lunedì 30 agosto 2010

VERBALE DEL 3° LABORATORIO DONNE IDV 21 AGOSTO BRINDISI INCONTRO “COMUNICANDO IN LIBERTA’”

Brindisi 21 agosto 2010 alcune donne dell’ Italia dei Valori si sono riunite per ritrovarsi e per conoscersi non solo virtualmente ma anche fisicamente. 20 donne provenienti da Puglia, Toscana, Piemonte, Campania, Abruzzo e Lazio.
L’incontro è il proseguimento dell’evento di Verona del 9 maggio 2010 e di Firenze dell’11 Luglio 2010 in cui si era deciso che “ che “batteremo a tappeto” il sud e incontreremo le donne interessate”.
Presenti: in rappresentanza del LAB Donne IDV Sara, Roberta, Clotilde. Il coordinatore provinciale Lorenzo Caiolo, il consigliere regionale piemontese Luigi Cursio, l’On. Zazzera e il Senatore Caforio, Marina Suma, coordinatrice dell’IDV di Brindisi.
Ore 11.30 ha introdotto i lavori Marina Suma che ha ricordato il ruolo del sud nella costruzione dell’Italia e di come il nord non ne possa fare a meno così come avvenuto al momento dell’unità di Italia Marina ha ricordato l’impegno del Partito e in particolare del coordinamento donne nella difesa dell’ambiente contro la Centrale elettrica di Brindisi, a carbone.
Interviene Il coordinatore provinciale Lorenzo Caiolo riprende la novità della presenza delle donne in politica e, come“insieme a Marina abbiamo scelto il titolo dell’evento proprio perché ritengo che le donne devono essere messe nelle condizioni per contribuire a costruire il partito, una società diversa. Da educatore ho sperimentato nei centri giovanili il voto dove abbiamo introdotto la doppia presenza, maschio e femmina lo hanno compreso bambini di 6 anni anche il partito e il paese sono maturi per assumere queste scelte, le donne hanno la capacità di rompere questi schemi e questo linguaggio oramai superato, in un momento di crisi della politica e di grande crescita del partito in previsione del congresso sia regionale che nazionale, esse possono molto fare”
Interviene il consigliere regionale del Piemonte Luigi Cursio, “Devo ringraziare le donne che mi hanno sostenuto in campagna elettorale che mi hanno aiutato a definire una strategia e sono state determinanti per la mia elezione. Sono torinese di adozione ma in realtà originario di questa regione. Mi duole quello che è avvenuto a Roma durante l’assemblea e oggi lamento che la mia Regione non abbia le coordinatrici provinciali, dobbiamo apprendere da questo sud che invece riesce ad esprimerle, rimango in attesa dei vostri atti per prendere spunto e da lì partire per elaborare una strategia democratica e aperta, la stessa con cui voi vi state muovendo.”
Interviene l’On Zazzera coordinatore regionale dell’IDV, “l’incontro di oggi non è stato concordato a livello regionale ma questo testimonia come nel nostro partito sia possibile costruire occasioni di confronto, io non credo nelle riserve ma nei gesti e comportamenti: gli uomini devono apprendere dalle capacità e sensibilità delle donne e nel contempo le donne devono allontanarsi da meccanismi di potere puramente maschili di scalata del potere, di ambizione sfrenata ed egoismo. Le leggi non sono sufficienti per garantire la parità di genere bisogna lavorare molto per far crescere la cultura della diversità. Oggi abbiamo bisogno di femminilità per rispondere al linguaggio violento, avremmo bisogno di maggiore dolcezza , ma di radicalità negli atteggiamenti e nei valori, il momento è difficile per il Paese e delicato per il partito, il momento è importante per le scadenze congressuali sia a livello locale che regionale, dobbiamo superare la fase di stallo del congresso
nazionale di elezione del dipartimento donne; conciliare la difesa dei nostri territori con i problemi occupazionali, dobbiamo ripartire da principi della sinistra, non rinunziare a parlare con i lavoratori, entriamo nelle fabbriche e siamo tra i pochi che non veniamo fischiati, da qui bisogna ripartire per costruire un partito e un paese migliore.”
Sen. Caforio “a livello nazionale non è ancora matura la fase per una legge nazionale che esprima parità di genere, d’altro canto questa iniziativa è importante perché al momento abbiamo una presenza ridotta di rappresentanza femminile e con le prossime elezioni avremo la possibilità di far crescere questa presenza. La crescita del partito è spropositata rispetto alla sua classe dirigente da qui l’esigenza di radicare il partito nel territorio senza perdere la propria natura, stante che oggi anche la Chiesa si è resa conto del pericolo di una deriva anti etica, così come la Chiesa deve rendersi conto che le sue frequentazioni ad alto livello non fanno che legittimare questo sistema.”
