Lettera Aperta, Osservazioni e Comunicato stampa congiunto Urgente
del
-) Coordinamento Civico apartitico per la Tutela del Territorio e della Salute del Cittadino
-) Forum Ambiente e Salute del Grande Salento (province di Lecce, Brindisi, Taranto)
-) Comitato Nazionale contro fotovoltaico ed eolico nelle aree verdi
3
maggio 2012
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EMERGENZA NEL PARCO NATURALE DEI PADULI – FORESTA BELVEDERE!
Il Centro storico della storia naturale del Salento, il Cuore pulsante dei salentini, da SALVARE ASSOLUTAMENTE!
MIGGIANO, dopo anche NOCIGLIA, a rischio di grave inammissibile STUPRO Eolico Industriale!
Appello URGENTE alla Regione Puglia,
all'Assessore all' Assetto
del Territorio, Angela Barbanente,
all'Assessore all' Agricoltura, Dario
Stefàno,
ed ai comuni direttamente coinvolti Miggiano e Nociglia, e
limitrofi, come Ruffano, Montesano, Supersano, Specchia, Taurisano, San
Cassiano, Botrugno, Poggiardo, Scorrano, Surano, Spongano, ecc., a rischio di grave
compromissione del loro orizzonte quotidiano,
perché la
Regione Puglia in primis, e tutti gli altri enti coinvolti, difendano
il "Parco naturale dei Paduli – Foresta Belvedere", fortemente caro a
tutti i salentini, e pertanto la determina regionale avversa all’
impianto eolico industriale, follemente ubicato da progetto nel feudo
olivetato e acquitrinoso di Miggiano (Lecce), in tutte le sedi, al
Consiglio di Stato ora subito ricorrendo in appello, ed eventualmente
anche alla Corte di Giustizia Europea se sarà necessario, contro la
pronuncia irresponsabile del TAR Lecce dei giorni scorsi, che come si è
appreso dalla stampa (in data 28 aprile 2012 sul quotidiano locale
“Paese Nuovo”), avrebbe vergognosamente
accolto il ricorso della ditta eolica interessata alla realizzazione di
un mega impianto eolico industriali di ben 10 aerogeneratori
mastodontici e strutture annesse, per una potenza complessiva di ben 20
MW, esteso su numerosissimi ettari, annullando la determina con cui la
Regione Puglia avevano espresso giusto parere sfavorevole alla
compatibilità del progetto; una determina che evidenziava la presenza di
alberi d’ulivo nella sfortunata e bellissima zona del comune di
Miggiano minacciata da questo inaccettabile tentativo di plurima
inquinante e deturpante compromissione industriale eolica. Alberi
d’ulivo di pregio naturalistico, secolari e plurisecolari, tutelati da
leggi nazionali e regionali, come la L.R. n. 14 del 2007, e il cui
trapianto-spostamento vuol dire compromettere i luoghi nel loro assetto
storico-naturale e mettere a rischio traumatizzandole con potature ed
operazioni di espianto-trapianto le numerose piante coinvolte in quella
sciagurata previsione!
Allo stesso modo la Regione Puglia esprima
parere sfavorevole e diniego autorizzativo all’impianto eolico previsto
nel feudo di Nociglia, facente anch’esso parte come Miggiano del Parco
Paduli! Per questi due assurdi impianti eolici esprima in tutte le sedi,
atti e momenti amministrativi, motivati pareri sfavorevoli.
Stiamo
parlando di mastodontiche pale eoliche industriali, “stupra paesaggio”,
alte molto ben oltre i 70 metri, visibili nel raggio di decine di
chilometri, tanto di giorno, quanto di notte per le loro aliene luci
rosse di segnalazione aeronautica notturne poste in testa, intollerabili
in quei luoghi, dove le vorrebbero installare le ditte interessate; lì,
proprio nel regionale “Parco naturale dei Paduli-Foresta Belvedere” di
alto interesse ambientale, rurale, storico e paesaggistico, come
evidenziato nel PTCP, il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale
adottato nel 2008 dalla
Provincia di Lecce, che ha definito “i Paduli”, quali la “casa”, il
“cuore”, del Salento concepito come un unico grande parco culturale e
naturale; una vasta area incontaminata, quella dei “Paduli-Foresta
Belvedere”, poi riconosciuta pertanto ampiamente meritevole di rientrare
tra i parchi regionali, nel PPTR della Regione Puglia, il nuovo Piano
Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia che attende ormai
soltanto la definitiva autorizzazione da parte del Governo!
Mega pale
eoliche in un' area espressamente interdetta a tali istallazioni, anche
in maniera ben precisa dalle “Linee Guida in materia di istallazione di
impianti di energia rinnovabile” contenute nel Regolamento Regionale n.
24 del 30 dicembre 2010, entrato in vigore il 1 gennaio 2011, poiché
ricadenti sia nell'area già delimitata come "Parco Paduli" tutelata
contro queste istallazioni industriali mastodontiche dalla Regione,
nonché ricadenti nel cono visuale
protetto contro queste pale eoliche, e del raggio di dieci chilometri
intorno alla località belvedere elevata del Crocifisso in feudo e sulla
“Serra” (la collina) di Casarano!
