al Fatto e vedra' che i suoi documenti saranno pubblicati con dovizia di particolari. Nel frattempo - conclude il senatore Pardi - al giornalista Carlo Tecce e al Fatto vanno la solidarieta' mia e dell'Italia dei Valori''.
RUBY: FORMISANO (IDV), ORA PREMIER SI DIFENDA NEI PROCESSI (ANSA) - ROMA, 14 GEN - ''Chissa' ora quale escamotage istituzionale escogitera' il premier, dopo l'iscrizione nel registro degli indagati nell'ambito della vicenda Ruby, pur di non presentarsi davanti ai giudici''. Ad affermarlo e' Nello Formisano (Idv), vicepresidente della Commissione Bicamerale per la Semplificazione, il quale aggiunge: ''Battute a parte, sembra sia veramente venuta l'ora che Berlusconi si presenti in tribunale per difendersi nei processi, non dai processi''.
ALCOA: ZIPPONI, IDV CON LAVORATORI PER RILANCIO STABILIMENTO DELEGAZIONE STABILIMENTO SARDO RICEVUTA DA VERTICI PARTITO (ANSA) - CAGLIARI, 14 GEN - La Sardegna non puo' essere desertificata ma deve valorizzare il patrimonio professionale e industriale presente nello stabilimento dell'Alcoa. Lo ha affermato il responsabile lavoro e welfare dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, che questa mattina, assieme al presidente dell'Idv, Antonio Di Pietro, all'europarlamentare Giommaria Uggias e al deputato Federico Palomba, ha incontrato una delegazione di lavoratori dello stabilimento sardo dell'Alcoa. ''Dopo l'accordo del maggio 2010, e nonostante le clamorose proteste - ha spiegato Zipponi - nessuna prospettiva industriale e occupazionale definitiva e' stata data ai lavoratori sardi. Abbiamo partecipato a tutte le manifestazioni promosse dalle maestranze in difesa del posto di lavoro. Ci attiveremo per fissare un incontro con il Ministro dello Sviluppo Economico e sara' nostro compito verificare se la regione Sardegna sia realmente interessata a salvare il proprio patrimonio industriale. Inoltre le attivita' in difesa dei diritti dei lavoratori dell'Alcoa saranno coordinate anche a livello europeo, con il supporto dei nostri europarlamentari, per dare una risposta definitiva al destino industriale e occupazionale di quel distretto territoriale che coinvolge circa cinquemila lavoratori''. (ANSA).
IDV. DE MAGISTRIS: PAGO PER INCHIESTE SU POTERI FORTI PROCURA ROMA HA CHIESTO RINVIO A GIUDIZIO PER EX PM (DIRE) Roma, 14 gen. - "Prendo atto della richiesta di rinvio a giudizio avanzata nei miei confronti dalla Procura di Roma in base all'accusa di abuso di ufficio, nello specifico per aver acquisito i tabulati di alcuni parlamentari senza averne richiesto autorizzazione preventiva alla Camera. Mi rechero' in tribunale e davanti ai giudici mi difendero', con una disposizione d'animo assolutamente serena perche' sono certo della correttezza del mio operato e perche' credo nella giustizia". Lo scrive su facebook Luigi de Magistris, eurodeputato Idv. "Provero' che il reato contestatomi non ha nessun fondamento di verita'- prosegue- solo un magistrato suicida, infatti, avrebbe potuto pensare di acquisire i tabulati telefonici di alcuni parlamentari senza autorizzazione della Camera". Secondo l'ex pm di Catanzaro, "c'e' pero' un paradosso che non possono fare a meno di sottolineare: questo procedimento a mio carico nasce da segnalazioni presentate da chi e' attualmente imputato per corruzione in atti giudiziari ai miei danni, cioe' per avermi sottratto illecitamente le indagini di cui ero titolare". Per de Magistris, "permane comunque l'amarezza, di ex pm e di cittadino. Ho pagato e pago, infatti, un prezzo salatissimo per aver svolto inchieste che hanno intaccato il potere nella sua accezione piu' vasta (da quello politico a quello economico, dalla massoneria ai cda delle societa' miste pubblico-private, compresi spezzoni di magistratura, servizi segreti e forze dell'ordine deviati). Allora mi sono state sottratte le inchieste illecitamente e sono stato bersaglio di una serie interminabile di procedimenti disciplinari, penali, amministrativi e civili dai quali sono sempre uscito indenne, ma che mi hanno costretto a lasciare la toga". Sottolinea, poi, l'eurodeputato Idv: "Adesso, invece, devo rispondere di quanto compiuto nel mio ruolo di magistrato, sempre in piena coscienza professionale e di uomo. Con l'unica soddisfazione di vedere, oggi, rinviati a giudizio dalla magistratura di Salerno coloro che ieri, dall'interno della politica e dell'autorita' giudiziaria, mi scipparono le indagini in modo illegittimo".
