martedì 18 settembre 2012

VASTO 2012 - 7° INCONTRO NAZIONALE

Alla fine di questa settimana, da venerdì a sabato, l’Italia dei Valori tornerà a Vasto con l’ambizione di avviare un sommovimento profondo, tale da cambiare il Paese partendo non da qualche segreteria di partito ma dal cuore e dalle viscere della società italiana. Per questo i nostri saranno confronti veri su problemi reali, cercando sempre l’interazione con i cittadini presenti fisicamente e con quelli che vorranno interagire tramite i social network e il web.
Inizieremo dai giovani, che dovrebbero essere al primo posto nelle agende politiche di tutti partiti e invece sono sempre all’ultimo. Non possono che essere loro i protagonisti del cambiamento, perché sono loro la sola speranza di cambiare la realtà del nostro Paese.
Poi discuteremo di legge elettorale ma non come fanno tutti i partiti, che nei loro laboratori cercano la formula più vantaggiosa per se stessi e si affannano non per chiarire ma per non far capire ai cittadini cosa stanno facendo. Per noi l’importante è invece mettere a fuoco la legge elettorale più utile per i cittadini, quella che meglio riesce a coniugare meglio l’esigenza di rappresentare democraticamente la volontà popolare e quella di garantire la governabilità.
Parleremo del terremoto in Emilia. Ma siccome siamo persone che alle parole fanno sempre seguire i fatti, come promesso consegneremo anche ai rappresentanti di quella regione l’ultima tranche del nostro rimborso elettorale per le elezioni del 2008.
Metteremo al centro del nostro dibattito la parità di genere tra uomini e donne, un concetto che la politica cita spesso e pratica pochissimo, e l’idea di un’Europa che sia dei popoli e non delle banche. Tutto siamo tranne che populisti o euroscettici. Siamo noi i veri europeisti, e lo siamo sempre stati.
Parleremo di lavoro. Lo faremo a modo nostro: convinti che sia non solo possibile ma anche doveroso tenere insieme la difesa strenua dei diritti dei lavoratori, mai così presi di mira dalla fine del fascismo a oggi, e il supporto agli imprenditori onesti e che vogliono investire in Italia. Sappiamo che senza restituire valore al lavoro e sostegno alle imprese non ci sarà mai nessunissima ripresa.
Cercheremo anche di riportare in primo piano i misteri d’Italia, le troppe stragi rimaste impunite non perché chi indagava e investigava non sapesse fare il suo lavoro ma perché non potè farlo come si deve. E non può neppure oggi.
Infine parleremo di referendum. Dal 12 ottobre inizieremo a raccogliere le firme per quattro quesiti: contro il finanziamento pubblico ai partiti e la diaria ai parlamentari, per ripristinare l’art. 18 dello Statuto dei lavoratori e abrogare quell’art. 8 che ha cancellato i contratti nazionali.
Ma non sarà solo una battaglia per restituire diritti ai lavoratori e togliere privilegi all casta. Sarà anche una battaglia per ridare senso e sostanza alla democrazia, che in Italia viene ogni giorno di più svilita e ridotta a parola vuota.
E’ questa la politica secondo l’Italia dei Valori. E’ il cambiamento utile non per pochi ma per tutto il Paese.

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