Interviene Anna Maria Casassa di Napoli e presenta la legge regionale campana. Prima del suo intervento Anna Maria ci fa dono di una poesia scritta in onore di Eleonora Pimentel Fonseca,ispiratrice ed eroina della repubblica partenopea del 1799,antesignana della parità. Scrittrice, poetessa, giornalista e direttrice del “Monitore”, giornale da lei fondato, morta impiccata per aver combattuto per la libertà degli oppressi. Questa giornata è importante, nasce dopo il congresso di Roma quando ci siamo conosciute, oggi siamo qua per la passione che ci anima (ella ci recita alcune belle poesie in napoletano che ha scritto).Prosegue sostenendo che noi donne siamo programmate “a nove mesi” perché in grado di procreare e dopo guardiamo oltre per la nostra capacità di vedere oltre, questa capacità è e deve essere il tesoro che noi portiamo in questo partito. La legge regionale 4/2009 è stata sostenuta da tante associazioni femminili,anche se è stata approvata da un consiglio con un'unica donna. La legge regionale ha abolito il listino, ha introdotto le due preferenze di genere obbligatoriamente una femminile e l’altra maschile. Dobbiamo portare questa legge in tutte le regioni, partendo dalla Puglia dove fortunatamente ha vinto Vendola e nel resto di Italia, noi oggi potremmo iniziare a fare questa battaglia.
Oggi le donne , in consiglio regionale in Campania sono al 25%, questo è stato il primo risultato. La legge regionale è perfettibile nella parte in cui parla prima di presenza maschile e dopo femminile, l’obiettivo è comunque partire da questo testo, poi possiamo migliorarlo. Possiamo costruire un gruppo di lavoro tra costituzionalisti all’interno dell’IDV, coinvolgere le associazioni femminili ecc…
Ho passato parte della mia infanzia a Tricase (poesia in dialetto napoletano) e con questo ricordo vi lascio.
Sara Vatteroni di Massa Carrara (Toscana) ricostruisce il percorso del Lab donne attraverso gli incontri di verona e di firenze.
Lilly D’Amicis Brindisi ricorda ciò che era avvenuto a Vasto e che aveva prodotto la nomina di Marina. Da li c’eravamo lasciati con l’obiettivo di fare rete oggi è realtà.
Clotilde Giurleo Firenze (Toscana) non è vero , come ha sostenuto il deputato che le leggi non sono importanti per affermare la parità, l’esempio steso da lui fatto, sulla circostanza che oggi abbiamo un presidente di colore negli Stati Uniti senza che ciò sia avvenuto, non è vera, l’elezione di un presidente nero è avvenuta grazie all’eliminazione delle leggi razziali e quelle sulla parità di razza, così come la grande presenza di donne nel nord Europa nei ruoli di potere sono anche avvenute grazie alla’introduzione delle cosidette “ quote rosa”. Credo che la proposta di anna maria di estendere la legge regionale campana alle altre regioni d’Italia, possa essere da noi formalizzata in una mozione di richiesta in questo senso agli organi del Partito a ciò deputati. La legge regionale
campana ha già passato il vaglio costituzionale quindi può essere estesa a tutte le altre. Dobbiamo lavorare per una maggiore rappresentanza femminile anche nel nostro partito, dare spazio alle donne vuol dire uscire dalla logiche di amiche sorelle, madri e mogli ma valorizzare donne perché conoscono, credono e si fanno portatrici delle nostre istanze. Dobbiamo superare le discriminazioni tra uomini e donne ma anche tra noi donne.
Roberta Caglio, Torino (Piemonte) “la priorità è unire, soprattutto per noi donne, ma abbiamo bisogno del potere e ne abbiamo bisogno per fare, abbiamo fatto tanti km proprio per questo,le differenze arricchiscono e in questo viaggio vi è stato uno scambio di risorse da donne a donne con storie di tutte noi diverse ma simili”
Clara Suma (Brindisi) “In questo paese sono arrivati tutti e non hanno preso la dignità alle donne oggi la nostra emergenza sono i giovani che stanno andando via, non hanno un futuro, per noi sono la priorità.”