CASO RUBY: DE MAGISTRIS (IDV), PREMIER RICATTABILE PERICOLO PER IL PAESE = GOVERNO ETICAMENTE DISTRUTTO, POLITICAMENTE MORTO Roma, 14 gen. (Adnkronos) - ''La notizia delle indagini a carico di Berlusconi da parte della procura di Milano in merito alla vicenda Ruby confermano, ancora una volta, come il tema della sicurezza nazionale sia una ferita aperta. Un presidente del Consiglio che potrebbe essersi intrattenuto sessualmente con una minorenne, tanto da essere indagato per concussione e favoreggiamento della prostituzione minorile, e' un uomo delle istituzioni ricattabile, quindi pericoloso per la sicurezza del paese". Lo afferma Luigi de Magistris, eurodeputato Idv e responsabile Giustizia e Sicurezza del partito. "Un allarme confermato dalla cronaca del passato -il caso D'Addario per tutti- che ha portato alla luce come le abitazioni di Berlusconi, anche quelle equiparate a residenze di Stato, siano state frequentate da escort. Gravissimo, poi, che il ministro dell'Intero Roberto Maroni abbia coperto il comportamento del premier, arrivato a esercitare pressioni sulla Questura di Milano per il rilascio della ragazza, nel vano tentativo di comprarne il silenzio. Questo -conclude de Magistris e' un governo eticamente distrutto, oltre che politicamente morto''.

TERREMOTO: ALFANO (IDV), AMMANCO DI 236 MILIONI DI FONDI UE (ANSA) - L'AQUILA, 14 GEN - ''Ho chiesto che l'Unione Europea torni all'Aquila, non in delegazione ufficiale, ma in incognito, per non avere ostacoli: basta passeggiare per il centro per capire che qualcosa non va, ci sono reati palesi e ho fatto girare un documentario, che mandero' a ogni europarlamentare e alla commissione''. L'accusa viene dall'europarlamentare dell'Idv Sonia Alfano, componente sostituto della commissione di Controllo dei bilanci dell'Unione Europea, presieduta da Luigi De Magistris. Ieri pomeriggio, a sorpresa, Sonia Alfano, ha visitato il centro storico e poi in serata ha assistito al concerto della rock band dei Rio in un locale aquilano. ''Mettendosi a tavolino e facendo i conti con carta e matita - ha attaccato - ci sono 236 milioni di euro stanziati per L'Aquila che mancano all'appello. Ora bisogna denunciare l'ammanco, indagare, capire''. Alfano, 39 anni, figlia del giornalista Beppe, ucciso nel 1993 per le sue inchieste scomode sulla mafia, ha sottolineato che ''dopo il terremoto, la Ue ha stanziato 497 milioni di euro per L'Aquila, prendendoli dal fondo di solidarieta', nonostante le situazioni della Grecia e del Portogallo, e senza battere ciglio''. ''Altri 193 milioni - ha continuato - sono stati prelevati dal fondo di sviluppo regionale per l'Abruzzo, ma ci hanno comunicato che sarebbero serviti per il progetto Case''. L'europarlamentare ha ricordato di essere arrivata all'Aquila ''tre giorni dopo il sisma, a lavorare al campo sportivo di Tornimparte. Non si e' saputo - ha aggiunto - perche' non volevo sbandierarlo, tanto che in quei giorni, anche se ero in campagna elettorale ed ero una delle candidate di punta dell'Idv, ho fatto posticipare un'intervista con Vanity Fair''. L'esponente dipietrista ha anche sottolineato che ''gira una foto falsa dell'Abruzzo, e gira per tutto il mondo. Di recente - ha spiegato - sono stata a New York, a 'Ground Zero', e mi sono sentita dire 'meno male che all'Aquila e' stato risolto tutto''.

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