giovedì 15 dicembre 2011

MONTI REGALA LE FREQUENZE A BERLUSCONI A SPESE DEI CITTADINI

 “Come si fa a dare la fiducia ad un governo del genere? E’ mai possibile che anche il vostro governo, come il precedente, non metta queste sei frequenze all’asta e, invece, le regali in parte alla Rai e in parte a Mediaset?”.

E’ quanto ha affermato il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, nel corso del question time alla Camera sull’asta delle frequenze digitali, replicando al ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera. Di Pietro aveva affermato che “nel passaggio dall’analogico al digitale sono stati usati due pesi e due misure. Le frequenze dal 61 al 69 sono state messe all’asta e sono stati così recuperati allo Stato 4 miliardi. Alla Rai e a Mediaset sono invece state assegnate sei frequenze in grazioso dono” e aveva chiesto perché il governo non sia intervenuto su questa situazione di evidente ingiustizia. Il ministro aveva glissato sulla risposta.
“Questo – ha proseguito Di Pietro è un atteggiamento comprensibile da parte del governo Berlusconi – che ha sempre e solo fatto questo: si faceva gli affari propri approvandosi le leggi ad personam. Il sottosegretario all’Economia, Gianfranco Polillo, ieri, ospite a Ballarò, rispondendo alla stessa domanda che oggi ho posto a lei, mi ha detto che il governo non può mettere all’asta le frequenze televisive perché nella maggioranza che sostiene il governo c’è anche il Pdl. Cosa vuol dire questo? Che voi state facendo un voto di scambio per aver avuto la fiducia – ha attaccato Di Pietro - e per continuare ad avere la fiducia anche domani voi non mettete in gara le frequenze buttando via quattro miliardi di euro, chiedendoli ai pensionati italiani.

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