Gli ulivi plurisecolari presenti
nel feudo di Miggiano, tutelati dalla Legge Regionale n. 14 del 2007,
che tutela gli ulivi ed il loro paesaggio come recita il suo stesso
titolo, e che si vorrebbero da parte della ditta interessata ai lavori
eolici espiantare, sono solo uno degli elementi gravi di compromissione
del territorio per cui fermare questa follia!
Si aggiunga il danno
all'avifauna, ai volatili, alle iper-protette Cicogne bianche (Ciconia
ciconia) e nere (Ciconia nigra), e numerose altre specie di avifauna,
come la grande nobile e fiera Aquila minore (Hieraaetus pennatus), numerose
specie di aironi, le bellissime e rarissime Gru (Grus grus), i
Fenicotteri rosa (Phoenicopterus roseus), solo per citarne alcuni,
protetti dalla Direttiva europea Uccelli
79/409/CEE, che frequentano il prezioso Parco, e che verrebbero
falcidiati in volo da queste ben note “macchine eoliche maciulla uccelli
in volo”!
Il termine “Paduli” di quelle contrade, che indica la
presenza di paludi, contrade acquitrinose, e fortemente carsiche, con
ruscelli temporanei, rivi, laghetti, pozze stagionali, falde
superficiali, canaloni, polle sorgive (“Funtane” chiamate in dialetto
locale), doline, voragini che provocano spesso improvvisi collassi del
terreno dei sink-hole in termine tecnico, ben suggerisce come
l’instabile natura idrogeologica sconsigli vivamente l’ubicazione di
simili infrastrutture industriali pericolose, anche dal solo punto di
vista delle scariche elettriche!
Si tratta poi di siti che non
possono essere compromessi da enormi scavi per i basamenti giganteschi
in cemento delle torri eoliche, le profonde trincee plurichilometriche
per i cavidotti, quindi ciclopici elettrodotti, cabine immense di
trasformazione della corrente elettrica e sua immissione in rete, e
apertura-creazione di immense nuove strade per la manutenzione delle
torri e il trasporto e montaggio degli enormi componenti!
Tutto
questo in un ecosistema preziosissimo quanto delicato, dove vivono
numerosissimi animali, tra cui, solo per citarne alcuni, il grande
serpente Cervone, il Rospo smeraldino (Bufo viridis), la Raganella e il
Tritone italico (Triturus italicus), protetti dalla Direttiva Habitat
92/43/CEE. Dove si osservano e susseguono numerosi ambienti tutelati
proprio dalla stessa Direttiva Habitat 92/43/CEE, come i boschi
ripariali lungo i rivi campestri a piante igrofile mediterranee! In
quell’area, dove crescono anche querce caducifoglie e olmi tra i
canneti, è stata di recente segnalata la presenza anche del Salicone
(Salix caprea), proprio negli uliveti e seminativi acquitrinosi nei
dintorni di Miggiano, unica stazione di sua presenza ad oggi nella
Puglia
meridionale! In tutta l’area dei Paduli, dove si estendeva buona parte
della grandissima Foresta Belvedere di cui restano tanti preziosi
relitti vegetanti, è presente anche il rarissimo Frassino meridionale
(Fraxinus angustifolia), ormai in pochissimi esemplari, lì ancora
diffusi, e da sottoporre a massima tutela per la sua
ripropagazione-diffusione in loco. Il legame particolare della Foresta
Belvedere con questa specie igrofila, amante dell’ acqua, che vi
cresceva copiosissima nell’ ‘800, è descritto dal medico e botanico
ottocentesco Martino Marinosci di Martina, nel suo testo intitolato “La
Flora Salentina”. Oggi gli habitat di questa specie, quale i Paduli
salentini appunto, sono protetti espressamente dalla Direttiva Habitat
92/43/CEE.
Così altrettanto preziosi sono gli habitat di pascolo
roccioso a pseudo-steppa mediterranea della Thero-Brachypodietea,
anch’essi massimamente tutelati dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE e che
si osservano ad esempio anche nel territorio di Nociglia!
Osserviamo
poi che ditte eoliche che fanno ricorso contro una sentenza della
Regione o altro ente che nega loro l'autorizzazione per tutelare
espressamente l'ambiente ed il paesaggio, come in questo caso a
Miggiano, cessano di essere delle ditte che operano per il bene
dell'ecologia e del pianeta, sconfessando palesemente la loro dichiarata
“mission” ambientale di fondo come ditte che opererebbero nella Green
Economy per il Protocollo di Kyoto, e dimostrano di essere così solo
interessate agli aspetti finanziari del business eolico a discapito dei
territori e dei cittadini! Di questo aspetto giudici amministrativi seri
e responsabili dovrebbero tenerne conto!