Rita Bufalini, “ringrazio sia marina che clara suma perché quando ci siamo conosciute, l’anno scorso a vasto, ci siamo dette: riuniamoci per parlare di cose serie e oggi siamo qui. Ringrazio anche l’incontro del lab donne perché ho scoperto un luogo di confronto a 360° e anzi propongo che il titolo “comunicando in libertà” diventi il viatico per tutti i territori. Un amica iraniana Mirzapor Fernaz mi ha detto: “ la democrazia è strettamente legata alla insopprimibile umana ricerca di libertà” , vengo da una famiglia dove la politica mi era familiare, me ne ero allontanata, questa persona mi ha insegnato che in iran la politica si fa da piccoli vivendo questo desiderio di politica sinonimo di libertà. Il sisma ha l’aquila ci ha tolto la libertà, non potevamo scrivere, criticare, parlare eravamo chiusi nelle tendopoli, anche il nostro partito ci ha lasciati soli, abbiamo lasciato che il pdl si impossessare dell’abruzzo e dell’aquila. Ho chiesto una tenda, che il Presidente Di Pietro mi ha donato, non perché volessi risolvere i problemi degli aquilani ma rappresentare un presidio, mantenere le radici.
Dobbiamo costruire nuovi valori ma anche nel nostro partito, ho portato una serie di idee progettuali di cui semmai parlerò nel pomeriggio, ma credo che dobbiamo fare di tutto per far crescere questo lab donne, inoltre vi chiedo di spingere per la creazione di un dipartimento identità, sviluppo ricostruzione, la mozione è passata all’assemblea del partito ma ancora non è stato costituito, spingiamo per la sua creazione.”
Ore 13,30 piccolo lunch
Ore 15 Si riprendono i lavori con i seguenti interventi:
Eleonora Millardi “le pari opportunità sono tali solo il carico di lavoro è uguale per gli uomini e per le donne. Purtroppo l’assenza di strutture sociali che si facciano carico del lavoro di cura, soprattutto al sud, rende impossibile per le donne raggiungerle e far emergere le loro potenzialità . Dobbiamo chiedere attraverso i nostri rappresentanti i fondi, le risorse economiche che permettano di coprire i costi delle legge sulle pari opportunità che già esistono.”
Margharet “Possiamo usare skype per comunicare e realizzare non solo una rete tra noi ma collegarci con l’Europa per costruire progetti a livello europeo.”
Rita Bufalini “Dobbiamo avere idee importanti per farcele finanziare dall’Europa.”
Clotilde Giurleo, “il problema passa attraverso le istituzioni, dobbiamo portare all’interno delle istituzioni donne che siano in grado di conoscere i problemi e trovare soluzione attivando tutti i possibili finanziamenti. Per questa la rete che stiamo formando è importante.”
Rita la mancanza di strutture pone lo stesso problema alle donne che hanno anziani a carico. Credo che dobbiamo ripensare il sistema sociale, anche l’idea di un albo delle badanti potrebbe essere preso in considerazione. Il laboratorio potrebbe essere anche un osservatorio per una nuova imprenditoria volta al sociale.”
Margharet “dobbiamo modificare i nostri linguaggi, non ho apprezzato il riferimento alla dolcezza dell’on Zazzera, ritengo che questa qualità sia propria non solo delle donne e inoltre non abbiamo solo questa qualità ma ne abbiamo altre: la fermezza che mi fa dire che ho il diritto a parlare e ad essere ascoltata. Dobbiamo riprendere e costruire un ponte con l’Europa. Sono entrata nell’IDV grazie a un mentore maschio ma voglio avere un luogo dove formarmi, una scuola di partito non solo per donne perché anche gli uomini devono partecipare, conoscere.
Io ritengo che il territorio non debba essere patrimonio solo della Lega o la cristianità del PDL, questi valori devono essere patrimonio non di singole forze politiche, dobbiamo coalizzarci anche con uomini che credono in questi valori, anche guardando fuori dall’IDV, troviamo alleanze. Guardiamo con favore anche agli immigrati rompiamo questo tandem immigrazione criminalità.”
Lorenzo, “i servizi sociali, anche nel programma del nostro partito non sono ancora sufficientemente considerati, devono riacquisire una loro centralità anche per lo sviluppo del territorio, riprendiamo la legge 328 che purtroppo ha fallito i suoi obiettivi non perché sbagliata ma perché i finanziamenti sono stati dirottati non nel modo e ciò soprattutto al Sud, il fallimento è dovuto anche al mancato controllo e presidio da parte delle donne e di noi tutti, lo stesso vale anche per la formazione che non è stata sufficientemente garantita.
Questi temi non sono nell’agenda politica dei nostri eletti, il partito deve ancorare chi è nelle istituzioni perchè si faccia carico di questi problemi e trovi le possibili soluzioni, cercando le buone prassi che ci sono nel territorio, il mix di iniziativa pubblica e privata, la centralità del ruolo delle amministrazioni locali. Vi propongo di realizzare un documento in previsione dell’incontro del 10/11/12 settembre di tutti i coordinatori provinciali, riunione in cui si ridiscuterà la struttura organizzativa del partito, potrebbe essere una buona occasione per portare le vostre proposte.”
