Afghanistan, 11 anni di stillicidio: è ora di dire basta
L’IdV è l’unico partito che non ha votato per il finanziamento della missione in Afghanistan, perché si tratta di una sporca guerra che calpesta palesemente l’articolo 11 della nostra Costituzione. L’Italia sta pagando un prezzo inaccettabile in termini di vite umane, mentre dal 2001 ad oggi le condizioni della popolazione afghana non sono migliorate, il territorio continua ad essere governato dalla corruzione e la produzione di droga è addirittura aumentata. Per questo il nostro esercito viene percepito come una forza di occupazione. Non si può esporre a rischi incalcolabili chi crede nello Stato: significa non rispettare né la vita né le istituzioni. Ma ormai il Parlamento va avanti a colpi di proroga, decidendo ciecamente di lasciare lì i nostri soldati senza affrontare la questione delle missioni all’estero con una legge quadro, che disciplini in modo più serio e responsabile questo impegno. Noi non siamo contrari a prescindere all’invio delle Forze armate: una missione come quella in Libano è realmente di pace e cooperazione, ma in Afghanistan stiamo combattendo una conflitto con vittime, feriti, morte e distruzione. È davvero ora di dire basta.
Con i Governi di centrodestra, la guerra è stata sempre promossa e autorizzata come se fosse un gioco. Purtroppo anche i cosiddetti tecnici hanno firmato per prorogare la presenza in Afghanistan e la strana maggioranza ha votato a favore del rifinanziamento senza battere ciglio. Lo stesso è avvenuto per l’acquisto degli F-35, un’operazione folle di shopping militare che dimostra la continuità tra Berlusconi e Monti. Non stiamo facendo una partita a Risiko. I nostri figli muoiono. Ostinarsi a volerli lasciare in Afghanistan oltre il 2014, come vuole il Ministro Ammiraglio Di Paola, significa essere degli irresponsabili. Ricordo che nel 2006 noi del Governo Prodi, come uno dei nostri primi atti, decidemmo di ritirare le truppe dall’Iraq. Anche per mettere subito fine alla guerra in Afghanistan, l’IdV si sta impegnando per riunire una vera coalizione di centrosinistra, basata su un programma alternativo alle politiche di Berlusconi e Monti, che come primo impegno di Governo si faccia carico di riportare a casa i nostri ragazzi.
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