venerdì 10 dicembre 2010

Trascriviamo di seguito una importante interrogazione parlamentare presentata in tema di sicurezza dal Sen. Giuseppe CAFORIO

Cari amici,

in allegato troverete l'importante interrogazione parlamentare presentata dal Senatore Caforio sul problema "Sicurezza" nella provincia di Brindisi: essa deriva dall'ascolto e dall'attenzione che l'Italia dei Valori ha prestato al grido d'aiuto dei sindacati di polizia e delle Forze dell'ordine, mortificate da una grave mancanza di risorse e di mezzi.

Questo il link dove è possibile consultare il documento depositato dal Senatore:

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Sindisp&leg=16&id=00514622&parse=si&toc=no

Saluti,

Segreteria Italia dei Valori Provincia di Brindisi

Interrogazione su situazione precaria Forze dell'Ordine nella Provincia di Brindisi ed escalation Criminalità Organizzata nella stessa Provincia

Premesso che:

lo stato di previsione del Ministero dell'interno per il 2011 registra, rispetto al bilancio assestato 2010, una riduzione delle spese pari a 292 milioni di euro. Una diminuzione che comprende gli effetti della manovra contenuta nel decreto legge n. 78/2010;

analizzando le voci del bilancio 2011 e confrontando le cosiddette Missioni con le medesime relative al bilancio 2010, si evidenzia una cospicua riduzione di stanziamenti, per quella riguardante Ordine pubblico e sicurezza ( Missione n. 7), quantificabile in 144 milioni di euro. Un decremento che conferma la tendenza dei precedenti esercizi;

nell'ambito della missione Ordine pubblico e sicurezza, nel programma Pianificazione e coordinamento delle forze di polizia, erano già stati soppressi, ad opera del Dl. 78 del 2010, notevoli stanziamenti tra cui quelli relativi alle misure urgenti per il contrasto della criminalità sul territorio e al trattamento accessorio delle forze armate di polizia;

secondo i dati appena pubblicati dal Censis, il 43% dei comuni in Puglia risulta affetto da infiltrazioni criminali e addirittura il 77% della popolazione vive accanto ad attività criminali, anche quelle riconducibili alle organizzazioni malavitose.

Premesso inoltre che:

l'interrogante ha avuto conferma, anche a seguito di un incontro svoltosi a Brindisi, in data 1 dicembre 2010, con la rappresentanza dei sindacati di polizia, rappresentati dai segretari provinciali della Siup, Span e Silp Cgil, della seguente situazione:

a) di una forte recrudescenza del fenomeno criminalità nella provincia di Brindisi i cui segnali non sono stati colti nella giusta misura. Tale preoccupante escalation criminale necessita di una risposta forte da parte dello Stato, attraverso l'impiego e quindi il potenziamento delle Forze dell'ordine operanti sul territorio e di interventi urgenti ed efficaci per contrastare questo grande rigurgito della criminalità organizzata, testimoniata dai numerosissimi fatti di cronaca pubblicati ogni giorno;

b) dell'assoluta insufficienza del numero delle forze dell'ordine sul territorio della provincia sopra indicata. La polizia stradale non riesce a vigilare, a causa della mancanza di personale, nei quadranti diurni dal lunedì al giovedì. Solamente dal venerdì alla domenica è garantita una sola pattuglia attiva nell'arco di tutti e quattro i quadranti orari;

c) dell'impossibilità da parte degli agenti di pubblica sicurezza di garantire nelle ore notturne di tutti i giorni settimanali il pattugliamento stradale a causa dell'esiguità del personale;

d) del fatto che l'arrivo nella provincia brindisina di tre equipaggi del Reparto Anticrimine di Bari non ha ottenuto gli effetti auspicati. Gli operatori in trasferta non conoscono il territorio e necessitano della scorta di una pattuglia messa a disposizione dalla Questura di Brindisi, distolta di conseguenza dalle sue attività;

e) del problema dell'indisponibilità delle dotazioni essenziali, quali il carburante, per l'espletamento dei servizi sopra indicati. Nel corso del 2010 si è provveduto, infatti, a prelevare il carburante dalle riserve strategiche;

f) delle sole 520 unità impiegate nella Polizia di Stato del Brindisino;

Considerato che:

a) il Governo parla dall'inizio della legislatura, varando inutili pacchetti sicurezza, di aver portato la legalità sul territorio;

b) sempre ad opinione dell'interrogante le dotazioni di personale e di mezzi assegnati al territorio brindisino sono sottostimate e non sufficienti a contrastare i fenomeni criminali in un'area dello Stato che ha visto affermarsi - e grazie all'operato della Magistratura e delle Polizie di sicurezza, morire - la Sacra Corona Unita, la quarta in ordine di pericolosità tra le mafie del Paese;

c) le parole espresse dal Sottosegretario all’interno Mantovano a Francavilla Fontana durante una seduta straordinaria con il Prefetto di Brindisi, Nicola Prete, la scorsa settimana, risultano essere meramente propagandistiche e del tutto difformi alla realtà. Nell’affermare, infatti, che “il numero degli operatori delle forze dell’ordine – operanti a Brindisi – è in controtendenza poiché superiore ad un + 7% nel Brindisino rispetto al resto dell’Italia dove si registra un -12% di personale” il sottosegretario compie l’enorme leggerezza di ritenere intercambiabili le mansioni svolte dalle tre diverse forze dell’ordine operanti sul territorio e di pensare, dunque, che la Guarda di Finanza, a cui fanno capo le 105 unità di personale in eccedenza, svolga un compito di vigilanza notturna e diurna sull’ordine pubblico della provincia. Pur essendo fondamentale la rispettabile lotta al contrabbando e ai traffici illeciti svolta dalla Guardia di Finanza, l'attività di prevenzione e controllo del territorio può essere svolta solo dalle forze di Polizia e dai Carabinieri, i primi affetti, però, da notevoli problemi di deficienza di organico;

d) a seguito della nota "operazione Primavera" dell'anno 2000, risultano ad oggi ancora operanti, nelle caserme della Guardia di Finanza della provincia di Brindisi i circa 450 operatori della finanza, ad integrazione dei circa 350 finanzieri facenti parte del normale organico. Questi ultimi - pur garantendo con il loro operato sicurezza aggiuntiva e controllo della legalità - non possono ritenersi sostitutivi del controllo che operano la Polizia di Stato ed i Carabinieri, adempiendo al loro servizio.

Considerato inoltre che:

secondo l'interrogante è opportuno:

a) che i rappresentanti delle sopra citate sigle sindacali siano ascoltati da rappresentanti del Ministero interrogato, responsabili, magari anche in loco, dell'organizzazione dei servizi;

b) provvedere in tempi brevi, vista la mancanza di risorse, ad una ri-distribuzione del personale in servizio;

c) assicurare la fornitura dei mezzi necessari per operare bene e in sicurezza.

Si chiede:

se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno adoperarsi, tramite ogni tipo di azione nelle sue facoltà, a contrastare l'andamento sopra descritto nel territorio brindisino promuovendo in particolare:

a) azioni volte all'ascolto delle esigenze degli operatori;

b) l'implementazione delle dotazioni strumentali e finanziarie utili all'azione di contrasto della criminalità organizzata;

c) l'aumento, in una fase emergenziale come quella odierna, delle unità di personale impiegate, al fine di garantire un controllo sistematico e efficiente del territorio;

d) una razionalizzazione delle Forze dell'Ordine presenti ed operanti sul territorio..

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