Rita “la formazione professionale è troppo burocratizzata e lontana dalle necessità dei professionisti e dalle imprese.”
Sara “la politica fatta delle donne vuol dire una politica che pensa a una nuova città, le tematiche di pari opportunità se applicate a tutti i temi della quotidianità rivoluzionano le città, determinano sviluppo e producono una nuova visione.
Politiche per le donne vuol dire politica per le famiglie, politiche per uno sviluppo nuovo, diverso e sostenibile. Il dipartimento donne deve servire a far si che le proposte del partito siano attente alla vita dei cittadini per una società migliore. In base agli interventi che ho ascoltato mi sento di proporre le seguenti azioni: la costruzione all’interno del sito del partito di un area rivolta agli amministratori idv perché non rimangano isolati e si sentano parte di un progetto comune, raccogliamo le buone prassi, i progetti che riescono e su questo chiamiamo i responsabili dipartimento a confrontarsi.”
Al termine dell’incontro viene deciso che, oltre alla mozione sulla riforma delle leggi elettorali regionali che viene approvata all’unanimità, di procedere a elaborare un documento di sintesi con le proposte emerse all’incontro “Comunicando in libertà” da sottoporre al lab donne idv e in seguito all’ON. Rota e all’incontro dei coordinatori provinciali che si terrà a Bergamo l’11/12/13 settembre. Si propone al lab donne che Il documento venga trasmesso da ogni donna al proprio coordinatore provinciale e regionale.
DOCUMENTO DI SINTESI
DELL’INCONTRO “COMUNICANDO IN LIBERTA’”
Brindisi 21 Agosto 2010”
L’incontro di Brindisi “Comunicando in Libertà” del 21 Agosto 2010 ha permesso di definire alcuni aspetti che pensiamo rappresentino un contributo importante nella discussione aperta tra alcune donne iscritte all’IDV.
Riteniamo infatti non più procrastinabile una politica attenta al ruolo e alla partecipazione delle donne in politica. In questi giorni assistiamo a un ennesimo imbarbarimento, in cui a volte loro malgrado, esse diventano protagoniste di una scena politica fatta solo di gossip e di ammiccamenti.
Le donne in politica in realtà possono rappresentare la vera novità avendo la capacità di parlare un linguaggio diverso, porre l’attenzione sui temi della quotidianità: l’organizzazione dello stato sociale, l’organizzazione dei trasporti vista come strumento per la conciliazione dei tempi di lavoro e famiglia, la scelta per uno sviluppo sostenibile sia dal punto di vista ambientale che sociale ecc...
L’essere state da sempre lontane dalle leve del potere ma vicine ai problemi dei propri cari, attraverso un lavoro di cura che non è mai venuto meno, con la preparazione e le capacità professionali e politiche che esprimono, fanno sì che oggi le donne siano in grado di farsi carico della crisi della politica, la crisi dei vecchi equilibri che vengono spazzati via anche dalla crisi mondiale.
In questo quadro si può ben inserire il ruolo delle donne anche del nostro partito, non certo una riserva rosa ma un luogo di elaborazione politica dove far emergere la competenza delle donne stesse, nella convinzione che esse possono occuparsi non solo dei temi considerati tradizionali ma di tutto ciò che è vita della “polis”, sostenendo l’azione dei nostri amministratori locali in modo da rendere più facile il passaggio dalle tesi politiche alla realizzazione della politica stessa. Il partito ha esigenza di radicarsi sul territorio e quindi attraverso i suoi amministratori deve trasformare le proposte e gli indirizzi politici in azioni concrete.
La riunione ci ha permesso di elaborare in tal modo le proposte che seguono e che intendiamo portare avanti con determinazione:
 la modifica delle leggi regionali elettorali che introduca parità di genere sul modello della legge elettorale campana e che viene meglio spiegata nella mozione allegata;
 corsi di formazione politica, per approfondire il linguaggio della politica, studiare i meccanismi, le modalità con cui costruire una campagna elettorale ecc…;
 aprire sul sito internet del partito un settore che proponga e raccolga le azioni positive realizzate dalle amministrazioni locali e dagli amministratori IDV per promuovere uno scambio tra amministratori con la collaborazione dei responsabili dei dipartimenti e gli eletti anche al parlamento europeo.
In merito all’incontro di Vasto si chiede di: prevedere l’istallazione di un gazebo che informi le donne iscritte al partito del percorso che porterà all’elezione della coordinatrice donne nazionale. Il lab donne e le donne aderenti offrono la loro disponibilità all’organizzazione del meeting nazionale di Vasto per animare il gazebo.

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