Tanti cittadini italiani e
non solo, che frequentano per motivi agricoli o turistici il Parco
Paduli, (tante masserie sono ancora abitate o sono e si stanno lì
restaurando adeguatamente e nel rispetto del Genius loci
storico-naturale, per divenire degli agriturismi), o che lì vi vivono,
in campagna o nei vicini centri abitati, sarebbero così condannati, da
questi pazzeschi impianti eolici assolutamente fuori luogo, alla ormai
ben nota in campo medico internazionale “Wind Turbine Syndrome”, la
“sindrome da turbine eolica” (soprattutto i residenti), alla depressione
cioè causata dal maxi-inquinamento acustico, dal perenne inquinamento
visivo diurno e notturno, ed elettromagnetico, nonché sottoposti al
rischio stressante, 24 su 24, di essere feriti o uccisi dal lancio di
frammenti di pala, dal fenomeno di rottura e lancio a centinaia di metri
di pericolosi grandi frammenti, ormai sempre più frequente e
documentato in Europa e nel mondo tanto nella cronaca, quanto nella
letteratura tecnica!
Motivo per cui è follia autorizzare queste
altamente pericolose e dannose macchine industriali in aree di vita
umana ed alta densità abitativa anche rurale quale è
il territorio basso Salentino!
Il maxi-plurimo impatto e
stravolgimento che comporterebbero questi impianti anacronistici in quei
luoghi, e assolutamente fuori luogo, cancellerebbe ogni seria promozione
turistico-culturale del Parco con danno immenso ad economie a basso
impatto già lì avviate ed in crescita, danneggerebbe la biodiversità
tutelata dalla internazionale Conferenza di Rio del 1992 sottoscritta
dall’ Italia, e la pratica di una sana agricoltura del biologico e della
tradizione in campo agro-silvo-pastorale! Inoltre l’inquinamento visivo,
diurno e luminoso notturno, tarperebbe le ali anche alla promozione
scientifica dei Paduli come uno dei “Parchi delle Stelle” italiani, per
lo studio dell’astronomia, parchi a basso inquinamento luminoso, che
suggerisce di creare e curare la stessa Comunità Europea; uno studio
astronomico che oggi lì viene praticato da numerosi studiosi ed
astrofili grazie al bassissimo inquinamento luminoso
presente che permette un’ ottima nitida visione del cielo stellato;
cielo stellato, il firmamento, che l’ UNESCO sta per dichiarare
patrimonio dell’ umanità da difendere combattendo contro lo spreco dell’
inquinamento luminoso e per la difesa dell’orizzonte e del cielo da
ingombri dannosi inutili ed evitabili, come nel caso in oggetto di
queste aliene ciclopiche pale hi-tech!
Alla Regione Puglia si
chiede di operare in tal senso contro questo scempio che minaccia
MIGGIANO di Lecce e il Parco Paduli, a difesa del territorio e delle sue
pronunce e in coerenza con il saggio No imposto pochi mesi fa all’
impianto eolico nel vicino Comune di Supersano, che ha visto una
plebiscitaria opposizione a difesa proprio del Parco dei Paduli da parte
di centinaia di persone giunte a Supersano da ogni parte del territorio
della Puglia meridionale!
In coerenza con tutto ciò si chiede
alla Regione Puglia e al suo Settore Ecologia e Assetto del
Territorio in primis, di esprimere ora medesimo No al progetto eolico
nel vicino Comune di NOCIGLIA, la cui ditta ha richiesto di nuovo, per
la scadenza del valore dei vecchi pronunciamenti, nuovi pronunciamenti
nel suo iter di, ci auspichiamo tutti in nome del Bene Comune, non
autorizzazione! Un impianto pazzesco sempre nel e a ridosso del Parco
dei Paduli, a minaccia e compromissione di quest’ultimo e anche della
vista incontaminata che si gode dalla storica suggestiva arcaica collina
artificiale chiamata “Specchia Torricella”, o anche “Motta di
Torricella”, un monumento misterioso ammantato dalle leggende popolari, un grande tumulo, stratificato nei secoli, quasi una
sorta di antica piramide salentina, oggetto di studio da parte dell’
Università del Salento e dell’archeologo Professor Paul Arthur, che ha
rivelato già evidenti tracce archeologiche di epoca medioevale e romana
negli strati affioranti; un monumento di primo ordine documentato anche
nel “Museo del Bosco Belvedere”
da poco inaugurato nella sede municipale di Supersano, che è in un
antico castello!
Certi nel solerte intervento della Regione e di
tutti i suoi amministratori e funzionari al fine di formulare i pareri
negativi necessari e che sono "in re ipso", e per dare mandato e
supporto informativo ai legali per combattere e sconfiggere in tutte le
sedi, questi assurdi progetti che minacciano il Bene Comune ed il
Territorio, il Paesaggio, non a caso tutelato dalla Costituzione
Italiana nei suoi principi basilari (art. 9), insieme alla salute
psico-fisica delle persone (art. 32), che dalla salubrità dell’ambiente e
dall’integrità del paesaggio storico-naturale dipende fortemente,
inviamo i Nostri Più Sinceri e Sentiti Ringraziamenti!
Forum Ambiente e Salute del Grande Salento
Coordinamento Civico per la tutela della Salute e dei Diritti del Cittadino
Comitato Nazionale contro fotovoltaico ed eolico nelle aree verdi e
più in generale Naturali