lunedì 19 dicembre 2011

UNA LEGGE ELETTORALE PER "FOTTERCI"

Leggo sulla stampa, per così dire qualificata, che la nuova maggioranza PDL-PD con il supporto del fido Terzo Polo, sta puntando ad una nuova legge elettorale per rinsaldare il legame contro natura che nulla ha a che vedere con il sostegno al governo tecnico nato per superare l’emergenza economica. L’IdV ha dato battaglia per cambiare la legge elettorale “porcata” di Calderoli, fatta solo per impedire al centrosinistra, vittorioso poi nel 2006, di governare.
E poiché le altre forze politiche, di destra di centro e di sinistra, hanno fatto orecchie da mercante, abbiamo raccolto le firme per mandare in soffitta il “porcellum” ripristinando la vecchia legge maggioritaria con recupero proporzionale. Adesso attendiamo il responso della Corte Costituzionale e, appena ottenuto il via libera, ci tufferemo nella campagna referendaria.
Ovviamente i politici politicanti – anche questi di destra, di centro e di sinistra- stano provando ancora una volta a truccare le carte. Gli italiani vogliono un sistema bipolare, e loro sono pronti a farlo saltare; Francia, Inghilterra e U.S.A hanno sistemi elettorali maggioritari, e loro vogliono tornare al proporzionale puro; nel mondo tutti gli elettori sanno prima chi governerà in caso di vittoria, loro pensano di avere le mani libere per fare i soliti patti incestuosi.
L’IdV vuole programmi chiari, alleanze certe e possibilità di scegliere i parlamentari da parte dei cittadini. Vogliamo troppo? Non penso proprio e per questo siamo scomodi fino a minacciarci di lasciarci fuori dal Parlamento con una legge elettorale ad hoc. Sì, sono sempre loro, i noti politicanti che ammorbano l’aria e le aule parlamentari da trent’anni, che non hanno voluto la legge sul conflitto di interessi, che predicano bene e razzolano male, che pensano alla politica come un gioco di scacchi, tutto testa e senza anima,
Vogliono fare una legge elettorale per fotterci? La facciano pure. Cari amici, se guardassimo al nostro tornaconto, sarebbe più comodo rimanere nell’ammucchiata indistinta che si sta delineando chiedendo protezione. Invece facciamo quello che gli elettori ci hanno chiesto: i loro interessi, non i nostri.
Possibile che per il PD sia così difficile capire i nostri comportamenti fondati su scelte di merito e non di comodo? Possibile non capire che Monti sia una soluzione precaria e a termine? Noi continuiamo con le nostre idee: superato Berlusconi, dobbiamo archiviare il berlusconismo e costruire con semplicità e determinazione l’alternativa. Con chi ci sta, naturalmente.

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