venerdì 6 marzo 2009

GELMINI: PER STRADA INSEGNANTI E BAMBINI


6 Marzo 2009
Gelmini: per strada insegnanti e bambini


Autore Antonio Borghesi


La riforma della scuola elementare del ministro Gelmini e' un vero e proprio capolavoro di insipienza. Con un colpo solo, e' riuscita nel difficile intento di buttare sulla strada insegnanti e bambini.

Secondo i calcoli del mensile “Tuttoscuola”, basati sulle pre-iscrizioni alla prima elementare, nel 2009 saranno circa 500 mila i bambini che inizieranno il primo ciclo scolastico. Secondo un sondaggio ministeriale il 90% delle famiglie ha chiesto il tempo “lungo” o “prolungato”. Il Ministro aveva garantito che le richieste delle famiglie sarebbero state accolte. Ora invece, secondo “Tuttoscuola”, basandosi sugli organici previsti dal Ministero, 300 mila famiglie non potranno usufruire dell’offerta richiesta e cioè di un orario di 30 ore settimanali. Per molte di esse si aprirà la scelta drammatica di dover lasciare i bambini soli o per strada, se non possono permettersi di sostenere i costi di una baby sitter.

Nel frattempo circa 30 mila insegnanti precari della scuola saranno licenziati. Come avevamo osservato al momento del varo della riforma in realtà questa legge aveva solo lo scopo di “fare cassa”. Eppure basterebbe poco per rispondere ai bisogni delle famiglie. Il Ministro “Tremonti sul viale del tramonto” non è ancora stato capace di recuperare 5 miliardi di euro dagli evasori che si erano autodenunciati con il suo condono del 2003. Basterebbe rendere esecutive le somme autodenunciate e decaduti tutti coloro che hanno pagato una o poche rate di quel condono, agendo immediatamente con il sequestro dei loro beni ed in sede penale. Si potrebbero già licenziare meno precari ed accontentare tante famiglie.

Il Ministro Gelmini va iscritto di diritto alla “Lista dei furbetti” di questa nostra povera Italia per essersi recata a Reggio Calabria a fare l’esame di stato per diventare avvocato. Non ha ancora risposto alle nostre richieste di indicarci quale fosse la sua residenza a Reggio (obbligatoria per legge), poiché è evidente che se questa fosse inesistente (notoriamente vi era un fiorente commercio di residenze false), passerebbe dalla “Lista dei furbetti” alla “Lista degli indagati”. Nel frattempo compia almeno un ravvedimento operoso, ammetta di aver sbagliato e si faccia dare un po’ di soldi da Tremonti per rispettare gli impegni assunti con i cittadini.

Postato da Antonio Borghesi

1 commento:

  1. Tra poco dovranno dar conto di tutte le bugie che hanno detto.
    A l'Italia Dei Valori dico di continuare così e saremo sempre di più quelli che la voteremo.

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